Down che sbava e piange
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Down che sbava e piange
Promemoria primo messaggio :
Solitamente quante ore di sostegno vengono assegnate a un ragazzino di prima superiore con gravissima sindrome di Down? Mi sono ritrovata in classe questo tenerissimo virgulto, davvero tenero che però sembra abbia al massimo 4 anni. Voglio sperare che gli siano affidate 18 ore con una o due insegnanti di sostegno perché sarebbe impossibile gestire la classe da sola. Stamattina l'ho tenuto accanto a me e l'ho fatto disegnare ma dopo 10 minuti si è messo a piangere mi ha pure sbavato sulla spalla voleva curiosare nella mia borsa faceva i versi cantava, tutto ciò che fa un bambino di 4 anni per attirare l'attenzione. Ok poverino mica colpa sua ma dove sta la prof di sostegno???
Solitamente quante ore di sostegno vengono assegnate a un ragazzino di prima superiore con gravissima sindrome di Down? Mi sono ritrovata in classe questo tenerissimo virgulto, davvero tenero che però sembra abbia al massimo 4 anni. Voglio sperare che gli siano affidate 18 ore con una o due insegnanti di sostegno perché sarebbe impossibile gestire la classe da sola. Stamattina l'ho tenuto accanto a me e l'ho fatto disegnare ma dopo 10 minuti si è messo a piangere mi ha pure sbavato sulla spalla voleva curiosare nella mia borsa faceva i versi cantava, tutto ciò che fa un bambino di 4 anni per attirare l'attenzione. Ok poverino mica colpa sua ma dove sta la prof di sostegno???
boston- Messaggi : 1371
Data d'iscrizione : 16.09.10
Re: Down che sbava e piange
Quoto. Devi mettere nero su bianco quanto accade.
Adesso, in quanto coordinatrice di classe, dovresti avere la possibilità di parlare con i genitori, ma prima io sentirei la referente di sostegno (esiste in quella scuola?), in modo da cercare di chiarire la situazione e di trovare le strategie migliori.
Ci vuole l'insegnante di sostegno, ci vuole l'educatore, bisogna pianificare l'orario... l'usp DEVE concedere le risorse a cui questo ragazzo e la classe hanno diritto.
Non a caso il sostegno è "sulla classe": serve al ragazzo ma anche ai suoi compagni. Lasciare l'uno e gli altri allo sbando non ha alcun senso. Poi naturalmente ci sono le vostre esigenze di docenti, ma innanzitutto è il benessere dei ragazzi (tutti) a dover essere salvaguardato.
Adesso, in quanto coordinatrice di classe, dovresti avere la possibilità di parlare con i genitori, ma prima io sentirei la referente di sostegno (esiste in quella scuola?), in modo da cercare di chiarire la situazione e di trovare le strategie migliori.
Ci vuole l'insegnante di sostegno, ci vuole l'educatore, bisogna pianificare l'orario... l'usp DEVE concedere le risorse a cui questo ragazzo e la classe hanno diritto.
Non a caso il sostegno è "sulla classe": serve al ragazzo ma anche ai suoi compagni. Lasciare l'uno e gli altri allo sbando non ha alcun senso. Poi naturalmente ci sono le vostre esigenze di docenti, ma innanzitutto è il benessere dei ragazzi (tutti) a dover essere salvaguardato.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: Down che sbava e piange
Ovvio che ci risiamo sempre. Le malattie non passano senza medici e terapie.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Down che sbava e piange
boston ha scritto:Vorrei tornare sul pezzo se permettete visto che la cosa riguarda me. Oggi sono stata nominata coordinatrice di classe.. che gioia. Una classe a cui mancano tuttora parecchi insegnanti oltre che il sostegno. Adesso come coordinatrice avrò più oneri quindi voglio capire come muovermi. Ho mandato mail certificata alla ds per chiederle un colloquio visto che sono in succursale e in sede centrale lei è sempre irreperibile. Stamattina la prima ora, a detta del collega di mat, il ragazzo è stato più gestibile, (un po' ha dormito) per poi recuperare nella seconda e ricominciare a fare casino. La terza ora, non avendo lezione e mossa da pietà verso una collega semi esaurita che mi ha chiesto aiuto l'ho portato fuori dalla classe e nel rapporto 1 a 1 è stato molto più disponibile. Se gli metti in mano una matita pasticcia sul foglio tutto contento, si stufa dopo 10 minuti e devi affidargli un altro compito. Risponde a domande elementari, come ti chiami, quanti anni hai, se già gli chiedi dove abita non sa rispondere. Io credo che non capisca neppure dove si trovi. E resto dell'idea che lasciarlo in classe insieme a tutti gli altri compagni sia la scelta più sbagliata. Per gli altri e anche per lui che è incapace di interagire. Troppa gente lo spaventa. Rimane il problema della sua fisicità che non sa contenere e che ovviamente va risolto in qualche modo. E io come non so.
Intanto in segreteria ho chiesto il numero della madre e ancora non mi è stato dato.
We'll see.
chiedo, per capire meglio la situazione......
mi si è accesa una lampadina nel momento in cui hai detto che risponde a domande elementari (vorrei capire.... non capisce altre domande? lessico? parla?) e sembra che non sappia dove sia...
usa le pcs? I suoi comportamenti problema potrebbero nascere da una difficoltà di comunicazione...
magari in un raccoglitore foto dei compagni e dei prof...da far vedere ogni giorno...
al fuori della porta di ogni aula da lui frequentata si potrebbe mettere il simbolo di ciò che si andrà a fare in quell'aula (es. classe : stare seduti e ascoltare la prof, bagno: simbolo del wc....), tenere questi simboli in un raccoglitore con dello stretch e ogni volta attaccar eil simbolo giusto alla porta giusta. Trovare pcs con attività, fare una striscia delle attività per anticipare ciò che si andrà a fare.....
sono idee buttate così. alla rinfusa.... da come dici potrebbe essere questa la causa della sua agitazione
infine, alcune idee
http://online.scuola.zanichelli.it/educazionespeciale/il-libro/
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Re: Down che sbava e piange
poi , se posso.. parliamo di liceo? tecnico? professionale? se puoi dirlo...
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Re: Down che sbava e piange
cricco84 ha scritto:poi , se posso.. parliamo di liceo? tecnico? professionale? se puoi dirlo...
E secondo te uno così potrebbe mai frequentare un liceo? È in un professionale alberghiero e se posso dirla tutta ed essere franca senza tanti giri di parole non capisce veramente un cazzo. Ha certo difficoltà di comunicazione ma perché non comprende, non ci arriva proprio, avrà grosse lesioni cerebrali, ma che ne so. Non ho letto la diagnosi per ora non so niente, mi baso solo su quello che vedo. Non so cosa siano i pcs. Ci sono parecchi altri alunni h in questa scuola, in un'altra classe ne ho uno che non parla, colora compulsivamente e basta ma è pacifico e amato dai compagni e se ne sta tranquillamente in classe. Ma questo no invece, questo è davvero un caso allucinante.
boston- Messaggi : 1371
Data d'iscrizione : 16.09.10
Re: Down che sbava e piange
Si può dire che non comunica ma tra non comunicare e non capire c'è una grande differenza.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Down che sbava e piange
boston ha scritto:cricco84 ha scritto:poi , se posso.. parliamo di liceo? tecnico? professionale? se puoi dirlo...
E secondo te uno così potrebbe mai frequentare un liceo? È in un professionale alberghiero e se posso dirla tutta ed essere franca senza tanti giri di parole non capisce veramente un cazzo. Ha certo difficoltà di comunicazione ma perché non comprende, non ci arriva proprio, avrà grosse lesioni cerebrali, ma che ne so. Non ho letto la diagnosi per ora non so niente, mi baso solo su quello che vedo. Non so cosa siano i pcs. Ci sono parecchi altri alunni h in questa scuola, in un'altra classe ne ho uno che non parla, colora compulsivamente e basta ma è pacifico e amato dai compagni e se ne sta tranquillamente in classe. Ma questo no invece, questo è davvero un caso allucinante.
Mi meraviglio che una professionista parli così. Non ei con glila amici al bar, ma in un forum pubblico. La parola cazzo usala a casa tua.
Non capisce il verbale ma potrebbe capire il visivo. Per questo parlavo di comunicazione aumentativa alternativa. Dovrebbe portare, se non altro, a calmare lo studente poiché gli mostra ciò che farà. Mi viene però da pensare, visto i toni, che ti rivolgi a noi per capire come togliertelo di torno, più che per capire come gestire la situazione.
Ospite- Ospite
Re: Down che sbava e piange
Spring ha scritto:Ma il senso di tutto ciò quale sarebbe?chicca70 ha scritto:Si può dire che non comunica ma tra non comunicare e non capire c'è una grande differenza.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
Che aspettative hanno i genitori? (perchè il ragazzo ovviamente non se lo pone neanche il problema)
Non hanno aspettative scolastiche ma ambientali. Cercano un luogo più tranquillo, possibilmente senza bulli. Questo proprio perché il figlio non può raggiungere un diploma. Se l'handicap è lieve e un diploma può essere raggiunto, è evidente che ciò è possibile solo in un professionale.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Down che sbava e piange
cricco84 ha scritto:boston ha scritto:cricco84 ha scritto:poi , se posso.. parliamo di liceo? tecnico? professionale? se puoi dirlo...
E secondo te uno così potrebbe mai frequentare un liceo? È in un professionale alberghiero e se posso dirla tutta ed essere franca senza tanti giri di parole non capisce veramente un cazzo. Ha certo difficoltà di comunicazione ma perché non comprende, non ci arriva proprio, avrà grosse lesioni cerebrali, ma che ne so. Non ho letto la diagnosi per ora non so niente, mi baso solo su quello che vedo. Non so cosa siano i pcs. Ci sono parecchi altri alunni h in questa scuola, in un'altra classe ne ho uno che non parla, colora compulsivamente e basta ma è pacifico e amato dai compagni e se ne sta tranquillamente in classe. Ma questo no invece, questo è davvero un caso allucinante.
Mi meraviglio che una professionista parli così. Non ei con glila amici al bar, ma in un forum pubblico. La parola cazzo usala a casa tua.
Non capisce il verbale ma potrebbe capire il visivo. Per questo parlavo di comunicazione aumentativa alternativa. Dovrebbe portare, se non altro, a calmare lo studente poiché gli mostra ciò che farà. Mi viene però da pensare, visto i toni, che ti rivolgi a noi per capire come togliertelo di torno, più che per capire come gestire la situazione.
Questo era chiaro fin dai primi interventi .
Onestamente avevo sperato in uno spiraglio di apertura dopo che le hai dato preziose indicazioni ma non era questa la sua richiesta.
Peccato, situazione davvero allucinante per quel ragazzo.
Re: Down che sbava e piange
@Galadriel,
ho letto ciò che hai scritto (tra le varie pagine di post inutili non lo ritrovo per cui non lo quoto)
sì, sono d'accordo
ho letto ciò che hai scritto (tra le varie pagine di post inutili non lo ritrovo per cui non lo quoto)
sì, sono d'accordo
Re: Down che sbava e piange
Galadriel ha scritto:Ire ha scritto:Non parlatemi di stanchezza del politically correct perchè
ritardato
parcheggio
rimbalzo
senza occuparmi anche
continua a toccarmi
non sono parole semplicemente scorrette: sono parole che evidenziano il fastidio che prova un docente nei confronti della disabilità
Un docente di scuola pubblica infastidito dalla disabilità non è particolarmente portato al lavoro che sta facendo. Sempre meglio il tutoraggio uno a uno con un ragazzino che non ha problemi di sorta.
Il discorso sul diritto degli altri di non essere penalizzati dalla sua presenza è un discorso che nella scuola pubblica non è accettabile: la scuola pubblica è lo spaccato della società e nella società i disabili ci sono, è necessario imparare a conviverci, è necessario imparare con loro e far imparare loro ad ottenere il massimo ottenibile è necessario imparare che si va avanti tutti insieme, regolando il passo.
O li ammazziamo ma questo è stato già provato e non ha portato a nulla di buono
Detto questo: è folle che non ci si sia assicurati di avere pronte tutte le figure di sostegno già dal primo giorno. Il ragazzino si sarà trovato preoccupato, spaventato, disorientato in un ambiente nuovo sentendo sulla pelle la fatica degli altri al contatto con lui.
I docenti tutti dovrebbero sollecitare, la famiglia dovrebbe martellare forte per obbligare il ds o il mondo intero coinvolto in queste decisioni a darsi una mossa veloce ed efficace.
Questo ragazzo non può soffrire tanto.
Ire, mi sono espressa male. Sono stanca non del politically correct, ma di chi dice di esserne stanco. Ultimamente "politicamente scorretto" o "buonista" sono espressioni usate da chi dice cose o molto cattive, o talvolta razziste.
Scusatemi ma per tutti i contenuti del thread, non ce la faccio a riprenderli. Ci sono pagine - mi pare - di sproloqui.
sì, ma era tra gli ultimi. Persino io che faccio tanta fatica nelle lenzuolate l'ho ripescato con facilità. Ecco qua. facile facile.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Down che sbava e piange
chicca70 ha scritto:Si può dire che non comunica ma tra non comunicare e non capire c'è una grande differenza.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
Non è un caso che qui a Bologna spesso i ragazzi certificati frequentino il liceo psico-pedagogico o quello artistico (era Tellina che si chiedeva il perché milioni di lenzuolate fa?): sono ambienti più tranquilli rispetto ai professionali, sempre parlando in generale.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: Down che sbava e piange
Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Si può dire che non comunica ma tra non comunicare e non capire c'è una grande differenza.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
Non è un caso che qui a Bologna spesso i ragazzi certificati frequentino il liceo psico-pedagogico o quello artistico (era Tellina che si chiedeva il perché milioni di lenzuolate fa?): sono ambienti più tranquilli rispetto ai professionali, sempre parlando in generale.
A Modena lo stesso. Anche al classico.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Down che sbava e piange
In questa discussione ho letto commenti ed opinioni francamente imbarazzanti.
Io chiedo ufficialmente che questo schifo sia cancellato in toto.
Frasi come "non capisce un cazzo", "il down" e i bei discorsi sui disabili con legge 68/99 che rubano il posto ai normodotati non possono stare in un forum PUBBLICO di docenti.
Chiedo alla redazioni di cancellare questo abominio.
Io chiedo ufficialmente che questo schifo sia cancellato in toto.
Frasi come "non capisce un cazzo", "il down" e i bei discorsi sui disabili con legge 68/99 che rubano il posto ai normodotati non possono stare in un forum PUBBLICO di docenti.
Chiedo alla redazioni di cancellare questo abominio.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Down che sbava e piange
Il problema, a mio parere, andrebbe visto da un punto di vista diverso.
Sarebbe l'abominio della attribuzione di una cattedra ad un docente che pensa certe cose quello da cancellare.
Togliere solo la possibilità di pubblicare significherebbe comunque avere in servizio gente che la pensa così, che agisce così, e che semplicemente non lo dice
Non un gran vantaggio.
Sarebbe l'abominio della attribuzione di una cattedra ad un docente che pensa certe cose quello da cancellare.
Togliere solo la possibilità di pubblicare significherebbe comunque avere in servizio gente che la pensa così, che agisce così, e che semplicemente non lo dice
Non un gran vantaggio.
Re: Down che sbava e piange
Poi, se vuoi dire che queste cose fanno male alla categoria..........si, è vero.
Serve però alla parte sana della categoria per rendersi conto di cosa ci sia intorno, per prendere le distanze possibilmente non solo sul forum
Serve però alla parte sana della categoria per rendersi conto di cosa ci sia intorno, per prendere le distanze possibilmente non solo sul forum
Re: Down che sbava e piange
chicca70 ha scritto:Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Si può dire che non comunica ma tra non comunicare e non capire c'è una grande differenza.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
Non è un caso che qui a Bologna spesso i ragazzi certificati frequentino il liceo psico-pedagogico o quello artistico (era Tellina che si chiedeva il perché milioni di lenzuolate fa?): sono ambienti più tranquilli rispetto ai professionali, sempre parlando in generale.
A Modena lo stesso. Anche al classico.
Eh, il Muratori... :-)
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: Down che sbava e piange
eragon ha scritto:In questa discussione ho letto commenti ed opinioni francamente imbarazzanti.
Io chiedo ufficialmente che questo schifo sia cancellato in toto.
Frasi come "non capisce un cazzo", "il down" e i bei discorsi sui disabili con legge 68/99 che rubano il posto ai normodotati non possono stare in un forum PUBBLICO di docenti.
Chiedo alla redazioni di cancellare questo abominio.
Concordo con Ire: cancellare no, ma ci vorrebbe maggior controllo e i richiami dovrebbero arrivare.
Siamo arrivati al punto che, degenerazioni nell'uso del forum a parte, coprendosi con l'anonimato si può dire di tutto. Sembra di leggere i commenti ai blog del Fatto Quotidiano.
Io alla redazione chiederei di aumentare il numero dei moderatori, perché è chiaro che Dec non può controllare sempre.
Quando mi sono iscritta al forum l'ho fatto perché mi aveva aiutato tanto. In questi ultimi mesi ho seriamente pensato più volte di cancellarmi, perché la lettura è diventata spesso insopportabile, ma siccome credo ancora nella sua funzione non lo faccio. E a pensarci bene anche QUESTO topic ha fornito diverse informazioni, magari utili per altri docenti che si trovano ad iniziare l'anno in condizioni simili a quelle di Boston.
Quanto a Boston, l'unico suggerimento concreto che posso darle è andare ad insegnare nel privato. Nel pubblico questi casi esistono.
Quando iscrissi mio figlio alla scuola dell'infanzia (rigorosamente pubblica) una mamma conoscente mi disse che preferiva mandare la figlia all'asilo privato perché nella nostra scuola era previsto l'arrivo di un "HANDY" (pronuncia senza acca, ci misi un attimo a realizzare). L'"handy" non era il mio - la sordità stava insorgendo allora - ma il bambino di un'amica, con un gravissimo problema che implicava la sfera dello sviluppo mentale. Quel bambino è diventato un ragazzo ed è stato iscritto alla scuola superiore pubblica, dove ha trovato insegnanti che l'hanno aiutato nella difficoltà della crescita e della relazione con i coetanei.
Se non vuoi "handy" stai lontano dalla scuola pubblica italiana.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: Down che sbava e piange
Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Si può dire che non comunica ma tra non comunicare e non capire c'è una grande differenza.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
Non è un caso che qui a Bologna spesso i ragazzi certificati frequentino il liceo psico-pedagogico o quello artistico (era Tellina che si chiedeva il perché milioni di lenzuolate fa?): sono ambienti più tranquilli rispetto ai professionali, sempre parlando in generale.
A Modena lo stesso. Anche al classico.
Eh, il Muratori... :-)
Sì. La scuola un tempo mia ed ora del mio bambino. Nella sua classe c'è un alunno con problemi ma non mi sembra che i compagni ne siano traumatizzati, anzi. Si umanizza un ambiente competitivo.
Ultima modifica di chicca70 il Gio Set 14, 2017 7:14 pm - modificato 1 volta.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Down che sbava e piange
chicca70 ha scritto:Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Si può dire che non comunica ma tra non comunicare e non capire c'è una grande differenza.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
Non è un caso che qui a Bologna spesso i ragazzi certificati frequentino il liceo psico-pedagogico o quello artistico (era Tellina che si chiedeva il perché milioni di lenzuolate fa?): sono ambienti più tranquilli rispetto ai professionali, sempre parlando in generale.
A Modena lo stesso. Anche al classico.
Eh, il Muratori... :-)
Sì. La scuola un tempo mia ed ora del mio bambino
Capace che hai conosciuto mio marito :-)
Si trovava benissimo.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: Down che sbava e piange
Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Stefania Biancani ha scritto:chicca70 ha scritto:Si può dire che non comunica ma tra non comunicare e non capire c'è una grande differenza.
La collocazione in un liceo o in un tecnico o professionale prescinde dalle capacità di un disabile grave proprio perché non segue la programmazione della classe. Al classico ed allo scientifico ho avuto disabili gravissimi, quelli che seguono gli obiettivi minimi possono farcela solo in un professionale.
Non è un caso che qui a Bologna spesso i ragazzi certificati frequentino il liceo psico-pedagogico o quello artistico (era Tellina che si chiedeva il perché milioni di lenzuolate fa?): sono ambienti più tranquilli rispetto ai professionali, sempre parlando in generale.
A Modena lo stesso. Anche al classico.
Eh, il Muratori... :-)
Sì. La scuola un tempo mia ed ora del mio bambino
Capace che hai conosciuto mio marito :-)
Si trovava benissimo.
Anch'io ci stavo bene, anche se dovevo lavorare molto. Ho avuto insegnanti meravigliosi. Mi sono iscritta a lettere per ammirazione verso la mia insegnante di latino e greco, Vanna Barbieri, dei cui appunti mi servo tuttora :-)
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Down che sbava e piange
cricco84 ha scritto:boston ha scritto:Vorrei tornare sul pezzo se permettete visto che la cosa riguarda me. Oggi sono stata nominata coordinatrice di classe.. che gioia. Una classe a cui mancano tuttora parecchi insegnanti oltre che il sostegno. Adesso come coordinatrice avrò più oneri quindi voglio capire come muovermi. Ho mandato mail certificata alla ds per chiederle un colloquio visto che sono in succursale e in sede centrale lei è sempre irreperibile. Stamattina la prima ora, a detta del collega di mat, il ragazzo è stato più gestibile, (un po' ha dormito) per poi recuperare nella seconda e ricominciare a fare casino. La terza ora, non avendo lezione e mossa da pietà verso una collega semi esaurita che mi ha chiesto aiuto l'ho portato fuori dalla classe e nel rapporto 1 a 1 è stato molto più disponibile. Se gli metti in mano una matita pasticcia sul foglio tutto contento, si stufa dopo 10 minuti e devi affidargli un altro compito. Risponde a domande elementari, come ti chiami, quanti anni hai, se già gli chiedi dove abita non sa rispondere. Io credo che non capisca neppure dove si trovi. E resto dell'idea che lasciarlo in classe insieme a tutti gli altri compagni sia la scelta più sbagliata. Per gli altri e anche per lui che è incapace di interagire. Troppa gente lo spaventa. Rimane il problema della sua fisicità che non sa contenere e che ovviamente va risolto in qualche modo. E io come non so.
Intanto in segreteria ho chiesto il numero della madre e ancora non mi è stato dato.
We'll see.
chiedo, per capire meglio la situazione......
mi si è accesa una lampadina nel momento in cui hai detto che risponde a domande elementari (vorrei capire.... non capisce altre domande? lessico? parla?) e sembra che non sappia dove sia...
usa le pcs? I suoi comportamenti problema potrebbero nascere da una difficoltà di comunicazione...
magari in un raccoglitore foto dei compagni e dei prof...da far vedere ogni giorno...
al fuori della porta di ogni aula da lui frequentata si potrebbe mettere il simbolo di ciò che si andrà a fare in quell'aula (es. classe : stare seduti e ascoltare la prof, bagno: simbolo del wc....), tenere questi simboli in un raccoglitore con dello stretch e ogni volta attaccar eil simbolo giusto alla porta giusta. Trovare pcs con attività, fare una striscia delle attività per anticipare ciò che si andrà a fare.....
sono idee buttate così. alla rinfusa.... da come dici potrebbe essere questa la causa della sua agitazione
infine, alcune idee
http://online.scuola.zanichelli.it/educazionespeciale/il-libro/
La comunicazione aumentativa può essere un'ottima idea. Le strisce delle attività anche, così magari si calma.
Poi boston dice che se è impegnato e con qualcuno che lo segue, si attiva ed è più calmo. E ci credo: staremmo calmi, noi, in un contesto in cui non capiamo quel che accade, senza nessuno che ci consideri, per ore tutti i giorni?
un anno seguivo una ragazzina non con sindrome di Down, ma con problemi in parte analoghi. Non era coperta per tutto il tempo scuola e le colleghe curricolari dicevano che alla sesta ora, se non aveva il sostegno, manifestava agitazione, a volte piangeva o dava fastidio... e io pensavo che fosse un segno della sua salute mentale. Se ti tengono sei ore tutti i giorni a fare cose che non ti interessano, le compagne interagiscono poco o nulla con te, i prof nemmeno ("non parla", e noi a insistere che provassero con le pcs...), e tu neanche ti innervosisci... sei una pianta.
quando arriveranno gli insegnanti di sostegno penso che le cose miglioreranno.
Su alcune altre cose neanche voglio entrare.
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