Down che sbava e piange
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Down che sbava e piange
Promemoria primo messaggio :
Solitamente quante ore di sostegno vengono assegnate a un ragazzino di prima superiore con gravissima sindrome di Down? Mi sono ritrovata in classe questo tenerissimo virgulto, davvero tenero che però sembra abbia al massimo 4 anni. Voglio sperare che gli siano affidate 18 ore con una o due insegnanti di sostegno perché sarebbe impossibile gestire la classe da sola. Stamattina l'ho tenuto accanto a me e l'ho fatto disegnare ma dopo 10 minuti si è messo a piangere mi ha pure sbavato sulla spalla voleva curiosare nella mia borsa faceva i versi cantava, tutto ciò che fa un bambino di 4 anni per attirare l'attenzione. Ok poverino mica colpa sua ma dove sta la prof di sostegno???
Solitamente quante ore di sostegno vengono assegnate a un ragazzino di prima superiore con gravissima sindrome di Down? Mi sono ritrovata in classe questo tenerissimo virgulto, davvero tenero che però sembra abbia al massimo 4 anni. Voglio sperare che gli siano affidate 18 ore con una o due insegnanti di sostegno perché sarebbe impossibile gestire la classe da sola. Stamattina l'ho tenuto accanto a me e l'ho fatto disegnare ma dopo 10 minuti si è messo a piangere mi ha pure sbavato sulla spalla voleva curiosare nella mia borsa faceva i versi cantava, tutto ciò che fa un bambino di 4 anni per attirare l'attenzione. Ok poverino mica colpa sua ma dove sta la prof di sostegno???
boston- Messaggi : 1371
Data d'iscrizione : 16.09.10
Re: Down che sbava e piange
Noi quest'anno allo scientifico abbiamo 3 disabili gravi che associano alla disabilità mentale anche varie disabilità fisiche, la scelta è stata appunto quella di un ambiente più protetto del professionale dove, comunque, non sarebbero stati in grado di affrontare una programmazione per obiettivi minimi. Abbiamo poi due disabili fisici ad obiettivi minimi, anche se uno dei due è solo ad obiettivi ridotti per via della difficoltà motoria, ma ha una buona testa.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
Età : 65
Località : Padova
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:Il problema, a mio parere, andrebbe visto da un punto di vista diverso.
Sarebbe l'abominio della attribuzione di una cattedra ad un docente che pensa certe cose quello da cancellare.
Togliere solo la possibilità di pubblicare significherebbe comunque avere in servizio gente che la pensa così, che agisce così, e che semplicemente non lo dice
Non un gran vantaggio.
Come ti permetti di parlare così? Ma chi cavolo ti credi di essere? "L'abominio dell'attribuzione di una cattedra a un docente che pensa certe cose"? Il docente che pensa certe cose è l'unico per ora a occuparsi fattivamente di questo ragazzo se proprio vuoi saperlo e visto che il docente che pensa certe cose sono io adesso te la dico tutta. Penso che il fatto che tu abbia dei figli che hanno avuto dei problemi non ti dia il diritto di giudicare un lavoro che tu non fai e che non capirai mai fino in fondo. Penso che non sia carino dire che il ragazzo non capisce un cazzo, non avrei dovuto usare questa parola, ma il concetto è esattamente questo, dopo 4 giorni di osservazione. Penso che la situazione sia allucinante per lui per i professori per la classe e penso che un caso del genere non debba ricadere sulla spalle di un unico docente come sta invece accadendo ora. E quella docente sono IO. Penso che la ds sia una vera irresponsabile a non aver trovato assistenza prima che la scuola iniziasse e penso, continuo a pensare che questo ragazzo sia totalmente incapace di capire. Ma voi siete tutti grandi pedagoghi di didattica speciale a quanto pare. Allora entrateci voi in classe a farvi sbavare addosso, toccare, sentire grida, urla, pianti, versi. Io faccio quello che posso e non ho competenze per occuparmi di un disabile psichico così grave. Sto facendo molto di più di quello che fanno i miei colleghi che in classe ci passano meno ore e non se ne occupano affatto fuori dalle ore di classe.
boston- Messaggi : 1371
Data d'iscrizione : 16.09.10
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto: Sarebbe l'abominio della attribuzione di una cattedra ad un docente che pensa certe cose quello da cancellare......
Sì, ma la libertà di pensiero dove la mettiamo? Dire che è "grave" pensare in un determinato modo significa sostanzialmente negare la libertà di pensiero, Voltaire diceva: "Non condivido ciò che dici, ma difenderò sino alla morte il tuo diritto a dirlo". E poi le idee possono essere VERE oppure FALSE, non "gravi" o "nobili", e l'intelligenza solo di questo secondo me si deve preoccupare, di stabilire se un modo di pensare sia vero o falso, senza esprimere già prima giudizi di valore.
Sì, ma la libertà di pensiero dove la mettiamo? Dire che è "grave" pensare in un determinato modo significa sostanzialmente negare la libertà di pensiero, Voltaire diceva: "Non condivido ciò che dici, ma difenderò sino alla morte il tuo diritto a dirlo". E poi le idee possono essere VERE oppure FALSE, non "gravi" o "nobili", e l'intelligenza solo di questo secondo me si deve preoccupare, di stabilire se un modo di pensare sia vero o falso, senza esprimere già prima giudizi di valore.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Down che sbava e piange
io penso e temo che boston dopo 4 giorni così sia davvero esasperata...ma tantotanto.
e io che ci son passata la capisco, purtroppo.
boston fai un respiro profondo.
sei la coordinatrice di quella classe, questo ti offre un buono spazio di movimento.
fai di nuovo respiri profondi.
mettiti nei panni della famiglia di quel ragazzo.
mettiti nei panni di chi ci legge e ha magari proprio in casa situazioni simili (e con le sue tasse ti paga lo stipendio).
rifai respiri profondi.
vai diretta dal ds e avvisalo della situazione attualmente ingestibile, così, senza mezzi termini.
suggerisci di chiamare immediatamente un sostegno o i genitori per fare orario ridotto...e fagli capire che è meglio sia lui a chiamare prima che a farlo siano i genitori dei compagni, tutti.
e fai ancora respiri profondi...e trattieniti quando scrivi in pubblico, per favore, fallo per noi.
poi a casa o con qualche collega con la quale hai più confidenza...sfogati che male non fa.
e io che ci son passata la capisco, purtroppo.
boston fai un respiro profondo.
sei la coordinatrice di quella classe, questo ti offre un buono spazio di movimento.
fai di nuovo respiri profondi.
mettiti nei panni della famiglia di quel ragazzo.
mettiti nei panni di chi ci legge e ha magari proprio in casa situazioni simili (e con le sue tasse ti paga lo stipendio).
rifai respiri profondi.
vai diretta dal ds e avvisalo della situazione attualmente ingestibile, così, senza mezzi termini.
suggerisci di chiamare immediatamente un sostegno o i genitori per fare orario ridotto...e fagli capire che è meglio sia lui a chiamare prima che a farlo siano i genitori dei compagni, tutti.
e fai ancora respiri profondi...e trattieniti quando scrivi in pubblico, per favore, fallo per noi.
poi a casa o con qualche collega con la quale hai più confidenza...sfogati che male non fa.
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Down che sbava e piange
Io non sono bravo. Non sono politically correct. Ho proposto un TSO per uno studente... l‘unico ad avere il coraggio a proporlo. Ma prima ci ho provato allo sfinimento.... con tutte le strategie possibili. Credo, boston, che i consigli di tellina siano i migliori. Ho solo provato a dare una chiave di lettura della faccenda e so benissimo che ci sono volte in cui l‘integrazione o, come si dice ora, l‘inclusione non é possibile. Dico solo di provarci... e interrogarsi è già provarci.
La parola cazzo puoi usarla.... ma non qua ti prego. Capisco che non lo hai detto con cattiveria o altro, ma può ferire le persone sensibili
La parola cazzo puoi usarla.... ma non qua ti prego. Capisco che non lo hai detto con cattiveria o altro, ma può ferire le persone sensibili
Ospite- Ospite
Re: Down che sbava e piange
paniscus_2.0 ha scritto:Premettendo che non è un apprezzamento o un giudizio personale, ma assicuro di non aver mai sentito parlare nemmeno lontanamente di disabili gravi iscritti al classico. Allo scientifico qualche caso l'ho avuto, ma sempre solo con invalidità fisiche senza ritardo mentale, oppure con problemi mentali piuttosto lievi, ma perfettamente in grado di cavarsela con la semplificazione per obiettivi minimi e con qualche ora di sostegno che ha solo funzione di facilitazione didattica. Ma si tratta sempre di ragazzi in grado di studiare, di imparare e di seguire consapevolmente la vita scolastica, con un po' di aiuto... non certo di quelli che hanno un'età mentale equivalente ai 4 anni, come descritto qui, che hanno problemi concreti di autonomia nella vita quotidiana, o che hanno bisogno del programma differenziato.
Personalmente, non ho mai visto un disabile con programma differenziato in un liceo classico o scientifico (e specifico bene, NON STO DICENDO che non ci devono andare o che non ce li voglio io, sto dicendo che, per quanto riguarda la mia esperienza concreta, proprio non ci vanno). Anche per tutti gli anni che sono stata in istituti tecnici, in cui di disabili con sostegno ce ne sono molti di più, la maggioranza faceva il programma normale semplificato per obiettivi minimi, quelli con programmazione veramente differenziata erano pochissimi. Mi ricordo in particolare una ragazza down tostissima e tenace, che ha fatto il programma curricolare e ha preso un vero diploma valido...
Certo che ci vanno, nella mia regione è una prassi, proprio per offrire loro un ambiente tranquillo.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Down che sbava e piange
elirpe ha scritto:paniscus_2.0 ha scritto:Premettendo che non è un apprezzamento o un giudizio personale, ma assicuro di non aver mai sentito parlare nemmeno lontanamente di disabili gravi iscritti al classico. Allo scientifico qualche caso l'ho avuto, ma sempre solo con invalidità fisiche senza ritardo mentale, oppure con problemi mentali piuttosto lievi, ma perfettamente in grado di cavarsela con la semplificazione per obiettivi minimi e con qualche ora di sostegno che ha solo funzione di facilitazione didattica. Ma si tratta sempre di ragazzi in grado di studiare, di imparare e di seguire consapevolmente la vita scolastica, con un po' di aiuto... non certo di quelli che hanno un'età mentale equivalente ai 4 anni, come descritto qui, che hanno problemi concreti di autonomia nella vita quotidiana, o che hanno bisogno del programma differenziato.
Personalmente, non ho mai visto un disabile con programma differenziato in un liceo classico o scientifico (e specifico bene, NON STO DICENDO che non ci devono andare o che non ce li voglio io, sto dicendo che, per quanto riguarda la mia esperienza concreta, proprio non ci vanno). Anche per tutti gli anni che sono stata in istituti tecnici, in cui di disabili con sostegno ce ne sono molti di più, la maggioranza faceva il programma normale semplificato per obiettivi minimi, quelli con programmazione veramente differenziata erano pochissimi. Mi ricordo in particolare una ragazza down tostissima e tenace, che ha fatto il programma curricolare e ha preso un vero diploma valido...
Certo che ci vanno, nella mia regione è una prassi, proprio per offrire loro un ambiente tranquillo.
Anche tu Emilia Romagna?
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Down che sbava e piange
Ti riporto la mia esperienza. A Modena nel liceo dove insegnavo (con indirizzi classico scientifico linguistico e psicopedagogico) era normalissimo avere disabili gravi e gravissimi. Se cerchi su internet dovresti trovare un documento di un convegno tenutosi all'Asp in cui i vari operatori (Npi, docenti di sostegno, ecc) riflettevano sull'ambiente protetto e sicuro dei licei come luogo ideale per integrare disabili anche gravi.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Down che sbava e piange
Io quel lavoro lo faccio e sinceramente leggendo quello che hai scritto ho avuto gli stessi pensieri di Ire.boston ha scritto:Ire ha scritto:Il problema, a mio parere, andrebbe visto da un punto di vista diverso.
Sarebbe l'abominio della attribuzione di una cattedra ad un docente che pensa certe cose quello da cancellare.
Togliere solo la possibilità di pubblicare significherebbe comunque avere in servizio gente che la pensa così, che agisce così, e che semplicemente non lo dice
Non un gran vantaggio.
Come ti permetti di parlare così? Ma chi cavolo ti credi di essere? "L'abominio dell'attribuzione di una cattedra a un docente che pensa certe cose"? Il docente che pensa certe cose è l'unico per ora a occuparsi fattivamente di questo ragazzo se proprio vuoi saperlo e visto che il docente che pensa certe cose sono io adesso te la dico tutta. Penso che il fatto che tu abbia dei figli che hanno avuto dei problemi non ti dia il diritto di giudicare un lavoro che tu non fai e che non capirai mai fino in fondo. Penso che non sia carino dire che il ragazzo non capisce un cazzo, non avrei dovuto usare questa parola, ma il concetto è esattamente questo, dopo 4 giorni di osservazione. Penso che la situazione sia allucinante per lui per i professori per la classe e penso che un caso del genere non debba ricadere sulla spalle di un unico docente come sta invece accadendo ora. E quella docente sono IO. Penso che la ds sia una vera irresponsabile a non aver trovato assistenza prima che la scuola iniziasse e penso, continuo a pensare che questo ragazzo sia totalmente incapace di capire. Ma voi siete tutti grandi pedagoghi di didattica speciale a quanto pare. Allora entrateci voi in classe a farvi sbavare addosso, toccare, sentire grida, urla, pianti, versi. Io faccio quello che posso e non ho competenze per occuparmi di un disabile psichico così grave. Sto facendo molto di più di quello che fanno i miei colleghi che in classe ci passano meno ore e non se ne occupano affatto fuori dalle ore di classe.
Non puoi venire su un forum, nella sezione frequentata da colleghi che spesso lavorano "con chi non capisce un cazzo" (a prima vista) e pretendere che qualcuno non si irrigidisca.
La tua non è una bella situazione ma stai sfogando la tua frustrazione proprio sull'unica vittima di questa situazione ovvero il ragazzo disabile. La parte lesa è lui non tu.
Dovresti anche sapere che 4 giorni di osservazione sono praticamente NULLA.
Dovresti sapere che lui "non capisce un cazzo" perchè TU, persona con un quoziente intellettivo sicuramente superiore al suo e con una preparazione psico-pedagogica sicuramente superiore alla sua, non hai saputo trovare il giusto canale o la giusta modalità comunicativa (CAA, comunicazione non verbale, ecc, ecc, ecc).
Sono anche sicuro (perdonami la presunzione) che adesso fai fuoco e fiamme perchè "un caso del genere non debba ricadere sulla spalle di un unico docente" ma appena "l'unico docente" sarà quello di sostegno non ti adirerai così tanto, fidati.
Apprezzo la tua sincerità sul "non avere le competenze" e sono consapevole che un buon 50% di docenti italiani (voglio essere buono) non sappia davvero dove mettere le mani, ma purtroppo NON dovrebbe essere così. Per lo Stato italiano e per il MIUR TUTTI i docenti sono responsabili del progetto di integrazione/inclusione dell'allievo disabile e credo che tu non sia la sola alla quale hanno propinato e propineranno (la formazione obbligatoria) meravigliose strategie didattico-educative per rendere anche te protagonista del progetto di inclusione.
A volte lo scarto tra ciò che trovo scritto nei documenti MIUR, nelle leggi, nelle circolari e quello che vedi a scuola è così grande da farmi rabbrividire.
Certo tu ce lo hai sbattuto direttamente in faccia squarciando il bel velo di ipocrisia oramai fisiologico nel mondo della scuola. Ma chi la scuola non la vive e pensa davvero che quel fantastico mondo raccontato dalle leggi, dalle circolari, dagli accordi di programma e dalle linee di indirizzo sulla disabilità esista, quando legge te, che squarci questo bel cielo di carta colorata, può anche avere quella reazione.
Purtroppo, e sono scene alle quali ho assistito, docenti come te che se potessero chiuderebbero seduta stante il ragazzo in una scuola speciale o da qualsiasi altra parte pur di toglierselo dalle scatole, poi quando incontrano i genitori (e lì ritorna l'ipocrisia) del ragazzo disabile (dopo averlo sbolognato al docente di sostegno e non essersi interessati minimamente a niente) spendono la frase ad effetto "un ragazzo DOLCISSIMO" "un ragazzo MERAVIGLIOSO". Parafrasando Freud avviene "la conversione nell'opposto", il ragazzo che quasi vi fa ribrezzo, più simile nella vostra testa ad un simpatico animale che ad un essere umano, "la rottura di scatole" diventa MERAVIGLIOSO. E la cosa TRAGICISSIMA in tutto questo è che i genitori vi credono, tornano a casa contenti e magari la sera lo raccontano alla nonna o ai fratelli commuovendosi. Poveri Cristi se sapessero.
Ora io non so quale sia la situazione personale di Ire ma posso garantirti che il 100% dei genitori dei ragazzi disabili, leggendo questo post, ti direbbe le stesse cose dette da Ire (credo pure di peggio).
La cosa buffa in tutto questo è che, documenti MIUR alla mano, ha proprio ragione Ire.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Down che sbava e piange
eragon ha scritto:Ti riporto la mia esperienza. A Modena nel liceo dove insegnavo (con indirizzi classico scientifico linguistico e psicopedagogico) era normalissimo avere disabili gravi e gravissimi. Se cerchi su internet dovresti trovare un documento di un convegno tenutosi all'Asp in cui i vari operatori (Npi, docenti di sostegno, ecc) riflettevano sull'ambiente protetto e sicuro dei licei come luogo ideale per integrare disabili anche gravi.
Il Formiggini sotto questo profilo è una scuola esemplare.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Down che sbava e piange
boston ha scritto:Ire ha scritto:Il problema, a mio parere, andrebbe visto da un punto di vista diverso.
Sarebbe l'abominio della attribuzione di una cattedra ad un docente che pensa certe cose quello da cancellare.
Togliere solo la possibilità di pubblicare significherebbe comunque avere in servizio gente che la pensa così, che agisce così, e che semplicemente non lo dice
Non un gran vantaggio.
Come ti permetti di parlare così? Ma chi cavolo ti credi di essere? "L'abominio dell'attribuzione di una cattedra a un docente che pensa certe cose"? Il docente che pensa certe cose è l'unico per ora a occuparsi fattivamente di questo ragazzo se proprio vuoi saperlo e visto che il docente che pensa certe cose sono io adesso te la dico tutta. Penso che il fatto che tu abbia dei figli che hanno avuto dei problemi non ti dia il diritto di giudicare un lavoro che tu non fai e che non capirai mai fino in fondo. Penso che non sia carino dire che il ragazzo non capisce un cazzo, non avrei dovuto usare questa parola, ma il concetto è esattamente questo, dopo 4 giorni di osservazione. Penso che la situazione sia allucinante per lui per i professori per la classe e penso che un caso del genere non debba ricadere sulla spalle di un unico docente come sta invece accadendo ora. E quella docente sono IO. Penso che la ds sia una vera irresponsabile a non aver trovato assistenza prima che la scuola iniziasse e penso, continuo a pensare che questo ragazzo sia totalmente incapace di capire. Ma voi siete tutti grandi pedagoghi di didattica speciale a quanto pare. Allora entrateci voi in classe a farvi sbavare addosso, toccare, sentire grida, urla, pianti, versi. Io faccio quello che posso e non ho competenze per occuparmi di un disabile psichico così grave. Sto facendo molto di più di quello che fanno i miei colleghi che in classe ci passano meno ore e non se ne occupano affatto fuori dalle ore di classe.
mi accoderei a eragon ma il quote diventerebbe troppo lungo quindi mi fermo a questo pensando anche alle sue parole
Io non sono un genitore di un disabile, i miei figli hanno avuto problemi con l'apprendimento ma è roba da ridere rispetto a questi veri problemi.
Io non sono un genitore di disabile ma sono un cittadino che si guarda intorno e che vede quello che c'è. Sono un cittadino che crede nel dovere della società di prendersi cura delle persone disabili che sono PERSONE come noi.
Le leggi? le leggi stabiliscono il principio e io lo condivido in pieno.
Si trova corrispondenza tra le promesse e lo stato di fatto? NO
Si può fare in modo che si attui quanto promesso? Si. Con una fatica enorme ma ci si riesce.
Il fatto è che quanto promesso è la presenza di docenti e operatori per aiutare il ragazzo disabile nelle sue necessità fisiologiche e materiali per accompagnarlo nell'incontro con i compagni e con la realtà esterna e per favorire il processo di inclusione.
Il fatto è che quanto dichiarato è che con questi "ausili" il ragazzo disabile è un alunno della classe come gli altri. E' un tuo alunno, Boston.
Un tuo alunno che hai il dovere di portare avanti esattamente come ti affanni a portare avanti giovannino che problemi non ne ha, che più o meno capisce tutto, che non manifesta il suo disagio con grida e bava alla bocca.
Ti sei scagliata contro di me perchè a parare tuo io non capisco un cazzo della tua situazione mentre non hai voluto cogliere nei miei interventi la condanna per lla superficialità con cui è (non è) stato preparato il campo per accogliere questo alunno. Non hai voluto cogliere i suggerimenti operativi per tentare di sbloccare la situazione che ti ho dato io, che sono gli unici attuabili e che ti sono stati dati, esattamente gli stessi, anche dai tuoi colleghi che capiscono la scuola meglio di me.
No, tu hai fatto altro, tu ti sei lamentata di queste persone che non servono a niente e che non dovrebbero stare lì, tu hai sperato nell'arrivo del sostegno perchè non ne vuoi mezza del contatto con la disabilità e allora, cara boston, hai sbagliato mestiere..... perchè nella scuola pubblica la disabilità è accolta. E lo sapevi fin da prima di decidere di fare l'insegnante.
I tuoi colleghi hanno meno ore di te e allora? Insegni una materia che prevede tante ore.
I tuoi colleghi non fanno meno di te perchè delle due l'una:
o questo ragazzino fa ciò che racconti e lo fa con tutti
o questo ragazzino è stato accolto in classe dai tuoi colleghi in modo diverso dal tuo e con loro è più gestibile
Di chi è la colpa?
Loro fanno le ore in classe e non se ne occupano più? Non ho capito in che modo tu te ne occupi dopo le ore in classe ma se stai parlando di adempimenti vari in carico al coordinatore.... beh, in quella classe ci sono tot alunni uno dei quali è lui.
Tu hai in classe un alunno tanto problematico e non hai ancora guardato la sua documentazione, non sai quale sia il problema (e soprattutto non te ne frega un cazzo)
Perdonatemi ma seguo lo sdoganamento della parola perchè proprio ci sta.
Un docente che fosse consapevole di essere docente anche dei problematici si sarebbe interessato non fosse altro per capire se ci fosse qualcosa assolutamente da non fare con lui prima ancora di capire se ci sia qualcosa che si può agevolmente fare.
Mi dispiace ma il tuo "come ti permetti" lo rispedisco al mittente con tanto di punto interrogativo grande come una casa.
Con tutta la comprensione che posso provare per una situazione tanto difficile.
Re: Down che sbava e piange
Mah, io spero che il discorso di Boston propenda più per una "condivisione" del problema che per un "rifilare la patata bollente" ad un collega, in questo caso il sostegno. Diciamo però che il contrario non mi stupirebbe affatto, visto che troppo spesso il docente di sostegno viene visto come la panacea per tutti i mali (leggasi: alunni particolarmente ingestibili da mandare fuori dalle balls il più possibile...per poi ricordarsi della loro esistenza soltanto in sede di scrutinio, quando magicamente tornano ad essere allievi della classe a tutti gli effetti e non soltanto del sostegno).
Perché nemmeno il docente di sostegno è un badante, anche se molti se lo dimenticano. E ci sono certi casi che non andrebbero assegnati nemmeno a lui/lei, quindi o se li sciroppa in partenza l'intero Consiglio di Classe, altrimenti si cercano da subito altre competenze.
Perché va bene tutto, va bene un alunno che non capisce un cazzo, che sbava, che fa casino in classe, ma che "tocca" anche no, grazie. Non è tenuto a farsi mettere le mani addosso né il docente curricolare né quello di sostegno.
Tempo fa lessi di una collega alla quale era stato assegnato un alunno con problematiche similari. Un alunno down di basso livello, che aveva il viziaccio di mettere le mani sotto gonne o camicette, le sue in particolar modo. Mi aveva colpito moltissimo lo spirito di abnegazione (o sottomissione? Boh) di questa giovane collega ed ero rimasta disgustata dall'isolamento e dall'emarginazione cui era stata costretta dagli altri insegnanti, che pure avevano ricevuto lo stesso trattamento rimanendone ovviamente mortificati, ma che la ragazza in questione, in quanto docente di sostegno, era "tenuta" a tollerare...
se lo trovo lo posto perché è abbastanza emblematico.
Perché nemmeno il docente di sostegno è un badante, anche se molti se lo dimenticano. E ci sono certi casi che non andrebbero assegnati nemmeno a lui/lei, quindi o se li sciroppa in partenza l'intero Consiglio di Classe, altrimenti si cercano da subito altre competenze.
Perché va bene tutto, va bene un alunno che non capisce un cazzo, che sbava, che fa casino in classe, ma che "tocca" anche no, grazie. Non è tenuto a farsi mettere le mani addosso né il docente curricolare né quello di sostegno.
Tempo fa lessi di una collega alla quale era stato assegnato un alunno con problematiche similari. Un alunno down di basso livello, che aveva il viziaccio di mettere le mani sotto gonne o camicette, le sue in particolar modo. Mi aveva colpito moltissimo lo spirito di abnegazione (o sottomissione? Boh) di questa giovane collega ed ero rimasta disgustata dall'isolamento e dall'emarginazione cui era stata costretta dagli altri insegnanti, che pure avevano ricevuto lo stesso trattamento rimanendone ovviamente mortificati, ma che la ragazza in questione, in quanto docente di sostegno, era "tenuta" a tollerare...
se lo trovo lo posto perché è abbastanza emblematico.
Marechiaro- Messaggi : 2428
Data d'iscrizione : 22.09.15
Re: Down che sbava e piange
@Ire: ti rimbalzo il 'come ti permetti' e se vuoi per me possiamo continuare fino al 2020 con sti botta e risposta. PUNTO A: Che io non sappia fare il mio lavoro non spetta a te dirlo, soprattutto perché tu in una classe non ci stai e non sai come funziona. Ne sai talmente poco da non aver capito che sto svolgendo ore di lezione in più rispetto al mio orario settimanale costituito da TRE ORE per classe e non da OTTO. Vengo utilizzata perché mancano ancora parecchi docenti. Questo ti è chiaro?
PUNTO B: Sono perfettamente consapevole della responsabilità insita nel mio lavoro e non mi servono lezioni di civiltà da una perfetta sconosciuta che distorce le mie parole. Ho sempre avuto in classe ragazzi disabili con o senza ausilio del sostegno, disabilita' più o meno gravi, programmi differenziati o obiettivi minimi, ricordo con affetto una ragazza tetraplegica che ho insistito venisse a Berlino in gita e che i genitori non volevano mandare. Ho imparato la lis per una mia alunna sorda, ho insegnato a schizofrenici in carcere.Quindi checché tu ne dica io non sono il mostro che non vuole intorno disabili. Ma mettimi in condizione di poter svolgere il mio lavoro altrimenti non ci siamo.
PUNTO C: Sono in una scuola nuova, che ha ds nuova e maggior parte dello staff segreteria nuovo, sono in succursale di una scuola enorme con altrettanti enormi problemi organizzativi come evidente. Nominata coordinatrice da due giorni e in attesa di conferire con la ds che vedrò più tardi e avere accesso al fascicolo del ragazzo.
Non credo che la diagnosi smentira' cio' che penso.
PUNTO B: Sono perfettamente consapevole della responsabilità insita nel mio lavoro e non mi servono lezioni di civiltà da una perfetta sconosciuta che distorce le mie parole. Ho sempre avuto in classe ragazzi disabili con o senza ausilio del sostegno, disabilita' più o meno gravi, programmi differenziati o obiettivi minimi, ricordo con affetto una ragazza tetraplegica che ho insistito venisse a Berlino in gita e che i genitori non volevano mandare. Ho imparato la lis per una mia alunna sorda, ho insegnato a schizofrenici in carcere.Quindi checché tu ne dica io non sono il mostro che non vuole intorno disabili. Ma mettimi in condizione di poter svolgere il mio lavoro altrimenti non ci siamo.
PUNTO C: Sono in una scuola nuova, che ha ds nuova e maggior parte dello staff segreteria nuovo, sono in succursale di una scuola enorme con altrettanti enormi problemi organizzativi come evidente. Nominata coordinatrice da due giorni e in attesa di conferire con la ds che vedrò più tardi e avere accesso al fascicolo del ragazzo.
Non credo che la diagnosi smentira' cio' che penso.
boston- Messaggi : 1371
Data d'iscrizione : 16.09.10
Re: Down che sbava e piange
va bene la finiamo. Quello che penso io è piutttosto chiaro (almeno dai feedback degli altri utenti del forum) .
Quello che pensi tu è altrettanto chiaro-
Se poi è la rabbia che ti ha fatto usare parole come:
parcheggio
rimbalzo
occuparmi anche
non capisce un cazzo
non so cos'abbia
non so cosa sia pcs (invece di cogliere lo spunto per cercare di comprendere il suggerimento del tuo collega)
può essere che la rabbia abbia distorto il tuo pensiero.
Ma non sono stata certo io.
La situazione che devi affrontare è quella, come la puoi affrontare ti è stato detto-
Auguri di cuore
Quello che pensi tu è altrettanto chiaro-
Se poi è la rabbia che ti ha fatto usare parole come:
parcheggio
rimbalzo
occuparmi anche
non capisce un cazzo
non so cos'abbia
non so cosa sia pcs (invece di cogliere lo spunto per cercare di comprendere il suggerimento del tuo collega)
può essere che la rabbia abbia distorto il tuo pensiero.
Ma non sono stata certo io.
La situazione che devi affrontare è quella, come la puoi affrontare ti è stato detto-
Auguri di cuore
Re: Down che sbava e piange
@Boston: Senza offesa Boston però sinceramente tu hai pensato a questo tuo alunno come appunto "TUO" alunno oppure no? A me sembra che tu lo abbia visto come una nota stonata collocata in un contesto dove non deve essere, quindi già in partenza mi sembra che ci sia il rifiuto a considerarlo come parte della classe. Infatti non hai guardato la documentazione, hai detto solo testualmente "avrà grosse lesioni cerebrali, ma che ne so", invece la cosa più normale secondo me sarebbe stata quella di guardare la documentazione subito. Per carità, ti capisco anche, ma perché non ammettere sinceramente che avresti preferito che non fosse in classe e quindi non lo volevi tra i piedi?.......
Ultima modifica di Scuola70 il Ven Set 15, 2017 7:04 pm - modificato 1 volta.
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Down che sbava e piange
mac67 ha scritto:Ire ha scritto:L'ho letta la tiritera e ho letto anche le altre e sai che in parte le condivido.
Per come la vedo io, però, si possono fare discorsi sulla valutazione di possibilità alternative solo e se
quelle scelte fanno male al ragazzo disabile.
Non perchè quelle scelte danneggiano o creano problemi al resto della classe e degli insegnanti.
Sbagli. Sbagli. Sbagli. E ancora: sbagli.
Ciascun alunno ha diritto alla scuola. Come gli altri. Non ce n'è uno che ne ha diritto di più.
Questaè quella che l'avv Nocera definisce la "Magna Charta" dell'integrazione scolastica
al punto 7 "Ritenuto in fatto".................
"impedimenti che peraltro - alla stregua di quanto s'è detto, ed in coerenza con quanto chiaramente prescrive, per la scuola dell'obbligo, l'art. 28 della legge n. 118 del 1971 - vanno valutati esclusivamente in riferimento all'interesse dell'handicappato e non a quello ipoteticamente contrapposto della comunità scolastica ......."
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:mac67 ha scritto:Ire ha scritto:L'ho letta la tiritera e ho letto anche le altre e sai che in parte le condivido.
Per come la vedo io, però, si possono fare discorsi sulla valutazione di possibilità alternative solo e se
quelle scelte fanno male al ragazzo disabile.
Non perchè quelle scelte danneggiano o creano problemi al resto della classe e degli insegnanti.
Sbagli. Sbagli. Sbagli. E ancora: sbagli.
Ciascun alunno ha diritto alla scuola. Come gli altri. Non ce n'è uno che ne ha diritto di più.
Questaè quella che l'avv Nocera definisce la "Magna Charta" dell'integrazione scolastica
al punto 7 "Ritenuto in fatto".................
"impedimenti che peraltro - alla stregua di quanto s'è detto, ed in coerenza con quanto chiaramente prescrive, per la scuola dell'obbligo, l'art. 28 della legge n. 118 del 1971 - vanno valutati esclusivamente in riferimento all'interesse dell'handicappato e non a quello ipoteticamente contrapposto della comunità scolastica ......."
Citazione incomprensibile se estrapolata dal contesto. Ma possiamo anche chiuderla qui.
mac67- Messaggi : 7123
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Località : Pianeta Terra
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:mac67 ha scritto:Ire ha scritto:L'ho letta la tiritera e ho letto anche le altre e sai che in parte le condivido.
Per come la vedo io, però, si possono fare discorsi sulla valutazione di possibilità alternative solo e se
quelle scelte fanno male al ragazzo disabile.
Non perchè quelle scelte danneggiano o creano problemi al resto della classe e degli insegnanti.
Sbagli. Sbagli. Sbagli. E ancora: sbagli.
Ciascun alunno ha diritto alla scuola. Come gli altri. Non ce n'è uno che ne ha diritto di più.
Questaè quella che l'avv Nocera definisce la "Magna Charta" dell'integrazione scolastica
al punto 7 "Ritenuto in fatto".................
"impedimenti che peraltro - alla stregua di quanto s'è detto, ed in coerenza con quanto chiaramente prescrive, per la scuola dell'obbligo, l'art. 28 della legge n. 118 del 1971 - vanno valutati esclusivamente in riferimento all'interesse dell'handicappato e non a quello ipoteticamente contrapposto della comunità scolastica ......."
Ire, io sono stata un'insegnante di sostegno e anche da insegnante di posto comune il pensiero è sempre quello di organizzare la didattica della sezione in maniera che permetta il più possibile la partecipazione del disabile. Sono fermamente convinta che bisogna insistere per far uscire il meno possibile il disabile dalla classe, a meno che non sia una sua necessità, e che bisogna educare i compagni a farsi carico del disabile il più possibile, anche sopportandolo quando disturba.
Le parole di boston risultano "fastidiose" anche a me per l'atteggiamento che esprimono verso la disabilità, ma ti faccio una domanda e voglio che mi rispondi onestamente. Davvero tu credi che la scuola sia sempre un ambiente adatto alla disabilità? Proprio nell'interesse del disabile, secondo te è giusto insistere a tenere un bambino in un ambiente che spesso gli infonde disagio o malessere, o dove non c'è personale adeguato a occuparsi di lui, anche a livello personale?
Davvero non ti sembra che spesso ci sia dietro l'egoismo della famiglia che non riesce a (non vuole?) occuparsi di lui/lei e quindi pretende che ci pensi la scuola a prescindere da quanto l'ambiente scolastico sia davvero opportunità di inclusione?
Ho visto genitori sbolognare il figlio disabile tra pre-scuola-orario pieno-doposcuola, dicendo che dovevano lavorare o occuparsi degli altri figli, e ignorando completamente il benessere del bambino, che invece avrebbe avuto bisogno di stare molte ore a casa per stare sereno e rilassato. Alla primaria i disabili vengono quasi sempre iscritti al tempo pieno, a nessuno importa se sono sovraccaricati di stimoli e reagiscono con crisi importanti, l'importante è tenerli il più possibile da qualche parte, perché sono pesanti da gestire. Questo succede spesso anche con i normodotati, ma a maggior ragione il malessere è più forte per il disabile e di questo non importa a nessuno.
Ho visto bambini disabili con importanti problemi di salute venire comunque scaricati a scuola, con la richiesta addirittura che la scuola si occupasse di effettuare trattamenti sanitari di una certa delicatezza per "alleggerire" i genitori quando il comune non garantiva personale sanitario a domicilio.
A volte mi sembra che si gridi tanto all'interesse del disabile, come se il problema fosse la sola contrapposizione con l'interesse dei compagni, quando secondo me a non conciliarsi quasi mai sono gli interessi del disabile con quelli dei genitori.
In che modo, secondo te, un bambino evidentemente a disagio a scuola e che non riesce a godere in nessun modo del rapporto anche minimo con i compagni, beneficia dell'andare a scuola? Davvero questa per te è inclusione?
Oltretutto nel punto che hai riportato si parla di scuola dell'obbligo. Per te il liceo è scuola dell'obbligo?
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: Down che sbava e piange
ho riportato un punto ma ho linkato tutta la sentenza.Oltretutto nel punto che hai riportato si parla di scuola dell'obbligo. Per te il liceo è scuola dell'obbligo?
bisognerebbe leggerla
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:ho riportato un punto ma ho linkato tutta la sentenza.Oltretutto nel punto che hai riportato si parla di scuola dell'obbligo. Per te il liceo è scuola dell'obbligo?
bisognerebbe leggerla
Visto che insisti.
L'articolo 28 della legge 118 del 1971 riguarda il diritto dei ragazzi con handicap a frequentare a scuola, cosa che non decide il docente, ma il dirigente. Cosa che, inoltre, non ho mai messo in dubbio, quindi la citazione in risposta al mio intervento è del tutto a sproposito (e non è la prima volta che prendi fischi per fiaschi).
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: Down che sbava e piange
Ire ha scritto:ho riportato un punto ma ho linkato tutta la sentenza.Oltretutto nel punto che hai riportato si parla di scuola dell'obbligo. Per te il liceo è scuola dell'obbligo?
bisognerebbe leggerla
No, scusa.
Ti ho scritto un papiro di post su una questione che ritengo di fondamentale importanza e tu mi rispondi solo sull'"oltretutto"?
Non mi sono letta pagine di interventi pieni di insulti, molti dei quali non c'entravano neanche con il topic, per cui mi sarà sfuggito il link.
Però avresti potuto rispondermi su tutto il resto.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: Down che sbava e piange
Non riesco e non voglio leggere ciò che hai scritto perchè appprestandomi a farlo ho letto di sfuggita cose già dette e ridette e che fanno veramente male
ho letto: sbolognare
ho letto: in nessun modo il ragazzo ha beneficio
Questo è contrario a tante di quelle leggi, tante di quelle evidenze scientifiche, tanto di tanto di tanto ed inoltre è contrario a ciò che penso io. Avendolo già esposto ampiamente ritengo inutile continuare a farlo perchè proprio non sono qui per convicere nessuno. Non è questa la funzione del forum.
Se se ne ha voglia il forum può servire per ragionare un po' sui confronti tra gli utenti ma per farlo è necessario leggere i loro interventi.
Capisco (e condivido) il fastidio di trovarsi a dover fare lo slalom tra pagine di insulti che potrebbero essere evitati ma questa è una situazione che crea problemi a tutti e speriamo che presto tutti si rendano conto che disturba poco l'intervento "pazzerello" se lo si lascia perdere e si passa oltre.
ho letto: sbolognare
ho letto: in nessun modo il ragazzo ha beneficio
Questo è contrario a tante di quelle leggi, tante di quelle evidenze scientifiche, tanto di tanto di tanto ed inoltre è contrario a ciò che penso io. Avendolo già esposto ampiamente ritengo inutile continuare a farlo perchè proprio non sono qui per convicere nessuno. Non è questa la funzione del forum.
Se se ne ha voglia il forum può servire per ragionare un po' sui confronti tra gli utenti ma per farlo è necessario leggere i loro interventi.
Capisco (e condivido) il fastidio di trovarsi a dover fare lo slalom tra pagine di insulti che potrebbero essere evitati ma questa è una situazione che crea problemi a tutti e speriamo che presto tutti si rendano conto che disturba poco l'intervento "pazzerello" se lo si lascia perdere e si passa oltre.
Re: Down che sbava e piange
Però spesso Ire è vero che l'iperstimolazione sensoriale, per alcuni tipi di handicap come l'autismo, è deleteria, quindi spesso il disabile grave non riesce materialmente a reggere la costrizione dello stare a scuola, già è difficile per i normodotati, ancora peggio per chi ha problemi! Quindi secondo me non è vero che l'inclusione a tutti i costi giovi all'interesse del disabile grave. Se una cosa viene stabilita da una legge, non è detto che sia giusta, poiché i legislatori possono anche sbagliare e poi le leggi riflettono l'interesse della società, che non è affatto detto che coincida con l'interesse del singolo. Anzi, quest'inclusione potrebbe persino essere quasi una "tortura", immagina un autistico che non sopporta il rumore che deve stare in una classe a tempo prolungato, tutte quelle ore in un ambiente che per lui è stressante......
Scuola70- Messaggi : 1434
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Down che sbava e piange
concordo assolutamente con te.
Ma come dice quella sentenza (e come è normale o dovrebbe essere) non si tratta di un pricipio generale.
Si valuta il singolo caso e solo in base ai suoi precisi interessi si decide cosa fare.
Se chi è preposto a farlo (medici in primis e famiglia al fianco) ritiene che l'iperstimolazione sensoriale sia dannosa per QUEL ragazzo, è opportuno e previsto che si appronti un pei che preveda, magari, la frequenza scolastica ridotta o il lavoro in ambiente protetto o .............
Per QUEL singolo ragazzo non per "gli handicappati con gravità" in genere
Ma come dice quella sentenza (e come è normale o dovrebbe essere) non si tratta di un pricipio generale.
Si valuta il singolo caso e solo in base ai suoi precisi interessi si decide cosa fare.
Se chi è preposto a farlo (medici in primis e famiglia al fianco) ritiene che l'iperstimolazione sensoriale sia dannosa per QUEL ragazzo, è opportuno e previsto che si appronti un pei che preveda, magari, la frequenza scolastica ridotta o il lavoro in ambiente protetto o .............
Per QUEL singolo ragazzo non per "gli handicappati con gravità" in genere
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