Come gestire gli atti violenti
+5
Blizzard
saracinesca
carla75
Ellie*
Scuola70
9 partecipanti
Pagina 1 di 1
Come gestire gli atti violenti
Vi è mai capitato un bambino o ragazzo disabile violento?
Quando e come scaturivano i suoi atti aggressivi?
Come reagivate e gestivate la situazione?
Credo che a chiunque lavori sul sostegno da qualche anno sia capitato almeno un caso "da paura" (magari proprio i primissimi anni) o se non direttamente nella scuole frequentata c'era sicuramente il classico caso disperato, di quelli che mandano all'ospedale qualche collega.
Quando e come scaturivano i suoi atti aggressivi?
Come reagivate e gestivate la situazione?
Credo che a chiunque lavori sul sostegno da qualche anno sia capitato almeno un caso "da paura" (magari proprio i primissimi anni) o se non direttamente nella scuole frequentata c'era sicuramente il classico caso disperato, di quelli che mandano all'ospedale qualche collega.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Come gestire gli atti violenti
Se l'insegnante di sostegno viene mandata all'ospedale dal bambino significa che NON è idonea a fare il mestiere che fa, punto. Infatti significa che l'insegnante ha messo in atto delle azioni controproducenti che scatenano le crisi del bambino e che quindi è ignorante, nel senso proprio che ignora le metodologie giuste per approcciarsi all'alunno con handicap e questo è segno di mancanza di idoneità alla funzione professionale. Gli insegnanti di sostegno di oggi non sono formati, sono insegnanti che prima erano curricolari ed insegnava una disciplina, solo successivamente sono diventati insegnanti di sostegno, ma il docente di sostegno deve avere competenze anche di tipo psicologico e nozioni mediche, deve conoscere come agire per ogni tipo di disabilità e quali strategie adottare. Ogni azione e reazione del ragazzo con handicap ha un motivo ben preciso che va scoperto e bisogna evitare quello che scatena le crisi. Molti anni fa ho assistito ad una scena in cui un'insegnante di sostegno insisteva a toccare con gesti di incoraggiamento un alunno che rifiutava il contatto fisico in quanto autistico, l'alunno le ruppe gli occhiali in una crisi e le tirò i capelli, ecco, in questo caso si trattava di grave ignoranza ma anche proprio di imperizia, poiché l'insegnante sapeva benissimo che l'alunno rifiutava il contatto e nonostante tutto si comportava come si agisce con un ragazzo senza quella problematica.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Come gestire gli atti violenti
Vabbè non necessariamente mandano all'ospedale l'insegnante di sostegno, talvolta anche il curricolare se è meno agile di quello di sostegno!
Comunque siete liberi di esprimere le vostre esperienze, ci mancherebbe, ho chiesto apposta, però vorrei limitare il tono giudicante.
Comunque siete liberi di esprimere le vostre esperienze, ci mancherebbe, ho chiesto apposta, però vorrei limitare il tono giudicante.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Come gestire gli atti violenti
Sei sicura? Una volta una collega è stata aggredita da un ragazzo autistico perché aveva fatto la coda ai capelli. Abbiamo scoperto così che lui non lo sopportava, ma non stava scritto da nessuna parte. Un'altra ragazza non sopportava vedere dei libri messi in un ordine diverso da quello visto il giorno prima. quando passava per il corridoio e si accorgeva che un vocabolario era stato spostato andava su tutte le furie. Un altro alunno improvvisamente inizio' a strappare tutti i libri e i quaderni di professori e compagni. scoprimmo dopo che l'educatore del centro lo utilizzava come strumento di decompressione. Tu saresti in grado di gestire qualsiasi variabile , anche quelle che non conosci?Scuola70 ha scritto:Se l'insegnante di sostegno viene mandata all'ospedale dal bambino significa che NON è idonea a fare il mestiere che fa, punto. Infatti significa che l'insegnante ha messo in atto delle azioni controproducenti che scatenano le crisi del bambino e che quindi è ignorante, nel senso proprio che ignora le metodologie giuste per approcciarsi all'alunno con handicap e questo è segno di mancanza di idoneità alla funzione professionale. Gli insegnanti di sostegno di oggi non sono formati, sono insegnanti che prima erano curricolari ed insegnava una disciplina, solo successivamente sono diventati insegnanti di sostegno, ma il docente di sostegno deve avere competenze anche di tipo psicologico e nozioni mediche, deve conoscere come agire per ogni tipo di disabilità e quali strategie adottare. Ogni azione e reazione del ragazzo con handicap ha un motivo ben preciso che va scoperto e bisogna evitare quello che scatena le crisi. Molti anni fa ho assistito ad una scena in cui un'insegnante di sostegno insisteva a toccare con gesti di incoraggiamento un alunno che rifiutava il contatto fisico in quanto autistico, l'alunno le ruppe gli occhiali in una crisi e le tirò i capelli, ecco, in questo caso si trattava di grave ignoranza ma anche proprio di imperizia, poiché l'insegnante sapeva benissimo che l'alunno rifiutava il contatto e nonostante tutto si comportava come si agisce con un ragazzo senza quella problematica.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: Come gestire gli atti violenti
Carla infatti la questione è ben più complessa.
Innanzitutto non si sa sempre in che modo la famiglia si relaziona al ragazzo/bambino.
Se ad esempio ha risposto con aggressività alle crisi del figlio, è possibile che questo sviluppi a sua volta atteggiamenti aggressivi eterodiretti (e/o autodiretti).
Dico famiglia e non educatori perché nel caso dell'educatore se viene fuori può essere allontanato, invece capite che la situazione nel caso della famiglia è ben più complessa.
So anche di esperti (psicologi ad esempio) che hanno passato la loro ora di visita di controllo a prendere solo schiaffi e sputi lol
Quindi non parliamo di insegnanti improvvisati, anzi, se hai a che fare con la disabilità sai già che un po' di lividi ce li devi mettere in conto.
Non per niente c'è il rischio biologico accentuato in gravidanza per l'insegnante di sostegno e ti mandano in maternità quanto prima.
Innanzitutto non si sa sempre in che modo la famiglia si relaziona al ragazzo/bambino.
Se ad esempio ha risposto con aggressività alle crisi del figlio, è possibile che questo sviluppi a sua volta atteggiamenti aggressivi eterodiretti (e/o autodiretti).
Dico famiglia e non educatori perché nel caso dell'educatore se viene fuori può essere allontanato, invece capite che la situazione nel caso della famiglia è ben più complessa.
So anche di esperti (psicologi ad esempio) che hanno passato la loro ora di visita di controllo a prendere solo schiaffi e sputi lol
Quindi non parliamo di insegnanti improvvisati, anzi, se hai a che fare con la disabilità sai già che un po' di lividi ce li devi mettere in conto.
Non per niente c'è il rischio biologico accentuato in gravidanza per l'insegnante di sostegno e ti mandano in maternità quanto prima.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Come gestire gli atti violenti
Scuola70 ha scritto:Se l'insegnante di sostegno viene mandata all'ospedale dal bambino significa che NON è idonea a fare il mestiere che fa, punto. Infatti significa che l'insegnante ha messo in atto delle azioni controproducenti che scatenano le crisi del bambino e che quindi è ignorante, nel senso proprio che ignora le metodologie giuste per approcciarsi all'alunno con handicap e questo è segno di mancanza di idoneità alla funzione professionale. Gli insegnanti di sostegno di oggi non sono formati, sono insegnanti che prima erano curricolari ed insegnava una disciplina, solo successivamente sono diventati insegnanti di sostegno, ma il docente di sostegno deve avere competenze anche di tipo psicologico e nozioni mediche, deve conoscere come agire per ogni tipo di disabilità e quali strategie adottare. Ogni azione e reazione del ragazzo con handicap ha un motivo ben preciso che va scoperto e bisogna evitare quello che scatena le crisi. Molti anni fa ho assistito ad una scena in cui un'insegnante di sostegno insisteva a toccare con gesti di incoraggiamento un alunno che rifiutava il contatto fisico in quanto autistico, l'alunno le ruppe gli occhiali in una crisi e le tirò i capelli, ecco, in questo caso si trattava di grave ignoranza ma anche proprio di imperizia, poiché l'insegnante sapeva benissimo che l'alunno rifiutava il contatto e nonostante tutto si comportava come si agisce con un ragazzo senza quella problematica.
Speriamo sempre di trovare colleghi infallibili come te allora!
saracinesca- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Come gestire gli atti violenti
Non dico affatto di essere infallibile e non lo pretendo neanche, (sono insegnante curricolare e non di sostegno tra l'altro....), ma ciò che obiettivamente vedo e non si può negare è il fatto che molti docenti di sostegno hanno avuto una scarsa preparazione per il compito molto delicato che si trovavano ad affrontare, e sono insegnanti che prima erano curricolari ed insegnavano una disciplina specifica (spesso tecnologia, musica, arte, ecc.); ora, è già complicato e difficile gestire per vari motivi una classe di alunni per le notevoli problematiche presenti (BES, DSA, stranieri, ecc.), se poi il docente, sia pure in un rapporto uno ad uno, deve avere a che fare con disabilità gravi, il tutto è sicuramente più complicato e delicato.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Come gestire gli atti violenti
Non capisco cosa c'entra il fatto che gli insegnanti di sostegno fossero curriculari, dal momento che per sostegno non esiste un percorso ad hoc, salvo il tfa che non dà un attestato di onniscienza considerando anche la varietà delle disabilità. Sul fatto che molti insegnanti si improvvisino sono d'accordo, ma la colpa principale è del MIUR. Quello su cui non concordo è il tuo bollare come incapace un docente che verrebbe picchiato da un alunno. Evidentemente hai una visione molto ristretta o ti è sempre andata bene.
saracinesca- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Come gestire gli atti violenti
Scuola70 ha scritto:Se l'insegnante di sostegno viene mandata all'ospedale dal bambino significa che NON è idonea a fare il mestiere che fa, punto.
È il ministero ad assegnare incarichi di Sostegno a personale NON abilitato e che nemmeno ha intenzione di fare quella carriera, quindi è responsabile di mandare personale non idoneo pur di tappare i buchi.
Non si può biasimare chi, pur non avendo la minima formazione, cerca di fare del suo meglio.
Blizzard- Messaggi : 155
Data d'iscrizione : 30.08.14
Re: Come gestire gli atti violenti
Ellie* ha scritto:Vi è mai capitato un bambino o ragazzo disabile violento?
Quando e come scaturivano i suoi atti aggressivi?
Come reagivate e gestivate la situazione?
Credo che a chiunque lavori sul sostegno da qualche anno sia capitato almeno un caso "da paura" (magari proprio i primissimi anni) o se non direttamente nella scuole frequentata c'era sicuramente il classico caso disperato, di quelli che mandano all'ospedale qualche collega.
Diversi anni fa, una collega di sostegno , nel tentativo di far uscire dal bagno un alunno (la cui famiglia aveva fatto interrompere la terapia farmacologica, senza avvisare la scuola), semplicemente parlando con calma, si ritrovò con il setto nasale rotto perché l'alunno iniziò ad aprire e chiudere violentemente e rapidamente la porta. Credo che dovrebbero pensare a delle forme di tutela per i docenti , a fronte, ovvio, di una preparazione adeguata.
Carmen80- Messaggi : 467
Data d'iscrizione : 03.11.10
Re: Come gestire gli atti violenti
Poi come è finita, Carmen? L'alunno si è calmato da solo? Il docente è stato assistito da qualcuno e soccorso?
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Come gestire gli atti violenti
Ellie* ha scritto:Poi come è finita, Carmen? L'alunno si è calmato da solo? Il docente è stato assistito da qualcuno e soccorso?
Hanno chiamato l'ambulanza per la docente e, di conseguenza, è partita la segnalazione della situazione al tribunale dei minori. La famiglia è stata convocata , ascoltata e , alla fine, convinta a riprendere la terapia farmacologica al ragazzo e ad una riduzione oraria di permanenza a scuola , a fronte di attività laboratoriali che ha iniziato a svolgere, presso un'associazione che ha lavorato in 'tandem' con il consiglio di classe. La collega, con il setto nasale frantumato, è stata quasi ferma per 3 mesi, maturando dei punti per causa di servizio (dei quali avrebbe sicuramente fatto a meno).
Carmen80- Messaggi : 467
Data d'iscrizione : 03.11.10
Re: Come gestire gli atti violenti
Comunque sto pensando che di solito un protocollo di gestione dei comportamenti violenti è non avvicinarsi a chi è in modalità aggressiva.
Nel caso della tua collega invece era inaspettato e imprevedibile, visto che non poteva neppure vedere l'alunno.
In ogni caso noi docenti non siamo formati affatto a gestire questi comportamenti violenti.
L'alunno ha disabilità gravi oppure unicamente disturbi del comportamento?
Nel caso della tua collega invece era inaspettato e imprevedibile, visto che non poteva neppure vedere l'alunno.
In ogni caso noi docenti non siamo formati affatto a gestire questi comportamenti violenti.
L'alunno ha disabilità gravi oppure unicamente disturbi del comportamento?
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Come gestire gli atti violenti
Dire che un insegnante è incompetente perché l'alunno mette in atto atteggiamenti aggressivi e violenti è davvero assurdo. E, sinceramente, nessun corso di laurea prepara ad affrontare atti violenti soprattutto se sono improvvisi. Considerando anche che non sempre si conosce a fondo l'alunno, in alcune scuole si inzia a lavorare e dopo molto tempo si ha la diagnosi, il confronto con i medici che lo seguono e addirittura con la famiglia
amy6- Messaggi : 144
Data d'iscrizione : 25.10.09
Re: Come gestire gli atti violenti
Vorrei far presente che in questo momento io non sto assolutamente criticando le capacità di checchessia sto semplicemente dicendo che la procedura illustrata dai per no ma non mi sembra fattibile e se è stata fatta è un abuso
Re: Come gestire gli atti violenti
Ire non ho capito...Ire ha scritto:Vorrei far presente che in questo momento io non sto assolutamente criticando le capacità di checchessia sto semplicemente dicendo che la procedura illustrata dai per no ma non mi sembra fattibile e se è stata fatta è un abuso
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: Come gestire gli atti violenti
Nemmeno io. Lascia perdere, vado a comprare uno smartphone meno scrauso
Re: Come gestire gli atti violenti
Scuola70 ha scritto:Se l'insegnante di sostegno viene mandata all'ospedale dal bambino significa che NON è idonea a fare il mestiere che fa, punto. Infatti significa che l'insegnante ha messo in atto delle azioni controproducenti che scatenano le crisi del bambino e che quindi è ignorante, nel senso proprio che ignora le metodologie giuste per approcciarsi all'alunno con handicap e questo è segno di mancanza di idoneità alla funzione professionale. Gli insegnanti di sostegno di oggi non sono formati, sono insegnanti che prima erano curricolari ed insegnava una disciplina, solo successivamente sono diventati insegnanti di sostegno, ma il docente di sostegno deve avere competenze anche di tipo psicologico e nozioni mediche, deve conoscere come agire per ogni tipo di disabilità e quali strategie adottare. Ogni azione e reazione del ragazzo con handicap ha un motivo ben preciso che va scoperto e bisogna evitare quello che scatena le crisi. Molti anni fa ho assistito ad una scena in cui un'insegnante di sostegno insisteva a toccare con gesti di incoraggiamento un alunno che rifiutava il contatto fisico in quanto autistico, l'alunno le ruppe gli occhiali in una crisi e le tirò i capelli, ecco, in questo caso si trattava di grave ignoranza ma anche proprio di imperizia, poiché l'insegnante sapeva benissimo che l'alunno rifiutava il contatto e nonostante tutto si comportava come si agisce con un ragazzo senza quella problematica.
un classico esempio di vittimizzazione secondaria. Quando la situazione è particolarmente difficile anche docenti di sostegno con tre lauree otto specializzazioni sul sostegno quaranta corsi di aggiornamento e praticanti yoga possono essere incapaci di gestire le crisi di un alunno violento. Soluzioni magiche non esistono, ma di sicuro la collaborazione di tutto il consiglio di classe con i docenti di sostegno aiuta moltissimo (tutto il contrario di scaricare su questi ultimi le proprie inadeguatezze)
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Argomenti simili
» Richiesta accesso atti per assegnazione provvisoria e diniego da parte del docente per il quale si richiede l'accesso agli atti
» Come gestire la compresenza.
» Alunno problematico da gestire
» come posso gestire le supplenze
» Gestire una classe chiacchierona
» Come gestire la compresenza.
» Alunno problematico da gestire
» come posso gestire le supplenze
» Gestire una classe chiacchierona
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark