Solo due righe per il mancato chiarimento sul genitore convivente

Promemoria primo messaggio :

che ci vede costretti a non presentare domanda di assegnazione a noi docenti di infanzia e primaria,  considerato che oggi è la scadenza e che ci getta nello sconforto e nell'angoscia più totali.

Mentre le altre questioni sono molto più rimarcate...

SARA25 ha scritto:Scusatemi ma sono molto amareggiata.

Capisco la tua amarezza e sconforto, ma, ripeto, chi ti scrive è nella scuola secondaria, con un genitore (non convivente) reduce da gravissimi problemi di salute ancora ahimè non certificati su 104 in maniera definitiva per le solite lungaggini burocratiche infami, e che se 'sta cosa finirà -come purtroppo sembra-  male si dovrà sobbarcare 90 km al giorno per andare a lavorare nella sua sede di titolarità scolastica...quindi ancora non mi è chiaro questo tuo accanirti contro i docenti della secondaria di I° e II° grado tutta

Johannesolbrand ha scritto:

SARA25 ha scritto:Scusatemi ma sono molto amareggiata.

Capisco la tua amarezza e sconforto, ma, ripeto, chi ti scrive è nella scuola secondaria, con un genitore (non convivente) reduce da gravissimi problemi di salute ancora ahimè non certificati su 104 in maniera definitiva per le solite lungaggini burocratiche infami, e che se 'sta cosa finirà -come purtroppo sembra-  male si dovrà sobbarcare 90 km al giorno per andare a lavorare nella sua sede di titolarità scolastica...quindi ancora non mi è chiaro questo tuo accanirti contro i docenti della secondaria di I° e II° grado tutta

Concordo... cosa c' entriamo noi della secondaria proprio non capisco...

Mica le facciamo noi le leggi...

Io pure sono un po' preoccupata di non poter chiedere AP dai miei genitori.

Siccome in un articolo ho letto che ci vuole lo stato di famiglia per la convivenza, ieri sera mi sono fatta dare dalle mie amiche spiegazioni a riguardo

Ma non ne faccio una tragedia. Mi informo altrove se non escono FAQ . Le informazioni 'essenziali' ci sono state fornite; gli approfondimenti ce li facciamo noi...

SARA25 ha scritto:E comunque adesso capisco perché c'è stata poca attenzione verso tale questione, molti docenti delle secondarie erano sicuri di ottenere la mobilità  (l'hanno avuta infatti)...

Io no, purtroppo, non l' ho avuta anche se l' avevo messo in conto...

Ma che dici.. a parte che chi ha ottenuto non è detto che abbia ottenuto vicino..

Comunque tornando a bomba sull'argomento principe, i motivi per i quali il MIUR 'sta cosa del genitore convivente non l'ha più ripresa in comunicati e FaQ è ampiamente spiegata in questo articolo, antecedente all'apertura per le domande di ap di infanzia e primaria

http://www.orizzontescuola.it/assegnazioni-provvisorie-chiarito-convivente-ricongiungimento-genitore-infanzia-primaria-secondaria-grado-domande-seconda-settimana-luglio/

In sostanza viene detto chiaramente:

1) che quest'anno l'obiettivo del MIUR era di eliminare del tutto l'opportunità di ricongiungimenti non motivati da gravi situazioni di salute o famigliari; poi gli hanno dovuti rimettere perchè nel settore del CCNI dedicato agli ATA s'erano dimenticati di ometterli XD XD

2) Che per convivente (marito, moglie, figli/e, genitori) s'intende tutti coloro che fanno parte del tuo stato di famiglia/nucleo famigliare; quindi non necessariamente una convivenza in senso stretto, ma comunque deducibile dal punto di vista giuridico/fiscale (insomma io, nel mio caso, che sono stato sposato e pertanto ero uscito già dal 2005 dal nucleo dei miei genitori, e che poi mi sono separato legalmente e pertanto adesso per lo Stato costituisco un  nucleo famigliare formato solo da me medesimo, tant'è che mi faccio da solo e solo per me la dichiarazione dei redditi, ora dovrei ricostituire un nucelo famigliare riaggregandomi alla mia famiglia di origine e mettendomi il padre a carico; penso poi ci sia sicuramente il discorso della residenza anagrafica in mezzo)

Potresti avere ragione.
Posto che il ricongiungimento a un coniuge o compagno, in assenza di figli, potremmo anche non definirla una "grave situazione famigliare":)

Al di là delle polemiche inutili (su questo e su altri punti nessuno può avere una risposta certa, perché al miur scrivono coi piedi), purtroppo sono d'accordo con @arrubiu: il vincolo del genitore convivente è connesso con l'abolizione del blocco triennale. E i sindacati ne sono consapevoli. Se ragioniamo per grandi numeri, infatti, evitando di soffermarci sui singoli casi, che potranno essere diversi, molti docenti che chiedono AP interprovinciale hanno almeno un figlio piccolo. Costoro avrebbero comunque aggirato il vincolo. Restavano gli altri, quelli che richiedevano AP al genitore, per lo più. Mettendo l'obbligo della convivenza col genitore, hanno tagliato fuori la maggior parte di loro, perché a una certa età credo sia una minima parte a convivere coi genitori. Se poi aggiungi che si tratta di docenti che lavorano in province lontane da casa e che molti avranno cambiato residenza per usufruire di agevolazioni varie, ecco che la frittata è fatta.

lucylucy ha scritto:Al di là delle polemiche inutili (su questo e su altri punti nessuno può avere una risposta certa, perché al miur scrivono coi piedi), purtroppo sono d'accordo con @arrubiu: il vincolo del genitore  convivente è connesso con l'abolizione del blocco triennale. E i sindacati ne sono consapevoli. Se ragioniamo per grandi numeri, infatti, evitando di soffermarci sui singoli casi, che potranno essere diversi, molti docenti che chiedono AP interprovinciale  hanno almeno un figlio piccolo. Costoro avrebbero comunque aggirato il vincolo. Restavano gli altri, quelli che richiedevano AP al genitore, per lo più. Mettendo l'obbligo della convivenza col genitore, hanno tagliato fuori la maggior parte di loro, perché a una certa età credo sia una minima parte a convivere coi genitori. Se poi aggiungi che si tratta di docenti che lavorano in province lontane da casa e che molti avranno cambiato residenza per usufruire di agevolazioni varie, ecco che la frittata è fatta.

Aggiungo una cosa: una volta che si è superato il vincolo triennale, secondo me a livello di stampa (OS in primis) non sono venute fuori lamentele o chissà quali voci contro la questione del genitore convivente o il blocco di AP provinciale per chi ottiene mobilità nella provincia di ricongiungimento.
Si è calcata la mano sull'ambiguità ma non sui disagi creati da questi due nuovi blocchi (che, ripeto, sono figli della volontà di limitare le AP dopo che si è derogato al vincolo triennale).
E questo perché, per molti e da molti punti di vista (comprensibili), si partiva da un blocco "gigantesco". Si è tolto il blocco "grande"? Bene, ne mettiamo qualcuno piccolo.

Stamattina ho contrattato usp .... l'impiegato addetto alle assegnazioni era assente per lutto. nessun sostituto al posto suo. L'addetta con cui ho parlato non sapeva aiutarmi e mi ha detto di chiedere al sindacato... io le ho risposto che ho ricevuto più interpretazioni dai sindacati pertanto ho contattato loro. Esausta ho interpellato una terza sigla sindacale... Morale della favola: il sindacato n.3 mi ha consigliato, visto che comunque io già convivo con i miei, di formalizzare il tutto cambiando la residenza. Con buona pace di tutti.

arrubiu ha scritto:

lucylucy ha scritto:Al di là delle polemiche inutili (su questo e su altri punti nessuno può avere una risposta certa, perché al miur scrivono coi piedi), purtroppo sono d'accordo con @arrubiu: il vincolo del genitore  convivente è connesso con l'abolizione del blocco triennale. E i sindacati ne sono consapevoli. Se ragioniamo per grandi numeri, infatti, evitando di soffermarci sui singoli casi, che potranno essere diversi, molti docenti che chiedono AP interprovinciale  hanno almeno un figlio piccolo. Costoro avrebbero comunque aggirato il vincolo. Restavano gli altri, quelli che richiedevano AP al genitore, per lo più. Mettendo l'obbligo della convivenza col genitore, hanno tagliato fuori la maggior parte di loro, perché a una certa età credo sia una minima parte a convivere coi genitori. Se poi aggiungi che si tratta di docenti che lavorano in province lontane da casa e che molti avranno cambiato residenza per usufruire di agevolazioni varie, ecco che la frittata è fatta.

Aggiungo una cosa: una volta che si è superato il vincolo triennale, secondo me a livello di stampa (OS in primis) non sono venute fuori lamentele o chissà quali voci contro la questione del genitore convivente o il blocco di AP provinciale per chi ottiene mobilità nella provincia di ricongiungimento.
Si è calcata la mano sull'ambiguità ma non sui disagi creati da questi due nuovi blocchi (che, ripeto, sono figli della volontà di limitare le AP dopo che si è derogato al vincolo triennale).
E questo perché, per molti e da molti punti di vista (comprensibili), si partiva da un blocco "gigantesco". Si è tolto il blocco "grande"? Bene, ne mettiamo qualcuno piccolo.

E' vero, purtroppo...

Ma se poi subito hanno tentato di spiegare che quel convivente non era in realtà convivente, ma una cosa simile e che "tutte" non significava "tutte" ma qualcosa d'altro che ancora non ho capito? Per me, grande confusione e fretta di chiudere il contratto

Ecco, secondo me i blocchi, a livello numerico, non sono tanto più "piccoli" del blocco "gigantesco" che è stato eliminato, se consideriamo che quel blocco avrebbe contemplato deroghe. I sindacati non hanno posto l'accento sulla questione perché probabilmente avranno accettato lo "scambio" che mediaticamente risultava per loro favorevole. Il perché di tutto ciò non mi è chiaro: francamente la storiella della continuità didattica non mi convince. Seguendo la vecchia regola del "cui prodest?", mi viene da dire che si volessero favorire i precari del Sud o, nella migliore delle ipotesi, garantire la presenza di insegnanti al Nord.

lucylucy ha scritto:Ecco, secondo me i blocchi, a livello numerico, non sono tanto più "piccoli" del blocco "gigantesco" che è stato eliminato, se consideriamo che quel blocco avrebbe contemplato deroghe. I sindacati non hanno posto l'accento sulla questione perché probabilmente avranno accettato lo "scambio" che mediaticamente risultava per loro favorevole. Il perché di tutto ciò non mi è chiaro: francamente la storiella della continuità didattica non mi convince. Seguendo la vecchia regola del "cui prodest?", mi viene da dire che si volessero favorire i precari del Sud o, nella migliore delle ipotesi, garantire la presenza di insegnanti al Nord.

Ha vinto la cagnara del movimento delle mamme pugliesi di 45 anni (o 40? non ricordo).
A discapito di altri vincoli che potranno rimanere, mentre il vincolo triennale magari lo mettono di nuovo.
Trattativa e compromesso che potrebbero rivelarsi "a perdere".

Purtroppo io ho dovuto ripiegare sulla provincia dell'altro genitore col quale convivo.
Seppur avvantaggiato da tutto il resto (vicinanza, rapporti sociali e così via), il mio desiderio più grande era quello di proseguire il lavoro cominciato con l'a.p. precedente.

Scusate, magari scrivo una sciocchezza, ma penso valga la pena di farvi sopra qualche riflessione.
Se doveste ricongiungervi al genitore quale sarebbe la sanzione se poi nell'allegato relativo si chiarisce che il genitore non è convivente avendo la residenza altrove?
Oltre alla sanzione della perdita del relativo punteggio, e quella secondo me non la toglie nessuno, non potrebbe comunque chiedersi la sede nel comune di residenza dell'assistito, o la domanda in quel comune potrebbe non essere presa in considerazione ai fini dell'assegnazione?
Certo rimane il fatto che dovrebbe essere barrata l'opzione del genitore convivente, anche se così non è.

Se l'interpretazione sarà restrittiva, la mancata convivenza farebbe decadere il presupposto del ricongiungimento, quindi secondo me la domanda non sarebbe accettata.

Non c'è da barrare nessuna voce per il genitore convivente.
C'è da inserire il comune di residenza del parente a cui si chiede il ricongiungimento.
La spiegazione del legame è demandata all'autocertificazione.

Permettetemi un'altra riflessione.
Allora lucylucy,seguendo il tuo ragionamento,nel caso in cui si sia avuta utilizzazione nella scuola del comune nel quale era residente il genitore disabile non si potrebbe chiedere per l'anno prossimo la proroga dell'utilizzazione e questo comprometterebbe la tanto sbandierata continuità didattica.
Che ne pensate?

facciamo attenzione a cio che dichiariamo relativamente alla convivwnza.
qualora qualcuno con puntegfuo minimo ma col gwnitore realmwnte convivwntw, dovesse restare fuori,
potrebbe chiedere accesso agli atti.
li' poi, la revoca dell ap potrevbe persino risuktare il male minore.

scusate la.battitura ma.il telefono e' piccolo...

come varie cose anomalw autocertificate, del resto.

Se nell'autocertificazione si scrive che il sottoscritto, nato il..., residente in via A, chiede di ricongiungersi con il genitore, residente da più di tre mesi in via B, francamente non vedo cosa possa succedere, di peggio dell'agevolazione della AP.

lucylucy ha scritto:Se nell'autocertificazione si scrive che il sottoscritto, nato il..., residente in via A, chiede di ricongiungersi con il genitore, residente da più di tre mesi in via B, francamente non vedo cosa possa succedere, di peggio dell'agevolazione della AP.

In linea teorica tu col tuo punteggio, se i posti sono pochi, potresti rogliere il posto a chi è convivente col genitore.
E potrebbe fare ricorso.

Francesca4 ha scritto:Scusate, magari scrivo una sciocchezza, ma penso valga la pena di farvi sopra qualche riflessione.
Se doveste ricongiungervi al genitore quale sarebbe la sanzione se poi nell'allegato relativo si chiarisce che il genitore non è convivente avendo la residenza altrove?
Oltre alla sanzione della perdita del relativo punteggio, e quella secondo me non la toglie nessuno, non potrebbe comunque chiedersi la sede nel comune di residenza dell'assistito, o la domanda in quel comune potrebbe non essere presa in considerazione ai fini dell'assegnazione?
Certo rimane il fatto che dovrebbe essere barrata l'opzione del genitore convivente, anche se così non è.

E' tutto demandato all'autocertificazione, in cui a questo punto dovresti certificare che col genitore ci convivi anagraficamente (e pertanto poi nei controlli ciò dovrebbe risultare), oppure che siete nello stesso nucleo famigliare (e con un controllo del tuo stato di famiglia ciò a questo punto deve risultare); questo per avere la domanda accolta (devi anche far risultare che non sei sposato/a non convivi con nessuno/a, non hai figli/e, perchè ricordiamoci che il genitore è l'extrema ratio)

Se invece dichiari che non convivi anagraficamente, e che non siete nello stesso stato di famiglia, semplicemente non possiederai i requisiti minimi per avere l'AP in base a questa tua richiesta, e pertanto la tua domanda decade

Se ometti di dichiarare queste cose, o peggio ancora dichiari che ci convivi etc. e non è vero (o comunque dai documenti anagrafici ufficiali ciò non risulta) sono guai seri, perchè vai incontro al reato di falso in atto pubblico (soprattutto nel caso della falsità ideologica da te scritta, più che dell'omissione)

Certo, potrebbe farlo, ma perdendo il ricorso (lo so che non è il termine giusto...) potresti al massimo vedere revocata la AP. Cos'altro? Non hai dichiarato il falso. Intendiamoci, io non suggerirei mai di chiedere AP per ricongiungimento col pesce rosso, tanto non dichiaro il falso. Semplicemente la formula del contratto mi pare incongruente e alcune voci autorevoli ne consigliano una interpretazione estensiva.

arrubiu ha scritto:

lucylucy ha scritto:Se nell'autocertificazione si scrive che il sottoscritto, nato il..., residente in via A, chiede di ricongiungersi con il genitore, residente da più di tre mesi in via B, francamente non vedo cosa possa succedere, di peggio dell'agevolazione della AP.

In linea teorica tu col tuo punteggio, se i posti sono pochi, potresti rogliere il posto a chi è convivente col genitore.
E potrebbe fare ricorso.

Ma l'USP non dovrebbe controllare i requisiti?
A Bologna negli elenchi dei candidati per AP lo scorso anno risultavano diverse persone con scritto "mancanza di requisiti"