A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
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A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
Promemoria primo messaggio :
Come da titolo, a che servono le Prove Invalsi? Qualcuno di voi ha avuto risultati eccellenti a queste prove? Parlo soprattutto di scuola primaria.
Perché in tal caso chi ha avuto ottimi risultati dovrebbe condividere la propria programmazione e la propria modalità per arrivarci, se nessuno ha avuto ottimi risultati mi viene da pensare...
Come da titolo, a che servono le Prove Invalsi? Qualcuno di voi ha avuto risultati eccellenti a queste prove? Parlo soprattutto di scuola primaria.
Perché in tal caso chi ha avuto ottimi risultati dovrebbe condividere la propria programmazione e la propria modalità per arrivarci, se nessuno ha avuto ottimi risultati mi viene da pensare...
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
herman il lattoniere ha scritto: Mi dirai che gli invalsi non valutano la reale capacità di comprensione del testo, specie da quando le prove sono svolte al computer, e su questo ti darei ragione; ma in teoria lo sforzo di valutare e comprendere le competenze di base non può essere considerato a priori vano.
Cosa cambierebbe, esattamente, per la valutazione della comprensione del testo, in base al fatto che la prova si faccia a computer o meno? Si allude al fatto che al computer si può fare copia e incolla automatico? Ma anche scrivendo a mano, si potevano copiare di sana pianta frasi o righe intere, non vedo grosse differenza...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
paniscus_2.1 ha scritto:herman il lattoniere ha scritto: Mi dirai che gli invalsi non valutano la reale capacità di comprensione del testo, specie da quando le prove sono svolte al computer, e su questo ti darei ragione; ma in teoria lo sforzo di valutare e comprendere le competenze di base non può essere considerato a priori vano.
Cosa cambierebbe, esattamente, per la valutazione della comprensione del testo, in base al fatto che la prova si faccia a computer o meno? Si allude al fatto che al computer si può fare copia e incolla automatico? Ma anche scrivendo a mano, si potevano copiare di sana pianta frasi o righe intere, non vedo grosse differenza...
Dall'osservazione diretta dello svolgimento delle prove ho notato che la differenza la fa proprio la possibilità al computer di copincollare o, quanto meno, di richiamare direttamente il tal numero di riga del testo o comunque di individuare con grande facilità l'informazione richiesta.
Vedi tu stessa
https://www.engheben.it/prof/materiali/invalsi/invalsi_terza_media/2018-2019/invalsi_es_italiano_2018-2019_on_line/esempio_invalsi_italiano_2018-2019_terza.htm
questo vuol dire che l'algoritmo di risposta alla domanda invalsi non prevede affatto la lettura attenta di tutto il testo o quanto meno la ricostruzione sommaria del contesto e dei significati (cioè una comprensione più o meno approfondita del testo) e poi l'individuazione della opzione corretta tra le quattro del testo; invece nelle prove a PC, molto più semplicemente, l'algoritmo prevede solo l'individuazione dell'informazione che si troverà alla riga tot del testo proposto. Questo è enormemente enfatizzato dalla visione a monitor, mentre nella versione cartacea il passaggio della lettura complessiva del testo difficilmente viene saltato, proprio per la maggiore difficoltà nell'individuare l'informazione puntuale utile a fornire la risposta. In sostanza mentre a monitor la comprensione del testo diventa un sovraccarico di lavoro cognitivo che viene quindi evitato, dal ragazzo come dall'adulto (e prova ne sono anche il modo superficiale di leggere i giornali online, il baitclicking, i bias cognitivi derivanti dalla distorsione delle informazioni e le conseguenze sociali e politiche di questi fattori), mentre su carta non c'è convenienza cognitiva, non c'è economia di sforzo e tempo se si evita di leggere tutto il testo dall'inizio alla fine; anzi, su carta la lettura "a mozzichi e bocconi" risulta particolarmente controproducente, richiede più tempo e fatica e produce una comprensione peggiore e lacunosa dell'informazione.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
Scusa ma io posso anche ignorare bellamente ciò che dicono politici (qualora non diventi prescrittivo), giornalisti, psicologi.
Ciò non toglie che lo dicono e ci prendono per i fondelli.
Ciò non toglie che lo dicono e ci prendono per i fondelli.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
1) troppo comodo procedere per caricature ed iperboli; dico soltanto che per il docente sapere che il dato adempimento non è obbligo (ad esempio il coordinamento di una classe, ma anche le prove comuni o il compito di realtà) può spingere ad aderire ad tutte, alcune o nessuna di queste cose per convinzione, e non perché "così fan tutti". Per dire, io sono assolutamente favorevole all'esistenza del coordinatore, abbastanza alle prove comuni, per niente ai compiti di realtà e posso pertanto decidere se e come aderire o oppormi o meno, anche invocando l'opzione di minoranza; così come mi sono opposto alla organizzazione delirante dell'insegnamento dell'educazione civica proposto nella mia scuola dal dipartimento di lettere e purtroppo accettato, che con la scusa di razionalizzare la faccenda si è risolta nel tentativo di impedire che i singoli docenti possano scegliere liberamente gli argomenti della propria disciplina inerenti l'educazione civica e di inserire i propri voti ma di centralizzare tutto in mano a un coordinatore della disciplina (quindi uno di lettere), che dovrebbe decidere quali argomenti trattare e quali no e che sarà l'unico titolato ad inserire voti. Ma questo è solo un esempio per far capire cosa sono per me i danni del pecoronismo dei docenti.
2) Cosa importi all'Invalsi non ci è dato sapere, ma al ministero invece, al di fuori della parentesi pandemica, interessa conoscerne i risultati per un motivo ovvio: programmare gli interventi e le riforme sulla scuola, o almeno spero che sia così. Certo sarebbe meglio per tutti che procedesse a campione, anziché in via generalizzata; basterebbero 1/20 delle scuole ben distribuite e a rotazione per costituire un campione rappresentativo della intera popolazione scolastica. In ogni caso se dobbiamo aver fiducia che i test non siano guidati in una direzione e nell'altra, non possiamo averne altrettanta riguardo a una loro interpretazione realistica, da cui i titoli "mai così male in matematica". Che i nostri alunni abbiano dei seri problemi sia di comprensione del testo, sia nelle abilità logico-matematiche ce ne accorgiamo anno dopo anno, con il progressivo scadimento dei livelli d'ingresso visto nei test iniziali o nella normale attività in classe; si spera che con l'Invalsi la non lieta novella giunga anche al ministero, magari favorendo qualche riflessione sulla cosiddetta "didattica per competenze" e tutta l'ideologia a essa affine, per cui non è che le cose vadano male perché non se ne fa abbastanza: vanno male perché se ne fa troppa.
3) la comprensione del testo modello invalsi, cioè la parcellizzazione e la legittimazione di tecniche tipo il citato "skim and scan" vanno nella direzione di una diseducazione alla vera comprensione di quanto si legge; non è un caso la nascita di movimenti di complottardi idioti, del baitclicking, della distorsione della politica degli ultimi anni, della morte del giornalismo inteso come quarto potere: nessuno riesce ad andare oltre la seconda riga di un testo, pescando qua e là tra le righe le parole che avvalorino la propria tesi o che suscitano l'indignazione. Concordo poi con te che c'è testo e testo e l'idea che tutti i testi siano uguali è fortissima al ministero, tanto che da qualche anno c'è una nuova tipologia di prova finale di italiano che consiste proprio nella comprensione del testo... ahimè.
2) Cosa importi all'Invalsi non ci è dato sapere, ma al ministero invece, al di fuori della parentesi pandemica, interessa conoscerne i risultati per un motivo ovvio: programmare gli interventi e le riforme sulla scuola, o almeno spero che sia così. Certo sarebbe meglio per tutti che procedesse a campione, anziché in via generalizzata; basterebbero 1/20 delle scuole ben distribuite e a rotazione per costituire un campione rappresentativo della intera popolazione scolastica. In ogni caso se dobbiamo aver fiducia che i test non siano guidati in una direzione e nell'altra, non possiamo averne altrettanta riguardo a una loro interpretazione realistica, da cui i titoli "mai così male in matematica". Che i nostri alunni abbiano dei seri problemi sia di comprensione del testo, sia nelle abilità logico-matematiche ce ne accorgiamo anno dopo anno, con il progressivo scadimento dei livelli d'ingresso visto nei test iniziali o nella normale attività in classe; si spera che con l'Invalsi la non lieta novella giunga anche al ministero, magari favorendo qualche riflessione sulla cosiddetta "didattica per competenze" e tutta l'ideologia a essa affine, per cui non è che le cose vadano male perché non se ne fa abbastanza: vanno male perché se ne fa troppa.
3) la comprensione del testo modello invalsi, cioè la parcellizzazione e la legittimazione di tecniche tipo il citato "skim and scan" vanno nella direzione di una diseducazione alla vera comprensione di quanto si legge; non è un caso la nascita di movimenti di complottardi idioti, del baitclicking, della distorsione della politica degli ultimi anni, della morte del giornalismo inteso come quarto potere: nessuno riesce ad andare oltre la seconda riga di un testo, pescando qua e là tra le righe le parole che avvalorino la propria tesi o che suscitano l'indignazione. Concordo poi con te che c'è testo e testo e l'idea che tutti i testi siano uguali è fortissima al ministero, tanto che da qualche anno c'è una nuova tipologia di prova finale di italiano che consiste proprio nella comprensione del testo... ahimè.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
lucetta10 ha scritto:
Riguardo a questo 90%, beato te... se dovessi insegnare nelle mie ore il 90% di quello che le indicazioni nazionali dettano per le mie materie, non mi basterebbero 7/8 anni di corso!
Dire che quello che insegna coincide al 90% con quello che deve insegnare non significa che insegna il 90% di quel che deve insegnare.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
Avete presente chi è l'autrice dell'articolo?franco71 ha scritto:https://www.corriere.it/scuola/secondaria/21_ottobre_23/dare-voti-insegnanti-ministro-bianchi-prende-tempo-meglio-ispettori-70de4a50-33fe-11ec-93a1-3d25dcfcc17e.shtml
(ps articolo leggibile da pc desktop)
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: A che servono le prove Invalsi? Qualcuno ha mai avuto una classe con risultati eccellenti a queste prove?
Non è un mistero che Gianna Fregonara è la moglie di Enrico Letta.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
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