Lezioni private aspetto fiscale

Promemoria primo messaggio :

Scusatemi . Sto insegnando (avendo rispolverato la Laurea in Scienze dell'Informazione) da circa 4 anni. Nel senso che mi stanno chiamando per fare Corsi di Recupero Estivi ed Invernali in tre scuole Liceo Scientifico , Istituto Commerciale per Ragionieri e ITI. Inoltre sto facendo lezioni private a casa. Volevo sapere come dovrei fare per mettermi in regola da un punto di vista fiscale. Cioè vorrei pagare le tasse eventuali . Come devo fare per regolarizzare la mia posizione?
Non ho un lavoro nel senso che avevo un'attività di altro genere privata e che ho chiuso da due anni. Non ho pensione quindi perchè devo aspettare ancora per maturarla e vivo appunto per lezioni private ed introiti dei Corsi di recupero e una piccola rendita Finanziaria.

Grazie.

ANTONELLI ROBERTO ha scritto:A questo punto non so proprio che pesci prendere. Io sto prendendo € 20.00 l'ora. E' evidente che se poi dobbiamo scorporare il 21% di ritenute da versare arriviamo già ad € 16.52 nette . Poi dovendo versare i contributi previdenziali (credo a tassazione separata) quanto rimarranno? Boh?......

Perché parli di ritenute del 21%?
Mi sono persa un po', tra tante opzioni.
Ritornando alla tua idea originaria, quella del nuovo regime dei minimi, dovresti aprire partita Iva ed emettere fatture senza IVA e senza ritenuta d'acconto. In sostanza, al committente tu fatturi una prestazione professionale onnicomprensiva, che diventa il tuo incasso lordo.
Per quanto riguarda i codici ATECO, ho trovato che esiste il settore Istruzione, contrassegnato dalla P, al cui interno c'è una categoria Attività di supporto, che dovrebbe essere adatta al tuo caso.
Se hai un commercialista o consulente del lavoro di fiducia, puoi cominciare a chiedere a lui conferme sul nuovo regime dei minimi, che è ancora in attesa di approfondimenti, e sulle implicazioni contributive.

a questo punto, come hai giustamente detto nel post di sopra, devi considerare quanto puoi chiedere per l'ora di ripetizione al fine di avere al netto un compenso adeguato.
quanto potrebbe chiedere Roberto?

Scrivo qui perchè l'argomento della mia domanda è lo stesso, così non apro un nuovo post.

Avrei intenzione di cominciare a dare lezioni private ma vorrei anche io fare le cose in regola. Leggendo questo post ho trovato un sacco di informazioni utili ma non riesco ad adattarle al mio caso, per cui vorrei porvi il mio caso e chiedervi delucidazioni su come dovrei comportarmi.

Io sono un docente di ruolo di una scuola paritaria, quindi assunto a tempo indeterminato. Secondo voi cosa dovrei fare?

Se ho capito bene può bastare rilasciare le ricevute a patto di rimanere, con le lezioni private, sotto i 5000 euro annui?

In tal caso, tenuto conto che guadagno un normale stipendio da insegnante, a quanto saranno tassati i miei guadagni delle lezioni private? Del 23%? Del 27%? Di più? Di meno?

Inoltre, sarei anche obbligato ad usarne una parte per versare dei contributi pensionistici all'INPS? Oppure no visto che tali contributi mi vengono comunque verstai annualmente per via del mio normale lavoro da insegnante?


Infine, in qualche post qualcuno parlava di un limite massimo di 30, cosa vuol dire che al massimo ad una persona posso dare ripetizioni per 30 giorni? ....a me parrebbe assurdo...

Grazie mille in anticipo per il vostro aiuto

mkfat ha scritto:
Io sono un docente di ruolo di una scuola paritaria, quindi assunto a tempo indeterminato. Secondo voi cosa dovrei fare?

Se ho capito bene può bastare rilasciare le ricevute a patto di rimanere, con le lezioni private, sotto i 5000 euro annui?

Sì, prestazioni occasionali.

mkfat ha scritto:In tal caso, tenuto conto che guadagno un normale stipendio da insegnante, a quanto saranno tassati i miei guadagni delle lezioni private? Del 23%? Del 27%? Di più? Di meno?

Vengono tassati con l'aliquota marginale, corrispondente alla più alta della fascia di reddito in cui sei. Insomma, tra 15.000 e 28.000 euro il 27%, oltre i 28.000 il 38%.

mkfat ha scritto:Inoltre, sarei anche obbligato ad usarne una parte per versare dei contributi pensionistici all'INPS? Oppure no visto che tali contributi mi vengono comunque verstai annualmente per via del mio normale lavoro da insegnante?

No, è obbligatoria l'iscrizione alla gestione separata Inps se si superano i 5000 annui.

mkfat ha scritto:Infine, in qualche post qualcuno parlava di un limite massimo di 30, cosa vuol dire che al massimo ad una persona posso dare ripetizioni per 30 giorni? ....a me parrebbe assurdo...

Per ciascun committente non puoi superare i 30 giorni di prestazione, ma nel caso delle lezioni private il problema non si pone. Nella ricevuta non devi scrivere quante lezioni hai fatto alla persona o per quanti giorni.

trumma ha scritto:ho chiesto a degli amici, ebbene:

fino a 5.000 lordi l'insegnante può emettere ricevuta con compenso lordo (cioè l'importo comprensivo del 20% di ritenuta di acconto), senza contributi e in carta libera (solo se la singola prestazione supera i 77,47 euro, ci va il bollo da € 1,81). Oltre i 5000 lordi dovrà invece munirsi di partita IVA.
Starà poi all'insegnante in sede di unico/730 dichiarare il reddito come "redditi diversi" col codice delle prestazioni occasionali inserendo "zero" nel campo delle ritenute versate: in tal modo, le ritenute d'acconto dovute ma non ancora versate gli verranno computate a debito.

Ritenuta d'acconto? E chi ti fa da sostituto d'imposta, il ragazzino che ti paga?

Grazie per il chiarimento, quindi in teoria mi basterebbe fare le ricevute e poi portarle al CAF quando vado annualmente a fare la dichiarazione dei redditi?

Ma sono solo ipotesi o voi avete esperienza di questa pratica?

Grazie ancora

mkfat ha scritto:Grazie per il chiarimento, quindi in teoria mi basterebbe fare le ricevute e poi portarle al CAF quando vado annualmente a fare la dichiarazione dei redditi?

Ma sono solo ipotesi o voi avete esperienza di questa pratica?

Grazie ancora

Funziona così per tutte le prestazioni occasionali, che siano lezioni private o altre attività autonome.
Sono regolate da una precisa norma.
http://www.krlavoro.it/impiego/legge_biagi/prestazioni_occasionali.php

Salve a tutti, essendo iscritto da poco non volevo aprire subito una discussione ma in caso i moderatori ritengano l'argomento interessante mi piacerebbe che fosse trattato separatamente in una discussione specifica.

Breve presentazione, per non essere scortesi. Sono Gianluca, dalla provincia di Lecce. Ho un'agenzia di assicurazioni e la sede comunale di un patronato ma nel locale in cui opero dispongo di altre stanze nelle quali impertisco delle ripetizioni private ad alunni di scuola elementare e media. Essendo il totale dei compensi inferiore ai 5.000€ annui (attività occasionale), non ho aperto un codice attività specifico ma mi limito a emettere ricevuta.

Attualmente però sto pensando di ampliare la mio attività di ripetizioni e di aprire un codice attività specifico. Ci tengo a precisare che non intendo aprire una scuola privata (niente corsi di studio) ma un centro studi in cui gli studenti vengano a fare i compiti e in cui continuare a fare ripetizioni private. In pratica l'unica differenza rispetto ad oggi è che vorrei aggiungere il codice attività e quindi non più ricevute con ritenuta d'acconto ma fatture.

In principio ad essere onesti mi sono impantanato nella burocrazia, ricevendo informazioni contrastanti e rimandi reciproci fra commercialista, agenzia delle entrate, camera di commercio, ufficio tecnico comunale e ASL. Tanto che a settembre ho rinunciato e ho continuato come prima...

Ora ho ottenuto nuove informazioni e chiarito (spero) che non si tratta di un centro studi ma sempre e solo di un'attività svolta da un professionista in una struttura qualsiasi, fosse anche la propria abitazione privata. Per cui il locale passa in secondo piano. E ho chiarito che non servono (spero) titoli di studio spefici (comunque sono laureato) e/o abilitazioni. In pratica può farlo chiunque, (più o meno) dove desidera. Possiamo essere più d'uno, ognuno con la propria partita IVA, e possiamo collaborare con altri docenti cui a loro volta rilasceremo ricevuta (se i conpensi sono inferiori a 5.000€ l'anno). A Voi cosa risulta? Avete mai avuto esperienze, dirette o indirette, in tal senso?

Vi espongo poi i dubbi che mi restano da chiarire:

- quale codice attività devo aprire? In principio mi avevano fatto intendere che fosse il codice ateco 85.59.90 "Altri servizi di istruzione nca" ma il mio commercialista e altri che hanno un centro studi del genere mi hanno detto di mettere il codice attività generico (che adesso non lo ricordo, chiedo scusa).

- quali specifiche deve avere il locale? A detta del commercialista solo un bagno con antibagno, niente altro. Niente uscita di sicurezza, niente strutture per disabili, niente doppi o tripli servizi, niente attrezzature specifiche e via dicendo.

Vi ringrazio comunque e spero proprio di non aver fatto casini...

Vedi se può esserti utile la discussione di cui al link.
Poni dei quesiti abbastanza tecnici, con complicazioni di natura fiscale, a cui non saprei rispondere.
C'è poi una cosa che non ho capito: il riferimento alla collaborazione con altri docenti a cui rilascereste ricevuta.
Questi docenti dovrebbero pagare per che cosa?
Siccome sei passato dall'Io al Noi, qui non si tratta più dell'attività professionale autonoma di una partita IVA, ma di un'organizzazione strutturata; tale almeno può apparire ad una contestazione dell'ADE.
https://www.orizzontescuolaforum.net/t42599-iva-sulle-lezioni-private?highlight=lezioni+pivate#463572