Scrutini... in presenza o a distanza?

Promemoria primo messaggio :

Si sa qualcosa? Al momento le riunioni sono ancora a distanza?
Grazie

franco71 ha scritto:

Scuola74 ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:un consiglio di classe pure pure, ma in un collegio docenti la partecipazione è praticamente impossibile, sia che si voglia approvare che si voglia contestare, per cui alla fine vale solo quello che ha deciso il dirigente e il suo staff.
Non vi è mai capitato che delle decisioni molto discutibili venissero accolte prima con un mormorio generalizzato e poi con gli interventi sopra le righe di tre o quattro colleghi? La situazione in cui l'uditorio "si rivolta" non è praticamente possibile se ognuno è una casellina di quattro per due centimetri...

Ai collegi docenti il 95% dorme, parlano solo quelli del giro del DS che sono titolari in quella scuola.
Tanto vale seguire da casa tanto il risultato sarebbe quello, mai vista una proposta del DS e dei suoi collaboratori bocciata

Ipocrisia per ipocrisia, allora tanto vale abolire i collegi docenti e considerare la dirigenza alla stregua di una funzione puramente manageriale che si assume per intero la responsabilità delle decisioni gestionali (burocratico-amministrative) e da conto esclusivamente agli uffici competenti.

Decidessi io.....
Si può discutere e votare a distanza come in presenza,allo stesso modo se non te ne frega nulla a distanza non te ne frega nulla in presenza.
Quindi non vedo il motivo di farlo in presenza
Poi continuate pure,la realtà è sempre quella e non deciderà nessuno di noi.

Scuola74 ha scritto:Ecco,sono quelli che non sanno manco accendere un pc o uno smartphone.
Mi spiace ma oggi un minimo di competenze informatiche è necessario,studino o cambino mestiere

Il mio primo accesso a internet risale a quasi 30 anni fa, ho fatto parte di una delle primissime associazioni culturali italiane basate esclusivamente su rete, ho gestito blog, mailing list e forum negli anni novanta e all'inizio degli anni duemila, e vengo continuamente tampinata da amici e colleghi che mi supplicano di spiegare loro come si apre un indirizzo email, come si segnala un link su drive, o come si salva un file in pdf.

Però sono ugualmente favorevole alle riunioni collegiali dal vivo e a una normativa che limiti la didattica a distanza esclusivamente alle situazioni di VERA emergenza o forza maggiore.

Devo essere bollata pure io con disprezzo come una di quelli che "non sanno nemmeno accendere un computer", o di quellE (rigorosamente con la E, chissà perché) che non vedono l'ora di correre a casa perché devono mettere in forno l'arrosto o stendere i panni?

paniscus_2.1 ha scritto:

Scuola74 ha scritto:Ecco,sono quelli che non sanno manco accendere un pc o uno smartphone.
Mi spiace ma oggi un minimo di competenze informatiche è necessario,studino o cambino mestiere

Il mio primo accesso a internet risale a quasi 30 anni fa, ho fatto parte di una delle primissime associazioni culturali italiane basate esclusivamente su rete, ho gestito blog, mailing list e forum negli anni novanta e all'inizio degli anni duemila, e vengo continuamente tampinata da amici e colleghi che mi supplicano di spiegare loro come si apre un indirizzo email, come si segnala un link su drive, o come si salva un file in pdf.

Però sono ugualmente favorevole alle riunioni collegiali dal vivo e a una normativa che limiti la didattica a distanza esclusivamente alle situazioni di VERA emergenza o forza maggiore.

Devo essere bollata pure io con disprezzo come una di quelli che "non sanno nemmeno accendere un computer", o di quellE (rigorosamente con la E, chissà perché) che non vedono l'ora di correre a casa perché devono mettere in forno l'arrosto o stendere i panni?

Devi essere bollata come una che non è il ministro.
Non decide nessuno di noi.

Non stavo contestando chi debba essere a decidere: stavo contestando l'affermazione per cui quelli che sono favorevoli alle riunioni collegiali in presenza lo sarebbero solo perché sono dei deficienti retrogradi che non sanno nemmeno accendere un computer.

Il che, prima ancora di essere offensivo, è semplicemente falso.

megamostro ha scritto:ad ogni modo a quale dpcm, ordinanza ecc bisogna far riferimento x gli scrutini a distanza o eventualmente in presenza?
grazie

Non mi risulta sia uscita un'ordinanza che ripristinasse le riunioni collegiali in presenza. Quindi siamo fermi al DPCM 3 novembre “le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono essere svolte solo con modalità a distanza. Il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche avviene secondo modalità a distanza
nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni"

paniscus_2.1 ha scritto:Non stavo contestando chi debba essere a decidere: stavo contestando l'affermazione per cui quelli che sono favorevoli alle riunioni collegiali in presenza lo sarebbero solo perché sono dei deficienti retrogradi che non sanno nemmeno accendere un computer.

Il che, prima ancora di essere offensivo, è semplicemente falso.

soprattutto in considerazione del fatto che la tecnologia indispensabile per le riunioni collegiali a distanza è veramente "da deficienti retrogradi che non sanno nemmeno accendere un computer", e che riuscirebbe a usarla anche una scimmia... non un prodigioso ritrovato della scienza e della tecnica al servizio dell'umanità e del pianeta

Titti76 ha scritto:Io non rientro nelle categorie da te citate, eppure mi piacerebbe che qualche riunione post-covid fosse mantenuta a distanza:

Eppure non sono una pendolare (lo sono stata, quindi massimo rispetto per i poveri colleghi pendolari), semplicemente ho figli nella fascia d'età della scuola primaria per cui, se esco e vado a scuola per due ore di riunione, devo pagare tre ore di babysitter, mentre se la riunione la faccio dal pc nel mio studio, loro passano il tempo in cameretta a fare i compiti o a giocare tra loro ed io risparmio un sacco di soldi.
Onestamente non mi pare una cosa da poco.

Probabilmente Lucetta può argomentare meglio di me, perché mi pare che sia nella stessa situazione tua, ma proprio perché io ho qualche anno di più e sono ormai fuori dal tunnel, ma di poco... mi permetto appunto di far notare che questa argomentazione è validissima, sì, ma riguarda un periodo abbastanza breve della vita personale, e non può essere invocato come generalizzazione ideale per tutti.

Se la stessa situazione si fosse verificata tre o quattro anni prima, avresti comunque dovuto pagare la babysitter anche per fare le riunioni da casa, perché dei bambini di 7, 8 o 10 anni si possono lasciare per due o tre ore da soli in un'altra stanza a giocare o a fare i compiti, mentre bambini di 3 o 4 anni no di certo. E se invece la stessa situazione si fosse verificata tre o quattro anni dopo, non avresti avuto nessun problema a lasciarli per qualche ora a casa da soli senza bisogno di pagare la babysitter, e quindi non l'avresti vissuto come un particolare svantaggio.

Ora, che tu sia capitata proprio nella fase organizzativa più critica da questo punto di vista, lo posso pure capire, e ti esprimo solidarietà,

ma davvero non mi sembra una motivazione sufficiente per sostenere che debba essere l'ideale anche per tutti gli altri, e che valga la pena "imporlo"... specialmente se ci sono evidenze oggettive della MINORE efficacia complessiva delle riunioni online.

lucetta10 ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:Non stavo contestando chi debba essere a decidere: stavo contestando l'affermazione per cui quelli che sono favorevoli alle riunioni collegiali in presenza lo sarebbero solo perché sono dei deficienti retrogradi che non sanno nemmeno accendere un computer.

Il che, prima ancora di essere offensivo, è semplicemente falso.

soprattutto in considerazione del fatto che la tecnologia indispensabile per le riunioni collegiali a distanza è veramente "da deficienti retrogradi che non sanno nemmeno accendere un computer", e che riuscirebbe a usarla anche una scimmia... non un prodigioso ritrovato della scienza e della tecnica al servizio dell'umanità e del pianeta

Comunque, nonostante milioni di convertitori on line gratuiti, accessibili semplicemente digitando su google " convert word to pdf" , in quanto a difficoltà la conversione in pdf è tuttora paragonata in ambito scolastico al confinamento inerziale di una massa di deuterio e trizio per innescare una fusione nucleare.

Un convertitore on line per portare un file da word a pdf? Mai usato, io do il comando di stampa e poi seleziono il pdf anziché la stampante.

@melia ha scritto:Un convertitore on line per portare un file da word a pdf? Mai usato, io do il comando di stampa e poi seleziono il pdf anziché la stampante.

Tutti i programmi di scrittura ormai consentono di salvare il file in formati diversi, tra cui pdf, rtf ecc... il convertitore non serve a nulla

Io stampo dal word su carta, poi lo metto nello scanner ed avvio la scansione che può essere salvata in pdf.
Se la stampante non ha carta appoggio il monitor sullo scanner, solo che così i pdf vengono un po' storti.

lucetta10 ha scritto:

@melia ha scritto:Un convertitore on line per portare un file da word a pdf? Mai usato, io do il comando di stampa e poi seleziono il pdf anziché la stampante.

Tutti i programmi di scrittura ormai consentono di salvare il file in formati diversi, tra cui pdf, rtf ecc... il convertitore non serve a nulla

I convertitori permettono di convertire a doppio senso diversi formati , come pdf , docx, pptx, ecc
Se uno strumento è versatile, non mi pongo nemmeno il problema di usare altro, e soprattutto chiedermi :" se da word a pdf è immediato, se devo fare il contrario?"

paniscus_2.1 ha scritto:

Titti76 ha scritto:Io non rientro nelle categorie da te citate, eppure mi piacerebbe che qualche riunione post-covid fosse mantenuta a distanza:

Eppure non sono una pendolare (lo sono stata, quindi massimo rispetto per i poveri colleghi pendolari), semplicemente ho figli nella fascia d'età della scuola primaria per cui, se esco e vado a scuola per due ore di riunione, devo pagare tre ore di babysitter, mentre se la riunione la faccio dal pc nel mio studio, loro passano il tempo in cameretta a fare i compiti o a giocare tra loro ed io risparmio un sacco di soldi.
Onestamente non mi pare una cosa da poco.

Probabilmente Lucetta può argomentare meglio di me, perché mi pare che sia nella stessa situazione tua, ma proprio perché io ho qualche anno di più e sono ormai fuori dal tunnel, ma di poco... mi permetto appunto di far notare che questa argomentazione è validissima, sì, ma riguarda un periodo abbastanza breve della vita personale, e non può essere invocato come generalizzazione ideale per tutti.

Se la stessa situazione si fosse verificata tre o quattro anni prima, avresti comunque dovuto pagare la babysitter anche per fare le riunioni da casa, perché dei bambini di 7, 8 o 10 anni si possono lasciare per due o tre ore da soli in un'altra stanza a giocare o a fare i compiti, mentre bambini di 3 o 4 anni no di certo.  E se invece la stessa situazione si fosse verificata tre o quattro anni dopo, non avresti avuto nessun problema a lasciarli per qualche ora a casa da soli senza bisogno di pagare la babysitter, e quindi non l'avresti vissuto come un particolare svantaggio.

Ora, che tu sia capitata proprio nella fase organizzativa più critica da questo punto di vista, lo posso pure capire, e ti esprimo solidarietà,

ma davvero non mi sembra una motivazione sufficiente per sostenere che debba essere l'ideale anche per tutti gli altri, e che valga la pena "imporlo"... specialmente se ci sono evidenze oggettive della MINORE efficacia complessiva delle riunioni online.

Io invece, pur capendo la situazione, non ritengo che sia validissima.
Sono nella stessa situazione e quindi, chiamata in causa, rispondo dicendo la mia.

Il tema non è se si debba garantire un diritto a risparmiare sulla babysitter (semmai si potrebbe parlare di garantire la babysitter per poter uscire), ma se si debba garantire a tutti i partecipanti a una riunione collegiale pari condizioni di partecipazione.
Sono questi i piani su cui si costruisce una piena parità di opportunità, non quelle che concedono la possibilità di rimanere nella stessa situazione di svantaggio e la fanno sembrare perfino attraente.

Poter seguire una riunione essendo soli in casa senza disturbi, senza problemi di sforamento di orario, con un'unica connessione, magari su una sedia ergonomica (vi ricordate quando si discuteva PERFINO di questo aspetto riguardo alla sicurezza sul posto di lavoro? Ora va bene anche la panca della palestra...) e in una bella stanza con la libreria sullo sfondo, non è la stessa cosa che seguirla con bambini nell'altra stanza, che staranno anche buoni a leggere Freud o sedati, ma potrebbero interferire da un momento all'altro e hanno comunque diritto ad essere sorvegliati (nessuno si chiede mai cosa succederebbe se ci fosse un brutto incidente a questi bravi bambini nella stanza affianco mentre mamma è cuffiata al pc).

Avere uno studio personale, non è la stessa cosa che avere a disposizione per collegarsi la cucina; usare un cellulare non è la stessa cosa da avere uno schermo a 30 pollici; ecc. ecc.
La possibilità stessa di disconnessione pone problemi reali di rappresentanza e di garanzia di piena partecipazione, o non è mai neanche capitato di avere due o tre colleghi che entrano e escono freneticamente dalla riunione o che non sentono e non vedono?
Una volta ci si accapigliava per piazzare la giornata delle elezioni in modo da poter intercettare la maggiore partecipazione possibile soprattutto dei poveracci e perfino degli indifferenti, oggi siamo arrivati a rivendicare il sonnellino a casa per chi se lo faceva in sala professori! E questa sarebbe una ficcante argomentazione... Il punto non è se il prof. Bianchi dorme, il prof. Rossi si perde in chiacchiere e il sign. Verdi si atteggia a superuomo e ammalia con la sua retorica fiorita, ma che a tutti e tre vengano garantite le medesime condizioni di accesso.

Ieri una delle maestre di mio figlio ha partecipato a una assemblea di classe collegandosi da un treno perchè pendolare... scusatemi ma mi rifiuto di essere condiscendente verso una situazione del genere. Non ho trovato dignitoso che una riunione di bambini di prima elementare venisse trasmessa da un treno stracarico, con la maestra che avrà anche avuto le cuffie, ma interveniva a voce alta trasmettendo i c***i miei in rotta verso Salerno. Se la riunione fosse stata in presenza la maestra sarebbe dovuta rimanere a scuola, lei sarà anche contenta, ma il servizio è stato pessimo e fatemi dire, assolutamente inaccettabile... non è chiaramente "la stessa cosa" e se per la maestra sarà stato un vantaggio, la prestazione non è stata con ogni evidenza la stessa, il problema del pendolarismo non si può certo risolvere concedendo che sia lecito peggiorare il servizio

ma ormai pare sia normale tutto...
Se ragioniamo in questi termini, il collegio diventa un diporto per chi ci riesce, e che magari dobbiamo anche lodare per il suo spirito di servizio!

stringiamciacoorte ha scritto:Io stampo dal word su carta, poi lo metto nello scanner ed avvio la scansione che può essere salvata in pdf.
Se la stampante non ha carta appoggio il monitor sullo scanner, solo che così i pdf vengono un po' storti.

Già che ci sei mettici pure la faccia cosi personalizzi il pdf:)

Nella scuola in cui insegno io da precario, gli imbrogli li fanno in qualsiasi modalità durante gli scrutini...

lucetta10 ha scritto:
Ieri una delle maestre di mio figlio ha partecipato a una assemblea di classe collegandosi da un treno perchè pendolare...

E perché ti lamenti dei pendolari? Hai fatto un esempio che non c'entra nulla. Manda una mail al dirigente e pretendi che la docente sia sanzionata.

Quel comportamento non è prerogativa del docente, mica è un'opzione valida per le riunioni on-line.

La maestra ha obbligo di riservatezza e non può partecipare alle riunioni telematiche da un luogo pubblico.

lucetta10 ha scritto: Ieri una delle maestre di mio figlio ha partecipato a una assemblea di classe collegandosi da un treno perchè pendolare... scusatemi ma mi rifiuto di essere condiscendente verso una situazione del genere. Non ho trovato dignitoso che una riunione di bambini di prima elementare venisse trasmessa da un treno stracarico, con la maestra che avrà anche avuto le cuffie, ma interveniva a voce alta trasmettendo i c***i miei in rotta verso Salerno. Se la riunione fosse stata in presenza la maestra sarebbe dovuta rimanere a scuola, lei sarà anche contenta, ma il servizio è stato pessimo e fatemi dire, assolutamente inaccettabile... non è chiaramente "la stessa cosa" e se per la maestra sarà stato un vantaggio, la prestazione non è stata con ogni evidenza la stessa, il problema del pendolarismo non si può certo risolvere concedendo che sia lecito peggiorare il servizio

Un paio di mesi fa, in occasione del cosiddetto "ricevimento generale" delle famiglie, di pomeriggio, che comunque dal punto di vista dell'utenza si svolge tutto online, ai docenti era stata data la possibilità di scegliere se fare tutto da casa o se trattenersi a scuola per collegarsi dai computer delle aule (gli stessi che si usano per la DDI).

bene, quasi tutti hanno preferito fare tutto da casa, e quindi io e pochi altri che avevamo chiesto di collegarci da scuola proprio perché ci eravamo posti un problema simile a quello riportato sopra, inizialmente siamo stati fatti oggetto di pressioni abbastanza esplicite per cambiare idea, perché era considerato uno spreco quello di tenere la scuola aperta per tutto il pomeriggio, con relativi turni dei collaboratori scolastici, solo per un gruppetto così piccolo.

Io mi impuntai proprio a dire che era una questione di principio che riguardava la privacy, e che non me la sentivo di passare due ore a chiacchierare ad alta voce dei cavoli privati degli studenti, da una casa in cui un'altra persona adulta lavora online nella stessa stanza, e in cui ci sono ragazzi di età molto simile a quella dei miei alunni, e che in qualche caso li conoscono pure perché si sono incrociati negli ordini di scuola precedenti.

Ovviamente, una volta pronunciata la magica paroletta "privacy", non osarono più dirmi niente e mi accontentarono subito,

ma rimane il fatto che a porci il problema siamo stati in pochissimi, quasi tutti gli altri erano ben contenti di fare tutto da casa...

frankenstin ha scritto:

lucetta10 ha scritto:
Ieri una delle maestre di mio figlio ha partecipato a una assemblea di classe collegandosi da un treno perchè pendolare...

E perché ti lamenti dei pendolari? Hai fatto un esempio che non c'entra nulla. Manda una mail al dirigente e pretendi che la docente sia sanzionata.

Quel comportamento non è prerogativa del docente, mica è un'opzione valida per le riunioni on-line.

La maestra ha obbligo di riservatezza e non può partecipare alle riunioni telematiche da un luogo pubblico.

Non mi pare proprio di essermi lamentata dei pendolari...

E comunque casa mia con 5 persone dentro garantirebbe la riservatezza, oppure dovrei cacciarle perché sono obbligata alla riservatezza?
Quindi se entra qualcuno durante il collegio ne rispondi? È una battuta?

Personalmente non conosco alcuna norma che vieti di partecipare online da un luogo pubblico (che sarebbe anche sacrosanta)... Qual è?

Casa tua non è un luogo pubblico. E comunque, se non puoi stare a casa chiedi di stare a scuola proprio come avresti fatto con una riunione in presenza.

Se un non autorizzato entra deve essere fatto uscire, nessuno può dirgli di accomodarsi. Il fatto che nessuno controlli o agisca, mica rende il fatto lecito.

" Ai sensi dell’art 494, lettera b del D.lgs. 297/94, la violazione del segreto
d’ufficio inerente ad atti o attività non soggette a pubblicità, comporta, per il personale docente,
l’irrogazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio fino ad un mese."

frankenstin ha scritto:Casa tua non è un luogo pubblico. E comunque, se non puoi stare a casa chiedi di stare a scuola proprio come avresti fatto con una riunione in presenza.

Se un non autorizzato entra deve essere fatto uscire, nessuno può dirgli di accomodarsi. Il fatto che nessuno controlli o agisca, mica rende il fatto lecito.

" Ai sensi dell’art 494, lettera b del D.lgs. 297/94, la violazione del segreto
d’ufficio inerente ad atti o attività non soggette a pubblicità, comporta, per il personale docente,
l’irrogazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio fino ad un mese."

Non vedo cosa c'entri la norma sulla violazione di ufficio.
A me non pare proprio che ci sia scritto che non si può collegarsi alla riunione online da un luogo pubblico. Diciamoci pure che è normativamente la terra di nessuno.

Riguardo ai consigli di gestione di casa mia, grazie veramente... Mi pare ti abbia perfettamente colto il senso del ragionamento.

In sostanza ci si dovrebbe sforzare di rendere a distanza le riunioni per favorire dormiglione, chiacchieroni e pendolari...chi vuole dormire a scuola chieda la brandina (che tra l'altro non tutte le scuole offrono... Forse quasi nessuna)

franco71 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:Io stampo dal word su carta, poi lo metto nello scanner ed avvio la scansione che può essere salvata in pdf.
Se la stampante non ha carta appoggio il monitor sullo scanner, solo che così i pdf vengono un po' storti.

Già che ci sei mettici pure la faccia cosi personalizzi il pdf:)

Per forza la faccia ?

"Piccola Katy" dei Pooh è stato il lato B di "In silenzio"; a volte si diventa famosi per il lato B non per il lato A

frankenstin ha scritto:La maestra ha obbligo di riservatezza e non può partecipare alle riunioni telematiche da un luogo pubblico.

Ha detto nome e cognome dei bambini ? Non credo !

I luoghi sono o pubblici o privati; se non può collegarsi da un luogo pubblico e se non può collegarsi da un luogo privato non suo (se fosse venuta a collegarsi da casa mia l'avrei cacciata) significa che secondo te è OBBLIGATA a connettersi da casa sua; a casa sua comanda lei, non il DS e non tu.

E' comprensibile discutere dell'opportunità di far cessare le riunioni da remoto e costringere a fare riunioni da scuola; non è accettabile in costanza di divieto di riunirsi a scuola la pretesa che il collegamento debba avvenire in un determinato luogo e con determinate modalità.

Se la scuola pretende privacy, metta a disposizione un ufficio agli insegnanti che ne facciano richiesta e poi potrà pretendere che venga usato.

lucetta10 ha scritto:chi vuole dormire a scuola chieda la brandina (che tra l'altro non tutte le scuole offrono... Forse quasi nessuna)

Non la offrono ai docenti
https://ischool.startupitalia.eu/lifestyle/62431-20180402-scuola-sui-divani

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:chi vuole dormire a scuola chieda la brandina (che tra l'altro non tutte le scuole offrono... Forse quasi nessuna)

Non la offrono ai docenti
https://ischool.startupitalia.eu/lifestyle/62431-20180402-scuola-sui-divani

Articolo terrificante..vedo che la curva delle peggio trovate petalose distruggi- scuola ha ripreso a crescere...la scuola-Ikea...
AAA cercasi de Lorean con flusso catalizzatore, a qualsiasi prezzo

La badessa ha scritto:AAA cercasi de Lorean con flusso catalizzatore,  a qualsiasi prezzo

Canalizzatore ! Un ingegnere come te come può fare un errore simile !