presidente che interroga,corregge, valuta da sola
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presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Promemoria primo messaggio :
Sono in una commissione in cui la presidente,docente di italiano e latino, corregge gli scritti, fa rileggere le terze prove ai commissari, interni ed esterni abbassando la valutazione. Oggi, mi hanno riferito i colleghi, io sarò all'orale la settimana prossima,è intervenuta facendo domande in tutte le discipline, escluso matematica e fisica, decide da sola il voto finale. Quando farà l'orale la mia classe, farò un caos incredibile, bloccherò gli orali, pretenderò la presenza di un ISPETTORE, alle 11.30 erano a metà colloquio del II candidato!
Faccio esami di stato da 14 anni, ho conosciuto presidenti di tutte le tipologie, questa mi mancava. Amelia puoi postarmi un link che descriva compiti e ruolo del presidente? grazie
Sono in una commissione in cui la presidente,docente di italiano e latino, corregge gli scritti, fa rileggere le terze prove ai commissari, interni ed esterni abbassando la valutazione. Oggi, mi hanno riferito i colleghi, io sarò all'orale la settimana prossima,è intervenuta facendo domande in tutte le discipline, escluso matematica e fisica, decide da sola il voto finale. Quando farà l'orale la mia classe, farò un caos incredibile, bloccherò gli orali, pretenderò la presenza di un ISPETTORE, alle 11.30 erano a metà colloquio del II candidato!
Faccio esami di stato da 14 anni, ho conosciuto presidenti di tutte le tipologie, questa mi mancava. Amelia puoi postarmi un link che descriva compiti e ruolo del presidente? grazie
mariella59- Messaggi : 920
Data d'iscrizione : 12.09.10
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Galadriel ha scritto:La presidente che "interviene nel colloquio" è la norma.
Io non sono d'accordo sul fatto che i presidenti intervengano al colloquio
A me alle medie è capitato raramente che i presidenti intervenissero.
Secondo me chiunque può intervenire (presidente compreso) ma non lo trovo corretto nei confronti del docente della disciplina che sa quali aspetti ha potenziato e quali no e conosce i punti forti e quelli deboli del ragazzo nella specifica disciplina.
Ospite- Ospite
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Agli esami di stato ho sempre visto il presidente intervenire e fare domande sulle proprie materie, ovviamente se presenti in quella scuola. Lo trovo anche giusto. Non ho posizioni da difendere, per cui a me andrebbe bene. Se poi un presidente vuol fare tutto da solo... Benissimo! Fatica risparmiata.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
mariella59 ha scritto:Sono in una commissione in cui la presidente,docente di italiano e latino, corregge gli scritti, fa rileggere le terze prove ai commissari, interni ed esterni abbassando la valutazione. Oggi, mi hanno riferito i colleghi, io sarò all'orale la settimana prossima,è intervenuta facendo domande in tutte le discipline, escluso matematica e fisica, decide da sola il voto finale. Quando farà l'orale la mia classe, farò un caos incredibile, bloccherò gli orali, pretenderò la presenza di un ISPETTORE, alle 11.30 erano a metà colloquio del II candidato!
Faccio esami di stato da 14 anni, ho conosciuto presidenti di tutte le tipologie, questa mi mancava. Amelia puoi postarmi un link che descriva compiti e ruolo del presidente? grazie
Mi spiace dirlo, ma questo succede perché i commissari glielo consentono.
Credo sia superfluo osservare che siamo in aperta violazione della normativa che disciplina la valutazione, il vero problema però è l'ego infinito di questa tizia e l'arrendevolezza dei colleghi che gli consentono di dare sfogo alla sua megalomania.
comp_xt- Messaggi : 1580
Data d'iscrizione : 10.12.15
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
rita 76 ha scritto:Galadriel ha scritto:La presidente che "interviene nel colloquio" è la norma.
Io non sono d'accordo sul fatto che i presidenti intervengano al colloquio
A me alle medie è capitato raramente che i presidenti intervenissero.
Secondo me chiunque può intervenire (presidente compreso) ma non lo trovo corretto nei confronti del docente della disciplina che sa quali aspetti ha potenziato e quali no e conosce i punti forti e quelli deboli del ragazzo nella specifica disciplina.
Secondo il tuo parere non dovrebbe intervenire neppure il commissario esterno, dal momento che non sa quali aspetti ha potenziato e quali no il docente della disciplina e, nel contempo, non conosce i punti forti e quelli deboli del ragazzo nella disciplina.
Il commissario esterno può (anzi, deve) intervenire e valutare il colloquio. Esattamente come il presidente. Le medie sono un contesto che non conosco, ma qui si parla di medie superiori. dove il contesto, nelle procedure d'esame, è differente.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Tiria ha scritto:rita 76 ha scritto:Galadriel ha scritto:La presidente che "interviene nel colloquio" è la norma.
Io non sono d'accordo sul fatto che i presidenti intervengano al colloquio
A me alle medie è capitato raramente che i presidenti intervenissero.
Secondo me chiunque può intervenire (presidente compreso) ma non lo trovo corretto nei confronti del docente della disciplina che sa quali aspetti ha potenziato e quali no e conosce i punti forti e quelli deboli del ragazzo nella specifica disciplina.
Secondo il tuo parere non dovrebbe intervenire neppure il commissario esterno, dal momento che non sa quali aspetti ha potenziato e quali no il docente della disciplina e, nel contempo, non conosce i punti forti e quelli deboli del ragazzo nella disciplina.
Il commissario esterno può (anzi, deve) intervenire e valutare il colloquio. Esattamente come il presidente. Le medie sono un contesto che non conosco, ma qui si parla di medie superiori. dove il contesto, nelle procedure d'esame, è differente.
Certo.. alle superiori è tutto diverso...
Io mi sono espressa per le medie.
Ospite- Ospite
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
chicca70 ha scritto:Se poi un presidente vuol fare tutto da solo... Benissimo! Fatica risparmiata.
A fine anno, poi, col caldo e con la stanchezza, ancora meglio ...
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Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Galadriel ha scritto:Sul colloquio, per riprendere quel che dice Tiria... ricordo il mio esame. Avevo voti molto alti e il commissario di matematica pensò di divertirsi un po'. La sua domanda fu: "a cosa serve la matematica?". Abbastanza multidisciplinare e poco interrogazione classica? ;-)
Sicuramente più multidisciplinare e più conforme al concetto di colloquio di una domanda secca sul teorema di Lagrange.
Ragioniamo. Una domanda come questa metterebbe sicuramente in crisi molti candidati, magari prontissimi a rispondere ad un quesito sul teorema di Lagrange, un po' meno pronti a rispondere ad una domanda sui massimi sistemi della disciplina. Però offre spunti di riflessione e di discussione che permettono la valutazione di una competenza del candidato che va ben oltre la conoscenza di una nozione che solo una piccola parte del programma svolto.
Aggiungo un altro aspetto. Quante volte capita che uno studente chieda, durante una lezione qualsiasi, a cosa serva la matematica? A me è capitato parecchie volte e non insegno matematica, non oso immaginare quante volte un insegnante di matematica si sente rivolgere questa domanda.
E' sicuramente una domanda impegnativa e di importanza strategica dal momento che rispondere in modo pertinente implichi il trasferimento di una motivazione al discente. Per la stessa ragione sono propenso a riconoscere una competenza ad un candidato in grado di rispondere in modo pertinente a questa domanda: dopo aver fatto cinque anni di matematica, non conoscere il teorema di Lagrange ci può anche stare, ma non conoscere gli scopi di questa disciplina penso che sia un fatto sicuramente più grave.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Tiria ha scritto:Galadriel ha scritto:Sul colloquio, per riprendere quel che dice Tiria... ricordo il mio esame. Avevo voti molto alti e il commissario di matematica pensò di divertirsi un po'. La sua domanda fu: "a cosa serve la matematica?". Abbastanza multidisciplinare e poco interrogazione classica? ;-)
Sicuramente più multidisciplinare e più conforme al concetto di colloquio di una domanda secca sul teorema di Lagrange.
Ragioniamo. Una domanda come questa metterebbe sicuramente in crisi molti candidati, magari prontissimi a rispondere ad un quesito sul teorema di Lagrange, un po' meno pronti a rispondere ad una domanda sui massimi sistemi della disciplina. Però offre spunti di riflessione e di discussione che permettono la valutazione di una competenza del candidato che va ben oltre la conoscenza di una nozione che solo una piccola parte del programma svolto.
Aggiungo un altro aspetto. Quante volte capita che uno studente chieda, durante una lezione qualsiasi, a cosa serva la matematica? A me è capitato parecchie volte e non insegno matematica, non oso immaginare quante volte un insegnante di matematica si sente rivolgere questa domanda.
E' sicuramente una domanda impegnativa e di importanza strategica dal momento che rispondere in modo pertinente implichi il trasferimento di una motivazione al discente. Per la stessa ragione sono propenso a riconoscere una competenza ad un candidato in grado di rispondere in modo pertinente a questa domanda: dopo aver fatto cinque anni di matematica, non conoscere il teorema di Lagrange ci può anche stare, ma non conoscere gli scopi di questa disciplina penso che sia un fatto sicuramente più grave.
Al di là dell'intervento ludico, è chiaro che il colloquio multidisciplinare non va inteso come affermi tu; semplicemente è necessario evitare che le varie materie restino separate l'una dalle altre individuando collegamenti e continuità, ma senza rendere il colloquio un talk show slegato dalle linee guida ministeriali.
Ospite- Ospite
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Di solito, da presidente, evito di intervenire. Per due motivi sostanziali:
1) tacere su cose di cui non si ha conoscenza è sempre cosa buona e giusta. Al più è ammissibile che si chiedano chiarimenti su un qualcosa, perché l'ignorante che chiede un chiarimento mostra interesse nei confronti dell'interlocutore. Durante una parte del colloquio che verte sulla disciplina X, pertanto, non intervengo non perché non ho la competenza per farlo, ma semplicemente perché mi ritengo incompetente per farlo
2) un mio eventuale quesito potrebbe mettere in crisi il candidato, perché più che accertare una sua conoscenza nozionistica richiederebbe l'elaborazione critica e analitica delle informazioni in suo possesso. Per questo motivo mi metto dei paletti, perché il risultato potrebbe essere quello di mettere a disagio il candidato.
Ciò non toglie che all'occorrenza, se noto la possibilità di valorizzare il colloquio, intervengo facendo un quesito di approfondimento su un aspetto trattato nel colloquio, anche se prescinde dal mio ambito di competenza.
È successo proprio oggi. Sono presidente in una commissione di un liceo artistico. Una ragazza dell'indirizzo "Architettura e ambiente" ha esposto la sua relazione in una presentazione multimediale incentrata sul tema del progresso. Nell'ambito della presentazione ha introdotto concetti come l'espressione del progresso, l'ambientalismo, lo sviluppo sostenibile. E, come spesso capita in questo indirizzo, era inevitabile, tra le altre, la citazione dell'opera di Wright, ritenuta un capolavoro della cosiddetta "architettura organica". Per chi non la conoscesse, si tratta di una meraviglia che consiste nel progetto e nella realizzazione di un'abitazione la cui costruzione è letteralmente attraversata da una cascata ( [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ).
Non sono architetto e non ho alcuna competenza in architettura, ma mi occupo e mi interesso di ecologia (non ambientalismo) e di paesaggistica, sia per il mio titolo di studio, anche se non esercito una professione, sia per parte delle discipline afferenti alla mia classe di concorso sia per semplice interesse personale.
Dal momento che la sua presentazione era brillante sia per i contenuti trattati sia per il modo in cui è stata esposta, al termine le ho fatto una domanda che, più o meno, suona così:
- svuota la mente da qualsiasi logica "architettonica" e rispondimi sinceramente: secondo te, la casa sulla cascata, al di là dell'originalità, della sua bellezza, della sua perfezione, ecc. si può considerare una vera opera di "architettura organica", nel senso che sposa in pieno il concetto ecologico di sostenibilità a cui prima hai fatto riferimento?
La ragazza ha dapprima manifestato un attimo di perplessità, poi ha cambiato espressione e infine ha risposto, sia pure titubante, con un "no", facendo evidente riferimento al fatto che quell'opera ha comunque alterato permanentemente un elemento naturale del paesaggio, unico nel suo genere come lo sono tutte le cascate. Dal contesto era evidente che ho messo in crisi la sua percezione e la sua competenza acquisita dalla documentazione "tradizionale" ma che nonostante questo era riuscita a fare una riflessione critica personale.
Subito dopo le ho risposto in questo modo:
- ti ringrazio, pensavo di essere l'unico in questo pianeta a ritenere il capolavoro di Wright uno "scempio ambientale"
Ho apprezzato molto non il fatto che abbia dato una risposta che condividevo, ma il fatto che sia riuscita ad elevarsi dall'acquisizione nozionistica di una critica convenzionale e fare una riflessione personale non preconfezionata di fronte ad un'obiezione inaspettata.
1) tacere su cose di cui non si ha conoscenza è sempre cosa buona e giusta. Al più è ammissibile che si chiedano chiarimenti su un qualcosa, perché l'ignorante che chiede un chiarimento mostra interesse nei confronti dell'interlocutore. Durante una parte del colloquio che verte sulla disciplina X, pertanto, non intervengo non perché non ho la competenza per farlo, ma semplicemente perché mi ritengo incompetente per farlo
2) un mio eventuale quesito potrebbe mettere in crisi il candidato, perché più che accertare una sua conoscenza nozionistica richiederebbe l'elaborazione critica e analitica delle informazioni in suo possesso. Per questo motivo mi metto dei paletti, perché il risultato potrebbe essere quello di mettere a disagio il candidato.
Ciò non toglie che all'occorrenza, se noto la possibilità di valorizzare il colloquio, intervengo facendo un quesito di approfondimento su un aspetto trattato nel colloquio, anche se prescinde dal mio ambito di competenza.
È successo proprio oggi. Sono presidente in una commissione di un liceo artistico. Una ragazza dell'indirizzo "Architettura e ambiente" ha esposto la sua relazione in una presentazione multimediale incentrata sul tema del progresso. Nell'ambito della presentazione ha introdotto concetti come l'espressione del progresso, l'ambientalismo, lo sviluppo sostenibile. E, come spesso capita in questo indirizzo, era inevitabile, tra le altre, la citazione dell'opera di Wright, ritenuta un capolavoro della cosiddetta "architettura organica". Per chi non la conoscesse, si tratta di una meraviglia che consiste nel progetto e nella realizzazione di un'abitazione la cui costruzione è letteralmente attraversata da una cascata ( [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ).
Non sono architetto e non ho alcuna competenza in architettura, ma mi occupo e mi interesso di ecologia (non ambientalismo) e di paesaggistica, sia per il mio titolo di studio, anche se non esercito una professione, sia per parte delle discipline afferenti alla mia classe di concorso sia per semplice interesse personale.
Dal momento che la sua presentazione era brillante sia per i contenuti trattati sia per il modo in cui è stata esposta, al termine le ho fatto una domanda che, più o meno, suona così:
- svuota la mente da qualsiasi logica "architettonica" e rispondimi sinceramente: secondo te, la casa sulla cascata, al di là dell'originalità, della sua bellezza, della sua perfezione, ecc. si può considerare una vera opera di "architettura organica", nel senso che sposa in pieno il concetto ecologico di sostenibilità a cui prima hai fatto riferimento?
La ragazza ha dapprima manifestato un attimo di perplessità, poi ha cambiato espressione e infine ha risposto, sia pure titubante, con un "no", facendo evidente riferimento al fatto che quell'opera ha comunque alterato permanentemente un elemento naturale del paesaggio, unico nel suo genere come lo sono tutte le cascate. Dal contesto era evidente che ho messo in crisi la sua percezione e la sua competenza acquisita dalla documentazione "tradizionale" ma che nonostante questo era riuscita a fare una riflessione critica personale.
Subito dopo le ho risposto in questo modo:
- ti ringrazio, pensavo di essere l'unico in questo pianeta a ritenere il capolavoro di Wright uno "scempio ambientale"
Ho apprezzato molto non il fatto che abbia dato una risposta che condividevo, ma il fatto che sia riuscita ad elevarsi dall'acquisizione nozionistica di una critica convenzionale e fare una riflessione personale non preconfezionata di fronte ad un'obiezione inaspettata.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
precario_acciaio. ha scritto:Tiria ha scritto:Galadriel ha scritto:Sul colloquio, per riprendere quel che dice Tiria... ricordo il mio esame. Avevo voti molto alti e il commissario di matematica pensò di divertirsi un po'. La sua domanda fu: "a cosa serve la matematica?". Abbastanza multidisciplinare e poco interrogazione classica? ;-)
Sicuramente più multidisciplinare e più conforme al concetto di colloquio di una domanda secca sul teorema di Lagrange.
Ragioniamo. Una domanda come questa metterebbe sicuramente in crisi molti candidati, magari prontissimi a rispondere ad un quesito sul teorema di Lagrange, un po' meno pronti a rispondere ad una domanda sui massimi sistemi della disciplina. Però offre spunti di riflessione e di discussione che permettono la valutazione di una competenza del candidato che va ben oltre la conoscenza di una nozione che solo una piccola parte del programma svolto.
Aggiungo un altro aspetto. Quante volte capita che uno studente chieda, durante una lezione qualsiasi, a cosa serva la matematica? A me è capitato parecchie volte e non insegno matematica, non oso immaginare quante volte un insegnante di matematica si sente rivolgere questa domanda.
E' sicuramente una domanda impegnativa e di importanza strategica dal momento che rispondere in modo pertinente implichi il trasferimento di una motivazione al discente. Per la stessa ragione sono propenso a riconoscere una competenza ad un candidato in grado di rispondere in modo pertinente a questa domanda: dopo aver fatto cinque anni di matematica, non conoscere il teorema di Lagrange ci può anche stare, ma non conoscere gli scopi di questa disciplina penso che sia un fatto sicuramente più grave.
Al di là dell'intervento ludico, è chiaro che il colloquio multidisciplinare non va inteso come affermi tu; semplicemente è necessario evitare che le varie materie restino separate l'una dalle altre individuando collegamenti e continuità, ma senza rendere il colloquio un talk show slegato dalle linee guida ministeriali.
Il fatto che sia chiaro è una tua opinione personale. Rispettabile ma non condivisibile. Ma dalla tua risposta evinco che non abbia capito molto delle mie argomentazioni se identifichi il mio concetto di colloquio con un talk show slegato dalle linee guida ministeriali. Pazienza, comunque ti consiglio di leggere attentamente il comma 5 dell'articolo 4 del DPR 329/98 o, ancora meglio, il comma 2 dell'articolo 21 dell'O.M. relativa alle esame di stato 2017. Dopo averlo letto e passato ai raggi X, chiediti quanto sia pertinente la corrispondenza esistente tra il colloquio come viene comunemente svolto e il dispositivo normativo.
Faccio esami di maturità / di stato da 25 anni, negli ultimi sette anni anche come presidente. È la prima volta che mi fanno un'obiezione come la tua in merito alle mie argomentazioni. Non penso di essere un esperto, ma penso di avere una competenza più che sufficiente a ritenere le mie argomentazioni un po' più solide del concetto di "ludico".
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Tiria ha scritto:precario_acciaio. ha scritto:Tiria ha scritto:Galadriel ha scritto:Sul colloquio, per riprendere quel che dice Tiria... ricordo il mio esame. Avevo voti molto alti e il commissario di matematica pensò di divertirsi un po'. La sua domanda fu: "a cosa serve la matematica?". Abbastanza multidisciplinare e poco interrogazione classica? ;-)
Sicuramente più multidisciplinare e più conforme al concetto di colloquio di una domanda secca sul teorema di Lagrange.
Ragioniamo. Una domanda come questa metterebbe sicuramente in crisi molti candidati, magari prontissimi a rispondere ad un quesito sul teorema di Lagrange, un po' meno pronti a rispondere ad una domanda sui massimi sistemi della disciplina. Però offre spunti di riflessione e di discussione che permettono la valutazione di una competenza del candidato che va ben oltre la conoscenza di una nozione che solo una piccola parte del programma svolto.
Aggiungo un altro aspetto. Quante volte capita che uno studente chieda, durante una lezione qualsiasi, a cosa serva la matematica? A me è capitato parecchie volte e non insegno matematica, non oso immaginare quante volte un insegnante di matematica si sente rivolgere questa domanda.
E' sicuramente una domanda impegnativa e di importanza strategica dal momento che rispondere in modo pertinente implichi il trasferimento di una motivazione al discente. Per la stessa ragione sono propenso a riconoscere una competenza ad un candidato in grado di rispondere in modo pertinente a questa domanda: dopo aver fatto cinque anni di matematica, non conoscere il teorema di Lagrange ci può anche stare, ma non conoscere gli scopi di questa disciplina penso che sia un fatto sicuramente più grave.
Al di là dell'intervento ludico, è chiaro che il colloquio multidisciplinare non va inteso come affermi tu; semplicemente è necessario evitare che le varie materie restino separate l'una dalle altre individuando collegamenti e continuità, ma senza rendere il colloquio un talk show slegato dalle linee guida ministeriali.
Il fatto che sia chiaro è una tua opinione personale. Rispettabile ma non condivisibile. Ma dalla tua risposta evinco che non abbia capito molto delle mie argomentazioni se identifichi il mio concetto di colloquio con un talk show slegato dalle linee guida ministeriali. Pazienza, comunque ti consiglio di leggere attentamente il comma 5 dell'articolo 4 del DPR 329/98 o, ancora meglio, il comma 2 dell'articolo 21 dell'O.M. relativa alle esame di stato 2017. Dopo averlo letto e passato ai raggi X, chiediti quanto sia pertinente la corrispondenza esistente tra il colloquio come viene comunemente svolto e il dispositivo normativo.
Faccio esami di maturità / di stato da 25 anni, negli ultimi sette anni anche come presidente. È la prima volta che mi fanno un'obiezione come la tua in merito alle mie argomentazioni. Non penso di essere un esperto, ma penso di avere una competenza più che sufficiente a ritenere le mie argomentazioni un po' più solide del concetto di "ludico".
Sono consapevole della distanza tra dispositivo normativo e il colloquio comunemente svolto, ne sto parlando in questi giorni anche con il presidente della mia commissione; l'applicazione alla lettera del dispositivo normativo porterebbe a un talk show senza nè capo nè coda; l'unica soluzione è a mio avviso trovare una media tra ciò che è proposto dal dispositivo normativo e la fattibilità è cercare di far vertere il più possibile il colloquio su argomenti multidisciplinari, anche (perchè no?) partendo da domani spiazzanti o inaspettate come la tua; ma le norme citate non impediscono anche che ci sia un momento di interrogazione tradizionale pur collegata a un tema in comune con altre discipline.
Ospite- Ospite
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
È difficile uscire da certi rigidi schemi mentali. In effetti ho sempre pensato che i nostri giovani non sono preparati per un colloquio, ma che gli insegnanti lo sono ancora meno.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Tiria ha scritto:È difficile uscire da certi rigidi schemi mentali. In effetti ho sempre pensato che i nostri giovani non sono preparati per un colloquio, ma che gli insegnanti lo sono ancora meno.
Sta anche in te uscire da un'impostazione unicamente basata sulla norma che esclude qualunque forma di interpretazione o di mediazione con la realtà; sta nel presidente intelligente riuscire a mediare tra le due istanze calando nel concreto quello che è uno strumento normativo non sufficientemente preciso.
Ospite- Ospite
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Non occorre che sia un talk-show. Se io ascolto le domande e risposte fatte, che ne so, a inglese, sarà pur legittimo che poi dica "bene, alla luce di quel che dicevi su X, vogliamo ragionare un attimo dell'interpretazione che del medesimo evento dà il filosofo Y/lo storico Z?". E magari cercare di stimolare una riflessione, un confronto, non solo un "dimmi Y/dimmi Z".
Eventualmente potrei anche - se non corro il rischio di mettere troppo in difficoltà il candidato - partire proprio dal discutere quanto detto, che ne so, a italiano, per portare a riflettere su quel che di W si diceva invece da un altro punto di vista... per vedere se ci ha mai riflettuto; se durante l'anno ha acquisito la prospettiva di un apprendimento organico, o si è limitato a collezionare conoscenze irrelate...
Se a me non viene la domanda, ma un/a presidente abilitata, o comunque interessata alla materia, si sente di introdurre uno spunto di riflessione, perché no?
Eventualmente potrei anche - se non corro il rischio di mettere troppo in difficoltà il candidato - partire proprio dal discutere quanto detto, che ne so, a italiano, per portare a riflettere su quel che di W si diceva invece da un altro punto di vista... per vedere se ci ha mai riflettuto; se durante l'anno ha acquisito la prospettiva di un apprendimento organico, o si è limitato a collezionare conoscenze irrelate...
Se a me non viene la domanda, ma un/a presidente abilitata, o comunque interessata alla materia, si sente di introdurre uno spunto di riflessione, perché no?
Ospite- Ospite
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
D'accordo con Galadriel.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
bentornato G.D.
mariella59- Messaggi : 920
Data d'iscrizione : 12.09.10
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
mariella59 ha scritto:..
mariella59- Messaggi : 920
Data d'iscrizione : 12.09.10
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
stamattina, il voto più alto all'orale è stato 24;ad uno studente che arrivava con 50, 17 punti di credito 33 alle prove scritte ha dato 18 al colloquio, a nulla sono valse le insistenti richieste di almeno 20 che è la sufficienza, nulla nulla, aggredisce verbalmente, è di una violenza verbale unica! gestisce la parte iniziale quella del percorso interdisciplinare da sola, cronometrato 40 minuti, finiamo gli esami alle 15 e poi... sa tutto, lingua straniera interviene, storia e filosofia interviene, non sa un c..ma chiede spiazzando i ragazzi con domande neppure corrette, lasciamo perdere, non posso entrare nei particolari perchè potrebbe leggere e riconoscersi, non rispondete che non siamo credibili, perchè facciamo sentire le nostre ragioni, ma di fronte alle urla!
mariella59- Messaggi : 920
Data d'iscrizione : 12.09.10
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
Posto che dovete votare il voto dell'orale a maggioranza, questo deve comparire nei verbali.
A verbale potete anche mettere quello che succede in commissione.
Allo stesso modo chiunque tra voi può avvertire l'UST e chiedere l'invio di un ispettore.
Posto che avete deciso di non fare nulla di tutto ciò (per qualsiasi motivo) siete complici delle sue decisioni, anzi legalmente le state avvallando.
A verbale potete anche mettere quello che succede in commissione.
Allo stesso modo chiunque tra voi può avvertire l'UST e chiedere l'invio di un ispettore.
Posto che avete deciso di non fare nulla di tutto ciò (per qualsiasi motivo) siete complici delle sue decisioni, anzi legalmente le state avvallando.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
mariella59 ha scritto:nulla nulla, aggredisce verbalmente, è di una violenza verbale unica!
Ma questi presidenti che aggrediscono verbalmente perché non vengono mandati a casa?
Non sono forse stati insegnanti pure loro o, per caso, l' hanno proprio dimenticato? Perché così sembra...
Ospite- Ospite
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
mariella59 ha scritto:non posso entrare nei particolari perchè potrebbe leggere e riconoscersi
Io penso che molti (quasi tutti) ds leggano il forum e riconoscere le situazioni in cui sono coinvolti personalmente o le loro scuole non è affatto difficile.
Io tendo a scrivere poco di quanto mi succede volutamente; quando lo faccio è perché voglio che lo vengano a sapere.
Ospite- Ospite
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
mariella59 ha scritto:ad uno studente che arrivava con 50, 17 punti di credito 33 alle prove scritte ha dato 18 al colloquio, a nulla sono valse le insistenti richieste di almeno 20 che è la sufficienza, nulla nulla, aggredisce verbalmente
Continuo a non capire: la commissione è composta da sei commissari e un presidente. Tutti formulano la loro proposta. Se il presidente propone 18 e tutti gli altri commissari propongono 20, c'è poco da urlare: il voto è 20 ed è attribuito a maggioranza, con voto contrario del presidente che dovrà motivare il suo voto, esattamente come lo dovranno motivare gli altri.
Se il presidente sbraita e si rifiuta di applicare ciò che prescrive la norma si chiama l'ispettore. Se il presidente ignora le proposte di voto e registra solo il voto da lui proposto si chiama l'ispettore. Se questa presidente fa i cavoli che vuole è perché glielo state permettendo voi.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
gugu ha scritto:Posto che dovete votare il voto dell'orale a maggioranza, questo deve comparire nei verbali.
A verbale potete anche mettere quello che succede in commissione.
Allo stesso modo chiunque tra voi può avvertire l'UST e chiedere l'invio di un ispettore.
Posto che avete deciso di non fare nulla di tutto ciò (per qualsiasi motivo) siete complici delle sue decisioni, anzi legalmente le state avvallando.
C' è chi sa tanta teoria ma di come sia la realtà sa poco o nulla
Ultima modifica di rita 76 il Mer Lug 05, 2017 8:33 pm - modificato 1 volta.
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Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
gugu ha scritto:Posto che dovete votare il voto dell'orale a maggioranza, questo deve comparire nei verbali.
A verbale potete anche mettere quello che succede in commissione.
Allo stesso modo chiunque tra voi può avvertire l'UST e chiedere l'invio di un ispettore.
Posto che avete deciso di non fare nulla di tutto ciò (per qualsiasi motivo) siete complici delle sue decisioni, anzi legalmente le state avvallando.
si noi interni abbiamo deciso che da domani si vota a maggioranza, UST avvisata, gli esterni sono reticenti per la votazione a maggioranza, domattina i miei due colleghi vogliono riprendere il 68 e far verbalizzare che il voto è a maggioranza, ma sarà caos, secondo me non lo permetterà
mariella59- Messaggi : 920
Data d'iscrizione : 12.09.10
Re: presidente che interroga,corregge, valuta da sola
mariella59 ha scritto:gugu ha scritto:Posto che dovete votare il voto dell'orale a maggioranza, questo deve comparire nei verbali.
A verbale potete anche mettere quello che succede in commissione.
Allo stesso modo chiunque tra voi può avvertire l'UST e chiedere l'invio di un ispettore.
Posto che avete deciso di non fare nulla di tutto ciò (per qualsiasi motivo) siete complici delle sue decisioni, anzi legalmente le state avvallando.
si noi interni abbiamo deciso che da domani si vota a maggioranza, UST avvisata, gli esterni sono reticenti per la votazione a maggioranza, domattina i miei due colleghi vogliono riprendere il 68 e far verbalizzare che il voto è a maggioranza, ma sarà caos, secondo me non lo permetterà
facci sapere come prosegue
Ospite- Ospite
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