Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
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Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Il post che apro riguarda alcune mie riflessioni sulla comunicazione efficace con gli alunni ed alcuni dubbi inerenti a ciò che normalmente viene proposto nei corsi di aggiornamento per i docenti riguardanti la gestione delle classi e la relazione educativa. Spesso (quasi sempre) nei corsi di aggiornamento di questo tipo i formatori affermano che lo stile comunicativo deve descrivere obiettivamente senza giudicare il comportamento negativo dell'alunno, descriverne gli effetti e l'insegnante deve esprimere le proprie emozioni (ovviamente negative) di fronte ai comportamenti scorretti dell'allievo. Ad esempio se un alunno fa uno sgambetto ad un compagno il docente dovrebbe dire: "Quando fai lo sgambetto al compagno questi può cadere e farsi molto male e io perdo la calma". Si chiamano in pedagogia MESSAGGI IO, cioé quei messaggi in cui il docente esprime come si sente quando un allievo trasgredisce le regole. Apparentemente sembra tutto corretto, ma.........c'è un grosso problema a mio avviso. Se l'insegnante si trova di fronte ad un alunno terribile (un BULLO insomma) che prova piacere nel mettere in difficoltà l'adulto, ecco che se l'insegnante afferma: "Quando disturbi la lezione io mi infastidisco" l'alunno potrebbe reagire ridendoti in faccia, perché è proprio quello che vuole, infastidire e provocare il docente. Quindi se l'insegnante esprime il fastidio con le parole, avrà solo fatto il gioco dell'alunno! Di conseguenza io ritengo che i messaggi IO in cui si invitano nei corsi i docenti ad esprimere le proprie emozioni NON vadano sempre bene, ma anzi finiscono per far sembrare il docente un debole di fronte ai soggetti che hanno atteggiamenti di bullismo verso compagni e docenti. Per alcuni soggetti (intendo soggetti senza patologie) ci vuole la coercizione, perché è solo quel linguaggio che comprendono.
Sono corrette le mie osservazioni secondo voi?
Sono corrette le mie osservazioni secondo voi?
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
" Signor Dirigente, quando Ella cerca di impormi questi corsi insulsi suscita in me una profonda irritazione ".
E certo che l" alunno bullo ti ride in faccia! Ne ha ben donde.
E certo che l" alunno bullo ti ride in faccia! Ne ha ben donde.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
I messaggi IO sono un concetto che sviluppa Thomas Gordon anche nel libro Insegnanti Efficaci.
Gordon dice anche che bisognerebbe creare una relazione
positiva con il gruppo classe prima di ricorrere al Messaggi IO, che in mancanza di ciò è altamente probabile che rimanga inascoltato.
Quindi Gordon stesso dice che è inutile se non si creano le condizioni adatte.
Da quanto ho visto il bullo spesso rispetta a sua volta solo l'insegnante bullo (non autorevole, proprio bullo).
Gordon dice anche che bisognerebbe creare una relazione
positiva con il gruppo classe prima di ricorrere al Messaggi IO, che in mancanza di ciò è altamente probabile che rimanga inascoltato.
Quindi Gordon stesso dice che è inutile se non si creano le condizioni adatte.
Da quanto ho visto il bullo spesso rispetta a sua volta solo l'insegnante bullo (non autorevole, proprio bullo).
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Poi ci sono i corsi di formazione sulla sicurezza e quelli sindacali che ti dicono invece di registrare sempre per iscritto quello che succede in classe. Perché in caso di denuncia di un genitore il tuo comportamento pedagogico di tipo gordoniano equivale ad atto omissivo. Ricordo l'insegnante Toscano prossimo alla pensione che subì atti delinquenziali dai propri alunni( quelli che chiamiamo atti di bullismo). Evitò di denunciare l'accaduto e l'ufficio scolastico provinciale di competenza aprì un fascicolo nei suoi confronti.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Per la mia esperienza non funziona. In questo anno ho avuto una dirigente che seguiva questa filosofia, non si potevano mettere note disciplinari , le sanzioni disciplinari un utopia. In una classe con il coordinatore che applicava pedissequamente la suddetta teoria abbiamo fatto 3 consigli straordinari per sentirci dire come gestire laclasse che dopo ogni consiglio peggiorava fino ad arrivare al penultimo giorno di scuola a dar fuoco a un banco con il gel disinfettante(I problemidi gestionedella classe erano generalizzati tranne per due colleghi e la coordinatrice che li negava ). Io che non ho mai avuto difficoltà a gestire classi dell'IPSIA ho avuto difficoltà con le classi di questo tecnico. Probabilmente le continue interferenze del DS in classe non hanno aiutato.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
La comunicazione e la relazione, in particolare a scuola, sono due fenomeni talmente complessi e pieni di variabili imprevedibili che mi stupisco si possa davvero sperare di somministrare ricette universali per gestirli.
Quando emergono le difficoltà si può solo provare a lavorare su quello specifico gruppo classe, e in questo i docenti dovrebbero avere un aiuto da professionalità esterne.
Dopodichè è indubbio che non siamo formati su questo versante, ed è una mancanza grave per un mestiere basato sulla relazione. In generale penso che sarebbe sensato promuovere presso i docenti una formazione che li porti a riflettere sul proprio modo di agire (spesso abbiamo poca consapevolezza del nostro modo di gestire le relazioni).; ho però poca fiducia verso i potenziali erogatori di questa formazione...
Quando emergono le difficoltà si può solo provare a lavorare su quello specifico gruppo classe, e in questo i docenti dovrebbero avere un aiuto da professionalità esterne.
Dopodichè è indubbio che non siamo formati su questo versante, ed è una mancanza grave per un mestiere basato sulla relazione. In generale penso che sarebbe sensato promuovere presso i docenti una formazione che li porti a riflettere sul proprio modo di agire (spesso abbiamo poca consapevolezza del nostro modo di gestire le relazioni).; ho però poca fiducia verso i potenziali erogatori di questa formazione...
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Vuoi dire che avevate un dirigente dichiaratamente gordoniano ma che allo stesso tempo imponeva dall'alto le sue decisioni quando Gordon promuove una scuola democratica basata sul dialogo e sul considerare i bisogni di tutti (compresi i docenti)?pasqui74 ha scritto:Per la mia esperienza non funziona. In questo anno ho avuto una dirigente che seguiva questa filosofia, non si potevano mettere note disciplinari , le sanzioni disciplinari un utopia. In una classe con il coordinatore che applicava pedissequamente la suddetta teoria abbiamo fatto 3 consigli straordinari per sentirci dire come gestire laclasse che dopo ogni consiglio peggiorava fino ad arrivare al penultimo giorno di scuola a dar fuoco a un banco con il gel disinfettante(I problemidi gestionedella classe erano generalizzati tranne per due colleghi e la coordinatrice che li negava ). Io che non ho mai avuto difficoltà a gestire classi dell'IPSIA ho avuto difficoltà con le classi di questo tecnico. Probabilmente le continue interferenze del DS in classe non hanno aiutato.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Era uno psicologo clinicostringiamciacoorte ha scritto:Thomas Gordon di mestiere che fa ? Il docente di adolescenti ?
Oppure è un altro che parla di cose che non conosce ?
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Scuola70 ha scritto: "Quando fai lo sgambetto al compagno questi può cadere e farsi molto male e io perdo la calma".
Ah...cioè tu a 51 anni diresti ad un bambino di 8 che non sai gestirti e gestire la situazione? Questo è un buon messaggio IO?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
I cattivi comportamenti hanno delle conseguenze: se spingi un compagno o gli metti lo sgambetto intanto ti scusi e io ti spiego che significa farsi male, e provo a farti mettere nei panni dell’altro (insegnare l’empatia) poi starai seduto in giardino, oppure avrai un compito in più da svolgere durante la ricreazione. I buoni comportamenti invece vengono premiati. Ho insegnato alcuni anni alle elementari prima di passare alle superiori e facevo così. Avevo un buon rapporto, credo coi bambini, ma trovo difficilissimo questo aspetto coi bambini di quell’età. Onesta: molto più semplice alla superiori, dove ovviamente ci sono altri problemi.
paranoid- Messaggi : 604
Data d'iscrizione : 14.04.16
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Vuoi dire che avevate un dirigente dichiaratamente gordoniano ma che allo stesso tempo imponeva dall'alto le sue decisioni quando Gordon promuove una scuola democratica basata sul dialogo e sul considerare i bisogni di tutti (compresi i docenti)?[/quote]
Ho avuto un DS disorganizzato, egocentrico, impositivo ecc che poi ci faceva queste belle lezioncine teoriche su come gestire una classe problematica.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
pasqui74 ha scritto:
Ho avuto un DS disorganizzato, egocentrico, impositivo ecc che poi ci faceva queste belle lezioncine teoriche su come gestire una classe problematica.
Andato in pensione?
E nonostante queste caratteristiche riusciva a gestire la scuola?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Mancano diversi anni alla pensione, purtroppo. La scuola è un disastro e mi sono trovata malissimo. Un istituto tecnico che mi ha fatto rimpiangere il professionale per il livello delle richieste agli alunni. Organizzazionepessima e tutto fatto all'ultimo momento, i colleghi il 30/08 non avevano idea degli impegni dal 01/09. Gestisce la scuola da 2 anni ed ha quasi azzerato l'ottimo lavoro del precedente DS.
Per non parlare del diritto alla disconnessione, non ha idea di cosa sia.
Per non parlare del diritto alla disconnessione, non ha idea di cosa sia.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Avete aperto il vaso di Pandora.
Questo topic potrebbe durare all'infinito, persino senza incursioni OT e divagazioni varie.
Difatti concordo in toto su quanto ha ricordato serpina.
Questo topic potrebbe durare all'infinito, persino senza incursioni OT e divagazioni varie.
Difatti concordo in toto su quanto ha ricordato serpina.
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
stringiamciacoorte ha scritto:Thomas Gordon di mestiere che fa ? Il docente di adolescenti ?
Oppure è un altro che parla di cose che non conosce ?
Ho un ricordo ansiogeno e deprimente di quando frequentavo forum a tema genitoriale (vi do la mia parola d'onore che poi ho smesso) in cui esisteva un nucleo duro di "mamme gordoniane" che pontificavano sulla superiorità assoluta di questo metodo, e su quanto fossero arretrate, reazionarie e ottuse tutte le altre.
"Ma come, tu ancora ricorri ai rimproveri? Io mio figlio non lo rimprovero MAI, riesco a gestire tutto col dialogo! "
"Ma come, tu ancora poni dei divieti a tuo figlio? Ma i divieti sono il male assoluto, io non gli proibisco mai nulla, basta parlarci!"
...e così via.
Poi veniva fuori, inevitabilmente, una delle seguenti tre evidenze:
- o la mamma gordoniana si era ritrovata per puro caso un figlio eccezionalmente arrendevole (i famosi "bambini con cui basta un'occhiata", che sono pochi ma esistono), per cui il pupo obbediva ciecamente al minimo cenno, e quindi non c'era niente da rimproverargli, ma la mamma si sentiva tanto virtuosa a non rimproverarlo mai per scelta sua, e tanto brava ad averlo educato come si deve (e questa tipologia, di solito, andava fuori di testa quando aveva il secondo figlio, e si rendeva conto che invece non era uguale)...
- o la mamma gordoniana aveva un livello altissimo di sopportazione di comportamenti scorretti, capricciosi, violenti o aggressivi (cioè, lasciava fare al figlio tutto quello che cavolo gli pareva, senza mettergli mai nessun limite), e quindi non lo rimproverava mai perché non trovava mai niente da rimproverargli, nemmeno quando distruggeva i mobili di casa o picchiava i compagni...
- oppure, terza possibilità, la cosiddetta mamma gordoniana era una straordinaria manipolatrice che, a forza di indottrinamento affettuoso e sorridente, riusciva sempre a far fare al figlio quello che voleva lei, però dandogli l'illusione di aver scelto da solo, dopo averlo rintronato di "dialogo". Per cui, non c'era mai bisogno di criticarlo o di richiamarlo, perché alla fine si uniformava sempre alle aspettative dei genitori.
L'applicazione del metodo agli insegnanti, per fortuna, me la sono scampata.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
gugu ha scritto:Scuola70 ha scritto: "Quando fai lo sgambetto al compagno questi può cadere e farsi molto male e io perdo la calma".
Ah...cioè tu a 51 anni diresti ad un bambino di 8 che non sai gestirti e gestire la situazione? Questo è un buon messaggio IO?
Più che altro, il problema è che IO perdo la calma? Qua IO c'entra un fico secco. Dire IO la fa diventare una questione personale. Il Gordoniano di scuola non ne capisce molto.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Ma infatti in questo caso il messaggio IO è stato male impiegato.mac67 ha scritto:gugu ha scritto:Scuola70 ha scritto: "Quando fai lo sgambetto al compagno questi può cadere e farsi molto male e io perdo la calma".
Ah...cioè tu a 51 anni diresti ad un bambino di 8 che non sai gestirti e gestire la situazione? Questo è un buon messaggio IO?
Più che altro, il problema è che IO perdo la calma? Qua IO c'entra un fico secco. Dire IO la fa diventare una questione personale. Il Gordoniano di scuola non ne capisce molto.
In termini di conseguenze è più corretto spiegare che il compagno si fa male.
Un messaggio IO ci riguarda in prima persona. Un esempio che avevo letto era più o meno così "Ragazzi sono stanca di tornare ogni sera a casa tardi perché voi non tenete in ordine l'aula e altrimenti il bidello se la prenderebbe con me". La conseguenza deve agire in modo diretto e evidente su chi attiva il messaggio IO.
Ultima modifica di Ellie* il Dom Set 05, 2021 6:30 pm - modificato 1 volta.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
paniscus_2.1 ha scritto:stringiamciacoorte ha scritto:Thomas Gordon di mestiere che fa ? Il docente di adolescenti ?
Oppure è un altro che parla di cose che non conosce ?
Ho un ricordo ansiogeno e deprimente di quando frequentavo forum a tema genitoriale (vi do la mia parola d'onore che poi ho smesso) in cui esisteva un nucleo duro di "mamme gordoniane" che pontificavano sulla superiorità assoluta di questo metodo, e su quanto fossero arretrate, reazionarie e ottuse tutte le altre.
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L'applicazione del metodo agli insegnanti, per fortuna, me la sono scampata.
Suona un po' come "mamme klingoniane"... Scuola Ultima Frontiera!
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Ellie* ha scritto:Ma infatti in questo caso il messaggio IO è stato male impiegato.
In termini di conseguenze è più corretto spiegare che il compagno si fa male.
Un messaggio IO ci riguarda in prima persona. Un esempio che avevo letto era più o meno così "Ragazzi sono stanca di tornare ogni sera a casa tardi perché voi non tenete in ordine l'aula e altrimenti il bidello se la prenderebbe con me". La conseguenza deve agire in modo diretto e evidente su chi attiva il messaggio IO.
E anche questo messaggio è sbagliato. Non si tratta di fare quel che vuole il prof, ma quel che vuole la buona educazione e le regole di convivenza civile che la società e la scuola si danno.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Può essere sbagliato, ma corretto dal punto di vista del Messaggio IO.mac67 ha scritto:Ellie* ha scritto:Ma infatti in questo caso il messaggio IO è stato male impiegato.
In termini di conseguenze è più corretto spiegare che il compagno si fa male.
Un messaggio IO ci riguarda in prima persona. Un esempio che avevo letto era più o meno così "Ragazzi sono stanca di tornare ogni sera a casa tardi perché voi non tenete in ordine l'aula e altrimenti il bidello se la prenderebbe con me". La conseguenza deve agire in modo diretto e evidente su chi attiva il messaggio IO.
E anche questo messaggio è sbagliato. Non si tratta di fare quel che vuole il prof, ma quel che vuole la buona educazione e le regole di convivenza civile che la società e la scuola si danno.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Guardate, che l'esempio dello sgambetto non me lo sono inventato io, quel messaggio dello sgambetto che dice "Io perdo la calma" mi è stato proprio proposto ad un corso (per gestire i ragazzi DOP e ADHD) da formatori psicologici come un messaggio efficace!
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Ellie* ha scritto:Può essere sbagliato, ma corretto dal punto di vista del Messaggio IO.mac67 ha scritto:Ellie* ha scritto:Ma infatti in questo caso il messaggio IO è stato male impiegato.
In termini di conseguenze è più corretto spiegare che il compagno si fa male.
Un messaggio IO ci riguarda in prima persona. Un esempio che avevo letto era più o meno così "Ragazzi sono stanca di tornare ogni sera a casa tardi perché voi non tenete in ordine l'aula e altrimenti il bidello se la prenderebbe con me". La conseguenza deve agire in modo diretto e evidente su chi attiva il messaggio IO.
E anche questo messaggio è sbagliato. Non si tratta di fare quel che vuole il prof, ma quel che vuole la buona educazione e le regole di convivenza civile che la società e la scuola si danno.
Intendevo, sbagliato nel contesto scolastico. Per questo sono critico con il metodo alla radice: sarà stato pensato per i rapporti interpersonali, ma la scuola è un'altra cosa.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Scuola70 ha scritto:Guardate, che l'esempio dello sgambetto non me lo sono inventato io, quel messaggio dello sgambetto che dice "Io perdo la calma" mi è stato proprio proposto ad un corso (per gestire i ragazzi DOP e ADHD) da formatori psicologici come un messaggio efficace!
...e questo la dice lunga sul livello culturale e sul livello etico dei corsi di aggiornamento e formazione che ci vengono proposti.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Riflessioni sulla comunicazione con gli alunni.
Anche Bianchi usa lo stesso metodo: se siete vaccinati, toglietevi la mascherina, altrimenti "IO mi dispiaccio".
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
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