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consigli studio dsa
Promemoria primo messaggio :
Buongiorno a tutti
sono un insegnante di sostegno in una scuola superiore. Volevo chiedere qualche consiglio a chi magari è più esperto sul tema DSA
Avete idee o consigli che non siano sempre le solite cose per migliorare lo studio autonomo?
Ci sono dei ragazzi che fanno davvero una grande fatica nella comprensione del testo. Come fanno a studiare?
Davvero le sintesi vocali sono uno strumento utile? (Loro non le hanno mai provate e sto cercando di capire se e come proporgliele).
Alcuni vorrebbero sempre che usciamo a gruppetti e io magari gli racconto in modo semplice gli argomenti di studio, facendo esempi e mostrando immagini.
Questo li aiuta, ma non posso farlo sempre (i gruppi ruotano sempre, a parte i ragazzini con 104 che in genere ci sono dentro sempre) e rimane il problema dello studio a casa.
Anche se studiano tanto, poi il giorno dopo non ricordano nulla. Farli ripetere tante volte in realtà con loro non sembra funzionare molto. Oppure sanno bene la prima parte, ma nulla della seconda e non riescono a collegare bene i concetti. Inoltre, quando espongono magari ricordano bene gli esempi, ma non riescono a dare definizioni generali. E il problema in alcuni è così accentuato che è una grande fatica in certe materie raggiungere i famosi "obiettivi minimi" per il 6.
Idee, consigli, strategie?
Buongiorno a tutti
sono un insegnante di sostegno in una scuola superiore. Volevo chiedere qualche consiglio a chi magari è più esperto sul tema DSA
Avete idee o consigli che non siano sempre le solite cose per migliorare lo studio autonomo?
Ci sono dei ragazzi che fanno davvero una grande fatica nella comprensione del testo. Come fanno a studiare?
Davvero le sintesi vocali sono uno strumento utile? (Loro non le hanno mai provate e sto cercando di capire se e come proporgliele).
Alcuni vorrebbero sempre che usciamo a gruppetti e io magari gli racconto in modo semplice gli argomenti di studio, facendo esempi e mostrando immagini.
Questo li aiuta, ma non posso farlo sempre (i gruppi ruotano sempre, a parte i ragazzini con 104 che in genere ci sono dentro sempre) e rimane il problema dello studio a casa.
Anche se studiano tanto, poi il giorno dopo non ricordano nulla. Farli ripetere tante volte in realtà con loro non sembra funzionare molto. Oppure sanno bene la prima parte, ma nulla della seconda e non riescono a collegare bene i concetti. Inoltre, quando espongono magari ricordano bene gli esempi, ma non riescono a dare definizioni generali. E il problema in alcuni è così accentuato che è una grande fatica in certe materie raggiungere i famosi "obiettivi minimi" per il 6.
Idee, consigli, strategie?
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
[quote="Ire"]
L'annoso e sopravvalutatissimo paragone con i problemi di vista (e relativi strumenti compensativi, cioè occhiali, lenti a contatto o fotocopie ingrandite) NON REGGE, questa argomentazione va in giro da decenni.
Dire che "lo studente DSA ha bisogno delle calcolatrici e dei formulari esattamente come lo studente miope ha bisogno degli occhiali" è una PALESE assurdità, ma vedo che si continua a rivangarla come se fosse una cosa seria.
Intanto, il fatto che lo studente porti gli occhiali o no NON incide sui contenuti di conoscenze richiesti né sulla dimostrazione di competenze: chi ha bisogno degli occhiali li usa, chi non ne ha bisogno non li usa, ma il compito è uguale (tranne, al massimo, il caso del testo ingrandito), non è che si predispone il compito personalizzato a chi è miope ma ha facoltà mentali e neurologiche nella norma.
Poi, gli occhiali sono uno strumento compensativo solo per chi ne ha bisogno veramente, mentre calcolatrici, formulari, tabelle e mappe sarebbero una evidente FACILITAZIONE anche per chi non ne ha bisogno. Se Pippo non è miope, non ci guadagnerebbe nulla a indossare ugualmente gli occhiali da miope per avere qualche vantaggio, perché non ce l'avrebbe, anzi gli darebbero fastidio, gli peggiorerebbero la resa invece che migliorarla. Invece se Pino non è dislessico né discalculico, ci guadagnerebbe eccome a poter usare calcolatrici, formulari e tabelle che sono consentiti nei casi di DSA ma non agli altri.
Infine, il punto più importante, è che lo strumento compensativo degli occhiali NON E' autoreferenziale. Chi progetta gli occhiali e chi progetta la didattica sono due soggetti profondamente diversi. All'insegnante non si chiede di prescrivere personalmente gli occhiali adatti per quel ragazzo, di osservare se funzionano o no, di farsi l'autocritica se non funzionano, e di modificarli e ricalibrarli in continuazione fino a che non ottiene il voto desiderato: se gli occhiali non funzionano bene si richiede all'oculista di cambiare la prescrizione o al tenico ottico di modificare la lavorazione, ma non all'insegnante di modificare le richieste. Mentre, in caso di DSA, all'insegnante si chiede sistematicamente di modificare contenuti o modalità di verifica fino a che non si arriva al risultato voluto (dallo studente e dalla famiglia). Ma davvero si sostiene che sia la stessa cosa? Ridicolo!
Carolina9 ha scritto:Non ci si può fare nulla davanti a certe compromessioni si dispensa o si utilizzano i compensativi. Anche per me sarebbe essenziale non avere problemi di vista ma li ho.
L'annoso e sopravvalutatissimo paragone con i problemi di vista (e relativi strumenti compensativi, cioè occhiali, lenti a contatto o fotocopie ingrandite) NON REGGE, questa argomentazione va in giro da decenni.
Dire che "lo studente DSA ha bisogno delle calcolatrici e dei formulari esattamente come lo studente miope ha bisogno degli occhiali" è una PALESE assurdità, ma vedo che si continua a rivangarla come se fosse una cosa seria.
Intanto, il fatto che lo studente porti gli occhiali o no NON incide sui contenuti di conoscenze richiesti né sulla dimostrazione di competenze: chi ha bisogno degli occhiali li usa, chi non ne ha bisogno non li usa, ma il compito è uguale (tranne, al massimo, il caso del testo ingrandito), non è che si predispone il compito personalizzato a chi è miope ma ha facoltà mentali e neurologiche nella norma.
Poi, gli occhiali sono uno strumento compensativo solo per chi ne ha bisogno veramente, mentre calcolatrici, formulari, tabelle e mappe sarebbero una evidente FACILITAZIONE anche per chi non ne ha bisogno. Se Pippo non è miope, non ci guadagnerebbe nulla a indossare ugualmente gli occhiali da miope per avere qualche vantaggio, perché non ce l'avrebbe, anzi gli darebbero fastidio, gli peggiorerebbero la resa invece che migliorarla. Invece se Pino non è dislessico né discalculico, ci guadagnerebbe eccome a poter usare calcolatrici, formulari e tabelle che sono consentiti nei casi di DSA ma non agli altri.
Infine, il punto più importante, è che lo strumento compensativo degli occhiali NON E' autoreferenziale. Chi progetta gli occhiali e chi progetta la didattica sono due soggetti profondamente diversi. All'insegnante non si chiede di prescrivere personalmente gli occhiali adatti per quel ragazzo, di osservare se funzionano o no, di farsi l'autocritica se non funzionano, e di modificarli e ricalibrarli in continuazione fino a che non ottiene il voto desiderato: se gli occhiali non funzionano bene si richiede all'oculista di cambiare la prescrizione o al tenico ottico di modificare la lavorazione, ma non all'insegnante di modificare le richieste. Mentre, in caso di DSA, all'insegnante si chiede sistematicamente di modificare contenuti o modalità di verifica fino a che non si arriva al risultato voluto (dallo studente e dalla famiglia). Ma davvero si sostiene che sia la stessa cosa? Ridicolo!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: consigli studio dsa
Ire ha scritto:Certo Carla ma questo non ha nulla a che vedere con la speranza di poter superare caratteristiche neurobiohiche con la volontà del docente questo si stava dicendo. Alcune cose utilizzano mediatori esterni e va bene così. Sulle maggiori risorse necessarie siamo d'accordo
Ma abbi pazienza, come si fa a dire che "siamo d'accordo", se la questione posta era specificamente quella del SOSTEGNO??
Carla (ma anche altri) sta dicendo che moltissimi ragazzi certificati come DSA, in realtà hanno debolezze strutturali COGNITIVE che richiederebbero il sostegno.
Come fai a dire che "sei d'accordo", visto che tu appartieni al fronte più agguerrito della rivendicazione di contrarietà al sostegno per tali casi?
Un fronte di attivismo e di pressione che per anni ha fatto di tutto, ma di tutto, per far togliere il sostegno a questi ragazzi, considerandolo offensivo e oltraggioso, e senza nemmeno una spiegazione razionale del PERCHE' fosse da considerare offensivo e oltraggioso?
Boh...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: consigli studio dsa
paniscus_2.1 ha scritto:Ire ha scritto:Certo Carla ma questo non ha nulla a che vedere con la speranza di poter superare caratteristiche neurobiohiche con la volontà del docente questo si stava dicendo. Alcune cose utilizzano mediatori esterni e va bene così. Sulle maggiori risorse necessarie siamo d'accordo
Ma abbi pazienza, come si fa a dire che "siamo d'accordo", se la questione posta era specificamente quella del SOSTEGNO??
Carla (ma anche altri) sta dicendo che moltissimi ragazzi certificati come DSA, in realtà hanno debolezze strutturali COGNITIVE che richiederebbero il sostegno.
Come fai a dire che "sei d'accordo", visto che tu appartieni al fronte più agguerrito della rivendicazione di contrarietà al sostegno per tali casi?
Un fronte di attivismo e di pressione che per anni ha fatto di tutto, ma di tutto, per far togliere il sostegno a questi ragazzi, considerandolo offensivo e oltraggioso, e senza nemmeno una spiegazione razionale del PERCHE' fosse da considerare offensivo e oltraggioso?
Boh...
OT
Paniscus, sii gentile, occupati del fronte cui appartieni tu e, se ti va, comunicacelo. Lascia che sia io ad occuparmi del fronte cui appartengo io. In questo topic si chiedevano suggerimenti per lo studio dei ragazzi con DSA. Possiamo
rimanere in topic, o dobbiamo passare tutte le volte per la noiosissima quanto errata manifestazione del mio pensiero?
Non è meglio confrontarsi su questioni utili?
grazie.
/OT
Re: consigli studio dsa
Il problema è che gli strumenti che tu hai fornito sono sbagliati. Non della teoria, Ma nella loro applicazione pratica. Mi spiego. Quegli strumenti sicuramente sono utilissimi per lavorare con i ragazzi con DSA e valorizzare la loro neurodivergenza. Ma per realizzare quel lavoro ci vuole una persona che lagisca individualmente con il ragazzo, che, mi dispiace, non deve essere l'insegnante di sostegno. l'insegnante può dare una mano a tutti coloro che sono in difficoltà, ma il suo obiettivo principale, e questo lo dice la legge, sono gli obiettivi previsti nel Pei, non nel PDP. E magari su quelli principalmente deve lavorare. sarebbe il caso di dare alla collega degli spunti di lavoro per i docenti curriculari, che però ovviamente non possono operare individualmente con il ragazzo, proprio perché il loro tipo di intervento non lo prevede proprio. Il docente curriculare non può dire Beh oggi fate quello che vi pare e io lavoro con ragazzo DSA! Le sue lezioni sono sempre per l'intera classe
E badate bene, per me non si tratta di una carenza di personale, ma di una scelta giuridica ben precisa. Il ragazzo DSA con strumenti dispensativi e compensativi e una didattica adeguata deve essere in grado di lavorare da solo, Tanto è vero che in assenza di un compagno con disabilità in classe non ci sono risorse per lui.
Altra annotazione. la legge non prevede la possibilità di portare fuori i ragazzi col sostegno, A meno che, ci dicono le circolari ministeriali, non si tratti di occasioni sporadiche Comunque concordate con la famiglia nel Pei. Tale possibilità non è proprio contemplata per i ragazzi col PDP. Io farei molta attenzione a queste uscite per ripasso
E badate bene, per me non si tratta di una carenza di personale, ma di una scelta giuridica ben precisa. Il ragazzo DSA con strumenti dispensativi e compensativi e una didattica adeguata deve essere in grado di lavorare da solo, Tanto è vero che in assenza di un compagno con disabilità in classe non ci sono risorse per lui.
Altra annotazione. la legge non prevede la possibilità di portare fuori i ragazzi col sostegno, A meno che, ci dicono le circolari ministeriali, non si tratti di occasioni sporadiche Comunque concordate con la famiglia nel Pei. Tale possibilità non è proprio contemplata per i ragazzi col PDP. Io farei molta attenzione a queste uscite per ripasso
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
Non solo c'è da fare attenzione: non va proprio fatto di uscire con i ragazzini con DSA. Il docente di sostegno è lì per la classe in funzione di un determinato alunno. Qualora si dimostrasse utile uscire a piccoli gruppi la cosa andrebbe preventivamente discussa in glo ed inserita in pei. I gruppi non dovrebbero sempre essere composti dagli stessi alunni e si dovrebbe pensare anche ad uno scambio di ruoli tra docenti, ogni tanto. Non si può togliere un diritto ad uno per darlo ad un altro. Entrambi hanno diritto ad avere ciò che serve e il dsa non ha diritto al sostegno.
Giusto o sbagliato che sia, così è.
Giusto o sbagliato che sia, così è.
Re: consigli studio dsa
Ire ha scritto:Non solo c'è da fare attenzione: non va proprio fatto di uscire con i ragazzini con DSA. Il docente di sostegno è lì per la classe in funzione di un determinato alunno. Qualora si dimostrasse utile uscire a piccoli gruppi la cosa andrebbe preventivamente discussa in glo ed inserita in pei. I gruppi non dovrebbero sempre essere composti dagli stessi alunni e si dovrebbe pensare anche ad uno scambio di ruoli tra docenti, ogni tanto. Non si può togliere un diritto ad uno per darlo ad un altro. Entrambi hanno diritto ad avere ciò che serve e il dsa non ha diritto al sostegno.
Giusto o sbagliato che sia, così è.
Tutti i ragazzi possono uscire dalla classe con il docente di sostegno o altro docente, anche se deve esserci a inizio anno il consenso scritto delle famiglie (che nel caso dell'alunno disabile è dato nel PEI).
Se io e il mio cdc riteniamo che per i nostri alunni disabili sia utile lavorare a piccoli gruppi e non da soli con il docente di sostegno lo possiamo fare. Io esco dalla classe mentre i miei colleghi interrogano, oppure mentre a loro volta ripassano con un altra parte della classe, quindi non è che gli faccio perdere delle lezioni, sono gruppi di potenziamento. TUTTI i ragazzi escono con me, non solo i bes. Mi capita di portar fuori anche i migliori della classe senza problemi.
Per altro, io non obbligo nessuno a uscire, sono loro ormai a chiedermelo e spesso non posso accontentare tutti perché lavoro solo con gruppi piccoli per agevolare i miei ragazzi che ne hanno bisogno. Tra parentesi, pormi in questo modo mi ha permesso di avvicinarmi al ragazzino che del sostegno non ne voleva sapere.
Non credo che inclusione sia semplicemente stare tutti nella stessa stanza, motivo per cui il fatto di "uscire dall'aula" non dovrebbe essere mal visto, se fatto con criterio. Se mentre il collega interroga i ragazzi invece di giocare a tris fanno un ripasso è un problema? Non penso dai. Semmai c'è il solito pregiudizio per cui "l'insegnante di sostegno è dei disabili" che andrebbe superato, anche perché non aiuta i nostri ragazzi a farsi accettare dal gruppo.
Per il fatto che i DSA non hanno il sostegno, questo è chiaro. Se io non ci fossi o se i ragazzini 104 avessero difficoltà più gravi o comunque bisogno della presenza costante del docente di sostegno al loro fianco, non potrei fare ciò che faccio.
Ma dato che ci sono e che la situazione è questa cerco di dare una mano agli insegnanti di materia che tra stranieri, dsa etc hanno le loro difficoltà di gestione.
Così come quando non ci sono io non è che i miei alunni certificati vengono abbandonati a se stessi. Se hanno bisogno c'è il docente di materia
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Nessun pregiudizio, sono docente di sostegno pure io e lavoro come te. Quello che volevo specificato era riferito alle indicazioni suggerite da Ire,. Ho visto il materiale e mi è sembrato molto interessante probabilmente molto utile per l'apprendimento di ragazzi con DSA. questo io non lo metto in dubbio. Il problema è un altro: per fare questo tipo di lavoro Ci vuole una persona che si mette a fianco al ragazzo DSA e lavori individualmente con lui, non a caso spesso e volentieri abbiamo parlato dei Famosi tutor che il pomeriggio affiancano questi ragazzi nello studio. Chi può fare questo tipo di lavoro a scuola? Il docente curricolare? Il docente di sostegno? A me onestamente pare proprio non fattibile, A meno che un docente non abbiate il tempo per lavorare individualmente con il ragazzo, per almeno un'oretta, su ogni singolo brano o testo che gli viene dato. Ma nei fatti non è possibile
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
Non è certo un problema se i ragazzi escono il ripasso il problema è che per uscire dalla classe scuola inclusiva vogliono motivi belli almeno delle stanze problema è il cosa può portare di buono al tuo alunno nell'uscita dove tu ti dedichi agli altri. Il lavoro con lo studente col sostegno si stabilisce in gli non in CDC. Se avete fatto un progettino per queste uscite ed eravate tutti d'accordo norm tu e da dire. Altrimenti è violazione del diritto allo studio dello studente con disabilità
Ultima modifica di Ire il Dom Mar 20, 2022 7:44 am - modificato 1 volta. (Motivazione : strafalcioni)
Re: consigli studio dsa
carla75 ha scritto:Nessun pregiudizio, sono docente di sostegno pure io e lavoro come te.
Sì Carla, mi riferivo al fatto che Ire diceva "non va proprio fatto di uscire dalla classe con i DSA" e non lo ritengo esatto, mentre è chiaro che non va riprodotta la classe differenziale fuori dalla classe
Comunque sì, ritornando alla divisione dei compiti, è ovvio che servirebbe una figura di sostegno in più. Quindi si cerca di fare quel che si può, pur sapendo che non basta..
Che poi, i famosi tutor pomeridiani, non sono proprio a buon mercato, quindi non tutte le famiglie se li possono permettere. Quindi da un lato non si dà loro diritto al sostegno, dall'altro si moltiplicano queste figure rigorosamente a pagamento che li seguono in quel modo individualizzato che potrebbe fare un docente di sostegno
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Ire ha scritto:Non è certo un problema se i ragazzi escono il ripasso il problema è che per uscire dalla classe scuola inclusiva vogliono motivi belli almeno delle stanze problema è il caffè più buono al tuo alunni nell'uscita dove tu ti dedichi agli altri. Il lavoro con lo studente col sostegno si stabilisce in gli non in CDC. Se avete fatto un progettino per queste uscite ed eravate tutti d'accordo norm tu e da dire. Altrimenti è violazione del diritto allo studio dello studente con disabilità
Ehm...non so cosa c'entri il caffé, comunque sì, ovviamente è stato approvato dal GLO.
Ire io non ho mai obbligato nessuno a uscire dalla classe, credimi, nemmeno gli alunni con il PEI. Ho sondato il terreno per un mese almeno prima di capire cosa fare e le famiglie sulle uscite sono d'accordo. Non ho nessuna intenzione di riprodurre la classe differenziale o cose simili. Come ho già detto, i ragazzi con la 104 lavorano bene in piccolo gruppo, è anche un' occasione di socializzazione e sono più "sciolti", anche perché con me si sentono meno sotto pressione, sapendo che sono lì per loro etc. Ma non sono una che vuole la scuola differenziale o roba simile
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Carolina non so da quanti anni tu insegni, io quanto basta per essere stata insegnante di ragazzi con DSA. prima della legge 170 molti di loro beneficiavano dell'insegnante di sostegno. Ora non più per un motivo molto semplice. La disabilità in generale viene considerata una condizione grave dell'individuo che va supportata con strumenti che gli garantiscono parità di diritti rispetto agli altri. La legge 104 Infatti è una legge quadro che riguarda ogni ambito di vita della persona con disabilità. Con la legge 170 invece si è voluto enucleare formalmente un principio: L'alunno con DSA, non essendo disabile può, attraverso strumenti dispensativi e compensativi e una didattica adeguata, raggiungere gli stessi obiettivi degli altri, non necessitando di altro, poiché attraverso le sue capacità cognitive può riuscire a superare le sue difficoltà con gli opportuni strumenti. Chi lavora nella scuola si rende conto che spesso e volentieri non è così. Ma le leggi non le facciamo noi, Noi le rispettiamo.Carolina9 ha scritto:carla75 ha scritto:Nessun pregiudizio, sono docente di sostegno pure io e lavoro come te.
Sì Carla, mi riferivo al fatto che Ire diceva "non va proprio fatto di uscire dalla classe con i DSA" e non lo ritengo esatto, mentre è chiaro che non va riprodotta la classe differenziale fuori dalla classe
Comunque sì, ritornando alla divisione dei compiti, è ovvio che servirebbe una figura di sostegno in più. Quindi si cerca di fare quel che si può, pur sapendo che non basta..
Che poi, i famosi tutor pomeridiani, non sono proprio a buon mercato, quindi non tutte le famiglie se li possono permettere. Quindi da un lato non si dà loro diritto al sostegno, dall'altro si moltiplicano queste figure rigorosamente a pagamento che li seguono in quel modo individualizzato che potrebbe fare un docente di sostegno
Ultima modifica di carla75 il Sab Mar 19, 2022 8:49 pm - modificato 1 volta.
carla75- Messaggi : 5790
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Re: consigli studio dsa
No, io insegno da pochi anni, quindi non so esattamente prima della 170 come attribuissero il sostegno. Però vedo ragazzi con la 104 che hanno meno difficoltà dei DSA a livello scolastico e ciò non mi torna. è chiaro che poi queste leggi vanno rispettate, però umanamente di fronte a certe situazioni che possono talvolta capitare dove magari qualcuno di questi ragazzi li vedi anche piangere e vengono a dirti che si sentono degli incapaci, onestamente dispiace stare a guardare.
Se insegni da tanto immagino che sai cosa intendo
Se insegni da tanto immagino che sai cosa intendo
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Forse un giorno anche a livello "medico" si capirà qualcosa in più sui DSA...Perché secondo me ci sono differenze troppo grandi tra di loro per accomunarli tutti quanti nel medesimo calderone
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Ci sono tanti topic anche vecchi in materia, in cui molti ma molti colleghi rilevano e hanno rilevato la stessa cosa che stai dicendo tu adesso.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
Carolina9 ha scritto:No, io insegno da pochi anni, quindi non so esattamente prima della 170 come attribuissero il sostegno. Però vedo ragazzi con la 104 che hanno meno difficoltà dei DSA a livello scolastico e ciò non mi torna. è chiaro che poi queste leggi vanno rispettate, però umanamente di fronte a certe situazioni che possono talvolta capitare dove magari qualcuno di questi ragazzi li vedi anche piangere e vengono a dirti che si sentono degli incapaci, onestamente dispiace stare a guardare.
Se insegni da tanto immagino che sai cosa intendo
Il punto è che questa situazione per cui i ragazzi con la 104 hanno diritto al sostegno mentre i dsa no, NON E' un fatto ineluttabile che esiste in natura, ma è stata una pura e semplice decisione politica (che avrebbe potuto essere presa in un modo o nell'altro), e che, nel suo esito attuale, è stata fortemente voluta e cercata proprio dalle organizzazioni di famiglie e di operatori legati alla problematica dei dsa.
Cioè, sono state in primis le famiglie stesse dei ragazzi con dsa, e i relativi professionisti che le seguivano, a PRETENDERE con forza che per quel tipo di problematiche venisse esclusa a priori la possibilità di avere il sostegno, che invece prima c'era. Il tutto non sulla base di osservazioni scientifiche, ma solo sulla base della reazione emotiva indignata del "come vi permettete di umiliare e offendere i nostri figli trattandoli come gli handicappati e di paragonarli ad handicappati?" (come se la constatazione dell'esistenza di un handicap fosse offensiva, ma lasciamo perdere). Comunque, sta di fatto che sono stati loro a pretendere che il sostegno venisse escluso perché considerato umiliante e offensivo.
E adesso gli stessi vengono fuori a fare i candidi e a dire: "ma boh, ormai la legge dice così, il ragazzo con dsa NON ha diritto al sostegno, ma mica lo sappiamo il perché, non sappiamo nemmeno se sia giusto o no, ma non importa, ormai c'è, e deve essere rispettata e basta".
Faccio presente che le leggi sono un prodotto delle idee umane e dei compromessi tra fazioni umane di idee diverse, e che se si prende atto che una legge non ha funzionato, si può anche prendere in considerazione la possibilità di cambiarla.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: consigli studio dsa
Non credo paniscus, dal momento in cui la legge 170 è entrata in vigore abbiamo notato anche un aumento notevole delle certificazioni e della diagnosi dei DSA. Questo comporterebbe quindi un ulteriore aumento del numero degli insegnanti di sostegno, cosa che Il ministero assolutamente non può permettersi.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
Carolina9 ha scritto:Forse un giorno anche a livello "medico" si capirà qualcosa in più sui DSA...Perché secondo me ci sono differenze troppo grandi tra di loro per accomunarli tutti quanti nel medesimo calderone
Carolina, io lavoro tutti i giorni con queste problematiche, so che dicendoti quello che ti ho detto ti ho sconcertata, ti sono apparsa irriguardosa (come minimo) rispetto ad un disturbo che può arrivare ad essere molto penalizzante, che può richiedere un investimento di energie, risorse, tempo veramente imponente e in qualche caso può non essere superato completamente. Apprezzo senza condizioni la tua preoccupazione per questi tuoi alunni ma, non possiamo assolutamente agire per loro solo con il buon cuore. Vedi, tu nella tua classe hai la possibilità (volendo organizzare qualche progetto ben ideato anche lavorare in piccoli gruppi, in classe, con due docenti, può diventare occasione di inclusione e supporto per l'alunno con disabilità e anche per il resto della classe BES compresi) ma tu sei su quella classe. Quelli che non hanno la fortuna di avere un alunno con disabilità in classe, a chi si affidano, se la tendenza è quella di farli lavorare con il docente di sostegno e basta? Il DSA non è una malattia (non c'è medicina che lo curi, e al di fuori dell'ambito dell'apprendimento strutturato a scuola, la vita procede regolarmente in piena autonomia, in autodeterminazione e libertà di agire) Il DSA è semplicemente una compromissione funzionale relativa a pochi aspetti della persona che la pongono in difficoltà rispetto al leggere, scrivere, contare.
Tu noti tanta differenza tra questi alunni, la differenza è tanta quanti sono gli alunni. Se tu avessi la possibilità di confrontare con attenzione una decina di valutazioni diagnostiche di alunni con lo stesso disturbo, diciamo dieci dislessici, ti accorgeresti che nei risultati dei test, somministrati a tutti allo stesso modo, non c'è un parametro che si sovrapponga a quello riportato nelle altre diagnosi. La variazione dei parametri ci dice che questo alunno con dislessia ha grosse difficoltà nella transcodifica del codice scritto, quell'altro legge lentamente ma fa errori di anticipazione, quell'altro ancora fa fatica a verbalizzare i pensieri o a memorizzare i contenuti.... Ogni "fluttuazione" di parametro porta a ricadute diverse sul funzionamento dell'alunno. La personalizzazione dovrebbe essere programmata sulla base di questi parametri evidenziati in diagnosi ma è quasi impossibile a scuola quindi ci si limita a concedere strumenti standard o quasi. E va bene così. Quello che non va bene è NON concedere sulla base di convinzioni personali che non hanno riscontro in letteratura. Più sopra qualcuno ha detto che è convinto che con l'esercizio l'alunno memorizzerebbe. Evidenze scientifiche supportate da diagnostica per immagini dimostrano il contrario, o quanto meno dimostrano un funzionamento diverso rispetto allo standard. La comunità scientifica ci dice che l'esercizio non serve quando lo specialiskta certifica che i parametri rilevati sono al di sotto della soglia necessaria.
E' sicuramente importante quello che hai detto riguardo alla non consapevolezza degeli studenti e al disimpegno delle loro famiglie. In risposta ho suggerito che sarebbe necessaria formazione specifica anche per questi (che sono i primi) protagonisti del processo di apprendimento. Un genitore che non comprende le grandi difficoltà del figlio, sarà un genitore che colpevolizzerà la scuola e chiederà chje sia solo lei ad impegnarsi, allo stesso modo un alunno che non comprende bene che il proprio funzionamento è diverso da quello dei compagni ma è ugualmente valido per affrontare la vita, sarà sempre un alunno che tenderà a fare meno di quello che dovrebbe e potrebbe, che tenderà a non accettare di imp'arare un metodo di studio a lui idoneo, sarà quello che sarà tentato di abbandonare. La formazione deve essere per tutti
Re: consigli studio dsa
Veramente io sulla memoria ho detto qualcosa di diverso. un ragazzo DSA può avere una limitata capacità di memoria. limitata non significa che non ce l'ha, significa invece che è più limitata. Ho avuto alunni con deficit di memoria talmente gravi che andavano accompagnati in bagno perché non ricordavano la strada, 2 porte più in là. In quel caso è ovvio che non ha senso insistere ma nemmeno fare un programma di classe, perché Ricordiamoci che gli obiettivi che Il ministero ci impone sono in termini di conoscenza abilità e competenza e questi vanno raggiungi ti raggiunti per l'acquisizione del titolo. Se la dislessia comporta un oggettiva incapacità di acquisizione delle conoscenze per via di una memoria inesistente al pari di un ragazzo disabile dovrebbe allora essere prevista la possibilità di una programmazione differenziata
Ricordiamoci che il parere del Consiglio di Stato vale per tutti gli studenti ed impone una valutazione che prescinde dalle problematiche di ognuno.
Ricordiamoci che il parere del Consiglio di Stato vale per tutti gli studenti ed impone una valutazione che prescinde dalle problematiche di ognuno.
Parere del consiglio di stato 348/1991
“Non si può configurare un supposto diritto al conseguimento del titolo legale di studio, che prescinda da un oggettivo accertamento di competenze effettivamente acquisito. Il titolo di studio non può essere conseguito da chi rimane al di sotto di quella soglia di competenze che è necessaria per il conseguimento del titolo”.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
La dislessia non comporta incapacità di acquisizione. Comporta la necessità di avere strumenti atti a superare le difficoltà propòrie del disturbo senza modificare gli obbiettivi.
Non impara a memoria ma possiede la competenza circa l'utilizzo di quell'argomento la +
cui papagallesca definizione può essere scritta su un cartoncino
Non manca nulla, anche se non riesce a memorizzare.
Il ragazzo disabile cui si fa una programmazione differenziata, non se ne fa nulla di quella definizione scritta sul bigliettino. Questa è la differenza.
Non impara a memoria ma possiede la competenza circa l'utilizzo di quell'argomento la +
cui papagallesca definizione può essere scritta su un cartoncino
Non manca nulla, anche se non riesce a memorizzare.
Il ragazzo disabile cui si fa una programmazione differenziata, non se ne fa nulla di quella definizione scritta sul bigliettino. Questa è la differenza.
Re: consigli studio dsa
Acquisizione di conoscenza e quindi capacità di memorizzare. Nessuno chiede più le cose a pappagallo da tempo immemorabile, nemmeno più la poesia a mamma e papà per le feste comandate. Un ragazzo che fa il liceo classico deve imparare alfabeto greco? Certo, deve imparare tutti gli elementi chimici a memoria? Ovviamente no Ma deve sapere a che cosa serve il numero atomico. Deve imparare le poesie in inglese a memoria? No, Deve acquisire le funzioni comunicative di base, dal chiedere l'ora al saper esporre un brano di un argomento. ritieni che queste non siano capacità di memoria? Paradossalmente quello che vediamo noi a scuola sono ragazzi che portano mappe concettuali che non si limitano al concetto e che studiano a memoria, quando va bene. Quando va male leggono pari pari. In pratica l'insegnante lo sta valutando su una cosa su cui non dovrebbe essere nemmeno valutato cioè la capacità di leggere ad alta voce e di memorizzare Dimmi tuIre ha scritto:La dislessia non comporta incapacità di acquisizione. Comporta la necessità di avere strumenti atti a superare le difficoltà propòrie del disturbo senza modificare gli obbiettivi.
Non impara a memoria ma possiede la competenza circa l'utilizzo di quell'argomento la +
cui papagallesca definizione può essere scritta su un cartoncino
Non manca nulla, anche se non riesce a memorizzare.
Il ragazzo disabile cui si fa una programmazione differenziata, non se ne fa nulla di quella definizione scritta sul bigliettino. Questa è la differenza.
carla75- Messaggi : 5790
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Re: consigli studio dsa
Perfetto. e quando dovrà fare l'esame di stato di Greco? Quando dovrà fare l'esame di guida? Quando andrà a fare un concorso pubblico? Quando si iscriverà all'università, Ricordiamoci che lì le mappe non te le fanno manco usare
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
Concorsi e esami patente hanno recentement introdotto nuove regole, all uni nversita puoi addirittura tenere o testi
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