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Carolina9
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consigli studio dsa
Promemoria primo messaggio :
Buongiorno a tutti
sono un insegnante di sostegno in una scuola superiore. Volevo chiedere qualche consiglio a chi magari è più esperto sul tema DSA
Avete idee o consigli che non siano sempre le solite cose per migliorare lo studio autonomo?
Ci sono dei ragazzi che fanno davvero una grande fatica nella comprensione del testo. Come fanno a studiare?
Davvero le sintesi vocali sono uno strumento utile? (Loro non le hanno mai provate e sto cercando di capire se e come proporgliele).
Alcuni vorrebbero sempre che usciamo a gruppetti e io magari gli racconto in modo semplice gli argomenti di studio, facendo esempi e mostrando immagini.
Questo li aiuta, ma non posso farlo sempre (i gruppi ruotano sempre, a parte i ragazzini con 104 che in genere ci sono dentro sempre) e rimane il problema dello studio a casa.
Anche se studiano tanto, poi il giorno dopo non ricordano nulla. Farli ripetere tante volte in realtà con loro non sembra funzionare molto. Oppure sanno bene la prima parte, ma nulla della seconda e non riescono a collegare bene i concetti. Inoltre, quando espongono magari ricordano bene gli esempi, ma non riescono a dare definizioni generali. E il problema in alcuni è così accentuato che è una grande fatica in certe materie raggiungere i famosi "obiettivi minimi" per il 6.
Idee, consigli, strategie?
Buongiorno a tutti
sono un insegnante di sostegno in una scuola superiore. Volevo chiedere qualche consiglio a chi magari è più esperto sul tema DSA
Avete idee o consigli che non siano sempre le solite cose per migliorare lo studio autonomo?
Ci sono dei ragazzi che fanno davvero una grande fatica nella comprensione del testo. Come fanno a studiare?
Davvero le sintesi vocali sono uno strumento utile? (Loro non le hanno mai provate e sto cercando di capire se e come proporgliele).
Alcuni vorrebbero sempre che usciamo a gruppetti e io magari gli racconto in modo semplice gli argomenti di studio, facendo esempi e mostrando immagini.
Questo li aiuta, ma non posso farlo sempre (i gruppi ruotano sempre, a parte i ragazzini con 104 che in genere ci sono dentro sempre) e rimane il problema dello studio a casa.
Anche se studiano tanto, poi il giorno dopo non ricordano nulla. Farli ripetere tante volte in realtà con loro non sembra funzionare molto. Oppure sanno bene la prima parte, ma nulla della seconda e non riescono a collegare bene i concetti. Inoltre, quando espongono magari ricordano bene gli esempi, ma non riescono a dare definizioni generali. E il problema in alcuni è così accentuato che è una grande fatica in certe materie raggiungere i famosi "obiettivi minimi" per il 6.
Idee, consigli, strategie?
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Sui concorsi per l'insegnamento stendiamo un velo pietoso. Per il resto non mi risultaIre ha scritto:Concorsi e esami patente hanno recentement introdotto nuove regole, all uni nversita puoi addirittura tenere o testi
Inoltre sono uscite le indicazioni per l'esame : sono qurlle dell'anno scorso
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
è molto interessante questo confronto, Ire ciò che dici mi interessa molto.
Comunque, se anche è vero che la scuola non dovrebbe chiedere di "imparare a pappagallo" è pure vero che:
1- Una certa capacità di memorizzazione è richiesta anche per acquisire competenze.
La memoria fa parte dell'apprendimento e anche i DSA hanno capacità di memoria, però ridotte (vabhé, sto semplificando. In realtà i DSA hanno una memoria molto "esperienziale" o comunque che ha bisogno di riferimenti concreti, immagini mentali etc. Molto difficile realizzare questo a scuola proprio sempre).
Oppure, esempio: si sa che per molti DSA la lingua straniera è un incubo. Però è chiaro che se si "immergessero" nella lingua, abitando in un paese straniero la imparerebbero. Ma si può far questo a scuola?? Umanamente direi no! Nessun docente di inglese, nemmeno il migliore del mondo, può far questo in 3 ore a settimana.
- Ire, da quanto ho capito tu non sei un insegnante. Vorrei dirti quindi questo: è vero che ci sono docenti che non sanno nulla di DSA. Magari sono anche ben disposti a capire, però bisogna spiegarglielo. Alcuni sono anche giovani e freschi di Università e non hanno fatto corsi, aggiornamenti etc. Questo non aiuta.
Poi ci sono quegli insegnanti (e purtroppo qualcuno c'è) che pretendono la lezione a memoria e sono molto rigidi (anche con gli alunni con la 104, non capiscono che comunque ci sono delle difficoltà che non possono essere ignorate e che le indicazioni del PEI sono da rispettare per tutti.).
Io però capisco l'esasperazione di alcuni docenti di materia e per questo dico che ci vorrebbe il sostegno, o comunque un docente in più, magari da interpretare proprio come sostegno alla classe. Esempio a caso: matematica, classe con 4 discalculici che non è vero che basta dargli la calcolatrice e passa tutto. No perché a capire il linguaggio algebrico fanno fatica a prescindere e anche a orientarsi bene sul foglio(anche qua, mica son tutti uguali i discalculici). Poi in classe magari ci sono (sto inventando, ma è una situazione tipica in certi istituti): 2 stranieri che capiscono poco di italiano, un ragazzo che salta sui banchi e ha il libretto pieno di note, altri 6 ragazzi che vanno bene ma se si resta indietro a seguire chi è in difficoltà si annoiano e cominciano a far casino.
Un insegnante in queste condizioni non riesce a lavorare e magari gli saltano anche i nervi e le famiglie a casa pensano sia un fannullone o poco sensibile perché non capisce i DSA. Umanamente però si chiede agli insegnanti un tantino troppo
Comunque, se anche è vero che la scuola non dovrebbe chiedere di "imparare a pappagallo" è pure vero che:
1- Una certa capacità di memorizzazione è richiesta anche per acquisire competenze.
La memoria fa parte dell'apprendimento e anche i DSA hanno capacità di memoria, però ridotte (vabhé, sto semplificando. In realtà i DSA hanno una memoria molto "esperienziale" o comunque che ha bisogno di riferimenti concreti, immagini mentali etc. Molto difficile realizzare questo a scuola proprio sempre).
Oppure, esempio: si sa che per molti DSA la lingua straniera è un incubo. Però è chiaro che se si "immergessero" nella lingua, abitando in un paese straniero la imparerebbero. Ma si può far questo a scuola?? Umanamente direi no! Nessun docente di inglese, nemmeno il migliore del mondo, può far questo in 3 ore a settimana.
- Ire, da quanto ho capito tu non sei un insegnante. Vorrei dirti quindi questo: è vero che ci sono docenti che non sanno nulla di DSA. Magari sono anche ben disposti a capire, però bisogna spiegarglielo. Alcuni sono anche giovani e freschi di Università e non hanno fatto corsi, aggiornamenti etc. Questo non aiuta.
Poi ci sono quegli insegnanti (e purtroppo qualcuno c'è) che pretendono la lezione a memoria e sono molto rigidi (anche con gli alunni con la 104, non capiscono che comunque ci sono delle difficoltà che non possono essere ignorate e che le indicazioni del PEI sono da rispettare per tutti.).
Io però capisco l'esasperazione di alcuni docenti di materia e per questo dico che ci vorrebbe il sostegno, o comunque un docente in più, magari da interpretare proprio come sostegno alla classe. Esempio a caso: matematica, classe con 4 discalculici che non è vero che basta dargli la calcolatrice e passa tutto. No perché a capire il linguaggio algebrico fanno fatica a prescindere e anche a orientarsi bene sul foglio(anche qua, mica son tutti uguali i discalculici). Poi in classe magari ci sono (sto inventando, ma è una situazione tipica in certi istituti): 2 stranieri che capiscono poco di italiano, un ragazzo che salta sui banchi e ha il libretto pieno di note, altri 6 ragazzi che vanno bene ma se si resta indietro a seguire chi è in difficoltà si annoiano e cominciano a far casino.
Un insegnante in queste condizioni non riesce a lavorare e magari gli saltano anche i nervi e le famiglie a casa pensano sia un fannullone o poco sensibile perché non capisce i DSA. Umanamente però si chiede agli insegnanti un tantino troppo
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Ire ha scritto:Nella vita leggerà con le orecchie e comprenderà
Forse.
Ma intanto noi siamo a scuola.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: consigli studio dsa
Ha il diritto di farlo anche lìserpina ha scritto:Ire ha scritto:Nella vita leggerà con le orecchie e comprenderà
Forse.
Ma intanto noi siamo a scuola.
Re: consigli studio dsa
carla75 ha scritto:Sui concorsi per l'insegnamento stendiamo un velo pietoso. Per il resto non mi risultaIre ha scritto:Concorsi e esami patente hanno recentement introdotto nuove regole, all uni nversita puoi addirittura tenere o testi
Inoltre sono uscite le indicazioni per l'esame : sono qurlle dell'anno scorso
Intendevo dire che la partecipazione ai concorsi per la pubblica amministrazione ora ha introdotto la possibilità di usare gli strumenti per i dsa e sono cambiate le regole anche per l'esame della patente. Per l'università dici che non ti risulta, hai il polso della situazione circa gli esami o non ti risulta perchè a qualcuno che conosci non sono stati concessi strumenti? Nel caso, quante volte è successo e dove?
Re: consigli studio dsa
https://www.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/news/dsa-e-universita-normativa-e-consigli-utili
Queste sono le indicazioni più recenti dell'associazione più rappresentativa a livello nazionale. Non è prevista la riduzione dei contenuti, la semplificazioni dei materiali, l'eliminazione di parti del programma, griglie di valutazione ad hoc, snche perché all'università nom esistono. Non mi pare si possano fare esami con il libro aperto. E mi pare pure grave.
Queste sono le indicazioni più recenti dell'associazione più rappresentativa a livello nazionale. Non è prevista la riduzione dei contenuti, la semplificazioni dei materiali, l'eliminazione di parti del programma, griglie di valutazione ad hoc, snche perché all'università nom esistono. Non mi pare si possano fare esami con il libro aperto. E mi pare pure grave.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
Carolina9 ha scritto:è molto interessante questo confronto, Ire ciò che dici mi interessa molto.
Comunque, se anche è vero che la scuola non dovrebbe chiedere di "imparare a pappagallo" è pure vero che:
1- Una certa capacità di memorizzazione è richiesta anche per acquisire competenze.
La memoria fa parte dell'apprendimento e anche i DSA hanno capacità di memoria, però ridotte (vabhé, sto semplificando. In realtà i DSA hanno una memoria molto "esperienziale" o comunque che ha bisogno di riferimenti concreti, immagini mentali etc. Molto difficile realizzare questo a scuola proprio sempre).
Oppure, esempio: si sa che per molti DSA la lingua straniera è un incubo. Però è chiaro che se si "immergessero" nella lingua, abitando in un paese straniero la imparerebbero. Ma si può far questo a scuola?? Umanamente direi no! Nessun docente di inglese, nemmeno il migliore del mondo, può far questo in 3 ore a settimana.
- Ire, da quanto ho capito tu non sei un insegnante. Vorrei dirti quindi questo: è vero che ci sono docenti che non sanno nulla di DSA. Magari sono anche ben disposti a capire, però bisogna spiegarglielo. Alcuni sono anche giovani e freschi di Università e non hanno fatto corsi, aggiornamenti etc. Questo non aiuta.
Poi ci sono quegli insegnanti (e purtroppo qualcuno c'è) che pretendono la lezione a memoria e sono molto rigidi (anche con gli alunni con la 104, non capiscono che comunque ci sono delle difficoltà che non possono essere ignorate e che le indicazioni del PEI sono da rispettare per tutti.).
Io però capisco l'esasperazione di alcuni docenti di materia e per questo dico che ci vorrebbe il sostegno, o comunque un docente in più, magari da interpretare proprio come sostegno alla classe. Esempio a caso: matematica, classe con 4 discalculici che non è vero che basta dargli la calcolatrice e passa tutto. No perché a capire il linguaggio algebrico fanno fatica a prescindere e anche a orientarsi bene sul foglio(anche qua, mica son tutti uguali i discalculici). Poi in classe magari ci sono (sto inventando, ma è una situazione tipica in certi istituti): 2 stranieri che capiscono poco di italiano, un ragazzo che salta sui banchi e ha il libretto pieno di note, altri 6 ragazzi che vanno bene ma se si resta indietro a seguire chi è in difficoltà si annoiano e cominciano a far casino.
Un insegnante in queste condizioni non riesce a lavorare e magari gli saltano anche i nervi e le famiglie a casa pensano sia un fannullone o poco sensibile perché non capisce i DSA. Umanamente però si chiede agli insegnanti un tantino troppo
esattamente come dici, Carolina. Ci sono prestazioni per le quali i tempi e le modalità possibili a scuola, non riescono ad essere raggiunte. L’inglese è l’esempio perfetto: sarà molto più semplice per una persona con DSA imparare la lingua in un contesto diverso, o sul luogo o con modalità didattiche non possibili a scuola o quanto meno non sempre possibili. Il legislatore ha inteso, con la possibilità della dispensa, non fermare un alunno per alcune prestazioni non valutabili. Lo manda avanti e affida a lui la cura di questi obbiettivi non raggiunti a scuola. Se avrà bisogno dell’inglese scritto sarà a carico suo trovare il modo di impararlo. La scuola non può farci nulla.
Questo vale per tutte quelle prestazioni che sono comprese tra le dispesne:
dispensa dalla lettura ad alta voce
dispensa dal prendere appunti
dispensa dalla memorizzazione
Un ragazzo che non prende appunti ma può registrare la lezione raggiunge l’obbiettivo di avere a disposizione quello che ha detto l’insegnante. Per la scuola basta questo. Se nella vita dovrà prendere appunti sarà sua cura imparare come farlo.
E’ verissimo quanto dici rispetto alla matematica, la calcolatrice è l’ultimo dei problemi e serve un adeguato lavoro per arrivare ad orientarsi. Il docente difficilmente può farlo, sarebbe sufficiente l’analisi delle tipologie di errore, e la formazione rispetto all’impatto anche emotivo che il non riuscire come gli altri
Provoca nell’alunno.
A parte i casi di DSA lieve, dove generalmente gli strumenti sono sufficienti a superare gli ostacoli, per situazioni moderate o severe è necessario un importante lavoro anche a casa.
Oppure un lavoro dedicato a scuola non con un supporto una tantum togliendo a chi ha diritto ma con laboratori, corsi, affiancamenti appositi.
E poi formazione per tutti. Le neurodiversità impongono un modo diverso di vedere la scuola, la didattica e la valutazione. Nessuno nasce “imparato” . Il più grosso problema che rilevo io, sai quale è? La persona che dice so benissimo di cosa stiamo parlando, so che ha problemi con la memoria e poi in PDP isnerisce
Si dispensa dalla memorizzazione, tranne per quanto ritenuto fondamentale dal docente..
Ecco, da qui partono i problemi.
PS per inciso condivido in pieno (e conosco bene) tutto quello che dici sugli insegnanti e le famiglie
Ultima modifica di Ire il Dom Mar 20, 2022 7:59 pm - modificato 1 volta.
Re: consigli studio dsa
carla75 ha scritto:https://www.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/news/dsa-e-universita-normativa-e-consigli-utili
Queste sono le indicazioni più recenti dell'associazione più rappresentativa a livello nazionale. Non è prevista la riduzione dei contenuti, la semplificazioni dei materiali, l'eliminazione di parti del programma, griglie di valutazione ad hoc, snche perché all'università nom esistono. Non mi pare si possano fare esami con il libro aperto. E mi pare pure grave.
La riduzione dei contenuti non è prevista, ma è possibile suddividere in due o più spezzoni l'esame.
E' possibile la prova orale al posto della scritta,
La valutazione è sempre personalizzata in presenza di DSA,
Esami con il libro sono abbastanza frequenti. Non ho mai sentito che un esame sia andato bene a chi si presentava senza aver studiato e compreso.
(se ti mettessero in mano un libro di astrofisica, sapresti sostenere un esame universitario senza conoscere la materia?)
Re: consigli studio dsa
Carolina9 ha scritto: Esempio a caso: matematica, classe con 4 discalculici che non è vero che basta dargli la calcolatrice e passa tutto. No perché a capire il linguaggio algebrico fanno fatica a prescindere
E allora non sono discalculici, o almeno non sono SOLO discalculici: hanno dei problemi di comprensione più gravi e più profondi.
Si definisce "discalculico" chi ha difficoltà a scrivere i numeri, a incolonnare correttamente le cifre, a posizionare correttamente la virgola, a fare operazioni matematiche a memoria, a ricordarsi del resto o del riporto, ma che comunque NON HA difficoltà logiche a comprendere il ragionamento che c'è dietro al problema matematico in sé. Oppure, può esserci qualche caso di dislessico o disgrafico che ha difficoltà a ricordarsi i SIMBOLI matematici o a riprodurli correttamente, ma appunto perché è dislessico o disgrafico (e quindi lo diventa anche sulla lettura e scrittura dei numeri o dei simboli di operazione, esattamente come fa fatica a ricordarsi i gruppi di lettere, ma non vuol dire che non capisca la logica).
Se ha difficoltà strutturali a capire la LOGICA, non si tratta di un dsa, ma di un problema cognitivo vero e proprio, la lettura o scrittura non c'entrano niente.
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Dom Mar 20, 2022 7:33 pm - modificato 1 volta.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: consigli studio dsa
Ire ha scritto:(se ti mettessero in mano un libro di astrofisica, sapresti sostenere un esame universitario senza conoscere la materia?)
Parla di ciò che conosci, ti prego.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: consigli studio dsa
Tralasciando la storia del libro che comunque mi sembra inquietante, quello che tu non riesci a capire è che la sostanza non cambia. mi spiego. Se devo fare un esame di storia, in luogo della prova scritta posso fare una prova orale perché non devo dimostrare alcuna competenza di scrittura. Io, Laureata in giurisprudenza, ho fatto la prova scritta solo per l'esame di economia politica.per quanto riguarda la suddivisione è usanza ormai di molte università fare i parziali dei parziali. Anche questo quindi non mi stupisce. e anche in questo caso la sostanza non cambia perché se voglio laurearmi non ho riduzione di esercizi, di contenuti ( mi Spezzano gli argomenti ma li devo portare tutti) e nel 99% dei casi gli esami universitari sono per competenze, Quindi con le mappe ci puoi fare anche gli aeroplanini. Il mio esame di diritto penale è stato il seguente: se prendo la tua valigia e la butta dalla finestra Quali tipi di reati si configurano? E chi la trova e la raccoglie commette reato? Se si quale? Se voglio sparare a Tizio ma il colpo rimbalza e colpisce Caio il quale cade su Sempronio e muore a sua volta Che tipo di reato ho commesso? questo suppone una conoscenza approfondita di tutti gli argomenti, il saper distinguere tutti i tipi di reati che a volte sono anche simili tra di loro, e saper argomentare in maniera specifica perché si configura un reato piuttosto che un altro, Devi conoscere pure le virgole. La memoria serve eccome.Ire ha scritto:carla75 ha scritto:https://www.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/news/dsa-e-universita-normativa-e-consigli-utili
Queste sono le indicazioni più recenti dell'associazione più rappresentativa a livello nazionale. Non è prevista la riduzione dei contenuti, la semplificazioni dei materiali, l'eliminazione di parti del programma, griglie di valutazione ad hoc, snche perché all'università nom esistono. Non mi pare si possano fare esami con il libro aperto. E mi pare pure grave.
La riduzione dei contenuti non è prevista, ma è possibile suddividere in due o più spezzoni l'esame.
E' possibile la prova orale al posto della scritta,
La valutazione è sempre personalizzata in presenza di DSA,
Esami con il libro sono abbastanza frequenti. Non ho mai sentito che un esame sia andato bene a chi si presentava senza aver studiato e compreso.
(se ti mettessero in mano un libro di astrofisica, sapresti sostenere un esame universitario senza conoscere la materia?)
Per la patente mi risulta che ci sia solamente il 30% in più di tempo. anche lì Nessuno sconto.
Ora però mi devi dire qual è il tuo concetto di studiare se non conoscere e memorizzare quello che è scritto su un testo.
Le abilità e le competenze presuppongono sempre le conoscenze, mi pare una cosa abbastanza scontata
Ultima modifica di carla75 il Dom Mar 20, 2022 8:37 pm - modificato 2 volte.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
Rispondo, usando come esempio ciò che io conosco ovviamente. Mi parli dei modi di acquisto a titolo originario della proprietà con particolare riferimento al usucapione. Prendo il libro lecco il dito e apre il capitolo relativo ai modi di acquisto a titolo originario della proprietà. incomincio a leggere. Cavolo, so tutto... ho finito di leggere il capitolo sui modi di acquisto a titolo originario della proprietà, lecco il dito e apro il paragrafo sull' usucapione, leggo e ovviamente so tutto. Potrà mai contraddirmi l'insegnante rispetto a quello che ha scritto Il Torrente? (ovviamente no, l'ho letto Pari pari! ).paniscus_2.1 ha scritto:Ire ha scritto:(se ti mettessero in mano un libro di astrofisica, sapresti sostenere un esame universitario senza conoscere la materia?)
Parla di ciò che conosci, ti prego.
Ps. Il Torrente è lo storico libro di diritto privato che si usava in tutte le università italiane Scusate se non l'ho specificato
Ultima modifica di carla75 il Dom Mar 20, 2022 8:40 pm - modificato 2 volte.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
carla75 ha scritto:Ora però mi devi dire qual è il tuo concetto di studiare se non conoscere e memorizzare quello che hai scritto su un testo.
A me pare di aver capito che (secondo certe interpretazioni) questo concetto significhi semplicemente:
incollarsi in testa lo stretto necessario per sfangare la singola verifica, poi se dopo mezza giornata te lo dimentichi, va bene lo stesso; se proprio non si riesce nemmeno a incollarselo per mezza giornata, allora si reclama il diritto alle mappe, ai formulari, ai riassunti e agli appunti, tanto si sa che la preparazione serve solo per sfangare la verifica e per ottenere il voto, e NON per imparare qualcosa davvero.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: consigli studio dsa
Mi sa...paniscus_2.1 ha scritto:carla75 ha scritto:Ora però mi devi dire qual è il tuo concetto di studiare se non conoscere e memorizzare quello che hai scritto su un testo.
A me pare di aver capito che (secondo certe interpretazioni) questo concetto significhi semplicemente:
incollarsi in testa lo stretto necessario per sfangare la singola verifica, poi se dopo mezza giornata te lo dimentichi, va bene lo stesso; se proprio non si riesce nemmeno a incollarselo per mezza giornata, allora si reclama il diritto alle mappe, ai formulari, ai riassunti e agli appunti, tanto si sa che la preparazione serve solo per sfangare la verifica e per ottenere il voto, e NON per imparare qualcosa davvero.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: consigli studio dsa
Il mio concetto di studiare prevede tutte le attività che servono per imparare.
Il ragazzo con DSA impara, ma ha bisogno di più tempo per recuperare le informazioni, per organizzarle ed esporle. Va in sovraccarico e si perde molto spesso,
Il problema non è che non sa. Il problema è che non tutti gielo sanno chiedere'
Il ragazzo con DSA impara, ma ha bisogno di più tempo per recuperare le informazioni, per organizzarle ed esporle. Va in sovraccarico e si perde molto spesso,
Il problema non è che non sa. Il problema è che non tutti gielo sanno chiedere'
Ultima modifica di Ire il Dom Mar 20, 2022 9:36 pm - modificato 1 volta.
Re: consigli studio dsa
Penso sia tempo di chiudere la discussione anche perché, come avevo detto all'inizio,.ero venuta per chiedere consigli e non per alzare una polemica. Non sono d'accordo sugli ultimi interventi...io penso invece che questi ragazzi possono apprendere, certo evitando gli aspetti più nozionistici, quando hanno davvero capito e interiorizzato a fondo l'argomento. In quel caso il ricordo rimane anche nel tempo, ma è necessario ricorrere a quelle strategie che necessitano di interventi individualizzati come prima si diceva. E poi sarebbe anche giusto (mia opinione) ridurre il programma se necessario proprio per permettere l'interiorizzazione dei concetti fondamentali, che richiede tempo. Ma non si può fare, certo. Comunque il mondo è pieno di persone con dsa che lavorano, acquisiscono competenze etc perciò evidentemente è possibile per loro imparare e crearsi le proprie forme di realizzazione personale. Ringrazio comunque tutti per i vostri preziosi consigli e per gli spunti di riflessione che mi avete dato
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Grazie Carolina, è esattamente così. Sei venuta a chiedere consigli hai trovato polemiche. Servono anche quelle perché ti aiutano a capire l origine vera di alcuni incomprensibili modi di porsi nei confronti di alcune situazioni da parte di certi docenti. Però queste polemiche non ti hanno aiutata rispetto a quello che avevi chiesto. Ti consiglio di porre il tuo quesito nei posti dove si lavora insieme a tante figure professionali pronte ad ascoltare e trovare con te soluzioni e idee
Re: consigli studio dsa
Ma la sintesi vocale la faresti tu?Carolina9 ha scritto:ok Ire, ma infatti io non volevo dire che l'incomprensione del testo si basi su problemi cognitivi. Onestamente non saprei dire su cosa si basi però ti assicuro che ho provato a leggere io il testo per loro ma si perdevano alla grande.
Secondo me deriva più che altro dalle difficoltà di concentrazione e povertà lessicale. Se io parlo in modo semplice, gesticolo, faccio esempi, loro mi seguono molto di più, però la concentrazione è fragile. Quindi ho dei dubbi per la sintesi, ma ci posso provare a fargliene provare qualcuna.
O meglio, dovresti costruire un testo su cui loro poi andranno a sentire la sintesi vocale?
Perché in generale ti direi prova, ma se il tuo lavoro si dovesse aggravare di molto non mi sembra neanche sostenibile alla lunga come sforzo.
Dico questo perché mi pare che stai temporeggiando sulla questione prima ancora di provarla, quindi ho supposto che avessi ponderato eventuali effetti negativi.
Ellie*- Messaggi : 654
Data d'iscrizione : 02.12.17
Re: consigli studio dsa
No no...io farei il testo semplificato (già lo faccio) e poi loro usano la sintesi per ascoltare
Carolina9- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 14.03.22
Re: consigli studio dsa
Il problema non è che non sa. Il problema è che non tutti gielo sanno chiedere'
Ed ecco l'ennesima frasetta motivazionale da Bacio Perugina di cui cominciavamo a sentire la mancanza...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: consigli studio dsa
Ire ha scritto:
Il problema non è che non sa. Il problema è che non tutti gielo sanno chiedere'
... ma spesso lo sguardo del padrone ingrassa il cavallo
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: consigli studio dsa
Ma dimmi una cosa ti senti colpita? Tu sai lavorare con i dsa? E allora che problema hai? Puoi ammettere che ci sia qualcuno non bravo come te,?paniscus_2.1 ha scritto:
Il problema non è che non sa. Il problema è che non tutti gielo sanno chiedere'
Ed ecco l'ennesima frasetta motivazionale da Bacio Perugina di cui cominciavamo a sentire la mancanza...
Re: consigli studio dsa
Ire ha scritto:Ma dimmi una cosa ti senti colpita?
No, per niente. Ho detto serenamente quello che penso, non vedo cosa c'entri il "sentirsi colpiti".
Anche questa strategia furbetta di sostenere che, ogni volta che qualcuno non la pensa in un certo modo, deve essere per forza "perché gli ha toccato un nervo scoperto" e che quindi implicitamente ammette il torto... sarebbe un trucco dialettico ampiamente smascherato da decenni.
Per farmi sentire colpita ci vorrebbe un'osservazione che VERAMENTE smentisca qualche mia convinzione profonda.
Di sicuro questa non lo era, era una semplice banalità buonista del tutto insignificante.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: consigli studio dsa
. È abbastanza difficile, anche volendo, trovare un confronto leale nel tuo intervento sui baci perugina. Ha tutta l'apparenza di una risposta secondo tuo stile, poco gradevole, denigratorio, abbastanza puerile. Qui di idee non ne hai messa nemmeno mezza ed è legittimo intravvedere la coda di paglia. Sembrerebbe che tu veda la pagliuzza negli occhi altrui e non la trave che hai conficcata nei tuoi . sei offensiva ogni volta che qualcuno non la pensa come te (con chiunque ti poni così) e sei quindi portata ad attribuire agli altri quello che appartiene a te. Buonanotte. Scusa Carolina il tuo quesito è interessante e svilupparlo potrebbe aiutare molti. Ogni tanto ci vuole un fermino.
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