Didattica nelle scuole secondarie
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Re: Didattica nelle scuole secondarie
Io ho visto la puntata. Ho trovato l'impostazione molto discutibile.
Mi auguro che ricevano molti messaggi di protesta da parte di insegnanti. Far passare l'idea che ci sia un'alta percentuali di alunni che abbandona la scuola perché "si annoia", ed è poco motivata a causa dell'uso predominante della didattica tradizionale, frontale, trasmissiva, l'ho percepita come una semplificazione banale, grossolana e poco obiettiva di una problematica ben più complessa.
Impostazione eccessivamente manichea: il lavoro di gruppo si fa anche nella scuola cosiddetta "vecchia", non è appannaggio di quelle innovative stile classe capovolta, o senza zaino, per intenderci. E così dicendo, per tutta una serie di altri esempi, potrei commentare allo stesso modo.
Avrei voluto dire al conduttore che anche da noi facciamo tanti lavori di gruppo, ma non è che così tutti i componenti del gruppo apprendono nella stessa misura...di solito ce ne sono due che si adoperano per tutti, e altri tre che...chiacchierano dei fatti loro...in barba alle innovazioni delle neuroscienze.
Mi auguro che ricevano molti messaggi di protesta da parte di insegnanti. Far passare l'idea che ci sia un'alta percentuali di alunni che abbandona la scuola perché "si annoia", ed è poco motivata a causa dell'uso predominante della didattica tradizionale, frontale, trasmissiva, l'ho percepita come una semplificazione banale, grossolana e poco obiettiva di una problematica ben più complessa.
Impostazione eccessivamente manichea: il lavoro di gruppo si fa anche nella scuola cosiddetta "vecchia", non è appannaggio di quelle innovative stile classe capovolta, o senza zaino, per intenderci. E così dicendo, per tutta una serie di altri esempi, potrei commentare allo stesso modo.
Avrei voluto dire al conduttore che anche da noi facciamo tanti lavori di gruppo, ma non è che così tutti i componenti del gruppo apprendono nella stessa misura...di solito ce ne sono due che si adoperano per tutti, e altri tre che...chiacchierano dei fatti loro...in barba alle innovazioni delle neuroscienze.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
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Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Didattica nelle scuole secondarie
io non ho parlato del problema dei paradossi di rai tre, ma di una singola puntata su un argomento specifico.
Per il resto, con il solito proliferare dei nick e dal calibro dei thread chiusi che leggo mi sento di commentare solo con UFF.
Per il resto, con il solito proliferare dei nick e dal calibro dei thread chiusi che leggo mi sento di commentare solo con UFF.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="sempreconfusa1"]Avrei voluto dire al conduttore che anche da noi facciamo tanti lavori di gruppo, ma non è che così tutti i componenti del gruppo apprendono nella stessa misura...di solito ce ne sono due che si adoperano per tutti, e altri tre che...chiacchierano dei fatti loro...in barba alle innovazioni delle neuroscienze.[/quote]
Già, ma il trucco strategico che c'è sempre dietro alle pressioni pedagogiche per far fare i lavori di gruppo, è l'idea che poi si debba dare la stessa valutazione a tutti i componenti del gruppo.
Così lavorano solo quei due, gli altri non fanno nulla ma prendono voti buoni lo stesso grazie al lavoro dei primi, e in tal modo la statistica dei risultati della classe si gonfia, e così si "dimostra" che il lavoro di gruppo è più efficace dello studio individuale per ottenere il successo formativo o per far recuperare le insufficienze precedenti.
Ogni volta che si vuole proporre (o imporre) una qualsiasi metodologia nuova, la tecnica è sempre quella: qualunque sia il metodo effettivo, indipendentemente che sia davvero valido e davvero interessante o no, associarvi comunque, arbitrariamente, un abbassamento della soglia in fase valutativa, e dissimulare di proposito questo dettaglio.
Cioè, si focalizza l'attenzione dell'interlocutore solo sulla vera o presunta efficacia del metodo in sé, poi al momento di valutare si utilizzano modalità di verifica facilissime, si pone l'asticella a un livello più basso di quello che si adottava prima, e si fa artificiosamente in modo che i risultati siano buoni. Però si "omette" questo particolare dalla narrazione pubblica, e il merito del miglioramento dei risultati si attribuisce esclusivamente al metodo in sé, e non al fatto che si sono nche cambiati i criteri di valutazione.
Un meccanismo spudorato di autoreferenzialità, che potrebbe essere applicato indifferentemente a qualsiasi metodologia, anche alla più ottusa e rigida lezione frontale monologante...
Già, ma il trucco strategico che c'è sempre dietro alle pressioni pedagogiche per far fare i lavori di gruppo, è l'idea che poi si debba dare la stessa valutazione a tutti i componenti del gruppo.
Così lavorano solo quei due, gli altri non fanno nulla ma prendono voti buoni lo stesso grazie al lavoro dei primi, e in tal modo la statistica dei risultati della classe si gonfia, e così si "dimostra" che il lavoro di gruppo è più efficace dello studio individuale per ottenere il successo formativo o per far recuperare le insufficienze precedenti.
Ogni volta che si vuole proporre (o imporre) una qualsiasi metodologia nuova, la tecnica è sempre quella: qualunque sia il metodo effettivo, indipendentemente che sia davvero valido e davvero interessante o no, associarvi comunque, arbitrariamente, un abbassamento della soglia in fase valutativa, e dissimulare di proposito questo dettaglio.
Cioè, si focalizza l'attenzione dell'interlocutore solo sulla vera o presunta efficacia del metodo in sé, poi al momento di valutare si utilizzano modalità di verifica facilissime, si pone l'asticella a un livello più basso di quello che si adottava prima, e si fa artificiosamente in modo che i risultati siano buoni. Però si "omette" questo particolare dalla narrazione pubblica, e il merito del miglioramento dei risultati si attribuisce esclusivamente al metodo in sé, e non al fatto che si sono nche cambiati i criteri di valutazione.
Un meccanismo spudorato di autoreferenzialità, che potrebbe essere applicato indifferentemente a qualsiasi metodologia, anche alla più ottusa e rigida lezione frontale monologante...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
Riporto qui l'intervento postato nel mio 3d, chiuso in quanto doppione (però mettete dei titoli meno generici...)
Ieri presa diretta ha realizzato una puntata dedicata al mondo della scuola, dall'evocativo titolo "cambiamo la scuola". Il buon Riccardo Iacona, che pure apprezzo su altri temi, ha snocciolato tutti i luoghi comuni sulla scuola del politicamente corretto progressista e produttivista alla 3lll, che provo a riassumere:
1) alla scuola servono innovazioni didattiche, ad esempio la flipped classroom o il debate
2) la lezione frontale è un sistema vecchio e inefficace
3) serve una didattica il più possibile laboratoriale con strumenti informatici e multimediali in tutte le salse
4) l'apprendimento avviene solo facendo, "come ci dicono le neuroscienze" (frase ripetuta 5/6 volte da diversi intervistati)
5) siccome molti docenti sono poco preparati è necessaria la formazione OBBLIGATORIA per tutti (Giannini, ANP)
6) siccome molti docenti sono poco motivati sono necessari bonus premiali per chi si impegna (Giannini, ANP)
7) bisogna mettere al centro lo studente
.8.) banalità poco divisive: i docenti andrebbero pagati di più, le scuole andrebbero finanziate di più, il sistema di reclutamento non funziona la scuola deve rimanere aperta h24 a tutta la cittadinanza ecc.
9) la scuola italiana di oggi è quella della riforma gentile del 1923
10) ennesimo servizio sulla scuola finlandese, esempio di virtù didattica e pedagogica, con inquadrature di mitici laboratori, aule relax, postazioni informatiche, studenti che sorridono ecc. (peccato che ogni studente italiano costa allo Stato una piccola frazione di quanto investe lo stato finlandese sul suo omologo scandinavo)
In pratica una trasmissione che ricalca una ad una le tesi sulla scuola che hanno avuto Renzi, la confindustria, i pedagogisti ecc. Ho dovuto girare per non tirare una pantofola al televisore durante l'agiografia della scuola finlandese, ma anche l'intervista al fondatore di skuola.net è stata particolarmente irritante, con le solite accuse ai docenti di seguire vecchi schemi e impedire l'espressione e il vero apprendimento degli alunni.
Mi rendo conto di avere alcuni colleghi che non sfigurerebbero nella scuola degli anni '50, quasi sovrapponibili alla maestra Oliviero dell' "amica geniale", ma la maggior parte dei docenti si dà da fare e propone attività e didattica adeguate ai tempi in cui viviamo.
Per usare un'analogia, a me sembra che la scuola italiana sia un po' come quelle vecchie cadillac degli anni '50 che ancora circolano per le strade di Cuba, amorevolmente e poeticamente tenute insieme da meccanici e guidatori (noi docenti) in mancanza di soldi per l'acquisto di modelli meno vetusti. Insomma tutto il servizio, che fa parlare pochissimi docenti e solo del tipo "smart teacher", sembra dimenticare il fatto che se la scuola italiana regge, malgrado tutto, il principale merito va ai docenti che, con tutti i loro limiti e i loro difetti, hanno imparato a fare ogni giorno le nozze con i fichi secchi.
Mi chiedo: ma forse siamo noi docenti che sbagliamo e che ci arrocchiamo su posizioni vetuste? Soprattutto: se la proposta culturale mainstream sulla scuola è quella che ho descritto e che conosciamo bene, noi docenti che ci facciamo un mazzo così nella scuola reale, quale visione alternativa proponiamo, oltre al piagnisteo?
Ieri presa diretta ha realizzato una puntata dedicata al mondo della scuola, dall'evocativo titolo "cambiamo la scuola". Il buon Riccardo Iacona, che pure apprezzo su altri temi, ha snocciolato tutti i luoghi comuni sulla scuola del politicamente corretto progressista e produttivista alla 3lll, che provo a riassumere:
1) alla scuola servono innovazioni didattiche, ad esempio la flipped classroom o il debate
2) la lezione frontale è un sistema vecchio e inefficace
3) serve una didattica il più possibile laboratoriale con strumenti informatici e multimediali in tutte le salse
4) l'apprendimento avviene solo facendo, "come ci dicono le neuroscienze" (frase ripetuta 5/6 volte da diversi intervistati)
5) siccome molti docenti sono poco preparati è necessaria la formazione OBBLIGATORIA per tutti (Giannini, ANP)
6) siccome molti docenti sono poco motivati sono necessari bonus premiali per chi si impegna (Giannini, ANP)
7) bisogna mettere al centro lo studente
.8.) banalità poco divisive: i docenti andrebbero pagati di più, le scuole andrebbero finanziate di più, il sistema di reclutamento non funziona la scuola deve rimanere aperta h24 a tutta la cittadinanza ecc.
9) la scuola italiana di oggi è quella della riforma gentile del 1923
10) ennesimo servizio sulla scuola finlandese, esempio di virtù didattica e pedagogica, con inquadrature di mitici laboratori, aule relax, postazioni informatiche, studenti che sorridono ecc. (peccato che ogni studente italiano costa allo Stato una piccola frazione di quanto investe lo stato finlandese sul suo omologo scandinavo)
In pratica una trasmissione che ricalca una ad una le tesi sulla scuola che hanno avuto Renzi, la confindustria, i pedagogisti ecc. Ho dovuto girare per non tirare una pantofola al televisore durante l'agiografia della scuola finlandese, ma anche l'intervista al fondatore di skuola.net è stata particolarmente irritante, con le solite accuse ai docenti di seguire vecchi schemi e impedire l'espressione e il vero apprendimento degli alunni.
Mi rendo conto di avere alcuni colleghi che non sfigurerebbero nella scuola degli anni '50, quasi sovrapponibili alla maestra Oliviero dell' "amica geniale", ma la maggior parte dei docenti si dà da fare e propone attività e didattica adeguate ai tempi in cui viviamo.
Per usare un'analogia, a me sembra che la scuola italiana sia un po' come quelle vecchie cadillac degli anni '50 che ancora circolano per le strade di Cuba, amorevolmente e poeticamente tenute insieme da meccanici e guidatori (noi docenti) in mancanza di soldi per l'acquisto di modelli meno vetusti. Insomma tutto il servizio, che fa parlare pochissimi docenti e solo del tipo "smart teacher", sembra dimenticare il fatto che se la scuola italiana regge, malgrado tutto, il principale merito va ai docenti che, con tutti i loro limiti e i loro difetti, hanno imparato a fare ogni giorno le nozze con i fichi secchi.
Mi chiedo: ma forse siamo noi docenti che sbagliamo e che ci arrocchiamo su posizioni vetuste? Soprattutto: se la proposta culturale mainstream sulla scuola è quella che ho descritto e che conosciamo bene, noi docenti che ci facciamo un mazzo così nella scuola reale, quale visione alternativa proponiamo, oltre al piagnisteo?
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
"Il fatto che questo lattoniere insista tanto su questi "temi" del progressismo didattico, tanto da riproporlo a fronte di un argomento chiuso, INSTILLANDO IN MODO SUBDOLO E AMBIGUO IL DUBBIO che in fondo " si ok io odio queste trasmissioni, però le guardo e ne voglio parlare con voi a tutti i costi perché, dai, siamo sicuri che non siamo noi docenti ad essere inadeguati e all antica?"
fa riflettere..
Ripeto, in maniera subdola sta diffondendo quello stesso verbo della "didattica accomodante" propagandato in queste trasmissioni di livello "maria de filippi". E se un altro utente esprime perplessità, eccolo subito il nostro herman invocare la censura e l intervento dei mod!
Occhio quindi a non abboccare."
???ma che te sei fumato dolcinià???
fa riflettere..
Ripeto, in maniera subdola sta diffondendo quello stesso verbo della "didattica accomodante" propagandato in queste trasmissioni di livello "maria de filippi". E se un altro utente esprime perplessità, eccolo subito il nostro herman invocare la censura e l intervento dei mod!
Occhio quindi a non abboccare."
???ma che te sei fumato dolcinià???
Ultima modifica di herman il lattoniere il Sab Feb 29, 2020 12:19 pm - modificato 1 volta.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="franco71"][quote="herman il lattoniere"]Riporto qui l'intervento postato nel mio 3d, chiuso in quanto doppione (però mettete dei titoli meno generici...)
...[/quote]
Premesso che non me ne importa più di tanto di essere l'iniziatore di un 3D, mi sembra un pò infantile prendersela con un titolo, che poi da il senso di un eventuale discussione.[/quote]
Sarà anche un po' infantile, ma ciò di cui si parla non è la didattica della scuola secondaria in generale (tema fin troppo vago), ma una trasmissione che ha presentato come ovvie determinate tesi. Sbaglierò io, ma credo che un accenno alla trasmissione nel titolo sarebbe stato gradito, visto che un topic con un titolo generico mi fa immaginare al suo interno le solite discussioni sulla rava e la fava, che potendo evito.
...[/quote]
Premesso che non me ne importa più di tanto di essere l'iniziatore di un 3D, mi sembra un pò infantile prendersela con un titolo, che poi da il senso di un eventuale discussione.[/quote]
Sarà anche un po' infantile, ma ciò di cui si parla non è la didattica della scuola secondaria in generale (tema fin troppo vago), ma una trasmissione che ha presentato come ovvie determinate tesi. Sbaglierò io, ma credo che un accenno alla trasmissione nel titolo sarebbe stato gradito, visto che un topic con un titolo generico mi fa immaginare al suo interno le solite discussioni sulla rava e la fava, che potendo evito.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
Franco la didattica laboratoriale è per me il giusto complemento alla parte trasmissiva, solo che mancano i laboratori, i computer, il materiale, le ore che sono state tagliate insieme agli itp... Inoltre, come ho potuto verificare a mie spese, la didattica laboratoriale funziona con classi tranquille e motivate, altrimenti diventa solo una caotica perdita di tempo, specie alle medie: professò non mi si accende il computer, non riesco a capire come fare, mi si è versato il liquido ecc. ecc. ecc. (alle medie, oggi, capacità di attenzione = quasi zero, capacità di cooperazione = quasi zero).
Tra l'altro in un'altra parte della trasmissione il neuroscienziato (non mi ricordo quale) diceva quello che tutti sappiamo, cioè che nell'epoca della connettività totale i tempi di attenzione sono ridotti all'osso... ma perché invece di combattere il problema nella sede in cui si crea (cosa che costerebbe qualcosa ai megamiliardari) lo si scarica sulla scuola, quasi imponendo ai docenti lezioni accattivanti e piene di ritmo?
Dolciniano, la mia battuta non era argomentativa, ma solo la benevola esclamazione di chi si rende conto che il proprio interlocutore è totalmente fuori strada...
Tra l'altro in un'altra parte della trasmissione il neuroscienziato (non mi ricordo quale) diceva quello che tutti sappiamo, cioè che nell'epoca della connettività totale i tempi di attenzione sono ridotti all'osso... ma perché invece di combattere il problema nella sede in cui si crea (cosa che costerebbe qualcosa ai megamiliardari) lo si scarica sulla scuola, quasi imponendo ai docenti lezioni accattivanti e piene di ritmo?
Dolciniano, la mia battuta non era argomentativa, ma solo la benevola esclamazione di chi si rende conto che il proprio interlocutore è totalmente fuori strada...
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="Dolciniano"]"Neuroscienziato " è una roba contemporanea, tipo "petaloso", studiata per dare credibilità all'indimostrabile ?[/quote]
Ci stai prendendo in giro, o davvero non conosci quella parola?
Ci stai prendendo in giro, o davvero non conosci quella parola?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
https://www.roars.it/online/le-fake-news-di-presa-diretta-sulla-scuola-italiana/
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
Per me il problema vero non è rappresentato dagli attacchi di dolciniano alla neuroscienza, quanto al fatto che nessuno degli intervistati nella trasmissione ne ha citato qualche studio in particolare.. secondo me questi non hanno mai letto un articolo scientifico pubblicato da un neuroscienziato perché, se lo avessero fatto, e lo avessero capito, avrebbero scoperto che non c'è scritto da nessuna parte quel che loro sostengono a sostegno delle loro metodologie didattiche ridicole!
Il cervello apprende solo se si sforza di fare qualcosa che per lui è difficile e sconosciuto, questo dicono i neuroscienziati. Oltre al fatto che è necessaria la ripetizione e la ripetizione e la ripetizione... quindi lo studio ripetitivo, lento e noioso che invece viene tanto denigrato.
Il cervello apprende solo se si sforza di fare qualcosa che per lui è difficile e sconosciuto, questo dicono i neuroscienziati. Oltre al fatto che è necessaria la ripetizione e la ripetizione e la ripetizione... quindi lo studio ripetitivo, lento e noioso che invece viene tanto denigrato.
Titti76- Messaggi : 1044
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: Didattica nelle scuole secondarie
Aggiungo che la scuola finlandese mostrata nella trasmissione non è pubblica, bensì un college musicale privato!
Titti76- Messaggi : 1044
Data d'iscrizione : 22.08.10
Pagina 1 di 3 • 1, 2, 3
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