preparazione prova orale infanzia

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grazie Angela!

lollina ha scritto:no, io ho l'abilitazione all'esercizio della professione forense, ma non ci faccio niente

io sono laureata in tecnica della riabilitazione psichiatrica e per il concorso non viene considerata neppure come laurea... quindi ho solo il diploma...

monica1981 ha scritto:scusate, mi sono collegata solo ora. per l'uscita didattica chiedo a mia mamma che insegna alla primaria (penso che la procedura sia la stessa). poi vi faccio sapere.
domandona... quanti tipi di valutazione ci sono?
io estraggo il 3 in veneto e dopo quello che ho sentito oggi sono molto preoccupata...

Esiste una valutazione iniziale dell'anno scolastico, una sorta di valutazione dei prerequisiti e degli interessi del bambino; una valutazione intermedia nelle varie attività didattiche per riprogettare o individuare le proposte dei bambini e dei percorsi di apprendimento più idonei per svilupparli; valutazione finale per verificare gli esiti formativi e la qualità delle attività didattiche ed il raggiungimento dei vari obiettivi.

Altre tracce, in breve, erano "Lo schiaccianoci: avvicinare i bambini alla musica"; "La storia sbagliata"; "Il riciclo dei materiali"; "Autoritratti allo specchio".


e allora nessuno sa cos'è questa "storia sbagliata"? io ho trovato solo una canzone di de andrè, possibile che si riferisca a quella?!?!?!?!

crox78 ha scritto:Altre tracce, in breve, erano "Lo schiaccianoci: avvicinare i bambini alla musica"; "La storia sbagliata"; "Il riciclo dei materiali"; "Autoritratti allo specchio".


e allora nessuno sa cos'è questa "storia sbagliata"? io ho trovato solo una canzone di de andrè, possibile che si riferisca a quella?!?!?!?!

Secondo me riguarda l'inclusione e l'integrazione dei bambini stranieri e in particolare insegnare ai bambini cosa significa il razzismo, e condurli verso l'antirazzismo...

oppure è legato all'infanzia perduta o violata...

Domanda: che valore assume nella scuola dell'inf la valutazione finale-sommativa?dato che non ci sono voti da mettere..

storia sbagliata mi fa venire in mente un attività studiata all'università x stimolare l'attenzione dei bambini all'ascolto. L'insegnante usa una storia molto conosciuta (es cappuccetto rosso) ma ad un certo punto fingendosi distratto la racconta male, sbagliando eventi o personaggi. I bambini devono individuare quando questo avviene (eventualmente aiutati da una seconda maestra che fa una faccia perplessa in corrispondenza degli errori) e tirare un filo dicendo "maesta tieni il filo!!". La meastra allora riprende la storia corretta

E' sul libro della erikson "prime competenze di lettoscrittua" a cura della prof Cisotto (una grnade, i suoi esami sono gli unici che mi saltano sempre fuori dappertutto!!!

aku ha scritto:Domanda: che valore assume nella scuola dell'inf la valutazione finale-sommativa?dato che non ci sono voti da mettere..

storia sbagliata mi fa venire in mente un attività studiata all'università x stimolare l'attenzione dei bambini all'ascolto. L'insegnante usa una storia molto conosciuta (es cappuccetto rosso) ma ad un certo punto fingendosi distratto la racconta male, sbagliando eventi o personaggi. I bambini devono individuare quando questo avviene (eventualmente aiutati da una seconda maestra che fa una faccia perplessa in corrispondenza degli errori) e tirare un filo dicendo "maesta tieni il filo!!". La meastra allora riprende la storia corretta

E' sul libro della erikson "prime competenze di lettoscrittua" a cura della prof Cisotto (una grnade, i suoi esami sono gli unici che mi saltano sempre fuori dappertutto!!!

storia sbagliata... a me viene in mente gianni rodari con il racconto "a sbagliare le storie"...
adoro gianni rodari!!!

aku ha scritto:Domanda: che valore assume nella scuola dell'inf la valutazione finale-sommativa?dato che non ci sono voti da mettere..

storia sbagliata mi fa venire in mente un attività studiata all'università x stimolare l'attenzione dei bambini all'ascolto. L'insegnante usa una storia molto conosciuta (es cappuccetto rosso) ma ad un certo punto fingendosi distratto la racconta male, sbagliando eventi o personaggi. I bambini devono individuare quando questo avviene (eventualmente aiutati da una seconda maestra che fa una faccia perplessa in corrispondenza degli errori) e tirare un filo dicendo "maesta tieni il filo!!". La meastra allora riprende la storia corretta

E' sul libro della erikson "prime competenze di lettoscrittua" a cura della prof Cisotto (una grnade, i suoi esami sono gli unici che mi saltano sempre fuori dappertutto!!!

la valutazione finale la devi fare per valutare tutto il percorso e la qualità delle attività..e non solo anche per verificare di aver raggiunto i vari obiettivi...praticamente è anche un modo per l'insegnante di autovalutarsi

LA valutazione finale ha una rilevantissima importanza, si differenzia per età, per i bambini di 3/4 anni è utile per registrare competenze e obiettivi raggiunti pienamente, parzialmente o non sufficientemente, in modo tale che la progettazione successiva consenta di scegliere percorsi migliori per loro. Per i bambini di 5 anni che andranno alla scuola primaria, la valutazione finale tende a confrontare i livelli di maturazione raggiunti nel corso dei tre anni, il bambino di 5 anni è accompagnato da un documento di presentazione in cui sono registrati i livelli di competenza raggiunti. La valutazione inoltre ha funzione formativa perchè consente di cogliere gli aspetti problematici di ogni bambino, in modo da attivare percorsi e interventi mirati al suo miglioramento.

infatti io nel discorso sulla valutazione parlerei anche di autovalutazione oltre che di valutazione di soggetti esterni sia verso insegnanti che bambini

aku ha scritto:Domanda: che valore assume nella scuola dell'inf la valutazione finale-sommativa?dato che non ci sono voti da mettere..

storia sbagliata mi fa venire in mente un attività studiata all'università x stimolare l'attenzione dei bambini all'ascolto. L'insegnante usa una storia molto conosciuta (es cappuccetto rosso) ma ad un certo punto fingendosi distratto la racconta male, sbagliando eventi o personaggi. I bambini devono individuare quando questo avviene (eventualmente aiutati da una seconda maestra che fa una faccia perplessa in corrispondenza degli errori) e tirare un filo dicendo "maesta tieni il filo!!". La meastra allora riprende la storia corretta

E' sul libro della erikson "prime competenze di lettoscrittua" a cura della prof Cisotto (una grnade, i suoi esami sono gli unici che mi saltano sempre fuori dappertutto!!!

bellissimo!

grazie siete grandi!!tutto chiarissimo

lucilia ha scritto:LA valutazione finale ha una rilevantissima importanza, si differenzia per età, per i bambini di 3/4 anni è utile per registrare competenze e obiettivi raggiunti pienamente, parzialmente o non sufficientemente, in modo tale che la progettazione successiva consenta di scegliere percorsi migliori per loro. Per i bambini di 5 anni che andranno alla scuola primaria, la valutazione finale tende a confrontare i livelli di maturazione raggiunti nel corso dei tre anni, il bambino di 5 anni è accompagnato da un documento di presentazione in cui sono registrati i livelli di competenza raggiunti. La valutazione inoltre ha funzione formativa perchè consente di cogliere gli aspetti problematici di ogni bambino, in modo da attivare percorsi e interventi mirati al suo miglioramento.

Diciamo che il documento di presentazione è stabilito a livello locale. Da me in riunione di continuità hanno deciso per una scheda da compilare con vari items da barrare ma di competenze nn c'era molto. Abbiamo poi fatto un passaggio a voce con le insegnanti della primaria

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Non ci sono attività, ma l'esempio di una lettura "animata" di Rodari, peccato siano bambini della primaria.
Direi che la traccia si riferisce a questo, e alla modalità applicabile ad altre storie.

Certo! Ogni scuola decide come registrare i diversi livelli, come compilare i profili degli alunni, come sono stati valutati i bambini di 5 anni al termine del loro percorso, sia nella riunione di continuità che nel corso dell'anno. Ho personalmente visto modi di valutare differenti all'interno di una stessa scuola, anche se poi si dovrebbe sempre far riferimento alla programmazione educativa dell'istituto; ma in fondo la libertà di insegnamento tanto citata nei libri non è anche questo???

lucilia ha scritto:Certo! Ogni scuola decide come registrare i diversi livelli, come compilare i profili degli alunni, come sono stati valutati i bambini di 5 anni al termine del loro percorso, sia nella riunione di continuità che nel corso dell'anno. Ho personalmente visto modi di valutare differenti all'interno di una stessa scuola, anche se poi si dovrebbe sempre far riferimento alla programmazione educativa dell'istituto; ma in fondo la libertà di insegnamento tanto citata nei libri non è anche questo???

e non dimentichiamoci anche l'autonomia scolastica che si riflette non solo nella programmazione didattica, ma anche nella valutazione..

lucilia ha scritto:Certo! Ogni scuola decide come registrare i diversi livelli, come compilare i profili degli alunni, come sono stati valutati i bambini di 5 anni al termine del loro percorso, sia nella riunione di continuità che nel corso dell'anno. Ho personalmente visto modi di valutare differenti all'interno di una stessa scuola, anche se poi si dovrebbe sempre far riferimento alla programmazione educativa dell'istituto; ma in fondo la libertà di insegnamento tanto citata nei libri non è anche questo???

Si, anche se a volte mi rammarico (per esperienza vista) che questa libertà porta a fare tante cose tanto per. Sai sulla carta è facile dire che si fa riferimento ai traguardi e poi per un anno nn si guardano neanche. Lo dico con dispiacere perchè ho dovuto lottare anche solo per fare un bilancio di fine anno, sono arrivata con tanto di punti di forza e limiti del nostro lavoro e mi han guardata con certi occhi... ma su questo stendiamo un velo. La mia voglia di fare questo concorso è anche per imparare e rimettermi in gioco come docente. So di avere buone potenzialità nn espresse e tanti limiti da superare e questi esami mi hanno fatto tirar fuori tutta la carica che avevo messo da parte

marcadia ha scritto:

lucilia ha scritto:Certo! Ogni scuola decide come registrare i diversi livelli, come compilare i profili degli alunni, come sono stati valutati i bambini di 5 anni al termine del loro percorso, sia nella riunione di continuità che nel corso dell'anno. Ho personalmente visto modi di valutare differenti all'interno di una stessa scuola, anche se poi si dovrebbe sempre far riferimento alla programmazione educativa dell'istituto; ma in fondo la libertà di insegnamento tanto citata nei libri non è anche questo???

Si, anche se a volte mi rammarico (per esperienza vista) che questa libertà porta a fare tante cose tanto per. Sai sulla carta è facile dire che si fa riferimento ai traguardi e poi per un anno nn si guardano neanche. Lo dico con dispiacere perchè ho dovuto lottare anche solo per fare un bilancio di fine anno, sono arrivata con tanto di punti di forza e limiti del nostro lavoro e mi han guardata con certi occhi... ma su questo stendiamo un velo. La mia voglia di fare questo concorso è anche per imparare e rimettermi in gioco come docente. So di avere buone potenzialità nn espresse e tanti limiti da superare e questi esami mi hanno fatto tirar fuori tutta la carica che avevo messo da parte

Si, ti posso dire che è cosi anche per me, lo vivo nella mia esperienza nella scuola secondaria di secondo grado, dove si parla tanto di certificazioni delle competenze, di profilo dello studente, di didattica critica e poi la pratica è tutta un'altra cosa...e vabè noi dovremmo essere il futuro no?Perciò nel nostro piccolo cerchiamo di apportare qualche cambiamento

marameo318 ha scritto:

marcadia ha scritto:

lucilia ha scritto:Certo! Ogni scuola decide come registrare i diversi livelli, come compilare i profili degli alunni, come sono stati valutati i bambini di 5 anni al termine del loro percorso, sia nella riunione di continuità che nel corso dell'anno. Ho personalmente visto modi di valutare differenti all'interno di una stessa scuola, anche se poi si dovrebbe sempre far riferimento alla programmazione educativa dell'istituto; ma in fondo la libertà di insegnamento tanto citata nei libri non è anche questo???

Si, anche se a volte mi rammarico (per esperienza vista) che questa libertà porta a fare tante cose tanto per. Sai sulla carta è facile dire che si fa riferimento ai traguardi e poi per un anno nn si guardano neanche. Lo dico con dispiacere perchè ho dovuto lottare anche solo per fare un bilancio di fine anno, sono arrivata con tanto di punti di forza e limiti del nostro lavoro e mi han guardata con certi occhi... ma su questo stendiamo un velo. La mia voglia di fare questo concorso è anche per imparare e rimettermi in gioco come docente. So di avere buone potenzialità nn espresse e tanti limiti da superare e questi esami mi hanno fatto tirar fuori tutta la carica che avevo messo da parte

Si, ti posso dire che è cosi anche per me, lo vivo nella mia esperienza nella scuola secondaria di secondo grado, dove si parla tanto di certificazioni delle competenze, di profilo dello studente, di didattica critica e poi la pratica è tutta un'altra cosa...e vabè noi dovremmo essere il futuro no?Perciò nel nostro piccolo cerchiamo di apportare qualche cambiamento

Infatti, questo mi piace. Chi nn ha tanta voglia di cambiare e faticare, sempre per esperienza, nn ha neanche tentato di darlo questo concorso, troooppa fatica! Un in bocca al lupo davvero a che ha voglia di fare della scuola, e di questo lavoro che è un'opportunità unica, qualcosa di bello :-)

chi sarebbe cosi carina da darmi una definizione concisa di curricolo, che racchiuda tutto ciò che c'è da dire?Oggi ciò che sapevo non lo ricordo più!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ma è normale???

Bequadro ha scritto:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Non ci sono attività, ma l'esempio di una lettura "animata" di Rodari, peccato siano bambini della primaria.
Direi che la traccia si riferisce a questo, e alla modalità applicabile ad altre storie.

non conoscevo questa storia e questa opportunità di insegnamento.... ma devo dire che mi piace tanto.... grazie...

marameo318 ha scritto:chi sarebbe cosi carina da darmi una definizione concisa di curricolo, che racchiuda tutto ciò che c'è da dire?Oggi ciò che sapevo non lo ricordo più!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ma è normale???

Una definizione molto concisa che ho trovato è questa: insieme delle esperienze di apprendimento in vista di un suo miglioramento qualitativo.
Ma è anche un corso di studi che le istituzioni scolastiche autonome devono, superando la didattica per materie e rispettando gli "standard di competenza del MIUR", predisporre al fine di far raggiungere agli studenti ABILITA', CAPACITA' E COMPETENZE adeguate agli obiettivi programmati nel P.O.F.

Non è conciso, ma secondo me è il caso di leggerlo

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@Crox: bello, condivido... prego

lucilia ha scritto:

marameo318 ha scritto:chi sarebbe cosi carina da darmi una definizione concisa di curricolo, che racchiuda tutto ciò che c'è da dire?Oggi ciò che sapevo non lo ricordo più!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ma è normale???

Una definizione molto concisa che ho trovato è questa: insieme delle esperienze di apprendimento in vista di un suo miglioramento qualitativo.
Ma è anche un corso di studi che le istituzioni scolastiche autonome devono, superando la didattica per materie e rispettando gli "standard di competenza del MIUR", predisporre al fine di far raggiungere agli studenti ABILITA', CAPACITA' E COMPETENZE adeguate agli obiettivi programmati nel P.O.F.

grazie!

il curricolo può essere definito anche come l'insieme interrelato di procedure, scelte relative a finalità, obiettivi, campi di esperienza, metodologie e strategie dei processi didattici, verifica e valutazione dei risultati formativi. la costruzione del curricolo porta allo sviluppo e organizzazione della ricerca e innovazione educativa. in sintesi il curricolo è una veste cucita su misura per la scuola, nel rispetto sempre delle indicazioni nazionali.
caratteristiche del curricolo: realtà: si deve adeguare alle caratteristiche culturali, sociali proprie del contesto nel quale si trova ad operare;
razionalità: fa riferimento alla capacità di definire obiettivi, di saperli raggiungere e dell'efficacia degli strumenti che vengono messi a disposizoone per raggiungerli;
socialità: il curricolo è un prodotto sociale che nasce dalla negoziazione interna alla scuola, fra le sue varie componenti anche esterne;
trasparente: il curricolo va comunicato e verificato