Scrutini... in presenza o a distanza?

Promemoria primo messaggio :

Si sa qualcosa? Al momento le riunioni sono ancora a distanza?
Grazie

paniscus_2.1 ha scritto:

secondo te, PRIMA dell'emergenza pandemica, esisteva davvero tutta questa gente che sospirava di poter fare le riunioni di lavoro da casa, e pensava che quella fosse la norma, e che recarsi a lavorare sul luogo di lavoro fosse un ignobile abuso, preteso solo da quattro gatti che "hanno bisogno di evasione"?

Io l'ho sempre pensato perché passo più ore in macchina che a queste inutilissime riunioni alle quali la presenza non aggiunge nulla se non il chiacchiericcio tipico di chi si svaga pur dichiarandosi a lavoro. E non dire che i collegi docenti e gran parte dei consigli di classe, ad esempio, non sono così.

Il problema comunque investe sia quelli che vengono costretti a passare mezza vita in strada per recarsi in posti inutili a fare cose che si possono benissimo fare a distanza (e non parlo dell'insegnamento), sia chi respira e paga (sempre più salati) i frutti di questi insensati spostamenti. O credi forse che l'inquinamento, la benzina e le strade rotte non debbano rientrare nel conto, pur di salvaguardare il chiacchiericcio in orario di lavoro?

Del fatto che uno stia meglio se esce di casa e, che per fare ciò, abbia bisogno della scusa di essere obbligato dal lavoro, sinceramente lo ascriverei alla sfera privata. Insomma, me ne fotto.

Possiamo almeno convenire sul fatto che le riunioni collegiali non dovrebbero essere inutile chiacchiericcio?
E che, se lo sono, sarà un po' anche colpa dei partecipanti?

Vorrei aggiungere che da parte mia, il desiderio di continuare a fare alcune riunioni a distanza, non ha niente a che fare con discorso "riunioni inutili" perché alcune di quelle di cui parlavo io non le ritengo affatto inutili!
Anzi, per alcuni incontri con sottogruppi del dipartimento, stare ciascuno davanti al suo pc fisso, con libri ed altro a portata di mano, permette di lavorare in maniere MOLTO più efficiente. permette di fare riunioni senza stare a parlare del niente, ma di fare qualcosa insieme.

antalia ha scritto:non sono una fautrice del lavoro da casa e questo perdurare della situazione emergenziale ha aumentato lo stress lavoro correlato e l'alienazione dovuta anche al non avere avuto quello stacco dal mondo domestico e aver praticamente impiantato nel proprio domicilio attività che si svolgevano fuori dalle mura di casa.

Tuttavia sul tema delle riunioni, collegi e simili sono favorevole a una modalità da remoto visto che tali riunioni, anche in presenza, si sono da tempo svuotate del loro originale valore di condivisione o scambio di idee e diventate solo un consesso per approvare questo o quello, spesso collegi convocati ad hoc solo per progetti e progettini in cui la volontà dei docenti non è mai preponderante e comunque chiaramente orientata verso l'orientamento della dirigenza!

E quindi, la soluzione sarebbe quella di renderla ANCORA più aderente all'orientamento della dirigenza, invece che provare a limitare questa autoreferenzialità?

serpina ha scritto:Possiamo almeno convenire sul fatto che le riunioni collegiali non dovrebbero essere inutile chiacchiericcio?
E che, se lo sono, sarà un po' anche colpa dei partecipanti?

bisognerebbe anche capirsi anche su cosa intendiamo per "inutile chiacchiericcio"... o vogliamo far finta che non esistano colleghi che alle riunioni sono poco più che decorativi e la cui unica occupazione e premura è quella di controllare l'orologio, distanza o presenza?

L'inutile chiacchiericcio appunto non dovrebbe esserci, ma c'è sempre. E' il netto tra riunione in presenza e a distanza.

Per il resto, il peso della discussione non cambia affatto ed è anzi più ordinata. Sinceramente il legame tra appiattimento verso la dirigenza e la riunione a distanza mi sembra ridicolo.

frankenstin ha scritto:L'inutile chiacchiericcio appunto non dovrebbe esserci, ma c'è sempre. E' il netto tra riunione in presenza e a distanza.

Per il resto, il peso della discussione non cambia affatto ed è anzi più ordinata. Sinceramente il legame tra appiattimento verso la dirigenza e la riunione a distanza mi sembra ridicolo.

Pure a me.

paniscus_2.1 ha scritto:

antalia ha scritto:non sono una fautrice del lavoro da casa e questo perdurare della situazione emergenziale ha aumentato lo stress lavoro correlato e l'alienazione dovuta anche al non avere avuto quello stacco dal mondo domestico e aver praticamente impiantato nel proprio domicilio attività che si svolgevano fuori dalle mura di casa.

Tuttavia sul tema delle riunioni, collegi e simili sono favorevole a una modalità da remoto visto che tali riunioni, anche in presenza, si sono da tempo svuotate del loro originale valore di condivisione o scambio di idee e diventate solo un consesso per approvare questo o quello, spesso collegi convocati ad hoc solo per progetti e progettini in cui la volontà dei docenti non è mai preponderante e comunque chiaramente orientata verso l'orientamento della dirigenza!

E quindi, la soluzione sarebbe quella di renderla ANCORA più aderente all'orientamento della dirigenza, invece che provare a limitare questa autoreferenzialità?

non è presenziando che si limita l'autoreferenzialità di un Dirigente autarchico, peraltro poche voci isolate in un contesto del genere rendono anche la protesta del tutto velleitaria ed espongono quei pochi a ripercussioni rendendo ancor peggio restarci, servirebbe un sussulto da parte di tanti che invece sono assuefatti a questo modus operandi....unica soluzione è andare via...ma fino ad allora limitare i danni!

franco71 ha scritto:Non facciamoci illusioni, finita l'emergenza finiranno anche le riunioni a distanza anche se comode per alcuni. Altrimenti in futuro sarebbe altrettanto legittima la richiesta di fare le lezioni a distanza.

beh fare le riunioni a distanza non è la stessa cosa di fare lezione a distanza...

Alle lezioni ci sono gli studenti agli scrutini no.
Peraltro per gli scrutini serve internet dato che i voti sono tutti online,mi sembra grottesco farli in presenza,ricordo una volta non funzionò la rete della scuola e un collega si mise col suo tel come hotspot ma non era stabile....da casa avremmo fatto in 10 minuti ci siamo stati un'ora

Le riunioni in presenza sono una totale perdita di tempo che penalizza,oltretutto,chi è fuori sede.
Capisco le lezioni,dove ci sono gli studenti,ma le riunioni,in particolare gli scrutini fatti su registro ELETTRONICO,possono farsi a distanza,poche storie

un consiglio di classe pure pure, ma in un collegio docenti la partecipazione è praticamente impossibile, sia che si voglia approvare che si voglia contestare, per cui alla fine vale solo quello che ha deciso il dirigente e il suo staff.
Non vi è mai capitato che delle decisioni molto discutibili venissero accolte prima con un mormorio generalizzato e poi con gli interventi sopra le righe di tre o quattro colleghi? La situazione in cui l'uditorio "si rivolta" non è praticamente possibile se ognuno è una casellina di quattro per due centimetri...

[quote="frankenstin"][quote="Scuola70"]Ma non si potrebbe mantenere la modalità a distanza anche in futuro, anche alla fine della crisi pandemica? Si risparmia tempo, benzina, si risparmia in tutto a seguire le riunioni da casa, tanto se si possono firmare i verbali a distanza, approvare i punti del Collegio Docenti votando a distanza, parlare con i genitori dicendo le stesse identiche cose che si dicono in presenza, con il progresso informatico non è forse superata la necessità della presenza fisica?[/quote]

Eh no! Sarebbe troppo sensato.
I colleghi vogliono riunirsi in presenza, come pinguini, altrimenti l'inserimento dei dati sulle piattaforme elettroniche non gli viene bene.[/quote]
Ecco,sono quelli che non sanno manco accendere un pc o uno smartphone.
Mi spiace ma oggi un minimo di competenze informatiche è necessario,studino o cambino mestiere

herman il lattoniere ha scritto:un consiglio di classe pure pure, ma in un collegio docenti la partecipazione è praticamente impossibile, sia che si voglia approvare che si voglia contestare, per cui alla fine vale solo quello che ha deciso il dirigente e il suo staff.
Non vi è mai capitato che delle decisioni molto discutibili venissero accolte prima con un mormorio generalizzato e poi con gli interventi sopra le righe di tre o quattro colleghi? La situazione in cui l'uditorio "si rivolta" non è praticamente possibile se ognuno è una casellina di quattro per due centimetri...

Ai collegi docenti il 95% dorme,parlano solo quelli del giro del DS che sono titolari in quella scuola.
Tanto vale seguire da casa tanto il risultato sarebbe quello,mai vista una proposta del DS e dei suoi collaboratori bocciata

Scuola74 ha scritto:Le riunioni in presenza sono una totale perdita di tempo che penalizza,oltretutto,chi è fuori sede.
Capisco le lezioni,dove ci sono gli studenti,ma le riunioni,in particolare gli scrutini fatti su registro ELETTRONICO,possono farsi a distanza,poche storie

Diciamo la verità: per molti docenti le riunioni sono una perdita di tempo tout-court.
La partecipazione democratica ai processi decisionali, valutativi e didattici all'interno della scuola per alcuni è una perdita di tempo. Meglio stare solo in classe, a porte chiuse, farsi la lezioncina in santa pace cercando di lavorare il meno possibile a casa. Autoreferenzialità assoluta.

Scuola74 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:un consiglio di classe pure pure, ma in un collegio docenti la partecipazione è praticamente impossibile, sia che si voglia approvare che si voglia contestare, per cui alla fine vale solo quello che ha deciso il dirigente e il suo staff.
Non vi è mai capitato che delle decisioni molto discutibili venissero accolte prima con un mormorio generalizzato e poi con gli interventi sopra le righe di tre o quattro colleghi? La situazione in cui l'uditorio "si rivolta" non è praticamente possibile se ognuno è una casellina di quattro per due centimetri...

Ai collegi docenti il 95% dorme,parlano solo quelli del giro del DS che sono titolari in quella scuola.
Tanto vale seguire da casa tanto il risultato sarebbe quello,mai vista una proposta del DS e dei suoi collaboratori bocciata

La tipica mentalità del precario.

herman il lattoniere ha scritto:

Scuola74 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:un consiglio di classe pure pure, ma in un collegio docenti la partecipazione è praticamente impossibile, sia che si voglia approvare che si voglia contestare, per cui alla fine vale solo quello che ha deciso il dirigente e il suo staff.
Non vi è mai capitato che delle decisioni molto discutibili venissero accolte prima con un mormorio generalizzato e poi con gli interventi sopra le righe di tre o quattro colleghi? La situazione in cui l'uditorio "si rivolta" non è praticamente possibile se ognuno è una casellina di quattro per due centimetri...

Ai collegi docenti il 95% dorme,parlano solo quelli del giro del DS che sono titolari in quella scuola.
Tanto vale seguire da casa tanto il risultato sarebbe quello,mai vista una proposta del DS e dei suoi collaboratori bocciata

La tipica mentalità del precario.

e di chi dorme ai collegi

herman il lattoniere ha scritto:

Scuola74 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:un consiglio di classe pure pure, ma in un collegio docenti la partecipazione è praticamente impossibile, sia che si voglia approvare che si voglia contestare, per cui alla fine vale solo quello che ha deciso il dirigente e il suo staff.
Non vi è mai capitato che delle decisioni molto discutibili venissero accolte prima con un mormorio generalizzato e poi con gli interventi sopra le righe di tre o quattro colleghi? La situazione in cui l'uditorio "si rivolta" non è praticamente possibile se ognuno è una casellina di quattro per due centimetri...

Ai collegi docenti il 95% dorme,parlano solo quelli del giro del DS che sono titolari in quella scuola.
Tanto vale seguire da casa tanto il risultato sarebbe quello,mai vista una proposta del DS e dei suoi collaboratori bocciata

La tipica mentalità del precario.

Sono di ruolo,percui prima di parlare,almeno chiedi...sto solo fotografando la realtà

lucetta10 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:

Scuola74 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:un consiglio di classe pure pure, ma in un collegio docenti la partecipazione è praticamente impossibile, sia che si voglia approvare che si voglia contestare, per cui alla fine vale solo quello che ha deciso il dirigente e il suo staff.
Non vi è mai capitato che delle decisioni molto discutibili venissero accolte prima con un mormorio generalizzato e poi con gli interventi sopra le righe di tre o quattro colleghi? La situazione in cui l'uditorio "si rivolta" non è praticamente possibile se ognuno è una casellina di quattro per due centimetri...

Ai collegi docenti il 95% dorme,parlano solo quelli del giro del DS che sono titolari in quella scuola.
Tanto vale seguire da casa tanto il risultato sarebbe quello,mai vista una proposta del DS e dei suoi collaboratori bocciata

La tipica mentalità del precario.

e di chi dorme ai collegi

Cioè quasi tutti,precari e titolari.
Basta ipocrisia.

i collegi docenti sono diventati muti non tanto per i presidi sceriffi, ma a causa di quelli che dormono durante il loro svolgimento, pensando che quello che si discute non li riguardi.

ops doppio

ad ogni modo a quale dpcm, ordinanza ecc bisogna far riferimento x gli scrutini a distanza o eventualmente in presenza?
grazie

Scuola74 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:un consiglio di classe pure pure, ma in un collegio docenti la partecipazione è praticamente impossibile, sia che si voglia approvare che si voglia contestare, per cui alla fine vale solo quello che ha deciso il dirigente e il suo staff.
Non vi è mai capitato che delle decisioni molto discutibili venissero accolte prima con un mormorio generalizzato e poi con gli interventi sopra le righe di tre o quattro colleghi? La situazione in cui l'uditorio "si rivolta" non è praticamente possibile se ognuno è una casellina di quattro per due centimetri...

Ai collegi docenti il 95% dorme, parlano solo quelli del giro del DS che sono titolari in quella scuola.
Tanto vale seguire da casa tanto il risultato sarebbe quello, mai vista una proposta del DS e dei suoi collaboratori bocciata

Ipocrisia per ipocrisia, allora tanto vale abolire i collegi docenti e considerare la dirigenza alla stregua di una funzione puramente manageriale che si assume per intero la responsabilità delle decisioni gestionali (burocratico-amministrative) e da conto esclusivamente agli uffici competenti.

megamostro ha scritto:ad ogni modo a quale dpcm, ordinanza ecc bisogna far riferimento x gli scrutini a distanza o eventualmente in presenza?
grazie

chiedo anch'io grazie!

megamostro ha scritto:ad ogni modo a quale dpcm, ordinanza ecc bisogna far riferimento x gli scrutini a distanza o eventualmente in presenza?
grazie

L'art. 1 comma 1 del D.L. 52/2021 dispone che dal 1° maggio al 31 luglio si applicano le  misure  di  cui al DPCM 2 marzo 2021, salvo quanto diversamente disposto nello stesso decreto. L'art. 21 comma 5 del DPCM dispone che le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado continuano a essere svolte solo con modalità a distanza. Non essendoci diversa indicazione nel D.L. 52/2021, si applica quanto disposto dall'art. 21 del DPCM 2 marzo