Obbligo didattica a distanza

Promemoria primo messaggio :

Secondo questa modalità di didattica a distanza sarà obbligatoria? Si deve prima riunire il collegio docenti? Per la connessione come si farà? Inoltre  molto difficile interrogare e fare verifiche.

Come puoi controllare che i video non vengano girati ad altri? Me lo spieghi? È da folli farsi firmare dei fogli del genere da degli "incompetenti", leggasi pure genitori dello studente.

Anche nella migliore delle intenzioni (di studente + genitori), basta visitare un sito sbagliato e qualcosa dal tuo pc prende il volo. Una spunta di troppo e finisce backuppato su qualche cloud sconosciuto. Uso del wifi in casa e qualche vicino ti frega i dati prima ancora che arrivino al tuo router. Oppure decidono di vendere il pc per comprarne uno nuovo: nel pc venduto resta tutto, anche dopo la formattazione. Idem per le memorie usb, o di altro tipo.
Per analogia, la formattazione equivale a strappare solo le pagine dell'indice di un libro, ma gli argomenti sono ancora lì, in un ordine che non puoi conoscere con una visione d'insieme. Però li puoi scorrere tranquillamente.

E ancora, come gli hai mandato le video lezioni? In chiaro tramite internet? Ahia-iài! Hai la ricevuta dei server per i quali sono passati? Uhm... nei server tutto resta in saecula saeculorum.

I dirigenti scolastici hanno ben poca competenza in fatto di sicurezza informatica, pur essendo titolari del trattamento dati dei loro dipendenti e oltre. L'uso di uòz-àp per comunicare è un lampante esempio di scarsa competenza in materia di "informazione automatica". Lo stesso dicasi per le e-mail classiche, spedite con dati soggetti a privacy, senza essere criptate.

Se mi facessi un giretto nella tua scuola, sicuramente potrei mettere un virtuale bollino rosso su tante cose di cui non si parla neppure nei corsi sulla sicurezza sul lavoro che siamo obbligati a fare.
Ma, come dice il proverbio, chi si fa i capperi suoi campa cent'anni.

Da me la dirigenza ha lasciato libertà nelle forme e nei modi della didattica a distanza, ma ci ha invitato a inserire i compiti con scadenza nel registro elettronico; poi ha sottolineato che lo svolgimento di tutto quanto indicato online dai docenti è obbligatorio da parte degli alunni e ci invita a rispondere, in orario di servizio, ad eventuali richieste di chiarimento che gli studenti dovessero inviare al nostro account mail d'istituto.

Whatsapp nelle versioni recenti è criptato.

Strano che poi spesso ci trovano una falla che richiede la classica patch. A che pro la pezza quando è criptato?
Anche le trasmissioni wifi mandano le password criptate, solo che ci sono dei programmini che non lo sanno e le password se le fregano lo stesso. Ah, ma qualcuno prima o poi glielo dovrà dire a quei programmini ignoranti!

Più in generale, i protocolli per le comunicazioni, l'hardware dei sistemi informatici, & more sono volutamente deboli in qualche punto. Sono esigenze superiori. Chi ha studiato informatica lo sa. Non è gombloddismo.

Hai provato mai a fotocopiare una banconota? Guarda su iù-tùb e tirane giù i corollari.

E comunque, nessuno può essere obbligato a usare whatsapp se non vuole (o a usarlo in contesti diversi da quello che vuole personalmente).

E' sempre un canale privato, mica istituzionale.

Anche se qualcuno accetta di usare whatsapp nella vita privata, ma non ha nessuna intenzione di estendere questi contatti a tutti gli alunni o a tutti genitori degli alunni, non può essere obbligato a farlo, a meno che non sia l'istituzione stessa a offrirgli una seconda utenza telefonica da usare solo per lavoro e da tenere completamente separata dalla vita privata (cosa che è attualmente improponibile).

E' lo stesso discorso delle videolezioni: io non ho camera e microfono, e non possono costringermi a comprarli (per il mio pc privato, tra l'altro); dunque o mi vengono forniti, o faccio altrimenti; tertium non datur.

Vai in un internet point?

[quote="bread&butter"]Vai in un internet point? :)[/quote]

Esistono ancora gli internet point? Io non ne vedo più in giro da diversi anni.

AL massimo ci sono wi-fi point, dove si deve arrivare col proprio computer portatile o col proprio tablet.

[quote="mattopris"]E' lo stesso discorso delle videolezioni: io non ho camera e microfono, e non possono costringermi a comprarli (per il mio pc privato, tra l'altro); dunque o mi vengono forniti, o faccio altrimenti; tertium non datur.[/quote]

E comunque, per le piattaforme social è ancora peggio, perché si potrebbero subire pressioni per iscriversi in ogni caso, "tanto è gratis". Come se non lo sapessimo già tutti, che è gratis (in termini finanziari), ma che si paga in termini di concessione illimitata dei nostri dati personali ad aziende che ci fanno i soldi...

E perché dovrei andare in un internet point, a pagamento e in pubblico, per fare qualcosa di improvvisato che magari non ritengo nemmeno utile per le mie materie o per i miei studenti?
Stiamo ben attenti, che questa situazione ci può sfuggire di mano: giustissimo e sacrosanto essere disponibili, fare tutto il possibile per mandare avanti l'anno...ma attenzione che è un attimo che poi ci venga imposto ope legis, tra qualche tempo, un qualche sistema a distanza, "perché ha funzionato così bene e i docenti si sono mostrati così collaborativi!...".

Riguardo ai social...mai iscritto, nemmeno da adolescente, e mai mi iscriverò, a meno che una legge non mi obblighi per motivi lavorativi (ma credo che sfioreremmo l'anticostituzionalità se si obbligasse qualcuno ad iscriversi ad una piattaforma commerciale per svolgere il proprio lavoro nel pubblico). Punto.

[quote="paniscus_2.1"]Esistono ancora gli internet point? Io non ne vedo più in giro da diversi anni.
AL massimo ci sono wi-fi point, dove si deve arrivare col proprio computer portatile o col proprio tablet. [/quote]

Veramente sì, esistono. Addirittura in zone col 5G.

Però in effetti non se ne vedono più tanti, come una volta. Al max gli iPad nelle gelaterie e nei macdonald's

[quote="mattopris"]...ma attenzione che è un attimo che poi ci venga imposto ope legis, tra qualche tempo, un qualche sistema a distanza, "perché ha funzionato così bene e i docenti si sono mostrati così collaborativi!...".[/quote]

Già! ^_^

E a distanza non deve sprecare benzina, non devi raggiungere il posto di lavoro, non hai bisogno della fotocopiatrice della scuola, ... ci possono abbassare le bra... ehm! lo stipendio

Non colgo l'ironia. Noi siamo formati, inquadrati e pagati per fare un determinato lavoro, come tutti a questo mondo. Non possono chiederci di rivoluzionarlo in cinque giorni come niente fosse; e lo dico non per mancanza di volontà, piuttosto, banalmente, di competenze (parlo per me!). Sono disponibilissimo a fare tutto quello che ritengo utile per le mie classi, vorrei tornare a scuola domattina se potessi...ma ci sono limiti oggettivi che da solo non posso colmare (sto ancora lottando con Google Classroom, per dire...)

I see. (O_O)

E ti sei mai accorto di quanta analogia ci sia tra il quinquennio delle sup con il capitolo XXXI di Pinocchio?

Uscendo al di fuori dell'ambito scolastico, quante finestre di Overton riesci a contare? Solo una? Quella da te citata nel post di sopra?

In ogni caso, ribadisco quello che ho già detto, e che ha già detto anche qualcun altro: questa esaltazione diffusa della "lezione a distanza", in videoconferenza, su skype, su youtube o su qualsiasi piattaforma social, implica l'accettazione dell'idea che "lezione" voglia dire lezione frontale unilaterale, alla faccia di tutto quello che i paladini dell'innovazione ci hanno raccontato finora.

La lezione frontale in presenza è il male assoluto, ed è il simbolo dell'abbarbicamento ai metodi vecchi, autoritari e reazionari...e però la lezione frontale a distanza, invece, è una gran figata innovativa e alternativa?

l' ho già detto in altri post, ma lo ripeto, giusto per sdrammatizzare un po'...scuola a distanza? perfetto, posso andare in bagno quando voglio e posso bere un caffè quando voglio, ma, la cosa più importante è che....
non dovrò far star brave 25 belve!
fantastico!
;-)

E secondo te i pargoletti se li sopporteranno i rispettivi genitori? Oltretutto, molto spesso, devono andare entrambi a lavorare.

Alla fin fine ci pagano proprio per la nostra mansione di domatori.

[quote="mattopris"]Da me la dirigenza ha lasciato libertà nelle forme e nei modi della didattica a distanza, ma ci ha invitato a inserire i compiti con scadenza nel registro elettronico; poi ha sottolineato che lo svolgimento di tutto quanto indicato online dai docenti è obbligatorio da parte degli alunni e ci invita a rispondere, in orario di servizio, ad eventuali richieste di chiarimento che gli studenti dovessero inviare al nostro account mail d'istituto.[/quote]
E' la soluzione più sensata e minima e che sfrutta il canale ufficiale della scuola, aggiungo con compiti e materiale inseriti nell'apposita sezione del registro elettronico. A parte "la libertà lasciata ai docenti sulla didattica a distanza", con l'uso delle varie piattaforme e aule virtuali che, secondo me, sono un di più, demandato alle capacità singole dei docenti.

L'unico problema che vedo con l'uso del registro elettronico, sono i compiti (teoricamente) svolti dagli studenti. Questi possono eventualmente inserirli, con accesso come famiglie, visualizzabili dai singoli docenti?

[quote="franco71"][quote="mattopris"]Da me la dirigenza ha lasciato libertà nelle forme e nei modi della didattica a distanza, ma ci ha invitato a inserire i compiti con scadenza nel registro elettronico; poi ha sottolineato che lo svolgimento di tutto quanto indicato online dai docenti è obbligatorio da parte degli alunni e ci invita a rispondere, in orario di servizio, ad eventuali richieste di chiarimento che gli studenti dovessero inviare al nostro account mail d'istituto.[/quote]
E' la soluzione più sensata e minima e che sfrutta il canale ufficiale della scuola, aggiungo con compiti e materiale inseriti nell'apposita sezione del registro elettronico. A parte "la libertà lasciata ai docenti sulla didattica a distanza", con l'uso delle varie piattaforme e aule virtuali che, secondo me, sono un di più, demandato alle capacità singole dei docenti.

L'unico problema che vedo con l'uso del registro elettronico, sono i compiti (teoricamente) svolti dagli studenti. Questi possono eventualmente inserirli, con accesso come famiglie, visualizzabili dai singoli docenti? [/quote]

No, per quello io li faccio inviare alla mail istituzionale...

[quote="mattopris"]E perché dovrei andare in un internet point, a pagamento e in pubblico, per fare qualcosa di improvvisato che magari non ritengo nemmeno utile per le mie materie o per i miei studenti?
Stiamo ben attenti, che questa situazione ci può sfuggire di mano: giustissimo e sacrosanto essere disponibili, fare tutto il possibile per mandare avanti l'anno...ma attenzione che è un attimo che poi ci venga imposto ope legis, tra qualche tempo, un qualche sistema a distanza, "perché ha funzionato così bene e i docenti si sono mostrati così collaborativi!...".
[/quote]

Quindi dici che è meglio nicchiare e fare male così non si azzardano a sopravvalutarci?
Leggo cose veramente folli per non dire meschine... pensate se facesse questo tipo di discorsi da fantozzi un medico di pronto soccorso lombardo... ci sono ancora dubbi sull’eccezionalità della situazione! Nemmeno il disocorso alla nazione del presidente suggerisce qualcosa?

[quote="paniscus_2.1"]In ogni caso, ribadisco quello che ho già detto, e che ha già detto anche qualcun altro: questa esaltazione diffusa della "lezione a distanza", in videoconferenza, su skype, su youtube o su qualsiasi piattaforma social, implica l'accettazione dell'idea che "lezione" voglia dire lezione frontale unilaterale, alla faccia di tutto quello che i paladini dell'innovazione ci hanno raccontato finora.

La lezione frontale in presenza è il male assoluto, ed è il simbolo dell'abbarbicamento ai metodi vecchi, autoritari e reazionari...e però la lezione frontale a distanza, invece, è una gran figata innovativa e alternativa? [/quote]

No. La lezione frontale è l’unica che si può fare durante l’apocalisse zombie, poi per carità...sono comunque soddisfazioni... o no?

[quote="lucetta10"]No. La lezione frontale è l’unica che si può fare durante l’apocalisse zombie, poi per carità...sono comunque soddisfazioni... o no?[/quote]

Soddisfazioni "de che", e per chi?

Ti prego di tradurre, perché non si capisce niente.

[quote="paniscus_2.1"][quote="lucetta10"]No. La lezione frontale è l’unica che si può fare durante l’apocalisse zombie, poi per carità...sono comunque soddisfazioni... o no?[/quote]

Soddisfazioni "de che", e per chi?

Ti prego di tradurre, perché non si capisce niente. [/quote]

Dici?

"Andare in un internet point"..
Questi salti nel passato...ci andavo nel 2002 a Rimini in estate per controllare il mio profilo Myspace ;)))))
Davvero, certe cose NON si possono sentire..
Spirito di ADEGUAMENTO pari a menozero. Mi rendo odioso ma taluni insegnanti nel privato avrebbero già collezionato un paio di richiami disciplinari o forse peggio....

[quote="Dolciniano"]"Andare in un internet point"..
Questi salti nel passato...ci andavo nel 2002 a Rimini in estate per controllare il mio profilo Myspace ;)))))
Davvero, certe cose NON si possono sentire..
Spirito di ADEGUAMENTO pari a menozero. Mi rendo odioso ma taluni insegnanti nel privato avrebbero già collezionato un paio di richiami disciplinari o forse peggio....[/quote]

Mi dispiacere deludervi, ma gli Internet Point ci sono ancora; sono frequentati da una clientela tendenzialmente straniera, nella mia città sono due.