Insegnante di sostegno deve lasciare numero di telefono privato ai genitori?

Cosa prevede la scuola nel caso un genitore richieda il numero di cellulare di un insegnante di sostegno?

Non sei obbligato a dare il tuo numero, il genitore non lo può pretendere e la scuola non lo può imporre. Sta a te decidere se sia più funzionale darlo o non darlo. Personalmente prendo la decisione dopo aver pesato il genere di persone con cui ho a che fare: se pavento che mi potrebbero chiamare di domenica per dirmi che il pargolo non ha ancora fatto la cacca, non se ne fa niente.

In questi casi un telefono dual sim aiuta;)

I genitori dei "ragazzi speciali" sono sempre molto ansiosi. I loro figli non sanno riferire bene quello che vedono e sentono. Dare il proprio numero aiuta a fare chiarezza e, quindi, ha creare un clima di fiducia e collaborazione. All'inizio della mia esperienza, non lo davo poi ho cambiato idea. Nessuno ne ha mai abusato. Ogni caso è diverso, studia la situazione e poi decidi.

la scuola non puo' prevedere nulla perchè non puo' obbligarti. sei tu a decidere se è il caso.

Concordo con i consigli sopra; non c'è nessun obbligo, conviene sempre regolarsi in base alle famiglie

Scusatemi per l'errore ortografico!!

Ciao, io personalmente sono contrario a darlo. Le comunicazioni si fanno giornalmente a scuola sia di persona sia tramite il telefono del plesso scolastico. Ovviamente decidi tu se darlo o meno, io non lo do, anche perchè il cellulare prevede spesso whatsapp e assenza di privacy, vedi ultimo ingresso online, etc.etc. Non riesco neppure a immaginare l'urgenza di comunicazioni da un pomeriggio al giorno dopo che non possa essere espletata l'indomani mattina tramite i canali sopra citati...

Io ho cambiato telefono da poco e mi sono pentito di non avere preso un dual sim:)
In passato ho dato il numero, magari sono stato fortunato a non trovare persone invadenti.
Diciamo che sarebbe buona prassi, se si vogliono dare contatti personali, avere due sim e due indirizzi email.

Sinceramente quando finisco l'orario scolastico io ho finito con il lavoro (compiti e preparazioni a parte), quindi non desidero neanche lontanamente che ci siano chiamate pomeridiane e serali. Ho fatto lo stesso discorso a una collega che mi aveva mandato messaggi di lavoro senza il mio permesso fuori orario di servizio, l'ho redarguita pesantemente e non si è fatta più viva. Ripeto: non vedo l'urgenza che non possa essere comunicata l'indomani.

Ognuno fa come ritiene opportuno, ma mi sembra un atteggiamento un po' paranoico:)

Esatto, tu fai come ritieni tu. La mia vita non è il lavoro. Per altri lo è. Per me no, quindi ci tengo alla privacy, ai tempi di lavoro e ai tempi di non lavoro e a tenere le due cose distinte.

Posto che dare un'email o un numero di telefono non vuole dire che la vita di una persona coincida col suo lavoro.. amen.

PrimulaVera ha scritto:I genitori dei "ragazzi speciali" sono sempre molto ansiosi. I loro figli non sanno riferire bene quello che vedono e sentono. Dare il proprio numero aiuta a fare chiarezza e, quindi, ha creare un clima di fiducia e collaborazione. All'inizio della mia esperienza, non lo davo poi ho cambiato idea. Nessuno ne ha mai abusato. Ogni caso è diverso, studia la situazione e poi decidi.

Concordo pienamente. Se il numero viene richiesto va dato. Se poi se ne abusa (ma non credo) basta parlarne e chiarirsi.
Chiedetevi il perchè di questa "ansia" dei genitori e cercate di non ostacolare un'esistenza già diffiicile!

La soluzione esiste. Nell'anno in cui ho fatto sostegno, ho comprato un cellulare da poco prezzo ed un'altra sim. Quel telefono era acceso nei giorni lavorativi dalle 8 fino alle 16, dopo spento. Se volevano, potevano chiamarmi nelle ore immediatamente successive alla scuola. Avere il doppio telefono è fondamentale soprattutto ora che, con whatsapp può esserci un controllo maggiore. Consiglio comunque a tutti di togliere la possibilità di vedere l'ultimo accesso.

paperina1969 ha scritto:Concordo pienamente. Se il numero viene richiesto va dato.

Scusa la crudezza, ma col cavolo.

"Va dato" se l'insegnante ha voglia di darlo, e se pensa che ce ne sia davvero la necessità.

Ma è il proprietario del numero di telefono che decide, non certo gli altri...

Chiedetevi il perchè di questa "ansia" dei genitori e cercate di non ostacolare un'esistenza già diffiicile!

Scusami, ma questo ragionamento proprio non mi convince. L'insegnante non è un operatore di soccorso d'urgenza, né un terapeuta privato che uno paga perché stia sempre a disposizione. E' un professionista che ha a che fare con un ambito PARZIALE della vita del ragazzo, importante ma pur sempre parziale, e che non può essere invocato come factotum per alleviare tutti i problemi umani dell'allievo e della sua famiglia anche in contesti che non c'entrano niente con la scuola.

Non sta scritto da nessuna parte che l'insegnante debba mettere in secondo piano certi diritti della propria vita personale, solo perché sopraffatto dal senso di colpa di "ostacolare" quella di qualcun altro.

Non sta ostacolando proprio niente, sta solo facendo il suo lavoro, che appunto è quello di insegnante del ragazzo, non è quello di psicoterapeuta per i genitori! Se la vita di quella famiglia è difficile non è certo a causa del desiderio legittimo di riservatezza dell'insegnante!

paniscus_2.0 ha scritto:

paperina1969 ha scritto:Concordo pienamente. Se il numero viene richiesto va dato.

Scusa la crudezza, ma col cavolo.

"Va dato" se l'insegnante ha voglia di darlo, e se pensa che ce ne sia davvero la necessità.

Ma è il proprietario del numero di telefono che decide, non certo gli altri...

Rilancio. Se il numero viene richiesto è proprio la volta in cui non deve essere dato. Significa di per sè che i genitori hanno tutte le intenzioni di abusarne. Se, invece, il numero non viene richiesto, si può anche darlo.

Non sono affatto d'accordo. Un messaggio in cui un genitore chiede qualcosa sul ragazzo non è lesivo della dignità/libertà/privacy dell'insegnante. Si può sempre parlarne se l'insegnante ritiene che le richieste siano immotivate. Non esageriamo. Ricordate che l'insegnante di sostegno è un riferimento per la famiglia che, gran parte delle volte, non riesce a sapere dal ragazzo quel che accade a scuola. Poi fate come credete, io la penso così ed è così che dovrebbe essere secondo me. Ma io sono di parte.

paperina1969 ha scritto:Non sono affatto d'accordo. Un messaggio in cui un genitore chiede qualcosa sul ragazzo non è lesivo della dignità/libertà/privacy dell'insegnante.

Che sia lesivo o no, non capisco per quale motivo non possa essere comunicato tramite i canali ordinari della scuola, negli orari in cui l'insegnante è regolarmente reperibile a scuola, oppure tramite un email a un indirizzo personale dell'insegnante ma istituzionale della scuola (tutti noi abbiamo ALMENO la casella di istruzione.it, e in quasi tutte le scuole ormai esistono caselle email individuali per ogni singolo insegnante, che si usano regolarmente per le comunicazioni di lavoro). Se l'insegnante in quel momento non è a scuola, oppure non legge l'email, risponderà qualche ora dopo o il giorno dopo, come è normalissimo fare per tutte le comunicazioni che non siano di vera e propria emergenza. Non vedo a cosa serva l'intrusione sul cellulare o sul numero privato di casa.

Se poi tu mi dici che per un insegnante di sostegno fuori dall'orario di servizio è normale che i messaggi delle famiglie siano sempre da considerare di "assoluta emergenza", e non possono essere rinviati di quale ora, io non so che dirti, ma giuro che mi sembra improbabile...

Non è assoluta emergenza, solo attenzione e cortesia. I genitori non hanno bisogno di psicoterapeuti, solo, a volte, di una rassicurazione.

E insisto che quella rassicurazione possono averla anche mandando un messaggio email e accettando che possa anche essere letto dopo qualche ora e non immediatamente.

Ok, rispetto la tua idea ma resto della mia

paniscus_2.0 ha scritto:

paperina1969 ha scritto:Concordo pienamente. Se il numero viene richiesto va dato.

Scusa la crudezza, ma col cavolo.

"Va dato" se l'insegnante ha voglia di darlo, e se pensa che ce ne sia davvero la necessità.

Ma è il proprietario del numero di telefono che decide, non certo gli altri...

Chiedetevi il perchè di questa "ansia" dei genitori e cercate di non ostacolare un'esistenza già diffiicile!

Scusami, ma questo ragionamento proprio non mi convince. L'insegnante non è un operatore di soccorso d'urgenza, né un terapeuta privato che uno paga perché stia sempre a disposizione. E' un professionista che ha a che fare con un ambito PARZIALE della vita del ragazzo, importante ma pur sempre parziale, e che non può essere invocato come factotum per alleviare tutti i problemi umani dell'allievo e della sua famiglia anche in contesti che non c'entrano niente con la scuola.

Non sta scritto da nessuna parte che l'insegnante debba mettere in secondo piano certi diritti della propria vita personale, solo perché sopraffatto dal senso di colpa di "ostacolare" quella di qualcun altro.

Non sta ostacolando proprio niente, sta solo facendo il suo lavoro, che appunto è quello di insegnante del ragazzo, non è quello di psicoterapeuta per i genitori! Se la vita di quella famiglia è difficile non è certo a causa del desiderio legittimo di riservatezza dell'insegnante!

Quoto in pieno.
E ripeto....
Non vedo nessuna urgenza tale da non poter essere comunicata la mattina successiva direttamente a scuola o via telefono del plesso scolastico.

Io non lo darei MAI!!!

Fate come credete...comunque...che tristezza!