rubato smartphone (costoso) alla collega

Promemoria primo messaggio :

si e' lasciata tradire dalla sua autorevolezza
collega che riesce a tenere abbastanza bene anche le classi piu' difficili
in quello che e' considerato l'istituto con gli studenti piu' problematici di mestre

ha lasciato incontrollata la borsa per un minuto in classe e vari minuti in aula insegnanti

quando all'uscita e' salita in auto
prima di partire ha pensato di fare una telefonata e ha scoperto di essere stata tradita
non si sa neanche se da uno studente davanti alla classe, o da chi lo sa chi in aula insegnanti

Se ti riferisci a me (visto che sono tra quelli che hanno osato mettere in dubbio l'assoluta necessità di usare la macchina tutti i giorni), specifico che io nemmeno ce l'ho, lo smartphone.

Non ne so molto in materia, ma la scuola in questione non è responsabile di ciò che accade al suo interno? Nessuno vigila sulla sala docenti, non ci sono i CS che hanno assegnato un certo spazio da controllare?

Cozza ha scritto: (...) mi fido piu' a lasciare la borsa in classe che in sala prof...

sicuramente, e poi sempre soldi e telefono in tasca
se lasciati in borsa/zainetto va controllata secondo per secondo

ISKRA84 ha scritto:Non ne so molto in materia, ma la scuola in questione non è responsabile di ciò che accade al suo interno? Nessuno vigila sulla sala docenti, non ci sono i CS che hanno assegnato un certo spazio da controllare?

Ma secondo te i collaboratori non hanno altro da fare che controllare le borse dei docenti?

In ogni ambiente pubblico, a meno che non ci siano cassette di sicurezza dedicate, ognuno è responsabile della cura dei propri beni.
Chi poi mi assicura che la persona che dice di avere perso il cellulare nella scuola non lo abbia perso un'ora prima a casa?

ISKRA84 ha scritto:scuola responsabile vigilare sala docenti, i CS che hanno assegnato un certo spazio da controllare?

??? sono gli stessi colleghi che mandano gli studenti in aula insegnanti perche' hanno dimenticato qualcosa, ci vorrebbe un sistema di telecamere
a rubare puo' essere uno qualsiasi, anche personale della scuola anche collega insegnante anche per malattia psicologica oltre che per soldi

Cozza ha scritto:mi fate sentire un po' xxxxxxx...

tellina no dai :-)

donatella tella tellina???

In 35 anni di insegnamento ho conosciuto di tutto, dalla collega che si portava a casa i registri dei docenti (ogni due o tre giorni la madre li riportava a scuola), all'applicata di segreteria che, quando aveva il turno di pomeriggio, passava in sala insegnanti prima di andare a casa a prendeva di tutto: libri, ombrelli, sciarpe..., al bidello di portineria che intercettava i saggi omaggio e li rivendeva agli studenti.
La mia borsa è sempre con me. Anche in bagno.

https://corrieredelveneto.corriere.it/padova/cronaca/17_novembre_29/bidella-scoperta-rubare-prof-prima-postina-apriva-lettere-12e377c8-d4e3-11e7-8ba8-e02be708d9ca.shtml

http://m.corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2010/06/30/news/feltre-compito-rubato-al-prof-e-copiatootto-in-condotta-a-tutta-la-classe-1.869914

http://www.oggiscuola.com/web/2017/07/26/treviso-insegnante-ruba-tablet-e-computer-denunciato-dal-ds/

@melia ha scritto:In 35 anni di insegnamento ho conosciuto di tutto, dalla collega che si portava a casa i registri dei docenti (ogni due o tre giorni la madre li riportava a scuola), all'applicata di segreteria che, quando aveva il turno di pomeriggio, passava in sala insegnanti prima di andare a casa a prendeva di tutto: libri, ombrelli, sciarpe..., al bidello di portineria che intercettava i saggi omaggio e li rivendeva agli studenti.
La mia borsa è sempre con me. Anche in bagno.

Nel profondo e civile nord-est? Ma è una tendenza degli ultimi anni o è sempre stato così?

La collega era nel mio primo anno di insegnamento, l'applicata di segreteria, dopo sospesa per altre ragioni, una ventina di anni dopo. Entrambe avevano problemi psichici piuttosto seri, quella delle appropriazioni indebite era solo un piccolo tassello rispetto alle loro vere difficoltà.
Il bidello, invece, rubava proprio i testi, dopo aver scoperto che ci poteva guadagnare sopra rivendendoli agli studenti. La storia è andata avanti per anni, tanto che avevamo il sospetto di essere snobbati dai rappresentanti come scuola. La persona era sempre in portineria al centralino perché portatore di una patologia motoria. Quando ce ne siamo accorti, chiunque aspettasse un libro, passando per la portineria, girava dietro la postazione e allungava il collo per vedere lo scaffale nascosto. Se c'erano dei libri, chiedeva che libri erano, magari se li faceva anche mostrare. Così per gli ultimi due anni prima che il bidello in questione andasse in pensione gli abbiamo sgonfiato il business.

Rispondendo a franco71. Al contrario, una volta succedeva più spesso, adesso molto meno. Sono almeno 15 anni che non abbiamo sorprese, ma non vorrei essere io quella che ha la prossima sorpresa.

franco71 ha scritto:

@melia ha scritto: (...)

nel profondo e civile nord-est?

intanto nel nord est lavorano
molte persone nate e cresciute in altre regioni

dato poi che non ho alcuna intenzione di entrare in conflitto con questi colleghi
ricordo che i piu' grandi truffatori delle quote latte sono state persone di pura etnia nordica :-)

cooperative nate e fallite a ripetizione,
migrando per tutto il Nord da Cuneo a Pordenone,
inseguite dalla Finanza, dai giudici contabili, dai magistrati

https://www.corriere.it/economia/13_febbraio_01/truffatori-quote-latte_a443a8ca-6c3b-11e2-9729-7dce41528d1f.shtml

(1631)

io non mi strappo i capelli ma quando ti impediscono di circolare in centro, nel caso di alcune zone di italia e certe città, questo succede per i motori degli autoveicoli e non per gli smartphone, sconcertato. Ma io non disdegno anche qualche colpo ai telefoni ormai impossessatisi delle mani, degli occhi e delle menti dei propri utenti, figuriamoci. Mi va bene che si bastonino un pochetto entrambi.
Detto ciò, concluderei con una battuta che mi pare in sintonia con l'argomento del trhred, dicendo che al mondo c'è evidentemente chi rompe le scatole e chi no :-)

Sconcertato_2 ha scritto:
C'è da dire che in questo forum c è gente che si strappa i capelli se dici di comprare un'auto che ti serve per lavorare oltre che per gestire la famiglia per i prossimi 15 anni ma non ho letto un solo messaggio di disappunto verso chi ha comprato uno smartphone "costoso" che non serve a un tubo e dura non più di 5 anni (se ti va bene).

Pensa te!

ti quoto adesso che prima ho scordato

seasparrow ha scritto:
intanto nel nord est lavorano molte persone nate e cresciute in altre regioni

Due dei tre erano veneti da almeno 3 generazioni. La terza non so perché parlava solo italiano senza inflessioni dialettali caratteristiche di qualche zona d'Italia.

paniscus_2.1 ha scritto:

elirpe ha scritto:Infine un consiglio: non tenere mai nulla di inerente alla scuola (specialmente PEI e verbali) nei propri dispositivi ma cancellarli in modo periodico e tenere esclusivamente le copie cartacee agli atti.

Io sono circondata da colleghi che squittiscono deliziati su "quanto sia comodo tenersi tutto insieme a portata di mano in un colpo solo"...

A me hanno svuotato casa e rovesciato la libreria, anni fa. Squittisco che tengo tutto con me nello smartphone e pc con backup online periodici e password nel cervello

iside ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

elirpe ha scritto:Infine un consiglio: non tenere mai nulla di inerente alla scuola (specialmente PEI e verbali) nei propri dispositivi ma cancellarli in modo periodico e tenere esclusivamente le copie cartacee agli atti.

Io sono circondata da colleghi che squittiscono deliziati su "quanto sia comodo tenersi tutto insieme a portata di mano in un colpo solo"...

A me hanno svuotato casa e rovesciato la libreria, anni fa. Squittisco che tengo tutto con me nello smartphone e pc con backup online periodici e password nel cervello

Io per le password uso un file criptato che si può aprire con un programma: senza la password iniziale (bella robusta) non si apre il file:)

iside ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

elirpe ha scritto:Infine un consiglio: non tenere mai nulla di inerente alla scuola (specialmente PEI e verbali) nei propri dispositivi ma cancellarli in modo periodico e tenere esclusivamente le copie cartacee agli atti.

Io sono circondata da colleghi che squittiscono deliziati su "quanto sia comodo tenersi tutto insieme a portata di mano in un colpo solo"...

A me hanno svuotato casa e rovesciato la libreria, anni fa. Squittisco che tengo tutto con me nello smartphone e pc con backup online periodici e password nel cervello

Forse non ho capito, il tuo pc si è salvato dalla razzia?

arrubiu ha scritto:Io per le password uso un file criptato che si può aprire con un programma: senza la password iniziale (bella robusta) non si apre il file:)

Usi una password per accedere alle tue password? E (come sopra) se mai sia ti rubano il pc?
Secondo me è meglio diversificare i supporti per conservare dati sensibili, magari anche la carta con inchiostro invisibile:)

paniscus_2.1 ha scritto:C'è perfino chi si conserva tutte le scatole delle scarpe, c'è da stupirsi se qualcuno lo fa con le scatole dei cellulari?

le scatole di scarpe sono bellissime

herman il lattoniere ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:C'è perfino chi si conserva tutte le scatole delle scarpe, c'è da stupirsi se qualcuno lo fa con le scatole dei cellulari?

le scatole di scarpe sono bellissime

Sono bellissime per essere usate come contenitori di qualcos'altro, dalle patate, alle cipolle, agli accessori di cancelleria, fino agli attrezzi da bricolage, martelli, cacciaviti, o lampadine, o per essere usate come raccoglitori di offerte nelle iniziative pubbliche di associazioni di volontariato... ma non certo per essere accumulate tutte a oltranza, in casa, continuando a contenere le stesse scarpe con cui erano state vendute.

Se, in un mobiletto che fa da scarpiera, ci metti ogni paio di scarpe ordinato nella propria scatola originale, ce ne entrano 5 o 6 paia in tutto; se invece ce le metti senza scatole ce ne entrano 20 paia, o anche di più. Il che per una famiglia di più persone, fa una bella differenza!