Potenziamento e ore a disposizione
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Potenziamento e ore a disposizione
Promemoria primo messaggio :
Cari colleghi,
il DS in base alla L. 107 può farmi fare un tot numero di ore *a disposizione* (NON potenziamento!) a discrezionalità sua?
Mi spiego meglio: pur non essendoci contrazione oraria, e quindi necessità di completare le ore effettive con ore a disposizione, si può legittimamente formare una cattedra del genere in base alla legislazione vigente?
L'alternativa non è solo classi/potenziamento? O è anche classi/potenziamento/disposizione-tappabuchi?
Grazie in anticipo a chi saprà aiutarmi.
Cari colleghi,
il DS in base alla L. 107 può farmi fare un tot numero di ore *a disposizione* (NON potenziamento!) a discrezionalità sua?
Mi spiego meglio: pur non essendoci contrazione oraria, e quindi necessità di completare le ore effettive con ore a disposizione, si può legittimamente formare una cattedra del genere in base alla legislazione vigente?
L'alternativa non è solo classi/potenziamento? O è anche classi/potenziamento/disposizione-tappabuchi?
Grazie in anticipo a chi saprà aiutarmi.
Alexandrine- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 13.09.16
Re: Potenziamento e ore a disposizione
Infatti lo ha fatto, ha dato a me un corso + 12 ore potenziamento e alla collega ha lasciato due corsi +6 ore potenziamento, con gioia condivisa di entrambe. Nelle ore a disposizione diciamo che lei perlopiù si dedica ad altro, ma non ama stare in classe con me; io invece preferisco stare in compresenza per aiutare gli alunni più in difficoltà. Il che accade poco di frequente poichè mi mettono a fare supplenze. Evviva.lucetta10 ha scritto:bimbumbam ha scritto:Mi viene questa domanda, a proposito di separazione dei tipi di posto/cattedre ecc. Nella mia scuola siamo due insegnanti della stessa materia. La collega è di ruolo dal 2000 io dal 2012 entrambe per effetto di un concorso. Lei è titolare in questa scuola da un decennio io sono titolare da questo anno scolastico. Mi hanno trasferito su posto "normale". Nella mia domanda di trasferimento la parola "potenziamento" non è contemplata da nessuna parte. Mi aspetto di trovare un'altra "cattedra" invece ci sono solo 18 ore. Il fatto di avere meno anni di servizio mi rende "meno di ruolo" della collega? Il mio posto "normale" è meno normale? Negli ultimi anni ho avuto "cattedra" e non potenziamento. Detto questo: perchè il dirigente non puó decidere di creare due posti misti, un pó su classe e un pó su progetti, sempre "cattedre" sono no?! Io nelle mie 12 ore di potenziamento, se sostituisco colleghi assenti, faccio lezione, laboratorio, attivitá didattica, esercitazioni ecc e INSEGNO la mia materia. A chi fa distinzione tra potenziatori/curricolari io mi faccio una risata e dico che sono un'aliena e faccio di tutto...temetemi, ho imparato ad essere versatile.
chi dice che non può farlo?
bimbumbam- Messaggi : 285
Data d'iscrizione : 28.12.10
Re: Potenziamento e ore a disposizione
Sei di coccio!!!silver76 ha scritto: In quali scuole il primo docente in graduatoria interna sceglie le classi fra tutte quelle disponibili, il secondo fra quelle lasciate dal primo e così via? In quale passaggio della 107 si coglie la distinzione nello stato giuridico fra docenti, distinzione che tu stesso neghi di avere mai sostenuto, fra l'altro?
Ma quando mai ho fatto affermazioni del genere. Non mettermi in bocca cose che non ho detto pur di avere ragione.
La mia posizione è questa, Unicobas a parte.
https://www.orizzontescuolaforum.net/t131138-utilizzo-dei-potenziatori-su-cattedre-titolari
E fammi la cortesia di non ripetere più il mantra delle "pezze di appoggio"...
Ospite- Ospite
Re: Potenziamento e ore a disposizione
giobbe ha scritto:Sei di coccio!!!silver76 ha scritto: In quali scuole il primo docente in graduatoria interna sceglie le classi fra tutte quelle disponibili, il secondo fra quelle lasciate dal primo e così via? In quale passaggio della 107 si coglie la distinzione nello stato giuridico fra docenti, distinzione che tu stesso neghi di avere mai sostenuto, fra l'altro?
Ma quando mai ho fatto affermazioni del genere. Non mettermi in bocca cose che non ho detto pur di avere ragione.
La mia posizione è questa, Unicobas a parte.
https://www.orizzontescuolaforum.net/t131138-utilizzo-dei-potenziatori-su-cattedre-titolari
E fammi la cortesia di non ripetere più il mantra delle "pezze di appoggio"...
Mi dispiace che tu assuma questo tono, perché io invece sto semplicemente dialogando.
altrimenti "sei di coccio" te l'avrei potuto dire io giorni fa, visto che ripeti senza posa la stessa zuppa, che ora si scopre bellamente copiaincollata dal comunicato bufala dell'unicobas.
Io non sostengo che tu abbia detto quello che hai quotato, è stata una mia deduzione dovuta al fatto che i tuoi amici sindacalisti evidentemente attribuiscono alle graduatorie interne valori che non hanno e non hanno mani avuto. Se il docente "con meno punti" non può pretendere alcunché ciò significa che la distribuzione degli incarichi a scuola deve avvenire, secondo loro, tenendo conto delle preferenze dei docenti e della loro posizione nella graduatoria interna. Il che è una fesseria grande come una casa.
Il mantra delle pezze d'appoggio lo tiro fuori finchè tu non tiri fuori le pezze d'appoggio, ovviamente. cioè finché non ti riferisci alle leggi in vigore per sostenere le tue tesi: ALLE LEGGI IN VIGORE, NON ALLE TUE PERSONALI DEDUZIONI O AI CICLOSTILATI DEI SINDACATI.
silver76- Messaggi : 835
Data d'iscrizione : 25.05.13
Re: Potenziamento e ore a disposizione
OK, scusami per il coccio. Però visto che io ho citato una valanga di pezze mi faresti la cortesia di dirmi i tuoi riferimenti legislativi. Solo così ti potrò rispondere punto per punto. Graziesilver76 ha scritto:giobbe ha scritto:Sei di coccio!!!silver76 ha scritto: In quali scuole il primo docente in graduatoria interna sceglie le classi fra tutte quelle disponibili, il secondo fra quelle lasciate dal primo e così via? In quale passaggio della 107 si coglie la distinzione nello stato giuridico fra docenti, distinzione che tu stesso neghi di avere mai sostenuto, fra l'altro?
Ma quando mai ho fatto affermazioni del genere. Non mettermi in bocca cose che non ho detto pur di avere ragione.
La mia posizione è questa, Unicobas a parte.
https://www.orizzontescuolaforum.net/t131138-utilizzo-dei-potenziatori-su-cattedre-titolari
E fammi la cortesia di non ripetere più il mantra delle "pezze di appoggio"...
Mi dispiace che tu assuma questo tono, perché io invece sto semplicemente dialogando.
altrimenti "sei di coccio" te l'avrei potuto dire io giorni fa, visto che ripeti senza posa la stessa zuppa, che ora si scopre bellamente copiaincollata dal comunicato bufala dell'unicobas.
Io non sostengo che tu abbia detto quello che hai quotato, è stata una mia deduzione dovuta al fatto che i tuoi amici sindacalisti evidentemente attribuiscono alle graduatorie interne valori che non hanno e non hanno mani avuto. Se il docente "con meno punti" non può pretendere alcunché ciò significa che la distribuzione degli incarichi a scuola deve avvenire, secondo loro, tenendo conto delle preferenze dei docenti e della loro posizione nella graduatoria interna. Il che è una fesseria grande come una casa.
Il mantra delle pezze d'appoggio lo tiro fuori finchè tu non tiri fuori le pezze d'appoggio, ovviamente. cioè finché non ti riferisci alle leggi in vigore per sostenere le tue tesi: ALLE LEGGI IN VIGORE, NON ALLE TUE PERSONALI DEDUZIONI O AI CICLOSTILATI DEI SINDACATI.
Ospite- Ospite
Re: Potenziamento e ore a disposizione
I riferimenti normativi con cui io sostengo la mia tesi ti sono stati più volte indicati, da me e da altri utenti. Sono il d.lgs 165/01, la legge 150/09 (confermata fra l'altro, laddove esclude dalla contrattazione sindacale la materia dell'attribuzione degli incarichi ai docenti dalla sentenza della corte d'appello di Napoli n. 5163/13), la legge 107/15 e la sua nota applicativa del 5 settembre 2015. Di tutti questi testi abbiamo già ampiamente discussoed ho compreso, pur senza condividerle quasi per nulla, buona parte delle tue osservazioni in merito.
Devo dire che su una questione ti seguo: la discrezionalità del DS è in parte temperata dai frequenti richiami, presenti anche in tutti quei dispositivi, alla necessità che egli accolga le proposte di criteri formulati dai diversi organi collegiali. Aggiungo però che quei criteri, per forza di natura generale, in nessun caso possono considerarsi ostativi dell'azione di governance che un dirigente è chiamato a mettere in campo, la quale non può che essere libera da vincoli eccessivamente rigidi nella gestione del personale, se è vero come è vero, che resta in capo al DS la piena responsabilità legale del raggiungimento degli obiettivi esposti nel PTOF.
Venendo al concreto, e quindi anche al problema dell'assegnazione del potenziamento: come opporsi a una determina dirigenziale che attribuisca, ad esempio, a un insegnante di inglese anziché le canoniche 18 ore distribuite in 6 classi, 15 ore da svolgere nelle classi (magari le stesse dell'anno precedente) e 3 ore settimanali di potenziamento da dedicare all'attivazione di sportelli help per il recupero, o di corsi finalizzati all'acquisizione delle competenze linguistiche necessarie alla certificazione esterna? Non ci si potrà appellare all'interruzione della continuità didattica (il docente ha esattamente le stesse classi dell'anno scorso, tranne una, magari una quinta che è uscita, o una seconda di un istituto tecnico, che normalmente viene smistata in terza fra le varie opzioni proposte per il triennio); non ci si potrà appellare nemmeno alla mancanza di correttezza e di buona fede del provvedimento (le ore di potenziamento afferiscono a progetti indispensabili - il recupero - o altamente qualificanti - le certificazioni esterne); non si potrà invocare l'attribuzione di compiti estranei alle competenze di un docente di inglese (per ovvie ragioni).
Quello che invece verrebbe "in taglio", come si dice dalle mie parti, sarebbe uno dei seguenti riferimenti normativi, non per forza tutti insieme, anche uno solo:
a. una legge che stabilisse in maniera chiara che le attività di potenziamento possono essere svolte esclusivamente da docenti assunti con titolarità su ambito dopo il 2015, essendo le attività curricolari in aula appannaggio dei soli docenti assunti prima del 2015 e quindi titolari su sede (sarebbe il caso che questa imposizione fosse espressa nel modo più esplicito possibile, così da poter contrastare la lettera della nota del 5 settembre, che su questo è piuttosto limpida);
b. una legge che imponesse al DS di dover acquisire la disponibilità del docente a svolgere attività di potenziamento prima di poter procedere con la determina di assegnazione dell'incarico, o in alternativa, a determina effettuata, gli prescrivesse di dover ricevere il consenso da parte dell'interessato prima di renderla effettiva;
c. una legge che imponesse al DS di assegnare ai docenti gli incarichi di insegnamento e/o di potenziamento seguendo le preferenze espresse dai componenti l'organico in ordine di graduatoria interna;
d. una legge che chiarisse che il docente titolare su sede a cui vengono attribuite ore di potenziamento perde automaticamente la titolarità su scuola e diventa titolare su ambito, quale che sia la sua attuale posizione nelle graduatorie interne d'istituto, e spieghi anche come avviene questo "depennamento", con che tempistiche, con quali modalità, in modo da poter argomentare che l'attribuzione di ore di potenziamento costituisce un danno notevole alla posizione professionale di un docente oggi regolarmente titolare su una precisa sede.
Sono queste le norme che sosterrebbero in maniera difficilmente confutabile la tua tesi. Ci sono? Le conosci? Le hai già citate da qualche parte e io me le sono perse?
In assenza di questi riferimenti una decisione dirigenziale come quella che ti ho esemplificato (e non è un esempio così astratto, è esattamente ciò che è accaduto nella mia scuola, per dire) si profila come un provvedimento inattaccabile, non solo perché in linea con la normativa recente e recentissima, ma persino perché si configura come un investimento sulle competenze professionali di un docente, in vista di un effettivo miglioramento dell'offerta formativa, per giunta accompagnato e compensato da una riduzione importante del carico di lavoro "ordinario" del docente (una classe in meno significa un consiglio di classe in meno a ogni tornata, due scrutini in meno all'anno, una trentina di verifiche in meno da correggere più o meno ogni mese, una trentina di famiglie in meno di ricevere sia al mattino sia al pomeriggio).
Devo dire che su una questione ti seguo: la discrezionalità del DS è in parte temperata dai frequenti richiami, presenti anche in tutti quei dispositivi, alla necessità che egli accolga le proposte di criteri formulati dai diversi organi collegiali. Aggiungo però che quei criteri, per forza di natura generale, in nessun caso possono considerarsi ostativi dell'azione di governance che un dirigente è chiamato a mettere in campo, la quale non può che essere libera da vincoli eccessivamente rigidi nella gestione del personale, se è vero come è vero, che resta in capo al DS la piena responsabilità legale del raggiungimento degli obiettivi esposti nel PTOF.
Venendo al concreto, e quindi anche al problema dell'assegnazione del potenziamento: come opporsi a una determina dirigenziale che attribuisca, ad esempio, a un insegnante di inglese anziché le canoniche 18 ore distribuite in 6 classi, 15 ore da svolgere nelle classi (magari le stesse dell'anno precedente) e 3 ore settimanali di potenziamento da dedicare all'attivazione di sportelli help per il recupero, o di corsi finalizzati all'acquisizione delle competenze linguistiche necessarie alla certificazione esterna? Non ci si potrà appellare all'interruzione della continuità didattica (il docente ha esattamente le stesse classi dell'anno scorso, tranne una, magari una quinta che è uscita, o una seconda di un istituto tecnico, che normalmente viene smistata in terza fra le varie opzioni proposte per il triennio); non ci si potrà appellare nemmeno alla mancanza di correttezza e di buona fede del provvedimento (le ore di potenziamento afferiscono a progetti indispensabili - il recupero - o altamente qualificanti - le certificazioni esterne); non si potrà invocare l'attribuzione di compiti estranei alle competenze di un docente di inglese (per ovvie ragioni).
Quello che invece verrebbe "in taglio", come si dice dalle mie parti, sarebbe uno dei seguenti riferimenti normativi, non per forza tutti insieme, anche uno solo:
a. una legge che stabilisse in maniera chiara che le attività di potenziamento possono essere svolte esclusivamente da docenti assunti con titolarità su ambito dopo il 2015, essendo le attività curricolari in aula appannaggio dei soli docenti assunti prima del 2015 e quindi titolari su sede (sarebbe il caso che questa imposizione fosse espressa nel modo più esplicito possibile, così da poter contrastare la lettera della nota del 5 settembre, che su questo è piuttosto limpida);
b. una legge che imponesse al DS di dover acquisire la disponibilità del docente a svolgere attività di potenziamento prima di poter procedere con la determina di assegnazione dell'incarico, o in alternativa, a determina effettuata, gli prescrivesse di dover ricevere il consenso da parte dell'interessato prima di renderla effettiva;
c. una legge che imponesse al DS di assegnare ai docenti gli incarichi di insegnamento e/o di potenziamento seguendo le preferenze espresse dai componenti l'organico in ordine di graduatoria interna;
d. una legge che chiarisse che il docente titolare su sede a cui vengono attribuite ore di potenziamento perde automaticamente la titolarità su scuola e diventa titolare su ambito, quale che sia la sua attuale posizione nelle graduatorie interne d'istituto, e spieghi anche come avviene questo "depennamento", con che tempistiche, con quali modalità, in modo da poter argomentare che l'attribuzione di ore di potenziamento costituisce un danno notevole alla posizione professionale di un docente oggi regolarmente titolare su una precisa sede.
Sono queste le norme che sosterrebbero in maniera difficilmente confutabile la tua tesi. Ci sono? Le conosci? Le hai già citate da qualche parte e io me le sono perse?
In assenza di questi riferimenti una decisione dirigenziale come quella che ti ho esemplificato (e non è un esempio così astratto, è esattamente ciò che è accaduto nella mia scuola, per dire) si profila come un provvedimento inattaccabile, non solo perché in linea con la normativa recente e recentissima, ma persino perché si configura come un investimento sulle competenze professionali di un docente, in vista di un effettivo miglioramento dell'offerta formativa, per giunta accompagnato e compensato da una riduzione importante del carico di lavoro "ordinario" del docente (una classe in meno significa un consiglio di classe in meno a ogni tornata, due scrutini in meno all'anno, una trentina di verifiche in meno da correggere più o meno ogni mese, una trentina di famiglie in meno di ricevere sia al mattino sia al pomeriggio).
silver76- Messaggi : 835
Data d'iscrizione : 25.05.13
Re: Potenziamento e ore a disposizione
lucetta10 ha scritto:Qualcuno aveva detto che si prepara la contromossa dei sindacati!
Ma si rendono conto 'ste belle teste che l'alternativa allo spezzatino è il capro espiatorio? Io veramente trasecolo!
Ma esiste al mondo un capo del personale che disponga i lavoratori in questo modo con il consenso dei sindacati?
Non me ne stupirei.
I sindacati della scuola agiscono così da almeno 20 anni: di fronte a una riforma individuano un target di probabili "scontenti", possibilmente fra i colleghi più anziani, cha a breve avranno bisogno di assistenza per le pratiche della pensione e che di solito non si interessano da secoli di normativa scolastica, e fomentano, anche a dispetto totale delle norme vere, ne raccontano di cotte e di crude, finché qualcuno si convince a passare in sede da loro, tanto per chiarirsi le idee e da lì alla firma per la tessera (e per i prelievo mensile dallo stipendio a loro favore), il passo è spesso molto breve.
Solo la riforma gelmini li lasciò a bocca asciutta, perché colpì soprattutto i precari, che loro stessi avevano ignorato bellamente per anni.
silver76- Messaggi : 835
Data d'iscrizione : 25.05.13
Re: Potenziamento e ore a disposizione
Beh, se è per questo qualche sindacato trova sempre appigli per far entrare tutti di ruolo con tutte le conseguenze che vediamo già nella 107.silver76 ha scritto:lucetta10 ha scritto:Qualcuno aveva detto che si prepara la contromossa dei sindacati!
Ma si rendono conto 'ste belle teste che l'alternativa allo spezzatino è il capro espiatorio? Io veramente trasecolo!
Ma esiste al mondo un capo del personale che disponga i lavoratori in questo modo con il consenso dei sindacati?
Non me ne stupirei.
I sindacati della scuola agiscono così da almeno 20 anni: di fronte a una riforma individuano un target di probabili "scontenti", possibilmente fra i colleghi più anziani, cha a breve avranno bisogno di assistenza per le pratiche della pensione e che di solito non si interessano da secoli di normativa scolastica, e fomentano, anche a dispetto totale delle norme vere, ne raccontano di cotte e di crude, finché qualcuno si convince a passare in sede da loro, tanto per chiarirsi le idee e da lì alla firma per la tessera (e per i prelievo mensile dallo stipendio a loro favore), il passo è spesso molto breve.
Solo la riforma gelmini li lasciò a bocca asciutta, perché colpì soprattutto i precari, che loro stessi avevano ignorato bellamente per anni.
Delle opzioni che mi hai elencato faccio mia la a) e per questa mi batto in tutte le sedi.
Ospite- Ospite
Re: Potenziamento e ore a disposizione
giobbe ha scritto:
Delle opzioni che mi hai elencato faccio mia la a) e per questa mi batto in tutte le sedi.
Benissimo.
Serve però la norma di riferimento, quella che dica - con chiarezza tale da contrastare altri testi manifestamente contrastanti - che nella scuola ci sono docenti adibiti a certe attività e docenti adibiti ad altre attività e che in nessun caso è possibile mescolare fra loro attività differenti. Non basta che la legge dica che ci sono posti comuni e posti di potenziamento, deve proprio dire che i primi sono riservati ad alcuni docenti e che i secondi sono riservati ad altri. E secondo me sarebbe anche il caso che questa specifica fosse contenuta nel contratto di lavoro con cui sono inquadrati gli ultimi assunti, in modo da metterli a tacere definitivamente, qualora volessero prevaricare i colleghi di livello diverso dal loro (in fin dei conti con gli insegnanti di sostegno, ad esempio, funziona così: nel contratto che firmano c'è scritto che, pur essendo assunti scorrendo la graduatoria di storia e filosofia, non potranno mai insegnare storia e filosofia, ma dovranno essere impiegati appunto nelle attività di sostegno alla classe in cui sia inserito un alunno certificato).
Senza questa norma come fa la mia collega di inglese a opporsi alla decisione della DS di attribuirle 3 ore di potenziamento e conseguentemente di sollevarla dal lavoro in una classe, dato che invece la DS ha un intero insieme di leggi con cui sostenere la sua determina?
silver76- Messaggi : 835
Data d'iscrizione : 25.05.13
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