AP l'unico vincolo è un castigo

Promemoria primo messaggio :

Salve,
chiedo per cortesia che a rispondermi sia chi davvero ha certezza.
Sono titolare ad Ercolano, in provincia di NA.
Ho fatto domanda di trasferimento per la provincia di Salerno, dove risiedono, con me, mia moglie e mio figlio di tre anni.
La provincia di Salerno è immensa e l'ultimo ambito che ho inserito comprende comuni distanti anche oltre 120km da casa mia.
Al momento della compilazione pensavo ovviamente alla possibilità di avvalermi della precedenza su AP.
Ora invece leggo che sarei vincolato, cioè che ottenendo trasferimento su qualunque ambito di Salerno non potrò fare domanda di AP.
In pratica è l'unico vincolo e ci sono cascato in pieno.
E' possibile, mi chiedo, applicare un vincolo di tale portata dopo la scadenza delle domande di trasferimento?
Chiedo inoltre ... Il vincolo varrà per tre anni? Tre anni senza AP?
Se così fosse si tratterebbe di una vera e propria punizione, un castigo ingiusto.

Grazie dell'attenzione

@Stefania Biancani: un saluto e buon pomeriggio! :-)

Ma veramente fai post così?

arrubiu ha scritto:Ma veramente fai post così?

Cosa c' è di male? Niente!

Che questo è un forum in cui si discute di cose di scuola?

In ogni caso: salvati.

nebulanebula ha scritto:http://m.tecnicadellascuola.it/archivio/item/30930-altro-chiarimento-sulla-assegnazione-provvisoria-2017-2018.html
Qui si parla di possibilità di normale richiesta di ap provinciale anche per chi ha ottenuto la provincia di ricongiungimento

http://www.tecnicadellascuola.it/item/30930-altro-chiarimento-sulla-assegnazione-provvisoria-2017-2018.html


docenti trasferiti dal primo settembre 2017, potranno richiedere l’assegnazione provvisoria provinciale se hanno motivi di precedenza e non sono stati trasferiti  nel comune di ricongiungimento

salento12 ha scritto:

arrubiu ha scritto:

manaus ha scritto:Praticamente ognuno dà una sua versione e il Miur non interviene a chiarire. D'altronde il testo è contraddittorio e non arrivo a capire a chi possa giovare questo vincolo.

Posso immagine che il Miur darà spiegazioni. Deve anche dare le date entro cui bisognerà presentare AP, quindi qualcosa dovranno dire, nella speranza chiariscano.

A chi può giovare? Giovare a nessuno, ma il problema è diverso.
Fino a pochi giorni fa si dava per buono che non ci sarebbe stata deroga al vincolo triennale.
Poi l'apertura, ma con molti "ma".

Si tratta di un'apertura, niente da dire, MA, escludendo sostegno, i posti per le AP curricolare, soprattutto al sud, non sono molti anzi.
Si tratta di un'apertura, niente da dire, MA hanno cambiato di molto i requisiti per cui è possibile chiederla: genitori SOLO se non sposati o senza figli, genitori solo conviventi (così pare).
Si tratta di un'apertura, niente da dire, MA hanno messo nero su bianco che i contratti regionali non possono integrare.

Tutto questo ledendo diritti dei lavoratori che forse consideravamo acquisiti, ma i sindacati firmatari hanno ben pensato di firmare lo stesso.

Non voglio riaprire polemiche, ma la campagna stampa, fatta da alcuni, incentrata su inesistenti questioni di continuità didattica ha forse messo in ombra il motivo *vero* che regge l'istituto delle assegnazioni provvisorie, ovvero il diritto ad avvicinarsi ai propri cari, se ovviamente ci sono posti su cui spostarsi (e ci sono).

La sintesi? Al di là degli addetti ai lavori, o dei docenti penalizzati da questo passo indietro, il governo potrà vantarsi di avere tolto il vincolo triennale, magari dicendo di andare incontro alle esigenze dei poveri nastrini rossi.
E magari questa cosa della convivenza non solo non verrà corretta, ma sarà ribadita nei prossimi contratti. Magari anche quelli per la mobilità, per cui niente punti di ricongiungimento se non si convive col genitore.

Concordo con l'approccio di ARRUBIU alla problematica.
Sicuramente più ampia di molte altre.
Secondo me, non confermato il vincolo triennale, dovevano lasciare tutto come l'anno scorso.
Senza se e senza ma.
Tutti si fossilizzano sulla convivenza, genitori, parenti e affini, per attagliare l'interpretazione a loro stessi, ma non si accorgono dei macro e dico macro errori in cui sono incappati quelli del MIUR e i sindacati che lo hanno firmato.
Altro esempio: 104 per parenti e affini fino al terzo grado non è necessaria la convivenza ma solo il requisito di esclusività. Questo non lo dico io, il MIUR o i sindacati, ma la legge dello Stato e la numerosa giurisprudenza in merito.
La gatta frettolosa...
saluti

Il discorso della convivenza con il parente disabile , secondo me, non è un errore o una svista ma è stato fatto di proposito visto lo scandalo delle 104 false. Sembra più un monito " vuoi usufruire della 104 del tuo prozio e allora tienilo a casa e accudiscilo"
Potrei sbagliarmi, ovviamente, ma in Sicilia, ultimamente ne stiamo vedendo delle belle, quindi ci sta

cosa si intendere per:" in caso si abbia la precedenza"

Un’altra richiesta che ci è stata fatta è quella di sapere se possono fare domanda di assegnazione provvisoria i docenti che avendo ottenuto il trasferimento nella provincia di residenza, ambiscano a muoversi in altra scuola o comune della provincia di trasferimento.
La risposta è affermativa

in caso si abbia la precedenza

, si tratta di una normale assegnazione provvisoria provinciale. Tali docenti trasferiti dal primo settembre 2017, potranno richiedere l’assegnazione provvisoria provinciale se hanno motivi di precedenza e non sono stati trasferiti nel comune di ricongiungimento , allo stesso modo di chi è già titolare nella stessa provincia.

precedenza ex art 13 del contratto sulla mobilità, chi non ha precedenze non produce domanda di assegnazione provvisoria

ok grz..quindi chi ottiene il trasferimento nella propria provincia di residenza, pur in un comune o ambito diverso,senza nessuna precedenza, anche se ha i requisiti per chiedere Ap, non può fare domanda ?

secondo quanto si legge in rete (a scriverlo sono anche sindacati firmatari) NO, purtroppo.

anche se leggevo delle cose contrastanti, in quando i sindacati firmatari hanno chiesto delle delucidazioni al MIR

http://www.tecnicadellascuola.it/item/30945-oggi-al-miur-incontro-per-chiarire-alcuni-aspetti-del-ccni-della-mobilita-annuale.html

Alcuni punti dell’ipotesi del CCNI sulla mobilità annuale non sono stati scritti correttamente, suscitando contestazioni e diverse interpretazioni.
Oggi al Miur sono stati convocati i sindacati per trattare alcuni aspetti di chiarimento e di interpretazione dell’ipotesi di CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del 2017/2018.
Uno dei punti che ha creato non poche contestazioni e anche numerose pressioni da parte degli iscritti ai sindacati firmatari dell’ipotesi di CCNI firmata il 21 giugno 2017, è quello sul ricongiungimento al “convivente” purché la stabilità della convivenza sia anagraficamente certificata.
C’è chi sostiene che il termine “convivente” non seguito dalla dicitura “compresi parenti e affini”, riferito al ricongiungimento del docente in ambito di assegnazione provvisoria, limiti l’opportunità di ricongiungersi al proprio compagno o compagna di vita che costituisce una coppia di fatto.
A tal proposito c’è chi fa notare che per l’assegnazione provvisoria del personale Ata la dicitura “compresi i parenti e gli affini” non sia stata soppressa e che quindi mentre per gli Ata il ricongiungimento per assegnazione provvisoria si estende a qualsiasi tipo di convivenza, per il personale docente questa estensione non esiste e si considera il termine convivente nella sua accezione restrittiva di compagno di vita anagraficamente riconosciuto.
Nell’attendere l’ufficialità delle decisioni del Miur che dovrebbero arrivare in giornata, ripetiamo che con il termine “convivente” si intende non solo il convivente delle unioni civili o quello cosiddetto "more uxorio", ma anche per esempio la convivenza anagrafica con il nonno o il fratello. Se così non fosse verrebbe commessa una palese ingiustizia tra il personale Ata e quello docente, dove i primi si possono ricongiungere a qualsiasi convivente, purché la stabilità della convivenza sia anagraficamente certificata, mentre i secondi verrebbero discriminati.
Inoltre c’è da precisare il fatto che il ricongiungimento al genitore dovrebbe prescindere dall’effettiva convivenza con il docente richiedente. Anche sulla possibilità dei docenti che hanno avuto il trasferimento nella provincia di residenza di poter fare la domanda di assegnazione provvisoria o di vedersi negata questa opportunità, ci sarebbe bisogno di un ulteriore chiarimento. Le richieste dei docenti ai propri sindacati di riferimento sono molte ed hanno bisogno di precisazioni e rassicurazioni.
Attendiamo le precisazioni da parte dell’Amministrazione e come intenda divulgarle per fare in modo che gli uffici scolastici agiscano in modo univoco e uniforme.

nebulanebula ha scritto:http://m.tecnicadellascuola.it/archivio/item/30930-altro-chiarimento-sulla-assegnazione-provvisoria-2017-2018.html
Qui si parla di possibilità di normale richiesta di ap provinciale anche per chi ha ottenuto la provincia di ricongiungimento

Quello si capisce molto bene anche dall'art.7
Il problema è che nelle precedenze (art.13), in questo caso, non è contemplato l'avvicinamento a figlio di età inferiore ai 6 anni.
E' gravissimo!

infatti l'interpretazione di OS non convince sotto tanti profili ( posto che l'articolo 7 è stato scritto da schifo) anche perchè hanno pubblicato due interventi in cui affermano una cosa e poi fanno l'esempio per altra fattispecie...non mi sembra che la chiarezza in quest'ultimo periodo sia il loro forte ma tant'è; il divieto di fare ap provinciale all'interno della provincia di ricongiungimento ottenuta a seguito di mobilità andava specificato in modo chiaro ed a caratteri in grassetto nero ( e non lo puoi derivare per esclusione come fa OS); anche nell'ultimo intervento di OS sulla questione mi sembra che dicano una cosa ovvia: se da milano mi trasferisco a seguito di mobilità in uno dei tanti ambiti del comune di napoli, comune in cui ha la residenza la mia famiglia ( mogli e figli mettiamo pure di età sotto i 6 anni) e la cosa non mi è gradita perchè l'ambito o la scuola ottenuta distano molto dalla mia residenza non potrò più chiedere ap per ricongiungimento perchè sarebbe una domanda prodotta all'interno del comune di titolarità, chiaro no...se invece la mia famiglia risiede in un qualunque comune diverso da napoli allora potrò chiedere ap provinciale per ricongiungimento essendo per il 2017/18 titolare su napoli

ma non sta nè in cielo nè terra che per fare ap provinciale per il comune di ricongiungimento essendo titolare in altro comune della stessa provincia devi possedere i requisiti ex art 13, ma solo coniuge o figli

l'interpretazione di os è quella prevalente, molti sindacati seguono quella corrente di pensiero, altri siti specialistici hanno prima affermato la possibilità di chiedere ap prov anche per coloro i quali abbiano ottenuto trasf inter nella prov di ricong e poi hanno "ritrattato"

No. Il vincolo vale per tutta la provincia.
Se ottieni Napoli dopo trasferimento non potrai fare assegnazione provinciale per provincia di napoli,
salvo avere precedenze. Il figlio con meno di 6 o 3 anni non conta più niente ad esempio.

tale scelta comporta una macroscopica disparità di trattamento posta in essere dall'amministrazione, ma la cosa non mi stupisce, ci rendiamo conto del modo in cui hanno scritto l'art 7? e poi ci lamentiamo delle prove sostenute dai nostri studenti a scuola o all'università.

washburnD14 ha scritto:No. Il vincolo vale per tutta la provincia.
Se ottieni Napoli dopo trasferimento non potrai fare assegnazione provinciale per provincia di napoli,
salvo avere precedenze. Il figlio con meno di 6 o 3 anni non conta più niente ad esempio.

amaramente è l'interpretazione dominante

i divieti si scrivono in modo chiaro e leggibile...possibilmente in lingua italiana: se dall'incontro di oggi, resosi necessario perchè qualcuno al miur e tra i sindacalisti non sanno scrivere in italiano con senso compiuto ( soggetto, predicato verbale, complemento oggetto), dovesse emergere questa volontà di vietare ap provinciale nella provincia di ricongiungimento ottenuta dalla mobilità allora domani pomeriggio una bella raccomandata postale all'usp di titolarità e ci togliamo il pensiero...

l' interpretazione di OS non è prevalente; altri siti che trattano di scuola, anche se velatamente, stanno sostenendo che OS sta prendendo un abbaglio...

matissebianca7 ha scritto:l' interpretazione di OS non è prevalente; altri siti che trattano di scuola, anche se velatamente, stanno sostenendo che OS sta prendendo un abbaglio...

tali siti hanno ritrattato

matissebianca7 ha scritto:infatti l'interpretazione di OS non convince sotto tanti profili ( posto che l'articolo 7 è stato scritto da schifo) anche perchè hanno pubblicato due interventi in cui affermano una cosa e poi fanno l'esempio per altra fattispecie...non mi sembra che la chiarezza in quest'ultimo periodo sia il loro forte ma tant'è; il divieto di fare ap provinciale all'interno della provincia di ricongiungimento ottenuta a seguito di mobilità andava specificato in modo chiaro ed a caratteri in grassetto nero ( e non lo puoi derivare per esclusione come fa OS); anche nell'ultimo intervento di OS sulla questione mi sembra che dicano una cosa ovvia: se da milano mi trasferisco a seguito di mobilità in uno dei tanti ambiti del comune di napoli, comune in cui ha la residenza la mia famiglia ( mogli e figli mettiamo pure di età sotto i 6 anni) e la cosa non mi è gradita perchè l'ambito o la scuola ottenuta distano molto dalla mia residenza non potrò più chiedere ap per ricongiungimento perchè sarebbe una domanda prodotta all'interno del comune di titolarità, chiaro no...se invece la mia famiglia risiede in un qualunque comune diverso da napoli allora potrò chiedere ap provinciale per ricongiungimento essendo per il 2017/18 titolare su napoli

sono perfettamente d'accordo!
l'art. 7 dice: chi può chiedere ap? Chi ha i figli a cui ricongersi. Io ce l'ho,basta. Un giudice non avrebbe dubbi sull'interpretazione dell'articolo. Un divieto dovrebbe essere stato esplicitato.

poi non capisco come si possa accordare precedenza per i genitori con figli di età minore di sei anni nelle domande di assegnazione provinciale e allo stesso tempo non solo negare, alle stesse persone nelle medesime condizione, la precedenza ma addirittura la possibilità stessa di produrre domanda ed in base a quale criterio?? temporale, cioè se la titolarità è riferita al 2016/2017 o sopravvenuta al 2017/18... un abominio giuridico

alesss74 ha scritto:

matissebianca7 ha scritto:l' interpretazione di OS non è prevalente; altri siti che trattano di scuola, anche se velatamente, stanno sostenendo che OS sta prendendo un abbaglio...

tali siti hanno ritrattato

PSN e TS no