DDL buona scuola e docenti di ruolo
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DDL buona scuola e docenti di ruolo
...tutti ne parlano e molti hanno opinioni diverse (o ne danno interpretazioni diverse):
alcuni sostengono che le norme non siano da intendersi come "retroattive" e che quindi non andranno ad intaccare la vita lavorativa dei docenti già in ruolo...ma all'atto pratico cosa succederà ai docenti di ruolo nel breve e lungo periodo?
e più nello specifico, essendo di ruolo e volendo chiedere un anno di aspettativa (anno sabbatico) cosa mi aspetta al rientro e cosa rischio (sempre in base alla riforma)?
Grazie
alcuni sostengono che le norme non siano da intendersi come "retroattive" e che quindi non andranno ad intaccare la vita lavorativa dei docenti già in ruolo...ma all'atto pratico cosa succederà ai docenti di ruolo nel breve e lungo periodo?
e più nello specifico, essendo di ruolo e volendo chiedere un anno di aspettativa (anno sabbatico) cosa mi aspetta al rientro e cosa rischio (sempre in base alla riforma)?
Grazie
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
quindi risulteremo a contratto triennale a partire da quale anno scolastico?
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
No, Camilla13, credo non sia corretto parlare di contratto triennale. Il contratto resta a tempo indeterminato, sarà l'incarico triennale.
Però il topic mi dà modo di porre una domanda.
Vivo all'estero e ho il polso della situazione solo dal forum di orizzontescuola. Forum in cui mi sembra di leggere soprattutto i punti di vista dei precari. Da una parte i favorevoli alla riforma, dall'altra quelli come me, inseriti nelle graduatorie ad esaurimento che, pur imbufaliti dalla riforma, hanno in cambio il tozzo di pane dell'immissione in ruolo. La cosa che non mi torna è questa: ma sbaglio o quelli già di ruolo sono penalizzati in tutto e per tutto? E, se così fosse, non vi sembra che stiano accettando la sconfitta con troppa sportività?
Però il topic mi dà modo di porre una domanda.
Vivo all'estero e ho il polso della situazione solo dal forum di orizzontescuola. Forum in cui mi sembra di leggere soprattutto i punti di vista dei precari. Da una parte i favorevoli alla riforma, dall'altra quelli come me, inseriti nelle graduatorie ad esaurimento che, pur imbufaliti dalla riforma, hanno in cambio il tozzo di pane dell'immissione in ruolo. La cosa che non mi torna è questa: ma sbaglio o quelli già di ruolo sono penalizzati in tutto e per tutto? E, se così fosse, non vi sembra che stiano accettando la sconfitta con troppa sportività?
gogor- Messaggi : 51
Data d'iscrizione : 06.09.12
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
ok.
quindi risulteremo ad incarico triennale a partire da quale anno scolastico?
quindi risulteremo ad incarico triennale a partire da quale anno scolastico?
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Purtroppo per quelli di ruolo (a tempo indeterminato), come me, nella frase ci sono due "se" ("se non perdi cattedra", il primo, "se non rimaneggiano il POF", il secondo) che possono verificarsi rendendo catastrofica la situazione per chi, sempre come me (chiedo scusa se faccio riferimento sempre alla stessa persona, ma è una persona che mi sta molto a cuore), si trova a cinque anni dall'agognata pensione.avidodinformazioni ha scritto:Il personale in ruolo forse potrà finalmente chiedere 6 giorni di ferie all'anno "senza oneri per l'amministrazione".gogor ha scritto:sbaglio o quelli già di ruolo sono penalizzati in tutto e per tutto? E, se così fosse, non vi sembra che stiano accettando la sconfitta con troppa sportività?
Gli albi per la maggior parte dei docenti non sono un problema grosso visto che una volta che entri in una scuola non ti ci possono più buttare fuori se non perdi cattedra o se non rimaneggiano il POF.
Non temo il primo "se", ma il secondo qualche preoccupazione me la desta vista la posizione di assoluto vantaggio che ha il ds nel proporre la pianificazione triennale: già ora tutto viene deciso dal ds, appoggiato dal suo "staff", ed il collegio si limita ad una pura presa d'atto (guai a contraddire il ds ed i suoi accoliti, pena la scomunica e la messa al bando), ma dopo la "buona sola" con i poteri del ds tutto questo sarà solo un triste ricordo. Meditate gente, meditate!
Procopio- Messaggi : 1866
Data d'iscrizione : 28.12.13
Località : Bari: la città più grande del Piemonte
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
gogor ha scritto:No, Camilla13, credo non sia corretto parlare di contratto triennale. Il contratto resta a tempo indeterminato, sarà l'incarico triennale.
Però il topic mi dà modo di porre una domanda.
Vivo all'estero e ho il polso della situazione solo dal forum di orizzontescuola. Forum in cui mi sembra di leggere soprattutto i punti di vista dei precari. Da una parte i favorevoli alla riforma, dall'altra quelli come me, inseriti nelle graduatorie ad esaurimento che, pur imbufaliti dalla riforma, hanno in cambio il tozzo di pane dell'immissione in ruolo. La cosa che non mi torna è questa: ma sbaglio o quelli già di ruolo sono penalizzati in tutto e per tutto? E, se così fosse, non vi sembra che stiano accettando la sconfitta con troppa sportività?
Sono di ruolo.
Alcuni aspetti, forse i più significativi, non mi toccano concretamente. Sono anche abbastanza alto nella graduatoria di istituto da non temere di finire in soprannumero.
Quindi le cose che mi possono riguardare sono, per lo più, quelle relative alla valutazione.
Le trovo scritte e congegnate male, frutto di pressapochismo, velleità, ignoranza crassa. Non ambisco minimamente al premio del "bravo professore", ho già dato con 13 anni di "più bravo della classe", sono stati sufficienti a curarmi dalla malattia della competizione.
Ritengo, e spero, che una buona parte dei dirigenti, vuoi perché bravi e capaci, vuoi perché non cercano rogne, faranno in modo che le cose rimangano sostanzialmente uguali a oggi, ripartendo il bonus in modo non molto diverso da oggi (ricordo che nel bonus rientrano i soldi per coordinamenti, funzioni strumentali, ecc.).
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
chi minimizza il problema degli albi credo che non abbia ancora preso coscienza della realtà che rappresentano.Procopio ha scritto:Purtroppo per quelli di ruolo (a tempo indeterminato), come me, nella frase ci sono due "se" ("se non perdi cattedra", il primo, "se non rimaneggiano il POF", il secondo) che possono verificarsi rendendo catastrofica la situazione per chi, sempre come me (chiedo scusa se faccio riferimento sempre alla stessa persona, ma è una persona che mi sta molto a cuore), si trova a cinque anni dall'agognata pensione.avidodinformazioni ha scritto:Il personale in ruolo forse potrà finalmente chiedere 6 giorni di ferie all'anno "senza oneri per l'amministrazione".gogor ha scritto:sbaglio o quelli già di ruolo sono penalizzati in tutto e per tutto? E, se così fosse, non vi sembra che stiano accettando la sconfitta con troppa sportività?
Gli albi per la maggior parte dei docenti non sono un problema grosso visto che una volta che entri in una scuola non ti ci possono più buttare fuori se non perdi cattedra o se non rimaneggiano il POF.
Non temo il primo "se", ma il secondo qualche preoccupazione me la desta vista la posizione di assoluto vantaggio che ha il ds nel proporre la pianificazione triennale: già ora tutto viene deciso dal ds, appoggiato dal suo "staff", ed il collegio si limita ad una pura presa d'atto (guai a contraddire il ds ed i suoi accoliti, pena la scomunica e la messa al bando), ma dopo la "buona sola" con i poteri del ds tutto questo sarà solo un triste ricordo. Meditate gente, meditate!
Gli albi sono una conseguenza della chiamata diretta. Se vanno bene gli albi allora va bene anche la chiamata diretta.
kappa27- Messaggi : 894
Data d'iscrizione : 16.05.14
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Condivido pienamente: ora i precari esultano per un risultato che avrebbero ottenuto di diritto, stante la sentenza della Corte Europea, ma quando il tutto andrà a regime vedremo un proliferare di cortigiani "vil razza dannata".kappa27 ha scritto:
chi minimizza il problema degli albi credo che non abbia ancora preso coscienza della realtà che rappresentano.
Allora addio art 33 e libertà di insegnamento! Per non parlare dei decreti di cui il Governo si è arrogato la delega!
Per questo esorto tutti ad inviare una cartolina postale alla sede del PD dicendo che se il DDL non verrà ritirato il PD, che ha visto la vittoria di Renzi, subirà la perdita della guerra e dei suoi sostenitori: io l'ho fatto e con 0,80 euro mi sono tolto una soddisfazione che non vi dico. Se volete chiedetemi l'indirizzo.
Procopio- Messaggi : 1866
Data d'iscrizione : 28.12.13
Località : Bari: la città più grande del Piemonte
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Ragazzi scusate, ma per il piano straordinario, se un vincitore del sud fa domanda fuori in una graduatoria che ha già esaurito i suoi vincitori, gli idonei di quella graduatoria prendono il ruolo prima o dopo il vincitore che ha fatto domanda in quella provincia?
gaton- Messaggi : 152
Data d'iscrizione : 23.06.15
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Camilla13 ha scritto:ok.
quindi risulteremo ad incarico triennale a partire da quale anno scolastico?
Non vorrei insistere, ma io lavoro in un territorio in cui le "pressioni" sul dirigente scolastico perché assuma docenti "raccomandati" saranno molto forti (e non necessariamente di sola matrice politica)...quindi NON mi sento in una botte di ferro...
Magari ho capito male io ed il personale già di ruolo non avrà niente da temere...
Però vorrei davvero capire a partire da QUANDO anche noi di ruolo verremo considerati ad incarico triennale (anche per capire quanti anni d'insegnamento "sicuro" mi restino).
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Camilla13 ha scritto:Camilla13 ha scritto:ok.
quindi risulteremo ad incarico triennale a partire da quale anno scolastico?
Non vorrei insistere, ma io lavoro in un territorio in cui le "pressioni" sul dirigente scolastico perché assuma docenti "raccomandati" saranno molto forti (e non necessariamente di sola matrice politica)...quindi NON mi sento in una botte di ferro...
Magari ho capito male io ed il personale già di ruolo non avrà niente da temere...
Però vorrei davvero capire a partire da QUANDO anche noi di ruolo verremo considerati ad incarico triennale (anche per capire quanti anni d'insegnamento "sicuro" mi restino).
Per quanto mi è stato risposto qui, e considerando che nel maxiemendamento non è cambiato nulla, non potremo sapere nulla finché non si metterà mano alle deleghe, con cui potranno cambiare tutte le regole del gioco.
zshiraz- Messaggi : 130
Data d'iscrizione : 10.11.14
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Questa storia delle raccomandazioni non la dovete ingigantire.
Se prima assumevano 20 docenti di una classe di concorso che sceglievano in quale scuola insegnare, adesso assumono 20 docenti di una classe di concorso che o vengono scelti dal DS o vengono assegnati d'ufficio dall'ufficio scolastico. Sarete comunque assunti, lavorerete comunque in una scuola, in un territorio più piccolo, si presume, della provincia.
Non sto dicendo che è la stessa cosa di prima (altrimenti, non avrei scioperato), ma non fatela diventare quello che non è.
Se prima assumevano 20 docenti di una classe di concorso che sceglievano in quale scuola insegnare, adesso assumono 20 docenti di una classe di concorso che o vengono scelti dal DS o vengono assegnati d'ufficio dall'ufficio scolastico. Sarete comunque assunti, lavorerete comunque in una scuola, in un territorio più piccolo, si presume, della provincia.
Non sto dicendo che è la stessa cosa di prima (altrimenti, non avrei scioperato), ma non fatela diventare quello che non è.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
mac67 ha scritto:Questa storia delle raccomandazioni non la dovete ingigantire.
Se prima assumevano 20 docenti di una classe di concorso che sceglievano in quale scuola insegnare, adesso assumono 20 docenti di una classe di concorso che o vengono scelti dal DS o vengono assegnati d'ufficio dall'ufficio scolastico. Sarete comunque assunti, lavorerete comunque in una scuola, in un territorio più piccolo, si presume, della provincia.
Non sto dicendo che è la stessa cosa di prima (altrimenti, non avrei scioperato), ma non fatela diventare quello che non è.
Concordo con mac67. I veri problemi associati all'istituto degli ambiti territoriali sono fondamentalmente tre:
1) precarietà logistica nel lungo periodo: con il vecchio sistema il soprannumerario nell'istituto restava comunque in provincia. Con il nuovo sistema il soprannumerario nell'ambito territoriale rischia seriamente di dover cambiare provincia. Questo problema in realtà non è stato ancora preso in considerazione, ma prima o poi si presenterà.
2) soggettività e ambiguità del sistema di "reclutamento" dagli albi. Allo stato attuale non sappiamo ancora in che modo si pensi di tutelare l'integrità del sistema nei confronti dei fenomeni distorsivi, che possono anche prescindere da una malafede o da un conflitto d'interessi.
3) subordinazione dell'autonomia dell'attività professionale al volere del dirigente scolastico. Che piaccia o meno, il sistema degli ambiti relega il docente in una posizione di ricattabilità. La libertà d'insegnamento continuerà ad essere un principio sancito dalla Costituzione, ma sarà un principio vuoto: i docenti si adegueranno spontaneamente nel tempo alla nuova situazione. Perché l'obiettivo personale primario resterà quello di preservare il proprio incarico presso l'istituto in cui si è stati reclutati.
Ospite- Ospite
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Giancarlo Dessì ha scritto:
3) subordinazione dell'autonomia dell'attività professionale al volere del dirigente scolastico. Che piaccia o meno, il sistema degli ambiti relega il docente in una posizione di ricattabilità. La libertà d'insegnamento continuerà ad essere un principio sancito dalla Costituzione, ma sarà un principio vuoto: i docenti si adegueranno spontaneamente nel tempo alla nuova situazione. Perché l'obiettivo personale primario resterà quello di preservare il proprio incarico presso l'istituto in cui si è stati reclutati.
Anche su questo punto sarei meno drastico. La riconferma automatica in sede se non cambia il POF è quasi equivalente alla titolarità di sede per gran parte delle classi di concorso. A soffrirne (e parecchio) saranno quei pochi docenti "individuati" in funzione di esigenze particolari, sempre che gli istituti predispongano un POF in tal senso.
Se poi i collegi docenti se la faranno sotto come già fanno ora appena un DS alza un po' la voce, non è che è solo colpa dei DS dittatoriali.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Non so se stiamo dicendo la stessa cosa...ma.
Se prima insegnavo grazie al fatto di aver vinto un concorso che mi garantiva un posto fisso fino alla pensione, libera di fare il mio lavoro e di valutare serenamente...
A partire dal 2016 (se non ho capito male) il mio posto fisso si trasformerà in un incarico triennale e sarà sottoposto al benestare del dirigente.
Questo non può significare "stare tranquilli".
Per me può significare essere scalzata da amici degli amici e (teoricamente) non lavorare più.
A me questa sembra una possibilità (anche piuttosto probabile) e non un "ingigantire" le cose.
Se prima insegnavo grazie al fatto di aver vinto un concorso che mi garantiva un posto fisso fino alla pensione, libera di fare il mio lavoro e di valutare serenamente...
A partire dal 2016 (se non ho capito male) il mio posto fisso si trasformerà in un incarico triennale e sarà sottoposto al benestare del dirigente.
Questo non può significare "stare tranquilli".
Per me può significare essere scalzata da amici degli amici e (teoricamente) non lavorare più.
A me questa sembra una possibilità (anche piuttosto probabile) e non un "ingigantire" le cose.
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Camilla13 ha scritto:Non so se stiamo dicendo la stessa cosa...ma.
Se prima insegnavo grazie al fatto di aver vinto un concorso che mi garantiva un posto fisso fino alla pensione, libera di fare il mio lavoro e di valutare serenamente...
A partire dal 2016 (se non ho capito male) il mio posto fisso si trasformerà in un incarico triennale e sarà sottoposto al benestare del dirigente.
Con il maxiemendamento approvato al Senato, l'incarico triennale è automaticmente rinnovato a meno che non ci siano variazioni del POF tali da richiedere un nuovo organico. Quindi, se un DS non ha bisogno di docenti di classi di concorso che al moment non ha, non può modificare l'organico.
Per le discipline "tradizionali" del quadro orario di un istituto questa disposizione è implicitamente equivalente alla titolarità di sede.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
mac67 ha scritto:Giancarlo Dessì ha scritto:
3) subordinazione dell'autonomia dell'attività professionale al volere del dirigente scolastico. Che piaccia o meno, il sistema degli ambiti relega il docente in una posizione di ricattabilità. La libertà d'insegnamento continuerà ad essere un principio sancito dalla Costituzione, ma sarà un principio vuoto: i docenti si adegueranno spontaneamente nel tempo alla nuova situazione. Perché l'obiettivo personale primario resterà quello di preservare il proprio incarico presso l'istituto in cui si è stati reclutati.
Anche su questo punto sarei meno drastico. La riconferma automatica in sede se non cambia il POF è quasi equivalente alla titolarità di sede per gran parte delle classi di concorso. A soffrirne (e parecchio) saranno quei pochi docenti "individuati" in funzione di esigenze particolari, sempre che gli istituti predispongano un POF in tal senso.
Se poi i collegi docenti se la faranno sotto come già fanno ora appena un DS alza un po' la voce, non è che è solo colpa dei DS dittatoriali.
Sicuramente mi sono espresso male. In una condizione di ordinarietà, ovvero di dirigenti scolastici che sono sostanzialmente corretti nella loro funzione non si presenteranno particolari problemi: il POF continuerà ad essere sviluppato su una base condivisa e senza particolari ingerenze strumentali da parte del DS. In questo possiamo dire che l'incarico triennale è virtualmente destinato a trasformarsi in un incarico a lungo termine, salvo eventuali contrazioni di organico.
Negli istituti in cui c'è una forte ingerenza da parte del DS le cose non saranno del tutto rosee. A questo punto è il DS che pilota il POF e potrebbe condizionarne lo sviluppo in modo strumentale. Del resto, oggi stesso, anche se è deliberato dal collegio dei docenti, il POF è frutto del lavoro di uno staff che ha come riferimento principale le linee guida della dirigenza. La maggior parte dei docenti che compongono il collegio si limita ad approvare o richiedere eventualmente l'integrazione in qualche dettaglio specifico.
Non è detto che il giochetto possa riuscire, ma credo che in questo senso la tentazione di interferire in modo strumentale attraverso il POF possa incidere in modo particolare. Quanto questo si concretizzerà nel futuro non è dato saperlo, si vedrà nei prossimi anni.
A mio parere ci sarà comunque una generale subordinazione di natura psicologica da parte degli insegnanti e una maggiore tendenza dei dirigenti scolastici ad allargare la propria sfera di competenza. Del resto questo processo è già in atto da 15 anni, con l'entrata a regime della riforma Berlinguer sull'autonomia scolastica e sullo status dei dirigenti scolastici.
Un esempio? fino agli anni 90 esisteva una selettività nella scuola, condivisa in sostanza anche dai presidi. Con l'instaurazione della competizione tra le istituzioni scolastiche, dei criteri di ridimensionamento degli istituti, dei meccanismi che mettono in stretta relazione l'allocazione delle risorse in funzione della dimensione del bacino d'utenza, la posizione dei dirigenti scolastici sul processo didattico è cambiata drasticamente, portando a quei fenomeni distorsivi che, di fatto, rendono un intero consiglio di classe assoggettato dall'egemonia del DS. Nonostante sussista ancora oggi il principio della sovranità dell'organo collegiale, nella realtà pratica è il dirigente scolastico che tiene le redini sul morso degli insegnanti: sia nel collegio dei docenti sia nei consigli di classe, in particolare in occasione degli scrutini finali.
Ospite- Ospite
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Giancarlo Dessì ha scritto:
Sicuramente mi sono espresso male. In una condizione di ordinarietà, ovvero di dirigenti scolastici che sono sostanzialmente corretti nella loro funzione non si presenteranno particolari problemi: il POF continuerà ad essere sviluppato su una base condivisa e senza particolari ingerenze strumentali da parte del DS. In questo possiamo dire che l'incarico triennale è virtualmente destinato a trasformarsi in un incarico a lungo termine, salvo eventuali contrazioni di organico.
Negli istituti in cui c'è una forte ingerenza da parte del DS le cose non saranno del tutto rosee. A questo punto è il DS che pilota il POF e potrebbe condizionarne lo sviluppo in modo strumentale. Del resto, oggi stesso, anche se è deliberato dal collegio dei docenti, il POF è frutto del lavoro di uno staff che ha come riferimento principale le linee guida della dirigenza. La maggior parte dei docenti che compongono il collegio si limita ad approvare o richiedere eventualmente l'integrazione in qualche dettaglio specifico.
Non è detto che il giochetto possa riuscire, ma credo che in questo senso la tentazione di interferire in modo strumentale attraverso il POF possa incidere in modo particolare. Quanto questo si concretizzerà nel futuro non è dato saperlo, si vedrà nei prossimi anni.
A mio parere ci sarà comunque una generale subordinazione di natura psicologica da parte degli insegnanti e una maggiore tendenza dei dirigenti scolastici ad allargare la propria sfera di competenza. Del resto questo processo è già in atto da 15 anni, con l'entrata a regime della riforma Berlinguer sull'autonomia scolastica e sullo status dei dirigenti scolastici.
Un esempio? fino agli anni 90 esisteva una selettività nella scuola, condivisa in sostanza anche dai presidi. Con l'instaurazione della competizione tra le istituzioni scolastiche, dei criteri di ridimensionamento degli istituti, dei meccanismi che mettono in stretta relazione l'allocazione delle risorse in funzione della dimensione del bacino d'utenza, la posizione dei dirigenti scolastici sul processo didattico è cambiata drasticamente, portando a quei fenomeni distorsivi che, di fatto, rendono un intero consiglio di classe assoggettato dall'egemonia del DS. Nonostante sussista ancora oggi il principio della sovranità dell'organo collegiale, nella realtà pratica è il dirigente scolastico che tiene le redini sul morso degli insegnanti: sia nel collegio dei docenti sia nei consigli di classe, in particolare in occasione degli scrutini finali.
Andiamo su un caso concreto (ma potremmo farne molti altri): liceo scientifico, docenti di matematica e fisica. Il DS non ha alcun margine di manovra, il numero di docenti necessari è dettato dal numero di classi.
Potrebbero avere qualche problema i docenti presi per l'ampliamento dell'offerta formativa: per esempio, docenti di musica nei licei, ecc.
In questi casi, poi, poi confido sempre nel vecchio detto siciliano: megghiu 'u tintu canusciutu ca 'u bonu a canusciri.
La concorrenza tra le scuole non credo sia tutta imputabile all'autonomia. Se il tasso di natalità in Italia fosse in crescita, ci sarebbero più alunni, le scuole non avrebbero bisogno di contendersi le iscrizioni.
Naturalmente, non dico che saranno tutte rose e fiori: le storture ci saranno.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Sì, verissimo. Ma ci sono comunque margini di manovra nei cosiddetti istituti di istruzione superiore, quelli che coordinano più corsi e che ormai sono la maggior parte. Intenzionalmente, il DS può manovrare per favorire quei corsi che privilegiano certe classi di concorso, può interferire con le atipicità, sulle classi di concorso richieste per il cosiddetto organico funzionale o come cavolo si chiama, ecc. È chiaro che si tratta comunque di condizioni sviluppate dal concorso di più fattori in un contesto specifico e non possiamo farne una legge generale ;-)mac67 ha scritto:Andiamo su un caso concreto (ma potremmo farne molti altri): liceo scientifico, docenti di matematica e fisica. Il DS non ha alcun margine di manovra, il numero di docenti necessari è dettato dal numero di classi.
Potrebbero avere qualche problema i docenti presi per l'ampliamento dell'offerta formativa: per esempio, docenti di musica nei licei, ecc.
Ma le due realtà esistono e, purtroppo, concorrono sinergicamente.La concorrenza tra le scuole non credo sia tutta imputabile all'autonomia. Se il tasso di natalità in Italia fosse in crescita, ci sarebbero più alunni, le scuole non avrebbero bisogno di contendersi le iscrizioni.
L'importante è dare una dimensione congrua: no all'eccesso di ottimismo, no all'eccesso di fatalismo. Personalmente non sono particolarmente spaventato da questi ambiti territoriali. L'anno prossimo torno su cattedra, ma sono in una scuola che non m'interessa per niente, sia come logistica (dovrò macinarmi 180 km al giorno) sia come ambiente. Infatti chiederò il trasferimento anche se questo comporterà confluire negli ambiti. Condizione che peraltro, per me personalmente costituirebbe un vantaggio. Domani pomeriggio sono curioso di vedere la reazione della mia attuale DS quando le dirò che ho ottenuto una sede e non potrà più contare sulla mia utilizzazione.Naturalmente, non dico che saranno tutte rose e fiori: le storture ci saranno.
Ospite- Ospite
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
scusa ma forse io l'ho scritto in due righe....ma intendevo proprio tutto questo che dici tu. Inoltre aggiungo che secondo me anche senza arrivare al punto 1 (soprannumerarietà) io non sottovaluterei i danni economici a chi con il proprio punteggio poteva andare a lavorare a 2 km da casa ed invece a causa del suo "scadente curriculum" dopo 30 anni servizio si vedrà assegnato ad una scuola a 30 o 40km da casa. Per me è un danno economico ed anche grande. immaginate i soldi che si spenderanno in più in anno e moltiplicateli per gli anni che mancano alla pensione. Poi mi dite se per voi non è un danno economico. se non lo è allora forse non avete bisogno di fare gli insegnanti ;-)Giancarlo Dessì ha scritto:mac67 ha scritto:Questa storia delle raccomandazioni non la dovete ingigantire.
Se prima assumevano 20 docenti di una classe di concorso che sceglievano in quale scuola insegnare, adesso assumono 20 docenti di una classe di concorso che o vengono scelti dal DS o vengono assegnati d'ufficio dall'ufficio scolastico. Sarete comunque assunti, lavorerete comunque in una scuola, in un territorio più piccolo, si presume, della provincia.
Non sto dicendo che è la stessa cosa di prima (altrimenti, non avrei scioperato), ma non fatela diventare quello che non è.
Concordo con mac67. I veri problemi associati all'istituto degli ambiti territoriali sono fondamentalmente tre:
1) precarietà logistica nel lungo periodo: con il vecchio sistema il soprannumerario nell'istituto restava comunque in provincia. Con il nuovo sistema il soprannumerario nell'ambito territoriale rischia seriamente di dover cambiare provincia. Questo problema in realtà non è stato ancora preso in considerazione, ma prima o poi si presenterà.
2) soggettività e ambiguità del sistema di "reclutamento" dagli albi. Allo stato attuale non sappiamo ancora in che modo si pensi di tutelare l'integrità del sistema nei confronti dei fenomeni distorsivi, che possono anche prescindere da una malafede o da un conflitto d'interessi.
3) subordinazione dell'autonomia dell'attività professionale al volere del dirigente scolastico. Che piaccia o meno, il sistema degli ambiti relega il docente in una posizione di ricattabilità. La libertà d'insegnamento continuerà ad essere un principio sancito dalla Costituzione, ma sarà un principio vuoto: i docenti si adegueranno spontaneamente nel tempo alla nuova situazione. Perché l'obiettivo personale primario resterà quello di preservare il proprio incarico presso l'istituto in cui si è stati reclutati.
kappa27- Messaggi : 894
Data d'iscrizione : 16.05.14
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
Di questi tempi un po' di prolissità in più non fa male. Almeno per capirci :-Dkappa27 ha scritto:scusa ma forse io l'ho scritto in due righe....ma intendevo proprio tutto questo che dici tu.
Mah... anche se reali, queste sono congetture basate su contesti particolari che possono anche essere ribaltate. Non è detto che i 30 anni di servizio siano sufficienti, allo stato attuale, per farti avere il posto dietro casa: metti che sia occupato da uno che ha 31 anni di servizio, al massimo puoi aspirare a subentrargli solo per un anno, dopo di che potrai andartene in pensione. Ma puoi anche capitare che sia occupato da uno che di servizio ne ha 29 e non potrai mai aspirare a prendergli il posto a meno che non sia lui a lasciarlo.io non sottovaluterei i danni economici a chi con il proprio punteggio poteva andare a lavorare a 2 km da casa ed invece a causa del suo "scadente curriculum" dopo 30 anni servizio si vedrà assegnato ad una scuola a 30 o 40km da casa. Per me è un danno economico ed anche grande. immaginate i soldi che si spenderanno in più in anno e moltiplicateli per gli anni che mancano alla pensione. Poi mi dite se per voi non è un danno economico. se non lo è allora forse non avete bisogno di fare gli insegnanti ;-)
Ospite- Ospite
Re: DDL buona scuola e docenti di ruolo
si è vero. ma almeno sapevi che non era in quel posto perchè era raccomandato e tu no. per me significa tanto.Giancarlo Dessì ha scritto:Di questi tempi un po' di prolissità in più non fa male. Almeno per capirci :-Dkappa27 ha scritto:scusa ma forse io l'ho scritto in due righe....ma intendevo proprio tutto questo che dici tu.Mah... anche se reali, queste sono congetture basate su contesti particolari che possono anche essere ribaltate. Non è detto che i 30 anni di servizio siano sufficienti, allo stato attuale, per farti avere il posto dietro casa: metti che sia occupato da uno che ha 31 anni di servizio, al massimo puoi aspirare a subentrargli solo per un anno, dopo di che potrai andartene in pensione. Ma puoi anche capitare che sia occupato da uno che di servizio ne ha 29 e non potrai mai aspirare a prendergli il posto a meno che non sia lui a lasciarlo.io non sottovaluterei i danni economici a chi con il proprio punteggio poteva andare a lavorare a 2 km da casa ed invece a causa del suo "scadente curriculum" dopo 30 anni servizio si vedrà assegnato ad una scuola a 30 o 40km da casa. Per me è un danno economico ed anche grande. immaginate i soldi che si spenderanno in più in anno e moltiplicateli per gli anni che mancano alla pensione. Poi mi dite se per voi non è un danno economico. se non lo è allora forse non avete bisogno di fare gli insegnanti ;-)
kappa27- Messaggi : 894
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