Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
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Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Promemoria primo messaggio :
Nell’incontro del 20 maggio tra sindacati e tecnici del Miur si è parlato principalmente di come costruire l’atto di indirizzo del nuovo contratto scuola 2019-2021. Partendo dall’accordo del 24 aprile 2019 trovato tra sindacati e Governo, si sta ragionando di costruire un atto di indirizzo che sia condiviso per arrivare in tempi brevi alla firma del CCNL scuola 2019-2021.
Senza nessuna enfasi e in religioso silenzio è stato rinnovato il contratto dei medici: 200 euro medi al mese, più una serie di benefit collaterali.
Questo governo dimostra la stessa sensibilità sulla scuola dei governi precedenti. Intanto i sindacati si struggono per trovare un atto di indirizzo che partorirà, alle calende greche, il solito topolino.
Nell’incontro del 20 maggio tra sindacati e tecnici del Miur si è parlato principalmente di come costruire l’atto di indirizzo del nuovo contratto scuola 2019-2021. Partendo dall’accordo del 24 aprile 2019 trovato tra sindacati e Governo, si sta ragionando di costruire un atto di indirizzo che sia condiviso per arrivare in tempi brevi alla firma del CCNL scuola 2019-2021.
Senza nessuna enfasi e in religioso silenzio è stato rinnovato il contratto dei medici: 200 euro medi al mese, più una serie di benefit collaterali.
Questo governo dimostra la stessa sensibilità sulla scuola dei governi precedenti. Intanto i sindacati si struggono per trovare un atto di indirizzo che partorirà, alle calende greche, il solito topolino.
Ospite- Ospite
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Arrubiu (carissimo conterraneo) non potevo rispondere meglio. Grazie :-)arrubiu ha scritto:Tu hai scritto che siccome le donne che lavorano nella scuola hanno al 90% un marito che lavora (fonte istat?) allora è normale che non siano interessate agli aumenti stipendiali. Questo è offensivo e non c'entra NIENTE con questo studio che hai citato. Non rigiriamo la frittata.
Il tuo essere in pensione non rende le tue opinioni più fondate di quelle degli altri.
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Ottima domanda Franco!franco71 ha scritto:giobbe ha scritto:...
...
Sono costretto a riportarti quanto segue, da https://www.repubblica.it/scuola/2018/09/26/news/_troppe_insegnanti_donne_anche_per_questo_gli_uomini_vanno_peggio_a_scuola_-207399753/ :
"L'eccessiva femminilizzazione del ruolo dell'insegnante, con una predominanza della percentuale di donne in cattedra, comporta dei rischi significativi. ...
Quello che viene fuori dall'articolo sono ipotesi o preoccupazioni dei due autori, non evidenze scientifiche (... Ma non sembrano esserci evidenze scientifiche ...)
Il legame poi tra alta percentuale di docenti donne e bassa rivendicazione salariale è una tua interpretazione, non riportata nell'articolo.
Ai tuoi tempi (anni 70 e 80 soprattutto), quando non solo le rivendicazioni salariali erano motivo di lotta, qual era la percentuale di docenti donne?
Mi piacerebbe leggere la risposta dell'esperto di statistica e di percentuali
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
E perchè mai dovrei darti le mie scuse?giobbe ha scritto:Mi permetto, eccome! Le mie "generalizzazioni" sono frutto delle mie esperienze e delle mie constatazioni maturate nella scuola in un lasso di tempo certamente più considerevole del tuo. In virtù di queste mi permetto, avendone facoltà, di esprimere un mio personale giudizio. Ti piace, non ti piace, sono affari tuoi.giovanna onnis ha scritto:Ma come ti permetti!?!?giobbe ha scritto:La scuola è donna. Il 90% delle donne insegnanti ha il marito che lavora. Hanno famiglia e figli a cui pensare. Non hanno tempo per le rivendicazioni salariali. Ma se il governo prova ad aumentare le ore di presenza a scuola allora s'incazzano di brutto...,, ma solo allora. Ovviamente c'è anche una piccola percentuale che rivendica uns retribuzione maggiore. Sono in genere quelle che hanno livelli culturali e professionali più elevati, anche con marito che lavora.Sconcertato_2 ha scritto:1400 euro possono essere tanti al sud, dove lo stipendio medio è decisamente basso (per chi ha un lavoro).
Al nord invece è poco, lo stipendio medio è alto e, di conseguenza, la vita è più cara.
Per gli insegnanti del sud è quindi generalmente tutto grasso che cola, per quelli del nord è misero. Fanno eccezione chi ha già una comoda posizione economica (marito che guadagna bene), chi è già ricco di famiglia o dei pochi che si accontentano di vivere con pochi spiccioli in tasca (il maestro nell'immaginario collettivo di una volta).
Evito di commentare quanto hai scritto
Le tue generalizzazioni sono sempre basate sulla tua presunzione di conoscere tutto e di poterti permettere di formulare simili considerazioni
Io come donna e come docente mi sento offesa e così credo tutte le mie colleghe e spero condividano anche i colleghi
Piuttosto tu come ti permetti, con altrettanto fare dispostico, di redarguirmi in questo modo!?!?!?
Le mie sono presunzioni? Ho il diritto di presumere! Sono presunzione errate? Non credo.
Sono costretto a riportarti quanto segue, da https://www.repubblica.it/scuola/2018/09/26/news/_troppe_insegnanti_donne_anche_per_questo_gli_uomini_vanno_peggio_a_scuola_-207399753/ :
"L'eccessiva femminilizzazione del ruolo dell'insegnante, con una predominanza della percentuale di donne in cattedra, comporta dei rischi significativi. Per tutti e non solo per gli allievi maschi. Peter Birch e David Crosier, sul sito specializzato in questioni educative della Commissione europea, hanno scritto un articolo dal titolo: "Importa se gli uomini non insegnano?" dove sostengono che la mancanza di docenti di sesso maschile nelle nostre scuole non è un nuovo problema. Nelle scuole dell'infanzia la presenza femminile è difatti un monopolio, secondo gli ultimi dati Ocse, il 97% in Europa e il 99% in Italia. In seguito la percentuale di docenti donne decresce fino alle scuole medie superiori, dove si raggiunge una quota del 67% nell'Ue e del 69% nel Belpaese.
Naturalmente l'Italia è uno dei Paesi europei con la maggiore presenza femminile tra i docenti e, a quanto pare, non si tratta semplicemente di una curiosità statistica. Questo squilibrio di genere, infatti, ha le sue controindicazioni. Quali? Ecco come si esprimono i due ricercatori: "Alcuni commentatori hanno collegato la mancanza di insegnanti di sesso maschile a un più alto tasso di abbandono precoce da parte dei maschi o all'aumento dei tassi di iscrizione delle ragazze nell'istruzione superiore. Molti affermano che la mancanza di modelli di ruolo maschili nelle scuole influisce sulle peggiori performance dei ragazzi." Ma, continuano gli esperti, rispetto a questo tema, non sembrano esserci ancora evidenze scientifiche. Piuttosto, a preoccupare i due autori è il messaggio che ricevono gli alunni da una presenza di genere così marcata in tutti i livelli scolastici."
Secondo Birch e Crosier, quindi, l’assenza di docenti uomini impedirebbe la trasmissione del messaggio che anche i maschi possono prendersi cura di bambini e ragazzi, sviluppando le abilità e le conoscenze necessarie per informare e assumere incarichi di tipo didattico con bambini e ragazzi di qualsiasi età.
La domanda che si pone lo studio è: Come trasmettiamo il messaggio che anche gli studenti maschi possono sviluppare le abilità e le conoscenze per riformare e superare questa disuguaglianza, mentre imparano in un ambiente che è l’incarnazione di tale iniquità?
E, aggiungono ancora, l'insegnamento è poco preferito dai maschi dato lo stipendio tra i più bassi dell'UE, anche se ultimamente si coglie una lieve ripresa della presenza maschile a scuola.
Come vedi mi trovo in buona compagnia. Io invece mi sono limitato a dire perché ritengo che il tema della retribuzione nella scuola è poco sentito dalla categoria, che altro non è che un riflesso della controindicazione di questa femminilizzazione.
Ecco, "questo squilibrio di genere ha le sue controindicazioni", ed io mi sono "permesso" d indicarne qualcuna, secondo il mio punto di vista.
Detto questo non mi stupiranno le probabile reazione più o meno scomposte di altri forumisti......la scuola è donna! Ma tu mi hai veramente stupito...
Contra factum non valet argumentum
A questo punto penso che mi dovresti delle scuse.
Dove ti avrei offeso?
Dire a qualcuno di evitare giudizi generalizzati e offensivi su una categorie di professioniste non mi pare equivalga ad offendere chi si è permesso di formulare questi giudizi
L'articolo che hai postato è un articolo con interpretazioni personali dei due autori e quindi totalmente discutibili. Dove sta la ricerca su basi scientifiche di cui parli? Chi sarebbero questi "commentatori" e questi "molti", ai quali fanno riferimento i due autori, che avrebbero fatto quelle affermazioni? Su quali basi le avrebbero fatte?
Stiamo attenti nell'utilizzare le parole e nel giudicare così pesantemente.
La conoscenza della situazione di centinaia di tue ex colleghe non può essere la cartina tornasole per arrivare a stabilire che per un 90% le docenti sono come tu dici
Se io avessi formulato un giudizio pesantemente negativo sui maestri di scuola elementare dei tempi in cui eri ancora in servizio come avresti reagito?
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Quel “come ti permetti!?!?”, rivolto ad un forumista per aver fatto delle considerazioni personali su un fenomeno in generale, è semplicemente da arroganti. Con l’aggravante che è rivolto ad una persona quasi settantenne, che ha passato tutta la sua vita nella scuola e tutt’ora si interessa di scuola.
Le opinioni personali, in quanto tali, non necessitano di supporto scientifico.
Adesso rincari la dose con quel “Stiamo attenti nell’utilizzare le parole e nel giudicare così pesantemente”. Ma chi sei tu per prenderti tutte queste licenze nei mie confronti? E visto che sono rivolte a me, direttamente, questo è il caso per poterti dire, a ragion veduta: “Ma come ti permetti!?!?”.
P.S. Ora arriveranno altri 2-3 forumisti a me arcinoti a darti man forte. Si ritenessero già da adesso ignorati.
Le opinioni personali, in quanto tali, non necessitano di supporto scientifico.
Adesso rincari la dose con quel “Stiamo attenti nell’utilizzare le parole e nel giudicare così pesantemente”. Ma chi sei tu per prenderti tutte queste licenze nei mie confronti? E visto che sono rivolte a me, direttamente, questo è il caso per poterti dire, a ragion veduta: “Ma come ti permetti!?!?”.
P.S. Ora arriveranno altri 2-3 forumisti a me arcinoti a darti man forte. Si ritenessero già da adesso ignorati.
Ospite- Ospite
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Se le considerazioni personali su un "fenomeno generale" sono offensive per noi docenti donne, perchè dovrei accettarle passivamente??
Nel dialogo e nello scambio di opinioni credo debba esserci al primo poosto il rispetto reciproco che tu dimostri di non avere, anche se nel passato ci siamo confrontati spesso in modo cordiale e rispettoso.....chissà dove sarà finito il "vecchio" Giobbe con il quale era piacevole conversare, scambiare opinioni ed esperienze professionali
Mi dispiace molto che tu ti risenta per ogni mia risposta che interpreti erroneamente a modo tuo
Pazienza!!
PS) non ho bisogno di man forte da parte di nessuno, ma chiaramente mi fa enorme piacere constatare che ci siano colleghi uomini che condividono il mio pensiero (Arrubiu e Franco71 ne sono un esempio)
Nel dialogo e nello scambio di opinioni credo debba esserci al primo poosto il rispetto reciproco che tu dimostri di non avere, anche se nel passato ci siamo confrontati spesso in modo cordiale e rispettoso.....chissà dove sarà finito il "vecchio" Giobbe con il quale era piacevole conversare, scambiare opinioni ed esperienze professionali
Mi dispiace molto che tu ti risenta per ogni mia risposta che interpreti erroneamente a modo tuo
Pazienza!!
PS) non ho bisogno di man forte da parte di nessuno, ma chiaramente mi fa enorme piacere constatare che ci siano colleghi uomini che condividono il mio pensiero (Arrubiu e Franco71 ne sono un esempio)
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Io, mi spiace dirlo, concordo con quanto sostenuto da giobbe.
Lo stipendio del docente è spesso il secondo stipendio della famiglia e non il primo.
Alle superiori, dove le percentuali sono meno sbilanciate, gli insegnanti uomini (ma spesso anche le donne) fanno la libera professione.
Un reale innalzamento della retribuzione interessa a chi con quei 1400 euro deve mandarci avanti una famiglia, situazione, che per le riflessioni di cui sopra, riguarda una percentuale irrisoria dei docenti.
Lo stipendio del docente è spesso il secondo stipendio della famiglia e non il primo.
Alle superiori, dove le percentuali sono meno sbilanciate, gli insegnanti uomini (ma spesso anche le donne) fanno la libera professione.
Un reale innalzamento della retribuzione interessa a chi con quei 1400 euro deve mandarci avanti una famiglia, situazione, che per le riflessioni di cui sopra, riguarda una percentuale irrisoria dei docenti.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Poiché l’80% (dato acclarato da studi di settore) è costituto da insegnanti donne, se non ci sono forti rivendicazioni salariali io lo deduco dal fatto che sono insegnanti donne che nella grandissima maggioranza hanno il marito che lavora. Non si tratta di mancanza di rispetto verso le donne ma di una mia conclusione conseguenziale logica a tale fenomeno.
Il rispetto per le donne, in questo caso, non c’entra proprio nulla. Ed è paradossale che qualcuna di esse si possa sentire offesa.
Con questo ritengo chiuso l’argomento.
Il rispetto per le donne, in questo caso, non c’entra proprio nulla. Ed è paradossale che qualcuna di esse si possa sentire offesa.
Con questo ritengo chiuso l’argomento.
Ospite- Ospite
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Decidi anche quando sono chiusi gli argomenti? Accidenti!
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Per quello che mi riguarda, ovviamente. Questo l'avrebbe capito anche un ragazzino di terza media. Impossibile che non l'abbia capito pure tu, sarebbe un fatto gravissimo. Per cui sforzati nell’essere un moderatore meno fazioso.arrubiu ha scritto:Decidi anche quando sono chiusi gli argomenti? Accidenti!
Ultima modifica di giobbe il Mar Lug 30, 2019 12:05 pm - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Fazioso? Si cerca di discutere, ma se per te gli argomenti sono chiusi quando ritieni di avere detto l'ultima parola.. Che posso farci?
Anche se sono un moderatore, e non un moderato, non mi tiro indietro certo dal dire la mia su questi argomenti.
Perché in una coppia in cui entrambi lavorano dovrebbe essere la donna a non interessarsi dell'aspetto economico e non invece l'uomo magari dovrebbe?
Anche se sono un moderatore, e non un moderato, non mi tiro indietro certo dal dire la mia su questi argomenti.
Perché in una coppia in cui entrambi lavorano dovrebbe essere la donna a non interessarsi dell'aspetto economico e non invece l'uomo magari dovrebbe?
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Se dare "man forte" come dice giobbe, significa trovarsi d'accordo con quanto altri utenti scrivono, allora anche a giobbe è capitato spesso di dare "man forte" ad alcuni utenti, o riceverne a sua volta. Magari snobbando altri interventi da lui considerati "minori".
Per questo motivo una simile lamentela non è da considerarsi seriamente, secondo me.
Quante volte avrò letto giobbe scrivere "brava paniscus! Come al solito sei acuta nella tua analisi come pochi altri" (da leggersi non alla lettera, ma nel senso che intendo dargli, ovviamente); oppure "meno male dec che ci sei tu a interpretare bene le mie parole!" e così via...giobbe non è immune da ciò che condanna in altri utenti, e davvero non capisco perché si scaldi tanto. Non trovo sia molto obiettivo in questo.
Non me ne vogliano paniscus e dec, per essere stati citati come mero esempio. Sarebbe buona cosa se non me ne volesse neppure giobbe, per questo, perché non dico astrusità, dunque meglio riflettere. Oltrettutto, proprio perché dice di avere gli anni che ha, non gli fa onore adottare atteggiamenti poco saggi, secondo me.
Per quanto riguarda l'argomento, ciò che scrive eragon non è proprio ciò che sostiene giobbe, anche se simile: eragon parla di doppio lavoro, giobbe di lavoro prevalentemente femminile, da ciò la sua deduzione che per questo gli stipendi siano così bassi.
Invece credo che sia più vero il fatto che molti insegnanti in realtà fanno anche altro, e questo capita a entrambi, anche se in percentuale potrebbe avere ragione giobbe.
Ma da qui a dire che siccome la donna fa figli e ha il marito che lavora, e che per questo non ha interesse a guadagnare di più non si può sentire. Concordo con Giovanna.
Per questo motivo una simile lamentela non è da considerarsi seriamente, secondo me.
Quante volte avrò letto giobbe scrivere "brava paniscus! Come al solito sei acuta nella tua analisi come pochi altri" (da leggersi non alla lettera, ma nel senso che intendo dargli, ovviamente); oppure "meno male dec che ci sei tu a interpretare bene le mie parole!" e così via...giobbe non è immune da ciò che condanna in altri utenti, e davvero non capisco perché si scaldi tanto. Non trovo sia molto obiettivo in questo.
Non me ne vogliano paniscus e dec, per essere stati citati come mero esempio. Sarebbe buona cosa se non me ne volesse neppure giobbe, per questo, perché non dico astrusità, dunque meglio riflettere. Oltrettutto, proprio perché dice di avere gli anni che ha, non gli fa onore adottare atteggiamenti poco saggi, secondo me.
Per quanto riguarda l'argomento, ciò che scrive eragon non è proprio ciò che sostiene giobbe, anche se simile: eragon parla di doppio lavoro, giobbe di lavoro prevalentemente femminile, da ciò la sua deduzione che per questo gli stipendi siano così bassi.
Invece credo che sia più vero il fatto che molti insegnanti in realtà fanno anche altro, e questo capita a entrambi, anche se in percentuale potrebbe avere ragione giobbe.
Ma da qui a dire che siccome la donna fa figli e ha il marito che lavora, e che per questo non ha interesse a guadagnare di più non si può sentire. Concordo con Giovanna.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
No io non parlo di doppio lavoro, intendevo dire che in una normale famiglia marito-moglie, lo stipendio della moglie insegnante è spesso il secondo stipendio a disposizione della famiglia e non l'unico, quindi anche uno stipendio basso "va bene". Per il 10-20% di docenti maschi il cui stipendio potrebbe essere l'unico della famiglia (il tasso di occupazione femminile in Italia è sotto il 50%) il problema si pone in maniera minore perché una buona parte sono liberi professionisti che hanno modo di integrare il loro stipendio.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
A me sembra esagerato dire che una buons parte dei docenti uomini sono liberi professionisti. Anzi, credo siano una minoranza. Ma anche in questo caso ci stiamo inventando percentuali.
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Perchè lo stipendio della moglie dovrebbe essere considerato il secondo e non il primo? Le discriminazioni di genere passano anche attraverso la "grammatica".franco71 ha scritto:Perchè lo stipendio della moglie dovrebbe essere considerato il secondo e non il primo? Le discriminazioni di genere passano anche attraverso la "grammatica".eragon ha scritto:No io non parlo di doppio lavoro, intendevo dire che in una normale famiglia marito-moglie, lo stipendio della moglie insegnante è spesso il secondo stipendio a disposizione della famiglia e non l'unico, quindi anche uno stipendio basso "va bene". Per il 10-20% di docenti maschi il cui stipendio potrebbe essere l'unico della famiglia (il tasso di occupazione femminile in Italia è sotto il 50%) il problema si pone in maniera minore perché una buona parte sono liberi professionisti che hanno modo di integrare il loro stipendio.
Perchè, e qui mi accodo all'osservazione già fatta, quasi tutti questi docenti-mariti-ma(s)chi sono liberi professionisti? Sulla base di quali statistiche? Possono integrare ma ci riescono sempre?
Per il marito libero professionista di moglie docente, essere tale non è poi, purtroppo, sinonimo di lauti stipendi, specialmente di questi tempi. Se va molto bene è un'entrata più alta però variabile nel tempo, vuoi per ritardi di pagamento o tempi di consegna lunghi o altro. Soprattutto per coppie più o meno giovani che si stanno creando o tentano di crearsi dei risparmi.
Quindi lo stipendio statale della moglie in questi casi, puntuale a fine mese, può diventare il primo, se non altro a livello temporale.
Primo o secondo stavo solo sostenendo che, dati i tassi di occupazione femminile/maschile, in una famiglia in cui la moglie è una docente, il marito ha il 70% di probabilità di essere occupato, quindi è più probabile che in quella famiglia ci siano due stipendi. La moglie del docente ha il meno del 50% di probabilità di essere occupata. Quindi detto meglio nella famiglia della moglie docente è più probabile che ci siano due stipendi; nella famiglia del marito docente è meno probabile che ci siano due stipendi. Questo guardando i dati ISTAT e non per opinione personale. Poi per opinione personale ed esperienza spesso il marito della docente guadagna più della moglie, mentre la moglie del docente di solito guadagna meno (sarà un caso, ma molte delle colleghe con cui in confidenza i mariti sono o medici, o funzionari dello Stato, o lavorano nel privato con retribuzioni superiori alle mogli...le mogli dei miei colleghi con cui sono in confidenza o sono anch'esse insegnanti, o lavorano nella pubblica amministrazioni non come funzionari o lavorano nel privato in ruolo minori, spesso part-time perchè "qualcuno deve pur mandare avanti la casa-famiglia").
Perchè, e qui mi accodo all'osservazione già fatta, quasi tutti questi docenti-mariti-ma(s)chi sono liberi professionisti? Sulla base di quali statistiche? Possono integrare ma ci riescono sempre?
Non ho dati però, sempre per esperienza diretta, i miei colleghi di diritto, 4 uomini e 3 donne, i 4 maschi fanno la libera professione le 3 donne no perchè "si c'ho provato ma poi mattina a scuola, pomeriggio lo studio, quando sono nati i bambini qualcuno doveva pur starci dietro". Identico discorso per i miei colleghi di economia aziendale (3 uomini e 3 donne, 2 uomini commercialisti, 1 uomo consulente del lavoro, le 3 donne solo insegnanti). Potrei farti anche l'esempio dei colleghi della mia scuola che insegnano tipo disegno con la laurea in architettura, i maschi fanno anche gli architetti o cmq bazzicano con le consulenze, progettazione, ecc, mentre le donne fanno solo le insegnanti. Le uniche donne che facevano la libera professione o erano single, o non avevano avuto figli. (lo dico come dato di fatto non perchè dal mio punto di vista approvi, ma tra moglie e marito se c'è uno che deve "limitarsi" sul lavoro per stare dietro alla famiglia nel 99% dei casi il passo indietro lo fa la donna).
Per il marito libero professionista di moglie docente, essere tale non è poi, purtroppo, sinonimo di lauti stipendi, specialmente di questi tempi
Io non ho mai sostenuto che il marito della docente sia un libero professionista, sostenevo che proprio dove la quota maschio/femmina di insegnanti si pareggiava o quasi (scuola secondaria superiore), le rivendicazioni salariali venivano compresse dal fatto che molti docenti uomini di scuola secondaria poi fanno la libera professione e/o cmq riescono a trovarsi un'altra fonte di reddito.
E' però un dato di fatto INCONTESTABILE che più in basso scendi nell'ordine di scuola, più aumenta la percentuale di donne, più diminuiscono gli stipendi...questo qualcosa vorrà dire...
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
https://www.huffingtonpost.it/anna-maria-de-luca/fare-linsegnante-e-un-mestiere-per-donne-perche-gli-stipendi-sono-bassi_b_15542160.html
E che lo stipendio dei docenti si trovi relegato in una posizione di "sostegno" ad uno più dignitoso, come avveniva cinquanta anni fa quando le donne andavano a scuola per arrotondare i salari dei mariti.
L'articolo è scritto da una donna...
E che lo stipendio dei docenti si trovi relegato in una posizione di "sostegno" ad uno più dignitoso, come avveniva cinquanta anni fa quando le donne andavano a scuola per arrotondare i salari dei mariti.
L'articolo è scritto da una donna...
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
https://www.google.com/amp/s/www.poliziapenitenziaria.it/stipendi-forze-armate-di-polizia-e-vvf-ecco-di-quanto-sono-aumentati-in-10-anni/amp/
Se leggi la tabella allegata capirai che le tue analisi sociologiche lasciano il tempo che trovano. Negli altri comparti del pubblico le retribuzioni sono aumentate (retribuzioni già mediamente più alte del settore scuola), nel nostro settore sono scese...chissà perché...
Se leggi la tabella allegata capirai che le tue analisi sociologiche lasciano il tempo che trovano. Negli altri comparti del pubblico le retribuzioni sono aumentate (retribuzioni già mediamente più alte del settore scuola), nel nostro settore sono scese...chissà perché...
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
La risposta al tuo perchè mi pare scontata!!eragon ha scritto:https://www.google.com/amp/s/www.poliziapenitenziaria.it/stipendi-forze-armate-di-polizia-e-vvf-ecco-di-quanto-sono-aumentati-in-10-anni/amp/
Se leggi la tabella allegata capirai che le tue analisi sociologiche lasciano il tempo che trovano. Negli altri comparti del pubblico le retribuzioni sono aumentate (retribuzioni già mediamente più alte del settore scuola), nel nostro settore sono scese...chissà perché...
È colpa di noi docenti donne alle quali non frega niente di portare avanti rivendicazioni salariali....
Ho dato la risposta esatta?
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Riporto una parte significativa da:
https://www.tecnicadellascuola.it/scuola-stipendi-bassi-perche-ci-lavorano-quasi-esclusivamente-le-donne
Scuola: stipendi bassi perché ci lavorano quasi esclusivamente le donne?
<< Quote rosa: se ne parla da parecchi lustri, e la questione non è da poco. Permettere a più della metà della popolazione italiana di raggiungere quella parità di diritti che l’articolo 3 della Costituzione impone (l’espressione “senza distinzione di sesso” è al primo posto nell’elenco delle discriminazioni, da eliminare secondo tale articolo) è principio sacrosanto, base non solo di ogni democrazia, ma di ogni civile convivenza.
E nella Scuola? Qui le cose sembrerebbero andare in modo ben diverso. “Credo che nella scuola ormai più che di quote rosa dovremmo parlare di quote azzurre perché la scuola si sta femminilizzando in maniera quasi esclusiva e credo che questo sia un impoverimento; nella scuola abbiamo bisogno di figure maschili per diverse ragioni sociologiche e per i cambiamenti stessi del mondo del lavoro“. Ad affermarlo è stata nel marzo scorso la dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Patrizia Graziani, che ha chiosato: “Ormai il mondo dell’insegnamento è davvero dominato proprio dalle donne: credo tuttavia che debba tornare a essere un mondo un pochino più equilibrato con la presenza di entrambe le figure, quella femminile e quella maschile“.
“Quote azzurre”, dunque. Un’espressione forte, forse provocatoria, ma che illumina la differenza fra il mondo lavorativo scolastico e gli altri settori del terziario. Dobbiamo dedurne che la Scuola sia, sotto l’aspetto delle pari opportunità di genere, l’isola felice in cui la parità tra uomo e donna si è finalmente realizzata? A guardare le statistiche, sembrerebbe di sì. Anzi, parrebbe che nella Scuola si sia operata quella storica rivincita del genere femminile che tutti auspichiamo, dopo secoli di subordinazione ai maschi in ogni settore professionale: infatti, l’83% dei docenti è donna (più di quattro su cinque) , e persino il numero delle Dirigenti scolastiche supera di poco quello dei colleghi maschi.
Anche se, considerando proprio quest’ultimo dato, salta subito agli occhi un fatto: gli uomini sono solo il 17% del corpo docente, ma costituiscono quasi la metà dei Dirigenti delle scuole. E va considerato comunque anche lo stipendio dei Dirigenti scolastici, molto inferiore a quello dei Dirigenti di qualsiasi altro dicastero italiano.
Agli uomini non interessa più educare?
Secondo non pochi studiosi la sproporzione tra docenti uomini e docenti donne crea alla Scuola italiana numerosi problemi. Ne era convinta persino la grande antropologa Ida Magli (1925-2016), la quale sosteneva che i bambini e gli adolescenti devono imparare sia dalla donna che dall’uomo, perché i due generi hanno ideali, impulsi, percezioni, emotività, conoscenze diversi uno dall’altro e gli studenti devono assorbire dall’uno e dall’altro genere.
I maschi – si chiedeva l’antropologa – non hanno più nessun sapere da tramandare ai figli? Nessun interesse per il futuro del Paese? Una meditazione sul distacco quasi totale dei maschi dall’insegnamento e dal sapere dei figli consentirebbe di comprendere che esso è parte di quello stesso distacco che si manifesta nella quasi totale incapacità creativa della società italiana di oggi.
Poniamoci però allora qualche domanda. Esiste forse un nesso tra lo scarso stipendio riservato ai (ma sarebbe più aderente alla realtà scrivere alle) docenti d’Italia e la strabordante femminilizzazione della Scuola? Non sarà forse che lo Stato italiano ha coscientemente optato per un “trattamento speciale” riservato al comparto scuola proprio perché femminilizzato? Non sono forse un chiaro indizio di questa opzione gli stipendi da fame (più bassi di qualunque altro insegnante europeo e di qualsiasi altro laureato italiano), l’inserimento nel Pubblico Impiego.
E soprattutto, se ciò corrisponde a verità, parlare di “quote rosa” non potrebbe suonare quantomeno un po’ contradditorio in una Nazione che riserva il trattamento economico e giuridico peggiore proprio alla categoria che è composta quasi esclusivamente di donne?
Dovrebbero essere proprio le donne, dunque, le prime a risentirsi di questo trattamento, perché esigere maggiore equità è il primo passo verso l’uguaglianza nel rispetto della differenza.>>
Sono proprio alcune donne, queste donne che ne sanno qualcosina in più rispetto ad altre donne, a fare queste considerazioni.
https://www.tecnicadellascuola.it/scuola-stipendi-bassi-perche-ci-lavorano-quasi-esclusivamente-le-donne
Scuola: stipendi bassi perché ci lavorano quasi esclusivamente le donne?
<< Quote rosa: se ne parla da parecchi lustri, e la questione non è da poco. Permettere a più della metà della popolazione italiana di raggiungere quella parità di diritti che l’articolo 3 della Costituzione impone (l’espressione “senza distinzione di sesso” è al primo posto nell’elenco delle discriminazioni, da eliminare secondo tale articolo) è principio sacrosanto, base non solo di ogni democrazia, ma di ogni civile convivenza.
E nella Scuola? Qui le cose sembrerebbero andare in modo ben diverso. “Credo che nella scuola ormai più che di quote rosa dovremmo parlare di quote azzurre perché la scuola si sta femminilizzando in maniera quasi esclusiva e credo che questo sia un impoverimento; nella scuola abbiamo bisogno di figure maschili per diverse ragioni sociologiche e per i cambiamenti stessi del mondo del lavoro“. Ad affermarlo è stata nel marzo scorso la dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Patrizia Graziani, che ha chiosato: “Ormai il mondo dell’insegnamento è davvero dominato proprio dalle donne: credo tuttavia che debba tornare a essere un mondo un pochino più equilibrato con la presenza di entrambe le figure, quella femminile e quella maschile“.
“Quote azzurre”, dunque. Un’espressione forte, forse provocatoria, ma che illumina la differenza fra il mondo lavorativo scolastico e gli altri settori del terziario. Dobbiamo dedurne che la Scuola sia, sotto l’aspetto delle pari opportunità di genere, l’isola felice in cui la parità tra uomo e donna si è finalmente realizzata? A guardare le statistiche, sembrerebbe di sì. Anzi, parrebbe che nella Scuola si sia operata quella storica rivincita del genere femminile che tutti auspichiamo, dopo secoli di subordinazione ai maschi in ogni settore professionale: infatti, l’83% dei docenti è donna (più di quattro su cinque) , e persino il numero delle Dirigenti scolastiche supera di poco quello dei colleghi maschi.
Anche se, considerando proprio quest’ultimo dato, salta subito agli occhi un fatto: gli uomini sono solo il 17% del corpo docente, ma costituiscono quasi la metà dei Dirigenti delle scuole. E va considerato comunque anche lo stipendio dei Dirigenti scolastici, molto inferiore a quello dei Dirigenti di qualsiasi altro dicastero italiano.
Agli uomini non interessa più educare?
Secondo non pochi studiosi la sproporzione tra docenti uomini e docenti donne crea alla Scuola italiana numerosi problemi. Ne era convinta persino la grande antropologa Ida Magli (1925-2016), la quale sosteneva che i bambini e gli adolescenti devono imparare sia dalla donna che dall’uomo, perché i due generi hanno ideali, impulsi, percezioni, emotività, conoscenze diversi uno dall’altro e gli studenti devono assorbire dall’uno e dall’altro genere.
I maschi – si chiedeva l’antropologa – non hanno più nessun sapere da tramandare ai figli? Nessun interesse per il futuro del Paese? Una meditazione sul distacco quasi totale dei maschi dall’insegnamento e dal sapere dei figli consentirebbe di comprendere che esso è parte di quello stesso distacco che si manifesta nella quasi totale incapacità creativa della società italiana di oggi.
Poniamoci però allora qualche domanda. Esiste forse un nesso tra lo scarso stipendio riservato ai (ma sarebbe più aderente alla realtà scrivere alle) docenti d’Italia e la strabordante femminilizzazione della Scuola? Non sarà forse che lo Stato italiano ha coscientemente optato per un “trattamento speciale” riservato al comparto scuola proprio perché femminilizzato? Non sono forse un chiaro indizio di questa opzione gli stipendi da fame (più bassi di qualunque altro insegnante europeo e di qualsiasi altro laureato italiano), l’inserimento nel Pubblico Impiego.
E soprattutto, se ciò corrisponde a verità, parlare di “quote rosa” non potrebbe suonare quantomeno un po’ contradditorio in una Nazione che riserva il trattamento economico e giuridico peggiore proprio alla categoria che è composta quasi esclusivamente di donne?
Dovrebbero essere proprio le donne, dunque, le prime a risentirsi di questo trattamento, perché esigere maggiore equità è il primo passo verso l’uguaglianza nel rispetto della differenza.>>
Sono proprio alcune donne, queste donne che ne sanno qualcosina in più rispetto ad altre donne, a fare queste considerazioni.
Ospite- Ospite
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Con il rinnovo del contratto per i DS sono previsti aumenti oltre i 600 euro lordi. Con molta probabilità, già da questo mese, i dirigenti scolastici potranno trovarsi gli aumenti stipendiali sul cedolino.
Secondo i dati OCSE 2018 i DS italiani hanno una retribuzione media annua di 72 mila euro e questo spinge l'Italia nella parte alta della classifica europea.
La situazione cambia con i docenti. la differenza con i dirigenti scolastici è evidentissima. I DS risultano meglio pagati della media dei laureati, mentre gli insegnanti sono ben al di sotto degli altri laureati.
i docenti hanno il contratto scaduto da 8 mesi e per loro la legge di bilancio prevede solo la vacanza contrattuale, ovvero pochi euro....e un contratto ancora in fase embrionale
Secondo i dati OCSE 2018 i DS italiani hanno una retribuzione media annua di 72 mila euro e questo spinge l'Italia nella parte alta della classifica europea.
La situazione cambia con i docenti. la differenza con i dirigenti scolastici è evidentissima. I DS risultano meglio pagati della media dei laureati, mentre gli insegnanti sono ben al di sotto degli altri laureati.
i docenti hanno il contratto scaduto da 8 mesi e per loro la legge di bilancio prevede solo la vacanza contrattuale, ovvero pochi euro....e un contratto ancora in fase embrionale
Ospite- Ospite
Re: Contratto scuola: tanto rumore per nulla.
Quando nel 2018 è stato chiuso l'ultimo contratto della scuola io mi lamentavo degli esigui aumenti ricevuti dai docenti (50 euro netti in media), dopo 9 anni di vacanza contrattuale.
Alcuni ben informati e lungimiranti mi rimproverarono perché, a detta loro, di lì a pochi mesi si sarebbe aperto il nuovo contratto dove gli aumenti sarebbero stati sicuramente molto più sostanziosi.
Beata ingenuità.
Non consideravano minimamente di stare in Italia, dove i governi nascono e muoiono come i funghi e dove la classe politica è credibile quanto Pierino.
Il piatto è servito!
Alcuni ben informati e lungimiranti mi rimproverarono perché, a detta loro, di lì a pochi mesi si sarebbe aperto il nuovo contratto dove gli aumenti sarebbero stati sicuramente molto più sostanziosi.
Beata ingenuità.
Non consideravano minimamente di stare in Italia, dove i governi nascono e muoiono come i funghi e dove la classe politica è credibile quanto Pierino.
Il piatto è servito!
Ospite- Ospite
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