completamento da g.i.: i presidi possono rifiutare cambiamento d'orario?

Cari colleghi,
ho questo problema da sottoporvi: attualmente lavoro su uno spezzone di 9 h fino ad avente diritto (ma sono abbastanza sicura di essere io l'avente diritto); un'altra scuola mi ha proposto un altro spezzone di 9 h.
Bene, i due orari si incastrerebbero perfettamente, se non fosse per un'ora - un'unica ora (la 5a del sabato). Nessuna delle due scuole vuole ritoccare l'orario (anche se siamo solo al secondo giorno di scuola e non penso proprio si parli già di orario definitivo... mah), adducendo come motivazione non meglio precisati problemi organizzativi.

Sono andata dal mio sindacato oggi e mi è stato detto che il completamento è un diritto, sì, ma solo su spezzoni da GAE, mentre non posso avanzare troppe pretese se si tratta di spezzoni da g.i.. In poche parole, starebbe tutto alla buona volontà dei presidi nel mettersi d'accordo (anche se, ripeto, si tratta di una sola ora che si sovrappone, e siamo solo al secondo giorno di scuola e altri cambiamenti d'orario, immagino, ci saranno).
Vi risulta che sia così? La vostra opinione/esperienza sarebbe molto apprezzata!

Qui c'è un caso simile al tuo:

http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2014/09/16/supplenze-completamento-negato-per-impossibilita-di-cambio-orario-alla-prima-settimana-di-scuola/

Secondo me potresti combattere più con la scuola dove sei fino ad avente diritto. Come diceva Lalla, l'altra scuola potrebbe impuntarsi perché se il tuo contratto finisce di là, loro modificano l'orario per niente...

grazie sweetdream!

Ciao Sylvia,
hai poi risolto? Facci sapere, perché questi sono casi frequenti, ed avere un riscontro è importante.
Ciao! :-)

ciao sweetdream, grazie per l'interessamento! di fatto no, non ho risolto niente
questa mattina il mio sindacalista ha contattato entrambe le scuole, ricevendo la stessa risposta: l'orario non è modificabile per le esigenze di alcuni insegnanti di spostarsi su altri plessi.

ho anche ricevuto una chiamata dalla dirigente della scuola presso la quale dovrebbe avvenire il completamento: la signora era abbastanza alterata perchè, sosteneva, stavo di fatto "bloccando" lo scorrimento delle g.i. con la mia pretesa di incastrare i due orari. le ho fatto notare che ho diritto al completamento e che mi sembra assurdo dover rinunciare a metà dello stipendio per la sovrapposizione di un'unica ora, senza contare che negli anni passati mi è capitato di lavorare tranquillamente su spezzoni sin dall'inizio dell'anno, senza che ci fossero orari "blindati" (l'anno scorso, ad es., ho lavorato su 3 scuole di grado differente).

La situazione, attualmente, è questa: lavoro 9 h sulla prima scuola che mi ha contattato e ho dovuto rinunciare alle 9 h sull'altra scuola; il fatto è che settimana prossima, quando si scorreranno le graduatorie definitive, il problema si riproporrà perchè sono io l'avente diritto in entrambe le scuole (lo so con certezza perchè le g.i. definitive sono state pubblicate sui siti di entrambe le scuole e le persone prima di me sono tutte già impegnate con supplenze da gae).

Se entrambe le scuole manterranno la loro posizione attuale, ovvero rifiuteranno di spostare quell'unica ora, penso che passerò alle vie legali. Ho letto alcune sentenze in merito ma appaiono contrastanti tra loro. Vedremo...

A sylvia: premesso che l'atteggiamento di chiusura preconcetta dei due dirigenti scolastici è comunque da stigmatizzare (non si dice di no a priori) c'è comunque da cosiderare il fatto che nelle condizioni in cui si opera un orario non è facilmente modificabile e, spesso, è impossibile da modificare per adeguarlo ad una nuova situazione.
Anche lo spostamento di una sola ora, che in apparenza può sembrare la cosa più banale che possa esserci, comporta una serie di aggiustamenti a catena che possono rendere impossibile la chiusura se su un orario gravano molti vincoli. Io faccio l'orario in una piccola scuola, dove oltre la metà degli insegnamenti è costituita da spezzoni di 4 o 6 ore, applicando come prioritario il criterio di concentrare l'orario di questi spezzoni in uno o due giorni, sia per consentire la possibilità di completamento in altre scuole, sia per evitare che lo stipendio percepito da chi prende questi spezzoni sia inferiore al costo: in genere chi prende servizio nella mia scuola deve macinarsi 120-140 km al giorno, io sono quello logisticamente più avvantaggiato perché ne devo macinare "solo" 80. Adeguare il mio orario ad una nuova situazione può comportare ad esempio la necessità di dover frammentare l'orario di uno spezzone di 4 ore in due giorni, costringendo l'insegnante a dover sostenere la spesa di due viaggi di 250-300 km la settimana e senza neppure poterla diluire in un eventuale turno macchina.
Per evitare molti problemi faccio subito l'orario, dai primissimi giorni di settembre, quando ancora molti insegnanti sono da nominare, perché dopo non riuscirei a farlo. Quest'anno ho uno spezzone di 4 ore (in una sola classe) che molto probabilmente sarà richiesto per il completamento da chi ha avuto uno spezzone di 9 ore in un'altra scuola che si trova a 30 km di distanza ma in assenza di collegamenti con mezzi pubblici in un territorio svantaggiato sotto l'aspetto logistico. Mi sono preoccupato di contattare preventivamente il referente dell'altra scuola avvisandolo "guarda, queste 4 ore le sto impiegando in questi due giorni in queste fasce. Avvisa chi si occupa dell'orario per evitare dal principio le sovrapposizioni". So già, per esperienza, che faranno un orario all'ultimo momento con i soliti pasticci e poi chiederanno a me di adeguarmi perché altrimenti non riusciranno a risolvere. Cosa devo fare se ad un certo punto mi sarà chiesto di adattare l'orario per permettere il completamento al malcapitato? Dal momento che non posso rispondere degli errori e della leggerezza altrui sarò costretto a rifiutare l'aggiustamento se non è possibile farlo stravolgendo l'orario di altri 5-6 insegnanti che si trovano in situazioni complesse.

Ad una richiesta di modifica non metto pregiudiziali, prima di rifiutare verifico se è possibile fare degli aggiustamenti, però devo comunque rispettare dei vincoli che possono rendere impossibile la modifica. A prescindere dal diritto al completamento. Questo è il motivo fondamentale alla base degli incarichi subordinati all'accettazione senza condizioni di un orario precostituito.

gian, grazie per la tua risposta.
nel mio caso, so che almeno una delle due scuole ha necessità di venire incontro alle esigenze di insegnanti che devono spostarsi in un altro plesso, ma l'altra? tutti i fattori di cui parli e che devi necessariamente tenere in considerazione quando fai l'orario (evitare ai colleghi di spendere in benzina più di quanto guadagnino facendoli venire due volte invece che una) sono giustissimi, ma non penso siano così vincolanti nel mio caso visto che una delle due scuole si trova in un capoluogo di provincia facilmente raggiungibile. Non fraintendermi, capisco la difficoltà tua e di tutti i colleghi che devono svolgere questo compito, ma davvero mi rifiuto di pensare che due scuole non possano, non riescano a spostare un'ora, in un modo o nell'altro; l'atteggiamento di chiusura preconcetta dei due presidi, come hai detto tu, e il fatto che le due scuole (nella figura dei dirigenti, o di chi ha l'incarico di fare l'orario) non si siano messe in contatto per provare a trovare una soluzione (e bada, non pretendo di avere il giorno libero e sono più che disposta a spostarmi nello stesso giorno per raggiungere le due scuole), mi porta a pensare questo, poi magari mi sbaglierò e mi verrà spiegato, tabella con l'orario alla mano, che incastrare i miei due spezzoni è effettivamente impossibile, ma ho ancora parecchi dubbi in proposito.

sylvia ha scritto:l'atteggiamento di chiusura preconcetta dei due presidi, come hai detto tu, e il fatto che le due scuole (nella figura dei dirigenti, o di chi ha l'incarico di fare l'orario) non si siano messe in contatto per provare a trovare una soluzione

E' questo l'aspetto decisamente antipatico (per non usare altri termini): quello di negare a priori l'ipotesi di un aggiustamento.
Alle applicate di segreteria segnalo che l'orario difficilmente può essere modificato, ma se ci sono particolari esigenze sono sempre disponibile a verificare la possibilità di fare degli aggiustamenti. Nello stesso tempo, ai colleghi che hanno uno spezzone dico di contattarmi immediatamente qualora ci fosse la possibilità di completare per vedere se è possibile venire incontro. Non offro alcuna garanzia, ma per correttezza e rispetto non me la sento di fregarmene e mandare a quel paese un collega di lavoro o un potenziale collega.

già, e ti assicuro che se avessero avuto il tuo stesso atteggiamento, anche la mia reazione sarebbe stata molto diversa, avrei capito. ma così non è stato, anzi, è andata proprio nel modo opposto. ti faccio i complimenti per la correttezza con cui svolgi questa mansione, come vedi non è da tutti!

Ti confesso una cosa: negli anni novanta mi sono occupato per anni dell'orario, in genere riuscivo a soddisfare buona parte delle esigenze, ma una volta entrai in conflitto con una collega a causa di un orario un po' pesante (due giorni consecutivi di sei ore). Dato che non riuscivo a migliorarlo, alla fine ci mandammo reciprocamente a quel paese. Per tre anni non ci siamo rivolti la parola. Poi ritornò il buon senso e siamo ritornati in buoni rapporti.
Per molti anni non mi sono occupato più di orari, ma l'anno scorso, in una nuova scuola ho dovuto riprendere questo incarico (di cui avrei fatto volentieri a meno) e l'ho fatto seguendo i criteri del collega che mi ha preceduto. Trattandosi di una piccola scuola in un contesto logistico disagiato e con un forte turn over degli insegnanti è importante mantenere un ambiente sostenibile, a iniziare dalle relazioni personali. L'ambiente è molto sereno e cordiale (incredibile ma vero) e questo si deve soprattutto al fatto che ci si pone tutti quanti in un'ottica di reciproca disponibilità e collaborazione. Questo è il quarto anno e raramente ho visto conflitti fra colleghi, ma soprattutto si è trattato solo di conflitti fisiologici, dovuti per lo più a divergenze di posizioni nell'ambito delle riunioni e che si esaurivano nel contesto in cui nascevano.
Sarebbe perciò un vero peccato rovinare tutto questo a causa dell'orario. Egoisticamente ritengo che sia meglio dedicarci qualche giorno in più e andare d'accordo con tutti :-D

ben detto, gian!

Gian, scusa l'ot, ma usi un software o lo fai a mano?

Valerie ha scritto:Gian, scusa l'ot, ma usi un software o lo fai a mano?

FET

http://lalescu.ro/liviu/fet/

è un ottimo programma sviluppato da un romeno. Io uso la versione per Linux ma so che c'è una versione anche per Windows.
E' open source e gratuito, ma a dicembre gli invierò una donazione perché è un lavoro che merita.