Buste per l'orale e materiali

Promemoria primo messaggio :

Io e i colleghi abbiamo partecipato giorni fa ad un seminario di aggiornamento sul nuovo esame di stato.

Il relatore, che ci ha esposto le novità, ci ha detto che nelle buste da preparare per il colloquio orale va inserito un solo materiale da cui parte il colloquio del discente.

Come consiglio di classe stiamo mettendo a punto i percorsi trasversali su cui già ci eravamo confrontati durante l'anno, ma l'estrema diversità delle discipline non permette di individuare percorsi che le tocchino tutte.

Secondo voi è possibile inserire nel Documento del 15 maggio più percorsi che però non contemplino proprio tutte le materie? Ad esempio, quella che è presente in uno è assente nell'altro, ma comunque collegando in ogni percorso la maggior parte delle discipline del curriculum.

Voi come vi state organizzando?

paniscus_2.1 ha scritto:

mac67 ha scritto:

Sulla lettura ad alta voce non sono d'accordo: sentire il testo una volta e poi sostenere 4-5 minuti di conversazione su quanto ascoltato può non essere semplice persino per un non dislessico. Pensa di dovere discutere di un testo che ti leggono una sola volta e che poi non puoi più consultare.

Scusate, vedo solo adesso questo dettaglio: dove sta scritto, che dopo averlo sentito leggere una volta sola, "non lo si possa più consultare"?

Mi spiego meglio.

Al candidato viene letto il testo e lui dice alcune cose. Un commissario gli chiede qualcosa in merito al testo.

Candidato: "mi potete rileggere il testo?" E gli rileggono il testo. E il candidato risponde.

Un altro commissario fa un'altra domanda sul testo. Il candidato: "Mi potete rileggere il testo?". Ripetere N volte.

Lo facciamo così questo colloquio?

paniscus_2.1 ha scritto:
Io non mi capacito di come sia possibile che tu, in tanti anni di insegnamento, abbia avuto solo DUE studenti dislessici, e per di più certificati tardi (il che vuol dire che non era una dislessia grave, altrimenti sarebbero stati diagnosticati molto prima), e addirittura che quegli unici due studenti dislessici che tu abbia mai avuto, erano pure volenterosi e con una gran voglia di studiare

In 10 anni continuativi, ho avuto 2 studenti dislessici. La mia sensazione è che il fenomeno delle certificazioni sia un po' a macchia di leopardo, si vede che dalle mie parti non hanno ancora fiutato il business. Aggiungici anche la mancanza di conoscenza del problema e, forse, anche una certa ritrosia per paura di uno stigma sociale. Uno di quei miei studenti, con dislessia piuttosto severa, era arrivato in terza liceo senza alcuna certificazione. In pratica, la famiglia passava il pomeriggio ad aiutarlo nello studio. Capivano che aveva difficoltà, ma ignoravano la causa, evidentemente perché non conoscevano la dislessia. A posteriori, sono riusciti finalmente a capire perché il figlio chiedeva sempre che gli venissero letti i libri anziché leggerli lui.

Se ripenso ai primi anni di insegnamento, quando ancora la legge sui DSA non c'era, mi vengono in mente 2-3 studenti con evidenti difficoltà nella lettura, probabilmente dislessici. Ma all'epoca non eravamo tenuti a seguire vie particolari.

mac67 ha scritto:
In 10 anni continuativi, ho avuto 2 studenti dislessici. La mia sensazione è che il fenomeno delle certificazioni sia un po' a macchia di leopardo, si vede che dalle mie parti non hanno ancora fiutato il business. Aggiungici anche la mancanza di conoscenza del problema e, forse, anche una certa ritrosia per paura di uno stigma sociale.

Secondo me la differenza sta tutta qui.

Nei contesti che conosco io, è passata diffusamente l'ideologia OPPOSTA.

Se tu mi dici che nel tuo ambiente questa ondata non è ancora arrivata, ci credo.

Però credimi anche tu quando sostengo che invece, nel mio ambiente, è diffusissima l'ideologia sentimentale e stucchevole secondo cui avere un DSA non è affatto uno stigma (il che va benissimo), ma al'estremo opposto, è diventato uno status symbol positivo e desiderabile (il che non andrebbe bene per niente, ma appunto, è un'ideologia diffusa).

Per cui, per chiunque abbia difficoltà scolastiche (o in generale risultati scarsi, per qualsiasi motivo) avere la certificazione di DSA, oltre a essere conveniente (viste le notevoli facilitazioni che garantisce), finisce con l'essere anche psicologicamente gratificante, invece che uno stigma negativo. E in certe classi particolarmente difficili innesca anche dinamiche di emulazione a cascata.

La chiudo qui perché si va fuori tema rispetto all'esame di stato, ti scrivo in privato.

paniscus_2.1 ha scritto:
Secondo me la differenza sta tutta qui.

Nei contesti che conosco io, è passata diffusamente l'ideologia OPPOSTA.

Se tu mi dici che nel tuo ambiente questa ondata non è ancora arrivata, ci credo.

Però credimi anche tu quando sostengo che invece, nel mio ambiente, è diffusissima l'ideologia sentimentale e stucchevole secondo cui avere un DSA non è affatto uno stigma (il che va benissimo), ma al'estremo opposto, è diventato uno status symbol positivo e desiderabile (il che non andrebbe bene per niente, ma appunto, è un'ideologia diffusa).

Su questo non ho obiezioni, questa cosa l'abbiamo discussa più volte in passato.

mac67 ha scritto:Su questo non ho obiezioni, questa cosa l'abbiamo discussa più volte in passato.

Hai MP

paniscus_2.1 ha scritto:

mac67 ha scritto:Su questo non ho obiezioni, questa cosa l'abbiamo discussa più volte in passato.

Hai MP

Dove? Qui i MP sono disabilitati. Nell'e-mail non c'è nulla.

Scusate, torno un attimo all'argomento iniziale del post perchè vorrei cercare di capire il significato di "materiale non noto".

se non ho capito male le ultime ipotesi parlano di materiale che si riferisce realmente a situazioni mai affrontate in classe. E' davvero cosi?

se ad esempio volessi utilizzare una immagine come materiale per una busta non potrei a questo punto utilizzare una immagine presente nel libro di testo.

spero davvero non sia questa l'idea del ministero, spero di aver interpretato male

in quali giorni è presumibile che si proceda alla scelta dei materiali per le buste? Secondo voi in che giorno inizieranno gli orali?

baustelle ha scritto:in quali giorni è presumibile che si proceda alla scelta dei materiali per le buste?

Dipende se si fa prima la correzione o prima la scelta dei materiali. I presidenti andranno alle conferenze di servizio e vedranno quali saranno le indicazioni generali, io suppongo che si faranno dopo la correzione degli scritti.

baustelle ha scritto:Secondo voi in che giorno inizieranno gli orali?

Dipende dal tipo di scuola e dalla numerosità degli studenti. Lasciamo perdere le scuole artistiche che hanno 3 giorni per il secondo scritto. Per tutti gli altri bisogna vedere quanti giorni servono per le correzioni e se è possibile correggere per aree disciplinari, lavorando in parallelo, o se le prove devono essere corrette una di seguito all'altra. In ogni caso minimo 2 giorni massimo 4, poi la pausa di 48 ore dalla pubblicazione degli scritti all'inizio degli orali (per questo penso che nella pausa obbligatoria dopo le correzioni si faranno le scelte dei materiali) e poi si comincia, direi il 27/28 giugno, giorno più giorno meno.

Nella commissione di un liceo artistico indirizzo arti figurative e indirizzo architettura - ambiente c’è scritto Prova Orale Inglese, cosa comporterebbe questo che i candidati inizieranno il colloquio in lingua ?
E in tal caso il commissario esterno di inglese quali criteri dovrebbe adottare nella conduzione del colloquio?

Elly ha scritto:Nella commissione di un liceo artistico indirizzo arti figurative e indirizzo architettura - ambiente c’è scritto Prova Orale Inglese, cosa comporterebbe questo che i candidati inizieranno il colloquio in lingua ?

Dove è scritto?

dalle mie parti dicesi che la scelta dei materiali sarà il 18

Mi pare poco verosimile, dalle mie parti il 18 è la giornata in cui i presidenti sono convocati alla plenaria dei presidenti.

@melia ha scritto:

Elly ha scritto:Nella commissione di un liceo artistico indirizzo arti figurative e indirizzo architettura - ambiente c’è scritto Prova Orale Inglese, cosa comporterebbe questo che i candidati inizieranno il colloquio in lingua ?

Dove è scritto?

Cerca la commissione, clicchi su il codice commissione e in alto ti compare la seguente scritta:

CLASSE ISTITUTO C.I. C.E.  L.1 2°P.Scritta   L.3 2°P.Scritta     L.2 P.Orale
-                                                                                               -LINGUA E CULTURA INGLESE


segue la leggenda al margine foglio:LEGENDA: C.I. = Candidati Interni
C.E. = Candidati Esterni L.1 2°P.Scritta = Lingua 1 in seconda prova scritta
L.3 2°P.Scritta = Lingua 3 in seconda prova scritta
L.2 P.Orale = Altra lingua straniera affidata a commissario esterno


Mi chiedo che ruolo gioca la lingua straniera in questo contesto? il candidato inizia il colloquio in lingua straniera?

Cosa implicherà questa specificazione?

Significa solo che inglese è l'unica lingua da testare solo oralmente, a differenza delle altre due lingue che fanno parte anche della seconda prova scritta.

Buongiorno, sono commissario esterno di Matematica ad un liceo classico. La presidente ha detto che ogni docente deve preparare 5 "buste" relative alle proprie discipline, nel mio caso 5 di Matematica e 5 di Fisica. La domanda è: bisogna necessariamente inserire nelle buste argomenti relativi a tutte le discipline oppure alcune possono non essere inserite? Ad esempio io trovo molta difficoltà con Matematica che difficilmente trova collegamenti pluridisciplinari e che penso possa mettere in seria difficoltà ragazzi di un liceo classico.
Grazie

Abbiamo appena terminato la preparazione delle buste per un Liceo Scientifico, le domande di fisica sono state semplici da trovare: un paio di riferimento all'atomica, una centrale nucleare, due citazioni una di Faraday e una di Einstein, tutte con forte collegamento a Storia e un po' a filosofia, a chimica e scienza della terra, una anche ad inglese, ma più di tanto non si può fare.

Ma le avete già fatte?

Noi le facciamo all'ultimo momento, dopo la correzione degli scritti!

Noi abbiamo "imbustato" tutto oggi.

Noi non ci siamo nemmeno visti oggi, siamo stati tutti a casa (a parte i presidenti che avevano la loro riunione plenaria altrove)

Noi abbiamo già fatto tutte le buste tra ieri mattina e stamattina, lavorando tutti in gruppo. Avrei preferito che a ciascuno di noi fosse attribuito un numero preciso di buste da preparare. Seguendo la modalità scelta dal nostro presidente, alcune materie sono sovrarappresentate rispetto ad altre e addirittura un collega non ha nessuna busta relativa alla propria disciplina.

Ma voi mettete in ogni busta un singolo documento relativo a una sola materia, e prodotto autonomamente da un solo membro della commissione? Noi abbiamo stabilito di mettere in ogni busta due diversi spunti, uno di area scientifica e uno di area umanistica, in modo che lo studente possa scegliere da quale iniziare. Per cui, ognuno prepara le proprie proposte, e poi vengono assemblate a due a due collegialmente, non c'è nessuno che prepara da solo le sue buste singole senza confrontarsi con gli altri...

Anche a me sarebbe piaciuta l'idea del doppio spunto nelle buste, invece ciascuno prepara le sue e basta.
Nella mia scuola la Fisica Nucleare non si affronta, per cui il programma va dal 1830 (induzione) al.. diciamo 1920 (relatività ristretta e introduzione alla meccanica quabristica)... difficile trovare collegamenti col resto delle discipline...

Al di fuori della fisica nucleare abbiamo coinvolto fisica principalmente con la storia: abbiamo messo una citazione del carteggio tra Einstein e Freud (fisica filosofia), una piccola parte della lettera di Einstein a Roosvelt (fisica, storia e filosofia, intesa come etica), qualcosa su Faraday (fisica, storia= la seconda rivoluzione industriale).

paniscus_2.1 ha scritto:Ma voi mettete in ogni busta un singolo documento relativo a una sola materia, e prodotto autonomamente da un solo membro della commissione? Noi abbiamo stabilito di mettere in ogni busta due diversi spunti, uno di area scientifica e uno di area umanistica, in modo che lo studente possa scegliere da quale iniziare.

Il MIUR ha chiarito che il documento dev'essere uno solo. Secondo me, se qualcuno è scontento dell'esito, rischiate un ricorso.

mac67 ha scritto:

Il MIUR ha chiarito che il documento dev'essere uno solo.

Potresti per favore citare gli esatti estremi della circolare o della nota del miur che dice questo?

Io li ho cercati ma non li trovo.

E comunque, se tanto mi dà tanto, si rischierebbe il ricorso ugualmente anche per il motivo esattamente opposto, cioè quello di aver costretto lo studente a partire da un unico argomento settoriale legato a una sola materia, il che implicherebbe accuse di "nozionismo" e di "interrogazione scolastica" invece che aver fatto il colloquio generale che valorizza le competenze e i collegamenti...