Contro la nuova scheda di valutazione della scuola primaria

Ho appena ricevuto la pagella di prima elementare del mio bambino: valutazione per dieci discipline articolata in QUARANTUNO obiettivi, con un giudizio che va dalla prima acquisizione all'avanzato.

Serve una laurea in scienze dell'educazione primaria solo per interpretare il senso di quello che si ha davanti, tre pagine fitte fitte di indicatori (per capirsi, solo scienze motorie ha 4 indicatori, del tipo "Utilizzare gli schemi motori di base e sperimentare forme di equilibrio, eseguendo ritmi e successioni") che anche io che sono "del ramo" fatico a calare nel rendimento di mio figlio. Sono certa del fatto che alcune famiglie non capiranno neanche che si tratta della pagella, che d'altra parte guai a chiamare così!

Mi domando, avendo partecipato al collegio docenti in cui questa roba è stata approvata e avendo ascoltato l'elogio del lavoro dei colleghi della primaria per realizzare questo papello da alchimista, perchè non si sia fatta la guerra, perchè i colleghi della primaria abbiano accettato supinamente questa mondezza frutto di puro fanatismo ideologico.

Alle famiglie viene negata la possibilità di accedere a una valutazione trasparente del rendimento... ma il voto numerico noooooooo, quello non è inclusivo!

Un sistema del genere mina del tutto la possibilità di sviluppare nei bambini la capacità di autovalutazione e rende il passaggio alla secondaria ancora più traumatico.
Arrivati alle medie sarà un disastro, cadranno di fronte, non dico a un 4 ma a un 6...e allora, vedrete, si proporrà questa roba anche alle medie

Sorvolare su questa scempiaggine. Personalmente non intendo nemmeno accedere al " pagellino", avendo già valutato in modo autonomo cosa mio figlio ha imparato, acquisito , e su cosa ancora occorre esercitarsi in estate.
Il pilota che finisce con il suo aereo nella nebbia o nel temporale non deve lasciarsi distrarre dalle condizioni visive esterne confuse ma deve mantenere la rotta con i suoi propri schemi mentali di ciò che bisogna continuare a fare

La badessa ha scritto:Sorvolare su questa scempiaggine.  Personalmente non intendo nemmeno accedere al " pagellino", avendo già valutato in modo autonomo cosa mio figlio ha imparato, acquisito , e su cosa ancora occorre esercitarsi in estate.  
Il pilota che finisce con il suo aereo nella nebbia o nel temporale non deve lasciarsi distrarre dalle condizioni visive esterne confuse ma deve mantenere la rotta con i suoi propri schemi mentali di ciò che bisogna continuare a fare

Quindi ogni genitore si fa la sua valutazione, come sempre... Perfetto! Ci mancavano i quisque de populo che si sostituiscono a noi.

Ci aspetta un futuro radioso

lucetta10 ha scritto:Ho appena ricevuto la pagella di prima elementare del mio bambino: valutazione per dieci discipline articolata in QUARANTUNO obiettivi, con un giudizio che va dalla prima acquisizione all'avanzato.

Praticamente una radiografia. Dovresti essere al settimo cielo, tuo figlio non ha più segreti.

Lucetta hai perfettamente ragione. Purtroppo di anno in anno il disastro dell'ideologia delle competenze è sempre più palese, ma ai piani alti i cervelloni del ministero pensano che il disastro non è dovuto alle loro riforme continue ed inconcludenti, ma al fatto che non si sia andati abbastanza avanti con riforme e competenze.

Non ti preoccupare per il passaggio traumatico alle medie, perché prima che tuo figlio arrivi all'età giusta i cervelloni di cui sopra avranno costretto anche noi docenti delle medie ad utilizzare questo sistema di (s)valutazione. Del resto ci stiamo arrivando per gradi: dopo averci costretto a compilare anodine tabelle di certificazione delle competenze, nelle quali sono concetti evanescenti sia la "certificazione", sia le "competenze", ci hanno abituato a usare le grigl... ehm tabell... ehm "rubriche di valutazione", sulle quali perdiamo ore a volte ,accapigliandoci su descrittori che spaccano il capello in quattro, senza più riuscire a dare nessun riferimento sintetico del rendimento didattico dell'alunno, la cui realtà è completamente smarrita tra le righe e le colonne delle tabelle.

Nei collegi docenti ci sono sempre i colleghi "più realisti del re", specie quelli della primaria, che più che lasciarsi guidare dal buon senso o da un'idea di bene degli alunni (per non parlare della possibilità per i colleghi di evitare lavoro inutile) desiderano mettersi in mostra sfoggiando l'ortodossia più puntigliosa nel congegnare tabelle o ingigantendo il proprio potere costringendo gli altri docenti a fare come dicono loro; il problema è che a questi zelanti si contrappone il resto del collegio che, nella stragrande maggioranza dei casi, si limita a prendere atto "ormai fanno tutti così"... "è il ministero che lo impone"... "tanto gira e rigira i voti sono sempre gonfiati"... "tanto io metto sempre 10 euro di benzina" e via così di signora mia.

Per quanto mi riguarda, quando arrivano proposte del genere, sono disposto anche a fare il pazzo in maniera indecorosa, rifugiandomi in definitiva nella cosiddetta "opzione minoritaria". Di sicuro quello che non faccio è tacere e fare la ola col braccio in sede di votazione, come tutti.

mac67 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Ho appena ricevuto la pagella di prima elementare del mio bambino: valutazione per dieci discipline articolata in QUARANTUNO obiettivi, con un giudizio che va dalla prima acquisizione all'avanzato.

Praticamente una radiografia. Dovresti essere al settimo cielo, tuo figlio non ha più segreti.

direi piuttosto che somiglia al referto per le analisi del sangue.
Quelle però le ritiri e le porti dal medico di base per fartele spiegare e darti la cura... questa "scheda" a chi la porti?

Ti dico soltanto che il mio povero rampollo non capiva se meritasse o meno il regalino per la pagella!

lucetta10 ha scritto:Alle famiglie viene negata la possibilità di accedere a una valutazione trasparente del rendimento... ma il voto numerico noooooooo, quello non è inclusivo!

Un sistema del genere mina del tutto la possibilità di sviluppare nei bambini la capacità di autovalutazione e rende il passaggio alla secondaria ancora più traumatico.
Arrivati alle medie sarà un disastro, cadranno di fronte, non dico a un 4 ma a un 6...e allora, vedrete, si proporrà questa roba anche alle medie

E' possibile che entro tre anni si proceda ad elementarizzare anche le superiori e magari entro 8 anni anche l'università.

Il voto delle elementari e delle medie non serve assolutamente a nulla se non a consentire ai genitori di dire (più o meno sinceramente) "mio figlio va bene a scuola/mio figlio è una pippa"; con quella valutazione ai genitori viene tolta anche quella soddisfazione.

Fammi capire, in due scuole diverse ci sono gli stessi 41 indicatori, teoricamente confrontabili in uno spazio 41dimensionale, oppure ogni scuola ha i suoi parametri e quindi i bambini si possono confrontare con la stessa autorevolezza con cui si confronta un frigorifero con una stirella ?

herman il lattoniere ha scritto:Lucetta hai perfettamente ragione. Purtroppo di anno in anno il disastro dell'ideologia delle competenze è sempre più palese, ma ai piani alti i cervelloni del ministero pensano che il disastro non è dovuto alle loro riforme continue ed inconcludenti, ma al fatto che non si sia andati abbastanza avanti con riforme e competenze.

Non ti preoccupare per il passaggio traumatico alle medie, perché prima che tuo figlio arrivi all'età giusta i cervelloni di cui sopra avranno costretto anche noi docenti delle medie ad utilizzare questo sistema di (s)valutazione. Del resto ci stiamo arrivando per gradi: dopo averci costretto a compilare anodine tabelle di certificazione delle competenze, nelle quali sono concetti evanescenti sia la "certificazione", sia le "competenze", ci hanno abituato a usare le grigl... ehm tabell... ehm "rubriche di valutazione", sulle quali perdiamo ore a volte ,accapigliandoci su descrittori che spaccano il capello in quattro, senza più riuscire a dare nessun riferimento sintetico del rendimento didattico dell'alunno, la cui realtà è completamente smarrita tra le righe e le colonne delle tabelle.

Nei collegi docenti ci sono sempre i colleghi "più realisti del re", specie quelli della primaria, che più che lasciarsi guidare dal buon senso o da un'idea di bene degli alunni (per non parlare della possibilità per i colleghi di evitare lavoro inutile) desiderano mettersi in mostra sfoggiando l'ortodossia più puntigliosa nel congegnare tabelle o ingigantendo il proprio potere costringendo gli altri docenti a fare come dicono loro; il problema è che a questi zelanti si contrappone il resto del collegio che, nella stragrande maggioranza dei casi, si limita a prendere atto "ormai fanno tutti così"... "è il ministero che lo impone"... "tanto gira e rigira i voti sono sempre gonfiati"... "tanto io metto sempre 10 euro di benzina" e via così di signora mia.

Per quanto mi riguarda, quando arrivano proposte del genere, sono disposto anche a fare il pazzo in maniera indecorosa, rifugiandomi in definitiva nella cosiddetta "opzione minoritaria". Di sicuro quello che non faccio è tacere e fare la ola col braccio in sede di votazione, come tutti.

Però, fuffa per fuffa, mi domando comunque che senso abbia, anche per gli ortodossi, una pagella con una valutazione per singoli obiettivi, una sorta di ibrido tra una programmazione disciplinare e una scheda di valutazione, che produce effetti francamente ridicoli come quello di parcellizzare la competenza di italiano (pardon... lingua italiana), che in prima elementare è banalmente imparare a leggere e scrivere, in sette diversi obiettivi in ossequio (mi domando quanto consapevole) alle competenze europee del quadro comune.

Senza contare il fatto che l'assegnazione del livello sembra (anche se sicuramente non lo è) abbastanza casuale, con magari un intermedio tra gli avanzato a segnalare... boh... cosa? che ascolta ma parla a differenti livelli? Che coglie il significato globale in un ascolto ma partecipa in modo non pertinente? Ma di cosa stiamo parlando?

E il tutto senza far notare che la maggior parte dei termini adoperati non sono fruibili per famiglie straniere ma anche sempliciotte e medie... questo sarebbe un atteggiamento inclusivo?

lucetta10 ha scritto:Ti dico soltanto che il mio povero rampollo non capiva se meritasse o meno il regalino per la pagella!

Dagli un bacio da parte mia

stringiamciacoorte ha scritto:
Il voto delle elementari e delle medie non serve assolutamente a nulla se non a consentire ai genitori di dire (più o meno sinceramente) "mio figlio va bene a scuola/mio figlio è una pippa"; con quella valutazione ai genitori viene tolta anche quella soddisfazione.

Affermazione tanto apodittica quanto sbagliata. Il voto alle elementare e alle medie serve in primis all'alunno, affinché abbia un riscontro più o meno positivo dei propri sforzi. Le elementari le conosco relativamente, le medie meglio: da noi magari si largheggia come votazioni, ma in generale i voti sono correttamente distribuiti, per cui di solito chi ottiene 10 in una disciplina va effettivamente meglio di uno che ottiene 9, che sarà meglio di uno con l'8 e così via.
L'idea di sostituire il voto con un giudizio analitico è profondamente sbagliata, primo perché non fornisce un quadro di sintesi dell'andamento didattico del ragazzo, secondo perché utilizzando le frasi preconfezionate del registro elettronico o della rubrica di valutazione tutto viene fuori tranne che un giudizio "personalizzato".

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Alle famiglie viene negata la possibilità di accedere a una valutazione trasparente del rendimento... ma il voto numerico noooooooo, quello non è inclusivo!

Un sistema del genere mina del tutto la possibilità di sviluppare nei bambini la capacità di autovalutazione e rende il passaggio alla secondaria ancora più traumatico.
Arrivati alle medie sarà un disastro, cadranno di fronte, non dico a un 4 ma a un 6...e allora, vedrete, si proporrà questa roba anche alle medie

E' possibile che entro tre anni si proceda ad elementarizzare anche le superiori e magari entro 8 anni anche l'università.

Il voto delle elementari e delle medie non serve assolutamente a nulla se non a consentire ai genitori di dire (più o meno sinceramente) "mio figlio va bene a scuola/mio figlio è una pippa"; con quella valutazione ai genitori viene tolta anche quella soddisfazione.

Fammi capire, in due scuole diverse ci sono gli stessi 41 indicatori, teoricamente confrontabili in uno spazio 41dimensionale, oppure ogni scuola ha i suoi parametri e quindi i bambini si possono confrontare con la stessa autorevolezza con cui si confronta un frigorifero con una stirella ?

e invece io penso che il voto serva SOPRATTUTTO alle elementari e alle medie, quando si ha una qualche speranza di far acquisire un minimo di senso di autovalutazione e implementare il senso di autoefficacia, sulla base di regole chiare e condivise.
Dopo il primo ciclo entrano in gioco fattori diversi e interessi ultronei, il voto si finalizza ad altro che non sia la percezione delle proprie capacità e limiti e la scoperta dei propri punti di forza e debolezza.
Con questo sistema tutto è perduto, la valutazione diventa un puro esercizio compilativo e decorativo

herman il lattoniere ha scritto:Affermazione tanto apodittica quanto sbagliata. Il voto alle elementare e alle medie serve in primis all'alunno, affinché abbia un riscontro più o meno positivo dei propri sforzi.

Più si è piccoli più il voto è "incoraggiante" e meno è "reale misura", quindi quello che scrivi secondo me è sbagliato.

lucetta10 ha scritto:
Però, fuffa per fuffa, mi domando comunque che senso abbia, anche per gli ortodossi, una pagella con una valutazione per singoli obiettivi, una sorta di ibrido tra una programmazione disciplinare e una scheda di valutazione, che produce effetti francamente ridicoli come quello di parcellizzare la competenza di italiano (pardon... lingua italiana), che in prima elementare è banalmente imparare a leggere e scrivere, in sette diversi obiettivi in ossequio (mi domando quanto consapevole) alle competenze europee del quadro comune.

Senza contare il fatto che l'assegnazione del livello sembra (anche se sicuramente non lo è) abbastanza casuale, con magari un intermedio tra gli avanzato a segnalare... boh... cosa? che ascolta ma parla a differenti livelli? Che coglie il significato globale in un ascolto ma partecipa in modo non pertinente? Ma di cosa stiamo parlando?

E il tutto senza far notare che la maggior parte dei termini adoperati non sono fruibili per famiglie straniere ma anche sempliciotte e medie... questo sarebbe un atteggiamento inclusivo?

Per me la questione è molto chiara: la cosiddetta didattica "per competenze" parcellizza il sapere in tutti i campi, non solo in italiano, con il risultato di chiudere le menti anziché aprirle, senza fornire i vecchi, necessari ferri del mestiere (grammatica, calcolo, comprensione e così via). Quindi dovremmo essere i primi a rifiutarla, sempre e comunque.
Immagina alle medie, quando sarai costretta a dividere la prima competenza europea in dieci sottocompetenze, ciascuna con quattro livelli... come si può pensare che le A, B, C e D non siano assegnate un po' a caso? O dovremmo, come vorrebbe la teoria, per ogni singola attività scolastica all'interno della cosiddetta "unità di apprendimento" stabilire un livello, decuplicando il nostro lavoro e fornendo un quadro tanto dettagliato quanto illegibile nel suo insieme?

Per capire che cosa possa essere l'abiezione in campo didattico-valutativo, guardatevi questa rubrica di valutazione per competenze per un'attività nella scuola dell'infanzia, pubblicata dalla celeberrima esperta Franca Da Re

stringiamciacoorte ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:Affermazione tanto apodittica quanto sbagliata. Il voto alle elementare e alle medie serve in primis all'alunno, affinché abbia un riscontro più o meno positivo dei propri sforzi.

Più si è piccoli più il voto è "incoraggiante" e meno è "reale misura", quindi quello che scrivi secondo me è sbagliato.

estremizzando, ma non tanto, il tuo ragionamento si arriva a una delle due soluzioni: 1) abolire tutti i voti, specie alla scuola dell'obbligo 2) valutare alla primaria come al quinto superiore. Mi paiono due proposte egualmente insensate.
Ci sono centinaia di trattati di docimologia, magari il 99% sarà fuffa, ma questo non ti autorizza a sparare sentenze su cose che forse non conosci così a fondo.

lucetta non hai risposto, i 41 indicatori vengono dal MIUR e sono gli stessi per tutti o sono un vostro pippone ?

stringiamciacoorte ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:Affermazione tanto apodittica quanto sbagliata. Il voto alle elementare e alle medie serve in primis all'alunno, affinché abbia un riscontro più o meno positivo dei propri sforzi.

Più si è piccoli più il voto è "incoraggiante" e meno è "reale misura", quindi quello che scrivi secondo me è sbagliato.

se fosse come dici i voti più alti sarebbero destinati ai meno bravi per incoraggiarli, cosa che palesemente non è
Il bambino ha assoluto bisogno di un riscontro alla propria prestazione, e lo chiede esplicitamente a differenza dell'adulto, proprio come ha bisogno che gli si spieghi se ha capito cosa doveva fare e lo ha fatto bene. Un conto è dirgli "benino" anziché "male" per non scoraggiarlo, diverso è dirgli ottimo a tutto pasto, e non è così che fanno le insegnanti delle elementari, che si muovo veramente su un terreno molto scivoloso.
Di sicuro, il nuovo sistema è solo opaco e null'altro

herman il lattoniere ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:Affermazione tanto apodittica quanto sbagliata. Il voto alle elementare e alle medie serve in primis all'alunno, affinché abbia un riscontro più o meno positivo dei propri sforzi.

Più si è piccoli più il voto è "incoraggiante" e meno è "reale misura", quindi quello che scrivi secondo me è sbagliato.

estremizzando, ma non tanto, il tuo ragionamento si arriva a una delle due soluzioni: 1) abolire tutti i voti, specie alla scuola dell'obbligo 2) valutare alla primaria come al quinto superiore. Mi paiono due proposte egualmente insensate.
Ci sono centinaia di trattati di docimologia, magari il 99% sarà fuffa, ma questo non ti autorizza a sparare sentenze su cose che forse non conosci così a fondo.

3) fornire una valutazione comprensibile (monoindicatore) e prenderla con le pinze.

stringiamciacoorte ha scritto:lucetta non hai risposto, i 41 indicatori vengono dal MIUR e sono gli stessi per tutti o sono un vostro pippone ?

gli obiettivi non devono necessariamente essere 41, ma le discipline sono 10 e se si considerano gli obiettivi a disciplina mi pare complicato scendere sotto una certa cifra.
E' proprio il metodo ad essere sbagliato. Come se tu dovessi dare un diverso giudizio a ciascun obiettivo della tua programmazione: quanti obiettivi ha matematica? Tanti, sicuramente più di tre... prova a immaginare di doverli valutare uno per uno e moltiplica per ogni disciplina. Credo che la fatica sia stata proprio quella di non superare il 41

Comunque aspettiamoci il solito ciclo cronologico che va avanti ininterrottamente dagli anni settanta in poi con una semiperiodicità di circa dieci anni alla volta:

- basta con i voti, che sono etichettanti, umilianti e non inclusivi, ci vuole il giudizio che invece è attentamente personalizzato su ogni singolo bambino!

- basta con i giudizi, che sono troppo vaghi, troppo lunghi, troppo pieni di termini difficili e non ci si capisce niente, ci vuole il voto che invece è chiaro!

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:Affermazione tanto apodittica quanto sbagliata. Il voto alle elementare e alle medie serve in primis all'alunno, affinché abbia un riscontro più o meno positivo dei propri sforzi.

Più si è piccoli più il voto è "incoraggiante" e meno è "reale misura", quindi quello che scrivi secondo me è sbagliato.

se fosse come dici i voti più alti sarebbero destinati ai meno bravi per incoraggiarli, cosa che palesemente non è

I più bravi prendono 10, i normali prendono 9 le capre 8; 8 è incoraggiante perchè è 2 oltre il 6.

Non dico che sia sbagliato, i bambini vanno incoraggiati

paniscus_2.1 ha scritto:Comunque aspettiamoci il solito ciclo cronologico che va avanti ininterrottamente dagli anni settanta in poi con una semiperiodicità di circa dieci anni alla volta:

- basta con i voti, che sono etichettanti, umilianti e non inclusivi, ci vuole il giudizio che invece è attentamente personalizzato su ogni singolo bambino!

- basta con i giudizi, che sono troppo vaghi, troppo lunghi, troppo pieni di termini difficili e non ci si capisce niente, ci vuole il voto che invece è chiaro!

questi però non sono né voti né giudizi, né sintetici né lunghi... sono una cosa completamente diversa, una impostazione per competenze che scardina quello che dici

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:lucetta non hai risposto, i 41 indicatori vengono dal MIUR e sono gli stessi per tutti o sono un vostro pippone ?

gli obiettivi non devono necessariamente essere 41, ma le discipline sono 10 e se si considerano gli obiettivi a disciplina mi pare complicato scendere sotto una certa cifra.
E' proprio il metodo ad essere sbagliato. Come se tu dovessi dare un diverso giudizio a ciascun obiettivo della tua programmazione: quanti obiettivi ha matematica? Tanti, sicuramente più di tre... prova a immaginare di doverli valutare uno per uno e moltiplica per ogni disciplina. Credo che la fatica sia stata proprio quella di non superare il 41

OK, ho capito

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:Affermazione tanto apodittica quanto sbagliata. Il voto alle elementare e alle medie serve in primis all'alunno, affinché abbia un riscontro più o meno positivo dei propri sforzi.

Più si è piccoli più il voto è "incoraggiante" e meno è "reale misura", quindi quello che scrivi secondo me è sbagliato.

se fosse come dici i voti più alti sarebbero destinati ai meno bravi per incoraggiarli, cosa che palesemente non è

I più bravi prendono 10, i normali prendono 9 le capre 8; 8 è incoraggiante perchè è 2 oltre il 6.

Non dico che sia sbagliato, i bambini vanno incoraggiati

e allora?

lucetta10 ha scritto:

La badessa ha scritto:Sorvolare su questa scempiaggine.  Personalmente non intendo nemmeno accedere al " pagellino", avendo già valutato in modo autonomo cosa mio figlio ha imparato, acquisito , e su cosa ancora occorre esercitarsi in estate.  
Il pilota che finisce con il suo aereo nella nebbia o nel temporale non deve lasciarsi distrarre dalle condizioni visive esterne confuse ma deve mantenere la rotta con i suoi propri schemi mentali di ciò che bisogna continuare a fare

Quindi ogni genitore si fa la sua valutazione, come sempre... Perfetto! Ci mancavano i quisque de populo che si sostituiscono a noi.

Ci aspetta un futuro radioso

Allora affidati ai sacri testi pedagogici e alle formule mistiche della pagella di tuo figlio.
Di che ti lamenti? Tu non sei in grado di valutare gli apprendimenti di tuo figlio senza le scartoffie e le frasi trendy del new pagellino?
Comunque il calcolo matriciale permette facilmente di confrontare griglie n×n nello spazio vettoriale a m dimensioni delle competenze e delle valutazioni

E allora andava bene prendere 1 voto per ogni verifica, 1 voto per ogni materia e 1 voto in ogni esame di stato, anche tutti gonfiati (magari non l'ultimo).