Per una riforma del sostegno
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Per una riforma del sostegno
Promemoria primo messaggio :
Questi i punti che propongo:
1. L’insegnante di sostegno, se per lo svolgimento del suo “caso” necessita di qualche libro di testo adottato anche dalla classe, deve averlo dall’editore o dalla scuola all’inizio dell’anno. [Senza più che l’editore o la scuola abbiano facoltà di rifiutarglielo.] Le case editrici devono redigere per ogni testo scolastico un testo semplificato per il sostegno, che egli potrà semplificare ulteriormente. Questo testo è dato in dotazione anche al docente della classe, che può richiedere in sede di verifica solo quanto in esso presente. Questo testo è per gli obiettivi minimi, e può essere adottato eventualmente anche da altri studenti in difficoltà, ad esempio extracomunitari. I testi devono presentare riassunti “settoriali” per ciascuno argomento degli anni precedenti, in modo che il docente di sostegno sia in grado di studiare e insegnare discipline “non sue” anche di anni avanzati, le quali presuppongono la conoscenza di argomenti impartiti negli anni precedenti. In questo modo egli è in grado di “ricostruire” il singolo argomento della disciplina avanzata.
2. Per gli allievi con obiettivi minimi, in classi avanzate verso l’esame di qualifica [terza] o l’esame di stato [quarta e quinta], con materie difficili per il docente di sostegno che non le conosce, l’allievo certificato deve essere affidato solo a docenti di sostegno che abbiano fatto una precedete esperienza in queste classi. Per i nuovi casi e per nuovi docenti di sostegno, nell’impossibilità di ciò, le prove per l’esame di qualifica e per l’esame di stato devono essere state formulate all’inizio dell’anno, devono essere messe a conoscenza del docente di sostegno, e durante tutto l’anno la preparazione viene soprattutto finalizzata al loro stretto superamento.
3. Per gli studenti con obiettivi minimi, le verifiche devono essere preparate di comune accordo tra docente di sostegno e docente curricolare, e il voto spetta solo ed esclusivamente al docente di sostegno. Così anche per l’esame di qualifica e l’esame di stato.
4. Il giudizio di promozione deve essere commisurato prevalentemente in base all’impegno profuso nello studio, e solo secondariamente in base alle competenze raggiunte. Il titolo di studio raggiunto non deve riflettere le conoscenze acquisite, ma solo due criteri: il grado di deficit cognitivo [tenuto segreto] e l’impegno profuso. Dalla combinazione dei due criteri derivano automaticamente le competenze raggiunte, a prescindere dai risultati ottenuti. Lo studente con programma differenziato non può mai essere bocciato. Lo studente con obiettivi minimi e qualche materia differenziata, se questa è attinente al percorso professionale, non può mai essere bocciato. Lo studente con obiettivi minimi senza materie differenziate o con materie differenziate non attinenti al percorso disciplinare, può essere bocciato solo nel caso di scarso impegno, e la decisione di bocciatura spetta solo ed esclusivamente al preside [non al consiglio di classe]. La decisione è presa di comune accordo con docente di sostegno in una riunione del gruppo H a fine anno.
5. Per ogni materia che non sia di competenza dell’insegnate di sostegno, con riferimento al suo percorso professionalizzante, il docente curricolare deve concordare col docente di sostegno, a fine settimana [ad esempio il venerdì], settimanalmente, il programma in classe, sui libri e quanto richiesto nelle verifiche e interrogazioni, in modo che niente risulti a caso o non programmato, e che il docente di sostegno non trovi difficoltà nell’imparare e insegnare materie “non sue”. Ciò a prescindere dalle quattro categorie del sostegno [AD01, AD02, AD03, AD04]. La riunione deve essere approfondita e dettagliata, e il docente curricolare deve specificare “cosa vuole” dal docente di sostegno per il suo allievo, e dall’allievo.
6. Il docente di sostegno, per gli studenti con obiettivi differenziati, ha facoltà di farli uscire dalla classe in ogni momento e anche per tutto l’orario settimanale. L’integrazione in classe si realizza per le materie senza sostegno [ad esempio, l’ora senza sostegno]. Per gli studenti con obiettivi minimi, il docente di sostegno che semplifica la materia ha facoltà di impartirla individualmente fuori della classe, anche con un gruppo separato della classe di allievi normodotati, fatti uscire per meglio seguirli. Questo a discrezione del docente di sostegno.
7. Per alcune materie per le quali il docente di sostegno ha particolarmente competenza, egli ha facoltà di tenere lui stesso lezioni a tutta la classe, concordandole con il docente curricolare, durante tutto il periodo dell’anno [non in prossimità delle verifiche]. Su queste lezioni fa lui e corregge le verifiche, con voto che vale a tutti gli effetti. Per alcune materie generali di educazione civica [sicurezza della scuola, regolamento dell’istituto e delle assemblee scolastiche, norme perla sicurezza e salute personale] il docente di sostegno, se preparato, ha facoltà di impartirle.
8. deve essere previsto che il comportamento disciplinare può influire negativamente su ogni voto di verifica in classe. il docente di sostegno ha facoltà, anche non concordata con il docente curricolare, di rilevare una mancanza disciplinare negli allievi, in modo da fare abbassare la valutazione in una verifica o interrogazione. L’eventuale contestazione del docente curricolare deve essere motivata fuori della classe, solo ed esclusivamente davanti al preside, che prende la decisione finale. [Ciò significa che il docente di sostegno, anche se non competente nella disciplina scolastica, può influire su tutte le valutazioni.]
8. In ogni istituto scolastico, uno dei vicepresidi deve essere sempre un docente di sostegno. Se c’è solo un vicepreside, egli è docente di sostegno se il gruppo H è numericamente consistente.
9. Tutta la documentazione sugli allievi deve essere resa disponibile, in qualunque formato, e il docente di sostegno, sotto la condizione della segretezza, la può portare a casa. Cessato il rapporto con l’Istituto, con riferimento all’anno successivo, il docente di sostegno la deve cancellare dai propri computer, e deve riportare in Istituto quella cartacea. Egli può conservarne una copia a casa durante tutto l’anno scolastico. Per la diffusione pubblica di materiale sensibile sugli allievi certificati conservato nei suoi computer, egli è responsabile penalmente.
Giulio Portolan
Questi i punti che propongo:
1. L’insegnante di sostegno, se per lo svolgimento del suo “caso” necessita di qualche libro di testo adottato anche dalla classe, deve averlo dall’editore o dalla scuola all’inizio dell’anno. [Senza più che l’editore o la scuola abbiano facoltà di rifiutarglielo.] Le case editrici devono redigere per ogni testo scolastico un testo semplificato per il sostegno, che egli potrà semplificare ulteriormente. Questo testo è dato in dotazione anche al docente della classe, che può richiedere in sede di verifica solo quanto in esso presente. Questo testo è per gli obiettivi minimi, e può essere adottato eventualmente anche da altri studenti in difficoltà, ad esempio extracomunitari. I testi devono presentare riassunti “settoriali” per ciascuno argomento degli anni precedenti, in modo che il docente di sostegno sia in grado di studiare e insegnare discipline “non sue” anche di anni avanzati, le quali presuppongono la conoscenza di argomenti impartiti negli anni precedenti. In questo modo egli è in grado di “ricostruire” il singolo argomento della disciplina avanzata.
2. Per gli allievi con obiettivi minimi, in classi avanzate verso l’esame di qualifica [terza] o l’esame di stato [quarta e quinta], con materie difficili per il docente di sostegno che non le conosce, l’allievo certificato deve essere affidato solo a docenti di sostegno che abbiano fatto una precedete esperienza in queste classi. Per i nuovi casi e per nuovi docenti di sostegno, nell’impossibilità di ciò, le prove per l’esame di qualifica e per l’esame di stato devono essere state formulate all’inizio dell’anno, devono essere messe a conoscenza del docente di sostegno, e durante tutto l’anno la preparazione viene soprattutto finalizzata al loro stretto superamento.
3. Per gli studenti con obiettivi minimi, le verifiche devono essere preparate di comune accordo tra docente di sostegno e docente curricolare, e il voto spetta solo ed esclusivamente al docente di sostegno. Così anche per l’esame di qualifica e l’esame di stato.
4. Il giudizio di promozione deve essere commisurato prevalentemente in base all’impegno profuso nello studio, e solo secondariamente in base alle competenze raggiunte. Il titolo di studio raggiunto non deve riflettere le conoscenze acquisite, ma solo due criteri: il grado di deficit cognitivo [tenuto segreto] e l’impegno profuso. Dalla combinazione dei due criteri derivano automaticamente le competenze raggiunte, a prescindere dai risultati ottenuti. Lo studente con programma differenziato non può mai essere bocciato. Lo studente con obiettivi minimi e qualche materia differenziata, se questa è attinente al percorso professionale, non può mai essere bocciato. Lo studente con obiettivi minimi senza materie differenziate o con materie differenziate non attinenti al percorso disciplinare, può essere bocciato solo nel caso di scarso impegno, e la decisione di bocciatura spetta solo ed esclusivamente al preside [non al consiglio di classe]. La decisione è presa di comune accordo con docente di sostegno in una riunione del gruppo H a fine anno.
5. Per ogni materia che non sia di competenza dell’insegnate di sostegno, con riferimento al suo percorso professionalizzante, il docente curricolare deve concordare col docente di sostegno, a fine settimana [ad esempio il venerdì], settimanalmente, il programma in classe, sui libri e quanto richiesto nelle verifiche e interrogazioni, in modo che niente risulti a caso o non programmato, e che il docente di sostegno non trovi difficoltà nell’imparare e insegnare materie “non sue”. Ciò a prescindere dalle quattro categorie del sostegno [AD01, AD02, AD03, AD04]. La riunione deve essere approfondita e dettagliata, e il docente curricolare deve specificare “cosa vuole” dal docente di sostegno per il suo allievo, e dall’allievo.
6. Il docente di sostegno, per gli studenti con obiettivi differenziati, ha facoltà di farli uscire dalla classe in ogni momento e anche per tutto l’orario settimanale. L’integrazione in classe si realizza per le materie senza sostegno [ad esempio, l’ora senza sostegno]. Per gli studenti con obiettivi minimi, il docente di sostegno che semplifica la materia ha facoltà di impartirla individualmente fuori della classe, anche con un gruppo separato della classe di allievi normodotati, fatti uscire per meglio seguirli. Questo a discrezione del docente di sostegno.
7. Per alcune materie per le quali il docente di sostegno ha particolarmente competenza, egli ha facoltà di tenere lui stesso lezioni a tutta la classe, concordandole con il docente curricolare, durante tutto il periodo dell’anno [non in prossimità delle verifiche]. Su queste lezioni fa lui e corregge le verifiche, con voto che vale a tutti gli effetti. Per alcune materie generali di educazione civica [sicurezza della scuola, regolamento dell’istituto e delle assemblee scolastiche, norme perla sicurezza e salute personale] il docente di sostegno, se preparato, ha facoltà di impartirle.
8. deve essere previsto che il comportamento disciplinare può influire negativamente su ogni voto di verifica in classe. il docente di sostegno ha facoltà, anche non concordata con il docente curricolare, di rilevare una mancanza disciplinare negli allievi, in modo da fare abbassare la valutazione in una verifica o interrogazione. L’eventuale contestazione del docente curricolare deve essere motivata fuori della classe, solo ed esclusivamente davanti al preside, che prende la decisione finale. [Ciò significa che il docente di sostegno, anche se non competente nella disciplina scolastica, può influire su tutte le valutazioni.]
8. In ogni istituto scolastico, uno dei vicepresidi deve essere sempre un docente di sostegno. Se c’è solo un vicepreside, egli è docente di sostegno se il gruppo H è numericamente consistente.
9. Tutta la documentazione sugli allievi deve essere resa disponibile, in qualunque formato, e il docente di sostegno, sotto la condizione della segretezza, la può portare a casa. Cessato il rapporto con l’Istituto, con riferimento all’anno successivo, il docente di sostegno la deve cancellare dai propri computer, e deve riportare in Istituto quella cartacea. Egli può conservarne una copia a casa durante tutto l’anno scolastico. Per la diffusione pubblica di materiale sensibile sugli allievi certificati conservato nei suoi computer, egli è responsabile penalmente.
Giulio Portolan
Ospite- Ospite
Re: Per una riforma del sostegno
debole ha scritto:Per una riforma del sostegno, basta iniziare da questo: graduatoria sganciata dalla classe di concorso, quindi una graduatoria provinciale solo e unicamente per il sostegno. Non possiamo permettere che i nostri figli debbano essere accompagnati da docenti che intendono il sostegno come un ripiego in attesa della materia. Docenti specializzati in una graduatoria esclusivamente per il sostegno e slegata dalle classi di concorso delle materie curriculari.
Comprendo la sua preoccupazione, ma noi che lavoriamo nella scuola riteniamo che i vincoli proposti (graduatoria sos a parte e insegnanti di sostegno che fanno solo ed esclusivamente sostegno) potrebbero provocare proprio l'effetto contrario:
- Il vincolo quinquennale ha provocato la fuga di alcuni docenti di sostegno motivati ed efficienti che sentivano i vincoli come una restrizione (è un po' come se una persona golosa di dolci fosse obbligata a mangiare solo ed esclusivamente dolci per un tot di anni: dopo un po' non vedrebbe l'ora di fuggire). Abbiamo perso un sacco di insegnanti di sostegno in gamba e temiamo di perderne ancora degli altri...
-Il vincolo quinquennale ed un'eventuale graduatoria a parte purtroppo NON defenestra una certa categoria di docenti di sostegno non motivati e "fannulloni"... In molte scuole esistono infatti alcuni nostri colleghi a cui non importa di insegnare la propria materia ma neppure importa di lavorare su sostegno... e passano l'orario di servizio a bighellonare...
- Creare una classe di concorso a parte significa costringere molti insegnanti di sostegno a fare solo ed esclusivamente sostegno... a pensare solo ed esclusivamente al sostegno e quindi a limitarne la visuale... Con conseguenti difficoltà di dialogo (fraintendimenti) con i docenti curricolari e quindi problematiche nell'integrazione degli alunni H.
Permettere agli insegnanti di sostegno di avere qualche ora anche nella propria materia può invece significare:
- Maggiori possibilità di dialogo con i docenti curricolari
- Possibilità di interagire "con un'ottica diversa" con i docenti di sostegno che si occupano di alunni nelle classi in cui effettuiamo attività curricolare... e metterci in discussione... Osservare i pro e i contro dei nostri interventi sos confrontandoli con quelli del collega sos ed inoltre AUTOCRITICARCI....
- Un insegnante di sostegno che effettua un incarico curricolare può essere di maggiore aiuto ad un ragazzo H inserito nella classe... Data la sua preparazione può davvero partecipare al progetto didattico-educativo dell'alunno H...
Chi le parla è un'insegnante di sostegno delle superiori che si ritiene motivata: ho scelto il ruolo su sostegno preferendolo al ruolo sulla sua materia NONOSTANTE IL VINCOLO QUINQUENNALE (!!!!)....
Quest'anno avrò inoltre qualche ora nella mia materia... e già dai primi confronti con i colleghi (in "doppia veste") mi sono accorta di quanto potrebbe davvero essere utile questa figura "ibrida" per migliorare il dialogo...
In aggiunta io stessa mi sono resa conto di errori di comunicazione che ho fatto nei confronti dei colleghi curricolari... e di alcuni errori che noi docenti di sostegno facciamo in buona fede... proprio per il fatto di fare solo e soltanto sostegno...
Vogliamo avere questa chanche proprio perché teniamo ai ragazzi che ci vengono affidati...
La ringrazio per la sua attenzione!
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Per una riforma del sostegno
reale ha scritto:Caro LM2012, l'insegnate di sostegno non ha una definizione precisa, se hai deciso di farlo devi imparare materie che che no sai o che hai dimenticato, devi avere a che fare con i docenti curriculari, con gli educatori, i genitori,ecc. Devi accettare i criteri di valutazione a maggioranza che sono i piu democratici.
Concentrati sugli alunni in difficoltà non sulle tue frustrazioni.
Io propongo solo che l'insegnante di sist. non sia il tappabuchi della scuola, che non sia esonerato durante l'intervallo, in modo da avere nel corso dell'anno un pacchetto di ore da dare come supplenze non retribuite.
Soprattutto che abbia un registro personale della classe, dove annotare la condotta di tutti gli alunni, la lora crescita o non crescita nelle singole materie in cui si è in compresenza.
Per acquisire più autorevolezza usa note disciplinare, note sul diario da far firmare, richiedi colloqui con i genitori e riporta i comportamenti negativi degli alunni (tutti) durante i consigli di classe.
Auguri
Per reale...
Il topic è molto lungo... e la proposta di LM2012 è stata rivista, criticata, ridiscussa, etc...
Siamo arrivati a delle proposte diverse da quelle con cui è stato iniziato il topic... Le proposte sono disperse purtroppo nei vari interventi...
Ti invito a leggere gli articoli che sono stati mandati a superando.it... I link sono presenti all'interno di questo topic e in aggiunta puoi trovare delle informazioni anche qui https://www.orizzontescuolaforum.net/t41079p15-risposta-alla-collega-giorgi-area-unica-sos
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Per una riforma del sostegno
Condivido le vostre osservazioni ...ma sono sempre più convinta che si semplificherebbe tutto togliendo il vincolo quinquennale del sostegno... rimarrebbero così solo i più motivati...che poi sono quelli che, al di là di ogni preparazione, si approcciano meglio ai problemi della disabilità!
venusia- Messaggi : 93
Data d'iscrizione : 20.09.12
Re: Per una riforma del sostegno
ciao Venusia, penso anch'io che togliere il vincolo quinquennale sia un passo importante e necessario, ma dovrebbe andare di pari passo con altri interventi che qualificano il servizio. Ho già espresso in altri topic il mio parere: per me la chiave di volta è consentire ai docenti specializzati la doppia docenza all'interno dell'orario di cattedra, nell'ambito dell'organico funzionale, con ore distribuite non più al 100% di sostegno o di curricolare.
In questo modo si avrebbe pari dignità, contitolarità, sostenibilità dei carichi.
Il problema è che oggi molti docenti sono su sostegno "per forza", come dici tu, o perchè non ci sono posti nel curricolare corrispondente o perchè con le ultime immissioni in ruolo la ripartizione tra posti comuni e sostegno è stata sproporzionata rispetto al passato...
Bisognerebbe "farsi carico" degli errori commessi negli ultimi anni e sfruttare meglio le risorse che oggi sono state erroneamente distribuite.
Se vuoi darmi la tua mail, ti aggiungo al "gruppo" degli interessati a questa questione...
ciao! GiGi79
In questo modo si avrebbe pari dignità, contitolarità, sostenibilità dei carichi.
Il problema è che oggi molti docenti sono su sostegno "per forza", come dici tu, o perchè non ci sono posti nel curricolare corrispondente o perchè con le ultime immissioni in ruolo la ripartizione tra posti comuni e sostegno è stata sproporzionata rispetto al passato...
Bisognerebbe "farsi carico" degli errori commessi negli ultimi anni e sfruttare meglio le risorse che oggi sono state erroneamente distribuite.
Se vuoi darmi la tua mail, ti aggiungo al "gruppo" degli interessati a questa questione...
ciao! GiGi79
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: Per una riforma del sostegno
per Cinderella, ho letto le ultime proposte è rimango della mia opinione, ritengo che se scegliete sostegno perchè non potete lavorare sulla materia non dovete lamentarvi. Il sostegno è ritenuto nella maggior parte delle scuole categoria di serie B, perche dirigenti o colleghi sono ignoranti in materia e sfruttano i docenti di sostegno come gli conviene: tappabuchi, non fanno gli intervalli così accumulano ore da dare come supplenze, gli fanno l'orario in modo da coprire docenti della classe che si assentano che hanno il coniuge/figlo con la 104, per l'allattamento, ecc.
Io non ne posso più di sentirle di tutti i colori, ormai mi concentro sull'integrazione dei diversamente abili nella scuola come nella società (che sarebbe il punto cruciali di questa attività) e il resto andasse a farsi friggere.
Io non ne posso più di sentirle di tutti i colori, ormai mi concentro sull'integrazione dei diversamente abili nella scuola come nella società (che sarebbe il punto cruciali di questa attività) e il resto andasse a farsi friggere.
reale- Messaggi : 232
Data d'iscrizione : 19.10.09
Re: Per una riforma del sostegno
reale ha scritto:per Cinderella, ho letto le ultime proposte è rimango della mia opinione, ritengo che se scegliete sostegno perchè non potete lavorare sulla materia non dovete lamentarvi. Il sostegno è ritenuto nella maggior parte delle scuole categoria di serie B, perche dirigenti o colleghi sono ignoranti in materia e sfruttano i docenti di sostegno come gli conviene: tappabuchi, non fanno gli intervalli così accumulano ore da dare come supplenze, gli fanno l'orario in modo da coprire docenti della classe che si assentano che hanno il coniuge/figlo con la 104, per l'allattamento, ecc.
Io non ne posso più di sentirle di tutti i colori, ormai mi concentro sull'integrazione dei diversamente abili nella scuola come nella società (che sarebbe il punto cruciali di questa attività) e il resto andasse a farsi friggere.
Ciao Reale!
Ripeto e ribadisco quello che ho detto in questo e in altri forum: mi è arrivato il ruolo sia di sostegno che sulla mia materia e ho scelto il sostegno... Quindi potevo lavorare sulla mia materia ma ho scelto il sostegno, comunque e nonostante tutto...
Sonon convinta di aver fatto la scelta giusta e non voglio tornare indietro... anche se mi piace tantissimo insegnare la mia materia...
Condivido le tue osservazioni sul sostegno considerato come insegnante tappabuchi...
E' per questo che non siamo d'accordo, che non accettiamo... e che proponiamo come possibile uscita l'insegnante di sostegno "bis-abile"... cioè l'insegnante di sostegno che insegna anche la sua materia come docente curricolare...
Nel mio caso: quest'anno ho due ore ANCHE sulla mia materia... E' un'esperienza bellissima perché mi permette comprendere anche tanti possibili ragioni dei problemi di comunicazione tra insegnanti curricolari e di sostegno...
Mi metto in gioco e mi sto anche facendo un'autocritica su più fronti!
Sarebbe bello che tutti gli insegnanti di sostegno potessero fare sia sostegno che la propria materia!!!
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Per una riforma del sostegno
Caro Reale
fare finta che i problemi non esistano non significa non averli! Però so anche che non si possono risolvere con un Forum, se facessimo sentire alla FISH la nostra voce forse qualcosa cambierebbe. Io Gigi79 tempo fa avevo fatto anche una proposta (inascoltata), fare in modo che anche il servizio preruolo fosse contato nel "famoso quinquennio"...non vedo perchè un precario non può vedere riconosciuto il proprio servizio nel sostegno precedente al ruolo...
fare finta che i problemi non esistano non significa non averli! Però so anche che non si possono risolvere con un Forum, se facessimo sentire alla FISH la nostra voce forse qualcosa cambierebbe. Io Gigi79 tempo fa avevo fatto anche una proposta (inascoltata), fare in modo che anche il servizio preruolo fosse contato nel "famoso quinquennio"...non vedo perchè un precario non può vedere riconosciuto il proprio servizio nel sostegno precedente al ruolo...
venusia- Messaggi : 93
Data d'iscrizione : 20.09.12
Re: Per una riforma del sostegno
io non credo, Venusia, che si riuscirà mai a far contare il pre-ruolo nel quinquennio... perchè purtroppo tutto nella scuola comincia dal momento in cui passi di ruolo, per ogni classe di concorso o tipo di posto.
Credo che questo non si farà mai (neanche se fossi ottimista...), piuttosto vedo più possibile ragionare sull'abolizione totale del vincolo SE IN PROSPETTIVA DIVERSA. Intendo che se si abolisse solo il vincolo quinquennale senza pianificare altri interventi, la tensione tra docenti sos e curricolari salirebbe molto e si inasprirebbe la visione di chi ci considera "approfittatori" (e magari non ha fatto un giorno su sostegno...)
Io penso invece che se all'abolizione del vincolo corrispondesse un intervento sull'organico funzionale delle scuole che permette la doppia docenza sos-materia, molti colleghi non si sentirebbero "vincolati" e svolgerebbero la professione di sostegno con spirito diverso e offrendo realmente un aiuto in più nelle classi, non dato "per forza"...
Credo che questo non si farà mai (neanche se fossi ottimista...), piuttosto vedo più possibile ragionare sull'abolizione totale del vincolo SE IN PROSPETTIVA DIVERSA. Intendo che se si abolisse solo il vincolo quinquennale senza pianificare altri interventi, la tensione tra docenti sos e curricolari salirebbe molto e si inasprirebbe la visione di chi ci considera "approfittatori" (e magari non ha fatto un giorno su sostegno...)
Io penso invece che se all'abolizione del vincolo corrispondesse un intervento sull'organico funzionale delle scuole che permette la doppia docenza sos-materia, molti colleghi non si sentirebbero "vincolati" e svolgerebbero la professione di sostegno con spirito diverso e offrendo realmente un aiuto in più nelle classi, non dato "per forza"...
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: Per una riforma del sostegno
reale ha scritto:per Cinderella, ho letto le ultime proposte è rimango della mia opinione, ritengo che se scegliete sostegno perchè non potete lavorare sulla materia non dovete lamentarvi.
Tre brevi note, reale...
1) spesso uno "si specializza" ANCHE in sostegno, che è cosa diversa dal dire che SCEGLIE sostegno. Poi, a volte, capita che nella roulette russa delle immissioni in ruolo le due opportunità non ti vengano offerte nello stesso anno, con il risultato che non hai più libertà... appunto, non puoi più scegliere. Perchè dire che chi si specializza "sceglie"? secondo me chi si specializza ha formazione in più, è interessato anche al mondo della disabilità, ma non SOLO a quello (se no faceva l'assistente sociale e non l'insegnante)
2) quando si è di ruolo sul sostegno non si può lavorare sulla materia, anche se in organico di fatto ci sono i posti... nella mia cdc è così, non è vero che "non potevamo lavorare sulla materia", la verità è che quei posti sono assegnati ogni anni a supplenza in OF
3) quello che tu chiami "lamentarvi" è semplicemente far riflettere su limiti e condizioni dell'insegnamento di sostegno e proporre soluzioni sostenibili che non releghino a margine della scuola chi ha un titolo in più
saluti! GiGi79
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: Per una riforma del sostegno
Gentili tutti, i casi sono soggettivi e le problematiche molte a seconda dell'ordine di scuola, di come è organizzata la scuola, dal dirigente, dai colleghi curriculari, ecc.
Forse una soluzone per rimediare al danno sarebbe una circolare degli uffici scolastici, che ribadiscano il ruolo fondamentale dell' insegnante di sostegno: "l'integrazione dei diversamente abili nella scuola come nell' extrascuola". Con quali modalità? In quali termini consentiti?
Ma soprattutto abolire l'uso di questi insegnanti nel ruolo di tappabuchi, il mio orario, per esempio, viene fatto in funzione della collega di Italiano che usufruisce di un gorno di permesso per invalidità del coniuge, quindi io devo rimanere sulla classe ogni volta che si assenta!
Io devo fare il mio orario in base alle esigenze degli allievi che seguo non della mia collega! Ma alle ghestapo della scuola non gliene frega niente!
Due ore di matematica al pomeriggio non sono funzionali per un allievo con ritardo mentale medio, è stanco dopo 6 ore di scuola, vorrei farle al mattino quelle due ore, ma alle ghestapo della scuola non gliene frega niente! Devo fare il pomeriggio perche se si assenta la collega non c'è nessuno per sostituirla il pomeriggio.
Cosa dovrei fare? ditemelo voi che avete tante idee....forza.
Forse una soluzone per rimediare al danno sarebbe una circolare degli uffici scolastici, che ribadiscano il ruolo fondamentale dell' insegnante di sostegno: "l'integrazione dei diversamente abili nella scuola come nell' extrascuola". Con quali modalità? In quali termini consentiti?
Ma soprattutto abolire l'uso di questi insegnanti nel ruolo di tappabuchi, il mio orario, per esempio, viene fatto in funzione della collega di Italiano che usufruisce di un gorno di permesso per invalidità del coniuge, quindi io devo rimanere sulla classe ogni volta che si assenta!
Io devo fare il mio orario in base alle esigenze degli allievi che seguo non della mia collega! Ma alle ghestapo della scuola non gliene frega niente!
Due ore di matematica al pomeriggio non sono funzionali per un allievo con ritardo mentale medio, è stanco dopo 6 ore di scuola, vorrei farle al mattino quelle due ore, ma alle ghestapo della scuola non gliene frega niente! Devo fare il pomeriggio perche se si assenta la collega non c'è nessuno per sostituirla il pomeriggio.
Cosa dovrei fare? ditemelo voi che avete tante idee....forza.
reale- Messaggi : 232
Data d'iscrizione : 19.10.09
Re: Per una riforma del sostegno
Ciao Reale!
Concordo!
Non concordo... le circolari sono inutili quando le idee che circolano sono anti-integrazione...
Mi spiego meglio: supponi che tu posteggi l'automobile sempre nello stesso posto... e che di punto in bianco decidano che lì è sosta vietata... Tu continui a posteggiare lì, ti becchi una multa... ma la multa non serve: pensi che sia ingiusta... e quindi ti arrabbi: "Quel posto non crea intralcio a nessuno e il vigile ha torto!"... Forse continuerai a posteggiare lì (se non ci sono vigili in giro) forse no... ma comunque penserai che posteggiare lì sia LECITO...
E' la stessa cosa che accade nel sostegno: le leggi ci sono ma molti pensano che siano sbagliate o impraticabili... Bisogna cambiare le mentalità "da dentro"...
Penso che una possibile soluzione potrebbe essere infatti quella di permettere agli insegnanti di sostegno di avere qualche ora nella stessa scuola come docenti curricolari... Maggiori e migliori possibilità di interagire con i colleghi curricolari senza essere considerati esclusivamente gli specialisti dell'handicap...
E' la proposta di "insegnante bis-abile" di cui stiamo dibattendo su alcuni topic di questo forum...
Questo è profondamente ingiusto perché l'orario va tarato sulle esigenze della classe, non di quelle dei colleghi... Ma il problema sono, come ti ho detto, le mentalità sbagliate... Come la teoria del posteggio...
Fai presente la cosa nel prossimo consiglio di classe chiedendo che sia messo a verbale... se rifiutano la tua proposta sono responsabili loro... e devono/dovrebbero seguire l'alunno H nelle ore in cui tu non puoi essere presente...
Ciao da Cindy
reale ha scritto:Gentili tutti, i casi sono soggettivi e le problematiche molte a seconda dell'ordine di scuola, di come è organizzata la scuola, dal dirigente, dai colleghi curriculari, ecc..
Concordo!
reale ha scritto:
Forse una soluzone per rimediare al danno sarebbe una circolare degli uffici scolastici, che ribadiscano il ruolo fondamentale dell' insegnante di sostegno: "l'integrazione dei diversamente abili nella scuola come nell' extrascuola". Con quali modalità? In quali termini consentiti?
Non concordo... le circolari sono inutili quando le idee che circolano sono anti-integrazione...
Mi spiego meglio: supponi che tu posteggi l'automobile sempre nello stesso posto... e che di punto in bianco decidano che lì è sosta vietata... Tu continui a posteggiare lì, ti becchi una multa... ma la multa non serve: pensi che sia ingiusta... e quindi ti arrabbi: "Quel posto non crea intralcio a nessuno e il vigile ha torto!"... Forse continuerai a posteggiare lì (se non ci sono vigili in giro) forse no... ma comunque penserai che posteggiare lì sia LECITO...
E' la stessa cosa che accade nel sostegno: le leggi ci sono ma molti pensano che siano sbagliate o impraticabili... Bisogna cambiare le mentalità "da dentro"...
Penso che una possibile soluzione potrebbe essere infatti quella di permettere agli insegnanti di sostegno di avere qualche ora nella stessa scuola come docenti curricolari... Maggiori e migliori possibilità di interagire con i colleghi curricolari senza essere considerati esclusivamente gli specialisti dell'handicap...
E' la proposta di "insegnante bis-abile" di cui stiamo dibattendo su alcuni topic di questo forum...
reale ha scritto:
Ma soprattutto abolire l'uso di questi insegnanti nel ruolo di tappabuchi, il mio orario, per esempio, viene fatto in funzione della collega di Italiano che usufruisce di un gorno di permesso per invalidità del coniuge, quindi io devo rimanere sulla classe ogni volta che si assenta!
Io devo fare il mio orario in base alle esigenze degli allievi che seguo non della mia collega! Ma alle ghestapo della scuola non gliene frega niente!?
Questo è profondamente ingiusto perché l'orario va tarato sulle esigenze della classe, non di quelle dei colleghi... Ma il problema sono, come ti ho detto, le mentalità sbagliate... Come la teoria del posteggio...
reale ha scritto:
Cosa dovrei fare? ditemelo voi che avete tante idee....forza.
Fai presente la cosa nel prossimo consiglio di classe chiedendo che sia messo a verbale... se rifiutano la tua proposta sono responsabili loro... e devono/dovrebbero seguire l'alunno H nelle ore in cui tu non puoi essere presente...
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Per una riforma del sostegno
Grazie della risposta, il problema è che in ogni consiglio di classe c'è la responsabile di tutte queste pratiche anti-sostegno, essendo una prof di musica, braccio destro della dirigente!
Cambiare la mentalità a persone di 50-60 anni è praticamente impossibile!
Cambiare la mentalità a persone di 50-60 anni è praticamente impossibile!
reale- Messaggi : 232
Data d'iscrizione : 19.10.09
Re: Per una riforma del sostegno
reale ha scritto:Grazie della risposta, il problema è che in ogni consiglio di classe c'è la responsabile di tutte queste pratiche anti-sostegno, essendo una prof di musica, braccio destro della dirigente!
Cambiare la mentalità a persone di 50-60 anni è praticamente impossibile!
Questo metodo che ti ho suggerito non serve infatti a cambiare la testa alle persone ma piuttosto a tutelarsi.... Se qualcuno ha qualcosa da ridire sul fatto che l'orario non è centrato sulle esigenze dell'alunno, tu perlomeno ti sei tutelata...
Devi ovviamente dire queste cose in modo gentile: non devi dire "il mio orario sembra fatto solo per far supplenza a tizio e caio" ma piuttosto... "Ho notato che l'ora tal dei tali sembra più produttiva piuttosto che quell'altra per questo questo e quell'altro motivo... Si può cambiare?!?".... Ti risponderanno... e tu fai mettere a verbale anche le risposte del tipo "C'è bisogno di fare quell'ora per sostituire il prof Tale"...
Se ti risponderanno in questo modo e ciò sarà messo a verbale... si daranno la zappa sui piedi da soli...
Io poi farei una spifferata all'ufficio integrazione dell'handicap che è presente in ogni provveditorato....
Spero di averti illuminata... ;-)
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Per una riforma del sostegno
Grazie dei consigli, avessi unamattinata libera andrai di persona all'ufficio integrazione H dell' ufficio scolastico! ciao....
reale- Messaggi : 232
Data d'iscrizione : 19.10.09
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