Griglie di valutazione II prova scritta

Avete delle griglie per l'ITER (lingue straniere)?

titifra ha scritto:Avete delle griglie per l'ITER (lingue straniere)?

Perché non le prendete dal documento del 15 maggio? ... è quello che ho sentito dal DS aproposito della commpilazione di detto documento in CdC (ove i componenti parlano, propongono ma poi è il DS che decide unilateralmente e tutti zitti, ..... sennò trattasi di "insubordinazione").
Praticamente si invita il CdC ad allegare le griglie di valutazione delle simulazioni di terza prova perché siano quelle adottabili dalla Commissione di Esame di Stato per la terza prova; così come quelle per la correzione della prima prova di Italiano e della seconda ....
Cavolo, negli anni come commissario esterno ho sempre sbagliato: le abbiamo sempre decise in Commissione Esame di Stato prima della correzione ... non guardando quelle del documento del 15 maggio.
Eppure mi sembrava che la valutazione del profitto degli studenti da parte delle scuole finisse con l'ammissione all'esame conclusivo e che la Commissione potesse giudicare la maturità degli studenti in quella sede -gli esami di stato- invece di rapportarsi al curriculum dei cinque anni (ove per questo sono già stati definiti i famosi crediti...) anziché dare un voto in linea con la valutazione della scuola qualunque sia stata la prestazione dello studente.

la griglia inserita nel documento del 15 maggio è la documentazione di quanto fatto nel corso dell'anno scolastico

può essere vista anche come una proposta che il consiglio di classe fa alla commissione degli esami di stato.

la commissione è libera di non tenerne conto, di modificarla o di assumerla integralmente. in ogni caso deve verbalizzare le motivazioni, dato che i candidati conoscono la griglia su cui sono stati valutati, per cui svolgeranno una prova che si adatti più o meno alle attese di quella griglia.

stravolgere la griglia potrebbe significare mettere i candidati in difficoltà (e non è questo lo scopo degli esami di stato). al contrario, le modifiche, le migliorìe, le proposte, di solito sono sempre ben accette e spesso adottate l'anno successivo in dipartimento.

lallaorizzonte ha scritto:la griglia inserita nel documento del 15 maggio è la documentazione di quanto fatto nel corso dell'anno scolastico
...omissis...

stravolgere la griglia potrebbe significare mettere i candidati in difficoltà (e non è questo lo scopo degli esami di stato).

Documentazione di quanto fatto nell'a.s., ok. L'operato della scuola finisce con l'ammissione all'esame di stato; infatti, i crediti ne sono un esempio. L'esame di stato non è un esame come quelli durante l'a.s., è un qualcosa di più, che va a conoscere più le competenze e la maturità dello studente, oramai maggiorenne.Tenere conto in commissione di ciò che è accaduto durante gli anni scolastici, e in special modo dell'ultimo, danneggia lo studente, ne falsa l'immagine ove il mondo lavorativo solitamente non ci crede -il 6 della riforma Gentile ancor tanto in voga-; tanto vale togliere l'esame di stato, dare alla scuola l'onere di stilare un certificato "vero" -con sufficienze e insufficienze, senza il 6 politico- e nell'attimo in cui vuoi metterti in proprio o aprire un'attività o altro sostenere un "esame di stato" per l'esercizio della professione, come quelli per ingegneri, architetti, ragionieri.

stravolgere la griglia potrebbe significare mettere i candidati in difficoltà d'accordo solo nel momento in cui -come succede, visti anche i concorsi ultimi- tuttora- il modo di valutare -quali conoscenze, quali capacità e quali competenze sono richieste all'esame- gli studenti non lo sanno in anticipo. Far fare una relazione o saggio o relazione tecnica senza conoscere che cosa e come farlo è un'assurdità.
D'altronde non si può obbligare nessun insegnante a seguire regole di valutazione dettate da altri.
"mettere i candidati in difficoltà", non è vedere come se la cava, alias competenza? Forse quando vieni chiamato a eseguire un lavoro -di concetto o operativo- non ci si industria per risolverlo? O sapiamo in anticipo tutto quello che esiste al mondo e come risolverlo? Non ci sarebbe evoluzione, creatività, ricerca, ma solo e puro meccanicismo.

non è vero che "l'operato della scuola finisce con l'ammissione agli esami di stato."

al contrario, la scuola (meglio dire il consiglio di classe) si raccorda con la commissione sia attraverso la presenza dei commissari interni, sia attraverso l'analisi che del documento del 15 maggio la commissione è tenuta a svolgere nel corso della riunione di insediamento.

la commissione è tenuta anche a verbalizzare le osservazioni.
naturalmente può modificare la griglia, motivandone le scelte

lallaorizzonte ha scritto:non è vero che "l'operato della scuola finisce con l'ammissione agli esami di stato."

al contrario, la scuola (meglio dire il consiglio di classe) si raccorda con la commissione sia attraverso la presenza dei commissari interni, sia attraverso l'analisi che del documento del 15 maggio la commissione è tenuta a svolgere nel corso della riunione di insediamento.

la commissione è tenuta anche a verbalizzare le osservazioni.
naturalmente può modificare la griglia, motivandone le scelte

Cioè, chi nella commissione ha il compito di valutare uno scritto deve utilizzare le griglie descritte nel Documento del 15 maggio? E' come dire che l'istituto scolastico decide quali tratti caratteristici debbano essere presi in considerazione nella valutazione delle prestazioni degli studenti e qualsiasi insegnante che opererà in quella scuola dovrà attenersi a quelle regole: e la libertà di insegnamento e di valutazione che fine fa?
Credo che qualsiasi intervento valutativo non debba essere rigido e persistente per tutto l'anno scolastico; deve invece modificarsi in relazione alla situazione contingente di studio degli studenti che si viene creare. Se in una rubric alcuni elementi non comportano una valutazione autentica, bisognerà trovarne altri che mettano in luce le peculiarità dell'apprendimento invece di fare una mera comparazione con le aspettative che l'insegnante si è posto a inzio anno.
Il punto centrale è lo studente con l'insegnante come sua risorsa, lo studente che produce (capacità, non abilità) e non confronto con una situazione attesa; si rischia di schiacciare creatività, libera espressione. L'esame di stato va riformato, è vecchio e antiquato.

"al contrario, la scuola (meglio dire il consiglio di classe) si raccorda con la commissione", vorrei capire meglio. che senso ha giudicare gli studenti con gli stessi strumenti di un altro soggetto, che li ha già giudicati? Ciò che dici sono pensieri, come quelli di vari pedagogisti oppure dispiszioni di legge o ministeriali?

grazie per questa conversazione.

i miei non sono pensieri personali (l'unico forse che ho espresso è quello che "stravolgere la griglia potrebbe significare mettere i candidati in difficoltà", ma non è questo il punto centrale della conversazione)

il raccordo tra il consiglio di classe e la commissione è dato dal fatto che la scuola presenta alla commissione il documento del 15 maggio e la commissione ha il dovere di analizzarlo, nonchè di annotare eventuali osservazioni. (cfr. verbale seduta di insediamento)

pertanto, se la commissione vuol lavorare non tenendo in assoluto conto quanto presentato dal consiglio di classe (attenzione, non è il solo credito, che si presenta a parte), deve verbalizzare

la commissione inoltre sceglie se adottare i criteri di correzione e le griglie di valutazione prima della prova scritta, o dopo

sperso ha scritto:

Eppure mi sembrava che la valutazione del profitto degli studenti da parte delle scuole finisse con l'ammissione all'esame conclusivo e che la Commissione potesse giudicare la maturità degli studenti in quella sede -gli esami di stato- invece di rapportarsi al curriculum dei cinque anni (ove per questo sono già stati definiti i famosi crediti...) anziché dare un voto in linea con la valutazione della scuola qualunque sia stata la prestazione dello studente.

l'esame dell'ultimo anno del percorso di studi della scuola secondaria di II grado non è un esame di "maturità", ma è un esame di Stato

così nel 2007 il Ministero presentava il nuovo Esame

"L'intento primario che ha ispirato il provvedimento legislativo è stato quello di restituire serietà e dignità all'esame di Stato, che costituisce la vicenda culminante del percorso scolastico dello studente e al tempo stesso si configura come la carta d'identità di una scuola seria, impegnata e in grado di garantire ai giovani una preparazione adeguata per affrontare le sfide culturali e tecnologiche del nostro tempo."

lallaorizzonte ha scritto:...omissis...

pertanto, se la commissione vuol lavorare non tenendo in assoluto conto quanto presentato dal consiglio di classe (attenzione, non è il solo credito, che si presenta a parte), deve verbalizzare

la commissione inoltre sceglie se adottare i criteri di correzione e le griglie di valutazione prima della prova scritta, o dopo

ok, hai ragione, è quello che è mancato, la verbalizzazione. Non voglio togliermene la colpa ma il presidente toglie molto della discussione all'interno della commissione, almeno per quanto mi è capitato fini qui.
Però, le scuole insistono molte volte a far mettere come terza prova le stesse domande in allegato al Documento del 15 maggio...

lallaorizzonte ha scritto:

sperso ha scritto:

Eppure mi sembrava che la valutazione del profitto degli studenti da parte delle scuole finisse con l'ammissione all'esame conclusivo e che la Commissione potesse giudicare la maturità degli studenti in quella sede -gli esami di stato- invece di rapportarsi al curriculum dei cinque anni (ove per questo sono già stati definiti i famosi crediti...) anziché dare un voto in linea con la valutazione della scuola qualunque sia stata la prestazione dello studente.

l'esame dell'ultimo anno del percorso di studi della scuola secondaria di II grado non è un esame di "maturità", ma è un esame di Stato

così nel 2007 il Ministero presentava il nuovo Esame

"L'intento primario che ha ispirato il provvedimento legislativo è stato quello di restituire serietà e dignità all'esame di Stato, che costituisce la vicenda culminante del percorso scolastico dello studente e al tempo stesso si configura come la carta d'identità di una scuola seria, impegnata e in grado di garantire ai giovani una preparazione adeguata per affrontare le sfide culturali e tecnologiche del nostro tempo."

L'intento è ragionevole. Ma l'esame di stato non certifica in 30 minuti di colloquio se la preparazione sia adeguata alle sfide culturali e tecnologiche del nostro tempo, ove nostro è di molto antecedente al 2007, attestato che tra la nascita di un nuovo bisogno dei tempi e i recepimento a livello ministeriale e poi politico passano una ventina d'anni.
L'apprendimento è tuttora individualizzato e non personalizzato. Ho letto l'articolo su rizzontescuola della prima impressione sui tablet a scuola: ebbene fino a quando si smetterà di pensare che digitale sia digitalizzazione del cartaceo, è ovvio che le nuove tecnologie digitali avranno poca presa tra gli adolescenti in ambienti didattici. Fino a quando ci si metterà paura di copiature da Wikipedia per fare i compiti,perché molti non si aggiornano sulle nuove tecnologie e sul sapere nonformale, i pc per lavorare in classe non serviranno granché.
Immaginiamoci come potrebbe presentare il Miur un nuovo Esame in un futuro che gira intorno ai tablet e produzione multimediale con consegna elettronica del documento d'esame.
Concordo che non si conoscono appieno tutte le sfaccettature delle legiferazioni in materia scolastica. Grazie per la nota che hai riportato.

sperso ha scritto:
Però, le scuole insistono molte volte a far mettere come terza prova le stesse domande in allegato al Documento del 15 maggio...

normativa: non si dice nulla in merito

mio parere: qui entra in ballo l'etica professionale, il concetto educativo di "esame", la maturità (ma quella degli insegnanti!)
Una decisione del genere non potrebbe che passare con la verbalizzazione per iscritto della mia contrarietà

tra l'altro, e questo è normativa, la commissione non è tenuta a scegliere neanche le stesse discipline proposte nella simulazione, se ne è stata fatta una

lallaorizzonte ha scritto:

sperso ha scritto:
Però, le scuole insistono molte volte a far mettere come terza prova le stesse domande in allegato al Documento del 15 maggio...

normativa: non si dice nulla in merito

mio parere: qui entra in ballo l'etica professionale, il concetto educativo di "esame", la maturità (ma quella degli insegnanti!)
Una decisione del genere non potrebbe che passare con la verbalizzazione per iscritto della mia contrarietà

tra l'altro, e questo è normativa, la commissione non è tenuta a scegliere neanche le stesse discipline proposte nella simulazione, se ne è stata fatta una

Wow, meno male, che respiro. Continuerò mio malgrado a essere la mosca bianca in quelle situazioni qui esposte. Credo, alcune volte, di non riuscire a spiegare meglio i miei punti vista, ma qui con questi post alla fine, sia pur tra binari diversi, concordiamo; io ho appreso (mi sforzo di seguire la normativa che è veramente estesa, ma il più delle volte sento "Abbiamo sempre fatto così"). Quando posso faccio mettere per iscritto, ma ciò appare per altri una forzatura alla tranquillità; sembra che vige "se siamo tutti d'accordo,i ricorsi non faranno presa".

Ritorno a monte: da esame di stato esterno a interno, dando alle scuole la possibilità di certificare come succede a ogni singola materia in università (sbaglio?), se l'etica professionale di ogni professore è integra. Restano in vigore le stesse rubric di valutazione, il tipo di formazione non solo scolastica ma anche sociale all'interno dell'istituto, evitando di tramandare da CdC a commissione esami messaggi il più delle vote non chiari, confusi, ignorati.

P.S. Mi potresti aiutare al link [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ? Il problema è simile a questo,a mio avviso si tenta di by-passare la votazione a maggioranza nel CdC con regole a mò di "voto di consiglio". Anche se la OM 13/2013 poi chiaramente ribalta la 122/2009.