Down che sbava e piange
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Down che sbava e piange
Promemoria primo messaggio :
Solitamente quante ore di sostegno vengono assegnate a un ragazzino di prima superiore con gravissima sindrome di Down? Mi sono ritrovata in classe questo tenerissimo virgulto, davvero tenero che però sembra abbia al massimo 4 anni. Voglio sperare che gli siano affidate 18 ore con una o due insegnanti di sostegno perché sarebbe impossibile gestire la classe da sola. Stamattina l'ho tenuto accanto a me e l'ho fatto disegnare ma dopo 10 minuti si è messo a piangere mi ha pure sbavato sulla spalla voleva curiosare nella mia borsa faceva i versi cantava, tutto ciò che fa un bambino di 4 anni per attirare l'attenzione. Ok poverino mica colpa sua ma dove sta la prof di sostegno???
Solitamente quante ore di sostegno vengono assegnate a un ragazzino di prima superiore con gravissima sindrome di Down? Mi sono ritrovata in classe questo tenerissimo virgulto, davvero tenero che però sembra abbia al massimo 4 anni. Voglio sperare che gli siano affidate 18 ore con una o due insegnanti di sostegno perché sarebbe impossibile gestire la classe da sola. Stamattina l'ho tenuto accanto a me e l'ho fatto disegnare ma dopo 10 minuti si è messo a piangere mi ha pure sbavato sulla spalla voleva curiosare nella mia borsa faceva i versi cantava, tutto ciò che fa un bambino di 4 anni per attirare l'attenzione. Ok poverino mica colpa sua ma dove sta la prof di sostegno???
boston- Messaggi : 1371
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Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:
Il discorso sul diritto degli altri di non essere penalizzati dalla sua presenza è un discorso che nella scuola pubblica non è accettabile: la scuola pubblica è lo spaccato della società e nella società i disabili ci sono, è necessario imparare a conviverci, è necessario imparare con loro e far imparare loro ad ottenere il massimo ottenibile è necessario imparare che si va avanti tutti insieme, regolando il passo.
Vallo a dire ai genitori degli altri ragazzi che i figli li mandano a scuola per ricevere un'istruzione (ce ne sono ancora, per fortuna nostra). Il Mulino Bianco non è la realtà.
Ire ha scritto:
Detto questo: è folle che non ci si sia assicurati di avere pronte tutte le figure di sostegno già dal primo giorno. Il ragazzino si sarà trovato preoccupato, spaventato, disorientato in un ambiente nuovo sentendo sulla pelle la fatica degli altri al contatto con lui.
I docenti tutti dovrebbero sollecitare, la famiglia dovrebbe martellare forte per obbligare il ds o il mondo intero coinvolto in queste decisioni a darsi una mossa veloce ed efficace.
Questo ragazzo non può soffrire tanto.
Ogni tanto mi chiedo se vieni da Marte. Eppure dici di frequentare le scuole quasi quanto noi.
mac67- Messaggi : 7123
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Re: Down che sbava e piange
mac67 ha scritto:Ire ha scritto:
Il discorso sul diritto degli altri di non essere penalizzati dalla sua presenza è un discorso che nella scuola pubblica non è accettabile: la scuola pubblica è lo spaccato della società e nella società i disabili ci sono, è necessario imparare a conviverci, è necessario imparare con loro e far imparare loro ad ottenere il massimo ottenibile è necessario imparare che si va avanti tutti insieme, regolando il passo.Non so se ti ricordi che sono io stessa un genitore.Vallo a dire ai genitori degli altri ragazzi che i figli li mandano a scuola per ricevere un'istruzione (ce ne sono ancora, per fortuna nostra). Il Mulino Bianco non è la realtà.
Onestamente mi interessa e mi è interessato sempre abbastanza poco se a causa della necessità di fermarsi ad aspettare un compagno con disabilità i virgulti fossero costretti ad imparare una funzione in meno, un periodo storico in modo meno approfondito, un verbo in meno..
Tanto comunque anche eliminando i disabili la scuola non insegna lo scibile.
Arrivano certamente i genitori che si rompono se si è indietro con il programma a confronto di quello già svolto nella classe del famoso cuggggggino o addirittura di quello che ha raccontato l'utente mammasempreallerta del gruppo nazionale genitori su fb...........
se il docente dà loro corda...continuano a lamentarsi.
Se il docente spiega che inclusione è ..e che l'unica attenzione che si deve avere è su cosa serva davvero al disabile che è figlio quanto i loro..
le cose cambiano.Ire ha scritto:
Detto questo: è folle che non ci si sia assicurati di avere pronte tutte le figure di sostegno già dal primo giorno. Il ragazzino si sarà trovato preoccupato, spaventato, disorientato in un ambiente nuovo sentendo sulla pelle la fatica degli altri al contatto con lui.
I docenti tutti dovrebbero sollecitare, la famiglia dovrebbe martellare forte per obbligare il ds o il mondo intero coinvolto in queste decisioni a darsi una mossa veloce ed efficace.
Questo ragazzo non può soffrire tanto.
Ogni tanto mi chiedo se vieni da Marte. Eppure dici di frequentare le scuole quasi quanto noi.
Non so se sono io che vengo da Marte o se siete voi che ci siete e io invece ho i piedi piantati bene in terra e non mi preoccupa il "non si può perchè lo dico io"
Fatto sta che qualche problema di provenienza in effetti deve esserci.
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Re: Down che sbava e piange
Ho buona memoria.Ire ha scritto:Non so se ti ricordi che sono io stessa un genitore.
Ire ha scritto:
Onestamente mi interessa e mi è interessato sempre abbastanza poco se a causa della necessità di fermarsi ad aspettare un compagno con disabilità i virgulti fossero costretti ad imparare una funzione in meno, un periodo storico in modo meno approfondito, un verbo in meno..
Tanto comunque anche eliminando i disabili la scuola non insegna lo scibile.
Visto che ti interessa poco, ti do un consiglio su come informarti: leggi le Indicazioni Nazionali per il Liceo Scientifico (il tipo di scuola in cui insegno). Puoi limitarti alla lettura del profilo educativo, culturale e professionale dello studente e le linee generali delle discipline. Quelle cose fanno parte di una legge dello Stato.
Dopo che l'hai letto, forse comincerai a sapere che il nostro lavoro è diverso da quello che tu vorresti che fosse.
mac67- Messaggi : 7123
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Re: Down che sbava e piange
mac67 ha scritto:Ho buona memoria.Ire ha scritto:Non so se ti ricordi che sono io stessa un genitore.Ire ha scritto:
Onestamente mi interessa e mi è interessato sempre abbastanza poco se a causa della necessità di fermarsi ad aspettare un compagno con disabilità i virgulti fossero costretti ad imparare una funzione in meno, un periodo storico in modo meno approfondito, un verbo in meno..
Tanto comunque anche eliminando i disabili la scuola non insegna lo scibile.
Visto che ti interessa poco, ti do un consiglio su come informarti: leggi le Indicazioni Nazionali per il Liceo Scientifico (il tipo di scuola in cui insegno). Puoi limitarti alla lettura del profilo educativo, culturale e professionale dello studente e le linee generali delle discipline. Quelle cose fanno parte di una legge dello Stato.
Dopo che l'hai letto, forse comincerai a sapere che il nostro lavoro è diverso da quello che tu vorresti che fosse.
Ci sono altre leggi dello stesso Stato che parlano di disabili e inclusione.
Che non prendono proprio in considerazione la possibilità di pensare di mandarli fuori e non ci pensiamo più.
Tutte leggi valide, le prime e le seconde.
Non è su questo che si gioca la partita.
La partita si gioca sul mettere chi di dovere davanti alla responsabilità di far rispettare le une e le altre predisponendo quanto necessario
La partita si gioca insieme
Si finisce di giocare o non si comincia nemmeno e diventa una guerra che fa male a tutti quando si parte dal presupposto che
"di dovermi occupare anche di lui"
"cosa viene a fare a scuola tanto andrà fuori e non avrà beneficio"
La vostra collega ha chiesto suggerimenti perchè la situazione non le piace, e ha ragione.
nel mio piccolo ho cercato di dirle di guardare come stanno le cose e di agire con la famiglia
la sua risposta è stata...
ma anche dopo che ho cercato di capire come stiano le cose mi chiedo a cosa serva che venga a scuola
Ergo
non si cerca una soluzione ad un problema reale
si disprezza un disabile
Lamentarsi e non agire non serve a nulla.
Muoversi invece tante volte sì
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:mac67 ha scritto:Ho buona memoria.Ire ha scritto:Non so se ti ricordi che sono io stessa un genitore.Ire ha scritto:
Onestamente mi interessa e mi è interessato sempre abbastanza poco se a causa della necessità di fermarsi ad aspettare un compagno con disabilità i virgulti fossero costretti ad imparare una funzione in meno, un periodo storico in modo meno approfondito, un verbo in meno..
Tanto comunque anche eliminando i disabili la scuola non insegna lo scibile.
Visto che ti interessa poco, ti do un consiglio su come informarti: leggi le Indicazioni Nazionali per il Liceo Scientifico (il tipo di scuola in cui insegno). Puoi limitarti alla lettura del profilo educativo, culturale e professionale dello studente e le linee generali delle discipline. Quelle cose fanno parte di una legge dello Stato.
Dopo che l'hai letto, forse comincerai a sapere che il nostro lavoro è diverso da quello che tu vorresti che fosse.
Ci sono altre leggi dello stesso Stato che parlano di disabili e inclusione.
Che non prendono proprio in considerazione la possibilità di pensare di mandarli fuori e non ci pensiamo più.
Tutte leggi valide, le prime e le seconde.
Non è su questo che si gioca la partita.
La partita si gioca sul mettere chi di dovere davanti alla responsabilità di far rispettare le une e le altre predisponendo quanto necessario
La partita si gioca insieme
Si finisce di giocare o non si comincia nemmeno e diventa una guerra che fa male a tutti quando si parte dal presupposto che
"di dovermi occupare anche di lui"
"cosa viene a fare a scuola tanto andrà fuori e non avrà beneficio"
La vostra collega ha chiesto suggerimenti perchè la situazione non le piace, e ha ragione.
nel mio piccolo ho cercato di dirle di guardare come stanno le cose e di agire con la famiglia
la sua risposta è stata...
ma anche dopo che ho cercato di capire come stiano le cose mi chiedo a cosa serva che venga a scuola
Ergo
non si cerca una soluzione ad un problema reale
si disprezza un disabile
Lamentarsi e non agire non serve a nulla.
Muoversi invece tante volte sì
Ti faccio notare che siamo oltre il passaggio che dici tu. Siamo nella fase: ne penalizziamo 1 o ne penalizziamo 24?
Se mi dici che non dobbiamo penalizzare nessuno, grazie davvero, non ci ero arrivato.
mac67- Messaggi : 7123
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Re: Down che sbava e piange
Comunque quello che non capisco è questo : è impossibile che tu non sappia nulla del docente di sostegno/ educatore...Non vi siete parlati tra colleghi e il coordinatore? E nei collegi docenti ?
luna7- Messaggi : 604
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Re: Down che sbava e piange
Spring ha scritto:Ire ha scritto:
Non so se ti ricordi che sono io stessa un genitore.
Onestamente mi interessa e mi è interessato sempre abbastanza poco se a causa della necessità di fermarsi ad aspettare un compagno con disabilità i virgulti fossero costretti ad imparare una funzione in meno, un periodo storico in modo meno approfondito, un verbo in meno..
Se il docente spiega che inclusione è ..e che l'unica attenzione che si deve avere è su cosa serva davvero al disabile che è figlio quanto i loro..
le cose cambiano.
Tu davvero vivi su di un altro pianeta. Tanto il ritardato (sempre che ne sia in grado) con la legge 68 va a lavorare in qualche ministero come usciere; i ragazzi che invece vorrebbero studiare ed andare avanti nella vita, all'università avranno problemi perchè il docente era impegnato ad accudire il down invece che spiegare la matematica....
Ma tenerselo a casa?
Ma parliamo sul serio?
mi fermo perchè non è giornata per scoperchiare le indecenze del sistema nelle figure dei suoi componenti.
ricordo solo che
handicappati, anche parecchio, non solo si nasce ma lo si può diventare da un momento all'altro
noi
i nostri figli
i nostri partner
i nostri famigliari
allora le cose, forse, sarebbero viste in modo diverso
"tenerli a casa" avrebbe un impatto diverso
Re: Down che sbava e piange
mac67 ha scritto:Ire ha scritto:mac67 ha scritto:Ho buona memoria.Ire ha scritto:Non so se ti ricordi che sono io stessa un genitore.Ire ha scritto:
Onestamente mi interessa e mi è interessato sempre abbastanza poco se a causa della necessità di fermarsi ad aspettare un compagno con disabilità i virgulti fossero costretti ad imparare una funzione in meno, un periodo storico in modo meno approfondito, un verbo in meno..
Tanto comunque anche eliminando i disabili la scuola non insegna lo scibile.
Visto che ti interessa poco, ti do un consiglio su come informarti: leggi le Indicazioni Nazionali per il Liceo Scientifico (il tipo di scuola in cui insegno). Puoi limitarti alla lettura del profilo educativo, culturale e professionale dello studente e le linee generali delle discipline. Quelle cose fanno parte di una legge dello Stato.
Dopo che l'hai letto, forse comincerai a sapere che il nostro lavoro è diverso da quello che tu vorresti che fosse.
Ci sono altre leggi dello stesso Stato che parlano di disabili e inclusione.
Che non prendono proprio in considerazione la possibilità di pensare di mandarli fuori e non ci pensiamo più.
Tutte leggi valide, le prime e le seconde.
Non è su questo che si gioca la partita.
La partita si gioca sul mettere chi di dovere davanti alla responsabilità di far rispettare le une e le altre predisponendo quanto necessario
La partita si gioca insieme
Si finisce di giocare o non si comincia nemmeno e diventa una guerra che fa male a tutti quando si parte dal presupposto che
"di dovermi occupare anche di lui"
"cosa viene a fare a scuola tanto andrà fuori e non avrà beneficio"
La vostra collega ha chiesto suggerimenti perchè la situazione non le piace, e ha ragione.
nel mio piccolo ho cercato di dirle di guardare come stanno le cose e di agire con la famiglia
la sua risposta è stata...
ma anche dopo che ho cercato di capire come stiano le cose mi chiedo a cosa serva che venga a scuola
Ergo
non si cerca una soluzione ad un problema reale
si disprezza un disabile
Lamentarsi e non agire non serve a nulla.
Muoversi invece tante volte sì
Ti faccio notare che siamo oltre il passaggio che dici tu. Siamo nella fase: ne penalizziamo 1 o ne penalizziamo 24?
Se mi dici che non dobbiamo penalizzare nessuno, grazie davvero, non ci ero arrivato.
Per ora, solo per ora, facendo qualcosa nel frattempo per risolvere il problema, credo che sarebbe proprio meglio penalizzare i 24 che con una corsettina dopo recuperano alla grande.
quell'uno è più delicato, quell'uno è fa molta più fatica di 24 messi insieme.
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:
Per ora, solo per ora, facendo qualcosa nel frattempo per risolvere il problema, credo che sarebbe proprio meglio penalizzare i 24 che con una corsettina dopo recuperano alla grande.
quell'uno è più delicato, quell'uno è fa molta più fatica di 24 messi insieme.
"Ora" dura un anno scolastico. Che facciamo?
mac67- Messaggi : 7123
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Località : Pianeta Terra
Re: Down che sbava e piange
Mi piacerebbe fare un filmino e postarvi la situazione che ha del grottesco tragico patetico irritante. In questa classe dovrei svolgere 3 ore settimanali e ne ho già svolte cinque in due giorni perché 'tanto l'orario è provvisorio, abbi pazienza'. Sto qui è fuori controllo e in due giorni è già degenerato perché, è evidente anche a un sasso, non è in grado di stare in classe. La presenza dei compagni lo eccita incuriosisce e spaventa, nell'adulto cerca rassicurazione e comprensione, che per lui equivale al contatto fisico al contenimento quando piange e al totale coinvolgimento verso di lui. Ho detto 4 anni? No, rettifico 2 a dir tanto. Di che Cazzo di integrazione parli Ire??? Io sono una docente non una badante, posso soprassedere sulla giacca sbavata, il che già mi scoccia, ma non sull'essere toccata e sulla gestione solitaria di una classe in cui è MIA RESPONSABILITÀ occuparmi anche degli altri 26 alunni. Ti è chiaro il concetto? La ds è nuova, parte della segreteria è nuova, qui è tutto un casino organizzativo e nessuno mi ha parlato di sostegno educatori famiglia del disabile. Ovvio che le cose cambieranno ma nel frattempo io perdo ore di docenza e mi ritrovo gli altri alunni turbati e intimoriti. Domani gli porto il Lego magari stara' buono 5 minuti. Così lo integriamo nel gruppo classe. Va bene Ire?
boston- Messaggi : 1371
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Re: Down che sbava e piange
mac67 ha scritto:Ire ha scritto:
Per ora, solo per ora, facendo qualcosa nel frattempo per risolvere il problema, credo che sarebbe proprio meglio penalizzare i 24 che con una corsettina dopo recuperano alla grande.
quell'uno è più delicato, quell'uno è fa molta più fatica di 24 messi insieme.
"Ora" dura un anno scolastico. Che facciamo?
Non dura un anno scolastico, Mac.
Muovendosi, non dura un anno scolastisco. Non con un alunno così grave.
Dirai ancora che vivo su Marte ma credi, da Marte, con un po' di impegno, si muovono le montagne.
Ripeto, purchè si sia insieme.
Altrimenti dura un anno.
Per chiarezza, non auguro il male a nessuno. Purtroppo è la vita che a volte lo porta ed è sbagliato dimenticarselo perchè si potrebbe passare dalla situazione di chiamare
"ritardato"
alla situazione di essere chiamati
"ritardati"
Re: Down che sbava e piange
boston ha scritto:Mi piacerebbe fare un filmino e postarvi la situazione che ha del grottesco tragico patetico irritante. In questa classe dovrei svolgere 3 ore settimanali e ne ho già svolte cinque in due giorni perché 'tanto l'orario è provvisorio, abbi pazienza'. Sto qui è fuori controllo e in due giorni è già degenerato perché, è evidente anche a un sasso, non è in grado di stare in classe. La presenza dei compagni lo eccita incuriosisce e spaventa, nell'adulto cerca rassicurazione e comprensione, che per lui equivale al contatto fisico al contenimento quando piange e al totale coinvolgimento verso di lui. Ho detto 4 anni? No, rettifico 2 a dir tanto. Di che Cazzo di integrazione parli Ire??? Io sono una docente non una badante, posso soprassedere sulla giacca sbavata, il che già mi scoccia, ma non sull'essere toccata e sulla gestione solitaria di una classe in cui è MIA RESPONSABILITÀ occuparmi anche degli altri 26 alunni. Ti è chiaro il concetto? La ds è nuova, parte della segreteria è nuova, qui è tutto un casino organizzativo e nessuno mi ha parlato di sostegno educatori famiglia del disabile. Ovvio che le cose cambieranno ma nel frattempo io perdo ore di docenza e mi ritrovo gli altri alunni turbati e intimoriti. Domani gli porto il Lego magari stara' buono 5 minuti. Così lo integriamo nel gruppo classe. Va bene Ire?
la situazione deve essere difficilissima e c'è bisogno di aiuto in quella classe- Per quel ragazzo serve copertura completa e si devono trovare le risorse di sotegno, educatori,assistenti, operatori volontari e chi più ne ha più ne metta per garantirgliela-
Mi verrebbe da dire che non si parla di integrazione ma di inclusione ma lo sai anche tu, solo che adesso sei arrabbiata e reagisci in malo modo
Tu hai la responsabilità degli altri e anche di lui. Se il tuo ds ti pone nelle condizioni di doverti occupare di lui prioritariamente, lui che è esigente, lui che richiede tutto il tempo, è chiaro che non puoi occuparti del lavoro di routine. D'altro canto, non puoi fare tutto, d'altro canto la legge non ti richiederebbe di fare tutto da sola. Metti al corrente il dirigente della cosa in via ufficiale. Ma chi può ottenere è la famiglia, supportata dalle altre famiglie, supportata da voi.
Quante volte mi hanno detto che io vengo da Marte... quante cose ho ottenuto e fatto ottenere venendo da là-
Non so se ci riuscirete. Sicuramente non provandoci non ci riuscirete
[/quote]
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:mac67 ha scritto:Ire ha scritto:
Per ora, solo per ora, facendo qualcosa nel frattempo per risolvere il problema, credo che sarebbe proprio meglio penalizzare i 24 che con una corsettina dopo recuperano alla grande.
quell'uno è più delicato, quell'uno è fa molta più fatica di 24 messi insieme.
"Ora" dura un anno scolastico. Che facciamo?
Non dura un anno scolastico, Mac.
Muovendosi, non dura un anno scolastisco. Non con un alunno così grave.
Fai pure 3 mesi, anche 2, se 1 anno ti pare troppo.
E io, per esperienza di assurdità scolastiche, sul realismo dei 2-3 mesi ci scommetterei soldi.
mac67- Messaggi : 7123
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Località : Pianeta Terra
Re: Down che sbava e piange
ire...te ed io riusciamo a comuncare serenamente anche fuori dai denti e ormai lo sai.
hai letto tutta la mia tiritera a favore e contro di tutto.
posso realmente dire tutto e il contrario di tutto perché posso pensare realmente tutte queste cose.
ma l'anno scorso e voi lo sapete bene, ho concluso un triennio tosto, ma tosto davvero con un ragazzino che almeno stando alla descrizione di boston era su livelli ben più pericolosi...
fermo restando quel diritto per quell'uno in difficoltà...non ho mai fatto mistero di vivere comunque sensi di colpa e di inadeguatezza (del sistema più che mio) a gestire una situazione critica che di fatto ne procurava 27 di altrettanto critiche.
ma io parlo di medie.
parlo di scuola dell'obbligo non solo anagrafico ma anche come dire...sociale.
la scuola media è realmente momento formativo anche non solo a livello didattico.
si soffre, si prega, ci si difende (dai calci, dai pugni dai tentativi di mani addossovunque).
si pensa che comunque c'è il sos, che i genitori dopo due anni son diventati più collaborativi, che c'è l'educatore, che moltissime ore comunque le fa per forza dicose in ambienti diversi dalla classe ecc...
ma le perplessità dei cattivoni del forum riguadano la scuola superiore.
e qui cari miei...mi accodo ai vostri giudizi magari un po' tranchant.
sono le stesse considerazioni che ho fatto io davanti all'iscrizione di una mia alunna autistica grave al...liceo artistico (che tanto almeno gioca, disegna, si diverte e pascticcia con la creta-testuali parole).
ora...so che per molti di voi il lieo artistico è effettivamente questo ('nnnaggiavvoi), ma per me che l'ho frequentato è un Liceo, punto. serio quanto possono esserlo i vari licei.
ecco...la mia ragazzina...cosa otterrà in soldoni dalla frequentazione di una scuola simile? dopo le facciam fare l'accademia di belle arti così continua a "creare"?!
ah a quel punto la iscriveremo direttamente in terza fascia, fatto trenta facciam trentuno....qualche supplenza non gliela leva nessuno.
hai letto tutta la mia tiritera a favore e contro di tutto.
posso realmente dire tutto e il contrario di tutto perché posso pensare realmente tutte queste cose.
ma l'anno scorso e voi lo sapete bene, ho concluso un triennio tosto, ma tosto davvero con un ragazzino che almeno stando alla descrizione di boston era su livelli ben più pericolosi...
fermo restando quel diritto per quell'uno in difficoltà...non ho mai fatto mistero di vivere comunque sensi di colpa e di inadeguatezza (del sistema più che mio) a gestire una situazione critica che di fatto ne procurava 27 di altrettanto critiche.
ma io parlo di medie.
parlo di scuola dell'obbligo non solo anagrafico ma anche come dire...sociale.
la scuola media è realmente momento formativo anche non solo a livello didattico.
si soffre, si prega, ci si difende (dai calci, dai pugni dai tentativi di mani addossovunque).
si pensa che comunque c'è il sos, che i genitori dopo due anni son diventati più collaborativi, che c'è l'educatore, che moltissime ore comunque le fa per forza dicose in ambienti diversi dalla classe ecc...
ma le perplessità dei cattivoni del forum riguadano la scuola superiore.
e qui cari miei...mi accodo ai vostri giudizi magari un po' tranchant.
sono le stesse considerazioni che ho fatto io davanti all'iscrizione di una mia alunna autistica grave al...liceo artistico (che tanto almeno gioca, disegna, si diverte e pascticcia con la creta-testuali parole).
ora...so che per molti di voi il lieo artistico è effettivamente questo ('nnnaggiavvoi), ma per me che l'ho frequentato è un Liceo, punto. serio quanto possono esserlo i vari licei.
ecco...la mia ragazzina...cosa otterrà in soldoni dalla frequentazione di una scuola simile? dopo le facciam fare l'accademia di belle arti così continua a "creare"?!
ah a quel punto la iscriveremo direttamente in terza fascia, fatto trenta facciam trentuno....qualche supplenza non gliela leva nessuno.
Cozza- Messaggi : 10689
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Re: Down che sbava e piange
tellina ha scritto:ire...te ed io riusciamo a comuncare serenamente anche fuori dai denti e ormai lo sai.
hai letto tutta la mia tiritera a favore e contro di tutto.
posso realmente dire tutto e il contrario di tutto perché posso pensare realmente tutte queste cose.
ma l'anno scorso e voi lo sapete bene, ho concluso un triennio tosto, ma tosto davvero con un ragazzino che almeno stando alla descrizione di boston era su livelli ben più pericolosi...
fermo restando quel diritto per quell'uno in difficoltà...non ho mai fatto mistero di vivere comunque sensi di colpa e di inadeguatezza (del sistema più che mio) a gestire una situazione critica che di fatto ne procurava 27 di altrettanto critiche.
ma io parlo di medie.
parlo di scuola dell'obbligo non solo anagrafico ma anche come dire...sociale.
la scuola media è realmente momento formativo anche non solo a livello didattico.
si soffre, si prega, ci si difende (dai calci, dai pugni dai tentativi di mani addossovunque).
si pensa che comunque c'è il sos, che i genitori dopo due anni son diventati più collaborativi, che c'è l'educatore, che moltissime ore comunque le fa per forza dicose in ambienti diversi dalla classe ecc...
ma le perplessità dei cattivoni del forum riguadano la scuola superiore.
e qui cari miei...mi accodo ai vostri giudizi magari un po' tranchant.
Non ritengo che il discorso valga solo per la scuola superiore. Le cose che si imparano male alla scuola primaria e alle medie, difficilmente vengono corrette negli anni successivi.
Tu stessa hai fatto un'esperienza che ti fa dire che per dovere gestire una situazione critica se ne sono create altre 27. Qualcuno ha il coraggio di dire che questa è una soluzione? In situazioni senza soluzione, si sceglie il male minore.
Noi che lavoriamo dentro la scuola conosciamo la distanza siderale tra il mondo ideale delle leggi scolastiche e la realtà del nostro lavoro. Dalle mie parti siamo all'assurdo che un genitore di alunno con handicap ha fatto un esposto contro la sua scuola per difetti formali. I difetti formali sono dovuti, in sostanza, alla mancanza del personale medico della ASL, per cui le scuole, tra il niente e il piuttosto, scelgono di procedere con il piuttosto, anche se la normativa dice altro. Il risultato è che ora, per rispettare le leggi, le scuole aspetteranno mesi, forse anche l'intero anno scolastico, per formalizzare i pdp. Un genitore geniale, assistito da un avvocato altrettanto geniale.
Il discorso di fondo è sempre lo stesso: qual è la mission (scusate l'anglicismo, ma è per evitare giri di parole) della scuola? Solo a scuola si può ricevere un'istruzione (tralascio quelli dell'home schooling, i Monaldo Leopardi sono statisticamente irrilevanti); il resto si può e si dovrebbe ottenere anche altrove.
mac67- Messaggi : 7123
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Re: Down che sbava e piange
L'ho letta la tiritera e ho letto anche le altre e sai che in parte le condivido.
Per come la vedo io, però, si possono fare discorsi sulla valutazione di possibilità alternative solo e se
quelle scelte fanno male al ragazzo disabile.
Non perchè quelle scelte danneggiano o creano problemi al resto della classe e degli insegnanti.
Pensi che la tua alunna autistica grave troverebbe qualcosa di diverso o avrebbe possibilità diverse in un tecnico o in un professionale?
Dimmi cosa, se lo pensi, perchè io non vedo cosa di diverso potrebbe trovare.
Per come la vedo io, però, si possono fare discorsi sulla valutazione di possibilità alternative solo e se
quelle scelte fanno male al ragazzo disabile.
Non perchè quelle scelte danneggiano o creano problemi al resto della classe e degli insegnanti.
Pensi che la tua alunna autistica grave troverebbe qualcosa di diverso o avrebbe possibilità diverse in un tecnico o in un professionale?
Dimmi cosa, se lo pensi, perchè io non vedo cosa di diverso potrebbe trovare.
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:la famiglia manda a scuola un ragazzino in quella situazione di bisogno senza accertarsi che sia tutto pronto?
Perchè adesso è la famiglia che deve porsi il problema dell'organico...
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
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