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Messaggio Da Ospite Dom Lug 07, 2019 4:51 pm

Promemoria primo messaggio :

Da OS: "Bussetti assicura che la regionalizzazione della scuola si farà e riuscirà a convincere i sindacati “la scuola regionale si farà”. Lo dice al Corriere del veneto in un articolo di oggi.
Il Ministro nega che ci sia stata una bocciatura su tutta la linea da parte del Movimento 5 Stelle e che il modello al quale guarda è quello del Trentino e della Valle d’Aosta.”
Un altro ministro che ama e capisce il mondo della scuola...Questi ministri i governi li vanno cercando con il lanternino.

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 12:03 pm

paniscus_2.1 ha scritto:
Kuru-nee ha scritto:@L'ALTRO POLO: Se al liceo i genitori, e non i ragazzi, protestano per la scarsa capacità relazionale dei docenti non stiamo messi bene. Ormai è arrivata da un pezzo l'età in cui è anche ora che il genitore lasci un po' il figlio a sbattere i denti e a sopravvivere anche ad insegnanti non proprio amabili. E non dico rassegnarsi a subire soprusi o umiliazioni, ma un minimo di resilienza a relazioni non proprio idilliache o un po' asettiche a 14 anni bisognerebbe averla sviluppata da un pezzo. Sennò non è un liceo snob, è un giardino d'infanzia.

E infatti la maggior parte dei licei (snob o meno) si stanno trasformando in giardini di infanzia, proprio a causa di questo meccanismo di eccessiva intromissione dei genitori. Nei tecnici e nei professionali il fenomeno è più limitato, ma mi risulta che, a macchia di leopardo, stia cominciando a uniformarsi anche lì.

In ogni caso, è garantito che, nei contesti di utenza mediamente "più borghese", l'andamento sia quello: in parte perché i genitori tendono a essere più vizianti e più iperprotettivi, passano la vita a rimuovere in anticipo qualsiasi difficoltà dalla vita del figlio prima ancora che questo ci inciampi davvero,  e non sopportano che possa soffrire la sia pur minima contrarietà o delusione... e poi perché, essendocene una percentuale maggiore di laureati e professionisti, ossia di persone con lo stesso livello di scolarizzazione degli insegnanti, rivendicano di "saperne quanto l'insegnante" e di poterlo giudicare alla pari.

Eh..."io insegno latino nel liceo X, lei deve..."qualche volta mi é capitato

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Messaggio Da Paolo Tuguri Dom Lug 21, 2019 12:06 pm

Un aumento considerevole delle retribuzioni non non si sarebbe mai verificato con la regionalizzazione , non senza oneri aggiuntivi. Ripeto, l'unica soluzione é un ripensamento delle professionalità necessarie alla Scuola Pubblica, con stipendi che le rendano attrattive a tutte le latitudini. Questa riforma in parallelo a quella del reclutamento sono indispensabili.

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Messaggio Da paniscus_2.1 Dom Lug 21, 2019 1:05 pm

L'ALTRO POLO ha scritto:Specie per la primaria (in stragrande maggioranza maestre donne) quante donne con prole, sposate al Sud con marito lavoratore stabile al Sud sarebbero disposte a lasciare tutto per tentare un concorso al Nord?

Ma si ammetterà che anche questa, da un punto di vista sociologico, è una stortura sistematica dell'Italia, e in particolare di alcune regioni piuttosto che altre, ma comunque dell'Italia in generale?

Voglio dire, ma si può sapere per quale motivo, in massa, in province intere, debba essere considerato normale che una donna (o anche un uomo, ma tale caso è più raro) debba aspettare i 40 anni e aver già messo su famiglia, prima di decidersi a scegliere cosa vuole fare da grande?

A me pare naturale pensare che le strategie e i programmi a lungo termine sulla propria vita adulta, siano problemi che ci si dovrebbero porre molto prima, quando si è più giovani e non si hanno ancora responsabilità familiari.

Perché tutte queste mamme di famiglia, e i rispettivi compagni di vita, non ne hanno discusso esaurientemente insieme, prima del matrimonio, o almeno prima dell'arrivo dei figli, su cosa avevano intenzione di fare per pianificare il futuro di entrambi, sia individualmente che come coppia?

Boh, posso rispettare le singole storie personali (per le quali, non posso entrare nel merito), ma se si tratta di un fenomeno di massa a livello sociale, una riflessione sarebbe legittima eccome!

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Messaggio Da Kuru-nee Dom Lug 21, 2019 1:11 pm

L'ALTRO POLO ha scritto:Se la particolare predisposizione iceberg di molti docenti si traduce in un numero di insufficienze spropositato, i genitori si lamentano eccome e a ragione!

Assolutamente no, invece, non hanno ragione per niente. Se hai scelto un liceo snob dove è richiesto un livello massimo e la tendenza degli insegnanti è essere asettici ti adegui, perché non c'è nulla di male in questo, anzi, sono scuole così che formano gli studenti più brillanti nella maggior parte dei casi. Il genitore si fa gli affaracci suoi, al limite, se il figlio non arriva a quel livello, gli consiglia di cambiare scuola. Se persino tu da insegnante ragioni così stiamo messi malissimo.
La mia professoressa di italiano e latino al liceo (per nulla asettica, in realtà, anzi, con la tendenza a entrare molto in relazione con gli studenti, seppur in maniera brusca) alla prima lamentela (degli studenti, ovviamente, i genitori proprio non si sognavano di intromettersi) di troppi compiti o livello troppo alto richiesto nelle verifiche ci fulminava dicendo che se non ci stava bene potevamo sempre lasciare la scuola e andare a lavorare oppure cambiarla. E aveva ragione.
Perché se poi la maggioranza di noi ha campato di rendita all'università (dalle facoltà umanistiche a quelle scientifiche, in ogni zona d'Italia), con quello che abbiamo imparato al liceo e con l'abitudine ad arrivare al massimo, non lo deve certo all'unico professore coccoloso e simpatico che però non ci ha insegnato nulla, lo deve a tutti gli altri.
Non sempre tutti hanno capacità all'altezza di una certa richiesta. Qualcuno lo devo dire al ragazzo prima o poi, ed è molto meglio prima che poi. Altrimenti il ragazzo all'università si ritrova bocciato a tutti gli esami, al lavoro si ritrova costantemente sminuito e non apprezzato, trova il mondo ingiusto nei suoi confronti e non lo accetta, perché pensa di essere sempre stato all'altezza di tutto.

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Messaggio Da Dec Dom Lug 21, 2019 1:14 pm

L'ALTRO POLO ha scritto:
Dec ha scritto:Sì, chiaramente mi riferivo alle supplenze annuali. Mi stupisco che tu dica che per alcune cdc queste sono pressoché inesistenti; tutti i giorni leggiamo gli allarmi per le cattedre che rimangono scoperte e vanno alla terza fascia e spesso ci si riferisce solo all'organico di diritto; organico di fatto credo ce ne sia praticamente in tutte le province e classi di concorso e spesso con numeri molto grandi (a parte le province in cui va tutto alle assegnazioni provvisorie interprovinciali). Sono le supplenze che venivano assegnate alle Gae e quello, secondo me, era un sistema che funzionava meglio di quello attuale.

Sarei anche d'accordo se non ci fosse un piccolo particolare che sfugge: l'organico di potenziamento.
Negli ultimi anni (e l'applicato di segreteria può testimoniarlo) per le supplenze (e conseguentemente per i supplenti) c'è la variabile della conformazione delle cattedre. Ove non specificato nella mail di convocazione inviata dalle scuole, si chiama la scuola e si chiede se si tratta di una cattedra tutta di classe o tutta di potenziamento o mista: vado in classe a fare lezione o in corridoio a giocare a briscola col bidello? Sono informazioni che di certo l'UST non fornirebbe ma sono variabili importanti per i supplenti, al momento dell scelta. A me, ad esempio, è capitato di scegliere un 30/06 tutto di classe nel famoso liceo snob di città piuttosto che un 31/08 con 7 h di classe e 11 di potenziamento in provincia. Credi che, in sede di provveditorato, mi avrebbero mai detto che il 30/06 sarebbe stato qualitativamente migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista, visto che ci sono colleghi che, beati loro, non vedono l'ora di finire sul potenziamento a girarsi i pollici)? Dal provveditorato avrei preso il 31/08 solo in quanto tale! A meno che, appena escono le disponibilità, il supplente non si mettesse a chiamare le scuole ad una ad una in modo da sapere, quando sarebbe convocato dall'UST, cosa gli converrebbe accettare...

Questo è un altro problema che andrebbe risolto. Comunque se le scuole danno queste informazioni le danno sia se la nomina la fanno loro sia se la fa l'usp. Tra l'altro io questi docenti di potenziamento che giocano a carte con il bidello o si girano i pollici non li ho mai visti; saranno tutti nelle scuole in cui hai lavorato tu.

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 1:32 pm

paniscus_2.1 ha scritto:
L'ALTRO POLO ha scritto:Specie per la primaria (in stragrande maggioranza maestre donne) quante donne con prole, sposate al Sud con marito lavoratore stabile al Sud sarebbero disposte a lasciare tutto per tentare un concorso al Nord?

Ma si ammetterà che anche questa, da un punto di vista sociologico, è una stortura sistematica dell'Italia, e in particolare di alcune regioni piuttosto che altre, ma comunque dell'Italia in generale?

Voglio dire, ma si può sapere per quale motivo, in massa, in province intere, debba essere considerato normale che una donna (o anche un uomo, ma tale caso è più raro) debba aspettare i 40 anni e aver già messo su famiglia, prima di decidersi a scegliere cosa vuole fare da grande?

A me pare naturale pensare che le strategie e i programmi a lungo termine sulla propria vita adulta, siano problemi che ci si dovrebbero porre molto prima, quando si è più giovani e non si hanno ancora responsabilità familiari.

Perché tutte queste mamme di famiglia, e i rispettivi compagni di vita, non ne hanno discusso esaurientemente insieme, prima del matrimonio, o almeno prima dell'arrivo dei figli, su cosa avevano intenzione di fare per pianificare il futuro di entrambi, sia individualmente che come coppia?

Boh, posso rispettare le singole storie personali (per le quali, non posso entrare nel merito), ma se si tratta di un fenomeno di massa a livello sociale, una riflessione sarebbe legittima eccome!

Il futuro non sempre può essere pianificato, specie se chi si é iscritto nelle GaE delle proprie province, convinto, prima o poi, di entrare a casa propria, d'improvviso si vede sbattuto a 1000km da casa da un algoritmo.
Se poi uno ha iniziato a fare supplenze in Lombardia nel 2011, a GaE stracolme, senza nessuna garanzia di lavorare stabilmente da GI tutto l'anno, e poi nel 2013, per le.cacanze di Natale, incontra l'amore della propria vita a Palermo ..e chiaro che progettare e programmare diventa molto difficile

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Messaggio Da paniscus_2.1 Dom Lug 21, 2019 1:43 pm

E infatti credevo di aver detto chiaramente che non voglio entrare nel merito dei casi personali.

Ma se il numero di "donne meridionali, aspiranti insegnanti, che solo quando hanno già 40 anni e due o tre figli si pongono il problema se partecipare o no a un concorso a nord, e di cosa fare se lo vincono" comincia a diventare significativo come fenomeno di massa, non è più una questione di scelte private, ma è un dato sociologico.

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 1:53 pm

Dec ha scritto:
L'ALTRO POLO ha scritto:
Dec ha scritto:Sì, chiaramente mi riferivo alle supplenze annuali. Mi stupisco che tu dica che per alcune cdc queste sono pressoché inesistenti; tutti i giorni leggiamo gli allarmi per le cattedre che rimangono scoperte e vanno alla terza fascia e spesso ci si riferisce solo all'organico di diritto; organico di fatto credo ce ne sia praticamente in tutte le province e classi di concorso e spesso con numeri molto grandi (a parte le province in cui va tutto alle assegnazioni provvisorie interprovinciali). Sono le supplenze che venivano assegnate alle Gae e quello, secondo me, era un sistema che funzionava meglio di quello attuale.

Sarei anche d'accordo se non ci fosse un piccolo particolare che sfugge: l'organico di potenziamento.
Negli ultimi anni (e l'applicato di segreteria può testimoniarlo) per le supplenze (e conseguentemente per i supplenti) c'è la variabile della conformazione delle cattedre. Ove non specificato nella mail di convocazione inviata dalle scuole, si chiama la scuola e si chiede se si tratta di una cattedra tutta di classe o tutta di potenziamento o mista: vado in classe a fare lezione o in corridoio a giocare a briscola col bidello? Sono informazioni che di certo l'UST non fornirebbe ma sono variabili importanti per i supplenti, al momento dell scelta. A me, ad esempio, è capitato di scegliere un 30/06 tutto di classe nel famoso liceo snob di città piuttosto che un 31/08 con 7 h di classe e 11 di potenziamento in provincia. Credi che, in sede di provveditorato, mi avrebbero mai detto che il 30/06 sarebbe stato qualitativamente migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista, visto che ci sono colleghi che, beati loro, non vedono l'ora di finire sul potenziamento a girarsi i pollici)? Dal provveditorato avrei preso il 31/08 solo in quanto tale! A meno che, appena escono le disponibilità, il supplente non si mettesse a chiamare le scuole ad una ad una in modo da sapere, quando sarebbe convocato dall'UST, cosa gli converrebbe accettare...

Questo è un altro problema che andrebbe risolto. Comunque se le scuole danno queste informazioni le danno sia se la nomina la fanno loro sia se la fa l'usp. Tra l'altro io questi docenti di potenziamento che giocano a carte con il bidello o si girano i pollici non li ho mai visti; saranno tutti nelle scuole in cui hai lavorato tu.

Sarà ma ne ho visti tanti purtroppo...

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 1:56 pm

Kuru-nee ha scritto:
L'ALTRO POLO ha scritto:Se la particolare predisposizione iceberg di molti docenti si traduce in un numero di insufficienze spropositato, i genitori si lamentano eccome e a ragione!

Assolutamente no, invece, non hanno ragione per niente. Se hai scelto un liceo snob dove è richiesto un livello massimo e la tendenza degli insegnanti è essere asettici ti adegui, perché non c'è nulla di male in questo, anzi, sono scuole così che formano gli studenti più brillanti nella maggior parte dei casi. Il genitore si fa gli affaracci suoi, al limite, se il figlio non arriva a quel livello, gli consiglia di cambiare scuola. Se persino tu da insegnante ragioni così stiamo messi malissimo.
La mia professoressa di italiano e latino al liceo (per nulla asettica, in realtà, anzi, con la tendenza a entrare molto in relazione con gli studenti, seppur in maniera brusca) alla prima lamentela (degli studenti, ovviamente, i genitori proprio non si sognavano di intromettersi) di troppi compiti o livello troppo alto richiesto nelle verifiche ci fulminava dicendo che se non ci stava bene potevamo sempre lasciare la scuola e andare a lavorare oppure cambiarla. E aveva ragione.
Perché se poi la maggioranza di noi ha campato di rendita all'università (dalle facoltà umanistiche a quelle scientifiche, in ogni zona d'Italia), con quello che abbiamo imparato al liceo e con l'abitudine ad arrivare al massimo, non lo deve certo all'unico professore coccoloso e simpatico che però non ci ha insegnato nulla, lo deve a tutti gli altri.
Non sempre tutti hanno capacità all'altezza di una certa richiesta. Qualcuno lo devo dire al ragazzo prima o poi, ed è molto meglio prima che poi. Altrimenti il ragazzo all'università si ritrova bocciato a tutti gli esami, al lavoro si ritrova costantemente sminuito e non apprezzato, trova il mondo ingiusto nei suoi confronti e non lo accetta, perché pensa di essere sempre stato all'altezza di tutto.

Se ci fossero insegnanti che fanno gli impettiti sui forum ed in classe poi non sono coerenti saremmo messi ancora peggio. E questo non potrei mai saperlo né ora né dopo.
Le insufficienze é giusto darle ma quando si tratta di colonne quasi totalmente rosse con una media di classe di 4.45...beh...é un attimino esagerato


Ultima modifica di L'ALTRO POLO il Dom Lug 21, 2019 2:54 pm - modificato 3 volte.

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Messaggio Da Nera Dom Lug 21, 2019 1:59 pm

Vorrei rispondere a Paolo Tuguri quando auspica una commissione che, alla fine del periodo di tirocinio, dica al brillante vincitore di concorso che non può insegnare perché "non sa tenere le classi" o perché "non sa trasmettere la sua materia". Mi sembra veramente assurdo. Forse ci siamo dimenticati che le scuole non sono tutte uguali. Quindi chi fa l'anno di prova, o se lo vogliamo chiamare tirocinio, in un professionale dimenticato da Dio, non avrà scampo perché lì le classi non le sa tenere nessuno. Chi invece fa il suo bel percorso in un ottimo liceo... con studenti educati e rispettosi come soldatini.. di quelli che rispettano le regole senza bisogno che il docente alzi la voce... sarà sicuramente considerato idoneo all'insegnamento. E poi... nemmeno le materie sono tutte uguali... c'è quella più arida o mnemonica che proprio ai ragazzi non piace e c'è quella più facile da "trasmettere". E poi mi chiedo: ma ci sono altri dipendenti pubblici che dopo il concorso devono anche superare un tirocinio per valutare la loro attitudine? Allora dovremmo mandare a casa tutti quegli impiegati che sono ad uno sportello e non hanno doti "comunicative ". E ce ne sono veramente tanti...
Insomma.. ognuno il merito lo può trovare dove vuole.. nel superamento di un concorso.. negli anni di esperienza... nell'aver frequentato cento corsi sulle metodologie didattiche innovative. Addirittura gli idonei ai concorsi avranno avuto un minimo di merito.. nonostante qualcuno quo li abbia definiti "una piaga". L'importante è che si individui un metodo di reclutamento unico e stabile nel tempo in modo che le regole siano chiare sin da quando una persona sceglie la facoltà a cui iscriversi.

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 2:29 pm

Dec ha scritto:
L'ALTRO POLO ha scritto:
Dec ha scritto:Sì, chiaramente mi riferivo alle supplenze annuali. Mi stupisco che tu dica che per alcune cdc queste sono pressoché inesistenti; tutti i giorni leggiamo gli allarmi per le cattedre che rimangono scoperte e vanno alla terza fascia e spesso ci si riferisce solo all'organico di diritto; organico di fatto credo ce ne sia praticamente in tutte le province e classi di concorso e spesso con numeri molto grandi (a parte le province in cui va tutto alle assegnazioni provvisorie interprovinciali). Sono le supplenze che venivano assegnate alle Gae e quello, secondo me, era un sistema che funzionava meglio di quello attuale.

Sarei anche d'accordo se non ci fosse un piccolo particolare che sfugge: l'organico di potenziamento.
Negli ultimi anni (e l'applicato di segreteria può testimoniarlo) per le supplenze (e conseguentemente per i supplenti) c'è la variabile della conformazione delle cattedre. Ove non specificato nella mail di convocazione inviata dalle scuole, si chiama la scuola e si chiede se si tratta di una cattedra tutta di classe o tutta di potenziamento o mista: vado in classe a fare lezione o in corridoio a giocare a briscola col bidello? Sono informazioni che di certo l'UST non fornirebbe ma sono variabili importanti per i supplenti, al momento dell scelta. A me, ad esempio, è capitato di scegliere un 30/06 tutto di classe nel famoso liceo snob di città piuttosto che un 31/08 con 7 h di classe e 11 di potenziamento in provincia. Credi che, in sede di provveditorato, mi avrebbero mai detto che il 30/06 sarebbe stato qualitativamente migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista, visto che ci sono colleghi che, beati loro, non vedono l'ora di finire sul potenziamento a girarsi i pollici)? Dal provveditorato avrei preso il 31/08 solo in quanto tale! A meno che, appena escono le disponibilità, il supplente non si mettesse a chiamare le scuole ad una ad una in modo da sapere, quando sarebbe convocato dall'UST, cosa gli converrebbe accettare...

Questo è un altro problema che andrebbe risolto. Comunque se le scuole danno queste informazioni le danno sia se la nomina la fanno loro sia se la fa l'usp. Tra l'altro io questi docenti di potenziamento che giocano a carte con il bidello o si girano i pollici non li ho mai visti; saranno tutti nelle scuole in cui hai lavorato tu.

É capitato anche a me qualche anno fa quando, pur di stare sempre nel liceo snob in questione, ho accettato una cattedra mista tra classe e potenziamento: quest'ultimo era gestito con recupero, help e supplenze. Quando avevo le ore a disposizione per le supplenze, ove queste non fossero necessarie, ero comunque a disposizione della scuola e dovevo restare in sala prof ad "attendere la campanella"

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 3:15 pm

Kuru-nee ha scritto:
L'ALTRO POLO ha scritto:Se la particolare predisposizione iceberg di molti docenti si traduce in un numero di insufficienze spropositato, i genitori si lamentano eccome e a ragione!

Assolutamente no, invece, non hanno ragione per niente. Se hai scelto un liceo snob dove è richiesto un livello massimo e la tendenza degli insegnanti è essere asettici ti adegui, perché non c'è nulla di male in questo, anzi, sono scuole così che formano gli studenti più brillanti nella maggior parte dei casi. Il genitore si fa gli affaracci suoi, al limite, se il figlio non arriva a quel livello, gli consiglia di cambiare scuola. Se persino tu da insegnante ragioni così stiamo messi malissimo.
La mia professoressa di italiano e latino al liceo (per nulla asettica, in realtà, anzi, con la tendenza a entrare molto in relazione con gli studenti, seppur in maniera brusca) alla prima lamentela (degli studenti, ovviamente, i genitori proprio non si sognavano di intromettersi) di troppi compiti o livello troppo alto richiesto nelle verifiche ci fulminava dicendo che se non ci stava bene potevamo sempre lasciare la scuola e andare a lavorare oppure cambiarla. E aveva ragione.
Perché se poi la maggioranza di noi ha campato di rendita all'università (dalle facoltà umanistiche a quelle scientifiche, in ogni zona d'Italia), con quello che abbiamo imparato al liceo e con l'abitudine ad arrivare al massimo, non lo deve certo all'unico professore coccoloso e simpatico che però non ci ha insegnato nulla, lo deve a tutti gli altri.
Non sempre tutti hanno capacità all'altezza di una certa richiesta. Qualcuno lo devo dire al ragazzo prima o poi, ed è molto meglio prima che poi. Altrimenti il ragazzo all'università si ritrova bocciato a tutti gli esami, al lavoro si ritrova costantemente sminuito e non apprezzato, trova il mondo ingiusto nei suoi confronti e non lo accetta, perché pensa di essere sempre stato all'altezza di tutto.

Farsi odiare dagli studenti anche ad anni di distanza dal diploma non é il massimo per un docente..
Se, col proprio atteggiamento, si punta a quello é gravissimo!!!

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Messaggio Da Ospite Dom Lug 21, 2019 4:09 pm

Nera ha scritto: L'importante è che si individui un metodo di reclutamento unico e stabile nel tempo in modo che le regole siano chiare  sin da quando una persona sceglie la facoltà a cui iscriversi.
All'italiano questo non piace. Ci deve essere un reclutamento a misura per ognuno...
.

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Messaggio Da Kuru-nee Dom Lug 21, 2019 4:27 pm

L'ALTRO POLO ha scritto:Farsi odiare dagli studenti anche ad anni di distanza dal diploma non é il massimo per un docente..
Se, col proprio atteggiamento, si punta a quello é gravissimo!!!

No, la professoressa in questione è quella che più mi è rimasta nel cuore in tutto il mio percorso scolastico, amore condiviso anche da chi aveva voti bassi con lei. Quello a cui mi sforzo di non mandare accidenti è il professore che non mi ha insegnato niente (pur avendo tutti 9 con lui), perché per colpa sua non ho imparato una lingua che mi sarebbe piaciuto tantissimo imparare.

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 4:35 pm

Personalmente, non mi riconosco in nessuna delle due categorie. Ho sempre dato le insufficienze ma mai all'intera classe. Ho anche rimandato in Storia con 5.66 di media (ci sono colleghi che non lo fanno per principio).
Spesso, io e alcuni colleghi ci siamo trovati nella condizione in cui, per tentare di recuperare le materie insufficienti di massa (con risultati di classe ugualmente disastrosi) sono state trascurate le nostre. Come ci siamo sentiti, secondo te?

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Messaggio Da Dec Dom Lug 21, 2019 4:48 pm

L'ALTRO POLO ha scritto:
Dec ha scritto:
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Dec ha scritto:Sì, chiaramente mi riferivo alle supplenze annuali. Mi stupisco che tu dica che per alcune cdc queste sono pressoché inesistenti; tutti i giorni leggiamo gli allarmi per le cattedre che rimangono scoperte e vanno alla terza fascia e spesso ci si riferisce solo all'organico di diritto; organico di fatto credo ce ne sia praticamente in tutte le province e classi di concorso e spesso con numeri molto grandi (a parte le province in cui va tutto alle assegnazioni provvisorie interprovinciali). Sono le supplenze che venivano assegnate alle Gae e quello, secondo me, era un sistema che funzionava meglio di quello attuale.

Sarei anche d'accordo se non ci fosse un piccolo particolare che sfugge: l'organico di potenziamento.
Negli ultimi anni (e l'applicato di segreteria può testimoniarlo) per le supplenze (e conseguentemente per i supplenti) c'è la variabile della conformazione delle cattedre. Ove non specificato nella mail di convocazione inviata dalle scuole, si chiama la scuola e si chiede se si tratta di una cattedra tutta di classe o tutta di potenziamento o mista: vado in classe a fare lezione o in corridoio a giocare a briscola col bidello? Sono informazioni che di certo l'UST non fornirebbe ma sono variabili importanti per i supplenti, al momento dell scelta. A me, ad esempio, è capitato di scegliere un 30/06 tutto di classe nel famoso liceo snob di città piuttosto che un 31/08 con 7 h di classe e 11 di potenziamento in provincia. Credi che, in sede di provveditorato, mi avrebbero mai detto che il 30/06 sarebbe stato qualitativamente migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista, visto che ci sono colleghi che, beati loro, non vedono l'ora di finire sul potenziamento a girarsi i pollici)? Dal provveditorato avrei preso il 31/08 solo in quanto tale! A meno che, appena escono le disponibilità, il supplente non si mettesse a chiamare le scuole ad una ad una in modo da sapere, quando sarebbe convocato dall'UST, cosa gli converrebbe accettare...

Questo è un altro problema che andrebbe risolto. Comunque se le scuole danno queste informazioni le danno sia se la nomina la fanno loro sia se la fa l'usp. Tra l'altro io questi docenti di potenziamento che giocano a carte con il bidello o si girano i pollici non li ho mai visti; saranno tutti nelle scuole in cui hai lavorato tu.

É capitato anche a me qualche anno fa quando, pur di stare sempre nel liceo snob in questione, ho accettato una cattedra mista tra classe e potenziamento: quest'ultimo era gestito con recupero, help e supplenze. Quando avevo le ore a disposizione per le supplenze, ove queste non fossero necessarie, ero comunque a disposizione della scuola e dovevo restare in sala prof ad "attendere la campanella"

Qualche volta può capitare e non ne farei una tragedia (del resto capita anche quando hai la classe in gita o cose del genere), ma ci saranno state altre volte in cui venivi chiamato per le supplenze; inoltre erano alcune ore, non tutta la cattedra; anche quello è un servizio necessario alla scuola perché quando qualcuno si assenta all'ultimo momento chi mandi in classe? Mi sembra ben diverso dall'immagine caricaturale del docente che non fa nulla tutto il tempo.

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 4:55 pm

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Dec ha scritto:Sì, chiaramente mi riferivo alle supplenze annuali. Mi stupisco che tu dica che per alcune cdc queste sono pressoché inesistenti; tutti i giorni leggiamo gli allarmi per le cattedre che rimangono scoperte e vanno alla terza fascia e spesso ci si riferisce solo all'organico di diritto; organico di fatto credo ce ne sia praticamente in tutte le province e classi di concorso e spesso con numeri molto grandi (a parte le province in cui va tutto alle assegnazioni provvisorie interprovinciali). Sono le supplenze che venivano assegnate alle Gae e quello, secondo me, era un sistema che funzionava meglio di quello attuale.

Sarei anche d'accordo se non ci fosse un piccolo particolare che sfugge: l'organico di potenziamento.
Negli ultimi anni (e l'applicato di segreteria può testimoniarlo) per le supplenze (e conseguentemente per i supplenti) c'è la variabile della conformazione delle cattedre. Ove non specificato nella mail di convocazione inviata dalle scuole, si chiama la scuola e si chiede se si tratta di una cattedra tutta di classe o tutta di potenziamento o mista: vado in classe a fare lezione o in corridoio a giocare a briscola col bidello? Sono informazioni che di certo l'UST non fornirebbe ma sono variabili importanti per i supplenti, al momento dell scelta. A me, ad esempio, è capitato di scegliere un 30/06 tutto di classe nel famoso liceo snob di città piuttosto che un 31/08 con 7 h di classe e 11 di potenziamento in provincia. Credi che, in sede di provveditorato, mi avrebbero mai detto che il 30/06 sarebbe stato qualitativamente migliore (o peggiore, a seconda dei punti di vista, visto che ci sono colleghi che, beati loro, non vedono l'ora di finire sul potenziamento a girarsi i pollici)? Dal provveditorato avrei preso il 31/08 solo in quanto tale! A meno che, appena escono le disponibilità, il supplente non si mettesse a chiamare le scuole ad una ad una in modo da sapere, quando sarebbe convocato dall'UST, cosa gli converrebbe accettare...

Questo è un altro problema che andrebbe risolto. Comunque se le scuole danno queste informazioni le danno sia se la nomina la fanno loro sia se la fa l'usp. Tra l'altro io questi docenti di potenziamento che giocano a carte con il bidello o si girano i pollici non li ho mai visti; saranno tutti nelle scuole in cui hai lavorato tu.

É capitato anche a me qualche anno fa quando, pur di stare sempre nel liceo snob in questione, ho accettato una cattedra mista tra classe e potenziamento: quest'ultimo era gestito con recupero, help e supplenze. Quando avevo le ore a disposizione per le supplenze, ove queste non fossero necessarie, ero comunque a disposizione della scuola e dovevo restare in sala prof ad "attendere la campanella"

Qualche volta può capitare e non ne farei una tragedia (del resto capita anche quando hai la classe in gita o cose del genere), ma ci saranno state altre volte in cui venivi chiamato per le supplenze; inoltre erano alcune ore, non tutta la cattedra; anche quello è un servizio necessario alla scuola perché quando qualcuno si assenta all'ultimo momento chi mandi in classe? Mi sembra ben diverso dall'immagine caricaturale del docente che non fa nulla tutto il tempo.

Se le ore a disposizione sono 3/5 va anche bene, ma oltre é mortificante anche per lo stesso docente che, invece, vorrebbe lavorare e non stare in panchina

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Messaggio Da Dec Dom Lug 21, 2019 4:57 pm

Sono d'accordo, ma se tutti vogliono 18 ore in classe capisci che rimane qualcuno che ne avrà più di 3/5. In presenza di una cattedra a disposizione dovrebbe esserci la disponibilità di tutto il dipartimento a rinunciare ad una classe o ad una materia per lasciarla al collega. Fermo restando che, come dicevi tu, ci sono anche gli sportelli, i progetti...

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 4:58 pm

L'ALTRO POLO ha scritto:Personalmente, non mi riconosco in nessuna delle due categorie. Ho sempre dato le insufficienze ma mai all'intera classe. Ho anche rimandato in Storia con 5.66 di media (ci sono colleghi che non lo fanno per principio).
Spesso, io e alcuni colleghi ci siamo trovati nella condizione in cui, per tentare di recuperare le materie insufficienti di massa (con risultati di classe ugualmente disastrosi) sono state trascurate le nostre. Come ci siamo sentiti, secondo te?

Dec, credo che questa risposta casa bene anche per te...

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Messaggio Da Dec Dom Lug 21, 2019 4:59 pm

Infatti ho cancellato il mio post quando ho visto che la discussione era proseguita tra voi e che avevi chiarito. Non che sia ancora d'accordo con te, ma almeno hai attenuato la tua posizione iniziale. Le materie non sono tutte uguali: in alcune le insufficienze fioccano e per non darle devi compiere dei falsi; in altri si può ragionare di più sulla media della classe.


Ultima modifica di Dec il Dom Lug 21, 2019 5:02 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da L'ALTRO POLO Dom Lug 21, 2019 5:00 pm

Dec ha scritto:Sono d'accordo, ma se tutti vogliono 18 ore in classe capisci che rimane qualcuno che ne avrà più di 3/5. In presenza di una cattedra a disposizione dovrebbe esserci la disponibilità di tutto il dipartimento a rinunciare ad una classe o ad una materia per lasciarla al collega. Fermo restando che, come dicevi tu, ci sono anche gli sportelli, i progetti...

Esatto. Tutto il dipartimento, non 8 ore tutte al precario!

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Messaggio Da Paolo Tuguri Dom Lug 21, 2019 5:02 pm

Nera, non mi é chiaro perché non ti sia chiaro che il periodo di prova debba tener conto dei diversi contesti. La differenza tra classi di concorso non è chiara a me, puoi spiegarti meglio? Il docente é un dipendente pubblico, non un impiegato, e decisamente necessita di diversi strumenti di reclutamento, più accurati in quanto ha a che fare perlopiù con minori e col futuro degli stessi. Va detto altrimenti poi lo si confonde con altri lavori ugualmente dignitosi ma meno delicati.

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Messaggio Da Dec Dom Lug 21, 2019 5:03 pm

L'ALTRO POLO ha scritto:
Dec ha scritto:Sono d'accordo, ma se tutti vogliono 18 ore in classe capisci che rimane qualcuno che ne avrà più di 3/5. In presenza di una cattedra a disposizione dovrebbe esserci la disponibilità di tutto il dipartimento a rinunciare ad una classe o ad una materia per lasciarla al collega. Fermo restando che, come dicevi tu, ci sono anche gli sportelli, i progetti...

Esatto. Tutto il dipartimento, non 8 ore tutte al precario!

Giusto, ma tu adesso vai a cercare le scuole dove puoi avere 18 ore in classe, quindi la critica che fai ai colleghi di ruolo può valere anche per te; comunque libero di fare come vuoi, finché ci sono posti da 18 ore in classe e segreterie che te lo dicono prima.

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