RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
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Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
Il problema parte a monte,ovvero: perché son presenti in graduatoria 200mila abilitati,decisamente troppi rispetto ai posti a disposizione? Chi li ha fatti abilitare,e perché,con questi numeri? Come mai ci si è allontanati così tanto dal "modello" dei concorsi,con le GM? Tutto il resto è conseguenza di ciò. I trasferimenti da sud a nord ci sono da sempre,ma nel contesto storico in cui viviamo,in cui basta poco per innescare perigliosi focolai, non penso che chi è già nelle graduatorie del nord,magari superato da decine e centinaia di colleghi provenienti da altre province,e di conseguenza perdente posto,si accontenterà di una soluzione posticcia quale il salvaprecari..
Ospite- Ospite
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
katers81 ha scritto:Il problema parte a monte,ovvero: perché son presenti in graduatoria 200mila abilitati,decisamente troppi rispetto ai posti a disposizione? Chi li ha fatti abilitare,e perché,con questi numeri? Come mai ci si è allontanati così tanto dal "modello" dei concorsi,con le GM? Tutto il resto è conseguenza di ciò. I trasferimenti da sud a nord ci sono da sempre,ma nel contesto storico in cui viviamo,in cui basta poco per innescare perigliosi focolai, non penso che chi è già nelle graduatorie del nord,magari superato da decine e centinaia di colleghi provenienti da altre province,e di conseguenza perdente posto,si accontenterà di una soluzione posticcia quale il salvaprecari..
Ma mai come in questi anni. Tra l'altro basta leggere un po' in giro per capire, al contrario di come qualcuno va affermando da un po' di tempo, che quest'anno saranno per alcune province disastrosi.
gugu- Messaggi : 39712
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Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
Dal Fatto quotidiano del 01.04.2014
“Nella scuola paritaria buste paga false in cambio di punteggio e zero contributi”
"Centinaia di docenti lavorano senza essere retribuiti e si prestano al ricatto per entrare nelle scuole pubbliche". La denuncia arriva dal sindacalista Paolo Latella e rivela un mondo di illegalità che si nasconde dietro decine di istituti parificati. La testimonianza a ilfattoquotidiano.it: "Firmavo la ricevuta dello stipendio senza ricevere alcun introito economico"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 1 aprile 2014
“Ho raccolto le testimonianze di oltre 500 docenti che lavorano nelle scuole paritarie senza essere retribuiti, o che ricevono solo 2-3 euro all’ora in cambio del punteggio per le graduatorie scolastiche. Si prestano a questo ricatto perché sanno che in futuro un buon punteggio li potrà aiutare ad entrare nel sistema pubblico dell’istruzione”. A parlare è Paolo Latella, segretario del sindacato Unicobas Scuola della Lombardia, che denuncia da tempo questa anomalia che si trasforma in truffa in alcune scuole paritarie, approfittando del sistema delle graduatorie. Ha creato un gruppo su Facebook, “L’esercito dei prof, ata e alunni in difesa della scuola pubblica statale”, nel quale riceve le segnalazioni degli insegnanti sfruttati, disposti a tutto pur di realizzare il sogno di un posto di lavoro nel settore statale. Ha realizzato anche una “cartina dello sfruttamento”, indicando tutte le zone in Italia che gli sono state segnalate.
Ci sono storie da quasi tutte le province del Sud, ma non mancano casi anche dal Centro (Latina, Roma, Pescara) e dal Nord (Milano, Varese, Brescia, Sondrio, Pordenone, Trieste). Qualche settimana fa Latella ha denunciato alle autorità di aver ricevuto telefonate con minacce di morte in seguito alla sua pubblicazione di un dossier sull’argomento.
Un docente di una scuola paritaria della provincia di Napoli racconta al Fatto, in forma anonima, la sua esperienza: “Mi davano delle buste paga fasulle, le firmavo senza ricevere alcun introito economico. Loro, in cambio, mi versavano i contributi, per cui io risultavo stipendiato”. “Si tratta di un ricatto vero e proprio – continua – perché i proprietari dell’istituto ti fanno sentire questa condizione come un piacere che ti stanno facendo. Sanno che, se non ti presti tu a questo ricatto, ci sarà sicuramente qualcun altro che lo farà al posto tuo. È quasi un rapporto di schiavitù che si instaura tra noi e queste persone”.
La parità scolastica, entrata in vigore nel 2000, pone sullo stesso livello le scuole paritarie (private o gestite dagli enti locali) alle scuole pubbliche statali, previo accertamento da parte dell’Ufficio scolastico regionale del possesso dei requisiti di qualità ed efficacia previsti dalla legge. Il riconoscimento della parità permette a una scuola di rilasciare titoli di studio aventi valore legale e ai docenti di prestare un servizio di insegnamento cumulabile, in termini di punteggio, a quello svolto nelle scuole statali. Lo Stato, sempre attraverso gli Uffici scolastici regionali, eroga alle quasi 14mila scuole paritarie italiane finanziamenti pari a 498 milioni di euro annui (dato Miur relativo al 2013), ai quali vanno aggiunti i fondi stanziati dagli enti locali (le paritarie gestite dai Comuni sono 2500).
In molti casi le paritarie svolgono una funzione importante di supporto alle carenze del sistema statale, soprattutto nella materna e nella primaria, e ci sono casi di paritarie di eccellenza, a macchia di leopardo, in tutta Italia. Eppure l’assenza di controlli e la difficoltà da parte del ministero dell’Istruzione di monitorare non solo il mantenimento dei requisiti di qualità ed efficacia, ma anche il rispetto della legalità, hanno portato negli ultimi anni a una degenerazione del sistema della scuola non statale, che è diventato un business molto allettante per molti imprenditori.
“Io venivo pagato 3 euro all’ora ed ero tra i fortunati perché guadagnavo 250 euro al mese per 15 ore a settimana - spiega un altro ex docente di un scuola paritaria del centro di Napoli - ma conosco persone che dovevano pagarsi anche i contributi. Si ha l’idea che questo lavoro sia pessimo, ma l’alternativa è il nulla più totale. Per questo non si denuncia. E poi si è complici di un imbroglio: devo dire che sono connivente anch’io, anche se non ci ho dormito la notte. Al di là dell’aspetto economico, si è ricattati quotidianamente e costretti a fare continue irregolarità, come mettere presenze a chi non è in classe. Per uno che nella vita vuole fare l’educatore è un incubo avere a che fare con un sistema del genere”, conclude.
In Campania, dove gli ispettori ministeriali sono appena tre e le scuole da monitorare, tra statali e non statali, più di 8mila, i controlli non possono arrivare in tutti gli istituti e, in alcuni casi, è emerso un sistema di collusione dei proprietari con le autorità di controllo. E’ successo all’”Achille Lauro” di Torre Annunziata, dove ad aprile 2013 l’intervento della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di un ispettore dell’Ufficio scolastico regionale. Anche il sequestro del “Luca Pacioli” di Nola ha fatto emergere un sistema di collusione a tutti i livelli. L’assenza di controlli ha trasformato la scuola paritaria, specialmente al Sud, in un business basato sull’illegalità, che da un lato crea classi-fantasma e regala diplomi in cambio di soldi, dall’altro si basa sullo sfruttamento del lavoro dei docenti in cambio del sogno di un lavoro nella scuola statale.
“Le maggiori irregolarità si verificano nella scuola secondaria di primo e secondo grado (pari a circa 2600 istituti sul totale – dato Miur, ndr), dove moltissimi docenti non solo sono costretti a firmare false buste paga in cambio di lavoro non retribuito o retribuito pochissimo ma, addirittura, a volte sono obbligati a pagarsi da soli i contributi” spiega al Fatto Quotidiano il sindacalista di Cgil Campania Norberto Gallo. I docenti raramente denunciano il trattamento ricevuto, sia perché considerano la possibilità di ottenere punteggio nella scuola paritaria un privilegio rispetto ad altri colleghi (molti i casi di docenti raccomandati per lavorare senza retribuzione nelle paritarie), sia perché sono di fatto complici di gravi violazioni, come la truffa allo Stato o le false dichiarazioni di presenza degli studenti.
Gallo evidenzia alcuni picchi di illegalità che possono essere raggiunti da questi imprenditori dell’istruzione: “Recentemente abbiamo aperto delle vertenze con delle scuole che, costrette dal governo Monti a versare lo stipendio tramite bonifico bancario, erano arrivate a un compromesso con l’insegnante: versavano lo stipendio chiedendone poi la restituzione in contanti. Il rischio, in questa situazione di assenza di controlli, è che l’intero sistema dell’istruzione subisca una degradazione totale, anche con la complicità dei docenti”.
I casi di illegalità riguardano tutto il territorio nazionale. Emblematico quanto accaduto a ottobre 2013 nella provincia di Pordenone, dove è stato arrestato il crotonese Pasquale Mungari, segretario nazionale del partito “Alba Dorata Europa”, in un’operazione contro il rilascio di diplomi facili in due scuole paritarie di sua proprietà.
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha affermato, pochi giorni dopo il suo insediamento al governo, che “le scuole statali e le paritarie devono avere uguali diritti perché la libertà di scelta educativa è un principio europeo e di grande civiltà”. Prima però sarebbe necessario correggere tutte le storture di un sistema marcio, nel quale l’illegalità è diffusa: “E’ ovvio che – conclude Gallo – se la scuola paritaria diventa un modello di business, da queste parti il maggiore imprenditore reale, non legale, è quello legato alla criminalità organizzata”.
di Antonio Siragusa
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Purtroppo è una dolorosa realtà specchio di un paese allo sbando.
“Nella scuola paritaria buste paga false in cambio di punteggio e zero contributi”
"Centinaia di docenti lavorano senza essere retribuiti e si prestano al ricatto per entrare nelle scuole pubbliche". La denuncia arriva dal sindacalista Paolo Latella e rivela un mondo di illegalità che si nasconde dietro decine di istituti parificati. La testimonianza a ilfattoquotidiano.it: "Firmavo la ricevuta dello stipendio senza ricevere alcun introito economico"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 1 aprile 2014
“Ho raccolto le testimonianze di oltre 500 docenti che lavorano nelle scuole paritarie senza essere retribuiti, o che ricevono solo 2-3 euro all’ora in cambio del punteggio per le graduatorie scolastiche. Si prestano a questo ricatto perché sanno che in futuro un buon punteggio li potrà aiutare ad entrare nel sistema pubblico dell’istruzione”. A parlare è Paolo Latella, segretario del sindacato Unicobas Scuola della Lombardia, che denuncia da tempo questa anomalia che si trasforma in truffa in alcune scuole paritarie, approfittando del sistema delle graduatorie. Ha creato un gruppo su Facebook, “L’esercito dei prof, ata e alunni in difesa della scuola pubblica statale”, nel quale riceve le segnalazioni degli insegnanti sfruttati, disposti a tutto pur di realizzare il sogno di un posto di lavoro nel settore statale. Ha realizzato anche una “cartina dello sfruttamento”, indicando tutte le zone in Italia che gli sono state segnalate.
Ci sono storie da quasi tutte le province del Sud, ma non mancano casi anche dal Centro (Latina, Roma, Pescara) e dal Nord (Milano, Varese, Brescia, Sondrio, Pordenone, Trieste). Qualche settimana fa Latella ha denunciato alle autorità di aver ricevuto telefonate con minacce di morte in seguito alla sua pubblicazione di un dossier sull’argomento.
Un docente di una scuola paritaria della provincia di Napoli racconta al Fatto, in forma anonima, la sua esperienza: “Mi davano delle buste paga fasulle, le firmavo senza ricevere alcun introito economico. Loro, in cambio, mi versavano i contributi, per cui io risultavo stipendiato”. “Si tratta di un ricatto vero e proprio – continua – perché i proprietari dell’istituto ti fanno sentire questa condizione come un piacere che ti stanno facendo. Sanno che, se non ti presti tu a questo ricatto, ci sarà sicuramente qualcun altro che lo farà al posto tuo. È quasi un rapporto di schiavitù che si instaura tra noi e queste persone”.
La parità scolastica, entrata in vigore nel 2000, pone sullo stesso livello le scuole paritarie (private o gestite dagli enti locali) alle scuole pubbliche statali, previo accertamento da parte dell’Ufficio scolastico regionale del possesso dei requisiti di qualità ed efficacia previsti dalla legge. Il riconoscimento della parità permette a una scuola di rilasciare titoli di studio aventi valore legale e ai docenti di prestare un servizio di insegnamento cumulabile, in termini di punteggio, a quello svolto nelle scuole statali. Lo Stato, sempre attraverso gli Uffici scolastici regionali, eroga alle quasi 14mila scuole paritarie italiane finanziamenti pari a 498 milioni di euro annui (dato Miur relativo al 2013), ai quali vanno aggiunti i fondi stanziati dagli enti locali (le paritarie gestite dai Comuni sono 2500).
In molti casi le paritarie svolgono una funzione importante di supporto alle carenze del sistema statale, soprattutto nella materna e nella primaria, e ci sono casi di paritarie di eccellenza, a macchia di leopardo, in tutta Italia. Eppure l’assenza di controlli e la difficoltà da parte del ministero dell’Istruzione di monitorare non solo il mantenimento dei requisiti di qualità ed efficacia, ma anche il rispetto della legalità, hanno portato negli ultimi anni a una degenerazione del sistema della scuola non statale, che è diventato un business molto allettante per molti imprenditori.
“Io venivo pagato 3 euro all’ora ed ero tra i fortunati perché guadagnavo 250 euro al mese per 15 ore a settimana - spiega un altro ex docente di un scuola paritaria del centro di Napoli - ma conosco persone che dovevano pagarsi anche i contributi. Si ha l’idea che questo lavoro sia pessimo, ma l’alternativa è il nulla più totale. Per questo non si denuncia. E poi si è complici di un imbroglio: devo dire che sono connivente anch’io, anche se non ci ho dormito la notte. Al di là dell’aspetto economico, si è ricattati quotidianamente e costretti a fare continue irregolarità, come mettere presenze a chi non è in classe. Per uno che nella vita vuole fare l’educatore è un incubo avere a che fare con un sistema del genere”, conclude.
In Campania, dove gli ispettori ministeriali sono appena tre e le scuole da monitorare, tra statali e non statali, più di 8mila, i controlli non possono arrivare in tutti gli istituti e, in alcuni casi, è emerso un sistema di collusione dei proprietari con le autorità di controllo. E’ successo all’”Achille Lauro” di Torre Annunziata, dove ad aprile 2013 l’intervento della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di un ispettore dell’Ufficio scolastico regionale. Anche il sequestro del “Luca Pacioli” di Nola ha fatto emergere un sistema di collusione a tutti i livelli. L’assenza di controlli ha trasformato la scuola paritaria, specialmente al Sud, in un business basato sull’illegalità, che da un lato crea classi-fantasma e regala diplomi in cambio di soldi, dall’altro si basa sullo sfruttamento del lavoro dei docenti in cambio del sogno di un lavoro nella scuola statale.
“Le maggiori irregolarità si verificano nella scuola secondaria di primo e secondo grado (pari a circa 2600 istituti sul totale – dato Miur, ndr), dove moltissimi docenti non solo sono costretti a firmare false buste paga in cambio di lavoro non retribuito o retribuito pochissimo ma, addirittura, a volte sono obbligati a pagarsi da soli i contributi” spiega al Fatto Quotidiano il sindacalista di Cgil Campania Norberto Gallo. I docenti raramente denunciano il trattamento ricevuto, sia perché considerano la possibilità di ottenere punteggio nella scuola paritaria un privilegio rispetto ad altri colleghi (molti i casi di docenti raccomandati per lavorare senza retribuzione nelle paritarie), sia perché sono di fatto complici di gravi violazioni, come la truffa allo Stato o le false dichiarazioni di presenza degli studenti.
Gallo evidenzia alcuni picchi di illegalità che possono essere raggiunti da questi imprenditori dell’istruzione: “Recentemente abbiamo aperto delle vertenze con delle scuole che, costrette dal governo Monti a versare lo stipendio tramite bonifico bancario, erano arrivate a un compromesso con l’insegnante: versavano lo stipendio chiedendone poi la restituzione in contanti. Il rischio, in questa situazione di assenza di controlli, è che l’intero sistema dell’istruzione subisca una degradazione totale, anche con la complicità dei docenti”.
I casi di illegalità riguardano tutto il territorio nazionale. Emblematico quanto accaduto a ottobre 2013 nella provincia di Pordenone, dove è stato arrestato il crotonese Pasquale Mungari, segretario nazionale del partito “Alba Dorata Europa”, in un’operazione contro il rilascio di diplomi facili in due scuole paritarie di sua proprietà.
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha affermato, pochi giorni dopo il suo insediamento al governo, che “le scuole statali e le paritarie devono avere uguali diritti perché la libertà di scelta educativa è un principio europeo e di grande civiltà”. Prima però sarebbe necessario correggere tutte le storture di un sistema marcio, nel quale l’illegalità è diffusa: “E’ ovvio che – conclude Gallo – se la scuola paritaria diventa un modello di business, da queste parti il maggiore imprenditore reale, non legale, è quello legato alla criminalità organizzata”.
di Antonio Siragusa
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Purtroppo è una dolorosa realtà specchio di un paese allo sbando.
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
gugu ha scritto:katers81 ha scritto:Il problema parte a monte,ovvero: perché son presenti in graduatoria 200mila abilitati,decisamente troppi rispetto ai posti a disposizione? Chi li ha fatti abilitare,e perché,con questi numeri? Come mai ci si è allontanati così tanto dal "modello" dei concorsi,con le GM? Tutto il resto è conseguenza di ciò. I trasferimenti da sud a nord ci sono da sempre,ma nel contesto storico in cui viviamo,in cui basta poco per innescare perigliosi focolai, non penso che chi è già nelle graduatorie del nord,magari superato da decine e centinaia di colleghi provenienti da altre province,e di conseguenza perdente posto,si accontenterà di una soluzione posticcia quale il salvaprecari..
Ma mai come in questi anni. Tra l'altro basta leggere un po' in giro per capire, al contrario di come qualcuno va affermando da un po' di tempo, che quest'anno saranno per alcune province disastrosi.
Appunto,ho parlato di "perigliosi focolai",in quanto,soprattutto sul sostegno,ci sarà uno spostamento di massa epocale,visti i posti in ruolo a disposizione. Parlando della AD03,tanto ormai giochiamo a carte scoperte,L'A.T. di Torino ha pubblicato il 7 maggio,unica in italia, il numero di ruoli a disposizione per il prossimo anno,ben 64. Prima dell'aggiornamento erano in graduatoria in 125,immaginate dopo..
Ospite- Ospite
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
katers81 ha scritto:L'A.T. di Torino ha pubblicato il 7 maggio,unica in italia, il numero di ruoli a disposizione per il prossimo anno,ben 64. Prima dell'aggiornamento erano in graduatoria in 125,immaginate dopo..
ti riferisci a questo documento?
http://torino.istruzionepiemonte.it/wp-content/uploads/2014/05/CP096-2014.pdf
attenzione a come interpretate. l'AT di Torino non ha fatto nulla di eccezionale (ti invitiamo a leggere tutto quello che stiamo pubblicando su www.regioni.orizzontescuola.it)
non si tratta dei posti disponibili per le immissioni in ruolo,ma l'organico di diritto per l'a.s. 2014/15
lallaorizzonte- Moderatore
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Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
Sono allibita!!!
Mi chiedo dove sono stata per tutti questi anni,non avevo (nonostante sia nel "campo" da molti anni) la più pallida idea di questa situazione o forse non mi sono mai posta questo problema avendo sempre lavorato alla statale.
Ma è possibile che in un Paese, che si definisce civile, come il nostro accadano queste cose?
Si può essere costretti a scendere a compromessi per poter accumulare un po' di punti e rimanere in scia?
E' VERGOGNOSO!!!
Mi chiedo dove sono stata per tutti questi anni,non avevo (nonostante sia nel "campo" da molti anni) la più pallida idea di questa situazione o forse non mi sono mai posta questo problema avendo sempre lavorato alla statale.
Ma è possibile che in un Paese, che si definisce civile, come il nostro accadano queste cose?
Si può essere costretti a scendere a compromessi per poter accumulare un po' di punti e rimanere in scia?
E' VERGOGNOSO!!!
marlena.fred- Messaggi : 786
Data d'iscrizione : 02.01.13
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
In Italia, tra poco, ci saranno più insegnanti di sostegno che quelli comuni.
Ospite- Ospite
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
No Lalla,mi riferivo a questo:
http://torino.istruzionepiemonte.it/wp-content/uploads/2014/05/CP097-2014.pdf
Non so se posso incollare stralci dello stesso,ma comunque si evince dal documento che l'A.T. di Torino ha pubblicato la "distribuzione dell’organico provinciale per il sostegno a.s. 2014- 2015 nei quattro ordini
di scuola" , indicando l'O.D. rideterminato con le assunzioni di marzo 2014,l'O.D. del 2014-2015,e dunque la differenza tra i due,pari,secondo il mio punto di vista,al numero di posti in ruolo che saranno erogati nel 2014-15,ma probabilmente non è detto che quei posti siano assegnati alle GaE,potendo finire ai perdenti posto. Mea culpa!
http://torino.istruzionepiemonte.it/wp-content/uploads/2014/05/CP097-2014.pdf
Non so se posso incollare stralci dello stesso,ma comunque si evince dal documento che l'A.T. di Torino ha pubblicato la "distribuzione dell’organico provinciale per il sostegno a.s. 2014- 2015 nei quattro ordini
di scuola" , indicando l'O.D. rideterminato con le assunzioni di marzo 2014,l'O.D. del 2014-2015,e dunque la differenza tra i due,pari,secondo il mio punto di vista,al numero di posti in ruolo che saranno erogati nel 2014-15,ma probabilmente non è detto che quei posti siano assegnati alle GaE,potendo finire ai perdenti posto. Mea culpa!
Ospite- Ospite
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
@madamolemska, o chi sia gentile a rispondere: In cosa consistono questi controlli? L'ho chiesto in un altro post ma non ho ricevuto risposta. Io non penso che qualcuno possa inventare di sana pianta il servizio,altrimenti una volta entrato di ruolo verrebbe depennato! Dunque cosa si andrebbe a controllare? Chiedere conferma all'istituzione scolastica,indicata nella sezione G della domanda,dell'effettivo servizio svolto? Il servizio nel 99.9% dei casi sarà confermato
Ospite- Ospite
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
madamolenska ha scritto:
Per Gugu: ti do pienamente ragione sul fatto dell'esodo Sud-Nord e confermo che anche secondo me sarà più gravoso del 2011 con la conseguenza che i bagagli da casa propria li dovranno fare altre povere famiglie come la mia.
A volte, giuro, mi vergogno di fare parte di questo disonesto Paese.
Ma la verità, pian piano, tesse la tela e viene a galla.
Iniziate anche voi a richiedere verifica all'aggiornamento pubblicato altrimenti il marciume resterà dov'è e marcirete anche voi ad oltre 55 in gae. (io ne ho 35 ma non prevedo, stando così le cose, di andare in ruolo prima di andare in menopausa)
Ma tu fai parte di qualche cdc particolarmente colpita che non prevede ruoli per anni?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
Facciamo il punto...perchè vedo che c'è un po' di confusione.
Conosco bene,purtroppo,il mondo delle paritarie,nelle quali ho lavorato per circa 10 anni.
Questo tipo di scuole(che qui al sud sono una "tappa obbligata" per maturare punteggio,visto che le statali non convocano, a causa dell'eccessivo "intasamento" delle graduatorie),ti danno lavoro per il triplo delle ore e per un terzo dello stipendio,facendo contratti regolari e pagando contributi regolari(se no,scusate,chi cavolo credete che sarebbe così stupido da accettare queste condizioni,senza nemmeno avere i contributi e,di conseguenza,il punteggio?...anche per chi non conosce,per sua fortuna,questo "dorato" mondo,basta semplicemente usare la logica,per capirlo...).
E' pur vero che,molte volte,i docenti(schiavizzati)sono stati beffati...e,al momento dell'immissione in ruolo o in altri frangenti in cui sono stati soggetti a controlli-alcuni,anche al momento della ricostruzione di carriera-non si sono ritrovati i contributi che gli erano stati promessi(motivo per cui invito,al di là di ogni cosa,chi lavora o ha lavorato in una paritaria,a controllare che essa abbia versato tutto cio' che c'era da versare...e non intascato).
Questa è la realtà di cio' che succede...nulla di piu' e nulla di meno.
Il marciume di cui discutete,è solo questo...e risiede,soprattutto, nel fatto che questa realtà non viene mutata dal Governo...che,anzi,ha continuato ad elargire finanziamenti a queste scuole,i quali non sono serviti,di certo,per pagare lo stipendio pieno ai docenti o per investire nella didattica...ma solo per far arricchire direttori e direttrici(spesso di un'ignoranza e di un'incapacità abissali,tra l'altro...ma ben collusi con chi "di dovere")di queste istituzioni.
Riguardo al commento di non ricordo quale utente,che faceva un parallelismo fra i docenti delle paritarie e le prostitute o i minori sfruttati...beh,che dire...qui a Napoli si dice:" 'o sazio nun crer 'o riun' " (che significa: chi è sazio,non riesce ad immaginare la fame che ha chi è a digiuno).
Conosco bene,purtroppo,il mondo delle paritarie,nelle quali ho lavorato per circa 10 anni.
Questo tipo di scuole(che qui al sud sono una "tappa obbligata" per maturare punteggio,visto che le statali non convocano, a causa dell'eccessivo "intasamento" delle graduatorie),ti danno lavoro per il triplo delle ore e per un terzo dello stipendio,facendo contratti regolari e pagando contributi regolari(se no,scusate,chi cavolo credete che sarebbe così stupido da accettare queste condizioni,senza nemmeno avere i contributi e,di conseguenza,il punteggio?...anche per chi non conosce,per sua fortuna,questo "dorato" mondo,basta semplicemente usare la logica,per capirlo...).
E' pur vero che,molte volte,i docenti(schiavizzati)sono stati beffati...e,al momento dell'immissione in ruolo o in altri frangenti in cui sono stati soggetti a controlli-alcuni,anche al momento della ricostruzione di carriera-non si sono ritrovati i contributi che gli erano stati promessi(motivo per cui invito,al di là di ogni cosa,chi lavora o ha lavorato in una paritaria,a controllare che essa abbia versato tutto cio' che c'era da versare...e non intascato).
Questa è la realtà di cio' che succede...nulla di piu' e nulla di meno.
Il marciume di cui discutete,è solo questo...e risiede,soprattutto, nel fatto che questa realtà non viene mutata dal Governo...che,anzi,ha continuato ad elargire finanziamenti a queste scuole,i quali non sono serviti,di certo,per pagare lo stipendio pieno ai docenti o per investire nella didattica...ma solo per far arricchire direttori e direttrici(spesso di un'ignoranza e di un'incapacità abissali,tra l'altro...ma ben collusi con chi "di dovere")di queste istituzioni.
Riguardo al commento di non ricordo quale utente,che faceva un parallelismo fra i docenti delle paritarie e le prostitute o i minori sfruttati...beh,che dire...qui a Napoli si dice:" 'o sazio nun crer 'o riun' " (che significa: chi è sazio,non riesce ad immaginare la fame che ha chi è a digiuno).
ALE 78- Messaggi : 3008
Data d'iscrizione : 13.02.13
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
Premesso che nessuno di noi può controllare un bel niente, mancando l'autorità per poterlo fare, vedo che di cose insensate e false se ne scrivono in grande quantità... una "docente" (o almeno persona che si professa tale) poi che fomenta gli animi con discriminazioni "raziali" tra Nord e Sud IMHO NON dovrebbe proprio insegnare e tantomeno scrivere su di un forum!
Forse è il caso di chiudere questa discussione??
Forse è il caso di chiudere questa discussione??
gigen1979- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 16.05.14
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
una cosa è certa: chi ha certificato il vero può solo essere contento di qualche controllo incrociato in più...esistono i contratti degli anni scorsi in istanze online ad esempio..oppure i certificati dei maledetti master-farsa
luciano- Messaggi : 210
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Età : 48
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
luciano ha scritto:una cosa è certa: chi ha certificato il vero può solo essere contento di qualche controllo incrociato in più...esistono i contratti degli anni scorsi in istanze online ad esempio..oppure i certificati dei maledetti master-farsa
Sì...punti maturati tutt'altro che onestamente...ma di quelli nessuno dice nulla.
ALE 78- Messaggi : 3008
Data d'iscrizione : 13.02.13
Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
madamolenska ha scritto:Rispondo a Gugu: insegno da anni, abilitata ssis, lingue straniere alle superiori. Dal lontano 2008 invece che procedere in graduatoria indietreggio a causa di inserimenti con maxi punteggi.
Posto che si sono aperte nel 2007 e non nel 2008, l'unica occasione per retrocedere può essere stata il 2011 visto che nel quadriennio 2007-2011 sono rimaste chiuse. Comunque secondo me, se hai più di 150-170 punti, rischi di essere superata solo da poche persone anche in relazione alla grandezza delle provincia.
gugu- Messaggi : 39712
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Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
So per certo che a Milano controllano uno ad uno e vi assicuro che in questi anni hanno tolto ruoli.
totò- Messaggi : 999
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Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
Non è un problema di contributi versati o non versati, il problema è i contratti sono regolari magari il servizio forse meno, i contributi vengono magari pagati dagli stessi lavoratori, quindi non solo lavorano gratis ma si pagano anche i contributi, quindi risulta formalmente in regola. Se uno ha punteggi alti ottenuti in questo modo, il servizio è valido perchè i contributi sono comunque versati. State facendo un discorso sterile, é impossibile che ci sono delle persone o comunque sono molto pochi che hanno i punteggi senza i contributi versati. Non cadete nella demagogia spicciola.
totò- Messaggi : 999
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Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
Mamma mia ragazzi miei ma veramente esistono queste situazioni?!ho i brividi
luce25- Messaggi : 496
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Re: RICHIEDETE VERIFICA TITOLI DI CHI VI PRECEDE: lavoro gratis in cambio di punti nelle paritarie
madamolenska ha scritto:Scusa Gugu, intendevo dire che mi sono abilitata nel 2008 e dall'apertura del 2011 non faccio che indietreggiare..
Non ho tale punteggio, ma con quest'anno dovrebbero essere 136. Punteggio medio-basso purtroppo e quindi il rischio di non prendere incarichi c'è.
In una provincia del Nord, immagino su A346, non riesci ad avere nemmeno uno spezzone con 136 punti? Questo mi pare molto strano conoscendo grossomodo i punteggi degli ultimi nominati di piemonte-lombardia-veneto.
Tra l'altro presumo tu abbia un discreto punteggio fatto da non abilitata, altrimenti 136 sarebbe incompatibile con un'abilitazione SSIS VIII ciclo.
gugu- Messaggi : 39712
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