Come faremo?

Promemoria primo messaggio :

Fermo restando l unicità delle varie situazioni "sostegno", come pensate di muovervi come docenti di sostegno nel prossimo periodo? È certo che alcuni studenti non metteranno la mascherina (causa diagnosi), la vicinanza sarà piuttosto limitata (data la situazione che ci si presenterà), quindi come fare nei casi di pei differenziato? Specie se - come spesso accade - questi alunni lavorano spesso fuori dall aula, in aula sostegno o biblioteca (non entro nel merito di queste scelte) e a stretto contatto col docente di sostegno...
Sono piuttosto preoccupata...

Buongiorno, non ho trovato una sezione di presentazione...spero di non essermela persa!

docente di sostegno alle prese con i vari DPI e le variegate e caotiche misure previste per questo anno...sempre più distopico, mi sembra :))

Da bresciana ho avuto a che fare con le visiere fornite dalla nostra ATS, e devo dire che già ad inizio anno mi han fatta sorridere.
Buone neanche per tagliar l'erba -se ci si tiene al prato -, mi spiace dover affermare.

Idem per le mascherine chirurgiche forniteci. Nemmeno dotate di ferretto a sostegno per il corretto posizionamento.

Il tracciamento, come prevedibile, non è incisivo.
E, d'altro canto, credo non ci fossero i presupposti per un lavoro epidemiologico serio, nel rincorrersi delle deroghe alle strutture, agli spazi, ai limiti sui mezzi di trasporto.

Personalmente, non che non me lo aspettassi, la prima reazione è stata fastidio.
Per quella che ho letto come una conferma dello stato della scuola. (nonostante la propaganda della ministra, ingenua vista da qui...sorrido).

Non uso nulla di quanto fornito dalla ATS.
E, ad esser sincera, è stata una decisione presa ben prima dell'avvio di questo anno.
I movimenti di ATS e dell'organizzazione scolastica, mi han solo confermata.

Mi sono procurata ffp2 (che comprate online costano ben meno che recuperate in farmacia) come mi sono procurata una visiera che permetta visibilità adeguata e altrettanta protezione.

Lavoro non rispettando la distanza. Ovviamente.

Devo dire che tutto sommato, non mi trovo poi così a disagio. Passato il periodo di adattamento ai dispositivi, posso dire ora che lavorare con i dispositivi è semplicemente un po' più faticoso.
Ma ci sono mattine in cui semplicemente non mi ricordo neppure di star indossandoli.
I bambini ridacchiano si sono adattati in brevissimo tempo.

Da me ci sono una decina di classi in quarantena. E la circolazione è piuttosto alta.
Tenendo conto del fatto che queste quarantene fotografano la situazione di due settimane fa, attendo curiosamente dell'evoluzione. (che è già evidente nei presupposti).  

Son piuttosto critica rispetto all'organizzazione scuola. Al ponte sgangherato non-costruito con ATS. Alla comunicazione disfunzionale fra enti preposti.
Ma sono anche piuttosto convinta che questa scuola stia semplicemente mostrando i limiti che la connotano da almeno 30 anni.

Per certi versi, questo è l'aspetto che più mi incuriosisce.
Dopo aver partorito il topolino, l'elefante crollerà per la fatica o ricomincerà a muoversi per vivere, e non solo vivacchiare?