Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
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Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Promemoria primo messaggio :
E lo affermo da insegnante di tecnologia che spesso ha condiviso interessanti esperienze con l'insegnante di sostegno.
Purtroppo le istituzione che ci "guidano" vedono questo ruolo meno importante di quello che dovrebbe essere e vi espongo il perchè:
una mia collega, insegnante di inglese, ha avuto seri problemi in passato con delle classi che non riusciva a gestire tanto che per qualche mese è stata allontanata dal suo lavoro.
Ora occupa il ruolo di insegnante di sostegno come se questo ruolo richiedesse minore impegno e segue un ragazzino con problemi gravi di comportamento che in genere riesco a gestire meglio quando lei non è in classe.
Questa mattina il ragazzino si era impossessato della spilletta di un suo compagno ed è nato il "putiferio" lei si è messa ad urlare come una "pazza" tanto che temevo si sentisse male, i ragazzi erano stressati e ho perso 30 minuti di lezione.
A nulla è servito il mio invito a portare fuori il ragazzino che aveva reazioni sconsiderate alle urla di una persona che, secondo me, dovrebbe dedicarsi ad altre attività anche se inerenti alla scuola.
A chi posso rivolgermi per avere un consiglio di tipo professionale?
Grazie e ...buon lavoro !!
Ari
E lo affermo da insegnante di tecnologia che spesso ha condiviso interessanti esperienze con l'insegnante di sostegno.
Purtroppo le istituzione che ci "guidano" vedono questo ruolo meno importante di quello che dovrebbe essere e vi espongo il perchè:
una mia collega, insegnante di inglese, ha avuto seri problemi in passato con delle classi che non riusciva a gestire tanto che per qualche mese è stata allontanata dal suo lavoro.
Ora occupa il ruolo di insegnante di sostegno come se questo ruolo richiedesse minore impegno e segue un ragazzino con problemi gravi di comportamento che in genere riesco a gestire meglio quando lei non è in classe.
Questa mattina il ragazzino si era impossessato della spilletta di un suo compagno ed è nato il "putiferio" lei si è messa ad urlare come una "pazza" tanto che temevo si sentisse male, i ragazzi erano stressati e ho perso 30 minuti di lezione.
A nulla è servito il mio invito a portare fuori il ragazzino che aveva reazioni sconsiderate alle urla di una persona che, secondo me, dovrebbe dedicarsi ad altre attività anche se inerenti alla scuola.
A chi posso rivolgermi per avere un consiglio di tipo professionale?
Grazie e ...buon lavoro !!
Ari
Pierucci- Messaggi : 83
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Buonasera a tutti
Il grosso problema tra quelli elencati è indubbiamente la valutazione; per legge l'insegnante di sostegno è contitolare di tutta la classe e può valutare tutta la classe, mentre nella pratica mi è accaduto il fatto di essere ostacolata perfino nel valutare il mio alunno a obiettivo minimo.
Sul fatto del caffè non c'è problema, non mi parrebbe vero di dire un secco e divertitissimo NO a un collega o a una collega che me lo chiedesse... spero che mi capiti presto.
Il grosso problema tra quelli elencati è indubbiamente la valutazione; per legge l'insegnante di sostegno è contitolare di tutta la classe e può valutare tutta la classe, mentre nella pratica mi è accaduto il fatto di essere ostacolata perfino nel valutare il mio alunno a obiettivo minimo.
Sul fatto del caffè non c'è problema, non mi parrebbe vero di dire un secco e divertitissimo NO a un collega o a una collega che me lo chiedesse... spero che mi capiti presto.
Sorel1980- Messaggi : 69
Data d'iscrizione : 08.09.12
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Sul "ricevimento separato" io non ho chiesto spiegazioni per il semplice motivo che ci sono delle scuole- forse ai colleghi del forum questo può suonare strano - dove vige il regime del terrore: se critichi, non vivi più, devi adeguarti, per quanto possibile, perchè il Dittatore di turno altrimenti ti comincia a fare riservate a mai finire. Nella mia carriera ho incontrato tre ds che erano capaci di tutto anche solo se ti sentivano dire che eri stanca, si servivano di bidelli-spie che raccontavano quello che vedevano e anche quello che non vedevano. Se situazioni simili non vi sono mai capitate, consideratevi fortunati. Il potere smisurato dei ds non ha certo favorito il clima di democrazia nelle scuole.
gilda.saija- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 18.02.12
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
gilda.saija ha scritto:Sul "ricevimento separato" io non ho chiesto spiegazioni per il semplice motivo che ci sono delle scuole- forse ai colleghi del forum questo può suonare strano - dove vige il regime del terrore: se critichi, non vivi più, devi adeguarti, per quanto possibile, perchè il Dittatore di turno altrimenti ti comincia a fare riservate a mai finire. Nella mia carriera ho incontrato tre ds che erano capaci di tutto anche solo se ti sentivano dire che eri stanca, si servivano di bidelli-spie che raccontavano quello che vedevano e anche quello che non vedevano. Se situazioni simili non vi sono mai capitate, consideratevi fortunati. Il potere smisurato dei ds non ha certo favorito il clima di democrazia nelle scuole.
Quello che descrivi si configura come vero e proprio mobbing che, come si sa, è un fenomeno purtroppo diffuso non soltanto a scuola, ma in tanti e diversi ambienti di lavoro e per il quale hai certamente la mia personale solidarietà. Però, proprio perché assume tali connotati, va un po' oltre la questione dell'identificazione del ruolo e della funzione del docente di sostegno nella scuola in generale.
gf- Messaggi : 111
Data d'iscrizione : 01.04.11
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Sorel1980 ha scritto:Buonasera a tutti
Il grosso problema tra quelli elencati è indubbiamente la valutazione
Condivido. Per me la valutazione (in generale, a prescindere dalla questione sostegno) è uno dei punti maggiormente problematici della scuola (almeno per quanto riguarda la secondaria di I grado).
Sorel1980 ha scritto:Sul fatto del caffè non c'è problema, non mi parrebbe vero di dire un secco e divertitissimo NO a un collega o a una collega che me lo chiedesse... spero che mi capiti presto.
Sul caffé io non ho detto manco "no"... Inutile specare fiato.
gf- Messaggi : 111
Data d'iscrizione : 01.04.11
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
gf ha scritto:Integro il messaggio precedente dicendo che so bene che certe prassi, che potremmo chiamare di "co-titolarità effettiva", in molte scuole non sono abituali se non addirittura non molto ben viste. Cio non di meno, in questi casi credo sia il caso quanto meno di provarci. E per provarci il requisito minimo (semplificando) è la consapevolezza di non trovarsi in una condizione di "inferiorità" in quanto docenti di sostegno rispetto ai docenti curricolari.
In molte scuole purtroppo la "contitolarità è solo a parole...
Sostegno e curricolare viaggiano su due canali distinti... "tu devi fare questo, io devo fare quelllo"...
E poi c'è la questione della serie B...
Esempio eclatante è il caso di stamattina... Premetto che sono docente di sostegno ma che quest'anno ho anche qualche ora della mia materia in una classe dove sono già stata come insegnante di sostegno...
Ebbene: al mio ingresso i ragazzi si alzano per il "saluto"... cosa che NON facevano quando io ero su sos... Invece con la mia collega sos NON si alzano...
La prossima settimana dirò che i "salamelecchi" devono farli a tutti i professori... perché siamo tutti uguali.... oppure non li fanno a nessuno...
Io sono la stessa persona di qualche anno fa... Non ho avuto nessun "avanzamento di grado" a fare anche la mia materia...
E sono orgogliosa che nel mio cassetto, vicino al registro blu da docente curricolare ci sia la scatola del denaro finto!!!
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
gf ha scritto:Ed inoltre (e concludo!) se dovvesse capitare di trovarmi in contesti dove per affermare certi principi sui quali ne va della mia professionalità e della mia dignità di docente, certamente non mi sottrarrei eventualmente anche al confronto (più o meno acceso) forte della professionalità e serietà con cui svolgo la mia professione (vere o presunte che siano).
Dipende dal contesto in cui ti trovi... Se ti trovi in un contesto in cui "considerano normale" che il sos porti il ragazzo H al gabinetto, tutti si meraviglieranno se ti rifiuti di farlo... Diranno che non ti preoccupi del "tuo" ragazzo, che non lo assisti... che ti trovi delle scuse...
Bisogna agire invece in modo più sottile... e secondo me una via d'uscita potrebbe essere l'idea dell'insegnante "bis-abile": l'insegnante di sostegno che ha qualche ora come docente curricolare della sua materia...
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Grazie Cindy per aver spiegato in poche efficaci parole cosa intendevo per "doppia docenza"... gf non lo aveva capito.
Intendevo che sarebbe giusto permettere al docente che oggi esercita solo su sostegno di poter esercitare entrambe le professioni per cui ha titolo, cioè parte delle ore su sos e parte su materia...
ps. Tutte le cose che gf ha detto di fare nelle sue classi (a proposito del lavoro con tutti...) le faccio anch'io, nessuno mi ha mai mancato di rispetto nè pensa che "non sono docente di classe", almeno in apparenza non è una sensazione che ho percepito.
Mi sento però di dire a gf che non basta per superare una serie di tradizioni consolidate nella mentalità della scuola che vedono il sostegno sempre come ruolo subordinato. Essere autorevole, farsi rispettare, lavorare con tutti è possibile, ma non basta.
Mi è sembrato (senza offesa) che la posizione di gf sia quella di chi orgogliosamente (ed è giusto che sia così:-) rivendica di vivere bene il suo ruolo, ma in questa posizione è meno attento alle riflessioni di chi in questo ruolo coglie anche punti di debolezza... il messaggio, insomma, è "se uno vive il sostegno con demotivazione o frustrazione è perchè non ha capito ruolo e mansioni..." beh, io credo di averle capite, credo anche di fare in fondo quello che fa gf, eppure non credo che basti aver capito "il ruolo" per sentirsi motivato
Un'altra cosa: non so in che ordine di scuola insegna gf, ma a occhio mi pare la scuola media. Lo dico perchè alle superiori fare sos è un po' diverso e "lavorare con tutti" in tutte le ore è più difficile, l'aspetto della conoscenza disciplinare è una discriminante da non trascurare
a presto
GiGi79
Intendevo che sarebbe giusto permettere al docente che oggi esercita solo su sostegno di poter esercitare entrambe le professioni per cui ha titolo, cioè parte delle ore su sos e parte su materia...
ps. Tutte le cose che gf ha detto di fare nelle sue classi (a proposito del lavoro con tutti...) le faccio anch'io, nessuno mi ha mai mancato di rispetto nè pensa che "non sono docente di classe", almeno in apparenza non è una sensazione che ho percepito.
Mi sento però di dire a gf che non basta per superare una serie di tradizioni consolidate nella mentalità della scuola che vedono il sostegno sempre come ruolo subordinato. Essere autorevole, farsi rispettare, lavorare con tutti è possibile, ma non basta.
Mi è sembrato (senza offesa) che la posizione di gf sia quella di chi orgogliosamente (ed è giusto che sia così:-) rivendica di vivere bene il suo ruolo, ma in questa posizione è meno attento alle riflessioni di chi in questo ruolo coglie anche punti di debolezza... il messaggio, insomma, è "se uno vive il sostegno con demotivazione o frustrazione è perchè non ha capito ruolo e mansioni..." beh, io credo di averle capite, credo anche di fare in fondo quello che fa gf, eppure non credo che basti aver capito "il ruolo" per sentirsi motivato
Un'altra cosa: non so in che ordine di scuola insegna gf, ma a occhio mi pare la scuola media. Lo dico perchè alle superiori fare sos è un po' diverso e "lavorare con tutti" in tutte le ore è più difficile, l'aspetto della conoscenza disciplinare è una discriminante da non trascurare
a presto
GiGi79
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
sconcertato ha scritto:Cinderella ha scritto:gf ha scritto:Integro il messaggio precedente dicendo che so bene che certe prassi, che potremmo chiamare di "co-titolarità effettiva", in molte scuole non sono abituali se non addirittura non molto ben viste. Cio non di meno, in questi casi credo sia il caso quanto meno di provarci. E per provarci il requisito minimo (semplificando) è la consapevolezza di non trovarsi in una condizione di "inferiorità" in quanto docenti di sostegno rispetto ai docenti curricolari.
In molte scuole purtroppo la "contitolarità è solo a parole...
Sostegno e curricolare viaggiano su due canali distinti... "tu devi fare questo, io devo fare quelllo"...
E poi c'è la questione della serie B...
Esempio eclatante è il caso di stamattina... Premetto che sono docente di sostegno ma che quest'anno ho anche qualche ora della mia materia in una classe dove sono già stata come insegnante di sostegno...
Ebbene: al mio ingresso i ragazzi si alzano per il "saluto"... cosa che NON facevano quando io ero su sos... Invece con la mia collega sos NON si alzano...
La prossima settimana dirò che i "salamelecchi" devono farli a tutti i professori... perché siamo tutti uguali.... oppure non li fanno a nessuno...
Io sono la stessa persona di qualche anno fa... Non ho avuto nessun "avanzamento di grado" a fare anche la mia materia...
E sono orgogliosa che nel mio cassetto, vicino al registro blu da docente curricolare ci sia la scatola del denaro finto!!!
Ciao da Cindy
Ti consiglio di rivendicare i tuoi diritti guadagnandoteli sul campo e senza intaccare quelli degli altri. L'idea educativa che proponi ai tuoi allievi: "o rispettate anche me o non potete/dovete rispettare il mio collega" è davvero fallimentare. Non porta da nessuna parte e ti fa perdere anche il rispetto dei tuoi colleghi
Veramente Cinderella sta facendo un discorso al contrario di come lo interpreti tu: dice che i ragazzi devono rispettare tutti i prof (lei, come comprendo, già è pienamente rispettata e chiede anzi che tale rispetto venga esteso alla collega attualmente di sostegno nella sua classe), altrimenti il loro rispetto viene vanificato dal fatto che lo riconosco a certi docenti e non ad altri (quindi a quel punto, meglio sarebbe non fare "salamelecchi" a nessun docente).
Mi sembra anzi che faccia un discorso educativo e pedagogico importante: dare una linea di comportamento unitario aiuta a capire anche quando sei dentro il selciato e quanto te ne allontani, tanto per l'alunno quanto per il docente.
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
GiGi79 ha scritto:Grazie Cindy per aver spiegato in poche efficaci parole cosa intendevo per "doppia docenza"... gf non lo aveva capito.
Intendevo che sarebbe giusto permettere al docente che oggi esercita solo su sostegno di poter esercitare entrambe le professioni per cui ha titolo, cioè parte delle ore su sos e parte su materia...
Si, lo avevo capito anche prima, ma resto convinto che poco cambierebbe se il docente impegnato in entrambi i compiti continuasse a considerarli così distanti tra loro, come troppo spesso accade.
GiGi79 ha scritto:
ps. Tutte le cose che gf ha detto di fare nelle sue classi (a proposito del lavoro con tutti...) le faccio anch'io, nessuno mi ha mai mancato di rispetto nè pensa che "non sono docente di classe", almeno in apparenza non è una sensazione che ho percepito.
E quindi confermi che esiste la possibilità di integrarsi pur nella specificità dei compiti.
GiGi79 ha scritto:
Mi è sembrato (senza offesa) che la posizione di gf sia quella di chi orgogliosamente (ed è giusto che sia così:-) rivendica di vivere bene il suo ruolo, ma in questa posizione è meno attento alle riflessioni di chi in questo ruolo coglie anche punti di debolezza...
Nessuna offesa, ci mancherebbe. No, io sono ben consepavele delle problematicità e delle criticità che ci sono attorno ai problemi di integrazione scolastica, ai percorsi scolastici per gli alunni con bisogni educativi speciali (disabili e non) e attorno alle questioni che attengono specificatamente il sostegno scoolatisco, ma vedo anche altrettanti problemi in ambiti che poco c'entrano con il sostegno. Quindi, non riesco a indentificare uno specifico problema. Sono convinto che, nelle scuole di cui si legge ciò che leggiamo intorno al "trattamento" dei docenti di sostegno e al "funzionamento" dei processi di integrazione (degli alunni e dei docenti), il problema non si limiti a questo, ma ad una cattiva gestione e a un malfuzionamento generale di tutto il sistema.
GiGi79 ha scritto:
Un'altra cosa: non so in che ordine di scuola insegna gf, ma a occhio mi pare la scuola media. Lo dico perchè alle superiori fare sos è un po' diverso e "lavorare con tutti" in tutte le ore è più difficile, l'aspetto della conoscenza disciplinare è una discriminante da non trascurare
a presto
GiGi79
Sì, insegno alla media. Lo so e l'ho detto che vi sono delle grosse differenze tra i vari ordini di scuola. Ma il mio discorso non può che essere generale. Ma proprio perché di considerazioni di carattere generale si tratta, poi vanno evidentemente adattate e applicate in contensti diversi e pertanto rimodulate. Ma la loro applicazione passa soprattutto - certo non solo - dai docenti di sos e dalla loro consapevolezza circa la loro funzione nell'ambito generale del funzionamento scolastico.
gf- Messaggi : 111
Data d'iscrizione : 01.04.11
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Chiaramente Cindarella chiede il rispetto di tutti i docenti da parte dei ragazzi, ma il discorso che fa potrebbe essere un'"arma a doppio taglio"...portando i ragazzi a non rispettare nessuno. Trovo giuste le considerazioni di Sconcertato!Albith ha scritto:sconcertato ha scritto:Cinderella ha scritto:gf ha scritto:Integro il messaggio precedente dicendo che so bene che certe prassi, che potremmo chiamare di "co-titolarità effettiva", in molte scuole non sono abituali se non addirittura non molto ben viste. Cio non di meno, in questi casi credo sia il caso quanto meno di provarci. E per provarci il requisito minimo (semplificando) è la consapevolezza di non trovarsi in una condizione di "inferiorità" in quanto docenti di sostegno rispetto ai docenti curricolari.
In molte scuole purtroppo la "contitolarità è solo a parole...
Sostegno e curricolare viaggiano su due canali distinti... "tu devi fare questo, io devo fare quelllo"...
E poi c'è la questione della serie B...
Esempio eclatante è il caso di stamattina... Premetto che sono docente di sostegno ma che quest'anno ho anche qualche ora della mia materia in una classe dove sono già stata come insegnante di sostegno...
Ebbene: al mio ingresso i ragazzi si alzano per il "saluto"... cosa che NON facevano quando io ero su sos... Invece con la mia collega sos NON si alzano...
La prossima settimana dirò che i "salamelecchi" devono farli a tutti i professori... perché siamo tutti uguali.... oppure non li fanno a nessuno...
Io sono la stessa persona di qualche anno fa... Non ho avuto nessun "avanzamento di grado" a fare anche la mia materia...
E sono orgogliosa che nel mio cassetto, vicino al registro blu da docente curricolare ci sia la scatola del denaro finto!!!
Ciao da Cindy
Ti consiglio di rivendicare i tuoi diritti guadagnandoteli sul campo e senza intaccare quelli degli altri. L'idea educativa che proponi ai tuoi allievi: "o rispettate anche me o non potete/dovete rispettare il mio collega" è davvero fallimentare. Non porta da nessuna parte e ti fa perdere anche il rispetto dei tuoi colleghi
Veramente Cinderella sta facendo un discorso al contrario di come lo interpreti tu: dice che i ragazzi devono rispettare tutti i prof (lei, come comprendo, già è pienamente rispettata e chiede anzi che tale rispetto venga esteso alla collega attualmente di sostegno nella sua classe), altrimenti il loro rispetto viene vanificato dal fatto che lo riconosco a certi docenti e non ad altri (quindi a quel punto, meglio sarebbe non fare "salamelecchi" a nessun docente).
Mi sembra anzi che faccia un discorso educativo e pedagogico importante: dare una linea di comportamento unitario aiuta a capire anche quando sei dentro il selciato e quanto te ne allontani, tanto per l'alunno quanto per il docente.
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
sconcertato ha scritto:Cinderella ha scritto:gf ha scritto:Integro il messaggio precedente dicendo che so bene che certe prassi, che potremmo chiamare di "co-titolarità effettiva", in molte scuole non sono abituali se non addirittura non molto ben viste. Cio non di meno, in questi casi credo sia il caso quanto meno di provarci. E per provarci il requisito minimo (semplificando) è la consapevolezza di non trovarsi in una condizione di "inferiorità" in quanto docenti di sostegno rispetto ai docenti curricolari.
In molte scuole purtroppo la "contitolarità è solo a parole...
Sostegno e curricolare viaggiano su due canali distinti... "tu devi fare questo, io devo fare quelllo"...
E poi c'è la questione della serie B...
Esempio eclatante è il caso di stamattina... Premetto che sono docente di sostegno ma che quest'anno ho anche qualche ora della mia materia in una classe dove sono già stata come insegnante di sostegno...
Ebbene: al mio ingresso i ragazzi si alzano per il "saluto"... cosa che NON facevano quando io ero su sos... Invece con la mia collega sos NON si alzano...
La prossima settimana dirò che i "salamelecchi" devono farli a tutti i professori... perché siamo tutti uguali.... oppure non li fanno a nessuno...
Io sono la stessa persona di qualche anno fa... Non ho avuto nessun "avanzamento di grado" a fare anche la mia materia...
E sono orgogliosa che nel mio cassetto, vicino al registro blu da docente curricolare ci sia la scatola del denaro finto!!!
Ciao da Cindy
Ti consiglio di rivendicare i tuoi diritti guadagnandoteli sul campo e senza intaccare quelli degli altri. L'idea educativa che proponi ai tuoi allievi: "o rispettate anche me o non potete/dovete rispettare il mio collega" è davvero fallimentare. Non porta da nessuna parte e ti fa perdere anche il rispetto dei tuoi colleghi
Forse mi sono spiegata male...
Io sono su sos ma in una certa classe ho una manciata di ore sulla mia materia...
L'altra mattina i ragazzi si sono alzati per farmi il "saluto"... cosa che non succedeva quando facevo sos nella loro classe...
Nei confronti della mia collega sos che lavora nella stessa classe, c'è il rispetto ma non il "saluto" di mettersi sull'attenti... e questo non mi piace perché tutti gli insegnanti sono uguali...
Ne discuterò con la collega e potrei anche dire ai ragazzi di non alzarsi, se ritengo discriminante il "saluto"...
Nelle prossime settimane dovrò andare in quella classe a dare una mano in veste di sos... e visto il mio ruolo "bis-abile" mi chiedo se al mio ingresso i ragazzi si alzeranno e poi si siederanno e poi si alzeranno... :-))) visto che sono la stessa persona che assume ruoli diversi...
Si potrebbe mettere anche un po' di musica giusto per accompagnare questa danza! hi hi!
Ciao da Cindy
PS: ma il mio registro blu rimane sempre accanto alla scatola del denaro finto!!!!
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
giovanna onnis ha scritto:
Chiaramente Cindarella chiede il rispetto di tutti i docenti da parte dei ragazzi, ma il discorso che fa potrebbe essere un'"arma a doppio taglio"...portando i ragazzi a non rispettare nessuno. Trovo giuste le considerazioni di Sconcertato!
Non ho capito bene che cosa intendi...
Tuttavia per me il rispetto non è "tutti in piedi sull'attenti" ma è qualcosa di più...
Ho avuto alunni che mi hanno rispettata pur dandomi del tu... e alunni che invece mi hanno detto parolacce dandomi del lei...
Non è la forma ma è la sostanza...
Ciao da Cindy
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Voglio portare un esempio recentissimo per sottolineare come sono viste diversamente le persone a seconda del ruolo che ricoprono.
Io sono insegnante di sostegno alla primaria.
Ho svolto in settembre per tre settimane il mio ruolo di sostegno in una classe prima della mia attuale scuola e per due giorni la funzione di supplente di italiano in un'altra classe prima della stessa scuola.
Il numero di sorrisi e strette di mano ricevuti in due giorni dai genitori della classe dove ho fatto supplenza è stato di almeno dieci volte superiore a quello ricevuto nella classe dove mi sono presentata come insegnante di sostegno. Eppure sono la stessa persona. Aiuto sempre tutti i bambini delle classi in cui opero, per principio, soprattutto in prima... Nessuno può sapere se sono brava o no, visto lo scarso tempo in cui ho operato per entrambe le esperienze...
Ancora adesso i genitori della classe dove ho svolto la supplenza per due soli giorni mi salutano, se mi incontrano all'ingresso della scuola... e mi hanno visto solo quando ho accompagnato i loro bambini all'uscita da scuola!
Al contrario neanche mi degnano di uno sguardo la maggioranza dei genitori della classe in cui lavoro. Credo che si tratti di una forma di trasparenza... assolutamente non giustificabile.
Non lavoro infatti di meno degli altri insegnanti di classe, dal momento che sono l'unica persona che si accerta fisicamente che tutti svolgano il compito assegnato.. e che aiuta di fatto gli alunni, dal momento che io giro tra i banchi laddove l'insegnante di classe di norma sta alla cattedra, a impostare i lavori e a raccoglierli quando sono terminati...
E sottolineo che stiamo parlando della primaria, dove la parte relazionale è molto significativa e pochi conoscono il potenziale scolastico dei propri figli...
Non voglio neanche immaginare la considerazione che possono avere le insegnanti di sostegno delle superiori da parte delle famiglie. Chi può immaginare, infatti, che l'insegnante di sostegno spesso dà una mano a tutti e non solo al ragazzo disabile? Non è questo il messaggio che passa dai media e non sono certo gli altri insegnanti di classe che informano le famiglie della cosa, né i dirigenti, né nessun altro.
Dall'esterno nessuno riconosce le nostre fatiche.
In alcuni casi non si rendono conto dell'aiuto ricevuto neanche le famiglie degli alunni dva, salvo quando si viene sostituiti non adeguatamente... Allora magari qualcuno rimpiange l'anonima/o insegnante di sostegno dell'anno precedente...l'insegnante fantasma...
Io sono insegnante di sostegno alla primaria.
Ho svolto in settembre per tre settimane il mio ruolo di sostegno in una classe prima della mia attuale scuola e per due giorni la funzione di supplente di italiano in un'altra classe prima della stessa scuola.
Il numero di sorrisi e strette di mano ricevuti in due giorni dai genitori della classe dove ho fatto supplenza è stato di almeno dieci volte superiore a quello ricevuto nella classe dove mi sono presentata come insegnante di sostegno. Eppure sono la stessa persona. Aiuto sempre tutti i bambini delle classi in cui opero, per principio, soprattutto in prima... Nessuno può sapere se sono brava o no, visto lo scarso tempo in cui ho operato per entrambe le esperienze...
Ancora adesso i genitori della classe dove ho svolto la supplenza per due soli giorni mi salutano, se mi incontrano all'ingresso della scuola... e mi hanno visto solo quando ho accompagnato i loro bambini all'uscita da scuola!
Al contrario neanche mi degnano di uno sguardo la maggioranza dei genitori della classe in cui lavoro. Credo che si tratti di una forma di trasparenza... assolutamente non giustificabile.
Non lavoro infatti di meno degli altri insegnanti di classe, dal momento che sono l'unica persona che si accerta fisicamente che tutti svolgano il compito assegnato.. e che aiuta di fatto gli alunni, dal momento che io giro tra i banchi laddove l'insegnante di classe di norma sta alla cattedra, a impostare i lavori e a raccoglierli quando sono terminati...
E sottolineo che stiamo parlando della primaria, dove la parte relazionale è molto significativa e pochi conoscono il potenziale scolastico dei propri figli...
Non voglio neanche immaginare la considerazione che possono avere le insegnanti di sostegno delle superiori da parte delle famiglie. Chi può immaginare, infatti, che l'insegnante di sostegno spesso dà una mano a tutti e non solo al ragazzo disabile? Non è questo il messaggio che passa dai media e non sono certo gli altri insegnanti di classe che informano le famiglie della cosa, né i dirigenti, né nessun altro.
Dall'esterno nessuno riconosce le nostre fatiche.
In alcuni casi non si rendono conto dell'aiuto ricevuto neanche le famiglie degli alunni dva, salvo quando si viene sostituiti non adeguatamente... Allora magari qualcuno rimpiange l'anonima/o insegnante di sostegno dell'anno precedente...l'insegnante fantasma...
dami- Messaggi : 1158
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Ecco: finalmente Dami ha chiarito, con poche e significative parole, la VERITA'.
Grazie, Dami: è proprio così, nessuno si vuol dare importanza, figuariamoci, ma contare sempre meno del due di coppe (scusate, dalle mie parti si dice così!) non è bello per nessuno e, soprattutto, se è vero che siamo insegnanti come gli altri, non dovrebbe essere permesso. L'aporia, secondo me, sta in questo: da una parte siamo "insegnanti della classe", in realtà la legge ci assegna "perchè c'è l'alunno dva pinco pallino". La vogliamo finire con questa storia?
Grazie, Dami: è proprio così, nessuno si vuol dare importanza, figuariamoci, ma contare sempre meno del due di coppe (scusate, dalle mie parti si dice così!) non è bello per nessuno e, soprattutto, se è vero che siamo insegnanti come gli altri, non dovrebbe essere permesso. L'aporia, secondo me, sta in questo: da una parte siamo "insegnanti della classe", in realtà la legge ci assegna "perchè c'è l'alunno dva pinco pallino". La vogliamo finire con questa storia?
gilda.saija- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 18.02.12
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Ciò che intendo Cindarella è che il Rispetto con la R maiuscola ogni docente deve saperselo conquistare e non concordo sul fatto che se gli studenti si comportano in modo rispettoso con me, ma non con altri colleghi, io devo adeguarmi a ciò che gli altri i colleghi non pretendono...non so se sono riuscita ad essre più chiaraCinderella ha scritto:giovanna onnis ha scritto:
Chiaramente Cindarella chiede il rispetto di tutti i docenti da parte dei ragazzi, ma il discorso che fa potrebbe essere un'"arma a doppio taglio"...portando i ragazzi a non rispettare nessuno. Trovo giuste le considerazioni di Sconcertato!
Non ho capito bene che cosa intendi...
Su questo siamo pienamente d'accordo, il rispetto non è l'alzarsi in piedi al mio ingresso in aula (...cosa che io NON pretendo da loro), il rispetto è ben altro...e questo termine RISPETTO è proprio la mia "parola d'ordine" sulla quale discuto con gli studenti il primo giorno di scuola.Cinderella ha scritto:
Tuttavia per me il rispetto non è "tutti in piedi sull'attenti" ma è qualcosa di più...
Ho avuto alunni che mi hanno rispettata pur dandomi del tu... e alunni che invece mi hanno detto parolacce dandomi del lei...
Non è la forma ma è la sostanza...
Ciao da Cindy
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
giovanna onnis ha scritto:Ciò che intendo Cindarella è che il Rispetto con la R maiuscola ogni docente deve saperselo conquistare e non concordo sul fatto che se gli studenti si comportano in modo rispettoso con me, ma non con altri colleghi, io devo adeguarmi a ciò che gli altri i colleghi non pretendono...non so se sono riuscita ad essre più chiara.Cinderella ha scritto:giovanna onnis ha scritto:
Chiaramente Cindarella chiede il rispetto di tutti i docenti da parte dei ragazzi, ma il discorso che fa potrebbe essere un'"arma a doppio taglio"...portando i ragazzi a non rispettare nessuno. Trovo giuste le considerazioni di Sconcertato!
Non ho capito bene che cosa intendi...
Ok! Adesso ho capito cosa intendi...
In realtà i ragazzi sono molto rispettosi con la collega, tuttavia NON si mettono sull'attent con leii...
Cosa che NON facevano con me quando ero sos con loro... e che ora fanno con me che sono in veste di curricolare...
Credo che dietro il loro mettersi sull'attenti ci sia lo "zampino" ;-) della mia collega sos che mi vuole valorizzare...
Vedo come vanno le cose... e non è escluso che appena possibile farò un discorsetto ai ragazzi per chiarire la questione...
Ora sono curiosa di sapere che cosa faranno domani quando entrerò nella loro classe (anche...) in veste di sos...
Per quanto riguarda il rispetto... ritengo anch'io (ma in parte...) che ogni docente debba saperselo conquistare... Tuttavia è molto importante l'atteggiamento dei docenti curricolari: mi spiego meglio... Quando ero sos in quella classe, mi è capitato alcune volte di fare qualche discorsetto ai ragazzi quando si comportavano male...
I ragazzi mi stavano ad ascoltare... ma durante questi interventi arrivava un certo docente... Il prof X entrava in classe senza nemmeno curarsi che mi stava interrompendo... faceva ai ragazzi il gesto di alzarsi... e sembrava quasi che si indispettisse del fatto che io rimanessi seduta... Ovviamente non mi salutava nemmeno né mi ringraziava che sorvegliavo i ragazzi in sua assenza... Mi passava accanto senza nemmeno vedermi...
Le prediche che facevo ai ragazzi venivano in questo modo interrotte... come se fossero inutili...
Se avessi protestato il prof X mi avrebbe risposto in modo cafone, come è solito fare... e quindi stavo regolarmente zitta...
Quando mi capitava di fare una supplenza, avevo spesso difficoltà a tenere quella classe...
giovanna onnis ha scritto:Su questo siamo pienamente d'accordo, il rispetto non è l'alzarsi in piedi al mio ingresso in aula (...cosa che io NON pretendo da loro), il rispetto è ben altro...e questo termine RISPETTO è proprio la mia "parola d'ordine" sulla quale discuto con gli studenti il primo giorno di scuola.Cinderella ha scritto:
Tuttavia per me il rispetto non è "tutti in piedi sull'attenti" ma è qualcosa di più...
Ho avuto alunni che mi hanno rispettata pur dandomi del tu... e alunni che invece mi hanno detto parolacce dandomi del lei...
Non è la forma ma è la sostanza...
Ciao da Cindy
Il rispetto è la parola d'ordine... ma ci vuole anche quello dei colleghi... Se sei sos purtroppo alcuni di loro ti trattano in quel modo che ho detto prima...
E' per quello che sono favorevole all'idea dei "docenti bis-abili"..... sia perché si "destabilizza" sia studenti che colleghi... sia perché mi sta dando modo di vedere il sostegno da un punto di vista diverso...
Ritengo che ciò sia tutto a favore dell'integrazioen!
Ciao da Cindy
PS: per quanto riguarda i "salamelecchi"... mi imbarazzano... e appena possibile dirò ai ragazzi che possono star seduti a patto che mi rispettino...
Cinderella- Messaggi : 429
Data d'iscrizione : 27.10.09
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
L'anno in cui ho fatto il tirocinio per la s.s.i.s. (7 anni fa) ho sentito dire dai ragazzini di una classe alla docente di sostegno che quel giorno sostituiva la collega di ruolo: "tu non sei mica una prof., sei - nome di battesimo - tanto fai il sostegno, capirai!" e sono rimasta ALLIBITA. Ero la tirocinante, come potevo dire A? Il brutto è che lei non ha nemmeno risposto e hanno continuato a urlare, ridere e fare i pazzi come prima.
Ironia della sorte, dopo 3 anni mi sono trovata in quella stessa scuola, collega di quella docente e sul sostegno per 9h perchè ero stata chiamata con la graduatoria incrociata (non ho l'abilitazione). E' stata la supplenza annuale più mortificante, umiliante e indecente che abbia mai fatto (ho insegnato in 9 scuole medie della mia provincia). Io non ero nemmeno sotto ai collaboratori scolastici per i ragazzi (di solito li chiamano per nome), ero il NULLA!!!
Come poteva d'altronde essere diversamente quando la docente di matematica davanti alla classe mi ha detto che non mi interessava il mio alunno e facevo solo i miei comodi, visto che avevo osato chiedere il giorno libero??? Premetto che lavoravo su 2 scuole, una a 40 km con 4 classi di inglese (avevo anche l'esame) e l'altra vicino a casa con 9h e 2 ragazzini. Facevo 21 h su 2 scuole e tante volte mangiavo un panino in autostrada per conciliare gli impegni, ma il colmo è stato che non solo l'incontro con la psicologa era sempre al mattino quando ero con le mie classi nell'altra scuola, ma una settimana prima dell'esame il ds mi ha esonerato dall'esame senza motivazioni valide. Avevo la 3a su inglese ed era la scuola avuta dal Csa ma il ds non ha sentito ragioni (sono andata 3 volte a insistere per il bene del mio alunno), ma ho trovato un muro.
E' stato brutto dirglielo e il suo pianto era inevitabile...mai più una scuola del genere!
Nelle mie classi il collega di sostegno è sempre un ottimo collega e sostegno anche per me e guai a chi si permette di vederlo in altro modo, lo sbrano!!!
Ironia della sorte, dopo 3 anni mi sono trovata in quella stessa scuola, collega di quella docente e sul sostegno per 9h perchè ero stata chiamata con la graduatoria incrociata (non ho l'abilitazione). E' stata la supplenza annuale più mortificante, umiliante e indecente che abbia mai fatto (ho insegnato in 9 scuole medie della mia provincia). Io non ero nemmeno sotto ai collaboratori scolastici per i ragazzi (di solito li chiamano per nome), ero il NULLA!!!
Come poteva d'altronde essere diversamente quando la docente di matematica davanti alla classe mi ha detto che non mi interessava il mio alunno e facevo solo i miei comodi, visto che avevo osato chiedere il giorno libero??? Premetto che lavoravo su 2 scuole, una a 40 km con 4 classi di inglese (avevo anche l'esame) e l'altra vicino a casa con 9h e 2 ragazzini. Facevo 21 h su 2 scuole e tante volte mangiavo un panino in autostrada per conciliare gli impegni, ma il colmo è stato che non solo l'incontro con la psicologa era sempre al mattino quando ero con le mie classi nell'altra scuola, ma una settimana prima dell'esame il ds mi ha esonerato dall'esame senza motivazioni valide. Avevo la 3a su inglese ed era la scuola avuta dal Csa ma il ds non ha sentito ragioni (sono andata 3 volte a insistere per il bene del mio alunno), ma ho trovato un muro.
E' stato brutto dirglielo e il suo pianto era inevitabile...mai più una scuola del genere!
Nelle mie classi il collega di sostegno è sempre un ottimo collega e sostegno anche per me e guai a chi si permette di vederlo in altro modo, lo sbrano!!!
clem- Messaggi : 168
Data d'iscrizione : 07.09.10
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Gli insegnanti di sostegno - per il ruolo che hanno e anche per la flessibilità a cui sono sottoposti - dovrebbero essere pagati di più. Invece di essere pagati di più gli insegnanti di religione, così come avviene sia ai fini dello stipendio che ai fini previdenziali rispetto agli insegnanti di materia.
Gli insegnanti di sostegno non devono assolutamente essere di serie B.
Anche perchè tra un poì - con disturvbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali - anche gli insegnanti curriculari diventeranno di fatto "di sostegno" (ed è quello che già facciamo, riducendo obiettivi e rallentando i ritmi o "sostenendo" gli alunni nei debiti infraquadrimestrali e agli scritini finali) e quindi tutti gli insegnanti avranno da imparare dai colleghi di sostegno.
Gli insegnanti di sostegno non devono assolutamente essere di serie B.
Anche perchè tra un poì - con disturvbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali - anche gli insegnanti curriculari diventeranno di fatto "di sostegno" (ed è quello che già facciamo, riducendo obiettivi e rallentando i ritmi o "sostenendo" gli alunni nei debiti infraquadrimestrali e agli scritini finali) e quindi tutti gli insegnanti avranno da imparare dai colleghi di sostegno.
LucaPS- Messaggi : 1960
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
(Chiedo scusa per l'OT)LucaPS ha scritto:Gli insegnanti di sostegno - per il ruolo che hanno e anche per la flessibilità a cui sono sottoposti - dovrebbero essere pagati di più. Invece di essere pagati di più gli insegnanti di religione, così come avviene sia ai fini dello stipendio che ai fini previdenziali rispetto agli insegnanti di materia...........
Scusa Luca in ogni topic, di qualsiasi argomento si parli, inserisci SEMPRE la stessa frase...non ho interessi in merito...concordo con te che i docenti di Religione siano privilegiatii e non dovrebbe essere così....ma perchè ti ostini nel ripeterlo all'infinito????????????? Che noia!!!!!!!!
Se ci fisse un modo per cambiare le cose e tu lo conosci, informaci, ma a cosa serve ripeterlo sempre???
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Mi dispiace, Giovanna, peraltro era l'unica riga in otto righe in cui rispondevo invece sul merito. Peraltro, mi è venuto automatico, quando si parla di "ultimi" e di "disabilità", pensare che è meglio dare la giusta mercede all'insegnante di religione (cioè pagarli come tutti gli altri insegnanti di materia) e dirottare quei soldi agli alunni disabili.
Quando si parla di tagli sul sostegno o di sottovalutazione del ruolo del sostegno, a me vengono i nervi... sia per la mia coscienza di laico che per quella di cristiano.
Quando si parla di tagli sul sostegno o di sottovalutazione del ruolo del sostegno, a me vengono i nervi... sia per la mia coscienza di laico che per quella di cristiano.
LucaPS- Messaggi : 1960
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Anche a me Luca fa tanta rabbia, ma ripetere lo stesso "lamento" come una litania mi sembra inutile...anche perchè si limita ad essere un lamento senza essere propositivoLucaPS ha scritto:Mi dispiace, Giovanna, peraltro era l'unica riga in otto righe in cui rispondevo invece sul merito. Peraltro, mi è venuto automatico, quando si parla di "ultimi" e di "disabilità", pensare che è meglio dare la giusta mercede all'insegnante di religione (cioè pagarli come tutti gli altri insegnanti di materia) e dirottare quei soldi agli alunni disabili.
Quando si parla di tagli sul sostegno o di sottovalutazione del ruolo del sostegno, a me vengono i nervi... sia per la mia coscienza di laico che per quella di cristiano.
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Non consideriamo gli insegnanti di sostegno di serie B
Ma la comunicazione non è solo pragmatica cioè non deve necessariamente - se non può farlo - essere propositiva di un'azione: come puoi pensare che io o tu possiamo proporre delle cose per sanare situazioni che a livello istituzionale (politico e ideologico) hanno come referenti i poteri forti delle Istituzioni Stato e Chiesa?!
La comunicazione "non pragmatica" però può non essere propositiva di cambiamenti a breve termine ma può - attraverso l'informazione - portare cambiamenti a lungo termine, se l'informazione è posseduta da un numero sempre maggiore di persone (gli insegnanti non sono informati sulla questione o ne sono informati parzialmente). Non direi quindi che ogni comunicazione non pragmatica o non performativa debba riduzionisticamente essere definita "lamento".
Direi inoltre che la rabbia - che esprimi - è condivisibile ma è meno utile dell'informazione, in quanto la rabbia rimane introversiva e comunque appartiene all'ambito delle emozioni (e pertanto la rabbia dev'essere sempre elaborata cioè trasformata in qualcos'altro, preferibilmente qualcosa di verbalizzato) mentre l'informazione è sempre verbale e soprattutto è eterodiretta e quindi è una forma di relazione con l'altro.
Anche il verbalizzato può essere motivato da "rabbia" (e mi rendo conto che nel mio caso lo è) ma il tentare di verbalizzare la rabbia in modi evoluti attraverso l'informazione (e poi, se si è capaci, nell'azione, preferibilmente non violenta) è da sempre il motore delle azioni sociali di cambiamento.
La comunicazione "non pragmatica" però può non essere propositiva di cambiamenti a breve termine ma può - attraverso l'informazione - portare cambiamenti a lungo termine, se l'informazione è posseduta da un numero sempre maggiore di persone (gli insegnanti non sono informati sulla questione o ne sono informati parzialmente). Non direi quindi che ogni comunicazione non pragmatica o non performativa debba riduzionisticamente essere definita "lamento".
Direi inoltre che la rabbia - che esprimi - è condivisibile ma è meno utile dell'informazione, in quanto la rabbia rimane introversiva e comunque appartiene all'ambito delle emozioni (e pertanto la rabbia dev'essere sempre elaborata cioè trasformata in qualcos'altro, preferibilmente qualcosa di verbalizzato) mentre l'informazione è sempre verbale e soprattutto è eterodiretta e quindi è una forma di relazione con l'altro.
Anche il verbalizzato può essere motivato da "rabbia" (e mi rendo conto che nel mio caso lo è) ma il tentare di verbalizzare la rabbia in modi evoluti attraverso l'informazione (e poi, se si è capaci, nell'azione, preferibilmente non violenta) è da sempre il motore delle azioni sociali di cambiamento.
LucaPS- Messaggi : 1960
Data d'iscrizione : 08.11.10
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