Mobilità interprovinciale addio...?
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Mobilità interprovinciale addio...?
Buongiorno a tutti,
ringrazio subito chi mi vorrà chiarire le idee.
Vorrei capire, se possibile, quali saranno le conseguenze reali sui trasferimenti da una regione all'altra dopo tutte queste riforme, prima tra tutte quella dell'organico funzionale.
Sono di ruolo da alcuni anni nella scuola dell'infanzia dopo lustri di precariato ma, ammetto che, di tante innovazioni e cambiamenti subiti, questa mi perplime non poco.
Mi chiedo come sia possibile far correre agli insegnanti il rischio di non potersi mai più spostare dalla regione in cui lavorano.
Non mi riferisco solo agli insegnanti del sud che, da sempre, hanno il comprensibile desiderio di poter tornare nella loro terra d'origine, ma anche a tutti gli altri docenti che potrebbero trovarsi nella necessità di dover cambiare regione lavorativa per svariati motivi.
Le cause infatti possono essere diverse: dal dover seguire il coniuge che a sua volta è costretto a cambiare spesso regione per il suo lavoro, all'avvicinarsi ai genitori anziani per accompagnarli e non lasciarli soli nei loro ultimi anni di vita, all'avvicinarsi ai figli che studiano in una regione diversa, a... a... a... mille altri motivi.
La vita è lunga e le situazioni personali di ognuno di noi diverse, chi può dirsi sicuro di non aver mai bisogno di cambiare regione nell'arco di un intero percorso lavorativo (non dimentichiamoci peraltro che, grazie alle tante riforme, dovremo stare a scuola fino a 70 anni!)?
Obbligare un insegnante a rimanere per sempre legato alla regione in cui attualmente (e sottolineo attualmente) vive e lavora, mi pare una forzatura assurda.
Banalmente ed estremizzando, almeno per strapparci un sorriso pur con tutte queste difficoltà, una maestra, esausta dopo anni di lavoro nelle scuole metropolitane delle gelide e caotiche città, potrebbe provare il desiderio di mollare tutto e fare domanda di trasferimento per la più piccola delle isole del Mediterraneo, in cerca di un po' di pace per i suoi ultimi anni di lavoro, alla ricerca di una scuola piccina, graziosa, e isolata in mezzo al mare ;). Ma, venendole proibito il trasferimento, sarebbe costretta a rimanere nella regione in cui si trova fino ai fatidici 70 anni... ammesso di arrivarci viva ;).
ringrazio subito chi mi vorrà chiarire le idee.
Vorrei capire, se possibile, quali saranno le conseguenze reali sui trasferimenti da una regione all'altra dopo tutte queste riforme, prima tra tutte quella dell'organico funzionale.
Sono di ruolo da alcuni anni nella scuola dell'infanzia dopo lustri di precariato ma, ammetto che, di tante innovazioni e cambiamenti subiti, questa mi perplime non poco.
Mi chiedo come sia possibile far correre agli insegnanti il rischio di non potersi mai più spostare dalla regione in cui lavorano.
Non mi riferisco solo agli insegnanti del sud che, da sempre, hanno il comprensibile desiderio di poter tornare nella loro terra d'origine, ma anche a tutti gli altri docenti che potrebbero trovarsi nella necessità di dover cambiare regione lavorativa per svariati motivi.
Le cause infatti possono essere diverse: dal dover seguire il coniuge che a sua volta è costretto a cambiare spesso regione per il suo lavoro, all'avvicinarsi ai genitori anziani per accompagnarli e non lasciarli soli nei loro ultimi anni di vita, all'avvicinarsi ai figli che studiano in una regione diversa, a... a... a... mille altri motivi.
La vita è lunga e le situazioni personali di ognuno di noi diverse, chi può dirsi sicuro di non aver mai bisogno di cambiare regione nell'arco di un intero percorso lavorativo (non dimentichiamoci peraltro che, grazie alle tante riforme, dovremo stare a scuola fino a 70 anni!)?
Obbligare un insegnante a rimanere per sempre legato alla regione in cui attualmente (e sottolineo attualmente) vive e lavora, mi pare una forzatura assurda.
Banalmente ed estremizzando, almeno per strapparci un sorriso pur con tutte queste difficoltà, una maestra, esausta dopo anni di lavoro nelle scuole metropolitane delle gelide e caotiche città, potrebbe provare il desiderio di mollare tutto e fare domanda di trasferimento per la più piccola delle isole del Mediterraneo, in cerca di un po' di pace per i suoi ultimi anni di lavoro, alla ricerca di una scuola piccina, graziosa, e isolata in mezzo al mare ;). Ma, venendole proibito il trasferimento, sarebbe costretta a rimanere nella regione in cui si trova fino ai fatidici 70 anni... ammesso di arrivarci viva ;).
Miao- Messaggi : 270
Data d'iscrizione : 06.11.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
secondo me qualche spezzone potrebbe restare;)Miao ha scritto:Banalmente ed estremizzando, almeno per strapparci un sorriso pur con tutte queste difficoltà, una maestra, esausta dopo anni di lavoro nelle scuole metropolitane delle gelide e caotiche città, potrebbe provare il desiderio di mollare tutto e fare domanda di trasferimento per la più piccola delle isole del Mediterraneo, in cerca di un po' di pace per i suoi ultimi anni di lavoro, alla ricerca di una scuola piccina, graziosa, e isolata in mezzo al mare
monnaluisa- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 02.11.14
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Miao ha scritto:Buongiorno a tutti,
ringrazio subito chi mi vorrà chiarire le idee.
Vorrei capire, se possibile, quali saranno le conseguenze reali sui trasferimenti da una regione all'altra dopo tutte queste riforme, prima tra tutte quella dell'organico funzionale.
Sono di ruolo da alcuni anni nella scuola dell'infanzia dopo lustri di precariato ma, ammetto che, di tante innovazioni e cambiamenti subiti, questa mi perplime non poco.
Mi chiedo come sia possibile far correre agli insegnanti il rischio di non potersi mai più spostare dalla regione in cui lavorano.
Non mi riferisco solo agli insegnanti del sud che, da sempre, hanno il comprensibile desiderio di poter tornare nella loro terra d'origine, ma anche a tutti gli altri docenti che potrebbero trovarsi nella necessità di dover cambiare regione lavorativa per svariati motivi.
Le cause infatti possono essere diverse: dal dover seguire il coniuge che a sua volta è costretto a cambiare spesso regione per il suo lavoro, all'avvicinarsi ai genitori anziani per accompagnarli e non lasciarli soli nei loro ultimi anni di vita, all'avvicinarsi ai figli che studiano in una regione diversa, a... a... a... mille altri motivi.
La vita è lunga e le situazioni personali di ognuno di noi diverse, chi può dirsi sicuro di non aver mai bisogno di cambiare regione nell'arco di un intero percorso lavorativo (non dimentichiamoci peraltro che, grazie alle tante riforme, dovremo stare a scuola fino a 70 anni!)?
Obbligare un insegnante a rimanere per sempre legato alla regione in cui attualmente (e sottolineo attualmente) vive e lavora, mi pare una forzatura assurda.
Banalmente ed estremizzando, almeno per strapparci un sorriso pur con tutte queste difficoltà, una maestra, esausta dopo anni di lavoro nelle scuole metropolitane delle gelide e caotiche città, potrebbe provare il desiderio di mollare tutto e fare domanda di trasferimento per la più piccola delle isole del Mediterraneo, in cerca di un po' di pace per i suoi ultimi anni di lavoro, alla ricerca di una scuola piccina, graziosa, e isolata in mezzo al mare ;). Ma, venendole proibito il trasferimento, sarebbe costretta a rimanere nella regione in cui si trova fino ai fatidici 70 anni... ammesso di arrivarci viva ;).
Hai ragione.
Pero' c'e' ancora quest'anno come ultima possibilità' per cambiare.
Dall'anno scolastico 2016/2017 sara' con ogni probabilità' quasi impossibile.
L'unica cosa che possiamo fare e' sensibilizzare i sindacati(il 12 avranno un incontro con il ministro Giannini) sulla problematica della mobilita' cercando di ottenere almeno per la prossima mobilita'(marzo 2015),la deroga di tutti le norme che impediscono di fare domanda interprovinciale.
Inoltre un'altra cosa che si può' fare,ed io ho già fatto,e' quello di porre la questione sul sito La buona Scuola.
Se ciascuno di noi scrive,ci sarà' per lo meno la conoscenza di tale questione.
https://labuonascuola.gov.it
seurel- Messaggi : 1624
Data d'iscrizione : 25.01.14
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
seurel ha scritto:
Hai ragione.
Pero' c'e' ancora quest'anno come ultima possibilità' per cambiare.
Dall'anno scolastico 2016/2017 sara' con ogni probabilità' quasi impossibile.
Eh, ma infatti la mia paura è proprio questa... Che ci concedano solo più quest'anno per presentare domanda per cambiare regione.
Ma... è assurdo!!
Un insegnante può averne bisogno già quest'anno come potrebbe averne bisogno tra sei, otto, o dieci anni! Non possiamo sapere nell'oggi quando ci occorrerà poter fruire della possibilità di spostarci, di cambiare, domani.
E' inconcepibile dirci: approfittatene quest'anno, perché dai prossimi anni vi arrangiate, resterete dove siete ora, che vi piaccia o no!!!
Come si può vincolare un docente, che è comunque anche un "libero" (?) cittadino, a rimanere ancorato per il resto dei suoi giorni alla regione in cui oggi lavora? Non si può vincolare una persona al territorio per la vita, suvvia...
Sì, sì, se serve segnaliamo anche alla Buona Scuola, ben volentieri, ma è una questione di tale buon senso che dovrebbero arrivarci da soli i nostri governanti...
Miao- Messaggi : 270
Data d'iscrizione : 06.11.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
scusa ma dove hai letto queste fesserie?seurel ha scritto:Miao ha scritto:Buongiorno a tutti,
ringrazio subito chi mi vorrà chiarire le idee.
Vorrei capire, se possibile, quali saranno le conseguenze reali sui trasferimenti da una regione all'altra dopo tutte queste riforme, prima tra tutte quella dell'organico funzionale.
Sono di ruolo da alcuni anni nella scuola dell'infanzia dopo lustri di precariato ma, ammetto che, di tante innovazioni e cambiamenti subiti, questa mi perplime non poco.
Mi chiedo come sia possibile far correre agli insegnanti il rischio di non potersi mai più spostare dalla regione in cui lavorano.
Non mi riferisco solo agli insegnanti del sud che, da sempre, hanno il comprensibile desiderio di poter tornare nella loro terra d'origine, ma anche a tutti gli altri docenti che potrebbero trovarsi nella necessità di dover cambiare regione lavorativa per svariati motivi.
Le cause infatti possono essere diverse: dal dover seguire il coniuge che a sua volta è costretto a cambiare spesso regione per il suo lavoro, all'avvicinarsi ai genitori anziani per accompagnarli e non lasciarli soli nei loro ultimi anni di vita, all'avvicinarsi ai figli che studiano in una regione diversa, a... a... a... mille altri motivi.
La vita è lunga e le situazioni personali di ognuno di noi diverse, chi può dirsi sicuro di non aver mai bisogno di cambiare regione nell'arco di un intero percorso lavorativo (non dimentichiamoci peraltro che, grazie alle tante riforme, dovremo stare a scuola fino a 70 anni!)?
Obbligare un insegnante a rimanere per sempre legato alla regione in cui attualmente (e sottolineo attualmente) vive e lavora, mi pare una forzatura assurda.
Banalmente ed estremizzando, almeno per strapparci un sorriso pur con tutte queste difficoltà, una maestra, esausta dopo anni di lavoro nelle scuole metropolitane delle gelide e caotiche città, potrebbe provare il desiderio di mollare tutto e fare domanda di trasferimento per la più piccola delle isole del Mediterraneo, in cerca di un po' di pace per i suoi ultimi anni di lavoro, alla ricerca di una scuola piccina, graziosa, e isolata in mezzo al mare ;). Ma, venendole proibito il trasferimento, sarebbe costretta a rimanere nella regione in cui si trova fino ai fatidici 70 anni... ammesso di arrivarci viva ;).
Hai ragione.
Pero' c'e' ancora quest'anno come ultima possibilità' per cambiare.
Dall'anno scolastico 2016/2017 sara' con ogni probabilità' quasi impossibile.
L'unica cosa che possiamo fare e' sensibilizzare i sindacati(il 12 avranno un incontro con il ministro Giannini) sulla problematica della mobilita' cercando di ottenere almeno per la prossima mobilita'(marzo 2015),la deroga di tutti le norme che impediscono di fare domanda interprovinciale.
Inoltre un'altra cosa che si può' fare,ed io ho già fatto,e' quello di porre la questione sul sito La buona Scuola.
Se ciascuno di noi scrive,ci sarà' per lo meno la conoscenza di tale questione.
https://labuonascuola.gov.it
in nessun posto è previsto un cambio dei regolamenti per la mobilità; anzi, con l'aumentare degli organici ci saranno maggiori possibilità di spostarsi nei prossimi anni.
giancarloplaya- Messaggi : 93
Data d'iscrizione : 11.08.13
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
giancarloplaya ha scritto: ...scusa ma dove hai letto queste fesserie?
in nessun posto è previsto un cambio dei regolamenti per la mobilità; anzi, con l'aumentare degli organici ci saranno maggiori possibilità di spostarsi nei prossimi anni.
Ma infatti, non ho mica scritto di aver letto alunchè, ho semplicemente esposto una mia perplessità e una richiesta di chiarimenti ai miei dubbi.
Dunque, visto che tu ti dici sicuro che aumentino le possibilità di spostarsi nei prossimi anni, posso chiederti, per cortesia, di mettere i riferimenti normativi di questa tua certezza? Grazie, mi saresti di grande aiuto!
Sarei la prima ad essere contenta se davvero dovessero aumentare le possibilità di trasferimento senza subire troppi vincoli :).
Miao- Messaggi : 270
Data d'iscrizione : 06.11.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
le norme rimangono invariate: semplicemente se il personale docente di ruolo aumenta di circa 130 mila unità ci saranno 130 mila nuovi posti sui quali spostarsi (lapalissianamente parlando); tutto il resto sono speculazioni senza alcun fondamentoMiao ha scritto:giancarloplaya ha scritto: ...scusa ma dove hai letto queste fesserie?
in nessun posto è previsto un cambio dei regolamenti per la mobilità; anzi, con l'aumentare degli organici ci saranno maggiori possibilità di spostarsi nei prossimi anni.
Ma infatti, non ho mica scritto di aver letto alunchè, ho semplicemente esposto una mia perplessità e una richiesta di chiarimenti ai miei dubbi.
Dunque, visto che tu ti dici sicuro che aumentino le possibilità di spostarsi nei prossimi anni, posso chiederti, per cortesia, di mettere i riferimenti normativi di questa tua certezza? Grazie, mi saresti di grande aiuto!
Sarei la prima ad essere contenta se davvero dovessero aumentare le possibilità di trasferimento senza subire troppi vincoli :).
giancarloplaya- Messaggi : 93
Data d'iscrizione : 11.08.13
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Che dire... speriamo che tu abbia ragione!
Miao- Messaggi : 270
Data d'iscrizione : 06.11.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Anche io ho le vostre stesse paure, in special modo perché sono nel vincolo triennale. Chi lo ha superato, secondo me ha meno da temere, perché se ci sono posti per nuove assunzioni c'è la riserva per la mobilità.
Si potrebbe ipotizzare di togliere il vincolo triennale già dal prossimo anno e consentire almeno un avvicinamento alla sede desiderata, un po ogni anno (intendo in km.).
Si potrebbe ipotizzare di togliere il vincolo triennale già dal prossimo anno e consentire almeno un avvicinamento alla sede desiderata, un po ogni anno (intendo in km.).
denise.romano52- Messaggi : 284
Data d'iscrizione : 24.05.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Secondo me dovrebbero essere assunti a t.i. solo i docenti che devono entrare in classe; gli altri destinati a supplenze, progetti, doposcuola, formazione, attività varie potrebbero essere assunti a t.d.
denise.romano52- Messaggi : 284
Data d'iscrizione : 24.05.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
denise.romano52 ha scritto:Secondo me dovrebbero essere assunti a t.i. solo i docenti che devono entrare in classe; gli altri destinati a supplenze, progetti, doposcuola, formazione, attività varie potrebbero essere assunti a t.d.
Non vedo il motivo, assurdo, di assumere a TD su posti disponibili. Chi ha cambiato provincia, di fatto diminuendo le possibilità di ruolo di chi in quella provincia c'era già, lo ha fatto liberamente. Posto che la mobilità non è un diritto ma solo un'opportunità i docenti di ruolo che vogliono cambiare provincia attenderanno che si liberi qualche posto, d'altra parte sono in ruolo nella provincia che hanno scelto pochi mesi fa mentre altri precari già inseriti in quella provincia e scavalcati sono ancora precari.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
secondo me la logica della cattedra dovrebbe essere superata; mi spiego meglio: dato per assodato che non esisterà più l'OD ma l'OF sarebbe più logico (tolti i casi obbligatori delle 18 ore per continuità didattica) evitare di destinare tutte le 18 ora all'insegnamento frontale e far fare a tutti qualche ora di completamento nelle attività di supporto o di integrazione; un 14+4 o 12 +6 sarebbe molto più logico; sarebbe inoltre il modo per far rimettere in gioco alcuni professori che vivono di certezze didattiche acquisite inoltre gli ultrasessantenni (almeno alcuni) andrebbero tolti dall'insegnamento per reindirizzarli dove forse il loro apporto sarebbe più proficuo; insomma io credo che il passaggio ad OF, se ben gestito, possa veramente essere il volano per la scuola 2.0denise.romano52 ha scritto:Secondo me dovrebbero essere assunti a t.i. solo i docenti che devono entrare in classe; gli altri destinati a supplenze, progetti, doposcuola, formazione, attività varie potrebbero essere assunti a t.d.
giancarloplaya- Messaggi : 93
Data d'iscrizione : 11.08.13
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
gugu ha scritto:...Posto che la mobilità non è un diritto ma solo un'opportunità i docenti di ruolo che vogliono cambiare provincia attenderanno che si liberi qualche posto, d'altra parte sono in ruolo nella provincia che hanno scelto pochi mesi fa mentre altri precari già inseriti in quella provincia e scavalcati sono ancora precari.
E' ingiusto, a mio avviso, pensare che la mobilità su territorio nazionale non sia un diritto.
Non tutti sono in ruolo solo da pochi mesi nella provincia che hanno scelto, c'è anche chi è in ruolo da molti anni (dopo decenni di precariato) in una regione ma che, per circostanze diverse che possono accadere a ciascuno di noi, potrebbe aver bisogno di spostarsi prima o poi nell'arco di una vita intera a scuola.
Non so, secondo me è un problema che riguarda tutti, i più giovani in ruolo come i più anziani: il diritto allo spostamento andrebbe garantito sempre e a tutti.
Miao- Messaggi : 270
Data d'iscrizione : 06.11.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Gugu dimentichi che chi si è spostato anche pochi mesi fa lo ha fatto vigente altre regole e cioè quelle della possibilità di assegnazione provvisoria o mobilità. Nessuno si aspettava queste assunzioni in massa che sconvolgono il ritmo precedente. Chi ha creduto in quel sistema, peraltro decennale, deve essere esiliato a vita o secondo le circostanze deve licenziarsi? Perché non lo hanno detto prima del rinnovo delle graduatorie che si voleva cambiare sistema? Io credo che a maggio Renzi lo sapeva già quello che voleva attuare nella scuola, perché non ha lasciato che ciascuno decidesse dove iscriversi secondo le nuove regole?
Io ti leggo sempre e ti capisco, capisco i tuoi timori ma tu almeno puoi ancora decidere della tua vita ma chi ha deciso è stato anche "ingannato".
Io ti leggo sempre e ti capisco, capisco i tuoi timori ma tu almeno puoi ancora decidere della tua vita ma chi ha deciso è stato anche "ingannato".
denise.romano52- Messaggi : 284
Data d'iscrizione : 24.05.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
denise.romano52 ha scritto:Gugu dimentichi che chi si è spostato anche pochi mesi fa lo ha fatto vigente altre regole e cioè quelle della possibilità di assegnazione provvisoria o mobilità. Nessuno si aspettava queste assunzioni in massa che sconvolgono il ritmo precedente. Chi ha creduto in quel sistema, peraltro decennale, deve essere esiliato a vita o secondo le circostanze deve licenziarsi? Perché non lo hanno detto prima del rinnovo delle graduatorie che si voleva cambiare sistema? Io credo che a maggio Renzi lo sapeva già quello che voleva attuare nella scuola, perché non ha lasciato che ciascuno decidesse dove iscriversi secondo le nuove regole?
Io ti leggo sempre e ti capisco, capisco i tuoi timori ma tu almeno puoi ancora decidere della tua vita ma chi ha deciso è stato anche "ingannato".
Questa storia sta poco in piedi. Nessuno vieta che in una cdc in una provincia vi siano, in un determinato momento, moltissimi posti liberi e dunque si facciano molti ruoli. Chi si è iscritto in quella provincia lo ha fatto liberamente e dunque accetta tutte le conseguenze; non può a due mesi dal ruolo rivendicarne un altro altrove. Le regole ci sono, vanno rispettate sempre non solo quando la contingenza le rende comode.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Una curiosità: ma se ti toccherà di andare in una provincia che non è la tua attuale residenza, dove hai casa, affetti ecc senza sapere quando tornerai, ci andrai? Pensa che io sono a 1600 km
denise.romano52- Messaggi : 284
Data d'iscrizione : 24.05.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Scusate, la domanda di sopra è per Gugu che quando tratta questo argomento tralascia volutamente la parte in cui si scrive che a maggio 2014 si poteva anche pubblicizzare le intenzioni del Governo. Allora si che chi ha deciso è stato cosciente della propria scelta.
gugu perché tanto livore, pensi che se rientrano i docenti che stanno fuori perdi la cattedra vicino casa? Sei forse del Sud, anche Dec è precario, credo del Nord e lo sento molto più sereno.
gugu perché tanto livore, pensi che se rientrano i docenti che stanno fuori perdi la cattedra vicino casa? Sei forse del Sud, anche Dec è precario, credo del Nord e lo sento molto più sereno.
denise.romano52- Messaggi : 284
Data d'iscrizione : 24.05.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Le regole vanno rispettate é vero ed é giusto..è quello che facciamo! la mobilità è prevista dal contratto a cui ci atteniamo.non vedo quale sia il problema? Leggendo gli ultimi articoli in home c'è chi propone una mobilità immediata a chi( con il piano di immissioni che sembra avere qualche punto debole in riferimento all'organico funzionale, rif scheda lettura legge stabilità) verrà assunto in provincia diversa da quella delle Gae...io direi di aspettare e vedere cosa succede.
Ultima modifica di bibi77 il Mar Nov 04, 2014 5:28 pm - modificato 3 volte.
bibi77- Messaggi : 148
Data d'iscrizione : 21.12.13
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
[quote="denise.romano52"]Scusate, la domanda di sopra è per Gugu che quando tratta questo argomento tralascia volutamente la parte in cui si scrive che a maggio 2014 si poteva anche pubblicizzare le intenzioni del Governo. Allora si che chi ha deciso è stato cosciente della propria scelta.
gugu perché tanto livore, pensi che se rientrano i docenti che stanno fuori perdi la cattedra vicino casa?
:-)
gugu perché tanto livore, pensi che se rientrano i docenti che stanno fuori perdi la cattedra vicino casa?
:-)
bibi77- Messaggi : 148
Data d'iscrizione : 21.12.13
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
denise.romano52 ha scritto:Scusate, la domanda di sopra è per Gugu che quando tratta questo argomento tralascia volutamente la parte in cui si scrive che a maggio 2014 si poteva anche pubblicizzare le intenzioni del Governo. Allora si che chi ha deciso è stato cosciente della propria scelta.
gugu perché tanto livore, pensi che se rientrano i docenti che stanno fuori perdi la cattedra vicino casa? Sei forse del Sud, anche Dec è precario, credo del Nord e lo sento molto più sereno.
Io ne avrai solo da guadagnare, la Lombardia si spopolerebbe (anche se dubito si possano creare migliaia di posti al sud ex abrupto, altrimenti se molti tornano tanti altri verranno immessi qui dalla GE visto che i posti al sud saranno già tutti spariti, quindi si sposta la problematica da chi è già entrato in ruolo scegliendo la provincia e non permettendo, di fatto, il ruolo a chi in quella provincia c'era già da anni a chi dovrà essere assunto). Per questo ritengo che le regole sui trasferimenti debbano essere rigidamente rispettate e mantenute.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Anche le regole precedenti devono essere mantenute e rispettate.
denise.romano52- Messaggi : 284
Data d'iscrizione : 24.05.11
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
denise.romano52 ha scritto:Anche le regole precedenti devono essere mantenute e rispettate.
E quali sarebbero?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
Scusa ma interventi del genere mi fanno letteralmente inc....re, ti rendi conto di ciò che sostieni? Superare la "logica della cattedra" (12+6...6 ore di cosa??) e "insegnanti ultrasessantenni tolti dall'insegnamento....(cosa fai li butti giù dalla finestra??).....sono frasi che andrebbero un attimino chiarite, cosa ne pensi?giancarloplaya ha scritto:secondo me la logica della cattedra dovrebbe essere superata; mi spiego meglio: dato per assodato che non esisterà più l'OD ma l'OF sarebbe più logico (tolti i casi obbligatori delle 18 ore per continuità didattica) evitare di destinare tutte le 18 ora all'insegnamento frontale e far fare a tutti qualche ora di completamento nelle attività di supporto o di integrazione; un 14+4 o 12 +6 sarebbe molto più logico; sarebbe inoltre il modo per far rimettere in gioco alcuni professori che vivono di certezze didattiche acquisite inoltre gli ultrasessantenni (almeno alcuni) andrebbero tolti dall'insegnamento per reindirizzarli dove forse il loro apporto sarebbe più proficuo; insomma io credo che il passaggio ad OF, se ben gestito, possa veramente essere il volano per la scuola 2.0denise.romano52 ha scritto:Secondo me dovrebbero essere assunti a t.i. solo i docenti che devono entrare in classe; gli altri destinati a supplenze, progetti, doposcuola, formazione, attività varie potrebbero essere assunti a t.d.
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Mobilità interprovinciale addio...?
per esempio le ultrasessantenni potrebbero essere impiegate da mentor dei giovani: didattica, programmazione, sviluppo delle attività extracurricolari, corsi pomeridiani di approfondimento.giovanna onnis ha scritto:Scusa ma interventi del genere mi fanno letteralmente inc....re, ti rendi conto di ciò che sostieni? Superare la "logica della cattedra" (12+6...6 ore di cosa??) e "insegnanti ultrasessantenni tolti dall'insegnamento....(cosa fai li butti giù dalla finestra??).....sono frasi che andrebbero un attimino chiarite, cosa ne pensi?giancarloplaya ha scritto:secondo me la logica della cattedra dovrebbe essere superata; mi spiego meglio: dato per assodato che non esisterà più l'OD ma l'OF sarebbe più logico (tolti i casi obbligatori delle 18 ore per continuità didattica) evitare di destinare tutte le 18 ora all'insegnamento frontale e far fare a tutti qualche ora di completamento nelle attività di supporto o di integrazione; un 14+4 o 12 +6 sarebbe molto più logico; sarebbe inoltre il modo per far rimettere in gioco alcuni professori che vivono di certezze didattiche acquisite inoltre gli ultrasessantenni (almeno alcuni) andrebbero tolti dall'insegnamento per reindirizzarli dove forse il loro apporto sarebbe più proficuo; insomma io credo che il passaggio ad OF, se ben gestito, possa veramente essere il volano per la scuola 2.0denise.romano52 ha scritto:Secondo me dovrebbero essere assunti a t.i. solo i docenti che devono entrare in classe; gli altri destinati a supplenze, progetti, doposcuola, formazione, attività varie potrebbero essere assunti a t.d.
12 ore in classe e 6 in attività di formazione o in attività di supporto (vicariato, progetti, formazione continua).
A me sembra una cosa naturale, non ci vedo nulla di scandaloso
una cosa che andrebbe fatta per esempio sarebbe la correzione dei compiti a 4 mani: sarebbe il modo migliore per valutare l'insegnamento ma soprattutto per autovalutarsi, chiaramente fatto in ottica costruttiva.
giancarloplaya- Messaggi : 93
Data d'iscrizione : 11.08.13
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