36 ore, scuole aperte fino alle 22 ?!

Promemoria primo messaggio :

Oggi su Repubblica online http://www.repubblica.it/scuola/2014/07/02/news/patto_sulla_scuola_un_premio_ai_prof_ma_dovranno_lavorare_di_pi-90482709/?ref=HREC1-1

Mi fermo a comprare il giornale prima di andare a fare esami per capirci di più.

paniscus_2.0 ha scritto:

ulisse2000 ha scritto:I RAGAZZI OLTRE CHE I DOCENTI NE FARANNO LE SPESE

E' QUESTO CHE I GENITORI VOGLIONO? NON CREDO

La maggior parte dei genitori, purtroppo, è totalmente disinteressata alla qualità della didattica, e soprattutto alla validità dei CONTENUTI della didattica, e vuole solo:

a) che i loro figli siano tenuti a deposito sotto la responsabilità di qualcun altro per più ore al giorno possibili e per più mesi all'anno possibili;

b) che i loro figli siano promossi con la massima facilità e con voti più alti possibile, con il minimo impegno possibile;

c) che "finalmente qualcuno la faccia pagare a quei parassiti che finora hanno avuto tre mesi di ferie e hanno lavorato solo tre o quattro ore al giorno".

Il fatto che il docente sia sereno, lucido e a suo agio, in modo da poter lavorare con più serietà e trasmettere PIU' conoscenze e competenze possibili, a molti di loro non interessa proprio. Anzi, preferiscono di gran lunga che i programmi siano ridotti, tagliati, spezzettati, affrontati superficialmente e ridotti a un'infarinatura minima, così il figliolo non è costretto a fare fatica, prende voti altissimi senza nessuno sforzo, e a scuola esercita il suo sacrosanto diritto di divertirsi senza rischiare nessuna frustrazione...

Scusate il cinismo, ma non mi sembra di andare così lontano dal vero.

L.

No, no, quale cinismo? E'esattamente così. Ai genitori interessa che figli stiano a scuola al pomeriggio e d'estate (salvo quando devono andare in vacanza loro, ovviamente). Ripeto, a mio avviso le famiglie saranno ben contente di questa proposta di legge.

QUELLI CHE HANNO INGENUAMENTE CREDUTO IN RENZI SI RICREDERANNO PRESTO SE LE COSE NON CAMBIANO..... LA MOBILITAZIONE SARA' FORTISSIMA!

COME PUO' RENZI RIFIUTARE LA PROPOSTA DI 24 ORE SENZA AUMENTO DI STIPENDIO E RIPROPORRE IL RADDOPPIO DELLE ORE A FRONTE DI UN PICCOLO INCENTIVO???

NON C'E' LOGICA ...LA SCUOLA ESPLODERA' COME GIA' STAVA SUCCEDENDO PER IL PRECEDENTE TENTATIVO DI MONTI

QUANDO E' TROPPO E' TROPPO

Mi raccomando continuate sempre a votare questi geni del PD!!!! Chissà se adesso riuscite a capire che non siamo in una democrazia!! Non siamo in un paese libero!! In paese libero e democratico lo Stato è al servizio del cittadino il quale ha dei diritti inalienabii che lo Stato non può revocare in alcun modo.
In questo paese invece è il cittadino al servizio dello Stato , il quale concede o revoca qualsiasi cosa a suo piacemento e convenienza!!! Mi raccomando votate ancora PD!! Questa è la loro idea di Stato.

La scuola esploderà?
la mobilitazione sarà fortissima?
quando è troppo è troppo?

ma quando mai!

1) il corpo docente è formato in buona misura da madri e mogli, abituate da secoli a tirare la carretta e sobbarcarsi incarichi anche senza retribuzione. Perché? perché tutti i dirigenti di questo mondo fanno leva sul calcolo che un numero maggiore di attività corrisponde a un numero maggiore di iscritti, quindi allontana l'incubo della soprannumerarietà. La professoressa con la P maiuscola può anche percepire 4 lire al mese, ma non deve non deve NON DEVE perdere il posto di lavoro sotto casa che le consente di impiegare la maggior parte del tempo in faccende domestico - familiari. se a tutte costoro da domani si danno anche solo una cinquantina di euro al mese in cambio di incarichi e servizi che già svolgono gratis et amore dei credi davvero che le vedrai scendere in piazza?
2) Gli insegnanti in generale sono fra le categorie più riottose alla mobilitazione. al tempo della riforma gelmini, che lasciò a spasso non so quanti precari, le manifestazioni furono minime (ricordo come fosse ieri colleghi che non fecero nemmeno un'ora di sciopero perché "sono indietro col programma"!). tanto è vero che per gli anni successivi berlusconi e i suoi presentarono il riordino dei cicli scolastici come una delle riforme di massimo successo della loro amministrazione.
3) Gli italiani detestano gli insegnanti. siamo percepiti come una pletora costosissima di privilegiati fannulloni, intoccabili, parassitari, qualche volta incompetenti e comunque troppo numerosi (e qui qualche verità, inutile nascondersi dietro un dito, c'è). qualsiasi proposta che incrementi il nostro orario di lavoro sarà alla lunga ben vista dall'opinione pubblica, qualsiasi protesta da parte nostra sarà facilmente presentata come il tentativo di arroccarci sulla difesa di uno status quo ormai inaccettabile.
4) Dei precari della scuola non frega niente a nessuno. avete mai sentito di dirigenti scolastici che abbiano organizzato incontri con l'amministrazione per ottenere la stabilizzazione almeno dei precari che si erano distinti nelle loro scuole? avete mai partecipato a un'assemblea sindacale e calcolato quanto tempo vi si spende sul problema del precariato? credete che i genitori sappiano se l'insegnante con cui parlano è di ruolo o supplente annuale, se sta nelle GAE o nelle GI?

silver76 ha scritto:La scuola esploderà?
la mobilitazione sarà fortissima?
quando è troppo è troppo?

ma quando mai!

1) il corpo docente è formato in buona misura da madri e mogli, abituate da secoli a tirare la carretta e sobbarcarsi incarichi anche senza retribuzione. Perché? perché tutti i dirigenti di questo mondo fanno leva sul calcolo che un numero maggiore di attività corrisponde a un numero maggiore di iscritti, quindi allontana l'incubo della soprannumerarietà. La professoressa con la P maiuscola può anche percepire 4 lire al mese, ma non deve non deve NON DEVE perdere il posto di lavoro sotto casa che le consente di impiegare la maggior parte del tempo in faccende domestico - familiari. se a tutte costoro da domani si danno anche solo una cinquantina di euro al mese in cambio di incarichi e servizi che già svolgono gratis et amore dei credi davvero che le vedrai scendere in piazza?
2) Gli insegnanti in generale sono fra le categorie più riottose alla mobilitazione. al tempo della riforma gelmini, che lasciò a spasso non so quanti precari, le manifestazioni furono minime (ricordo come fosse ieri colleghi che non fecero nemmeno un'ora di sciopero perché "sono indietro col programma"!). tanto è vero che per gli anni successivi berlusconi e i suoi presentarono il riordino dei cicli scolastici come una delle riforme di massimo successo della loro amministrazione.
3) Gli italiani detestano gli insegnanti. siamo percepiti come una pletora costosissima di privilegiati fannulloni, intoccabili, parassitari, qualche volta incompetenti e comunque troppo numerosi (e qui qualche verità, inutile nascondersi dietro un dito, c'è). qualsiasi proposta che incrementi il nostro orario di lavoro sarà alla lunga ben vista dall'opinione pubblica, qualsiasi protesta da parte nostra sarà facilmente presentata come il tentativo di arroccarci sulla difesa di uno status quo ormai inaccettabile.
4) Dei precari della scuola non frega niente a nessuno. avete mai sentito di dirigenti scolastici che abbiano organizzato incontri con l'amministrazione per ottenere la stabilizzazione almeno dei precari che si erano distinti nelle loro scuole? avete mai partecipato a un'assemblea sindacale e calcolato quanto tempo vi si spende sul problema del precariato? credete che i genitori sappiano se l'insegnante con cui parlano è di ruolo o supplente annuale, se sta nelle GAE o nelle GI?

Per fortuna sei di ruolo.

Quando si tratta di tagli e di creare nuovo disoccupati con riforme scellerate si mettendo d'accordo in un lampo!!

Robert Bruce ha scritto:

annari ha scritto:Ho curiosato su vari siti e forum, molto velocemente. Riassumo grossolanamente:
- le OO.SS. (varie sigle) di dicono contrariatissime e vogliono essere partecipi prima che il governo emani un DL ad hoc senza possibilità di replica
- alcuni ruolisti sembrano essere ingolositi dal poter incrementare lo stipendio
- alcuni ruolisti sono superinfastiditi e non ne vogliono sapere
- tutti (noi) precari siamo già fuori di testa, tranne qualche scettico che non crede ciò potrà mai accadere
cosa facciamo?

Appunto, loro puntanto sull'appoggio dei ruolisti che vogliono incrementarsi lo stipendio.

scusa, ma da dove deduci questa cosa? chi mai vorrebbe lavorare il doppio a parità di condizioni economiche? Perché, se hai letto, gli aumenti di stipendio non sono colegati all'aumento dell'orario bensì all'espletamento di attività funzionali o extra-curricolari. E, mettendo anche il caso che così non fosse e che il 30% di aumento di cui si parla andasse a coprire il surplus di carico orario, perchè dovrei accettare di raddoppiare il mio orario di lavoro (quindi un aumento di ore del 100%) a fronte del 30% di aumento dello stipenddio? e il restante 70%, secondo te, un docente di ruolo lo regalerebbe volentieri allo stato???

gugu ha scritto:

silver76 ha scritto:La scuola esploderà?
la mobilitazione sarà fortissima?
quando è troppo è troppo?

ma quando mai!

1) il corpo docente è formato in buona misura da madri e mogli, abituate da secoli a tirare la carretta e sobbarcarsi incarichi anche senza retribuzione. Perché? perché tutti i dirigenti di questo mondo fanno leva sul calcolo che un numero maggiore di attività corrisponde a un numero maggiore di iscritti, quindi allontana l'incubo della soprannumerarietà. La professoressa con la P maiuscola può anche percepire 4 lire al mese, ma non deve non deve NON DEVE perdere il posto di lavoro sotto casa che le consente di impiegare la maggior parte del tempo in faccende domestico - familiari. se a tutte costoro da domani si danno anche solo una cinquantina di euro al mese in cambio di incarichi e servizi che già svolgono gratis et amore dei credi davvero che le vedrai scendere in piazza?
2) Gli insegnanti in generale sono fra le categorie più riottose alla mobilitazione. al tempo della riforma gelmini, che lasciò a spasso non so quanti precari, le manifestazioni furono minime (ricordo come fosse ieri colleghi che non fecero nemmeno un'ora di sciopero perché "sono indietro col programma"!). tanto è vero che per gli anni successivi berlusconi e i suoi presentarono il riordino dei cicli scolastici come una delle riforme di massimo successo della loro amministrazione.
3) Gli italiani detestano gli insegnanti. siamo percepiti come una pletora costosissima di privilegiati fannulloni, intoccabili, parassitari, qualche volta incompetenti e comunque troppo numerosi (e qui qualche verità, inutile nascondersi dietro un dito, c'è). qualsiasi proposta che incrementi il nostro orario di lavoro sarà alla lunga ben vista dall'opinione pubblica, qualsiasi protesta da parte nostra sarà facilmente presentata come il tentativo di arroccarci sulla difesa di uno status quo ormai inaccettabile.
4) Dei precari della scuola non frega niente a nessuno. avete mai sentito di dirigenti scolastici che abbiano organizzato incontri con l'amministrazione per ottenere la stabilizzazione almeno dei precari che si erano distinti nelle loro scuole? avete mai partecipato a un'assemblea sindacale e calcolato quanto tempo vi si spende sul problema del precariato? credete che i genitori sappiano se l'insegnante con cui parlano è di ruolo o supplente annuale, se sta nelle GAE o nelle GI?

Per fortuna sei di ruolo.

per fortuna lo dico anch'io!
ma queste considerazioni le ho maturate durante un precariato di 10 anni...

silver76 ha scritto:
ma queste considerazioni le ho maturate durante un precariato di 10 anni...

Molti di quelli che secondo te i genitori non sanno neppure chi siano hanno un precariato più lungo.

Riforma scuola, il sottosegretario Roberto Reggi: "I professori saranno valutati e il loro contratto diventerà flessibile. Lo vuole Renzi"

Era ampiamente prevedibile che i sindacati della scuola si scatenassero contro il piano proposto dal sottosegretario all'Istruzione Roberto Reggi, ex sindaco di Piacenza per il Partito democratico, su preciso mandato di Matteo Renzi.

L'idea del governo è quella di rendere flessibile il contratto degli insegnanti raddoppiando l'orario di lavoro (da 18 a 36 nelle scuole medie e superiori) e premiando con uno stipendio migliore i docenti che si impegnano maggiormente con incarichi extra per gli alunni. "La nostra è una proposta che i sindacati potranno discutere", promette Reggi. Che però mette i paletti: "La scuola è l'ultimo campo della pubblica amministrazione dove non esiste l'obbligo della formazione e dove nessuno può entrare nelle aule per valutare le capacità dei professori: questo deve cambiare per adeguarci all'Europa". Nella bozza che nei prossimi giorni dovrebbe approdare al Consiglio dei ministri c'è anche il taglio delle scuole superiori dai cinque ai quattro anni per risparmiare 1,5 miliardi di euro e l'apertura degli istituti dalle 7 alle 22 fino alla fine di luglio. Tutto, sembra, a budget invariato. Intanto una nota del ministero dice che la ristrutturazione delle scuole promessa dal premier all'inizio del mandato non comincerà prima di dicembre.

I sindacati degli insegnanti vi accusano di avere concepito una riforma senza nemmeno consultarli perciò da settembre, annunciano, sarà guerra. Come risponde?

La nostra non è una riforma ma una proposta ancora aperta, non definitiva. Nei prossimi giorni la ministra Stefania Giannini la illustrerà al governo durante il Consiglio dei ministri e successivamente potrebbe prendere la forma di una legge delega ma verrà comunque sottoposta alle opinioni di tutti i soggetti coinvolti, dagli insegnanti ai dirigenti scolastici al personale tecnico delle scuole, agli studenti. Tutti devono comprendere che la scuola italiana deve diventare europea e questo avviene soltanto valorizzando gli insegnanti che si impegnano, dunque è necessario introdurre nei contratti la flessibilità. Ricordando che i nostri professori sono quelli che in Europa lavorano meno ore e hanno stipendi più bassi.

A coloro che si accollano maggiori incarichi e risultano meritevoli i dirigenti scolastici assegneranno un aumento di stipendio. Ma come verranno valutati i professori?

L'Italia è l'unico Paese europeo dove il lavoro degli insegnanti non viene valutato e questo non è più tollerabile. Sto parlando non solo della valutazione interna fatta dai presidi, ma anche della valutazione esterna che deve tener conto del contesto nel quale l'insegnante opera: un conto è insegnare in aree dove il benessere è tangibile, un altro dove il tasso di abbandono scolastico è altissimo. Questo tipo di misurazione delle competenze sarà operativo a partire da settembre e lentamente entrerà a regime accanto al sistema Invalsi, contribuendo a premiare i docenti davvero meritevoli. Mi spiace se i sindacati si stanno scaldando eccessivamente, ma la scuola è l'ultimo campo della pubblica amministrazione dove la formazione non è obbligatoria e nessuno può entrare nelle aule per capire se la persona alla quale affidiamo i nostri figli sia veramente bravo.

Se passerà questa proposta, i professori delle scuole medie e superiori dovranno comunque lavorare il doppio delle ore assicurando le supplenze nel caso di assenza dei loro colleghi. In cambio avranno non il doppio di stipendio, ma solo un terzo in più.

Toccherà al dirigente scolastico organizzare la disponibilità dei professori della sua scuola. Se qualcuno non potrà lavorare 36 ore allora potrà rinunciare a una parte degli incentivi, insomma non possiamo ragionare in maniera rigida. Ripeto: la mia è una proposta non certo irragionevole e non è detto che sarà quella definitiva. Ecco perché non capisco le reazioni durissime dei sindacati.

Rimane il fatto che i minimi di stipendio dei professori italiani rimarrà il più basso del continente. Perché non adeguarlo?

Sono contrario al fatto di elemosinare fondi al ministero dell'Economia senza presentare una riforma di sistema. Questo è un momento delicato dove nessuno può pensare di poter rimanere com'era: ecco perché chiediamo ai professori una maggiore flessibilità di orario e di stipendio.

Togliere un anno alle scuole superiori aiuterà ad avere maggiori fondi?

Sì. Potrebbe essere una soluzione per avere maggiori risorse da destinare a tutti i cicli scolastici.

I bidelli e il personale tecnico vogliono sapere come farà il ministero a tenere aperte le scuole fino alle 22 senza modificare stipendi e orari di lavoro.

Viviamo una emergenza educativa e pensiamo che la scuola non può chiudere alla fine delle lezioni. Dobbiamo trovare risorse straordinarie per tenere aperte le strutture scolastiche fino a fine luglio e ogni giorno fino alle 22. Questo già avviene in alcune zone dell'Italia grazie alle associazioni dei genitori e ai volontari, ma anche grazie agli insegnanti. La scuola deve diventare uno spazio dove organizzare corsi pomeridiani, scuole serali per gli adulti, un luogo vissuto. In autunno faremo un incontro ad hoc proprio per parlare di questo progetto.

La scuola conta quasi mezzo milione di precari e per questo Bruxelles bacchetta l'Italia.

Arriveremo anche a questo.

Quando?

Nei prossimi giorni concluderemo i due cantieri del Miur, la ministra Giannini ne parlerà con il governo e poi avvieremo una consultazione nella quale tutti potranno esprimersi. Ma tempi e modi del piano scuola verranno decisi da Matteo Renzi che ha puntato grande parte del suo intervento su questa riforma dell'educazione vivendola come un investimento e non come un costo.

Fonte: Huffington Post

Io non penso realmente che la categoria sia proprio così incapace di mobilitarsi e di lottare. Quello che è successo due anni fa con le 24 ore di Monti ha avuto una visibilità enorme e qualche risultato l'ha ottenuto, anche se non è detto che sia dipeso SOLO da quello, e magari può anche esserci stato il contributo di altre dinamiche all'interno degli ambienti di potere, di cui non sappiamo abbastanza. Ma di sicuro la visibilità c'è stata e l'effetto non è stato negativo.

Oltretutto, è stata la prima volta (almeno a memoria mia, in circa 15 anni di insegnamento) che il mondo della scuola è riuscito a partorire una minima idea di protesta più originale del solito, che non si limitasse allo scioperello puramente dimostrativo di una sola giornata alla volta (modalità di protesta totalmente inefficace, di cui ancora non ci si vuole rendere conto che il corrispondente potere contrattuale è ZERO). E' bastato inventarsi una protesta meno tradizionale ma più sistematica e prolungata nel tempo, senza rimetterci niente in termini di stipendio e senza mandare a nessuna responsabilità obbligatoria, e la cosa ha funzionato, sia in termini di contenuti, sia in termini di visibilità pubblica.

E infatti mi preoccupa molto di più il fatto che questa volta abbiano provato a lanciare la bomba proprio in luglio, quando comunque l'attività scolastica è ferma o è ridotta al minimo, e non solo per i docenti sarebbe più difficile organizzarsi, ma soprattutto, se anche si organizzassero, non se ne accorgerebbe nessuno, perché l'utenza è lontana dalla scuola, e l'opinione pubblica non si accorge nemmeno se la scuola esiste o meno! Se la sparata viene fatta in ottobre o in novembre come al solito, la protesta in qualche modo si vede, e magari trova pure qualcuno disposto a comprenderla e a sostenerla... quindi se hanno voluto lanciarla in estate, vuol dire che hanno fatto apposta per neutralizzare la visibilità delle proteste, perché un po' di paura ce l'hanno, che tali proteste si vedano!

L.

ulisse2000 ha scritto:PENSATE CHE I GENITORI SARANNO FELICI DI AFFIDARE I LORO FIGLI A DOCENTI COMPLETAMENTI ESAURITI , FRUSTRATI E IMPOSSIBILITATI A SVOLGERE IL LORO LAVORO??

IL CARICO DI LAVORO PROPOSTO E' SEMPLICEMENTE INSOSTENIBILE!

I RAGAZZI OLTRE CHE I DOCENTI NE FARANNO LE SPESE

E' QUESTO CHE I GENITORI VOGLIONO? NON CREDO

I genitori fanno parte della vociante opinione pubblica per la quale tutto quello che può andare contro il docente va non bene, ma benissimo.

paniscus_2.0 ha scritto:Io non penso realmente che la categoria sia proprio così incapace di mobilitarsi e di lottare. Quello che è successo due anni fa con le 24 ore di Monti ha avuto una visibilità enorme e qualche risultato l'ha ottenuto, anche se non è detto che sia dipeso SOLO da quello, e magari può anche esserci stato il contributo di altre dinamiche all'interno degli ambienti di potere, di cui non sappiamo abbastanza. Ma di sicuro la visibilità c'è stata e l'effetto non è stato negativo.

Allora era diverso. Pur essendo anche allora il PD al governo l'idea veniva chiaramente da destra. PD e sindacati avevano interesse nel cavalcare la protesta per racimolare un po' di consenso. Mi ricordo di avere ricevuto diverse mail di esponenti del PD che promettevano che mai e poi mai sarebbero passate le 24 ore.

gugu ha scritto:

silver76 ha scritto:
ma queste considerazioni le ho maturate durante un precariato di 10 anni...

Molti di quelli che secondo te i genitori non sanno neppure chi siano hanno un precariato più lungo.

non ne dubito, e questo rende le mie considerazioni ancora più amare ma non certo meno vere. 
quello che capita a livello di gestione del personale dentro il mondo della scuola è chiarissimo a (quasi) tutti noi, ma del tutto ignoto al di fuori delle aule insegnanti e delle pagine di questo forum....
se ti capita leggi i commenti agli articoli dedicati a questa proposta di legge dai siti dei principali quotidiani on line. sono di due tipi:
A) Insegnante incazzato che ricorda che non è vero che lavoriamo 18 ore, anzi ne lavoriamo il triplo e siamo sottopagati in maniera indecente (posizione questa che condivido fino all'ultima sillaba)
B) "uomo/donna comune" che esulta a suon di "era ora! finalmente lavorate anche voi come tutti i comuni mortali! adesso 3 mesi di ferie l'anno ve lii sognate!"
qualcosa mi dice che il consenso della tipologia B sia più significativo per un governo rispetto a quello della tipologia A...

Dagmar ha scritto:

paniscus_2.0 ha scritto:Io non penso realmente che la categoria sia proprio così incapace di mobilitarsi e di lottare. Quello che è successo due anni fa con le 24 ore di Monti ha avuto una visibilità enorme e qualche risultato l'ha ottenuto, anche se non è detto che sia dipeso SOLO da quello, e magari può anche esserci stato il contributo di altre dinamiche all'interno degli ambienti di potere, di cui non sappiamo abbastanza. Ma di sicuro la visibilità c'è stata e l'effetto non è stato negativo.

Allora era diverso. Pur essendo anche allora il PD al governo l'idea veniva chiaramente da destra. PD e sindacati avevano interesse nel cavalcare la protesta per racimolare un po' di consenso. Mi ricordo di avere ricevuto diverse mail di esponenti del PD che promettevano che mai e poi mai sarebbero passate le 24 ore.

Quindi tu sostieni che la stessa categoria degli insegnanti, nel suo complesso, è talmente cretina da mettersi a protestare SOLO se le vessazioni arrivano da destra e se c'è il conforto di qualche esponente del PD che "li autorizza" a protestare, e da chinare la testa obbedientemente senza fare nulla, se solo ha il sentore che la vessazione arrivi direttamente dal PD?

paniscus_2.0 ha scritto:

Dagmar ha scritto:

paniscus_2.0 ha scritto:Io non penso realmente che la categoria sia proprio così incapace di mobilitarsi e di lottare. Quello che è successo due anni fa con le 24 ore di Monti ha avuto una visibilità enorme e qualche risultato l'ha ottenuto, anche se non è detto che sia dipeso SOLO da quello, e magari può anche esserci stato il contributo di altre dinamiche all'interno degli ambienti di potere, di cui non sappiamo abbastanza. Ma di sicuro la visibilità c'è stata e l'effetto non è stato negativo.

Allora era diverso. Pur essendo anche allora il PD al governo l'idea veniva chiaramente da destra. PD e sindacati avevano interesse nel cavalcare la protesta per racimolare un po' di consenso. Mi ricordo di avere ricevuto diverse mail di esponenti del PD che promettevano che mai e poi mai sarebbero passate le 24 ore.

Quindi tu sostieni che la stessa categoria degli insegnanti, nel suo complesso, è talmente cretina da mettersi a protestare SOLO se le vessazioni arrivano da destra e se c'è il conforto di qualche esponente del PD che "li autorizza" a protestare, e da chinare la testa obbedientemente senza fare nulla, se solo ha il sentore che la vessazione arrivi direttamente dal PD?

No, non intendevo questo. Ma è innegabile che i toni soft o inesistenti dei sindacati sono inequivocabili. Immagina cosa sarebbe successo se al governo ci fosse stato Berlusconi o chi per lui. Qui, forse per la prima volta, un partito di (ex) sinistra, con un consenso popolare a livelli stratosferici, sta proponendo in maniera (forse) più virulenta un'antica tentazione di destra.

silver76 ha scritto:

gugu ha scritto:

silver76 ha scritto:
ma queste considerazioni le ho maturate durante un precariato di 10 anni...

Molti di quelli che secondo te i genitori non sanno neppure chi siano hanno un precariato più lungo.

non ne dubito, e questo rende le mie considerazioni ancora più amare ma non certo meno vere. 
quello che capita a livello di gestione del personale dentro il mondo della scuola è chiarissimo a (quasi) tutti noi, ma del tutto ignoto al di fuori delle aule insegnanti e delle pagine di questo forum....
se ti capita leggi i commenti agli articoli dedicati a questa proposta di legge dai siti dei principali quotidiani on line. sono di due tipi:
A) Insegnante incazzato che ricorda che non è vero che lavoriamo 18 ore, anzi ne lavoriamo il triplo e siamo sottopagati in maniera indecente (posizione questa che condivido fino all'ultima sillaba)
B) "uomo/donna comune" che esulta a suon di "era ora! finalmente lavorate anche voi come tutti i comuni mortali! adesso 3 mesi di ferie l'anno ve lii sognate!"
qualcosa mi dice che il consenso della tipologia B sia più significativo per un governo rispetto a quello della tipologia A...

Sono andata a frugare tra gli articoli su internet e ho visto solo commenti degli insegnanti inca**ati. Quelli della gente comune dove sono?

@paniscus_2.0

io non ricordo proteste epocali e originali all'epoca della proposta delle 24 ore. ricordo comunicati letti durante i consigli di classe in cui gli insegnanti si dicevano sconcertati dalla scarsa considerazione di cui il loro lavoro godeva da parte del governo e minacciavano di sospendere tutte le attività collaterali all'insegnamento. ricordo sbadigli dei genitori rappresentanti di classe o al massimo qualche sguardo malizioso come a dire "avete trovato un'altra scusa per non fare una mazza". ricordo anche colleghi, non pochi, che si rifiutarono di bloccare alcunché in nome del bene della scuola e dei ragazzi e compagnia bella.

per il resto quoto Dagmar: la proposta era di Profumo (o forse era di Monti e Profumo se ne fece semplice portavoce), il PD era terrorizzato all'idea che la sua realizzazione fosse attribuita anche al suo eventuale voto a favore e che il M5S, all'epoca fuori dal parlamento ma favoritissimo dai sondaggi, si facesse catalizzatore unico della protesta e per questo si oppose. a un voto parlamentare in ogni caso non si arrivò mai, perché il governo monti cadde di lì a poco e su tutt'altre questioni. da quel giorno in molti pensammo: ci hanno provato e gli è andata storta, ma non è finita qui...

NO DELLO SNALS


http://www.snals.it/25780_LO+SNALS-CONFSAL-+NO+ALLE+PROPOSTE+DEL+MINISTRO.snals

silver76 ha scritto:@paniscus_2.0

io non ricordo proteste epocali e originali all'epoca della proposta delle 24 ore. ricordo comunicati letti durante i consigli di classe in cui gli insegnanti si dicevano sconcertati dalla scarsa considerazione di cui il loro lavoro godeva da parte del governo e minacciavano di sospendere tutte le attività collaterali all'insegnamento. ricordo sbadigli dei genitori rappresentanti di classe o al massimo qualche sguardo malizioso come a dire "avete trovato un'altra scusa per non fare una mazza". ricordo anche colleghi, non pochi, che si rifiutarono di bloccare alcunché in nome del bene della scuola e dei ragazzi e compagnia bella.

per il resto quoto Dagmar: la proposta era di Profumo (o forse era di Monti e Profumo se ne fece semplice portavoce), il PD era terrorizzato all'idea che la sua realizzazione fosse attribuita anche al suo eventuale voto a favore e che il M5S, all'epoca fuori dal parlamento ma favoritissimo dai sondaggi, si facesse catalizzatore unico della protesta e per questo si oppose. a un voto parlamentare in ogni caso non si arrivò mai, perché il governo monti cadde di lì a poco e su tutt'altre questioni. da quel giorno in molti pensammo: ci hanno provato e gli è andata storta, ma non è finita qui...

Non invidio il luogo in cui insegni. Pensando male potrei pensare che saresti fra i primi a prendere le 36 ore. Però, ripeto, pensando male con mea maxima culpa.

Stellastellina1975 ha scritto:

silver76 ha scritto:

gugu ha scritto:

silver76 ha scritto:
ma queste considerazioni le ho maturate durante un precariato di 10 anni...

Molti di quelli che secondo te i genitori non sanno neppure chi siano hanno un precariato più lungo.

non ne dubito, e questo rende le mie considerazioni ancora più amare ma non certo meno vere. 
quello che capita a livello di gestione del personale dentro il mondo della scuola è chiarissimo a (quasi) tutti noi, ma del tutto ignoto al di fuori delle aule insegnanti e delle pagine di questo forum....
se ti capita leggi i commenti agli articoli dedicati a questa proposta di legge dai siti dei principali quotidiani on line. sono di due tipi:
A) Insegnante incazzato che ricorda che non è vero che lavoriamo 18 ore, anzi ne lavoriamo il triplo e siamo sottopagati in maniera indecente (posizione questa che condivido fino all'ultima sillaba)
B) "uomo/donna comune" che esulta a suon di "era ora! finalmente lavorate anche voi come tutti i comuni mortali! adesso 3 mesi di ferie l'anno ve lii sognate!"
qualcosa mi dice che il consenso della tipologia B sia più significativo per un governo rispetto a quello della tipologia A...

Sono andata a frugare tra gli articoli su internet e ho visto solo commenti degli insegnanti inca**ati. Quelli della gente comune dove sono?

esempio 1:
"Per quale motivo, aumentare le ore di presenza a scuola fino a 36 dovrebbe essere un problema? Non permetterebbe di svolgere il lavoro di preparazione delle lezioni, correzione compiti e via così, durante l'orario stabilito? Cosa c'è di sbagliato nel chiedere che invece di fare queste cose a casa, si facciano a scuola? Riguardo alle 6 ore di straordinario pagato, non vanno bene gli straordinari? "


esempio 2:
"Non avevo dubbi sul fatto che gli Insegnanti, e in particolare il "sindacato Gilda" si sarebbero scagliati contro la riforma "in discussione": lamentarsi di essere sottopagati e contemporaneamente rifiutarsi di lavorare più di 22/24 ore fa già ridere. Vedo che siamo invasi dai post degli Insegnanti..... Quelgli stessi che vogliono dagli alunni 60/70 ore di studio a settimana......Quelli che afffidano il groso del lavoro alle famiglie con lo studio a casa, nei fine settimana, nei periodi di vacanza...... Mi spiace per gli Insegnanti, ma anche loro devono capire che la festa è finita e bisogna riorganizzare il lavoro (e la vita) rinunciando a privilegi ormai insostenibili. Poi tutto si può discutere, tant'è che la "riforma della scuola" non è tale, ma una base di lavoro su cui tutti possono esprimere un parere. Sarà poi il Governo a tirare i fili e trarne delle conclusioni di proporre al Parlamento. 
La Gilda annuncia lo sciopero "preventivo".......il 15 luglio andrebbe bene? Durante i 2 mesi di vacanza dal lavoro? O, scusate, di "aggiornamento professionale e organizzazione dello studio....Si, si....."


fonte: huffingtonpost

gugu ha scritto:

silver76 ha scritto:@paniscus_2.0

io non ricordo proteste epocali e originali all'epoca della proposta delle 24 ore. ricordo comunicati letti durante i consigli di classe in cui gli insegnanti si dicevano sconcertati dalla scarsa considerazione di cui il loro lavoro godeva da parte del governo e minacciavano di sospendere tutte le attività collaterali all'insegnamento. ricordo sbadigli dei genitori rappresentanti di classe o al massimo qualche sguardo malizioso come a dire "avete trovato un'altra scusa per non fare una mazza". ricordo anche colleghi, non pochi, che si rifiutarono di bloccare alcunché in nome del bene della scuola e dei ragazzi e compagnia bella.

per il resto quoto Dagmar: la proposta era di Profumo (o forse era di Monti e Profumo se ne fece semplice portavoce), il PD era terrorizzato all'idea che la sua realizzazione fosse attribuita anche al suo eventuale voto a favore e che il M5S, all'epoca fuori dal parlamento ma favoritissimo dai sondaggi, si facesse catalizzatore unico della protesta e per questo si oppose. a un voto parlamentare in ogni caso non si arrivò mai, perché il governo monti cadde di lì a poco e su tutt'altre questioni. da quel giorno in molti pensammo: ci hanno provato e gli è andata storta, ma non è finita qui...

Non invidio il luogo in cui insegni. Pensando male potrei pensare che saresti fra i primi a prendere le 36 ore. Però, ripeto, pensando male con mea maxima culpa.

mah.... non vedo da cosa potresti dedurre una cosa del genere. in ogni caso, giusto per fugare sospetti privi di fondamento, no non prenderei le 36 ore nemmeno morto. né frontali né da dedicare ad attività non meglio specificate. finché non mi costringeranno con la forza fisica non mi schioderò dalle 18 e farò orecchie da mercante di fronte a qualsivoglia proposta economica migliorativa.

detto questo: ma a te la situazione pare davvero tanto diversa da come pare a me?

Si scusami silver, non avevo guardato bene. Comunque commenti di questo tipo sono una sparuta minoranza.

Inoltre ho trovato molti commenti di insegnanti che si dicono ben felici di correggere i compiti e preparare le lezioni a scuola invece che a casa, seppur con un esiguo aumento di stipendio... ma credo non abbiano capito cosa dovranno fare durante quelle ore in più...

Stellastellina1975 ha scritto:Si scusami silver, non avevo guardato bene. Comunque commenti di questo tipo sono una sparuta minoranza.

Purtroppo non sono una sparuta minoranza. Se hai un account FB, prova a cercare gli articoli su Repubblica o su altre testate, lì è un tripudio di commenti di tal fatta.
Anzi, non cercarli, guarda. Lo dico per te.

silver76 ha scritto:no non prenderei le 36 ore nemmeno morto. né frontali né da dedicare ad attività non meglio specificate.

Io invece, se le pagassero come si deve, le prenderei e pure con molta soddisfazione.

Ma da quel che ho sentito fin qui, nonché dall'ormai decennale conoscenza dei miei polli, mi risulta tristemente chiaro dove realmente si voglia andare a parare.