24 settembre (data probabile) bando di concorso per 12 mila nuovi docenti

O.K sta scherzando :DD

iris88 ha scritto:Quindi posso stare tranquilla?ma perchè certa gente crea solo allarmismo...!
è vero,bisogna aspettare ancora il bando,ma perchè scrivere kose non vere...

La maggior parte di noi, pur essendo profondamente coinvolta in queste questioni, ancora non sa la differenza tra una prima ed una terza fascia, tra un TFA ed una prova preselettiva al TFA, il perchè serva un'abilitazione e che l'abilitazione non è il ruolo.
Pretenderai mica che queste cose le capisca un giornalista generico come quello de La Stampa o de L'Unità ?

luisa.vardiero ha scritto:O.K sta scherzando :DD

E' iscritta da due anni, ed è mamma, non dovrebbe aver voglia di scherzare.
Lavora alla primaria. Ma alla primaria non bisogna essere laureati ?
Non riesco ad inquadrarla

non pretendo ke qst ks le sappia un giornalista generico,lui fa il suo lavoro,ma da ki lavora in qst ambito da molti anni....Oppure qnd non si sanno le ks è meglio informarsi prima e poi scrivere.........

Roberto_R ha scritto:

luisa.vardiero ha scritto:O.K sta scherzando :DD

E' iscritta da due anni, ed è mamma, non dovrebbe aver voglia di scherzare.
Lavora alla primaria. Ma alla primaria non bisogna essere laureati ?
Non riesco ad inquadrarla

Lavoro alla primaria perchè ho il dilpoma magistrale ante 2001 quindi sono iscritta in terza fascia delle GI.
La mia non era una domanda scherzosa. Ero quasi certa di poter fare il concorso anche se sono iscritta all'università. Volevo una conferma perchè ultimamente tra diploma abilitante ma che non è abilitante ;-), CAS e roba varia mi vengono un sacco di dubbi... (per non parlare della figlia che non dorme la notte...devastante)

ma che vergogna è questa?Prima ci fregano i soldi col cavolo del TFA tra l'altro incomprensibile neanche alla nasa avrebbero saputo ripondere..........solo per gli errori che c'erano e adesso,noi, che siamo in graduatoria da anni ovviamente senza abilitazione siamo anche esclusi cioè tagliati fuori dal conconcorso????????????Ma che cavolo stanno combinando ma veramente vogliono sollevare un vespaio? Ma che paese è questo e noi a soccombere sempre......ormai l'unica cosa da fare è abbandonare tutto nn esiste scuola, istruzione meritocrazia....niente...nn vedo un futuro roseo non vale la pena impegnarsi e studiare basta

Giugy ha scritto:

Roberto_R ha scritto:

luisa.vardiero ha scritto:O.K sta scherzando :DD

E' iscritta da due anni, ed è mamma, non dovrebbe aver voglia di scherzare.
Lavora alla primaria. Ma alla primaria non bisogna essere laureati ?
Non riesco ad inquadrarla

Lavoro alla primaria perchè ho il dilpoma magistrale ante 2001 quindi sono iscritta in terza fascia delle GI.
La mia non era una domanda scherzosa. Ero quasi certa di poter fare il concorso anche se sono iscritta all'università. Volevo una conferma perchè ultimamente tra diploma abilitante ma che non è abilitante ;-), CAS e roba varia mi vengono un sacco di dubbi... (per non parlare della figlia che non dorme la notte...devastante)

credo che abbiamo dato tutti per scontato che ti riferissi ad un concorso per le superiori, da qui l'incomprensione. adesso è chiaro. ;))
su come fare dormire i bambini... hai tutta la mia comprensione ;))))

Giugy ha scritto:

Roberto_R ha scritto:

luisa.vardiero ha scritto:O.K sta scherzando :DD

E' iscritta da due anni, ed è mamma, non dovrebbe aver voglia di scherzare.
Lavora alla primaria. Ma alla primaria non bisogna essere laureati ?
Non riesco ad inquadrarla

Lavoro alla primaria perchè ho il dilpoma magistrale ante 2001 quindi sono iscritta in terza fascia delle GI.
La mia non era una domanda scherzosa. Ero quasi certa di poter fare il concorso anche se sono iscritta all'università. Volevo una conferma perchè ultimamente tra diploma abilitante ma che non è abilitante ;-), CAS e roba varia mi vengono un sacco di dubbi... (per non parlare della figlia che non dorme la notte...devastante)

Ok, io conosco poco della mie superiori, degli altri ordini di scuola proprio nulla.
C'è la tendenza a pensare che l'interlocutore faccia parte della "tua parrocchia".
La tua domanda fatta da una prof delle superiori sarebbe stata molto curiosa.
Per la figlia: quando crescerà avrai altri motivi per non dormire. Abituati.

Giugy ha scritto:Lavoro alla primaria perchè ho il dilpoma magistrale ante 2001 quindi sono iscritta in terza fascia delle GI.)

Però devo dire che la cosa mi incuriosisce.
Ma le vostre GaE non sono lunghe chilometri ?
Come fai ad insegnare dalle GI ?

Interessante:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Albith ha scritto:Va bene tutto, ma dire che il TFA, come cdc e come posti, sia stato attivato seguendo criteri di necessità territoriale...

Senza andare sui grandi numeri e le cdc affollate, ma non attivare in nessuna sede di Milano il TFA per Lingua e cultura cinese mi sembra proprio non aver visto il territorio nemmeno per sbaglio.

Sul fatto che sia possibile o meno che i laureati entro il 2002 o 2003, a seconda della durata, partecipino al concorso, l'unica è guardare alle leggi. C'è un dm, lo ripeteremo credo migliaia di volte fino al bando del concorso: il 460/1998. E' lì da 14 anni e mi pare davvero un po' tardi per accorgersi di cosa c'è scritto dentro e procedere per una sua revisione.

perchè sarebbe tardi?? solo perchè a qualcuno non conviene cambiarlo??

joejoe13 ha scritto:

Albith ha scritto:Va bene tutto, ma dire che il TFA, come cdc e come posti, sia stato attivato seguendo criteri di necessità territoriale...

Senza andare sui grandi numeri e le cdc affollate, ma non attivare in nessuna sede di Milano il TFA per Lingua e cultura cinese mi sembra proprio non aver visto il territorio nemmeno per sbaglio.

Sul fatto che sia possibile o meno che i laureati entro il 2002 o 2003, a seconda della durata, partecipino al concorso, l'unica è guardare alle leggi. C'è un dm, lo ripeteremo credo migliaia di volte fino al bando del concorso: il 460/1998. E' lì da 14 anni e mi pare davvero un po' tardi per accorgersi di cosa c'è scritto dentro e procedere per una sua revisione.

perchè sarebbe tardi?? solo perchè a qualcuno non conviene cambiarlo??

perche' abbiamo recepito una direttiva comunitaria se non erro.

Mi han fatto notare che dovrebbe esistere un decreto successivo al 98, non so quale se non che dovrebbe essere del 2005 relativo alla riforma (quello per cui si è sempre detto che il nuovo concorso lo potevano fare i soli abilitati), che lo "annulla e sostituisce" a norma di legge, e che quindi la corte dei conti (che non godrà all'idea di un costosissimo concorso) potrebbe o sarebbe costretta a cassarlo per lo meno nei "titoli" di accesso, dato che non si può indire un concorso su regole vecchie. Qualcuno ne sa niente? Sinceramente spero proprio di sbagliarmi e che mi insulterete a tirare fuori una idea del genere, ma non mi vorrei ritrovare disilluso per l'ennesima volta

Kleon ha scritto:Mi han fatto notare che dovrebbe esistere un decreto successivo al 98, non so quale se non che dovrebbe essere del 2005 relativo alla riforma (quello per cui si è sempre detto che il nuovo concorso lo potevano fare i soli abilitati), che lo "annulla e sostituisce" a norma di legge, e che quindi la corte dei conti (che non godrà all'idea di un costosissimo concorso) potrebbe o sarebbe costretta a cassarlo per lo meno nei "titoli" di accesso, dato che non si può indire un concorso su regole vecchie. Qualcuno ne sa niente? Sinceramente spero proprio di sbagliarmi e che mi insulterete a tirare fuori una idea del genere, ma non mi vorrei ritrovare disilluso per l'ennesima volta

Mi sto girando tutto l'archivio MIUR sulla normativa scolastica negli anni dopo il 1998, ma non trovo nulla che riguardi i concorsi a cattedra e che rivedano il 460/1998. Tuttavia se esiste, uscirà fuori.

P.S. Quando dicevo che era "tardi" intendevo solo dire che da qui a un mese è un po' difficile scrivere un altro decreto. Insomma, ricordarsi solo ora che esiste questo dm per lamentarsi del suo contenuto, è un po' tardi. Tutto qui. Poi è chiaro: le leggi si possono cambiare, e se Kleon ha ragione, forse è anche stato già fatto (continuo a cercare).

Albith ha scritto:

Kleon ha scritto:Mi han fatto notare che dovrebbe esistere un decreto successivo al 98, non so quale se non che dovrebbe essere del 2005 relativo alla riforma (quello per cui si è sempre detto che il nuovo concorso lo potevano fare i soli abilitati), che lo "annulla e sostituisce" a norma di legge, e che quindi la corte dei conti (che non godrà all'idea di un costosissimo concorso) potrebbe o sarebbe costretta a cassarlo per lo meno nei "titoli" di accesso, dato che non si può indire un concorso su regole vecchie. Qualcuno ne sa niente? Sinceramente spero proprio di sbagliarmi e che mi insulterete a tirare fuori una idea del genere, ma non mi vorrei ritrovare disilluso per l'ennesima volta

Mi sto girando tutto l'archivio MIUR sulla normativa scolastica negli anni dopo il 1998, ma non trovo nulla che riguardi i concorsi a cattedra e che rivedano il 460/1998. Tuttavia se esiste, uscirà fuori.

P.S. Quando dicevo che era "tardi" intendevo solo dire che da qui a un mese è un po' difficile scrivere un altro decreto. Insomma, ricordarsi solo ora che esiste questo dm per lamentarsi del suo contenuto, è un po' tardi. Tutto qui. Poi è chiaro: le leggi si possono cambiare, e se Kleon ha ragione, forse è anche stato già fatto (continuo a cercare).

grazie Albith, io sclererei a cercare tra le leggi, forse lo sto già facendo.
Ripeto: spero di sbagliarmi; forse non ricordo bene, ma allora perché è sempre stato detto, almeno fino a una settimane fa, che al concorso potevano accedere unicamente gli abilitati secondo l'ultima normativa? così perlomeno si sentiva dire.
ciao

Io non trovo nulla nel vecchio sito MIUR che contiene le normative dal 1998 al 2008. Trovo appunto solo il dm 460/1998.

Tra l'altro è abbastanza ovvio: dal 1999 non si fanno altri concorsi a cattedra né se ne sono annunciati. Quindi mancava anche il senso di spendere energie per scrivere, o meglio riscrivere, un decreto già esistente giusto per averlo pronto per il futuro in una forma "diversa".

Adesso sarebbe il momento di farlo, ma ripeto che non vedo né i tempi né la volontà di riscriverlo e nemmeno di individuare la linea di riscrittura.

Scrive Roberto R:"
Lancio qui una riflessione, già so che mi sparerete.
Noi precari (giovani vecchi non importa) non abbiamo alcuna colpa ?
Non è che sappiamo già che c'è spazio per una ventina di migliaia di posti all'anno e ci candidiamo in 50000 all'anno, vuoi perchè insegnare ci sembra bello, vuoi perchè è un posto sicuro, vuoi perchè in giro non c'è altro ?
In special modo per i laureati in materie umanistiche: non lo sapete che con le vostre lauree si può fare ben poco oltre che insegnare ? Non crederete che iscrivendovi in massa alle università sbandierando l'amore per la cultura (che sono sicuro avete) poi acquisiate il diritto di diventare tutti insegnanti ?
Se ne servono 5000 all'anno e vi iscrivete in 20000 3/4 sono destinati alla disoccupazione fin dal primo giorno di università.
Com'è che c'era scritto ? Lasciate ogni speranza voi ch entrate ? Cavolo non l'avete imparata.
Ditelo ai vostri figli, ai vostri amici ai loro figli: umanistico è bello, ma scientifico e tecnologico è utile, smettetela di spingere i ragazzi migliori a fare le scuole più inutili (liceo classico) ed a mandare alle scuole più utili (tecnici) i ragazzi più svogliati.
Secondo me la riforma dell'Italia dovrebbe partire da qui.
Ora scatenatevi, sono pronto al martirio"

Ecco,non sono assolutamente d'accordo con te, sulle umanistiche.
Non è vero che solo l'insegnamento è lo sbocco principale, perché infatti siamo decine di migliaia a trovarci in questa situazione.
Il fatto è che forse tanti han fatto il ragionamento che ho fatto io:"
Cosa mi piace? Studiare la letteratura di più paesi possibili, Cosa voglio fare studiandola? "Non so: meglio sapere qualcosa e studiarla con passione, che allora si può diventare bravi sul serio, piuttosto che fare ob torto collo (da situazioni economiche, da aspettative lavorative, da aspettative dei genitori o del gruppo dei pari o della fidanzato o del desiderio di soldi chissà) una facoltà che non mi piace, che mi annoia, che passerei perché studio e non perché la "sento".
Io mi ricordo che mentre le mie compagne di corso tremavano, fuori dall'esame di Bruno Gallo, in Statale a Milano, io non vedevo l'ora di avere un'ora con lui a parlare di letteratura inglese, a confrontarmi e a discutere, a fare citazioni e critica letteraria. Non avevo paura del voto, semplicemente era di default un 30 e lode e mi doveva alla fine mandare fuori col piede di porco, perché sarei rimasta altre ore ancora.
E non ho mai pensato di fare l'insegnante: lo vedevo un lavoro sfigato, alcuni miei prof, sbeffeggiati e passivi, mi facevano pena e altri disprezzo (eppure ho studiato dai gesuiti, gente tosta)
Ma poi gira gira ogni storia è un universo, e a certi pazzi come me, insegnare piace, aiutare i ragazzi mi piace, condividere le mie passioni e la loro giovinezza mi piace, sentirli vicini e sentirmi anche io ancora a scuola è bello, vedere che faccio qualcosa di buono per qualcuno è super.
Tutto qui.
Sono i nazisti, che mandavano nei lager i musicisti(e gli umanisti) e nel mondo non c'è bisogno di tecnici, ma di sognatori e di passione

Maestrasimo ha scritto:Nel mio caso sarei stata una pessima prof. di matematica, perchà la odio! Avrei il posto sicuro... ma il merito?

Ma se lavori alle primarie (come il tuo nick farebbe pensare), ti sarà pure capitato di dover insegnare anche matematica, prima o poi. Magari negli ultimi anni è diventato normale dividersi il lavoro all'interno del team e "specializzarsi" sul campo in maniera ufficiosa nel corso degli anni, e quindi ci sono insegnanti che hanno sempre preferito fare solo materie umanistiche e altri che fanno sempre quelle scientifiche, ma ciò non toglie che la cattedra sia uguale per tutti e che qualsiasi area disciplinare possa essere sempre richiesta a tutti.

Francamente (e scusate se mando un po' fuori tema la discussione, ma dopo 50 pagine il thread è ormai una creatura animata che vive di vita propria), da insegnante di materie scientifiche e da grande appassionata di divulgazione scientifica con un po' di esperienza lavorativa anche in quella, mi fa un po' tristezza sentire ancora oggi, nel 2012, una maestra elementare che dichiara esplicitamente di "odiare la matematica" e di volerci avere a che fare il meno possibile, come se fosse un simpatico vezzo, anziché un grosso limite. E penso sinceramente che un fenomeno del genere sia diffusissimo, che lo sia stato ancora di più in passato, e che abbia una enorme corresponsabilità storica nel livello di analfabetismo scientifico e di insofferenza per le scienze esatta che c'è in Italia.

Ma santo cielo, se per i bambini dei primi anni di scuola, il primissimo impatto con la matematica (che comunque dura per diversi anni) consiste in un insegnamento condotto controvoglia da persone che la matematica la odiano, che non l'hanno mai studiata volentieri, e che magari (non so se sia il tuo caso, ma ti assicuro che è diffuso!) si vantano pure di non averci mai capito niente, di essere sempre andate malissimo in matematica da studenti, e di aver fatto studi magistrali proprio perché pensavano che ci fosse meno matematica possibile... si vuole che ai bambini questa percezione non arrivi? E ci si stupisce se poi gli italiani disprezzano la matematica, oppure si lamentano a loro volta di "non capirci niente perché è troppo difficile", in un ciclo infinito?

Con questo, non voglio dire certo che ci si debba occupare di tutto e che ci si debba far piacere tutto: tutti noi siamo più portati per certe attività piuttosto che altre, e penso che sia già una grande fortuna quella di avere la possibilità di fare un lavoro che ci permette di seguire proprio quelle discipline che ci sono sempre piaciute di più.

Io ad esempio, avendo fatto lo scientifico, non ho mai fatto il greco: se insegnassi in un liceo classico, darei per scontato che qualunque mio alunno di sedici anni ne sappia più di me, e guai se non fosse così.

Ma innanzi tutto non vado a dire in giro che il greco "lo odio": semplicemente l'ho trascurato perché ho preferito fare altro, e comunque lo vivo come un un limite culturale mio, una cosa che mi dispiace, non come un vezzo da rivendicare.

E soprattutto, non ho mai rischiato di cacciarmi nella situazione di dover "condizionare" l'apprendimento del greco di qualcun altro, dandogliene un'impressione sbagliata... come invece fanno, con danni enormi, tanti insegnanti elementari che "odiano la matematica"!

saluti
Lisa

enricastella ha scritto:Ecco,non sono assolutamente d'accordo con te, sulle umanistiche.
Non è vero che solo l'insegnamento è lo sbocco principale, perché infatti siamo decine di migliaia a trovarci in questa situazione.
Il fatto è che forse tanti han fatto il ragionamento che ho fatto io:"
Cosa mi piace? Studiare la letteratura di più paesi possibili, Cosa voglio fare studiandola? "Non so: meglio sapere qualcosa e studiarla con passione, che allora si può diventare bravi sul serio, piuttosto che fare ob torto collo (da situazioni economiche, da aspettative lavorative, da aspettative dei genitori o del gruppo dei pari o della fidanzato o del desiderio di soldi chissà) una facoltà che non mi piace, che mi annoia, che passerei perché studio e non perché la "sento".

Stai dicendo che per te è importante fare qualcosa che ti piaccia veramente: come darti torto.
Io però ho fatto un altro discorso, un discorso riguardante lo sterminato gruppo di persone che la pensano come te; gruppo, non insieme di singoli.
Ho spiegato (inventando numeri a caso) che se servono 5000 insegnanti umanisti all'anno e se ne propongono 20000 all'anno, evidentemente i 3/4 rimarranno delusi.
Non importa quanto siano motivati, meritevoli, determinati; non importa che la costituzione riconosca il diritto al lavoro, non importa che la cultura sia un valore da perseguire; ce ne sono 15000 di troppo; ogni anno.
Ne consegue che per 15000 persone, per quanto meravigliose, il destino sarà l'infelicità.

enricastella ha scritto:
Io mi ricordo che mentre le mie compagne di corso tremavano, fuori dall'esame di Bruno Gallo, in Statale a Milano, io non vedevo l'ora di avere un'ora con lui a parlare di letteratura inglese, a confrontarmi e a discutere, a fare citazioni e critica letteraria. Non avevo paura del voto, semplicemente era di default un 30 e lode e mi doveva alla fine mandare fuori col piede di porco, perché sarei rimasta altre ore ancora.

Ok, sei particolarmente brava, questo vuol dire che se insegni nel tuo caso è stato premiato il merito.
Gli altri saranno un po meno bravi di te, per alcuni c'è comunque l'insegnamento per altri purtroppo no; possiamo esserne felici ?
A me dispiace, soprattutto dispiace che queste persone non riescano nemmeno a riconvertirsi in altre mansioni affini; ce ne sono ben poche.
C'è di peggio, decidessero di gettare la laurea alle ortiche (prima o poi ne saranno costrette) e di andare a fare il rispettabilissimo mestiere di operaio, non potranno nemmeno fare l'operaio specializzato, perchè non ne hanno le competenze.
Sconfitta su tutti i fronti.
Tutto questo si potrebbe evitare se ci fosse più equilibrio nelle scelte dei percorsi, alle medie ed alle superiori

enricastella ha scritto:
Sono i nazisti, che mandavano nei lager i musicisti(e gli umanisti) e nel mondo non c'è bisogno di tecnici, ma di sognatori e di passione

Qui ti devo bastonare (in senso figurato)
Fin quando avete governato il mondo (pre illuminismo) si è vissuto tra le malattie, la carestia, l'odio e la violenza.
Poi ai primi scienziati è venuto il coraggio di mettere in dubbio le cretinate che dicevano filosofi religiosi e letterati in genere; sono state inventate la chimica e la biologia, scoperta la fisica, rifondata la medicina; la fame le malattie e l'intolleranza hanno ceduto terreno.
Sempre più ampie fette di popolazione si sono affrancate dalla coltivazione della terra e si sono dedicate allo studio (in generale) innescando un circolo virtuoso che oggi consente a te (come a me) di vivere fino a 90 anni, di avere la pancia piena, di sapere cos'è la guerra perchè la leggiamo sui libri e la vediamo in tv.
Ti è consentito di discutere amabilmente su internet di massimi sistemi e soprattutto di passare le vacanze a cazzeggiare.
Tutto questo nell'epoca pre scientifica non era nemmeno immaginabile.
Bacia la terra dove camminano gli scienziati.
Ringrazia Newton, Galileo, Darwin, Lavoisier ecc molto più che Manzoni, Foscolo, Leopardi o Dante per quello che sei e per quello che hai
PS Le guerre si combattono con la bomba atomica di Enrico Fermi, ma le scatenano i coglioni come Gabriele D'Annunzio

Roberto_R ha scritto:
PS Le guerre si combattono con la bomba atomica di Enrico Fermi, ma le scatenano i coglioni come Gabriele D'Annunzio

sei un grande : )

Certo che se qualche esterno alla scuola leggesse questo forum, si farebbe l'idea che nelle scuole italiane i docenti di discipline umanistiche e quelli di discipline scientifiche si odiano di un odio profondo e viscerale...

Informo quindi che non è così, per nulla!

Eventuali antipatie, per fortuna o sfortuna che sia, dipendono dalle compatibilità personali e non dal curriculum studiorum :-)

è noto che l'Illuminismo non ha avuto niente a che fare con i filosofi :DDD

Albith ha scritto:Certo che se qualche esterno alla scuola leggesse questo forum, si farebbe l'idea che nelle scuole italiane i docenti di discipline umanistiche e quelli di discipline scientifiche si odiano di un odio profondo e viscerale...

Informo quindi che non è così, per nulla!

Eventuali antipatie, per fortuna o sfortuna che sia, dipendono dalle compatibilità personali e non dal curriculum studiorum :-)

beh albith, noi umanisti di sostegno dobbiamo anche occuparci alle medie di matematica... A me è sempre piaciuta la mat., l'ho portata anche all'esame di maturità. Quest'anno ero in compresenza con un prof fantastico, che è andato alla fine in pensione. Non di rado negli anni mi è capitato di spiegare scienze e matematica, far fare anche esercitazioni in classe e correggerle, col consenso ovvio del docente di matematica e scienze... E sono laureato in lingue :-)

paniscus ha scritto:maestra elementare che dichiara esplicitamente di "odiare la matematica" e di volerci avere a che fare il meno possibile, come se fosse un simpatico vezzo, anziché un grosso limite. E penso sinceramente che un fenomeno del genere sia diffusissimo, che lo sia stato ancora di più in passato, e che abbia una enorme corresponsabilità storica nel livello di analfabetismo scientifico e di insofferenza per le scienze esatta che c'è in Italia.

Premesso che non credo si riferisse alla matematicuccia delle elementari, concordo pienamente con la tua analisi.
Se ci pensi questo un po' la scagiona; è vittima anche lei del sistema; una di quelle vittime bambine che crescendo diventano carnefici.
Veramente non so come se ne possa uscire.
Se dicessi che non so più assegnare il nome alla coniugazione di un verbo (purtroppo vero) mi si riderebbe dietro, mi si chiederebbe come oso voler fare l'insegnante; indipendentemente dal fatto che quel verbo io lo sappia uasare in maniera appropriata o meno.
Se un prof di italiano dicesse di non sapere che differenza c'è tra un neutrone ed un neutrino, la maggior parte delle persone gli sorriderebbe con complicità.
Due pesi e due misure.

Albith ha scritto:Certo che se qualche esterno alla scuola leggesse questo forum, si farebbe l'idea che nelle scuole italiane i docenti di discipline umanistiche e quelli di discipline scientifiche si odiano di un odio profondo e viscerale...

Informo quindi che non è così, per nulla!

Eventuali antipatie, per fortuna o sfortuna che sia, dipendono dalle compatibilità personali e non dal curriculum studiorum :-)

Odio ? Rivalità direi