L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
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L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Promemoria primo messaggio :
Sembra certa ormai la ripartenza per molte attività il 4 maggio.
Ma ovviamente non sarà ricompresa la scuola.
Le uscite di casa parrebbero legate esclusivamente all'attività lavorativa anche dopo il 4 maggio.
Mi chiedo dunque se i docenti, unica categoria che non tornerebbe al lavoro "fisico" insieme a chi potrà fare smartworking, saranno costretti a non uscire di casa ancora per molte settimane. Non mi sembra un problema (sociale) di poco conto, se non verranno emanate nuove direttive sullo spostamento delle persone fisiche.
Sembra certa ormai la ripartenza per molte attività il 4 maggio.
Ma ovviamente non sarà ricompresa la scuola.
Le uscite di casa parrebbero legate esclusivamente all'attività lavorativa anche dopo il 4 maggio.
Mi chiedo dunque se i docenti, unica categoria che non tornerebbe al lavoro "fisico" insieme a chi potrà fare smartworking, saranno costretti a non uscire di casa ancora per molte settimane. Non mi sembra un problema (sociale) di poco conto, se non verranno emanate nuove direttive sullo spostamento delle persone fisiche.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="avvocatodeldiavolo3"]
> Una classe la si divide in 3 aule...e i docenti turnano su queste. Sicuramente non è facile far quadrare l'orario,
> ma ci vuole flessibilità in questa situazione. Tutto ciò che non si riesce a fare, incluse ore residue, lo si fa on line.
> Esempio?
> Nella mia scuola ci sono circa 20 aule disponibili e 5 corsi, utilizzandone 18 ci stanno due corsi interi...
> altri due nel pomeriggio e uno non va a scuola per un giorno settimanale...
> per gli orari dei docenti è da vedere, ma si riescono a fare almeno 12 ore e le altre 6 online
Situazione particolare, non sempre fattibile. In molti istituti del II grado non c'è un numero di aule disponibili per sdoppiare le classi
neppure impiegando i laboratori, al limite ci si può arrivare con il doppio turno.
Ma in diverse regioni (penso alla mia) è un problema anche il doppio turno per gravi carenze strutturali del trasporto pubblico.
Quello di cui c'è bisogno non è un adattamento in base a specifiche realtà, ma una linea di indirizzo generale che sia sostenibile in tutto il territorio nazionale e in modo indipendente da condizioni particolari di favore o di sfavore. Altrimenti si ritorna a monte del problema: una deregolamentazione generale che si affida all'inventiva e alle risorse di ciascun istituto. Non credo che iniziare il prossimo anno all'insegna dell'improvvisazione sia la cosa migliore da farsi, perché si ripeterebbero gli stessi errori (se errori ci sono stati) della situazione attuale.
> Una classe la si divide in 3 aule...e i docenti turnano su queste. Sicuramente non è facile far quadrare l'orario,
> ma ci vuole flessibilità in questa situazione. Tutto ciò che non si riesce a fare, incluse ore residue, lo si fa on line.
> Esempio?
> Nella mia scuola ci sono circa 20 aule disponibili e 5 corsi, utilizzandone 18 ci stanno due corsi interi...
> altri due nel pomeriggio e uno non va a scuola per un giorno settimanale...
> per gli orari dei docenti è da vedere, ma si riescono a fare almeno 12 ore e le altre 6 online
Situazione particolare, non sempre fattibile. In molti istituti del II grado non c'è un numero di aule disponibili per sdoppiare le classi
neppure impiegando i laboratori, al limite ci si può arrivare con il doppio turno.
Ma in diverse regioni (penso alla mia) è un problema anche il doppio turno per gravi carenze strutturali del trasporto pubblico.
Quello di cui c'è bisogno non è un adattamento in base a specifiche realtà, ma una linea di indirizzo generale che sia sostenibile in tutto il territorio nazionale e in modo indipendente da condizioni particolari di favore o di sfavore. Altrimenti si ritorna a monte del problema: una deregolamentazione generale che si affida all'inventiva e alle risorse di ciascun istituto. Non credo che iniziare il prossimo anno all'insegna dell'improvvisazione sia la cosa migliore da farsi, perché si ripeterebbero gli stessi errori (se errori ci sono stati) della situazione attuale.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Io a questo punto sarei più propenso a dimezzare l'orario di ogni classe, che a settimane alterne frequenterebbe a gruppi.
L'orario perduto si recuperare tra attività in DaD e studio individuale.
In questo modo la scuola può avere un orario fisso; ovviamente andranno previsti incentivi economici per l'impegno dei docenti nei momenti DaD o di recupero.
L'orario perduto si recuperare tra attività in DaD e studio individuale.
In questo modo la scuola può avere un orario fisso; ovviamente andranno previsti incentivi economici per l'impegno dei docenti nei momenti DaD o di recupero.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
pensando a una situazione aule media in un istituto superiore grande come il mio ( 52 classi) per il distanziamento di mediamente 20 alunni per aula, bisogna sdoppiare le classi e farli frequentare a giorni alterni, se non si vogliono fare doppi turni ( in quel caso il personale dovrebbe raddoppiare) , intervallo abolito o almeno uscita libera dall'aula vietata, orario entrata e uscita scaglionato per classi, (immagino tenendo le distanze i tempi lunghi pure per l'accesso e 'uscita dalle aule, uscite per il bagno e per altre questioni limitate a casi di impellente necessità...tutti muniti di mascherina e alla distanza minima garantita ( immagino fare lezione con i dispositivi e i guanti!)
tralascio il discorso locali da sanificare, altra spinosa questione ( oggetti, suppellettili di ogni classe, banchi,cattedre, sedie che dovremmo toccare con i guanti, disinfettare qualsiasi cosa a ogni cambio d'ora...) a me pare una prospettiva da brivido...sinceramente!
credo che ancora più complesso sia il problema per i gradi inferiori in cui i nodi da sciogliere sono maggiori per l'età e la tipologia di didattica e nei quali il distanziamento e la poca interazione siano davvero poco praticabili, se non impossibili ( penso all'infanzia o una prima o seconda della primaria....come tenere lontani fra loro i bambini per ore? le pareti in plexiglass pensate per gli stabilimenti balneari o direttamente delle gabbie?)boutade ovviamente!
se non si ritorna, la DAD resta l'extrema ratio, ma urge una dettagliata regolamentazione ben definita su modalità, tempistiche e garanzie alla libertà di insegnamento dei docenti e non certo la didattica improvvisata, raffazzonata, liberamente interpretata e declinata in mille diverse modalità di questo periodo che dovrebbe rimanere solo una parentesi emergenziale!
la scuola e il virus direi che si escludono reciprocamente!
non vedo prospettive diverse per avere sicurezza e personalmente sono già in uno stato di inquietudine pensando all'esame di Stato che sarà a breve e in un momento in cui non credo il pericolo sarà scongiurato e sul quale ancora tutto tace...
tralascio il discorso locali da sanificare, altra spinosa questione ( oggetti, suppellettili di ogni classe, banchi,cattedre, sedie che dovremmo toccare con i guanti, disinfettare qualsiasi cosa a ogni cambio d'ora...) a me pare una prospettiva da brivido...sinceramente!
credo che ancora più complesso sia il problema per i gradi inferiori in cui i nodi da sciogliere sono maggiori per l'età e la tipologia di didattica e nei quali il distanziamento e la poca interazione siano davvero poco praticabili, se non impossibili ( penso all'infanzia o una prima o seconda della primaria....come tenere lontani fra loro i bambini per ore? le pareti in plexiglass pensate per gli stabilimenti balneari o direttamente delle gabbie?)boutade ovviamente!
se non si ritorna, la DAD resta l'extrema ratio, ma urge una dettagliata regolamentazione ben definita su modalità, tempistiche e garanzie alla libertà di insegnamento dei docenti e non certo la didattica improvvisata, raffazzonata, liberamente interpretata e declinata in mille diverse modalità di questo periodo che dovrebbe rimanere solo una parentesi emergenziale!
la scuola e il virus direi che si escludono reciprocamente!
non vedo prospettive diverse per avere sicurezza e personalmente sono già in uno stato di inquietudine pensando all'esame di Stato che sarà a breve e in un momento in cui non credo il pericolo sarà scongiurato e sul quale ancora tutto tace...
antalia- Messaggi : 1169
Data d'iscrizione : 26.09.16
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="lucetta10"]
> Un aumento sarà in ogni caso indispensabile.
Ma anche combinando diverse soluzioni, quanto dovrebbe essere questo aumento indispensabile? 20-25% è un numero basso o alto?
Perché si tratterebbe di 100-150 mila assunzioni in più (rispetto all'ordinario), un impegno finanziario non trascurabile per attuare un piano che comunque sarebbe difficile da far digerire all'opinione pubblica perché contemplerebbe comunque un funzionamento della scuola a scartamento ridotto.
Una prospettiva del genere spingerebbe gli italiani a richiedere a furor di popolo la precettazione degli insegnanti per fargli aumentare l'orario di lavoro (in classe, per intenderci) di almeno il 50%. Ricordiamoci che noi, agli occhi degli italiani, specialmente quelli che lavorano 36 ore su 24 e versano in tasse il 150% di quello che incassano, siamo quelli che fanno solo 18 ore di lezione alla settimane e tre mesi di ferie l'anno più natale pasqua e feste comandate.
Insomma, come verrebbe percepita dal popolo delle bettole (reali o virtuali) l'idea di assumere decine (se non centinaia) di migliaia di nuovi dipendenti statali perché si devono ridurre le classi, ossia farli lavorare ancora di meno?
> Un aumento sarà in ogni caso indispensabile.
Ma anche combinando diverse soluzioni, quanto dovrebbe essere questo aumento indispensabile? 20-25% è un numero basso o alto?
Perché si tratterebbe di 100-150 mila assunzioni in più (rispetto all'ordinario), un impegno finanziario non trascurabile per attuare un piano che comunque sarebbe difficile da far digerire all'opinione pubblica perché contemplerebbe comunque un funzionamento della scuola a scartamento ridotto.
Una prospettiva del genere spingerebbe gli italiani a richiedere a furor di popolo la precettazione degli insegnanti per fargli aumentare l'orario di lavoro (in classe, per intenderci) di almeno il 50%. Ricordiamoci che noi, agli occhi degli italiani, specialmente quelli che lavorano 36 ore su 24 e versano in tasse il 150% di quello che incassano, siamo quelli che fanno solo 18 ore di lezione alla settimane e tre mesi di ferie l'anno più natale pasqua e feste comandate.
Insomma, come verrebbe percepita dal popolo delle bettole (reali o virtuali) l'idea di assumere decine (se non centinaia) di migliaia di nuovi dipendenti statali perché si devono ridurre le classi, ossia farli lavorare ancora di meno?
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="antalia"]
> personalmente sono già in uno stato di inquietudine pensando all'esame di Stato che sarà a breve
> e in un momento in cui non credo il pericolo sarà scongiurato e sul quale ancora tutto tace...
Se gli sviluppi seguiranno l'andamento di quest'ultima settimana è auspicabile che a meta giugno la situazione sia molto meno drammatica di quella attuale. Certo non tanto da parlare di completa sicurezza nelle scuole, ma il numero di persone coinvolte nell'esame di stato è sicuramente molto più basso da poterlo gestire con adeguate precauzioni, anche garantendo il distanziamento.
In passato mi è capitato di vedere anche scritti svolti nella palestra e con opportuni accorgimenti gli orali si possono condurre anche in condizioni che evitino assembramenti.
Naturalmente sarà importante pianificare il tutto senza lasciare nulla all'improvvisazione dell'ultima ora. E prevenire sul nascere quello possibili situazioni che possono rappresentare un potenziale rischio: ad esempio i movimenti dei candidati alla e dalla scuola (sarebbe opportuno che venissero accompagnati per evitare che usino i trasporti pubblici) e gli assembramenti all'ingresso e all'uscita.
> personalmente sono già in uno stato di inquietudine pensando all'esame di Stato che sarà a breve
> e in un momento in cui non credo il pericolo sarà scongiurato e sul quale ancora tutto tace...
Se gli sviluppi seguiranno l'andamento di quest'ultima settimana è auspicabile che a meta giugno la situazione sia molto meno drammatica di quella attuale. Certo non tanto da parlare di completa sicurezza nelle scuole, ma il numero di persone coinvolte nell'esame di stato è sicuramente molto più basso da poterlo gestire con adeguate precauzioni, anche garantendo il distanziamento.
In passato mi è capitato di vedere anche scritti svolti nella palestra e con opportuni accorgimenti gli orali si possono condurre anche in condizioni che evitino assembramenti.
Naturalmente sarà importante pianificare il tutto senza lasciare nulla all'improvvisazione dell'ultima ora. E prevenire sul nascere quello possibili situazioni che possono rappresentare un potenziale rischio: ad esempio i movimenti dei candidati alla e dalla scuola (sarebbe opportuno che venissero accompagnati per evitare che usino i trasporti pubblici) e gli assembramenti all'ingresso e all'uscita.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Teniamo presente che se veramente in autunno ci sarà il vaccino disponibile già per le fasce deboli questa storia della scuola sdoppiata potrebbe durare, al più, un quadrimestre.
In questo caso non verrà assunto nessuno in più, semplicemente si farà un quadrimestre misto e poi si tornerà alla normalità.
In questo caso non verrà assunto nessuno in più, semplicemente si farà un quadrimestre misto e poi si tornerà alla normalità.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="gugu"]
> Teniamo presente che se veramente in autunno ci sarà il vaccino disponibile già per le fasce deboli questa
> storia della scuola sdoppiata potrebbe durare, al più, un quadrimestre.
> In questo caso non verrà assunto nessuno in più, semplicemente si farà
> un quadrimestre misto e poi si tornerà alla normalità
Il vaccino a settembre a mio parere è una pia illusione. Tecnicamente è possibile, ma serviranno ancora parecchie acquisizioni per avere un'idea più concreta della sua reale efficacia. I retrovirus come questo sono una brutta bestia nel senso che in generale non si può contare su un'immunizzazione definitiva. È un po' come la lotta ai virus influenzali: la vaccinazione si ripete ogni anno in base a modelli previsionali relativi ai vari ceppi mutanti, cosa che rende probabile ma non sicura al 100% la protezione con il vaccino. Se così fosse sarebbe normale avere l'obbligatorietà del vaccino antinfluenzale anche per gli studenti, invece ci si limita alla raccomandazione per le categorie a rischio. Se così fosse sarebbe anche normale disporre di vaccini anche per i comuni raffreddori, i quali sono causati, se non ricordo male, per circa un 15% da retrovirus del tipo dei Coronaviridae
Insomma, un po' presto per considerarci salvi a settembre grazie al vaccino, anche se tutti quanti speriamo in tempi rapidi.
> Teniamo presente che se veramente in autunno ci sarà il vaccino disponibile già per le fasce deboli questa
> storia della scuola sdoppiata potrebbe durare, al più, un quadrimestre.
> In questo caso non verrà assunto nessuno in più, semplicemente si farà
> un quadrimestre misto e poi si tornerà alla normalità
Il vaccino a settembre a mio parere è una pia illusione. Tecnicamente è possibile, ma serviranno ancora parecchie acquisizioni per avere un'idea più concreta della sua reale efficacia. I retrovirus come questo sono una brutta bestia nel senso che in generale non si può contare su un'immunizzazione definitiva. È un po' come la lotta ai virus influenzali: la vaccinazione si ripete ogni anno in base a modelli previsionali relativi ai vari ceppi mutanti, cosa che rende probabile ma non sicura al 100% la protezione con il vaccino. Se così fosse sarebbe normale avere l'obbligatorietà del vaccino antinfluenzale anche per gli studenti, invece ci si limita alla raccomandazione per le categorie a rischio. Se così fosse sarebbe anche normale disporre di vaccini anche per i comuni raffreddori, i quali sono causati, se non ricordo male, per circa un 15% da retrovirus del tipo dei Coronaviridae
Insomma, un po' presto per considerarci salvi a settembre grazie al vaccino, anche se tutti quanti speriamo in tempi rapidi.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="franco71"]Se si potrà rientrare a Settembre, vedrei bene una modalità mista (distanza/presenza). Metà classi al giorno, l'altra metà impegnata nella dad. Con più aule a disposizione, si possono dividere le classi, il docente di turno sta in classe mentre l'altra metà classe, in altra aula, usa la lim con collegamento interno ed un docente a disposizione per la vigilanza, in pratica un ibrido tra didattica in presenza e a distanza. [/quote]
"Un docente a disposizione per la vigilanza, sdoppiando 30 classi, diventano 30 docenti a disposizione per la vigilanza,, metti che tra ore a disposizione, recuperi e roba varia ne trovi 5 interni, ti mancano sempre 25 docenti. E se devi assumere docenti per "la vigilanza" a questo punto è più sensato assumere docenti per fare lezioni alle classi sdoopiate piuttosto che vigilarle.
"Un docente a disposizione per la vigilanza, sdoppiando 30 classi, diventano 30 docenti a disposizione per la vigilanza,, metti che tra ore a disposizione, recuperi e roba varia ne trovi 5 interni, ti mancano sempre 25 docenti. E se devi assumere docenti per "la vigilanza" a questo punto è più sensato assumere docenti per fare lezioni alle classi sdoopiate piuttosto che vigilarle.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Sempre più ai limiti del delirio
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Tiria"]
I retrovirus come questo sono una brutta bestia nel senso che in generale non si può contare su un'immunizzazione definitiva. È un po' come la lotta ai virus influenzali: la vaccinazione si ripete ogni anno in base a modelli previsionali relativi ai vari ceppi mutanti, cosa che rende probabile ma non sicura al 100% la protezione con il vaccino. Se così fosse sarebbe normale avere l'obbligatorietà del vaccino antinfluenzale anche per gli studenti, invece ci si limita alla raccomandazione per le categorie a rischio. Se così fosse sarebbe anche normale disporre di vaccini anche per i comuni raffreddori, i quali sono causati, se non ricordo male, per circa un 15% da retrovirus del tipo dei Coronaviridae. [/quote]
Giusto per precisione -da biologo non posso esimermi- i coronavirus non sono retrovirus: sono virus a RNA, ma di un tipo differente. Il problema delle frequenti mutazioni è proprio legato al genoma basato su RNA che viene replicato da una polimerasi meno precisa di quella del DNA (come nel caso degli orthomyxovirus dell'influenza).
Anche i retrovirus (tipo l'HIV) hanno un genoma basato sull'RNA che però quando infettano le cellule retrotrascrivono a DNA e lo incorporano "temporaneamente" (anche per molti anni) nel genoma dell'ospite, il che probabilmente (dovrei controllare, quindi non mi sbilancio) ne riduce il tasso di mutazione.
Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.
I retrovirus come questo sono una brutta bestia nel senso che in generale non si può contare su un'immunizzazione definitiva. È un po' come la lotta ai virus influenzali: la vaccinazione si ripete ogni anno in base a modelli previsionali relativi ai vari ceppi mutanti, cosa che rende probabile ma non sicura al 100% la protezione con il vaccino. Se così fosse sarebbe normale avere l'obbligatorietà del vaccino antinfluenzale anche per gli studenti, invece ci si limita alla raccomandazione per le categorie a rischio. Se così fosse sarebbe anche normale disporre di vaccini anche per i comuni raffreddori, i quali sono causati, se non ricordo male, per circa un 15% da retrovirus del tipo dei Coronaviridae. [/quote]
Giusto per precisione -da biologo non posso esimermi- i coronavirus non sono retrovirus: sono virus a RNA, ma di un tipo differente. Il problema delle frequenti mutazioni è proprio legato al genoma basato su RNA che viene replicato da una polimerasi meno precisa di quella del DNA (come nel caso degli orthomyxovirus dell'influenza).
Anche i retrovirus (tipo l'HIV) hanno un genoma basato sull'RNA che però quando infettano le cellule retrotrascrivono a DNA e lo incorporano "temporaneamente" (anche per molti anni) nel genoma dell'ospite, il che probabilmente (dovrei controllare, quindi non mi sbilancio) ne riduce il tasso di mutazione.
Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.
Antinoo1977- Messaggi : 498
Data d'iscrizione : 04.07.13
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="gugu"]Io a questo punto sarei più propenso a dimezzare l'orario di ogni classe, che a settimane alterne frequenterebbe a gruppi.
L'orario perduto si recuperare tra attività in DaD e studio individuale.
In questo modo la scuola può avere un orario fisso; ovviamente andranno previsti incentivi economici per l'impegno dei docenti nei momenti DaD o di recupero. [/quote]
Visti i vincoli date dalle strutture e dagli organici mi sembra una visione sensata. Non si può pretendere il ritorno totale alla normalità , ma almeno si evita di affidarsi totalmente alla DaD e si ripristina un minimo di didattica in presenza.
Come docente la vedo praticabile per la secondaria, ma da genitore la vedo dura per la primaria (e per l'infanzia).
L'orario perduto si recuperare tra attività in DaD e studio individuale.
In questo modo la scuola può avere un orario fisso; ovviamente andranno previsti incentivi economici per l'impegno dei docenti nei momenti DaD o di recupero. [/quote]
Visti i vincoli date dalle strutture e dagli organici mi sembra una visione sensata. Non si può pretendere il ritorno totale alla normalità , ma almeno si evita di affidarsi totalmente alla DaD e si ripristina un minimo di didattica in presenza.
Come docente la vedo praticabile per la secondaria, ma da genitore la vedo dura per la primaria (e per l'infanzia).
Veronica.P- Messaggi : 1144
Data d'iscrizione : 23.08.16
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Antinoo1977"]
>Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione
> tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.
Per carità, ben vengano queste precisazioni! Non posso fare altro che ringraziarti per avermi fatto notare un errore che faccio spesso: uso il termine di retrovirus per fare riferimento ai virus a RNA, a quanto pare è un'associazione inappropriata. Chiedo scusa per l'errore :-)
>Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione
> tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.
Per carità, ben vengano queste precisazioni! Non posso fare altro che ringraziarti per avermi fatto notare un errore che faccio spesso: uso il termine di retrovirus per fare riferimento ai virus a RNA, a quanto pare è un'associazione inappropriata. Chiedo scusa per l'errore :-)
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Tiria"][quote="Antinoo1977"]
>Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione
> tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.
Per carità, ben vengano queste precisazioni! Non posso fare altro che ringraziarti per avermi fatto notare un errore che faccio spesso: uso il termine di retrovirus per fare riferimento ai virus a RNA, a quanto pare è un'associazione inappropriata. Chiedo scusa per l'errore :-)[/quote]
[/quote]
Allora son contento di averti dato questa informazione :-)
>Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione
> tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.
Per carità, ben vengano queste precisazioni! Non posso fare altro che ringraziarti per avermi fatto notare un errore che faccio spesso: uso il termine di retrovirus per fare riferimento ai virus a RNA, a quanto pare è un'associazione inappropriata. Chiedo scusa per l'errore :-)[/quote]
[/quote]
Allora son contento di averti dato questa informazione :-)
Antinoo1977- Messaggi : 498
Data d'iscrizione : 04.07.13
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Sconcertato_2"]
(...)
Peccato che le disposizioni del governo sono nate con progressività e quindi si aveva la possibilità di rientrare nella sede di lavoro in tempo. Peccato che pochi giorni prima della chiusura totale si sapeva già ciò che era in procinto di deliberare il governo e che quindi c'era anche la consapevolezza che era meglio rientrare per non avere problemi in futuro. Era chiaro che non tornare significava rischiare. I rischi si pagano se van male.
A me non fa certo differenza ma se si tratta di tornare a lavorare lo si fa senza se e senza ma. Non sono certo io che mi preoccupo di accontentare chi ha deciso di prolungare, rischiando, le sue vacanze lontano dalla sede di lavoro.[/quote]
Su questo ti devo correggere, quando nel Lazio le scuole sono state chiuse nessuno immaginava la che l'Italia intera sarebbe diventata zona rossa solo dopo qualche giorno da quella decisione. Sinceramente un cambiamento di quella portata in una manciata di giorni mi ha stupito parecchio.
E' poi vero che si può viaggiare per lavoro, ma la scuola se ne guarda bene dal volerti in mezzo ai piedi...figurarsi se ti chiede reperibilità "fisica" in questo momento!
Anzi semmai il contrario, la vuole in forma digitale, anche laddove ci sono forti problematiche legate alla strumentazione da usare o alla connettività insufficiente.
(...)
Peccato che le disposizioni del governo sono nate con progressività e quindi si aveva la possibilità di rientrare nella sede di lavoro in tempo. Peccato che pochi giorni prima della chiusura totale si sapeva già ciò che era in procinto di deliberare il governo e che quindi c'era anche la consapevolezza che era meglio rientrare per non avere problemi in futuro. Era chiaro che non tornare significava rischiare. I rischi si pagano se van male.
A me non fa certo differenza ma se si tratta di tornare a lavorare lo si fa senza se e senza ma. Non sono certo io che mi preoccupo di accontentare chi ha deciso di prolungare, rischiando, le sue vacanze lontano dalla sede di lavoro.[/quote]
Su questo ti devo correggere, quando nel Lazio le scuole sono state chiuse nessuno immaginava la che l'Italia intera sarebbe diventata zona rossa solo dopo qualche giorno da quella decisione. Sinceramente un cambiamento di quella portata in una manciata di giorni mi ha stupito parecchio.
E' poi vero che si può viaggiare per lavoro, ma la scuola se ne guarda bene dal volerti in mezzo ai piedi...figurarsi se ti chiede reperibilità "fisica" in questo momento!
Anzi semmai il contrario, la vuole in forma digitale, anche laddove ci sono forti problematiche legate alla strumentazione da usare o alla connettività insufficiente.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="sempreconfusa1"][quote="Sconcertato_2"]
(...)
Peccato che le disposizioni del governo sono nate con progressività e quindi si aveva la possibilità di rientrare nella sede di lavoro in tempo. Peccato che pochi giorni prima della chiusura totale si sapeva già ciò che era in procinto di deliberare il governo e che quindi c'era anche la consapevolezza che era meglio rientrare per non avere problemi in futuro. Era chiaro che non tornare significava rischiare. I rischi si pagano se van male.
A me non fa certo differenza ma se si tratta di tornare a lavorare lo si fa senza se e senza ma. Non sono certo io che mi preoccupo di accontentare chi ha deciso di prolungare, rischiando, le sue vacanze lontano dalla sede di lavoro.[/quote]
Su questo ti devo correggere, quando nel Lazio le scuole sono state chiuse nessuno immaginava la che l'Italia intera sarebbe diventata zona rossa solo dopo qualche giorno da quella decisione. Sinceramente un cambiamento di quella portata in una manciata di giorni mi ha stupito parecchio.
E' poi vero che si può viaggiare per lavoro, ma la scuola se ne guarda bene dal volerti in mezzo ai piedi...figurarsi se ti chiede reperibilità "fisica" in questo momento!
Anzi semmai il contrario, la vuole in forma digitale, anche laddove ci sono forti problematiche legate alla strumentazione da usare o alla connettività insufficiente.[/quote]
Il che ci fa tornare alla questione del babysitterraggio praticato dalla scuola e reclamato da tante mamme in ogni parte d'Italia.
(...)
Peccato che le disposizioni del governo sono nate con progressività e quindi si aveva la possibilità di rientrare nella sede di lavoro in tempo. Peccato che pochi giorni prima della chiusura totale si sapeva già ciò che era in procinto di deliberare il governo e che quindi c'era anche la consapevolezza che era meglio rientrare per non avere problemi in futuro. Era chiaro che non tornare significava rischiare. I rischi si pagano se van male.
A me non fa certo differenza ma se si tratta di tornare a lavorare lo si fa senza se e senza ma. Non sono certo io che mi preoccupo di accontentare chi ha deciso di prolungare, rischiando, le sue vacanze lontano dalla sede di lavoro.[/quote]
Su questo ti devo correggere, quando nel Lazio le scuole sono state chiuse nessuno immaginava la che l'Italia intera sarebbe diventata zona rossa solo dopo qualche giorno da quella decisione. Sinceramente un cambiamento di quella portata in una manciata di giorni mi ha stupito parecchio.
E' poi vero che si può viaggiare per lavoro, ma la scuola se ne guarda bene dal volerti in mezzo ai piedi...figurarsi se ti chiede reperibilità "fisica" in questo momento!
Anzi semmai il contrario, la vuole in forma digitale, anche laddove ci sono forti problematiche legate alla strumentazione da usare o alla connettività insufficiente.[/quote]
Il che ci fa tornare alla questione del babysitterraggio praticato dalla scuola e reclamato da tante mamme in ogni parte d'Italia.
Procopio- Messaggi : 1866
Data d'iscrizione : 28.12.13
Località : Bari: la città più grande del Piemonte
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="Antinoo1977"]
Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.[/quote]
Anch'io ero convinta che "retrovirus" e "virus a RNA" fossero la stessa cosa. Potresti spiegare meglio la differenza?
Cioè, è una sorta di sottogruppo incluso?
Tutti i retrovirus sono virus a RNA, ma non vale il viceversa?
grazie
Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.[/quote]
Anch'io ero convinta che "retrovirus" e "virus a RNA" fossero la stessa cosa. Potresti spiegare meglio la differenza?
Cioè, è una sorta di sottogruppo incluso?
Tutti i retrovirus sono virus a RNA, ma non vale il viceversa?
grazie
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="avvocatodeldiavolo3"]Una classe la si divide in 3 aule...e i docenti turnano su queste. Sicuramente non è facile far quadrare l'orario, ma ci vuole flessibilità in questa situazione. Tutto ciò che non si riesce a fare, incluse ore residue, lo si fa on line.
Esempio?
Nella mia scuola ci sono circa 20 aule disponibili e 5 corsi, utilizzandone 18 ci stanno due corsi interi...altri due nel pomeriggio e uno non va a scuola per un giorno settimanale...per gli orari dei docenti è da vedere, ma si riescono a fare almeno 12 ore e le altre 6 online[/quote]
Nelle scuole superiori della mia città si fa già adesso la rotazione delle aule e anche con quella soluzione non ce la si fa e ne mancano un bel po', che si devono cercare ogni anno fuori.
Per chi non lo sapesse: la rotazione implica che alcune classi non abbiano un'aula fissa e occupino, di ora in ora, 1)un'aula lasciata libera da altri che si recano in palestra o in laboratorio settimanale 2) un laboratorio di qualsiasi tipo usato come aula (ossia, ti può capitare di far lezione di matematica con i ragazzi nascosti dietro i monitor del laboratorio di informatica). Come fai a dividere le classi in gruppi, anche ipotizzando doppi turni? Nel migliore dei mondi possibili, a Trento, a Bolzano, magari ci riusciranno, da sotto l'Adige, dubito.
Esempio?
Nella mia scuola ci sono circa 20 aule disponibili e 5 corsi, utilizzandone 18 ci stanno due corsi interi...altri due nel pomeriggio e uno non va a scuola per un giorno settimanale...per gli orari dei docenti è da vedere, ma si riescono a fare almeno 12 ore e le altre 6 online[/quote]
Nelle scuole superiori della mia città si fa già adesso la rotazione delle aule e anche con quella soluzione non ce la si fa e ne mancano un bel po', che si devono cercare ogni anno fuori.
Per chi non lo sapesse: la rotazione implica che alcune classi non abbiano un'aula fissa e occupino, di ora in ora, 1)un'aula lasciata libera da altri che si recano in palestra o in laboratorio settimanale 2) un laboratorio di qualsiasi tipo usato come aula (ossia, ti può capitare di far lezione di matematica con i ragazzi nascosti dietro i monitor del laboratorio di informatica). Come fai a dividere le classi in gruppi, anche ipotizzando doppi turni? Nel migliore dei mondi possibili, a Trento, a Bolzano, magari ci riusciranno, da sotto l'Adige, dubito.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Ma mi pare anche riduttivo pensare solo alle classi.
Gli studenti si incontrerebbero all'entrata, all'uscita, negli intervalli (almeno di non decidere un intervallo diverso per ogni classe), sul bus. E' chiaro che il problema sicurezza è molto più ampio.
Gli studenti si incontrerebbero all'entrata, all'uscita, negli intervalli (almeno di non decidere un intervallo diverso per ogni classe), sul bus. E' chiaro che il problema sicurezza è molto più ampio.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="paniscus_2.1"][quote="Antinoo1977"]
Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.[/quote]
>Anch'io ero convinta che "retrovirus" e "virus a RNA" fossero la stessa cosa. Potresti spiegare meglio la differenza?
>Cioè, è una sorta di sottogruppo incluso?
>Tutti i retrovirus sono virus a RNA, ma non vale il viceversa?
Sembrerebbe così. Da quello che ho capito, la definizione riguarda non tanto il tipo di acido nucleico quanto il biochimismo che si svolge nella replicazione e nella trascrizione all'interno dell'ospite. Devo documentarmi in proposito, comunque detto in linguaggio gastronomico, i retrovirus sono solo un sottoinsieme dei virus a RNA. La classificazione è "funzionale" e non "strutturale".
Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.[/quote]
>Anch'io ero convinta che "retrovirus" e "virus a RNA" fossero la stessa cosa. Potresti spiegare meglio la differenza?
>Cioè, è una sorta di sottogruppo incluso?
>Tutti i retrovirus sono virus a RNA, ma non vale il viceversa?
Sembrerebbe così. Da quello che ho capito, la definizione riguarda non tanto il tipo di acido nucleico quanto il biochimismo che si svolge nella replicazione e nella trascrizione all'interno dell'ospite. Devo documentarmi in proposito, comunque detto in linguaggio gastronomico, i retrovirus sono solo un sottoinsieme dei virus a RNA. La classificazione è "funzionale" e non "strutturale".
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
[quote="paniscus_2.1"][quote="Antinoo1977"]
Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.[/quote]
Anch'io ero convinta che "retrovirus" e "virus a RNA" fossero la stessa cosa. Potresti spiegare meglio la differenza?
Cioè, è una sorta di sottogruppo incluso?
Tutti i retrovirus sono virus a RNA, ma non vale il viceversa?
grazie[/quote]
Cercherò di essere sintetico ma chiaro. La classificazione dei virus è abbastanza complessa e si possono trovare diversi sistemi di classificazioni ufficiali.
In base al genoma i virus si possono distinguere in:
- Virus a DNA (ess. Herpes vari, virus del vaiolo, ecc.) divisi in varie famiglie in base alla struttura stessa del DNA (circolare, lineare, doppio o singolo filamento, ecc.), meccanismi utilizzati per la sua replicazione, caratteristiche morfologiche e patologiche. In generale sono più stabili, perché la replicazione del DNA è un processo più preciso e accurato di quella dell'RNA.
- Virus a RNA, anche questi divisi in varie famiglie in base a parametri simili a quelli sopra, con la complicazione che il filamento singolo (alcuni però hanno un doppio filamento) di RNA può essere positivo (codifica direttamente per una proteina) o negativo (deve essere prima copiato in un filamento di RNA complementare per codificare proteine).
Tra i virus a RNA "standard" ci sono i coronavirus (SARS-CoV, MERS-CoV, il "nostro" SARS-CoV-2 e virus più tranquilli che provocano semplici raffreddori), i virus dell'influenza (Orthomyxovirus), i virus del morbillo, della rabbia, dell'ebola e la maggior parte dei virus dell'epatite (tranne la B che è a DNA). Tutti questi usano esclusivamente l'RNA, che è più soggetto a mutazioni, e non passano mai per un intermedio a DNA.
Un gruppo a sé stante di virus è quello dei retrovirus (HIV e alcuni virus oncogeni che causano leucemie) che hanno sì un genoma a RNA ma sono dotati di uno speciale enzima (la trascrittasi inversa) in grado di sintetizzare un doppio filamento di DNA a partire dall’RNA (scoperta che per i biologi degli anni '60 è stata uno shock inaspettato). Il DNA virale viene quindi integrato nel genoma della cellula ospite, dove può rimanere silente per periodi di tempo anche molto lunghi e intanto il virus viene duplicato ogni volta che la cellula si replica.
A complicare le cose, in realtà, esiste anche una strana famiglia di virus a DNA a singolo filamento (quella che comprende il virus dell'epatite B) che è dotata di trascrittasi inversa, perché questi virus passano da DNA a RNA per poi tornare a DNA, ma non sono normalmente chiamati retrovirus (anche se le opinioni in questo senso non sono univoche).
Non volevo fare il maestrino, ma non so quante volte ho letto nel web l'associazione tra coronavirus e retrovirus e volevo evitare il diffondersi di questo errore.[/quote]
Anch'io ero convinta che "retrovirus" e "virus a RNA" fossero la stessa cosa. Potresti spiegare meglio la differenza?
Cioè, è una sorta di sottogruppo incluso?
Tutti i retrovirus sono virus a RNA, ma non vale il viceversa?
grazie[/quote]
Cercherò di essere sintetico ma chiaro. La classificazione dei virus è abbastanza complessa e si possono trovare diversi sistemi di classificazioni ufficiali.
In base al genoma i virus si possono distinguere in:
- Virus a DNA (ess. Herpes vari, virus del vaiolo, ecc.) divisi in varie famiglie in base alla struttura stessa del DNA (circolare, lineare, doppio o singolo filamento, ecc.), meccanismi utilizzati per la sua replicazione, caratteristiche morfologiche e patologiche. In generale sono più stabili, perché la replicazione del DNA è un processo più preciso e accurato di quella dell'RNA.
- Virus a RNA, anche questi divisi in varie famiglie in base a parametri simili a quelli sopra, con la complicazione che il filamento singolo (alcuni però hanno un doppio filamento) di RNA può essere positivo (codifica direttamente per una proteina) o negativo (deve essere prima copiato in un filamento di RNA complementare per codificare proteine).
Tra i virus a RNA "standard" ci sono i coronavirus (SARS-CoV, MERS-CoV, il "nostro" SARS-CoV-2 e virus più tranquilli che provocano semplici raffreddori), i virus dell'influenza (Orthomyxovirus), i virus del morbillo, della rabbia, dell'ebola e la maggior parte dei virus dell'epatite (tranne la B che è a DNA). Tutti questi usano esclusivamente l'RNA, che è più soggetto a mutazioni, e non passano mai per un intermedio a DNA.
Un gruppo a sé stante di virus è quello dei retrovirus (HIV e alcuni virus oncogeni che causano leucemie) che hanno sì un genoma a RNA ma sono dotati di uno speciale enzima (la trascrittasi inversa) in grado di sintetizzare un doppio filamento di DNA a partire dall’RNA (scoperta che per i biologi degli anni '60 è stata uno shock inaspettato). Il DNA virale viene quindi integrato nel genoma della cellula ospite, dove può rimanere silente per periodi di tempo anche molto lunghi e intanto il virus viene duplicato ogni volta che la cellula si replica.
A complicare le cose, in realtà, esiste anche una strana famiglia di virus a DNA a singolo filamento (quella che comprende il virus dell'epatite B) che è dotata di trascrittasi inversa, perché questi virus passano da DNA a RNA per poi tornare a DNA, ma non sono normalmente chiamati retrovirus (anche se le opinioni in questo senso non sono univoche).
Antinoo1977- Messaggi : 498
Data d'iscrizione : 04.07.13
Re: L'Italia ripartirà in parte il 4 maggio, ma non la scuola. E i docenti?
Riporto qui un'altra delle ormai innumerevoli dichiarazioni sulla riapertura delle scuole, quella della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti (in quota Italia Viva, pare, ed a me totalmente sconosciuta, ma è una mia carenza, non certo una critica), ponendo al contempo un quesito di non poco conto: chi pagherà gli eventuali danni (visto di che di vita ne abbiamo una sola)?
Ecco il link: https://www.tecnicadellascuola.it/ritorno-in-classe-a-maggio-per-la-ministra-bonetti-e-la-prima-cosa-da-fare-nel-modo-in-cui-potremo-farlo?fbclid=IwAR1yX9NU_BMdwuccWVEX86o1BZwLpqJQfHYKAeDd-VJz90L0KASawTApy4k
Ecco il link: https://www.tecnicadellascuola.it/ritorno-in-classe-a-maggio-per-la-ministra-bonetti-e-la-prima-cosa-da-fare-nel-modo-in-cui-potremo-farlo?fbclid=IwAR1yX9NU_BMdwuccWVEX86o1BZwLpqJQfHYKAeDd-VJz90L0KASawTApy4k
Procopio- Messaggi : 1866
Data d'iscrizione : 28.12.13
Località : Bari: la città più grande del Piemonte
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