Sciopero 15-20 e 21-31 e rischio sanzioni per chi aderisce

Promemoria primo messaggio :

Chiedo a voi perché a leggere le note del Ministero e le varie notizie non si capisce niente. Ma è vero che, non essendo questi due scioperi autorizzati, aderendovi si rischia una qualche sanzione?
Leggere per esempio qui alla fine:

http://gildainsegnanti.it/blog/2021/10/12/sciopero-scuola-dal-15-al-20-ottobre-nota-del-ministero-e-rischi-per-chi-lo-fa/

sempreconfusa1 ha scritto:

baustelle ha scritto:Non sono d'accordo e io non ricorrerei mai né a uno sciopero che non condivido in tutti suoi aspetti né a una certificazione falsa di malattia inventata. Non l'ho mai fatto e non lo farei neanche se  mi trovassi nella situazione di non avere il green pass. Semplicemente manifesterei la mia contrarietà allo strumento con la sospensione, accollandomi con coerenza la responsabilità della mia scelta. La seconda possibilità, poi, quella di mettersi in malattia, mi sembra semplicemente una truffa, che in nessun modo potrebbe assumere l'aspetto di una protesta  (se sono in malattia è una cosa, se sto rifiutando il green pass e quindi sono sospesa è  un'altra) dunque anche un po' vigliacca.

Scusami baustelle, ma se io devo firmare un foglio dove dico che sto scegliendo consapevolmente e liberamente di vaccinarmi, ossia che nessuno mi obbliga, è una vigliaccata anche quella di arrivare a dover "manifestare" in questo modo e a mio svantaggio, se viceversa non ho il GP. Questa non la vogliamo considerare una vigliaccata?
Si può manifestare liberamente in questo paese, ma poi tanto vieni o caricata in piazza dai poliziotti, oppure sanzionata, allontanata, oltre che dileggiata? E che libertà sarebbe?

Dopodiché, devo dire che neanche io sono mai ricorsa a certificati falsi, o a finte malattie. Ma se lo fanno a causa di questa anomala situazione di emergenza che si sta protraendo in modo così arbitrario e incomprensibile, non riesco proprio a giudicarla come farei di solito, anche se come protesta, appunto, consideravo lo sciopero più appropriato rispetto a queste forme di dissenso così discutibili.
In fondo questi casi citati li riportavo come altri esempi di cosa sta accadendo, non per avallarli personalmente.

E' molto semplice, se non mi voglio vaccinare non firmo nessun foglio, (al momento è ancora possibile non farlo) e poi protesto contro il green pass in qualche forma che possa configurarsi come protesta, evitando scelte opportunistiche e consapevole delle possibili conseguenze, se sono una persona seria. Tutti gli scioperi o le astensioni dal lavoro per protesta (e perfino quelle che non hanno niente a che fare con le proteste, come le aspettative) comportano uno svantaggio economico, non solo quelle per il green pass.

Ripeto che è una protesta che si esprime come si deve esprimere, essendo di fatto negata una vera scelta a chi deve scegliere.
Sugli svantaggi, avevo preso come esempio proprio due tipologie diverse (permesso non retribuito e giornata di sciopero) per dire che appunto non erano esattamente equivalenti, pur determinando in entrambe la decurtazione dello stipendio. Sulle conseguenze, invece,credo che tutti siano consapevoli di quelle attuali; un po' meno sul lungo termine.

sempreconfusa1 ha scritto: Sulle conseguenze, invece,credo che tutti siano consapevoli di quelle attuali; un po' meno sul lungo termine.

Questo lo si tiene in conto nel prendere le decisioni su come agire, come si è fatto per il vaccino si fa anche con le proteste, chi penserà di chw vale la pena correre il rischio protesterà, chi ha paura non protesterà. Tante sono le occasioni in cui dobbiamo fare scelte difficili, in continuazione.

Comunque, per evitare qualsiasi tipo di rischio nel caso in cui saltasse fuori che questo non era uno sciopero autorizzato, penso sia una buona precauzione avvisare la scuola per tempo della propria adesione. In questo modo, in un ipotetico contenzioso, decadrebbe anche l'accusa di avre creato disagio all'amministrazione.

Inoltre mi reputo una persona abbastanza corretta. Non mi sento un delinquente per aver aderito a questo sciopero. Figuriamoci, con tutte le porcate che vediamo ogni giorno consumarsi nelle scuole italiane. E nemmeno penso all'ipotesi che la mia assenza possa nuocere alla gestione delle classi. Attualmente, e non esagero, nella mia scuola ci sono centinaia di ore a settimana di docenti a disposizione. Quiandi, paradossalmente, facendoli lavorare, il mio sciopero è un atto di civiltà e di coesione sociale.

La tua assenza non nuoce affatto alle tue classi, assolutamente, mai frase è stata più vera..
Come negare un'ovvietà?

Scusate la domanda ripetuta, visto che è stato ritirato su un thread che avevo iniziato io, ma non è venuto fuori nessun chiarimento significativo (e devo dire che non li ho trovati nemmeno altrove).

Il mio dubbio sostanziale è questo: se VERAMENTE esiste una qualche scappatoia legislativa per poter organizzare scioperi di una o due settimane di seguito senza subire nessuna conseguenza 8e quindi, non è vero che siano illegali), come mai qualcuno se ne accorge soltanto ora, solo perché c'è da protestare contro il green pass?

Perché a nessun sindacato è mai venuto in mente di utilizzarli nei decenni scorsi, ad esempio per protestare contro la riforma della Gelmini, o i tagli della Moratti, o contro la buonascuola renziana, o contro altre imposizioni gravissime che hanno di fatto stravolto l'intero significato della scuola e non solo i diritti dei singoli lavoratori?

Se si scopre che lo sciopero di 10 giorni di fila è legale adesso, lo era anche 10 anni fa, o no?

Intanto, si è ancora in fase di contestazione, credo, ossia, la commissione di Garanzia ha evidenziato la illegittimità dello sciopero, nonostante la sigla sindacale in questione la rigettasse, adducendo di rifarsi a un altro articolo di legge che invece permette di agire in tal modo. Quindi dobbiamo ancora arrivare a conclusione (mi pare di aver letto che il sindacato avesse un certo tempo per rispondere a quella contestazione).

Dopodiché, siccome è uno sciopero riguardante tutti i comparti lavorativi, sia pubblici che privati, e non soltanto la scuola, è poco indicativo chiedersi il perché le altre sigle sindacali, in passato, non lo abbiano utilizzato per protestare contro la riforma Moratti o quella renziana, relative al sistema scolastico,appunto.

Qualcuno più malizioso potrebbe anche risponderti in altro modo, per esempio che, in realtà, il sindacato negli ultimi decenni ha contrastato ben poco (o in modo troppo debole) le politiche scolastiche scellerate messe in atto, rendendosi in parte colpevole della loro applicazione pressoché automatica… e come, in quest’ottica, gli scioperi cosiddetti "legittimi", di fatto, siano anche poco o per nulla incisivi.
A questo proposito, hai forse notato qualche segno di sonoro malcontento e di sdegno per l’attuale riforma sul sostegno? Se non fosse per quello espresso dai genitori dei ragazzi con disabilità (e che magari deve tradursi nei soliti ricorsi individuali), nessuno ha speso una parola che veramente si faccia sentire, e sia determinante, tranne il Tar del Lazio.
E’ indubbio che la questione oggetto del contendere non si era mai presentata in passato, e certamente non in questi termini; il fatto che un sindacato abbia pensato di protestare anche ricorrendo a forme di protesta considerate per ora “illegittime”, dipende molto dalla congiuntura particolare ed eccezionale che stiamo vivendo.

C’è anche da ricordare che, fino a poco tempo fa, il docente senza lasciapassare, oltre alla sospensione, si beccava per legge una cospicua sanzione amministrativa. Ora però l’hanno eliminata.
Bisognerà vedere come evolverà anche quest’altra diatriba.