usare griglia esame di stato per le interrogazioni delle classi prime?

buongiorno,

chiedo scusa se forse sarà un po' OT, ma mi trovo con questo problema. Il dip.to ha creato negli anni una griglia per le interrogazioni degli studenti (non esame di stato, proprio le interrogazioni normali dalle prime in su) che si basa però su quella dell'esame di stato. In pratica per dare il voto sommano qualche frazione di punto per le conoscenze, qualche frazione per le competenze e per le capacità, in modo che il punteggio massimo sia 10.

ovviamente questa griglia cozza con la tabella di valutazione dichiarata nel ptof, che invece definisce il voto, per esempio il 6, come conoscenze sufficienti, competenze sufficienti e capacità sufficienti.

in tutte le scuole precedenti dove sono stata lasciavano libera la possibilità di decidere i punteggi delle griglie, ma l'importante era tenere a mente il ptof che faceva fede in caso di ricorsi. e si usava fare praticamente quasi solo compiti scritti. qui invece mi dicono (ed è anche scritto sul loro ptof) che la tabella di valutazione dichiarata nel ptof è solo indicativa e che, essendo la loro griglia innovativa e ben pensata (ne sono molto orgogliosi) io dovrei usarla sempre, fare praticamente solo orali, anche a costo di fare solo 1 orale al primo periodo (classi da 25 studenti, 2 ore di lezione la settimana, primo periodo che termina prima di natale) e basarmi su quello per lo scrutinio.

io trovo la loro griglia complessa e soprattutto non coerente con la tabella di valutazione dichiarata nel PTOF e non vorrei trovarmi ricorsi a manetta, nè studenti che mi contestano che uno aveva una mezza conoscenza in più ma il suo compagno invece migliore abilità... vorrei evitare che mi tirassero scema... anche perchè avrò 9 classi, di cui almeno 4 prime, e non proprio le classi di quelli che amano la mia materia...

inoltre il dip.to, basandosi sostanzialmente su questo orale, e facendo ben pochi scritti, di fatto fa un voto solo al trimestre. (io sono abituata nelle altre scuole a farne minimo due, se non 3. sospetto che sia tutta una menata per insegnare poco e non passare i pomeriggi a correggere le verifiche, ma non vorrei pensar male proprio appena arrivata in scuola nuova)

cosa mi consigliate? posso fare gli scritti alla mia maniera e tenere riferimento al ptof senza impelagarmi in tutti questi orali, in modo da poter fare il mio programma come al solito (e come fanno in tutte le 6-7 scuole che ho visto precedentemente?). già quella griglia è un casino alla maturità, figuriamoci nelle prime...

p.s. purtroppo anche la tabella di valutazione del ptof è curiosa, perchè dà descrittori identici per i voti 1,2 i voti 3,4 (che sarebbe il meno) ma anche per i voti 8 e 9... ma magari quello gli studenti non se ne accorgono (speriamo).

grazie a chi vorrà rispondermi

Per me la griglia degli esami non può essere usata se non per verifiche al quinto anno. Se il dipartimento decide qualcosa che cozza col ptof, è il dipartimento a sbagliare. Se il ptof presenta lacune, può sempre essere modificato. Fallo presente alla funzione strumentale che si occupa del ptof

Capisco il problema e credo di capire la motivazione che ha spinto il dipartimento a scegliere questa modalità, anche se non concordo.
C'è la necessità di portare gradualmente gli studenti a familiarizzare con questo tipo di griglia. Lo scorso anno, con una terza, ho fatto 2 verifiche scritte di fisica usando la griglia dello scritto di fisica per la maturità scientifica, un unico problema con domande anche di teoria e con un ragionamento deduttivo sulle ipotesi prima di svolgere effettivamente il calcolo. Le altre 4 prove scritte erano normalmente a problemi di difficoltà crescente. Ho notato che già alla seconda delle 2 prove gli studenti hanno avuto minori difficoltà, mentre la prima è stata un mezzo disastro.
Credo che l'idea, rivolta all'orale, sia la stessa.
Se non riesci a far modificare le decisioni del dipartimento, potresti fare una prova orale con le finalità di abituare gli studenti all'esame di maturità, e poi procedere con le ordinarie prove scritte: è vero che devono abituarsi all'esame, ma devono avere anche del materiale sul quale poter impostare la prova.

Parliamo di scuola superiore, suppongo.

Il PTOF dovrebbe limitarsi a riportare quanto deciso dai dipartimenti e dal collegio.

Nelle prime classi non è banale applicare le griglie dell'esame di stato (parliamo di matematica? Fisica?), ma strutturando adeguatamente la prova ci si può arrivare. Chiaro che bisogna uscire un po' dagli schemi (per esempio, non seguire l'ordine del libro per la presentazione degli argomenti).

@melia ha scritto:Capisco il problema e credo di capire la motivazione che ha spinto il dipartimento a scegliere questa modalità, anche se non concordo.

Ma comunque non mi risulta che il dipartimento possa imporre a tutti i suoi membri di usare la stessa griglia se c'è qualcuno che non è d'accordo. E in particolare, se ci sono evidenze che questa sia in contraddizione con i criteri precisati nel ptof, il disaccordo è perfettamente legittimo...

grazie a tutti.

la materia è scienze naturali, in un liceo classico.

dopo colloquio con ds, la ds mi ha confermato che non sono costretta a seguire la griglia, e che posso tranquillamente seguire il ptof perchè è facoltà dell'insegnante deciderlo autonomamente.

(p.s. la ds suppone che chi ha costruito la griglia non sapesse che la griglia di dipartimento dovesse essere "un'emanazione del" PTOF. mi ha spiegato che forse ciò è dovuto al fatto che hanno fatto dei corsi specifici sulla valutazione e perciò hanno perso di vista il punto della questione...)

grazie ancora a tutti

Un voto a quadrimestre?? Non vedo onestamente come si possa considerare congruo questo numero di valutazioni!