Didattica nelle scuole secondarie
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Re: Didattica nelle scuole secondarie
Spero che questa discussione non venga chiusa perché anche a me ha dato molto fastidio la puntata di Presa Diretta. Infastidito e stupito della facilità con la quale i giornalisti si sono bevute molte teorie, componendo un'inchiesta che ha del surreale, è proprio il caso di dirlo.
Se per Mariagraziana è solo questione di "comunisti" (al potere?) va benissimo, per me pure gli UFI possono avere la loro parte, però è bene argomentare punto per punto, sconfessando molte delle convinzioni e dei cosidetti "risultati", tanto vantati da certe scuole.
Giusto per ricordare un paio di tematiche scottanti:
- La scuola del modello americano, quella dei pedagocosi che promuovevano le COMPETENZE e il fare purché sia, prima ancora di capire se gli argomenti si sono appresi in quantità e modalità adeguate, con le inevitabili e sacrosante lezioni vecchio stile, sappiamo che ha avuto in questi ultimi anni la sua sonora batosta di ritorno.
Le neuroscienze confermano quanto già i docenti più accorti intuivano, ma non vanno usate come pretesto per non svolgere il lavoro essenziale (noi e gli studenti) per giungere ad un apprendimento corretto.
Che poi, dotarsi di più mezzi, laboratori, tecnologie, ecc. possa potenziare in modo esponenziale la didattica di qualsivoglia istituto, se usate nel modo giusto e al momento opportuno, è una ovvietà mostruosa.
- SE molti dei tanto apprezzati cervelli italiani (ricercatori e non) sono il prodotto della tradizionale scuola (e università) del nostro vituperato paesotto, chi smentisce chi?
Se per Mariagraziana è solo questione di "comunisti" (al potere?) va benissimo, per me pure gli UFI possono avere la loro parte, però è bene argomentare punto per punto, sconfessando molte delle convinzioni e dei cosidetti "risultati", tanto vantati da certe scuole.
Giusto per ricordare un paio di tematiche scottanti:
- La scuola del modello americano, quella dei pedagocosi che promuovevano le COMPETENZE e il fare purché sia, prima ancora di capire se gli argomenti si sono appresi in quantità e modalità adeguate, con le inevitabili e sacrosante lezioni vecchio stile, sappiamo che ha avuto in questi ultimi anni la sua sonora batosta di ritorno.
Le neuroscienze confermano quanto già i docenti più accorti intuivano, ma non vanno usate come pretesto per non svolgere il lavoro essenziale (noi e gli studenti) per giungere ad un apprendimento corretto.
Che poi, dotarsi di più mezzi, laboratori, tecnologie, ecc. possa potenziare in modo esponenziale la didattica di qualsivoglia istituto, se usate nel modo giusto e al momento opportuno, è una ovvietà mostruosa.
- SE molti dei tanto apprezzati cervelli italiani (ricercatori e non) sono il prodotto della tradizionale scuola (e università) del nostro vituperato paesotto, chi smentisce chi?
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="franco71"][quote="herman il lattoniere"]Riporto qui l'intervento postato nel mio 3d, chiuso in quanto doppione (però mettete dei titoli meno generici...)
...[/quote]
Premesso che non me ne importa più di tanto di essere l'iniziatore di un 3D, mi sembra un pò infantile prendersela con un titolo, che poi da il senso di un eventuale discussione.[/quote]
Non è la prima volta che noto come herman riprenda topic già presenti in discussione, oppure chiusi ma proposti da altri ((nello specifico ricordo almeno due aperti dalla "fantomatica" che imperversa tuttora, e successivamente chiusi per i soliti motivi; comincio a chiedermi il perché. E mi chiedo perché non intervenga semplicemente postando il suo commento in quelli già esistenti anziché aprire doppioni...ma lasciamo perdere le mie riflessioni su questo tema, forse è meglio).
Vorrei solo dire che al suo elenco dettagliato manca il concetto principe con il quale è stata aperta la puntata:
"La scuola sta perdendo i suoi studenti a causa di una didattica vecchia, e trasmissiva" cioè il tasso di abbandono scolastico dipende da questo fattore
e inoltre un'altra chicca, durante la parte dedicata all'esperienza della scuola finlandese (riguardante il fatto che la valutazione non preveda voti negativi, ma solo positivi).
"qui noi semplicemente diamo fiducia ai ragazzi"
immagino che nelle scuole pubbliche italiane invece vengano costantemente affossati, derisi e mortificati...
allora, magari chiederei io a Iacona : a fraté, ma che ti sei bevuto stasera?
Seguo spesso "presa diretta", la trovo un'ottima proposta, ma questa sorpresa sulla puntata della scuola non me l'aspettavo così grossa...immaginavo sulla base delle anteprime che non sarei stata d'accordo per molti aspetti, ma una caduta così in basso proprio non me l'aspettavo. Mah! Sono basita.
Hanno intervistato solo Neuroscienziato, un gruppo di studenti (probabilmente di quelli che studiano a prescindere) e gli insegnanti
-sedicenti- innovativi. E l'altra campana dov'era? Spero che vengano subissati da messaggi di protesta, come andrebbe fatto.
...[/quote]
Premesso che non me ne importa più di tanto di essere l'iniziatore di un 3D, mi sembra un pò infantile prendersela con un titolo, che poi da il senso di un eventuale discussione.[/quote]
Non è la prima volta che noto come herman riprenda topic già presenti in discussione, oppure chiusi ma proposti da altri ((nello specifico ricordo almeno due aperti dalla "fantomatica" che imperversa tuttora, e successivamente chiusi per i soliti motivi; comincio a chiedermi il perché. E mi chiedo perché non intervenga semplicemente postando il suo commento in quelli già esistenti anziché aprire doppioni...ma lasciamo perdere le mie riflessioni su questo tema, forse è meglio).
Vorrei solo dire che al suo elenco dettagliato manca il concetto principe con il quale è stata aperta la puntata:
"La scuola sta perdendo i suoi studenti a causa di una didattica vecchia, e trasmissiva" cioè il tasso di abbandono scolastico dipende da questo fattore
e inoltre un'altra chicca, durante la parte dedicata all'esperienza della scuola finlandese (riguardante il fatto che la valutazione non preveda voti negativi, ma solo positivi).
"qui noi semplicemente diamo fiducia ai ragazzi"
immagino che nelle scuole pubbliche italiane invece vengano costantemente affossati, derisi e mortificati...
allora, magari chiederei io a Iacona : a fraté, ma che ti sei bevuto stasera?
Seguo spesso "presa diretta", la trovo un'ottima proposta, ma questa sorpresa sulla puntata della scuola non me l'aspettavo così grossa...immaginavo sulla base delle anteprime che non sarei stata d'accordo per molti aspetti, ma una caduta così in basso proprio non me l'aspettavo. Mah! Sono basita.
Hanno intervistato solo Neuroscienziato, un gruppo di studenti (probabilmente di quelli che studiano a prescindere) e gli insegnanti
-sedicenti- innovativi. E l'altra campana dov'era? Spero che vengano subissati da messaggi di protesta, come andrebbe fatto.
Ultima modifica di sempreconfusa1 il Dom Mar 01, 2020 12:13 am - modificato 1 volta.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="Dolciniano"]..basterebbe non guardare e snobbare certa sbobba mediatica.
Piuttosto guardatevi vecchie puntate anni 90 di Linea Verde[/quote]
se è per questo posso guardare Geo che pure è del nostro tempo.
Il punto è che Presa Diretta non è, solitamente, nulla da snobbare, anzi il contrario.
PUrtroppo il coronascuolavirus non conosce limiti e colpisce proprio tutti, anche gli insospettabili.
Piuttosto guardatevi vecchie puntate anni 90 di Linea Verde[/quote]
se è per questo posso guardare Geo che pure è del nostro tempo.
Il punto è che Presa Diretta non è, solitamente, nulla da snobbare, anzi il contrario.
PUrtroppo il coronascuolavirus non conosce limiti e colpisce proprio tutti, anche gli insospettabili.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
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Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="paniscus_2.1"]
(...)
Così lavorano solo quei due, gli altri non fanno nulla ma prendono voti buoni lo stesso grazie al lavoro dei primi, e in tal modo la statistica dei risultati della classe si gonfia, e così si "dimostra" che il lavoro di gruppo è più efficace dello studio individuale per ottenere il successo formativo o per far recuperare le insufficienze precedenti.
(...)
.[/quote]
e infatti, se quello che si deve valutare è più che altro il livello di "contentezza" dell'alunno, allora capisco che questo lavoro in team vada così forte...poi ognuno è felice per motivazioni diverse...anche quelle di farsi la chiacchierata libera con il compagno.
(...)
Così lavorano solo quei due, gli altri non fanno nulla ma prendono voti buoni lo stesso grazie al lavoro dei primi, e in tal modo la statistica dei risultati della classe si gonfia, e così si "dimostra" che il lavoro di gruppo è più efficace dello studio individuale per ottenere il successo formativo o per far recuperare le insufficienze precedenti.
(...)
.[/quote]
e infatti, se quello che si deve valutare è più che altro il livello di "contentezza" dell'alunno, allora capisco che questo lavoro in team vada così forte...poi ognuno è felice per motivazioni diverse...anche quelle di farsi la chiacchierata libera con il compagno.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
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Re: Didattica nelle scuole secondarie
veramente io mi riferivo a herman scrivendo quanto riportato sopra ma tant'è. La voglia di protagonismo ad ogni costo porta anche a questi fenomeni transitivi.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="Mariagraziana4"][quote="sempreconfusa1"]veramente io mi riferivo a herman scrivendo quanto riportato sopra ma tant'è. La voglia di protagonismo ad ogni costo porta anche a questi fenomeni transitivi.[/quote]
Forse dovresti scrivere meglio per non essere ambigua. Ma anche così saprei come utilizzare con te le arti sofistiche per farti dire quello che mi pare.
Se ti avessi nella mia scuola come collega ho l'impressione che o ci prenderemo spesso e volentieri a male parole o per i capelli oppure ci faremmo delle grosse risate ( o li farebbero altri su di noi). Non ti sarebbe possibile ignorarmi. Ti faccio smuovere troppo i nervi.
Salud.[/quote]
Mi fai smuovere i nervi? ahahaahahaahahah
Neppure ti sei accorta che ti snobbo. Ora evita di rispondermi se non vuoi apparire troppo noiosa, purtroppo non replico oltre perché la battuta clou l'hai già prodotta.
Forse dovresti scrivere meglio per non essere ambigua. Ma anche così saprei come utilizzare con te le arti sofistiche per farti dire quello che mi pare.
Se ti avessi nella mia scuola come collega ho l'impressione che o ci prenderemo spesso e volentieri a male parole o per i capelli oppure ci faremmo delle grosse risate ( o li farebbero altri su di noi). Non ti sarebbe possibile ignorarmi. Ti faccio smuovere troppo i nervi.
Salud.[/quote]
Mi fai smuovere i nervi? ahahaahahaahahah
Neppure ti sei accorta che ti snobbo. Ora evita di rispondermi se non vuoi apparire troppo noiosa, purtroppo non replico oltre perché la battuta clou l'hai già prodotta.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Didattica nelle scuole secondarie
ci sono una serie di persone che sembrano provare un gran piacere nel mandare topic anche interessanti in vacca con elucubrazioni assurde o, soprattutto, con polemiche personali; ma se lo dico faccio parte del gombloddo.
Consiglio: fatevi una vita.
Per quelli che invece sono intervenuti per discutere della didattica nelle scuole secondarie: io credo che la contrapposizione tra una presunta scuola tradizionalista e una presunta scuola innovativa non esista e che faccia comodo solo ai sedicenti innovatori; inoltre non può essere il rigore il discrimine tra scuola del passato e scuola della contemporaneità, anche questa è una falsa informazione che stanno cercando di propinarci nel pacchetto "scuola del futuro". Credo che la stragrande maggioranza dei docenti sappia che sarebbe assurdo riproporre una didattica di cinquant'anni fa e agisce coerentemente. Riguardo l'invalsi, di cui è noto io sia un sostenitore, pur critico, devo dar ragione a dolciniano, nel senso che a mio avviso una didattica per conoscenze aiuta nell'affrontare il test invalsi più della sedicente didattica per competenze. In realtà più di tutto aiuta essere intelligenti, studiosi e motivati, cioè quel tipo di alunno che va bene in Finlandia e in Italia, con la flipped classroom o col docente che parla di Boccaccio, con i laboratori o senza...
Un aspetto che non è stato sottolineato è il fatto che nella trasmissione, anche se si faceva riferimento allo "sviluppo del senso critico", si è dichiarato apertamente qual è l'obiettivo di queste presunte innovazioni, cioè quello di creare futuri cittadini FLESSIBILI e pronti in ogni momento a cambiare competenze, mansioni, lavoro, città ecc. Cioè in realtà quello che sta dietro alle (sempre) presunte innovazioni è un chiaro progetto sociale: la scuola deve formare un uomo nuovo per una futura società nuova, che si liberi del retaggio della società "tradizionale" nella quale ancora viviamo. Per dirla in termini ancora più brutali: l'economia, quel moloch per cui oggi invece di pensare ai 1200 malati di coronavirus in italia pensiamo alle conseguenze per il PIL, richiede la TOTALE PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO: apro la fabbrica a Cinisello, poi la chiudo per riaprirla a Timisoara e i lavoratori di Cinisello, magari laureati, si adeguino a friggere patatine "al mec"; ho una commessa spot dal mibac, chiamo sei laureati in conservazione, poi arrivederci e grazie; ho una fabbrica di medicinali, poi scopro che rende più l'amuchina, licenzio tutti i laureati CTF e assumo a tempo quattro operai non specializzati... e così via. Guarda caso chi pensa che la scuola italiana sia antiquata spesso pensa anche che lo sia la nostra costituzione... basta rileggere gli articoli sulla scuola, la sanità o la tutela dei lavoratori per capire che sì, forse in questo mondo che si è buttato a destra la nostra costituzione, fortunatamente, è fuori moda.
Consiglio: fatevi una vita.
Per quelli che invece sono intervenuti per discutere della didattica nelle scuole secondarie: io credo che la contrapposizione tra una presunta scuola tradizionalista e una presunta scuola innovativa non esista e che faccia comodo solo ai sedicenti innovatori; inoltre non può essere il rigore il discrimine tra scuola del passato e scuola della contemporaneità, anche questa è una falsa informazione che stanno cercando di propinarci nel pacchetto "scuola del futuro". Credo che la stragrande maggioranza dei docenti sappia che sarebbe assurdo riproporre una didattica di cinquant'anni fa e agisce coerentemente. Riguardo l'invalsi, di cui è noto io sia un sostenitore, pur critico, devo dar ragione a dolciniano, nel senso che a mio avviso una didattica per conoscenze aiuta nell'affrontare il test invalsi più della sedicente didattica per competenze. In realtà più di tutto aiuta essere intelligenti, studiosi e motivati, cioè quel tipo di alunno che va bene in Finlandia e in Italia, con la flipped classroom o col docente che parla di Boccaccio, con i laboratori o senza...
Un aspetto che non è stato sottolineato è il fatto che nella trasmissione, anche se si faceva riferimento allo "sviluppo del senso critico", si è dichiarato apertamente qual è l'obiettivo di queste presunte innovazioni, cioè quello di creare futuri cittadini FLESSIBILI e pronti in ogni momento a cambiare competenze, mansioni, lavoro, città ecc. Cioè in realtà quello che sta dietro alle (sempre) presunte innovazioni è un chiaro progetto sociale: la scuola deve formare un uomo nuovo per una futura società nuova, che si liberi del retaggio della società "tradizionale" nella quale ancora viviamo. Per dirla in termini ancora più brutali: l'economia, quel moloch per cui oggi invece di pensare ai 1200 malati di coronavirus in italia pensiamo alle conseguenze per il PIL, richiede la TOTALE PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO: apro la fabbrica a Cinisello, poi la chiudo per riaprirla a Timisoara e i lavoratori di Cinisello, magari laureati, si adeguino a friggere patatine "al mec"; ho una commessa spot dal mibac, chiamo sei laureati in conservazione, poi arrivederci e grazie; ho una fabbrica di medicinali, poi scopro che rende più l'amuchina, licenzio tutti i laureati CTF e assumo a tempo quattro operai non specializzati... e così via. Guarda caso chi pensa che la scuola italiana sia antiquata spesso pensa anche che lo sia la nostra costituzione... basta rileggere gli articoli sulla scuola, la sanità o la tutela dei lavoratori per capire che sì, forse in questo mondo che si è buttato a destra la nostra costituzione, fortunatamente, è fuori moda.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="Dolciniano"]Io ho posto degli esempi che lo dimostrano.
Io studio le probabilità in matematica, astratte, e l invalsi mi chiede che probabilità ho di estrarre una pallina bianca in un cesto con x bianche e y nere..[/quote]
In classe si studiano le probabilità solo come concetti astratti?
Ma l'hai mai aperto un libro di testo normalmente in uso in una classe vera?
(al liceo scientifico quegli argomenti si fanno in quarta, in altri indirizzi non lo so)
Guarda che, sull'argomento della probabilità, i quesiti che si propongono agli alunni in qualsiasi verifica o esercitazione ordinaria sono praticamente TUTTI applicativi, come quello qui citato con le palline nella cesta! Non penserai che ci sia bisogno dell'invalsi perché gli studenti se ne accorgano?!
Io faccio fare anche esercitazioni pratiche di laboratorio, sui temi di probabilità e statistica...
Io studio le probabilità in matematica, astratte, e l invalsi mi chiede che probabilità ho di estrarre una pallina bianca in un cesto con x bianche e y nere..[/quote]
In classe si studiano le probabilità solo come concetti astratti?
Ma l'hai mai aperto un libro di testo normalmente in uso in una classe vera?
(al liceo scientifico quegli argomenti si fanno in quarta, in altri indirizzi non lo so)
Guarda che, sull'argomento della probabilità, i quesiti che si propongono agli alunni in qualsiasi verifica o esercitazione ordinaria sono praticamente TUTTI applicativi, come quello qui citato con le palline nella cesta! Non penserai che ci sia bisogno dell'invalsi perché gli studenti se ne accorgano?!
Io faccio fare anche esercitazioni pratiche di laboratorio, sui temi di probabilità e statistica...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
[quote="sempreconfusa1"]
e infatti, se quello che si deve valutare è più che altro il livello di "contentezza" dell'alunno, allora capisco che questo lavoro in team vada così forte...poi ognuno è felice per motivazioni diverse...anche quelle di farsi la chiacchierata libera con il compagno.[/quote]
Anche a prescindere dal fatto, detto sopra, che la maggioranza dei "metodi innovativi" implica un alleggerimento dell'impegno di studio personale e un innalzamento diffuso dei voti, c'è anche un'altra osservazione abbastanza banale da fare:
il livello di soddisfazione dell'utenza dipende anche, inevitabilmente, dal fatto che qualsiasi modalità "diversa dal solito", all'inizio, viene accolta con curiosità e interesse, solo per il fatto di essere diversa dal solito, e quindi di annoiare di meno rispetto alla routine precedente.
Ma se il metodo alternativo venisse generalizzato diventerebbe a sua volta routine, e alla lunga gli alunni si annoierebbero lo stesso (o comunque, comincerebbero a vedere anche i punti deboli del metodo, e non solo gli aspetti sfiziosi e originali).
Prendiamo la flipped classroom: un singolo modulo didattico organizzato così, e preparato bene in anticipo, non è male, e se si propone il materiale didattico in anticipo, calcando molto sul fatto che sia sotto forma completamente diversa da quella dei libri, la curiosità può essere tale che la maggior parte degli studenti sarà disposta a consultarlo davvero con un po' di attenzione.
Ma se si decidesse di adottarla sistematicamente tutti i giorni e per tutti gli argomenti, nel giro brevissimo i ragazzi si stuferebbero di guardarsi i materiali a casa (esattamente come si stufano di studiare a casa nella modalità classica), quindi non comprenderebbero i contenuti, imparerebbero di meno, e si comincerebbe ad essere subissati di proteste delle famiglie, che sosterrebbero che i loro figli vengono ingiustamente "costretti a studiare da soli delle cose che l'insegnante non ha ancora spiegato", e magari con l'insinuazione che l'insegnante lo faccia solo perché non ha voglia di lavorare in classe.
Stesso discorso per la metodologia CLIL, che di per sé è un'esperienza interessante, che piace alla maggior parte delle classi perché suggerisce degli aspetti diversi a cui non avevano mai pensato... ma che, se venisse estesa a tutto il programma, comincerebbe ad essere percepita come un peso di impegno e di fatica in più, per non parlare delle verifiche "troppo difficili perché sono scritte in inglese"!
e infatti, se quello che si deve valutare è più che altro il livello di "contentezza" dell'alunno, allora capisco che questo lavoro in team vada così forte...poi ognuno è felice per motivazioni diverse...anche quelle di farsi la chiacchierata libera con il compagno.[/quote]
Anche a prescindere dal fatto, detto sopra, che la maggioranza dei "metodi innovativi" implica un alleggerimento dell'impegno di studio personale e un innalzamento diffuso dei voti, c'è anche un'altra osservazione abbastanza banale da fare:
il livello di soddisfazione dell'utenza dipende anche, inevitabilmente, dal fatto che qualsiasi modalità "diversa dal solito", all'inizio, viene accolta con curiosità e interesse, solo per il fatto di essere diversa dal solito, e quindi di annoiare di meno rispetto alla routine precedente.
Ma se il metodo alternativo venisse generalizzato diventerebbe a sua volta routine, e alla lunga gli alunni si annoierebbero lo stesso (o comunque, comincerebbero a vedere anche i punti deboli del metodo, e non solo gli aspetti sfiziosi e originali).
Prendiamo la flipped classroom: un singolo modulo didattico organizzato così, e preparato bene in anticipo, non è male, e se si propone il materiale didattico in anticipo, calcando molto sul fatto che sia sotto forma completamente diversa da quella dei libri, la curiosità può essere tale che la maggior parte degli studenti sarà disposta a consultarlo davvero con un po' di attenzione.
Ma se si decidesse di adottarla sistematicamente tutti i giorni e per tutti gli argomenti, nel giro brevissimo i ragazzi si stuferebbero di guardarsi i materiali a casa (esattamente come si stufano di studiare a casa nella modalità classica), quindi non comprenderebbero i contenuti, imparerebbero di meno, e si comincerebbe ad essere subissati di proteste delle famiglie, che sosterrebbero che i loro figli vengono ingiustamente "costretti a studiare da soli delle cose che l'insegnante non ha ancora spiegato", e magari con l'insinuazione che l'insegnante lo faccia solo perché non ha voglia di lavorare in classe.
Stesso discorso per la metodologia CLIL, che di per sé è un'esperienza interessante, che piace alla maggior parte delle classi perché suggerisce degli aspetti diversi a cui non avevano mai pensato... ma che, se venisse estesa a tutto il programma, comincerebbe ad essere percepita come un peso di impegno e di fatica in più, per non parlare delle verifiche "troppo difficili perché sono scritte in inglese"!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Didattica nelle scuole secondarie
Cosa succede adesso, si cambia la strategia diplomatica?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
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