ragioni per non svolgere il concorso straordinario docenti 2020

io concordo con tutta la lettera

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Anch'io concordo pienamente...

Concordo, soprattutto perché sono pessima nelle prove mnemoniche.

Però mi ridanno i soldi che ho sborsato. Minimo.

Tutto, pur di non concorrere...

Ragazzi ma cosa possiamo fare realisticamente e concretamente per farlo annullare? Viviamo sotto un regime in cui non ascoltano nessuno che abbia opinioni diverse dalle loro; io sono molto spaventata da questo

Per me l’unica cosa che non va nel concorso straordinario per il ruolo è il fatto che sia profondamente ingiusto nei confronti di chi come me si è dovuto fare un TFA + un concorso ordinario per entrare di ruolo. Ma se la modalità di assunzione fosse sempre questa per tutti non avrei nulla da dire. A me sembrano discorsi fatti da persone che non hanno nessuna voglia di studiare (e sono molte), poco umili e che puntano a far annullare i concorsi o a screditarli dicendo che passano solo i raccomandati o i secchioni... Il concorso perfetto non esiste e non esisterà MAI!

Poi ben vengano percorsi abilitanti fatti in maniera seria, ma anche lì ci sarebbe una selezione fatta alla stessa maniera per cui non cambierebbe nulla.

P.s. Dalla mia esperienza i docenti che fanno fare concorsi agli alunni per vincere premi sono proprio quelli che fanno di meno...

L'equazione "protestano = non hanno voglia di studiare" la lascerei agli analfabeti funzionali (e non).

Io questi discorsi li ho sentiti fare da colleghi sul genere... poi sono convinta che tra questi ci sia anche tanta gente che ha problemi oggettivi a studiare, ma non vai a chiedere l’annullamento del concorso per tutti solo per i TUOI problemi. Ringraziamo che ci siano i concorsi che per 20 anni non li hanno fatti.

I concorsi vanno fatti ed il prima possibile, senza se e senza ma.

Cosa fare per farlo annullare? Ma siete pazzi?

La lettera linkata sfiora il ridicolo. Se mi sbandieri i tuoi millemila titoli ed i decenni di esperienza, non dovresti avere alcun problema a passarli e ad adattarti ad una prova o ad un'altra.
E vanno fatti ogni 2-3 anni, a scadenze regolari, così non si avranno masse di disperati (noi) che non sanno quando passerà il prossimo treno. E' questa mancanza di organizzazione che taglia le gambe a tutto.

Certamente però, è vero, parlando dello straordinario non hanno modificato in sostanza la prova rispetto al mezzo disastro del 2016: c'è di sicuro troppo poco tempo, non se ne comprende il motivo e non ha senso. Nei vecchi concorsi negli anni 80-90 davano otto (8) ore di tempo. Che senso abbia proporre 5 o 6 progettazioni didattiche in 2,5 ore lo sa solo il MIUR. Però ora c'è una statistica di prove su cui esercitarsi, quelle del 2016 appunto. Ed un docente precario esperto (tanti anni di servizio) e preparato (tanti titoli sbandierati) dovrebbe avere molti meno problemi di altri nell'affrontarlo.

Quindi su, forza e coraggio, facciamo questo benedetto straordinario e liberiamo i computer per le preselettive dell'ordinario. L'ansia sale per tutti, ma non è un buon motivo per "richiedere al prof di rimandare il compito". Dopo tutto il can can fatto con i sindacati per ottenere questo straordinario, bloccando TUTTO il resto, fa veramente ridere ritrovarsi qui alle soglie del concorso, leggendo di gente che non vuole farlo.

Quello del docente è un mestiere che richiede studio e riflessione costanti, soprattutto in un periodo del genere, di grandi mutazioni e cambiamenti accelerati. Ed invece sembra la terra promessa per il posto fisso in cui, una volta seduti, fare le ragnatele. Quanto è miope questo modo di vedere le cose.

Tutti abbiamo una vita, l'affitto da pagare, i figli, i problemi vari.
Ma ciò non cambia la sostanza della faccenda.

Io sono per una posizione mediana.

Concorsi regolari (ogni due-tre anni) ma fattibili, e soprattutto calati nella realtà della scuola: non puoi chiedermi lo scibile umano, modalità nozionismo universitario, quando poi in classe ci è richiesto di sviluppare tutt'altro tipo di lavoro (didattica per competenze).

Prevedere poi per legge, con la stessa regolarità, che chi al momento del bando concorsuale ha i 36 mesi di servizio abbia un percorso "facilitato", per due ragioni: ottemperare alla sentenza della Corte Europea, e al contempo riconoscere che gli anni di servizio già prestati non possono "non valere" ai fini di una valutazione per il ruolo.

Intendo proprio dire che il concorso cosiddetto "straordinario" dovrebbe diventare una normale tipologia prevista per legge assieme a quello ordinario; inutile raccontarci ogni santo anno che "non ci saranno più facilitazioni" e poi imbastire improbabili concorsi straordinari ad ogni bando (che quindi "straordinari" non lo sono più).

<< Concorsi regolari (ogni due-tre anni) ma fattibili, e soprattutto calati nella realtà della scuola: non puoi chiedermi lo scibile umano, modalità nozionismo universitario, quando poi in classe ci è richiesto di sviluppare tutt'altro tipo di lavoro (didattica per competenze). >>

D'accordo sul resto, ma questo straordinario non è una prova nozionistica, come invece si appresta ad essere l'ordinario. E su, dai. L'unico grosso problema è il tempo limitato, i quesiti sono molto belli. Basta leggere quelli del 2016: si propone proprio di progettare guardando alle competenze, parlando di metodi e tecniche su cui si dovrebbe essere esperti, soprattutto lavorando a scuola da 10 anni, con n master e titoli. La posizione dei precari storici a cui sta aumentando l'ansia, poiché (finalmente) si scorge all'orizzonte qualcosa sul concorso, non è difendibile.

Io infatti posso fare solo l'ordinario e di quello parlavo :-)

In oggetto c'era lo straordinario e sono molto diversi. Oltre all'ansia inevitabile (che abbiamo tutti!), ovviamente, è possibile vedere in filigrana che l'equazione di cui si parlava in qualche messaggio sopra è ben argomentabile. C'è una miopia, una mancanza di visione, di coscienza su cosa sia questa professione, che è davvero imbarazzante oltre che deleteria. Per il presente, ma soprattutto per il futuro. Si mescolano le carte quando ne parliamo, si mescolano i diritti, i doveri, i casini del MIUR, in una massa indistinta in cui si fa solo del casino.

E ripeto, i problemi della vita li abbiamo tutti, mica solo quelli che stanno da 10 anni a scuola.
Come se gli altri fossero liberi e belli e sui libri per 20 ore al giorno.

@ nome6: proporre 5 o 6 progettazioni didattiche in 2,5 ore, a mio parere, ha l’obiettivo di favorire chi è veloce a scrivere sulla tastiera e a prendere decisioni in tempi brevi. Stanno usando delle modalità di selezione tipicamente aziendali.

Non penso, non c'è progetto o visione dietro, pensiamo davvero che al MIUR siano molto più intelligenti di quello che sono. C'è non curanza, impreparazione e mediocrità. Tanta, davvero tanta. E la ministra attuale c'entra poco.

In questo caso, dalla massa di bocciati nel 2016 e da tutto il dibattito che ne era seguito non hanno imparato nulla. Ma non c'era volontà di imparare. Non sono incline al complottismo, ma posso pensare, al massimo, sia una "punizione" scomposta (senza progetto) nei confronti dei precari storici, per aver bloccato tramite i sindacati le procedure concorsuali per un anno o più. Se le commissioni non si metteranno una mano sulla coscienza, potrebbe finire con le stesse percentuali di bocciati. Gente che non ha l'abilitazione non ha la più pallida idea di come rispondere a quei quesiti: basta leggere sui vari gruppi fb, il livello medio delle proposte di risposta ai vecchi quesiti 2016 fa accapponare la pelle. Un misto di fuffa metodologica senza senso che i commissari (ancora devono trovarli!) cestineranno in due secondi.

Per il resto, signori: studiamo, riflettiamo, prepariamoci, il mestiere LO IMPONE, NON I CONCORSI.
Non c'è altro da fare, lamentarsi è una perdita di tempo ormai, arrivati a questo stato avanzato.
Si prendono le vecchie tracce, son lì e sono tante, e ci si esercita a riflettere e scrivere. Serve allenamento, dato il tempo limitato.

Quelli dell'ordinario cosa dovrebbero dire allora? Manco si sa come saranno le prove. Sono trattati ben peggio.

Penso che un concorso indirizzato a persone che lavorano debba tenere conto della loro particolare condizione partendo da una banalità come può essere quella di indicare con ampio preavviso la data di svolgimento delle prove, magari inserendola nel bando.
Per non parlare del fatto che l'inizio dell'anno scolastico è uno dei momenti più stressanti per un docente che deve calarsi in realtà nuove,confrontarsi con nuovi alunni e magari con una nuova disciplina.
Inoltre non mi sembra che sia poi così chiara la tipologia delle prove del concorso straordinario.


In tutto questo vedo tanta mancanza di rispetto e tanta incompetenza.

Sono d'accordo con ciò che dici, è disumana questa incertezza sui tempi.
Ma si sta tutti sulla stessa barca, eh.
Precari con più di 3 anni stanno venendo convocati, chi più chi meno.

Per la tipologia, sembra abbastanza chiaro, dato il numero di quesiti (5 e non 6 unica correzione), ciò che sta scritto sul bando ed il tempo fornito (lo stesso: 150 minuti), che possano essere molto simili se non identici a quelli del 2016.

I concorsi si sono sempre svolti durante l'anno scolastico: che facciamo sospendiamo per un po' le lezioni in attesa dei concorsi? Facciamo la pausa didattica come in università?
Questa difficoltà, che è grande, è parte della difficoltà di un concorso scuola, ma è comune a tutti.

Che si stia venendo trattati TROPPO male è palese.

Ma la mia conclusione è che non ci sia ragione per non svolgere il concorso straordinario. "Non svolgere" eh, era questa la domanda del topic.
Figuriamoci allora l'ordinario che sarà dilatato almeno su un anno e di cui non si sa NULLA, comprese come saranno strutturate le prove, poiché completamente inedite.

[quote="nome6"]...

Ma la mia conclusione è che non ci sia ragione per non svolgere il concorso straordinario. "Non svolgere" eh, era questa la domanda del topic.
...[/quote]
Alternative al concorso non ce ne sono, a meno di non voler fare come proposto dai sindacati, un concorso per soli titoli.
Un corso abilitazione con tirocinio sul campo, come quello proposto dall'articolo, presuppone sempre una selezione in entrata.
Sicuramente il tema del tirocinio sul campo (diretto nelle abilitazioni tfa e ssis) è sempre attuale. Al momento si è deciso il ritorno al concorso classico.

L'errore genetico è che non ci sono dei concorsi ogni n anni, ma questo lo dobbiamo alla mancanza di finanze. Il precariato, dunque l'enorme quantità di persone che regge la scuola da decenni, lo si riduce facendo concorsi a cadenza regolare, con regole stabili e tempi certi. Si ridurrebbero le lamentele e pure le illusioni di tante persone che vedono la scuola come un ammortizzatore sociale. Ma non c'è questa volontà sembra, alcuni (i sindacati) perderebbero la loro base di potere, né i governi che si susseguono ci mettono i soldi appunto. I precari costituiscono un buon capitolo di risparmio per lo Stato.

Ora, stante queste premesse, non si poteva fare altro, secondo me: il concorso per soli titoli non è un concorso ovviamente, è una sanatoria, è un tutti dentro. Eh no, il MIUR ha fatto bene in questo caso a tenere il punto. Nonostante il paradosso che, si passi o meno lo straordinario, comunque si verrà chiamati ad insegnare, in un modo o nell'altro. Non farà certo male comunque ai precari storici, ipertitolati, con decenni di esperienza sulle spalle, andarsi a studiare il cooperative learning o cosa diamine siano le competenze.

La verità, non ci nascondiamo dietro ad un dito (lo sappiamo tutti anche se non si può dire), è che molti docenti di ruolo e tanti precari (anziani o meno) di queste cose non ne sanno nulla, né in teoria né nella pratica. Non parlo del "sentito dire", ma di vivere queste cose nella pratica didattica. Compilano rubriche per le competenze in burocratichese, poiché è prescrittivo, poiché va fatto, ma è imbarazzante andare a vedere quanto e come, nel fare didattica, abbiano davvero applicato questi concetti. Dunque è un bel problema, ora, mettersi lì sui libri a studiarle da zero. Lo è ora, lo sarebbe durante l'anno, alla fine dell'anno, ma anche a luglio ed agosto. Certo che -appare- uno studio nozionistico, poiché nella prassi si insegna in sostanza come 50 anni fa. Altra cosa sarebbe un ripasso, un consolidamento (come amiamo dire) per rafforzare la grande e vasta esperienza che i precari storici mettono sul tavolo, ogni volta che si parla di concorso per soli titoli.

Tanto ragazzi, tra un mese, il concorso straordinario lo vedremo ancora con il cannocchiale.
Andrà bene se si farà verso dicembre.
Hanno fatto i conti senza gli osti, cioè i commissari.
Vedremo a breve se li hanno trovati oppure li dovranno pescare per strada come i presidenti di seggio in questo weekend di elezioni.

Ricordo, per chi non lo sapesse, che il TFA, oltre ad avere una selezione in entrata uguale a un concorso costa dai 3000 euro in su... Oltre a tutto il tempo che si perde per farlo, tra esami, lezioni in presenza e tirocinio (quasi impossibile per chi lavora 18 ore su cattedra). Se non altro i concorsi straordinari, per ruolo e per abilitazione, sono a portata di tutte le tasche.

Il tfa era iniquo perché la prima selezione la faceva sul censo.
Io ho paura che i quesiti non saranno come nel 2016 ma una parte sulle conoscenze e una parte sulle metodologie con la stessa percentuale prevista per la vecchia modalità.
La parte sulle conoscenze mi preoccupa perché dal 2016 con l'accorpamento delle classi di concorso dovrei conoscere gli argomenti di almeno 4 lauree magistrali.