minaccia (?) del dirigente durante il collegio dei docenti

Promemoria primo messaggio :

Durante l'ultimo collegio docenti il dirigente scolastico, in seguito alla mia domanda su quando comunicare l'indisponibilità a partecipare alle uscite settembre-dicembre 2017 appena approvate, ha risposto
1 - che una tale dichiarazione non è certo da verbalizzare ad un collegio docenti
2 -che un docente che ha accettato un posto di sostegno non deve neanche pensare di dichiarare la sua indisponibilità a fare gite scolastiche o dovrà vedersela con lui.
Io sono rimasto allibito perchè avevo di fianco a me l' rsu con la normativa che prevede di far verbalizzare la propria indisponibilità durante gli organi collegiali.
Ho ribadito che era la normativa, il ds mi ha chiesto se ci eravamo capiti, l'rsu mi ha consigliato di lasciar perdere.

Ho lasciato perdere, ma quello che ha detto il ds mi sembra un'intimidazione.
Il ds della scuola in cui ero lo scorso anno mi ha detto di essere dispiaciuto quando ho avuto il trasferimento
perchè la sua scuola perdeva una professionalità importante. Questo ds valuterà il mio lavoro secondo la diponibilità o meno a partecipare alle gite.
Consigli?

Ahahah aiuto

Può designare chi vuole ma si può non accettare perché non è un attività obbligatoria.
Ci siamo o dobbiamo continuare con questa pantomima?

rita 76 ha scritto:

Ire ha scritto:prendiamolo da un punto di vista diverso:

trova sul contratto di lavoro dei docenti (e i docenti di sostegno sono docenti) il passaggio che impone l'obbligo di partecipare alle gite.

La parola "imporre" non c' è.  

In ogni caso in italiano esistono vari sinonimi e solo col dizionario davanti, si può essere "certi "

No non esistono sinonimi.

esistono attività obbligatorie e attività facoltative che puoi chiamare come vuoi.

Non esiste nel contratto l'obbligo di partecipare alle gite.

Guarda che io sono la prima a dire che non siamo obbligati ad accettare.

Io mi sono rifiutata più volte e non solo di andare in gita.

Certo, se posso andare in contro alla scuola lo faccio volentieri

Lo scorso anno ed altre volte non mi hanno dato le 6 ore in più che mi spettavan di diritto in quanto ero interna alla scuola e hanno chiamato gente esterna.

Bene, io l' ho puntualizzato solamente dopo (per mia scelta) ma quando mi hanno chiesto delle cose mi sono rifiutata

E allora cosa c'entra questa cosa dei sinonimi?
Ma lo leggi quello che scrivi o vai a ruota libera, rispondendo cose senza senso?

arrubiu ha scritto:E allora cosa c'entra questa cosa dei sinonimi?
Ma lo leggi quellp che scrivi o vai a ruotq libera, rispondendo cose senza senso?

Questo è un altro discorso.

Ho solo voluto andare ad "accertarmi" del significato del termine visto che ogni parola si deve intendere in un contesto ed in una situazione precisa.

Cmq ognuno la pensa a modo proprio com' è giusto che sia ma sempre nel rispetto degli altri

Mancava una frase di circostanza in questo thread, grazie.

Sulle norme non è che ognuno la pensa come vuole, cerchiamo di chiarirci. Sono talmente chiare che non capisco come tu possa insistere su questa cosa.

arrubiu ha scritto:Sulle norme non è che ognuno la pensa come vuole, cerchiamo di chiarirci. Sono talmente chiare che non capisco come tu possa insistere su questa cosa.

Le norme sono 'chiare' ma ogni ds le 'interpreta' a modo suo a seconda delle esigenze della scuola e del territorio in cui opera

Che sia giusto o sbagliato ognuno la pensa come vuole ma così è.

La stessa situazione viene affrontata in 100 modi diversi in 100 scuole diverse. La norma è chiara? Sì, ma poi la si 'adatta' al contesto

Un ds che fa questo non la interpreta ma la viola.
Se per te è legittimo.. beh, buon per te e per i presidi che possono contare su docenti così.

rita 76 ha scritto:

arrubiu ha scritto:Ma quali cavilli?
Sostieni una cosa impossibile, il contratto è chiaro.
Se poi vuoi continuare a dire cose *false*, continua.

Non riesco ad inserirsi il link del dizionario on line perché sono dal telefonino ma appena torno a casa ti inserisco il link col significato del termine "designare ".

Se poi, uno vuole pera proprio comodo, vedere solo i significati che gli piacciono questo è un altro discorso.  

Da questi a dIre cose false (e per fortuna che il dizionario è consultabile da tutti), ce ne passa...

http://www.treccani.it/vocabolario/designare/
Il dizionario Treccani ti va bene? Ci può essere qualche dubbio che qui il verbo è usato con il significato 1.a.?

Dec ha scritto:

rita 76 ha scritto:

arrubiu ha scritto:Ma quali cavilli?
Sostieni una cosa impossibile, il contratto è chiaro.
Se poi vuoi continuare a dire cose *false*, continua.

Non riesco ad inserirsi il link del dizionario on line perché sono dal telefonino ma appena torno a casa ti inserisco il link col significato del termine "designare ".

Se poi, uno vuole pera proprio comodo, vedere solo i significati che gli piacciono questo è un altro discorso.  

Da questi a dIre cose false (e per fortuna che il dizionario è consultabile da tutti), ce ne passa...

http://www.treccani.it/vocabolario/designare/
Il dizionario Treccani ti va bene? Ci può essere qualche dubbio che qui il verbo è usato con il significato 1.a.?

Grazie per il link

tellina ha scritto:pppsssttttt rita....dillo a me in un orecchio che son curiosa...
che ci azzecca il discorso con il ritardo da recuperare unito a quello del non voler accompagnare in gita un alunno o tutta una classe?!
son troppo limitata, lo so, colpa mia...sarà che c'hounacerta...

Il docente che arriva sistematicamente in ritardo deve essere sanzionato perché arriva in ritardo, NON perché non ha voluto portare gli alunni in gita.

rita 76 ha scritto:Cmq in questo modo si mette la gente nelle condizioni di non scrivere più e di non dire quello che pensa (ognuno avrà la possibilità di pensarla diversamente dagli altri?).

E anche chi legge, avrà paura di esprimere quello che pensa se si arriva a sentirsi dire certe cose.

Se uno rinuncia a scrivere perché è terrorizzato di sentirsi rispondere in maniera spiacevole, il problema è solo suo, e non certo di chi gli risponde.

Il mio primo messaggio su un forum (anzi, su uno dei vecchi gruppi di usenet che ancora non si chiamavano forum) risale al 1993.

Ossia, per dirla chiara, è da VENTIQUATTRO ANNI che scrivo, rispondo e ribatto su luoghi di discussione telematica, nella maggior parte dei quali non c'è mai stata nessuna moderazione, o c'è stata solo una blanda moderazione esclusivamente tecnica (cioè per bloccare lo spam commerciale, i messaggi in copia multipla, o eventuali contenuti illegali, come la divulgazione abusiva di dati personali altrui, o roba del genere).

Ed è da VENTIQUATTRO ANNI che sento le lamentele di qualche animuccia bella e ipersensibile che piange perché ci sono i brutti e cattivi che rispondono a tono alle fesserie scritte da qualcun altro, e che "non è giusto che qualcuno abbia la parlantina migliore della mia", o "non è giusto che qualcuno abbia capacità di ragionamento logico migliori delle mie" e quindi mi faccia sentire umiliato e mi faccia crollare l'autostima, argomentazione che va tanto di moda adesso, ma che esisteva già un quarto di secolo fa.

Se una persona adulta non è in grado di reggere il confronto dialettico nemmeno su un forum, può benissimo evitare di scriverci.

B.u.m. ha scritto:Scusate se mi intrometto... ho letto 4 pagine e non so se ridere o piangere, a partire dall'infelice uscita del DS di cui al primo messaggio.
Cari colleghi curricolari (e da brava precaria che zompa tra materia e sostegno mi ci metto anche io... alternativamente), vi faccio un annuncio: gli alunni con disabilità sono anche alunni vostri. Sì, avete capito bene, proprio alunni delle vostre classi, uguali a quelli "abili"! Incredibile eh? Alcuni se lo dimenticano troppo spesso. L'insegnante di sostegno non fa il badante ad personam, l'alunno con disabilità non frequenta una classe differenziale  (non esistono più da un pezzo) o una scuola speciale sita nell'auletta in fondo al corridoio..
Semplicemente, se in assenza di alunni con disabilità si va in gita con 1 insegnante ogni 15 alunni, in caso contrario si prevede un docente in più per ogni alunno disabile. Uno qualsiasi. 25 alunni "abili" richiedono 2 docenti, 24 alunni "abili" e uno "disabile" richiedono 3 docenti. Vanno i docenti che hanno dato spontaneamente e liberamente disponibilità, se non ci sono sufficienti (numericamente) disponibilità, la classe non va in gita. "Punto". Non è mica un dramma.
Che forse l'insegnante di arte è obbligata ad accompagnare gli studenti se è prevista visita agli Uffizi? O quella di scienze al Planetario? Certo sarebbe meglio per i ragazzi... Anche questo un obbligo morale?
Certi DS fanno bene a trattarci in questo modo, se noi per primi non abbiamo rispetto per noi stessi. E mi disturba parecchio arrivare in una scuola dove si pretendono da me atti non dovuti, solo perchè chi mi ha preceduta a forza di sentirsi in obbligo li ha resi scontati.

a me è successa una cosa ancora diversa. Come insegnante di sostegno avevo firmato per confermare la mia partecipazione ad un'uscita di tutta la giornata (una sorta di "sostituzione" del campo scuola, che impegnava dalle 7:00 alle 21:00). Pochi giorni prima dell'uscita in questione mi è stato detto che, non essendoci abbastanza posti sul pullman, si sarebbe dovuto scegliere tra la mia presenza e quella dell'assistente. Il ragazzo, di scuola primaria, è "quasi" completamente autonomo pur considerando la disabilità sensoriale ma effettivamente non me la sarei sentita di assisterlo per una giornata così impegnativa, e avevo manifestato questo pensiero anche durante le varie fasi di preparazione dell'uscita, durante le quali sembrava scontato che io e l'assistente saremmo state entrambe presenti. Anche la mia collega curriculare, nel comunicarmelo, ha suggerito che fosse meglio far partecipare l'assistente ed io ho acconsentito, depennando il mio nome dal foglio firma. Normalmente non mi sentirei in colpa per questo perché era la decisione più logica da prendere ma poi sono girate voci secondo le quali io non avrei voluto partecipare alla gita e al mio alunno è stato detto che non potevo venire per motivi familiari...Sinceramente ora non saprei come comportarmi in un caso analogo... mi era successo già tre anni fa con un campo scuola ma in quel caso ero precaria e le colleghe avevano "scelto"per la presenza dell'assistente, che conosceva la classe da molto più tempo di me e che evidentemente sentivano come parte del team. Una collega mi aveva anche suggerito che, se mi fosse dispiaciuto troppo non partecipare, avrei potuto seguire la classe autonomamente e magari a mie spese...