CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
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Orizzonte Scuola Forum :: Mobilità, utilizzazioni, assegnazioni provvisorie, graduatoria interna istituto
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CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Premetto che parlare di qualcosa che ancora non ha certezza che venga realizzata non è il massimo... ma mi chiedo:
cosa succederà alla mobilità annuale con le assegnazioni provvisorie se con i 150000 neo assunti non ci saranno più cattedre in organico di diritto?
questo organico funzionale potrebbe essere un bacino che permetterà i trasferimenti interprovinciali senza più i vincoli che ci sono stati fino ad oggi (1:2)...
in sostanza anche la mobilità dei docenti di ruolo sarà rivista o si prospetta un esilio forzato per chi ha scelto di cambiare provincia gli anni scorsi?
cosa succederà alla mobilità annuale con le assegnazioni provvisorie se con i 150000 neo assunti non ci saranno più cattedre in organico di diritto?
questo organico funzionale potrebbe essere un bacino che permetterà i trasferimenti interprovinciali senza più i vincoli che ci sono stati fino ad oggi (1:2)...
in sostanza anche la mobilità dei docenti di ruolo sarà rivista o si prospetta un esilio forzato per chi ha scelto di cambiare provincia gli anni scorsi?
domedome- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 08.07.13
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Questo lo saprai se e solo se verrà redatto un regolamento di attuazione di un provvedimento legislativo che ancora non esiste. Allo stato attuale esistono solo libere interpretazioni su linee guida generiche e, soprattutto, solo ipotesi fondate sulle proprie aspettative o sulle proprie paure.
Ospite- Ospite
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Io nel frattempo ho posto la questione su La buona scuola e tramite mail a qualche onorevole perché potrebbe essere sottovalutata.Facciamo delle proposte anche su questo!gian ha scritto:Questo lo saprai se e solo se verrà redatto un regolamento di attuazione di un provvedimento legislativo che ancora non esiste. Allo stato attuale esistono solo libere interpretazioni su linee guida generiche e, soprattutto, solo ipotesi fondate sulle proprie aspettative o sulle proprie paure.
elisadg- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 08.05.11
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Sono d'accordo che la questione potrebbe essere sottovalutata. Nell'attuale contratto di mobilità c'è scritto ovviamente che si considerano solo le cattedre in organico di diritto, sulle quali tra l'altro c'è una aliquota per la terza fase. E' evidente che se saturano tutti quei posti e IN PIù saturano anche l'organico di fatto non ci sarà più posto per nessuno.
Secondo me la cosa migliore sarebbe equiparare OD e OF e su quello concedere la mobilità ai docenti di ruolo prima delle nuove immissioni. L'unico modo per tutelare la mobilità è che non siano coperti tutti i posti, non ne vedo altri, ma se qualcuno ha qualche idea più illuminante son ben lieta di sentirla :-)
Secondo me la cosa migliore sarebbe equiparare OD e OF e su quello concedere la mobilità ai docenti di ruolo prima delle nuove immissioni. L'unico modo per tutelare la mobilità è che non siano coperti tutti i posti, non ne vedo altri, ma se qualcuno ha qualche idea più illuminante son ben lieta di sentirla :-)
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
A livello provinciale la mobilità avviene ogni anno in abbondanza perché chi lascia la scuola X va nella scuola Y dove qualcuno lascia per andare nella scuola Z dove se n'è andato qualcun altro che è approdato nella scuola X.
Basterà prevedere tale mobilità al 100% anche a livello interprovinciale e non si noteranno grosse differenze rispetto a oggi, anche perché chi è su classi sfortunate come quantità di posti, sempre avrà difficoltà a muoversi.
Ciò che verrà ridotto al lumicino sarà l'istituto delle assegnazioni provvisorie e degli utilizzi perché il bacino delle cattedre stabilmente libere, cioè quelle di fatto, non esisterà più e ci si potrà basare solo sui pensionamenti annuali (che però in prima battuta andranno sempre prima a mobilità ordinaria).
Basterà prevedere tale mobilità al 100% anche a livello interprovinciale e non si noteranno grosse differenze rispetto a oggi, anche perché chi è su classi sfortunate come quantità di posti, sempre avrà difficoltà a muoversi.
Ciò che verrà ridotto al lumicino sarà l'istituto delle assegnazioni provvisorie e degli utilizzi perché il bacino delle cattedre stabilmente libere, cioè quelle di fatto, non esisterà più e ci si potrà basare solo sui pensionamenti annuali (che però in prima battuta andranno sempre prima a mobilità ordinaria).
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Ma quanto tu dici, Albith, non riguarda passaggi di cattedra o di ruolo (perchè in quel caso non riguarda solo scuola x o y, ma anche ordine di scuola o classe di concorso...) nè quella dal sostegno alla materia o viceversa (ti ricordo che c'è scritto sul contratto che, qualora il numero di titolari sia pari (o superiore, ovvio) al numero di posti i trasferimento NON possono essere disposte...
ecco, penso che su questo si debba riflettere molto bene in una prospettiva di assunzioni.
Si possono e si devono assumere i precari a condizione di riuscire a valutare bene l'impatto che avranno con queste procedure ed eventualmente vale la pena ridefinire, almeno per una fase transitoria di qualche anno, le questioni sia dei trasferimenti che delle assegnazioni e degli utilizzi.
Penso che dopo 40 anni che la scuola funziona in questo modo (sbagliato fin che vuoi, ma la barca è stata instabilmente in piedi...) molte persone abbiano fatto scelte di vita su quei presupposti (esempio, tutti coloro che sono passati in una provincia diversa e aspettano di tornare a casa, quelli entrati in una classe di concorso più agevole perchè "ripescati" che ambiscono al passaggio di cattedra o ruolo... eccetera).
Credo che in un anno e con una assunzione di massa non si possa vedere con equilibrio le storie di vita di tutte queste persone, che sono decine di migliaia. Per questo penso che "prima" si debba ragionare su come gestire queste cose, "poi" su come e dove assumere, senza nessuna offesa per il precariato di molti che so essere pesante e faticoso. Non è assolutamente detto, però, che con una stabilizzazione sulla base di regole poco chiare anche la vita da docente di ruolo non possa essere altrettanto faticosa, se non di più... e se li assumono lontani dalla famiglia, su cdc diversa da quella a cui ambiscono... eccetera? non aspirerebbero anche loro alla mobilità? ragioniamoci senza pregiudizi...
a presto
GiGi79
ecco, penso che su questo si debba riflettere molto bene in una prospettiva di assunzioni.
Si possono e si devono assumere i precari a condizione di riuscire a valutare bene l'impatto che avranno con queste procedure ed eventualmente vale la pena ridefinire, almeno per una fase transitoria di qualche anno, le questioni sia dei trasferimenti che delle assegnazioni e degli utilizzi.
Penso che dopo 40 anni che la scuola funziona in questo modo (sbagliato fin che vuoi, ma la barca è stata instabilmente in piedi...) molte persone abbiano fatto scelte di vita su quei presupposti (esempio, tutti coloro che sono passati in una provincia diversa e aspettano di tornare a casa, quelli entrati in una classe di concorso più agevole perchè "ripescati" che ambiscono al passaggio di cattedra o ruolo... eccetera).
Credo che in un anno e con una assunzione di massa non si possa vedere con equilibrio le storie di vita di tutte queste persone, che sono decine di migliaia. Per questo penso che "prima" si debba ragionare su come gestire queste cose, "poi" su come e dove assumere, senza nessuna offesa per il precariato di molti che so essere pesante e faticoso. Non è assolutamente detto, però, che con una stabilizzazione sulla base di regole poco chiare anche la vita da docente di ruolo non possa essere altrettanto faticosa, se non di più... e se li assumono lontani dalla famiglia, su cdc diversa da quella a cui ambiscono... eccetera? non aspirerebbero anche loro alla mobilità? ragioniamoci senza pregiudizi...
a presto
GiGi79
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
vedo che avete colto la questione e le criticità che si possono avere, specie se da un giorno all'altro le aspettative future potrebbero crollare... bisogna intervenire sul contratto della mobilità prima di inserire (e ancora non si sa su che cdc) in ruolo i tanti precari.
Ma anche per loro perchè se gli viene proposta una cattedra a 300 km da casa gli si deve pur dire quali saranno le regole della mobilità a cui un padre o una madre di famiglia saranno vincolati?
Ma anche per loro perchè se gli viene proposta una cattedra a 300 km da casa gli si deve pur dire quali saranno le regole della mobilità a cui un padre o una madre di famiglia saranno vincolati?
domedome- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 08.07.13
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
L'ho sempre detto, e in tempi non sospetti, che la saturazione dell'organico avrebbe sclerotizzato la mobilità: era ed è la reale moneta di scambio per la stabilizzazione di tutto lo stabilizzabile.
I sindacati che per anni hanno gridato allo scandalo perché tanto organico di fatto era escluso dalle immissioni in ruolo non potevano certo ignorare tale ricaduta: ciò mi fa pensare che sia i sindacati che il MIUR vedano la mobilità come una jattura da eliminare.
Dal canto mio ritengo però che non sia ammissibile che la mobilità sia posta sullo stesso livello della stabilizzazione: esiste sicuramente un diritto al lavoro, ma non so se ci sia anche il diritto a lavorare sotto casa, ma se c'è resta di grado enormemente inferiore al primo.
I sindacati che per anni hanno gridato allo scandalo perché tanto organico di fatto era escluso dalle immissioni in ruolo non potevano certo ignorare tale ricaduta: ciò mi fa pensare che sia i sindacati che il MIUR vedano la mobilità come una jattura da eliminare.
Dal canto mio ritengo però che non sia ammissibile che la mobilità sia posta sullo stesso livello della stabilizzazione: esiste sicuramente un diritto al lavoro, ma non so se ci sia anche il diritto a lavorare sotto casa, ma se c'è resta di grado enormemente inferiore al primo.
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Condivido pienamente tutto quello che si è detto. Importante è davvero non sottovalutare la questione e non fare passi affrettati...Io credo che prima debba essere studiato attentamente il capitolo "mobilità" e poi pensare alle assunzioni (ben vengano, preciso!)...Pensate soprattutto a quei colleghi che proprio quest'anno si sono trasferiti di provincia, sono stati immessi in ruolo e pochi giorni dopo hanno letto "la buona scuola": dubito che mai riusciranno a tornare. Lo stesso discorso vale per precari che verranno assunti e che saranno costretti a cambiare provincia: quando mai riusciranno a tornare? Dovrà essere rivista la mobilità, allargando la maglia dei trasferimenti sia di chi è già in ruolo sia del gruppo 150.000 che sarà costretto a spostarsi!!! Credo sia una riforma epocale che vada ponderata bene!!!
Una soluzione potrebbe essere allargare la maglia della mobilità, senza percentuali così restrittive!!! Parlo senza interessi personali: sono di ruolo nella mia provincia!!!
Una soluzione potrebbe essere allargare la maglia della mobilità, senza percentuali così restrittive!!! Parlo senza interessi personali: sono di ruolo nella mia provincia!!!
alessiomontalto- Messaggi : 470
Data d'iscrizione : 28.06.12
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Albith ha scritto: I sindacati che per anni hanno gridato allo scandalo perché tanto organico di fatto era escluso dalle immissioni in ruolo non potevano certo ignorare tale ricaduta: ciò mi fa pensare che sia i sindacati che il MIUR vedano la mobilità come una jattura da eliminare..
Io non sono così sicura che i sindacati la pensino così. Può essere che per il MIUR la mobilità sia da ridurre (ma nelle linee sulla buona scuola si dice che va incentivata, quindi la contraddizione c'è... e macroscopica), ma i sindacati hanno sempre fatto battaglie per tutelare la mobilità annuale (ricordiamo che il blocco dei 5 anni ottenuto dalla lega è stato riportato a 3... con tutte poi le clausole che consentono alla gran parte dei docenti di fare domanda di avvicinamento). Se devo essere sincera, non credo che queste migiaia di persone di fronte a una proposta Renzi di saturazione organico non andranno dai sindacati per avere tutelato il diritto alla mobilità!
Sul fatto che il diritto al lavoro viene molto prima del diritto alla mobilità... condivido in linea di principio, condivido in parte rispetto alla situazione in cui ci troviamo.
Penso onestamente che dopo tanti anni in cui i docenti sono stati assunti a certe "regole del gioco" (e a quelle obtorto collo si sono piegati), il primo diritto dovrebbe essere la tutela del diritto alla qualità del lavoro di chi c'è (e il diritto alla mobilità ne è una componente essenziale... non si parla di scuola sotto casa, si parla di un diritto a lavorare "decentemente" vicino alla famiglia e nella classe di concorso o ruolo di scuola o tipo di posto di insegnamento per cui si hanno più titoli e passione). Sicuramente il precariato è una piaga del nostro paese, ma dobbiamo anche dire che molti dei "precari" di GaE hanno avuto un "precariato stabile", cioè assunti a settembre, licenziati a giugno, nella provincia di inserimento, per anni continuativi... Chi oggi è di ruolo, ha fatto prima degli attuali precari questa vita (io ho 10 anni di precariato alle spalle, per esempio, prima del ruolo...).
Non dico che è bello, ma ci sono situazioni di lavoro precario che sono ben più precarie del precariato docente. Per questo penso che le regole non possano essere cambiate così bruscamente in un anno, ma ci vorrebbero almeno 10 anni per cambiare davvero tutto il sistema... bisogna aumentare la mobilità dei docenti di ruolo per permettere loro di trovare la loro "collocazione" dopo anni che magari sono stati assunti secondo regole lontane dal garantire un diritto alla qualità, dopo si vedrà che il docente soddisfatto per sua natura chiederà meno mobilità, cioè si ridurrà da sola... nel frattempo, un assorbimento graduale dei precari in QUALCHE ANNO, senza stravolgere le loro vite e con regole ancora diverse, consentirà anche a loro di inserirsi nella scuola, limitando il più possibile i conflitti.
In qualsiasi posto di lavoro, anche aziendale, anche privato, prima si ragiona su come ottimizzare il personale già in servizio e poi si pensa a come incrementare l'organico sui posti scoperti... non lo trovo nè discriminante nè scandaloso, è "normale" che si parta da chi c'è già, gli si proponga un ruolo a lui idoneo e per il quale può essere efficiente, poi si passi a valutare i nuovi ingressi...
Ah, anch'io sono di ruolo nella mia provincia e non mi interessa la mobilità per avvicinamento, ma ho tanti colleghi passati in una classe di concorso che per anni di precariato hanno lavorato su un'altra e vorrebbero "tornare a fare il loro lavoro", cioè quello che hanno sempre fatto! il concorso ha chiamato molti colleghi in classi di concorso diverse, o in province diverse, anche secondo regole diverse tra GaE e GM... con i blocchi di questi anni c'è stata troppa confusione! al concorso, si è aggiunto anche l'aggiornamento delle graduatorie e molti colleghi hanno cambiato provincia conoscendo le ATTUALI regole di mobilità e facendo progetti di vita... se a questi aggiungiamo anche i 26 mila docenti sos assunti dal piano Carrozza, che magari mai si sarebbero aspettati questo canale così copioso e ora si trovano vincolati per anni... guardate quanta carne al fuoco. Se si sommano queste situazioni, sono probabilmente molti di più i docenti insoddisfatti della loro immissione in ruolo di quelli che hanno "la scuola sotto casa"... quelli sono i vecchi, gli storici che andranno in pensione...
se assumiamo 150 mila persone su quei posti, paradossalmente le categorie più svantaggiate saranno proprio quelle degli immessi in ruolo negli ultimi anni (diciamo, dalla riforma Gelmini in poi...): assunti, male, con regole incerte, spesso con norme capestro, che vedranno i posti a cui ambivano coperti da neoassunti...
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Sei stato esaustivo Gigi 79 ed hai colto in pieno la questione perché non trasmetti queste considerazioni su La buona scuola?
elisadg- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 08.05.11
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Complimenti Gigi79: hai fatto centro!!! Ottime riflessioni e considerazioniiii
alessiomontalto- Messaggi : 470
Data d'iscrizione : 28.06.12
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Grazie delle condivisioni :-)
Non so onestamente quanto dal sito la buona scuola questo genere di riflessioni possa essere preso in considerazione, ma credo sia fondamentale occuparsene perchè la vita della scuola è fatta dalla qualità della vita dei suoi docenti ed è un fattore indispensabile.
Vorrei quindi scrivere un articolo (sperando che lo pubblichino da qualche parte) con queste considerazioni, in modo un po' strutturato, ma credo anche che dovremmo essere in tanti a farle e coinvolgere anche le associazioni sindacali che da sempre hanno parte attiva nella forma del contratto di mobilità e sono consapevoli delle situazioni personali di molti docenti, cosa che sfugge invece ai "politici"... quindi mi muoverei su 2 fronti, uno di tutela dei diritti dei lavoratori e un altro di discussione pubblica anche attraverso canali diversi dalla piattaforma messa a disposizione.
Non che non mi fidi, eh, ma non mi piace tanto l'approccio "scrivete qui... che non si sa se rispondiamo..." Chissà se leggeranno?
Insomma, secondo me non basta, i diritti dei docenti già di ruolo vanno tutelati in altro modo attraverso tavoli di confronto tra persone che si guardano in faccia...
Non so onestamente quanto dal sito la buona scuola questo genere di riflessioni possa essere preso in considerazione, ma credo sia fondamentale occuparsene perchè la vita della scuola è fatta dalla qualità della vita dei suoi docenti ed è un fattore indispensabile.
Vorrei quindi scrivere un articolo (sperando che lo pubblichino da qualche parte) con queste considerazioni, in modo un po' strutturato, ma credo anche che dovremmo essere in tanti a farle e coinvolgere anche le associazioni sindacali che da sempre hanno parte attiva nella forma del contratto di mobilità e sono consapevoli delle situazioni personali di molti docenti, cosa che sfugge invece ai "politici"... quindi mi muoverei su 2 fronti, uno di tutela dei diritti dei lavoratori e un altro di discussione pubblica anche attraverso canali diversi dalla piattaforma messa a disposizione.
Non che non mi fidi, eh, ma non mi piace tanto l'approccio "scrivete qui... che non si sa se rispondiamo..." Chissà se leggeranno?
Insomma, secondo me non basta, i diritti dei docenti già di ruolo vanno tutelati in altro modo attraverso tavoli di confronto tra persone che si guardano in faccia...
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Personalmente ritengo già completamente errato l'approccio in partenza: un forum sulla riforma della scuola dovrebbe essere pubblico perché darebbe a chiunque la possibilità di confrontare le proprie idee con quelle altrui. Labuonascuola allo stato attuale è la proposta autoreferenziale di un piano e l'acquisizione, in ordine sparso e privo di trasparenza delle "reazioni", con una relazione "molti a uno". Non vedo la visibilità di un dibattito se non quella del tutto esterna proprio rispetto allo spazio in cui dovrebbe svilupparsi questo dibattito. Non c'è confronto in questo dibattito esterno, come possiamo aspettarci un confronto e un riscontro alle istanze e ai pareri inoltrati in un flusso misterioso di cui non sapremo nulla al di là di un rapporto finale?GiGi79 ha scritto:
Non che non mi fidi, eh, ma non mi piace tanto l'approccio "scrivete qui... che non si sa se rispondiamo..." Chissà se leggeranno?
Insomma, secondo me non basta, i diritti dei docenti già di ruolo vanno tutelati in altro modo attraverso tavoli di confronto tra persone che si guardano in faccia...
E magari, tra qualche mese, dovremmo gioire per la configurazione di un quadro normativo che, all'insegna dell'autoreferenzialità, ci sarà rifilato come sintesi scaturita dalle proposte dell'uomo della strada.
A pensar male si fa peccato ma...
Ospite- Ospite
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Ricordo solo che la mobilità si basa sulla presenza di cattedre libere: queste ci saranno sempre perché in ogni caso la gente va in pensione.
E' chiaramente una questione di numeri di posti ma anche di concorrenti; la mobilità quindi è tutelabile come istituto e come normativa, ma la scelta è semplice: o ruoli o mobilità.
Anche considerando un periodo di interregno (gestito come???), fra due o tre anni il blocco sarebbe aldilà di ogni norma vincolante. Ed è chiaro che non si potrà fare il bene di tutti, quindi qualcuno ne soffrirà in un senso o nell'altro (sempre che questa riforma passi, ovviamente).
E' chiaramente una questione di numeri di posti ma anche di concorrenti; la mobilità quindi è tutelabile come istituto e come normativa, ma la scelta è semplice: o ruoli o mobilità.
Anche considerando un periodo di interregno (gestito come???), fra due o tre anni il blocco sarebbe aldilà di ogni norma vincolante. Ed è chiaro che non si potrà fare il bene di tutti, quindi qualcuno ne soffrirà in un senso o nell'altro (sempre che questa riforma passi, ovviamente).
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
A prescindere da quello che sarà la riforma, l'anomalia è comunque un'eccessiva presenza di posti vacanti e non il contenimento della mobilità. La mobilità è funzionale e giustamente deve essere il congruo compromesso tra esigenze strutturali di sistema e esigenze personali dei lavoratori, ma non può sostituirsi integralmente all'immissione in ruolo per colmare una grave carenza strutturale. A maggior ragione non si può auspicare esplicitamente il mantenimento di una carenza strutturale per favorire una mobilità che è finalizzata quasi esclusivamente a soddisfare le esigenze personali.
Tra ruoli e mobilità non ho dubbi, anche se questo potrebbe probabilmente limitare le mie aspettative a breve termine e ridurre le probabilità di ottenere un passaggio di cattedra che sto inseguendo da alcuni anni: le immissioni in ruolo devono avere la precedenza per dare stabilità ad un sistema che penalizza le aree marginali. Sono in utilizzazione per il quarto anno in una scuola che beneficia solo dell'organico di fatto. La sua utenza paga questa carenza strutturale, perché si vede cambiare ogni anno la maggior parte degli insegnanti e ogni anno deve iniziare in condizioni di incertezza. Oggi, per la seconda settimana si andrà a scuola con un orario provvisorio di due ore, perché manca ancora la metà degli insegnanti. E' triste vedere ragazzi che, con evidente apprensione, ti chiedono il primo giorno di scuola quanti e quali insegnanti dell'anno precedente ci saranno, perché per loro la continuità didattica è una chimera.
Tra ruoli e mobilità non ho dubbi, anche se questo potrebbe probabilmente limitare le mie aspettative a breve termine e ridurre le probabilità di ottenere un passaggio di cattedra che sto inseguendo da alcuni anni: le immissioni in ruolo devono avere la precedenza per dare stabilità ad un sistema che penalizza le aree marginali. Sono in utilizzazione per il quarto anno in una scuola che beneficia solo dell'organico di fatto. La sua utenza paga questa carenza strutturale, perché si vede cambiare ogni anno la maggior parte degli insegnanti e ogni anno deve iniziare in condizioni di incertezza. Oggi, per la seconda settimana si andrà a scuola con un orario provvisorio di due ore, perché manca ancora la metà degli insegnanti. E' triste vedere ragazzi che, con evidente apprensione, ti chiedono il primo giorno di scuola quanti e quali insegnanti dell'anno precedente ci saranno, perché per loro la continuità didattica è una chimera.
Ospite- Ospite
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Condivido tutto quello che dice Gigi 79. Ma sono appropriate e giuste anche le altre considerazioni... secondo me ruoli e mobilità vanno rivisti insieme. Perché non potrebbe rientrare nell'organico funzionale chi aspira alla mobilità? Allo stato attuale su alcune classi di concorso, anche con un pensionamento, non è possibile avere il trasferimento interprovinciale... lo scenario che stiamo ipotizzando è quello di docenti senza cattedra ma in dotazione provinciale/funzionale, allora, sempre se le condizioni lo permettano, questa può essere una alternativa per chi è lontano da casa e vuole tornare nella sua provincia?
domedome- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 08.07.13
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Io sarei d'accordo nell'allargare la mobilità anche all'organico funzionale, ma mi pare di aver capito da un tecnico del MIUR che ho contattato che loro lo istituiscono PER le nuove immissioni. Almeno, nell'idea c'è questo, se poi si potesse convincerli che prima dei neoimmessi ha senso ampliare le regole della mobilità in due direzioni 1) togliendo vincoli di permanenza (triennale nella provincia e quinquennale su sos) 2) non consentendo solo su cattedre in OF, ma anche su quelle in OD (che sono molte di più), sicuramente un po' di persone che sono entrate in questi anni in modo non molto felice dopo la riforma Gelmini potrebbero essere "sistemati" meglio e, di conseguenza, ridurre in modo "naturale" la richiesta di mobilità per gli anni a venire. Non è scontato, ma è una possibilità plausibile. Se invece si immette in ruolo prima di consentire tutto ciò, ci sarà uno stallo della mobilità dei docenti di ruolo che avrà credo conseguenze piuttosto pesanti sulla motivazione individuale...
GiGi79- Messaggi : 282
Data d'iscrizione : 17.05.12
Località : Milano
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Bisognerebbe sensibilizzare Sindacati e soprattutto qualche politico di turno...con le immissioni in ruolo previste, per noi che aspiriamo alla mobilità non ci sarà speranza di rientro...lo Stato dovrebbe garantire una sorta di maxi mobilità collettiva, che sarebbe tra l'altro a costo zero... ergo, solo dopo aver sistemato i docenti già nel sistema, attuare nuove immissioni...
venusia- Messaggi : 93
Data d'iscrizione : 20.09.12
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Su questo aspetto si scatenerà una vera e propria bagarre. Ipotizziamo che ci siano le 150 mila immissioni in ruolo. Tecnicamente si prospettano tre scenari alternativi:venusia ha scritto:Bisognerebbe sensibilizzare Sindacati e soprattutto qualche politico di turno...con le immissioni in ruolo previste, per noi che aspiriamo alla mobilità non ci sarà speranza di rientro...lo Stato dovrebbe garantire una sorta di maxi mobilità collettiva, che sarebbe tra l'altro a costo zero... ergo, solo dopo aver sistemato i docenti già nel sistema, attuare nuove immissioni...
1) la mobilità si svolgerà solo su un organico di diritto esteso, ossia comprensivo del presunto organico di fatto senza considerare gli organici funzionali. Soluzione plausibile perché la definizione degli organici funzionali richiederà tempo e probabilmente si perfezionerà dopo che si sono concluse le operazioni di mobilità, presumo a luglio-agosto. Questa soluzione ovviamente favorisce i neoimmessi in quanto aumenta la probabilità di trovare un posto nella provincia di iscrizione nelle GAE. Farà invece scontenti gli attuali di ruolo in attesa di un trasferimento nella provincia di origine.
2) la mobilità si svolgerà sugli organici effettivi, ossia compresi anche gli organici funzionali. Ipotesi poco plausibile perché rischia di concentrare tutte le operazioni (mobilità e immissioni) in prossimità dell'inizio dell'anno scolastico e di imballare tutto il sistema. In ogni modo se venisse applicato un criterio del genere, che riconosce una precedenza degli attuali in ruolo a tutti gli effetti, riduce notevolmente le prospettive dei neoimmessi, costretti in maggior numero alla famosa mobilità in ingresso: è evidente che gli organici funzionali, coperti massivamente dai trasferimenti, lascerebbero pochi sbocchi a quelle classi di concorso superaffollate, per le quali le possibilità di assorbimento sono subordinate all'immissione in ruolo in altre province o regioni.
3) la mobilità di svolgerà secondo l'attuale sistema, con eventuale concessione della possibilità di una mobilità temporanea basata sugli organici di fatto e sugli organici funzionali. E qui ne salteranno fuori di tutti i colori, probabilmente si rischierà di avere strascichi fino a ottobre inoltrato a causa di ricorsi e rettifiche. Il sistema in ogni caso favorirebbe principalmente i neoimmessi anche se non escluderei complicazioni che vedrebbero ad esempio una mobilità temporanea generale: neoimmissioni con assegnazione provvisoria in altre province o regioni per coprire i posti lasciati liberi dalla mobilità sull'organico di fatto. Un casino!
Prevedo scannamenti epocali in merito ai criteri di precedenza che si attueranno.
Ospite- Ospite
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
AIUTOOO!!! Che dite addio ai trasferimenti e AP??
Come si farà con bimbi piccoli e famiglie spaccate? Già è stato fatto una volta con duri sacrifici e solo la possibilità di ritornare in zona è stata la motivazione per continuare. ma adesso come si farà?
Come si farà con bimbi piccoli e famiglie spaccate? Già è stato fatto una volta con duri sacrifici e solo la possibilità di ritornare in zona è stata la motivazione per continuare. ma adesso come si farà?
MikaelJJJ- Messaggi : 150
Data d'iscrizione : 19.08.11
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
E allora? Novità sulla mobilità per il prossimo anno??? Secondo me sistema al collasso e ricorsi su ricorsi!!!
domedome- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 08.07.13
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
nessuna novità, non sono decisioni che si prendono dall'oggi al domani
comprensibilmente, c'è molta ansia per le conseguenze che la riforma renzi può avere sugli organici
http://www.orizzontescuola.it/news/insegnanti-ruolo-organico-funzionale-azzerer-possibilit-trasferimento-lettera
comprensibilmente, c'è molta ansia per le conseguenze che la riforma renzi può avere sugli organici
http://www.orizzontescuola.it/news/insegnanti-ruolo-organico-funzionale-azzerer-possibilit-trasferimento-lettera
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
è una provocazione... La stabilizzazione dei precari è solo una manovra che eviterebbe le sanzioni europee. Come saranno tutelate le aspettative di chi aspira alla mobilità o quali saranno le condizioni con cui verranno assunti i precari sono poco chiare. Aspettiamo :-\
domedome- Messaggi : 73
Data d'iscrizione : 08.07.13
Re: CONSEGUENZE PER LA MOBILITà CON LA RIFORMA RENZI
Salve ragazzi sono nuovo in questa conversazione ... e da giorni che mi arrovello il cervello cercando di capire cosa può succedere con l'immissione massiccia dei 149.000 colleghi (per altro giustissima); La logica mi porterebbe a dire che prima di assumere tutti quelli delle GAE, ai quali verrà tra l'altro fatta accettare la mobilità interegionale, dovrebbero consentire, magari gia da gennaio, la mobilità a tutti quelli di ruolo con deroga al blocco triennale, e poi sulla base dei posti che si sono resi vacanti assumere tutti i colleghi delle GAE. Cosa ne pensate ... mi sembra logica la mia proposta.... cercate di porre la questione a tutti i sindacati. Non mi sembra corretto che magari chi non ha mai fatto un giorno di supplenza riesca ad entrare di ruolo solo perchè inserite nelle GAE della provincia dove io vorrei ritornare e io che sono di ruolo da due anni dopo altri 6 di precariato in giro per l'Italia non riesco più ad avere la mobilità e quindi ricongiungermi con la mia famiglia.
Prof76- Messaggi : 77
Data d'iscrizione : 22.01.14
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