Mobilità interprovinciale addio...?

Promemoria primo messaggio :

Buongiorno a tutti,

ringrazio subito chi mi vorrà chiarire le idee.

Vorrei capire, se possibile, quali saranno le conseguenze reali sui trasferimenti da una regione all'altra dopo tutte queste riforme, prima tra tutte quella dell'organico funzionale.

Sono di ruolo da alcuni anni nella scuola dell'infanzia dopo lustri di precariato ma, ammetto che, di tante innovazioni e cambiamenti subiti, questa mi perplime non poco.
Mi chiedo come sia possibile far correre agli insegnanti il rischio di non potersi mai più spostare dalla regione in cui lavorano.

Non mi riferisco solo agli insegnanti del sud che, da sempre, hanno il comprensibile desiderio di poter tornare nella loro terra d'origine, ma anche a tutti gli altri docenti che potrebbero trovarsi nella necessità di dover cambiare regione lavorativa per svariati motivi.
Le cause infatti possono essere diverse: dal dover seguire il coniuge che a sua volta è costretto a cambiare spesso regione per il suo lavoro, all'avvicinarsi ai genitori anziani per accompagnarli e non lasciarli soli nei loro ultimi anni di vita, all'avvicinarsi ai figli che studiano in una regione diversa, a... a... a... mille altri motivi.
La vita è lunga e le situazioni personali di ognuno di noi diverse, chi può dirsi sicuro di non aver mai bisogno di cambiare regione nell'arco di un intero percorso lavorativo (non dimentichiamoci peraltro che, grazie alle tante riforme, dovremo stare a scuola fino a 70 anni!)?
Obbligare un insegnante a rimanere per sempre legato alla regione in cui attualmente (e sottolineo attualmente) vive e lavora, mi pare una forzatura assurda.
Banalmente ed estremizzando, almeno per strapparci un sorriso pur con tutte queste difficoltà, una maestra, esausta dopo anni di lavoro nelle scuole metropolitane delle gelide e caotiche città, potrebbe provare il desiderio di mollare tutto e fare domanda di trasferimento per la più piccola delle isole del Mediterraneo, in cerca di un po' di pace per i suoi ultimi anni di lavoro, alla ricerca di una scuola piccina, graziosa, e isolata in mezzo al mare ;). Ma, venendole proibito il trasferimento, sarebbe costretta a rimanere nella regione in cui si trova fino ai fatidici 70 anni... ammesso di arrivarci viva ;).

Quando ho aperto l'altra discussione la mia preoccupazione era proprio quella del cortocircuito che si verrà a creare se si assumeranno 150000 precari e non si modificheranno le regole sulla mobilità.

Le assunzioni devono essere proposte prima su tutte le cattedre vacanti in tutta Italia, solo dopo nell'organico funzionale. Chi ha dovuto accettare il ruolo lontano da casa ora vorrà giustamente delle garanzie su come tornare a casa e quando... precari storici o docenti di ruolo devono avere tutti gli stessi interessi, non farsi la guerra.
Io sostengo che bisogna cambiare le regole della mobilità per tutti! La mobilità interprovinciale aperta su tutte le cattedre in organico di diritto e su una quota, stabilita a seconda delle esigenze provinciali, dell'organico funzionale.
Dovrà essere consentita la mobilità provinciale e interprovinciale verso l'organico funzionale sia a chi non ha più la forza di andare in classe e sia a chi vuole tornare a casa, dai propri affetti, anche a costo di fare attività funzionali o il tappabuchi su più scuole e in attesa di una cattedra libera...

questa storia degli affetti non torna: parrebbe che chi è fuori sede di ruolo ha affetti, mentre chi è in Gae nella provincia affetti non ne ha.
magari quelli che sono rimasti nelle province intasate lo hanno fatto proprio per non rinunciare ai propri affetti, accontentandosi di fare un lavoro precario a pochi euro al mese

giancarloplaya ha scritto:questa storia degli affetti non torna: parrebbe che chi è fuori sede di ruolo ha affetti, mentre chi è in Gae nella provincia affetti non ne ha.
magari quelli che sono rimasti nelle province intasate lo hanno fatto proprio per non rinunciare ai propri affetti, accontentandosi di fare un lavoro precario a pochi euro al mese

ok... e se ad un precario della provincia intasata diranno vai in quella vicina che ci sono cattedre libere... proprio per quello mobilità anche su organico funzionale! come? non lo so... magari calcolando in media, sulla base degli anni precedenti un numero di cattedre da assegnare ai trasferimenti... come i DOS della secondaria.

La tutela della mobilità interprovinciale riguarda anche i precari che sono rimasti nelle loro province, la maggioranza di loro sarà "costretta" ad accettare il ruolo lontano da casa e trasferirsi, principalmente, nelle regioni del nord.... se gli immessi in ruolo negli ultimi anni resteranno "bloccati" figuriamoci i prossimi neoassunti...

manux2 ha scritto:La tutela della mobilità interprovinciale riguarda anche i precari che sono rimasti nelle loro province, la maggioranza di loro sarà "costretta" ad accettare il ruolo lontano da casa e trasferirsi, principalmente, nelle regioni del nord.... se gli immessi in ruolo negli ultimi anni resteranno "bloccati" figuriamoci i prossimi neoassunti...

Non è nemmeno pensabile che dei 150.000 posti 100.000 vadano alle regioni del sud per soddisfare docenti di ruolo, docenti spostatisi che oggi vogliono rientrare (che però fino a settembre erano contenti di aver preso il ruolo e scavalcato chi c'era già in quella provincia), quelli iscritti in GE al Nord, quelli rimasti. Io spero vengano decisi contingenti ben precisi e non vengano minimamente modificate le regole, che oltre a creare spostamenti geografici creerebbero tsunami anche tra cdc, con migliaia di docenti che saltano dalle elementari alle superiori mettendo a rischio tutto l'impianto delle nuove assunzioni.

Ciao ragazzi, io penso che non si possa alla fine non tener conto della mobilità, indipendentemente dai risvolti della vicenda, perchè ci troviamo di fronte una riforma che non coinvolge solo una parte dei docenti ma l'intero sistema. La cosa che più mi fa INCAZZARE e che cambiano gli attori ma l'Italia resta sempre il solito PAESE DEI BALOCCHI

gugu ha scritto:

manux2 ha scritto:La tutela della mobilità interprovinciale riguarda anche i precari che sono rimasti nelle loro province, la maggioranza di loro sarà "costretta" ad accettare il ruolo lontano da casa e trasferirsi, principalmente, nelle regioni del nord.... se gli immessi in ruolo negli ultimi anni resteranno "bloccati" figuriamoci i prossimi neoassunti...

Non è nemmeno pensabile che dei 150.000 posti 100.000 vadano alle regioni del sud per soddisfare docenti di ruolo, docenti spostatisi che oggi vogliono rientrare (che però fino a settembre erano contenti di aver preso il ruolo e scavalcato chi c'era già in quella provincia), quelli iscritti in GE al Nord, quelli rimasti. Io spero vengano decisi contingenti ben precisi e non vengano minimamente modificate le regole, che oltre a creare spostamenti geografici creerebbero tsunami anche tra cdc, con migliaia di docenti che saltano dalle elementari alle superiori mettendo a rischio tutto l'impianto delle nuove assunzioni.

Infatti nessuno lo pensa, la maggior parte dei posti andranno nelle regioni del nord e saranno occupati da precari del sud che spereranno (aspetta e spera) di ritornare al nelle loro terre....Voglio vedere chi rinuncerà al contratto a tempo indeterminato... il risultato sarà una classe docente sempre più demotivata e malata....Una soluzione potrebbe essere quella di assumere solo su tutti i posti vacanti e disponibili e lasciare una fetta di organico funzionale alla mobilità e ai sovrannumerari... Ci sarebbero dei ruoli in meno ma maggiori garanzie per tutti anche in un ottica di medio lungo periodo

manux2 ha scritto:...Una soluzione potrebbe essere quella di assumere solo su tutti i posti vacanti e disponibili e lasciare una fetta di organico funzionale alla mobilità e ai sovrannumerari... Ci sarebbero dei ruoli in meno ma maggiori garanzie per tutti anche in un ottica di medio lungo periodo

Cioè non fare ruoli come succede oggi solo per lasciare migliaia di posti in OF da dare a chi arriva a prendere il ruolo e poi va in assegnazione? Cioè che tutto cambi perchè nulla cambi?

http://www.orizzontescuola.it/news/mobilit-organico-funzionale-preoccupa-insegnanti-ruolo-trasferimenti-interprovinciali

Io credo abbia ragione domedome soprattutto quando dice:"Le assunzioni devono essere proposte prima su tutte le cattedre vacanti in tutta Italia, solo dopo nell'organico funzionale. Chi ha dovuto accettare il ruolo lontano da casa ora vorrà giustamente delle garanzie su come tornare a casa e quando....". Ma sono anche d'accordo con Gugu quando dice:"Cioè non fare ruoli come succede oggi solo per lasciare migliaia di posti in OF da dare a chi arriva a prendere il ruolo e poi va in assegnazione? Cioè che tutto cambi perchè nulla cambi?" Ed è proprio per questo che, come pensano molti docenti ed anche esperti del settore, bisognerebbe trovare una giusta sintesi che potrebbe essere la seguente: rifare l'agg. delle GAE e una domanda per vincitori ultimo concorso in cui far esprimere la preferenza di almeno due province ove assumere solo in organico di diritto e solo dopo fare una Grad. nazionale per assumere su Organico funzionale. Di contro bisognerebbe garantire a chi è in OF di poter transitare in OD solo don un certo nr. di anni (potrebbero essere tre), ciò consentirebbe anche la mobilità prov. ed interprov.. Comunque si sentono anche altre ipotesi come quella della grad. nazionale per tutti. Quello che è più importante che tutti i docenti vengano messi in condizione di sapere quali saranno le nuove regole prima dell'assunzione e che la macchina del MIUR si dia una accelerata perchè i tempi stringono.

Luisa68 scrivette:
Quello che è più importante che tutti i docenti vengano messi in condizione di sapere quali saranno le nuove regole prima dell'assunzione e che la macchina del MIUR si dia una accelerata perchè i tempi stringono.

Qualsiasi soluzione tecnica si adotterà produrrà scontenti e probabilmente strascichi di qualche natura.
A parte questo, il MIUR non può darsi un'accelerata in assenza di un impianto normativo, che deve essere ancora definito e approvato in sede legislativa, e di un regolamento di attuazione, che deve ancora essere definito in sede politica, governativa, sindacale.
Che i tempi stringono sono perfettamente d'accordo, è da un paio di mesi che lo dico. La norma andava varata in sede legislativa già a settembre, ma Renzi ha scelto la strada del differimento a gennaio (probabilmente per studiare l'attuazione delle "idee") e della farsa della "consultazione" dei cittadini (probabilmente per attribuire alla "riforma" una facciata di consenso).
Morale: se c'è davvero la volontà politica di assumere i 150 mila precari (o giù di lì) le assunzioni ci saranno sicuramente, del resto è già computato per il 2015 il piano finanziario. Tuttavia, secondo il mio modesto parere, i tempi a disposizione sono irrisori e questo produrrà un'enorme mole di errori tecnici e conseguente caos, che sarà in evidenza a partire dal mese di luglio e si protrarrà, presumo, per buona parte dell'autunno 2015.

http://www.orizzontescuola.it/news/mobilit-2015-contratto-fine-novembre-5mila-soprannumerari-nel-sostegno

Addio ad ogni speranza?

Gian quando dicevo che il MIUR deve dare un’accelerata mi riferivo al censimento che è stato stabilito che si deve fare, nella speranza che si faccia al più presto e che sia, il più possibile, attendibile e non vincolante. Per il resto sono d’accordo con te che occorrono soprattutto i provvedimenti legislativi che dovrebbero essere, peraltro, esaustivi su tutti i fronti per evitare o limitare i ricorsi. Convengo con te quando dici che si doveva partire già a settembre, però bisogna anche dire che se c’è la volontà si può fare. L’importante sarebbe riuscire a fare una norma che riesca almeno a contemplare e disciplinare questi aspetti: la mobilità geografica, le funzioni dell’org. funzionale, i tempi della mobilità annuale (assegnazioni/trasferimenti). Quest’ultimo aspetto sta suscitando malumori anche nei docenti di ruolo perché ci sono incognite sugli anni che ci vorranno per ottenere trasferimenti. Come vedi hai ragione quando dici che ci saranno comunque scontenti. L’unico auspicio, a mio parere, e che si faccia come dicevo prima un provvedimento completo ma che garantisca il più possibile tutti e forse per i precari la soluzione migliore, come ho sentito dire già nel forum e anche nelle proposte sulla buona scuola, è rifare un aggiornamento delle GAE con nuove preferenze sulla base del quadro normativo che sarà cambiato.

http://www.flcgil.it/scuola/mobilita-scuola-2015-2016-avviato-il-confronto-al-miur-per-il-rinnovo-del-contratto-integrativo.flc

seurel ha scritto:http://www.flcgil.it/scuola/mobilita-scuola-2015-2016-avviato-il-confronto-al-miur-per-il-rinnovo-del-contratto-integrativo.flc

Bene.. :-)

Sarà abolito il vincolo di permanenza di tre anni nella provincia di immissione in ruolo?

A0quarantasette ha scritto:Sarà abolito il vincolo di permanenza di tre anni nella provincia di immissione in ruolo?

La logica dovrebbe essere questa... speriamo... anche x chi sta svolgendo l'anno di prova?

bibi77 ha scritto:

A0quarantasette ha scritto:Sarà abolito il vincolo di permanenza di tre anni nella provincia di immissione in ruolo?

La logica dovrebbe essere questa... speriamo... anche x chi sta svolgendo l'anno di prova?

veramente non si è parlato di ciò, anche perchè una decisione del genere non può essere assunta da miur e sindacati

si tratta infatti di un provvedimento legislativo che potrà essere modificato solo con altro provvedimento di medesima natura.

miur e sindacati si limitano a declinare la legge nel contratto

Salve a tutti...ho bisogno di una delucidazione circa la situazione in cui mi trovo...
Nel settembre del 2012 sono entrata di ruolo alla scuola secondaria di primo grado con nomina dalla graduaturia del CO in provincia di Vicenza. A novembre dello stesso anno con nomina sempre da CO sono passata alla scuola secondaria di secondo grado però in provincia di Padova, avendo comunque una nomina giuridica a partire da settembre 2012 ed economica da settembre 2013. Negli anni seguenti 2013/2014 e 2014/2015 ho chiesto l'assegnazione provvisoria in istituti superiori della provincia di Treviso. Tutta questa premessa per sapere se quest'anno posso chiedere il trasferimento (definitivo e non assegnazione provvisoria!!!) in provincia di Treviso? Ho o non ho superato i 3 anni dovuti fuori provincia?

Grazie mille a chiunque mi saprà dare una risposta...
Barbara

Si lo so.. :-) peró non sarebbe male
Io mi auguro che le regole della mobilità non cambino...

barnegri ha scritto:Salve a tutti...ho bisogno di una delucidazione circa la situazione in cui mi trovo...
Nel settembre del 2012 sono entrata di ruolo alla scuola secondaria di primo grado con nomina dalla graduaturia del CO in provincia di Vicenza. A novembre dello stesso anno con nomina sempre da CO sono passata alla scuola secondaria di secondo grado però in provincia di Padova, avendo comunque una nomina giuridica a partire da settembre 2012 ed economica da settembre 2013. Negli anni seguenti 2013/2014 e 2014/2015 ho chiesto l'assegnazione provvisoria in istituti superiori della provincia di Treviso. Tutta questa premessa per sapere se quest'anno posso chiedere il trasferimento (definitivo e non assegnazione provvisoria!!!) in provincia di Treviso? Ho o non ho superato i 3 anni dovuti fuori provincia?

Grazie mille a chiunque mi saprà dare una risposta...
Barbara

devi contare dal 2012

giulia boffa ha scritto:

barnegri ha scritto:Salve a tutti...ho bisogno di una delucidazione circa la situazione in cui mi trovo...
Nel settembre del 2012 sono entrata di ruolo alla scuola secondaria di primo grado con nomina dalla graduaturia del CO in provincia di Vicenza. A novembre dello stesso anno con nomina sempre da CO sono passata alla scuola secondaria di secondo grado però in provincia di Padova, avendo comunque una nomina giuridica a partire da settembre 2012 ed economica da settembre 2013. Negli anni seguenti 2013/2014 e 2014/2015 ho chiesto l'assegnazione provvisoria in istituti superiori della provincia di Treviso. Tutta questa premessa per sapere se quest'anno posso chiedere il trasferimento (definitivo e non assegnazione provvisoria!!!) in provincia di Treviso? Ho o non ho superato i 3 anni dovuti fuori provincia?

Grazie mille a chiunque mi saprà dare una risposta...
Barbara

devi contare dal 2012

Quindi a marzo 2015 posso fare domanda di trasferimento definitiva in provincia di Treviso, visto che partirebbe da settembre 2015 e io avrei superati i 3 anni ?!?

sì

giulia boffa ha scritto:sì

Grazie mille!!!

Giulia ti ringrazio veramente tantissimo...mi hai dato una stupenda notizia!

Non vorrei essere pessimista e apocalittica, ma ciò che è avvenuto in questi anni nella scuola mi induce a esserlo: la Buona scuola è un piano che non ha alcuna validità giuridica, sono slide da conferenza stampa, mai passate all'approvazione del governo o del Parlamento, come anche la Gilda ha puntualizzato. Esso è pertanto una scatola vuota, che in qualsiasi momento può essere riempita con riforme migliori o peggiori di quella prospettata, che a mio avviso è un'autentica sciagura per tutti, anche per i futuri neoimmessi. La stessa Giannini ha detto che verrà modificata. Nella  legge di stabilità si fa riferimento alla Buona scuola come se fosse un atto giuridico, il che rende tale riferimento, in quanto la Buona scuola non ha alcun valore giuridico, pressochè nullo. A Gennaio verranno fatti i provvedimenti ad hoc? Intanto vediamo cosa viene stabilito veramente, in quanto la Buona scuola ha il valore giuridico di un dépliant, e se quanto scritto nella legge di stabilità potrà effettivamente essere realizzato.

Concordo in pieno con chi rivendica il diritto dei docenti più anziani a rimanere nelle classi se lo vogliono. Spererei, invece, per i neoimmessi che si decidesse di ritornare alle cattedre con ore a disposizione come era ad esempio sulla 51 qualche anno fa, ma dubito fortemente che la cosa venga realizzata, in quanto il piano di Renzi è quello di svilire la categoria e in particolare coloro che rimarranno imprigionati nelle maglie dell'organico funzionale. Ci dovremo dimenticare le graduatorie interne con punteggi oggettivi, i trasferimenti in base a punteggi oggettivi, ma saremo sempre più a disposizione dei DS e della loro corte di tirapiedi.

Basterebbe ripristinare i piani orari preriforma Gelmini o abbassare il numero di alunni per classe (cosa che sarebbe sacrosanta anche da punto di vista della sicurezza), eppure queste semplici cose non vengono fatte: perchè?