Legge 104 e grado di parentela

Salve,sono un docente con contratto al 30/6 e scrivo per chiedervi conferme sulla possibilità di poter usufruire dei 3 giorni di permesso mensili.
A seguito di una malattia degenerativa, l'Alzheimer, mio zio (terzo grado di parentela, se non erro) ha ottenuto l'art.3 comma 3 della legge 104...essendo mia zia ultrasessantacinquenne e la loro figlia residente a 600 km di distanza...è possibile che sia io a poter usufruire dei permessi scolastici derivanti da tale legge?

sì, possibile per parenti fino al terzo grado per ottenere i 3 gg mensili

ma non per la scelta della sede

Grazie...

Ciao Giulia, son stata immessa in ruolo l'anno scorso in una provincia limitrofe e vorrei chiedere ap nella mia provincia di residenza in base alla 104 di mia suocera, sai se costituisce precedenza?

Qualcuno può rispondere?

charlize ha scritto:Qualcuno può rispondere?

Ha già risposto Giulia nel post precedente. La suocera è un affine di 1° grado.

http://www.orizzontescuola.it/news/assegnazione-provvisoria-altra-provincia-negata-ai-docenti-assunti-dal-1-settembre-2011-eccezio

[quote="fiabo"]Salve,sono un docente con contratto al 30/6 e scrivo per chiedervi conferme sulla possibilità di poter usufruire dei 3 giorni di permesso mensili.
A seguito di una malattia degenerativa, l'Alzheimer, mio zio (terzo grado di parentela, se non erro) ha ottenuto l'art.3 comma 3 della legge 104...essendo mia zia ultrasessantacinquenne e la loro figlia residente a 600 km di distanza...è possibile che sia io a poter usufruire dei permessi scolastici derivanti da tale legge?



anche io vorrei usufruire della 104 per la nonna di mio marito ma, mi ha detto giulia boffa che, per poterne usufruire, devo presentare l'inabilità delle figlie, nel tuo caso, per logica, non puoi usufruirne poichè vi è una figlia vivente e anche se lontana è abile a seguirlo, giusto? oppure sbaglio?
attendo risposte

In segreteria mi è stato rilasciato un foglio in cui devo dichiarare che sono convivente del malato (quando io invece risiedo a 3 km da lui)...se così non fosse il Dirigente scolastico non accetterà la mia domanda per i permessi!

salve,
sono un docente a tempo indeterminato e usufruisco dei 3 giorni di permesso mensili legge 104 pin quanto assisto mia madre invalida permanente e vorrei informazioni relative al congedo straordinario di due anni che spetta a chi assiste un familiare invalido.
grazie
gianni

fiabo ha scritto:In segreteria mi è stato rilasciato un foglio in cui devo dichiarare che sono convivente del malato (quando io invece risiedo a 3 km da lui)...se così non fosse il Dirigente scolastico non accetterà la mia domanda per i permessi!

grazie per avermi risposto...ma a parte questa problematica la figlia deve rilasciare una dichiarazione di rinuncia?

Ciao pelliccia, scusa per il post di prima ma non era una risposta alla tua domanda ma bensì uno sfogo per ciò che mi avevano detto in segreteria.
Provo a risponderti...la figlia deve rilasciare una dichiarazione di inagibilità oggettiva a prestare servizio al malato (nel mio caso perchè vive a 800 km di distanza).

ma c'è un modulo? sei sicura che vi sia l'obbligo di convivenza nel tuo specifico caso? non credo

fiabo ha scritto:In segreteria mi è stato rilasciato un foglio in cui devo dichiarare che sono convivente del malato (quando io invece risiedo a 3 km da lui)...se così non fosse il Dirigente scolastico non accetterà la mia domanda per i permessi!

http://www.handylex.org/gun/permessi_congedi_INPS_DPF_DLGS_119.shtml
Assistenza a parenti non conviventi: il lavoratore che usufruisca di permessi per assistere persona residente in un comune situato a distanza superiore a 150 Km rispetto a quello di residenza del lavoratore, deve attestare, con titolo di viaggio o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito.

Scusatemi...ora il dirigente scolastico, dopo oltre un mese, tempo che si è presa per valutarla, non ha accettato la mia domanda per due motivi:
1) mio zio è un parente di 3° grado ma acquisito e non di sangue.
2) la 104 spetta a mio padre (che sarebbe il fratello della moglie di zio) e non a me.

Per quanto riguarda il primo punto...sul sito dell'inps dove c'è la normativa io non ho trovato nessuna distinzione tra parentela di 3° grado acquisita o di sangue.
Per il secondo punto...perchè dovrebbe spettare a mio padre? Anche in virtù del fatto che compirà 65 anni tra 3 mesi e sopratutto perchè non ha intenzione di assistere mio zio.
Grazie a chi voglia darmi spiegazioni a riguardo...

Se non sei figlio di fratello o sorella del disabile in condizione di gravità non ti spettano i 3 gg per l'assistenza. Se tuo padre è cognato di tuo zio, egli è affine di secondo grado e quindi può assisterlo lui, non avendo compiuto 65 anni di età e non essendo invalido.

scusate ma se il coniuge della persona da assistere ha oltrepassato da un bel pò gli 80 anni e le due persone hanno un solo figlio unico, a lui spetterebbero i 3 giorni ma anche il congedo biennale o no, visto che il figlio lavora in un'altra prov lontana dalla residenza?

Maryangel ha scritto:Se non sei figlio di fratello o sorella del disabile in condizione di gravità non ti spettano i 3 gg per l'assistenza. Se tuo padre è cognato di tuo zio, egli è affine di secondo grado e quindi può assisterlo lui, non avendo compiuto 65 anni di età e non essendo invalido.

Non è così. Mio marito ha la legge 104 (a.3 c.3) ma, per nostra scelta, io non usufruisco dei 3 gg di permesso mensili, ma ne usufruisce mio padre, dunque il suocero, non c'entra che sia parente acquisito nè che sia convivente. Mio padre abita nella nostra medesima città ma ovviamente non convive con noi.

fiabo ha scritto:In segreteria mi è stato rilasciato un foglio in cui devo dichiarare che sono convivente del malato (quando io invece risiedo a 3 km da lui)...se così non fosse il Dirigente scolastico non accetterà la mia domanda per i permessi!

Non si deve essere conviventi per richiedere l'assistenza dei 3 gg mensili

fiabo ha scritto:Scusatemi...ora il dirigente scolastico, dopo oltre un mese, tempo che si è presa per valutarla, non ha accettato la mia domanda per due motivi:
1) mio zio è un parente di 3° grado ma acquisito e non di sangue.
2) la 104 spetta a mio padre (che sarebbe il fratello della moglie di zio) e non a me.

Per quanto riguarda il primo punto...sul sito dell'inps dove c'è la normativa io non ho trovato nessuna distinzione tra parentela di 3° grado acquisita o di sangue.
Per il secondo punto...perchè dovrebbe spettare a mio padre? Anche in virtù del fatto che compirà 65 anni tra 3 mesi e sopratutto perchè non ha intenzione di assistere mio zio.
Grazie a chi voglia darmi spiegazioni a riguardo...

http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2013/11/20/legge-10492-il-dirigente-non-puo-negare-i-3-giorni-di-permesso-al-referente-unico/
"né nella legge né nelle circolari esplicative è indicato uno “scorrimento” di parentela oppure la necessità di motivare il perché gli altri parenti non possano assistere il disabile.
Giova oltretutto ricordare che ai fini del diritto di fruire dei permessi sono stati eliminati dalla legge i requisiti e i concetti di convivenza, della continuità e dell’esclusività." (risposta di Paolo Pizzo di OS)
http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2013/10/13/permessi-legge-10492-la-legge-non-prevede-che-gli-altri-familiari-dichiarino-di-non-poter-assistere-il-disabile/

Ecco cercavo un articolo di Paolo Pizzo e non lo trovavo più: http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2013/08/26/legge-10492-il-diritto-ai-3-gg-al-mese-per-lassistenza-al-cognato/
caso simile al tuo, qui si parla di cognato (quindi parente NON di sangue): "i permessi in parola possono essere riconosciuti al dipendente che assiste il coniuge, ma anche il parente o l’affine entro il secondo grado (fratello, sorella, suocero, nonna ecc.) e anche entro il terzo grado (es. zio). Il cognato è affine di secondo grado. Puoi quindi richiedere la fruizione ai permessi."
Ritengo che il dirigente stia commettendo un errore, rivolgiti all'Inps (vai di persona) e, se necessario, a un sindacato. Poi cosa vuol dire "spetta a tuo padre"???ma scusa il Ds ha messo per iscritto queste risposte?
Legge 104 "A condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno, il lavoratore dipendente, pubblico o privato, che assiste persona con handicap in situazione di gravità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa”.

Scusa l'ultima citazione era la Legge 183/2010 che ha modificato il relativo una parte dell'art. 33 della 104.
Comunque ripeto che nel mio caso (vedi sopra) io avrei pieno titolo ad avere l'assistenza per i 3 gg mensili ma ho scelto con mio marito di darla a mio padre, parente non di sangue di mio marito e non convivente. Il suocero è affine di primo grado.
L'unico dubbio che ho in merito alla tua situazione è il grado di parentela dello zio "acquisito", non riesco a trovare una conferma: è parente di III grado o affine?sempre di III grado?
Giulia o moderatori?

Posidonia ha scritto:scusate ma se il coniuge della persona da assistere ha oltrepassato da un bel pò gli 80 anni e le due persone hanno un solo figlio unico, a lui spetterebbero i 3 giorni ma anche il congedo biennale o no, visto che il figlio lavora in un'altra prov lontana dalla residenza?

I 3 gg sì. Per il congedo invece i soggetti che hanno diritto al congedo sono:
1) coniuge convivente della persona in situazione di handicap grave;
2) padre o madre, anche adottivi o affidatari, della persona in situazione di handicap grave, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente;
3) uno dei figli conviventi della persona in situazione di handicap grave, nel caso in cui il coniuge convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti. Si segnala che la possibilità di concedere il beneficio ai figli conviventi si verifica nel caso in cui tutti i soggetti menzionati (coniuge convivente ed entrambi i genitori) si trovino in una delle descritte situazioni (mancanza, decesso, patologie invalidanti);
4) uno dei fratelli o sorelle conviventi nel caso in cui il coniuge convivente, entrambi i genitori ed i figli conviventi della persona in situazione di handicap grave siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti. Anche in tale ipotesi, la possibilità di concedere il beneficio ai fratelli conviventi si verifica solo nel caso in cui tutti i soggetti menzionati (coniuge convivente, entrambi i genitori e tutti i figli conviventi) si trovino in una delle descritte situazioni (mancanza, decesso, patologie invalidanti).
http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2013/10/13/permessi-legge-10492-la-legge-non-prevede-che-gli-altri-familiari-dichiarino-di-non-poter-assistere-il-disabile/

Tu hai scritto che il figlio lavora in un'altra provincia, ma dove risiede?coi genitori?bisogna anche vedere se la madre, oltre l'età, ha patologie invalidanti o no (vedi punto 3).

Ho scritto la madre, ma intendevo il coniuge ottantenne della persona con legge 104 chiaramente (ho per sbaglio supposto che il disabile fosse il padre).

allora ho letto tutti e due gli articoli di paolo pizzo, io mi trovo in una situazione analoga ho necessità di fruire dei 3 giorni di permesso mensili per assistere la nonna di mio marito cioè affine di secondo grado, mi hanno detto che non posso fruirne e comunque serve una sorta di dichiarazione da parte delle figlie della disabile...è corretto? a chi devo rivolgermi?
anche su un sito dedicato alla 104 mi hanno detto che non posso fruire dei 3 giorni

pelliccia ha scritto:allora ho letto tutti e due gli articoli di paolo pizzo, io mi trovo in una situazione analoga ho necessità di fruire dei 3 giorni di permesso mensili per assistere la nonna di mio marito cioè affine di secondo grado, mi hanno detto che non posso fruirne e comunque serve una sorta di dichiarazione da parte delle figlie della disabile...è corretto? a chi devo rivolgermi?
anche su un sito dedicato alla 104 mi hanno detto che non posso fruire dei 3 giorni

Sei sicura che sia affine di secondo grado? Ho dei dubbi su questo, poichè uno zio è di terzo grado e secondo me la nonna del marito non è di secondo...Qualcuno che ci legge sa come fare a reperire le informazioni sulla famiglia (parenti di 1,2,3...grado - affini di 1,2,3...grado)??
Cosa ti hanno detto dal sito della 104?
Prima in un post hai scritto "mi ha detto giulia boffa che, per poterne usufruire, devo presentare l'inabilità delle figlie", puoi allegare il link del topic in cui ti ha risposto, per capirci di più?