L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
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L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Promemoria primo messaggio :
Sembra certa ormai la ripartenza per molte attività il 4 maggio.
Ma ovviamente non sarà ricompresa la scuola.
Le uscite di casa parrebbero legate esclusivamente all'attività lavorativa anche dopo il 4 maggio.
Mi chiedo dunque se i docenti, unica categoria che non tornerebbe al lavoro "fisico" insieme a chi potrà fare smartworking, saranno costretti a non uscire di casa ancora per molte settimane. Non mi sembra un problema (sociale) di poco conto, se non verranno emanate nuove direttive sullo spostamento delle persone fisiche.
Sembra certa ormai la ripartenza per molte attività il 4 maggio.
Ma ovviamente non sarà ricompresa la scuola.
Le uscite di casa parrebbero legate esclusivamente all'attività lavorativa anche dopo il 4 maggio.
Mi chiedo dunque se i docenti, unica categoria che non tornerebbe al lavoro "fisico" insieme a chi potrà fare smartworking, saranno costretti a non uscire di casa ancora per molte settimane. Non mi sembra un problema (sociale) di poco conto, se non verranno emanate nuove direttive sullo spostamento delle persone fisiche.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Buonasera,
secondo me sarà utilizzata molta cautela; nonostante le rassicurazioni da più parti i numeri parlano chiaro e sono impietosi... anche ieri si è registrato un significativo numero di casi e permane alto il drammatico numero dei decessi.
In questa situazione secondo me non verrà affatto allentato il vincolo della circolazione individuale ma verranno comunque riaperte le aziende per evitare il crollo dell'economia; dal mio punto di vista, anche se sono un amante del trekking, ritengo sia giusto e inevitabile: l'ottimismo non è giustificabile e vanificare gli sforzi di questi mesi sarebbe imperdonabile, fermo restando che ritengo anch'io che siamo di fronte a un'anomalia perchè contagi e decessi sembrano in numero decisamente superiore alle altre nazioni: il mio pensiero è che dobbiamo preparaci a un anno di limitazioni in attesa del vaccino e della normalità.
secondo me sarà utilizzata molta cautela; nonostante le rassicurazioni da più parti i numeri parlano chiaro e sono impietosi... anche ieri si è registrato un significativo numero di casi e permane alto il drammatico numero dei decessi.
In questa situazione secondo me non verrà affatto allentato il vincolo della circolazione individuale ma verranno comunque riaperte le aziende per evitare il crollo dell'economia; dal mio punto di vista, anche se sono un amante del trekking, ritengo sia giusto e inevitabile: l'ottimismo non è giustificabile e vanificare gli sforzi di questi mesi sarebbe imperdonabile, fermo restando che ritengo anch'io che siamo di fronte a un'anomalia perchè contagi e decessi sembrano in numero decisamente superiore alle altre nazioni: il mio pensiero è che dobbiamo preparaci a un anno di limitazioni in attesa del vaccino e della normalità.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Montgomery"]Assolutamente no..Riccardo si riferisce al pressing delle regioni che premono per aprire gia in aprile.
Dopo il 4 maggio si potrà uscire[/quote]
Dal Sole24Ore:
14:13
Ricciardi (Oms): troppo presto per la fase 2
Stop al lockdown solo quando i nuovi casi si conteranno sulle dita di una mano. A dirlo, a Sky TG24, é il membro del comitato esecutivo dell’Oms e consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi. «È assolutamente troppo presto per iniziare la fase due, i numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase uno che deve ancora finire. È assolutamente importante non affrettare e continuare. Il piano del ministro Speranza, articolato su cinque punti e che sta preparando la fase due, è quello da attuare ed è basato su distanziamento sociale, rafforzamento del servizio sanitario nazionale sia nella parte territoriale che nella parte ospedaliera e poi sulla diagnostica estesa ma mirata e sul tracciamento. Questa è la fase preparatoria, però non c'è dubbio che potrà partire, soprattutto in alcune Regioni, quando conteremo i nuovi casi sulle dita di una mano e non certamente con numeri a quattro cifre».
Ricciardi mette in guardia dal rischio di un’apertura prematura e annuncia che sono allo studio dei modelli per capire quando, presumibilmente ci si sta azziando verso il contagio zero. solo allora si potrà dare il via libera, evitando così una seconda ondata. Un pericolo che va evitato perché «significherebbe richiudere prontamente tutte le attività, risigillare tutti a casa in maniera forte e soprattutto esercitare quella pressione sul servizio sanitario nazionale che poi si traduce in malati, intubati e morti. È una cosa che non vogliamo che si ripeta». Ricciardi non dimentica, nella sua intervista, la tempesta perfetta che ha investito le Rsa individuando nel personale scarso, e non preparato ad un evento così eccezionale, la ragione del prezzo altissimo pagato. Per il consulente di Speranza, una combinazione, risultato di un problema non solo italiano,che ha prodotto un numero elevatissimo di vittime. Chiara l’indicazione per quanto riguarda la fine del lockdown «Nella seconda fase proponiamo di estendere la tamponatura ai sintomatici molto lievi - informa Ricciardi - quelli che hanno un solo sintomo e che esordiscono con un colpo di tosse e soprattutto con la febbre, e isolarli immediatamente nel caso risultino positivi e poi tracciarli tecnologicamente in modo tale da risalire ai contatti in modo rapido».
Dopo il 4 maggio si potrà uscire[/quote]
Dal Sole24Ore:
14:13
Ricciardi (Oms): troppo presto per la fase 2
Stop al lockdown solo quando i nuovi casi si conteranno sulle dita di una mano. A dirlo, a Sky TG24, é il membro del comitato esecutivo dell’Oms e consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi. «È assolutamente troppo presto per iniziare la fase due, i numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase uno che deve ancora finire. È assolutamente importante non affrettare e continuare. Il piano del ministro Speranza, articolato su cinque punti e che sta preparando la fase due, è quello da attuare ed è basato su distanziamento sociale, rafforzamento del servizio sanitario nazionale sia nella parte territoriale che nella parte ospedaliera e poi sulla diagnostica estesa ma mirata e sul tracciamento. Questa è la fase preparatoria, però non c'è dubbio che potrà partire, soprattutto in alcune Regioni, quando conteremo i nuovi casi sulle dita di una mano e non certamente con numeri a quattro cifre».
Ricciardi mette in guardia dal rischio di un’apertura prematura e annuncia che sono allo studio dei modelli per capire quando, presumibilmente ci si sta azziando verso il contagio zero. solo allora si potrà dare il via libera, evitando così una seconda ondata. Un pericolo che va evitato perché «significherebbe richiudere prontamente tutte le attività, risigillare tutti a casa in maniera forte e soprattutto esercitare quella pressione sul servizio sanitario nazionale che poi si traduce in malati, intubati e morti. È una cosa che non vogliamo che si ripeta». Ricciardi non dimentica, nella sua intervista, la tempesta perfetta che ha investito le Rsa individuando nel personale scarso, e non preparato ad un evento così eccezionale, la ragione del prezzo altissimo pagato. Per il consulente di Speranza, una combinazione, risultato di un problema non solo italiano,che ha prodotto un numero elevatissimo di vittime. Chiara l’indicazione per quanto riguarda la fine del lockdown «Nella seconda fase proponiamo di estendere la tamponatura ai sintomatici molto lievi - informa Ricciardi - quelli che hanno un solo sintomo e che esordiscono con un colpo di tosse e soprattutto con la febbre, e isolarli immediatamente nel caso risultino positivi e poi tracciarli tecnologicamente in modo tale da risalire ai contatti in modo rapido».
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Mi chiedo se potremo recarci dal sud al nord per gli esami di stato se fatti in presenza
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="lucetta10"]Io invece mi domando cosa succederà per gli studenti e per i giovani in generale... categoria ancora più reclusa di quella dei docenti, problema "sociale" ancora più massiccio, esclusi anche dal supermercato.
Leggevo che in Germania la scuola si fa carico di una sorta di monitoraggio telefonico sulle famiglie (gli insegnanti chiamano da numeri attivi per la scuola a casa degli alunni per verificare "come va" - parliamo di abusi, non di noia...) e sono stati resi operativi una serie di numeri telefonici di sostegno all'infanzia. In Francia uno degli argomenti esplicitati da Macron per la riapertura delle scuole sono proprio le conseguenze "sociali" della reclusione casalinga dei minori.
Non ho una risposta, sia chiaro, è evidente che in presenza di un rischio per la salute tutta vada in secondo piano, ma mi domando anche come si possa chiudere ancora oltre i bambini in casa, magari a stretto contatto con le famiglie disfunzionali da cui prima li salvava almeno qualche ora di scuola[/quote]
A me pare che oltre il mero dato epidemiologico nessuno si stia interessando di altri problemi, al contrario di altri paesi.
Per questo il rischio di catastrofe totale non è così lontano, posto che viviamo in una situazione politica di assoluta litigiosità e marginalità internazionale. Peggio di così non penso si possa immaginare qualcosa.
Leggevo che in Germania la scuola si fa carico di una sorta di monitoraggio telefonico sulle famiglie (gli insegnanti chiamano da numeri attivi per la scuola a casa degli alunni per verificare "come va" - parliamo di abusi, non di noia...) e sono stati resi operativi una serie di numeri telefonici di sostegno all'infanzia. In Francia uno degli argomenti esplicitati da Macron per la riapertura delle scuole sono proprio le conseguenze "sociali" della reclusione casalinga dei minori.
Non ho una risposta, sia chiaro, è evidente che in presenza di un rischio per la salute tutta vada in secondo piano, ma mi domando anche come si possa chiudere ancora oltre i bambini in casa, magari a stretto contatto con le famiglie disfunzionali da cui prima li salvava almeno qualche ora di scuola[/quote]
A me pare che oltre il mero dato epidemiologico nessuno si stia interessando di altri problemi, al contrario di altri paesi.
Per questo il rischio di catastrofe totale non è così lontano, posto che viviamo in una situazione politica di assoluta litigiosità e marginalità internazionale. Peggio di così non penso si possa immaginare qualcosa.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="patty20"]Mi chiedo se potremo recarci dal sud al nord per gli esami di stato se fatti in presenza[/quote]
Ebbeh...([b]di sicuro non sarà il tuo caso perciò non ti inalberare[u][/u][/b]) ma se in quella notte dei cristalli dell'8 marzo moltissimi docenti meridionali che lavorano al nord se la sono svignata...ora godrei come un riccio se fossero licenziati (magari per la questione che tu poni).
Ebbeh...([b]di sicuro non sarà il tuo caso perciò non ti inalberare[u][/u][/b]) ma se in quella notte dei cristalli dell'8 marzo moltissimi docenti meridionali che lavorano al nord se la sono svignata...ora godrei come un riccio se fossero licenziati (magari per la questione che tu poni).
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Ma io penso che nessuno potrebbe tornare.
Chi dovesse rientrare in Lombardia sarebbe sottoposto alla quarantena di 28 giorni.
Che senso avrebbe?
E' chiaro che in caso di esame in presenza si dovrà tenere conto anche di queste situazioni relativamente ai membri interni che oggi si trovano altrove rispetto alla sede di servizio.
Chi dovesse rientrare in Lombardia sarebbe sottoposto alla quarantena di 28 giorni.
Che senso avrebbe?
E' chiaro che in caso di esame in presenza si dovrà tenere conto anche di queste situazioni relativamente ai membri interni che oggi si trovano altrove rispetto alla sede di servizio.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Io invece la penso diversamente. Già oggi è possibile spostarsi per ragioni di lavoro (pensiamo agli inviati di giornali e trasmissioni televisive). Penso che per gli insegnanti sarebbe lo stesso.
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Fortuna che questo problema (a differenza di molti colleghi che conosco) non ce l'avrei (se, come quasi certamente, a meno di Apocalisse,resterò interno). Chissà se a fine agosto mi mandano in vacanza (ma questo è un altro discorso).
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Dec"]Io invece la penso diversamente. Già oggi è possibile spostarsi per ragioni di lavoro (pensiamo agli inviati di giornali e trasmissioni televisive). Penso che per gli insegnanti sarebbe lo stesso.[/quote]
Io dubito venga permesso un viaggio lungo e senza quarantena per fare un orale di maturità.
Poi se così fosse non ne potrei che essere contento, visto che vorrà dire che la situazione è molto migliorata.
Io consiglierei comunque ai consigli di classe di fare molta attenzione alle nuove nomine e utilizzare un minimo di criterio lungimirante.
Io dubito venga permesso un viaggio lungo e senza quarantena per fare un orale di maturità.
Poi se così fosse non ne potrei che essere contento, visto che vorrà dire che la situazione è molto migliorata.
Io consiglierei comunque ai consigli di classe di fare molta attenzione alle nuove nomine e utilizzare un minimo di criterio lungimirante.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
A maggior ragione continuerei ad essere dentro. Perchè sono a Bergamo e lavoro in provincia (mezz'ora di treno).
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
In Veneto, invece, quasi tutti gli insegnanti meridionali sono tornati a casa, complici le vacanze di carnevale e il lockdown coinciso con quel periodo. Un collega fa lezione dalla Sicilia, un altro dalla Puglia, ... preoccupati della casa qui abbandonata, con il frigorifero che fa le ragnatele. Uno ha l'auto parcheggiata all'aereoporto, quando andrà a prenderla dovrà accendere un mutuo.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
Età : 65
Località : Padova
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="L'ALTRO POLO"]ma se in quella notte dei cristalli dell'8 marzo moltissimi docenti meridionali che lavorano al nord se la sono svignata...ora godrei come un riccio se fossero licenziati (magari per la questione che tu poni).[/quote]
Secondo me il licenziamento non sta nè in cielo nè in terra, comunque ho molti colleghi che sono tornati al sud per carnevale, con viaggio prenotato ben prima della chiusura delle scuole.
Secondo me il licenziamento non sta nè in cielo nè in terra, comunque ho molti colleghi che sono tornati al sud per carnevale, con viaggio prenotato ben prima della chiusura delle scuole.
Nadie- Messaggi : 119
Data d'iscrizione : 04.09.16
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Nadie"][quote="L'ALTRO POLO"]ma se in quella notte dei cristalli dell'8 marzo moltissimi docenti meridionali che lavorano al nord se la sono svignata...ora godrei come un riccio se fossero licenziati (magari per la questione che tu poni).[/quote]
Secondo me il licenziamento non sta nè in cielo nè in terra, comunque ho molti colleghi che sono tornati al sud per carnevale, con viaggio prenotato ben prima della chiusura delle scuole.[/quote]
Durante la settimana di chiusura della scuola a febbraio e primi di marzo non vi era alcun blocco della mobilità. Questi docenti dovevano rientrare. Se hanno voluto prolungare le loro vacanze sarà un problema loro e non degli altri. Il loro rientro era ancor più dovuto quando dalla chiusura scuola si è passati alla sospensione dell'attività didattica. In tal caso vi era l'obbligo della reperibilità.
Quindi dovranno rientrare e se non possono allora subito provvedimenti opportuni.
Secondo me il licenziamento non sta nè in cielo nè in terra, comunque ho molti colleghi che sono tornati al sud per carnevale, con viaggio prenotato ben prima della chiusura delle scuole.[/quote]
Durante la settimana di chiusura della scuola a febbraio e primi di marzo non vi era alcun blocco della mobilità. Questi docenti dovevano rientrare. Se hanno voluto prolungare le loro vacanze sarà un problema loro e non degli altri. Il loro rientro era ancor più dovuto quando dalla chiusura scuola si è passati alla sospensione dell'attività didattica. In tal caso vi era l'obbligo della reperibilità.
Quindi dovranno rientrare e se non possono allora subito provvedimenti opportuni.
Sconcertato_2- Messaggi : 832
Data d'iscrizione : 06.02.18
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Io trovo assurdo che ci siano genitori che fremono affinché i figli tornino a scuola! MA si rendono conto. o no del rischio altissimo che fanno correre ai loro pargoli??? MA si rendono conto della situazione delle classi italiane? !! Per me è assurdo. La scuola non è pronta nè alla dad nè ad affrontare una simile emergenza. I Soldini che sta spendendo la ministra per i tablet , dovrebbero invece servire per rimettere in piedi le scuole ed organizzarle al meglio, considerato che con questa situazione saremo costretti a convivere per moltissimo tempo... Dov' era tutta questa folla che ora si ribella e firma petizioni per il rientro a scuola, dove è stata in tutti questi anni quando si continuavano a formare classi di 30 alunni e quando i soffitti delle scuole crollavano?
ofeliaf- Messaggi : 1667
Data d'iscrizione : 23.06.14
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Sconcertato_2"][quote="Nadie"][quote="L'ALTRO POLO"]ma se in quella notte dei cristalli dell'8 marzo moltissimi docenti meridionali che lavorano al nord se la sono svignata...ora godrei come un riccio se fossero licenziati (magari per la questione che tu poni).[/quote]
Secondo me il licenziamento non sta nè in cielo nè in terra, comunque ho molti colleghi che sono tornati al sud per carnevale, con viaggio prenotato ben prima della chiusura delle scuole.[/quote]
Durante la settimana di chiusura della scuola a febbraio e primi di marzo non vi era alcun blocco della mobilità. Questi docenti dovevano rientrare. Se hanno voluto prolungare le loro vacanze sarà un problema loro e non degli altri. Il loro rientro era ancor più dovuto quando dalla chiusura scuola si è passati alla sospensione dell'attività didattica. In tal caso vi era l'obbligo della reperibilità.
Quindi dovranno rientrare e se non possono allora subito provvedimenti opportuni. [/quote]
Peccato che il non potere è indipendente dalla loro volontà ma dipenderà da disposizioni del governo
Secondo me il licenziamento non sta nè in cielo nè in terra, comunque ho molti colleghi che sono tornati al sud per carnevale, con viaggio prenotato ben prima della chiusura delle scuole.[/quote]
Durante la settimana di chiusura della scuola a febbraio e primi di marzo non vi era alcun blocco della mobilità. Questi docenti dovevano rientrare. Se hanno voluto prolungare le loro vacanze sarà un problema loro e non degli altri. Il loro rientro era ancor più dovuto quando dalla chiusura scuola si è passati alla sospensione dell'attività didattica. In tal caso vi era l'obbligo della reperibilità.
Quindi dovranno rientrare e se non possono allora subito provvedimenti opportuni. [/quote]
Peccato che il non potere è indipendente dalla loro volontà ma dipenderà da disposizioni del governo
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
L'obbligo della reperibilità? No farmi ridere
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="patty20"]L'obbligo della reperibilità? No farmi ridere [/quote]
La reperibilità è intesa come immediata presa di servizio se le disposizioni dei DPCM fossero state revocate (cosa che nessuno poteva prevedere). Senza considerare che, soprattutto nelle fasi iniziali, i vari provvedimenti sono stati prorogati solo la sera dell'ultimo giorno.
La reperibilità è intesa come immediata presa di servizio se le disposizioni dei DPCM fossero state revocate (cosa che nessuno poteva prevedere). Senza considerare che, soprattutto nelle fasi iniziali, i vari provvedimenti sono stati prorogati solo la sera dell'ultimo giorno.
Ultima modifica di Sconcertato_2 il Lun Apr 20, 2020 12:58 am - modificato 2 volte.
Sconcertato_2- Messaggi : 832
Data d'iscrizione : 06.02.18
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="patty20"][quote="Sconcertato_2"][quote="Nadie"][quote="L'ALTRO POLO"]ma se in quella notte dei cristalli dell'8 marzo moltissimi docenti meridionali che lavorano al nord se la sono svignata...ora godrei come un riccio se fossero licenziati (magari per la questione che tu poni).[/quote]
Secondo me il licenziamento non sta nè in cielo nè in terra, comunque ho molti colleghi che sono tornati al sud per carnevale, con viaggio prenotato ben prima della chiusura delle scuole.[/quote]
Durante la settimana di chiusura della scuola a febbraio e primi di marzo non vi era alcun blocco della mobilità. Questi docenti dovevano rientrare. Se hanno voluto prolungare le loro vacanze sarà un problema loro e non degli altri. Il loro rientro era ancor più dovuto quando dalla chiusura scuola si è passati alla sospensione dell'attività didattica. In tal caso vi era l'obbligo della reperibilità.
Quindi dovranno rientrare e se non possono allora subito provvedimenti opportuni. [/quote]
Peccato che il non potere è indipendente dalla loro volontà ma dipenderà da disposizioni del governo[/quote]
Peccato che le disposizioni del governo sono nate con progressività e quindi si aveva la possibilità di rientrare nella sede di lavoro in tempo. Peccato che pochi giorni prima della chiusura totale si sapeva già ciò che era in procinto di deliberare il governo e che quindi c'era anche la consapevolezza che era meglio rientrare per non avere problemi in futuro. Era chiaro che non tornare significava rischiare. I rischi si pagano se van male.
A me non fa certo differenza ma se si tratta di tornare a lavorare lo si fa senza se e senza ma. Non sono certo io che mi preoccupo di accontentare chi ha deciso di prolungare, rischiando, le sue vacanze lontano dalla sede di lavoro.
Secondo me il licenziamento non sta nè in cielo nè in terra, comunque ho molti colleghi che sono tornati al sud per carnevale, con viaggio prenotato ben prima della chiusura delle scuole.[/quote]
Durante la settimana di chiusura della scuola a febbraio e primi di marzo non vi era alcun blocco della mobilità. Questi docenti dovevano rientrare. Se hanno voluto prolungare le loro vacanze sarà un problema loro e non degli altri. Il loro rientro era ancor più dovuto quando dalla chiusura scuola si è passati alla sospensione dell'attività didattica. In tal caso vi era l'obbligo della reperibilità.
Quindi dovranno rientrare e se non possono allora subito provvedimenti opportuni. [/quote]
Peccato che il non potere è indipendente dalla loro volontà ma dipenderà da disposizioni del governo[/quote]
Peccato che le disposizioni del governo sono nate con progressività e quindi si aveva la possibilità di rientrare nella sede di lavoro in tempo. Peccato che pochi giorni prima della chiusura totale si sapeva già ciò che era in procinto di deliberare il governo e che quindi c'era anche la consapevolezza che era meglio rientrare per non avere problemi in futuro. Era chiaro che non tornare significava rischiare. I rischi si pagano se van male.
A me non fa certo differenza ma se si tratta di tornare a lavorare lo si fa senza se e senza ma. Non sono certo io che mi preoccupo di accontentare chi ha deciso di prolungare, rischiando, le sue vacanze lontano dalla sede di lavoro.
Sconcertato_2- Messaggi : 832
Data d'iscrizione : 06.02.18
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