spending review: niente più ferie non godute?

Promemoria primo messaggio :

Buongiorno colleghi, stamattina leggendo la notizia sui tagli agli statali ho trovato un articolo che cita testualmente: "fine dell’abitudine di alzare un po’ lo stipendio facendosi pagare le ferie non godute". Spero non riguardi noi poveri precari della scuola!

totalrec ha scritto:finché ho forze a disposizione, non intendo sprecarle per offrire il petto al nemico. Offrilo tu il petto e fammi sapere com'è andata. Se hai bisogno di giubbotti in kevlar, contattami pure, conosco dei fornitori dove si spende veramente una sciocchezza.

Tranquilla che il sedere nella mia vita l'ho messo in gioco e l'ho SEMPRE portato a casa! Ad ogni modo ti contatterò per i giubbotti perchè di questi tempi risparmiare non è mai male!

scusate ma alla fine le prendiamo le ferie di quest'anno scol terminato o le regaliamo al governo??

isola1982 ha scritto:scusate ma alla fine le prendiamo le ferie di quest'anno scol terminato o le regaliamo al governo??

Ancora non si sa. Si aspetta un emendamento del Mef credo...........

io ritengo che totalrec sia una persona molto individualista, pragmatica, crede che avvocati e farmacisti si facciano rispettare per il loro ruolo social-istituzionale, dimenticando che il Parlamento è pieno zeppo di liberi professionisti che, come i capponi, di certo non vogliono anticipare il Natale.
Quindi i loro diritti se li difendono eccome, anche con scioperi bloccando i rispettivi settori per giorni....noi insegnanti, invece, non siamo capaci di bloccare un servizio essenziale come la scuola, sappiamo solo lamentarci e accettare supinamente ogni decisione presa sulle nostre teste. Comunque le ferie non godute sono circa 1200 euro nette e non 900, che al mio paese fanno campare la mia famiglia per quasi un mese; non mi sembrano poche, sono circa il 9-10% del nostro reddito annuale, non bazzecole, sono carne viva, ciccia, per intenderci.
Propongo che se mai dovessero ridarci le ferie (cosa assai improbabile) dovremo istituire un fondo per precari dove Totalrec e soci possano versare questi schifosissimi 900 (1200) euro per noi famiglie precarie disagiate della scuola. Parola d'onore che non ci offendiamo!

davide 76 ha scritto:Tranquilla che il sedere nella mia vita l'ho messo in gioco e l'ho SEMPRE portato a casa!

Pure io, se è solo per quello, hai voglia...
Ma l'ho sempre messo in gioco per migliorare, modificandola totalmente, la situazione economica e lavorativa in cui mi trovavo, non per affermare posizioni ideologiche o per restare a vegetare vita natural durante in posizioni contrattuali e/o in ambienti lavorativi giunti ad un tale livello di deterioramento da non essere più emendabili. Io al sedere ci tengo. Lo metto in gioco solo quando c'è la possibilità di trarne un guadagno ragguardevole, non quando il massimo che si può auspicare è di restare allo stesso punto in cui si era prima, con qualche livido e qualche cicatrice in più sulla faccia.

salvo76 ha scritto:Quindi i loro diritti se li difendono eccome, anche con scioperi bloccando i rispettivi settori per giorni....noi insegnanti, invece, non siamo capaci di bloccare un servizio essenziale come la scuola

Eddai, Salvo! Ho visto fare più scioperi alla scuola, nel corso degli anni, che a tutti gli altri settori del comparto pubblico messi insieme! Evidentemente è l'idea stessa dello sciopero come forma di protesta che non funziona, che è un'assurda sopravvivenza ottocentesca... forse dovremmo piantarla di ragionare su come bloccare questo e quello, cioè su come limitarci a reagire, peraltro in modo del tutto inefficace, nonché odioso, a decisioni altrui; e iniziare a ragionare su come creare reti di contatti, gruppi di pressione, sistemi di tutela collettiva integrata, come peraltro già si fa nella maggior parte dei paesi europei. E non c'è bisogno di scomodare la Svizzera, la Finlandia o la Norvegia per notare la differenza: basta farsi un giro nella "sfigatissima" Spagna per vedere che è il modo in cui ogni insegnante concepisce il proprio ruolo a garantire la rispettabilità della professione e il miglior trattamento economico (perfino dopo i recenti tagli, la situazione lavorativa di un insegnante spagnolo resta comunque di gran lunga migliore di quella di un suo omologo italiano, sotto qualsiasi punto di vista), non certo le minacce di paralizzare questo, bloccare quello e darsi malati per spirito di vendetta.

davide 76 ha scritto:Il disprezzo che nutri per gli operai è intollerabile e offensivo e spero che qualche moderatore intervenga! Non è il primo post nel quale offendi gli operai!

Il disprezzo è tutto tuo. Io ho solo detto l'ovvio, e cioè che un insegnante e un operaio non sono la stessa cosa e non dovrebbero mai fingere di esserlo. Sono stata operaia per parecchi anni, quindi figurati un po' se ce l'ho con gli operai. Ce l'ho semmai con chi ipocritamente li scimmiotta, invece di fare il suo mestiere e far valere le sue prerogative specifiche.

totalrec ha scritto:
Pure io, se è solo per quello, hai voglia...
Ma l'ho sempre messo in gioco per migliorare, modificandola totalmente, la situazione economica e lavorativa in cui mi trovavo, non per affermare posizioni ideologiche
non concordo col definire posizioni ideologiche il tutelare un diritto costituzionale come quello alle ferie
o per restare a vegetare vita natural durante in posizioni contrattuali e/o in ambienti lavorativi giunti ad un tale livello di deterioramento da non essere più emendabili. Io al sedere ci tengo. Lo metto in gioco solo quando c'è la possibilità di trarne un guadagno ragguardevole,
giudico un guadagno ragguardevole riuscire a difendere da un attacco furioso un diritto costituzionale come quello alle ferie e sappiamo benissimo che è lo stesso diritto ad essere attaccato
non quando il massimo che si può auspicare è di restare allo stesso punto in cui si era prima,
il punto in cui si era prima era una grande conquista e cioè il sacrosanto diritto alle ferie
con qualche livido e qualche cicatrice in più sulla faccia.

chiudo ribadendo e converrai con me che quando si perde un diritto poi riconquistarlo può comportare anni!

totalrec ha scritto:

Il disprezzo è tutto tuo.

Mai disprezzati e se un giorno dovessi tornare a farlo, perchè l'ho fatto lo farei con grande onestà!

Sì, Davide, vabbè...
E il diritto costituzionale di qua... e il sacrosanto diritto alle ferie di là... e la grande conquista di su.... e l'attacco furioso di giù. Non c'è verso di farti suonare altri dischi.
Fermo restando che io stessa, com'è ovvio, spero che il provvedimento sulle ferie venga rettificato e che non sono certo contraria per principio ad un'azione giudiziale per recuperare quanto ci è dovuto, anzi...

...però dico una cosa così blasfema e inaudita se faccio notare che i diritti non sono mai stati, nel corso della storia, legge divina immutabile, bensì funzione degli equilibri politici di forza esistenti in una data fase storica? E che quando la fase viene superata e gli equilibri di forza vengono riconfigurati, anche i "diritti" diventano oggetto di revisione?
Cerchiamo pure di salvare il salvabile, ci mancherebbe altro, neanch'io voglio gettare la spugna prima del tempo. Però non sta scritto che per fare ciò si debba per forza continuare a vivere nel mondo fiabesco dei "diritti" e rifiutarsi di capire che la situazione non potrà mai più tornare ad essere quella che era.

Si certo, una volta in miniera si lavorava 16 ore al giorno domeniche incluse, mi sembra piu' che normale che, data la ciclicita' della storia, si torni a quei ritmi e quei diritti

salvo76 ha scritto:Si certo, una volta in miniera si lavorava 16 ore al giorno domeniche incluse, mi sembra piu' che normale che, data la ciclicita' della storia, si torni a quei ritmi e quei diritti

Spero che non accada, ma se dovesse accadere, normale o non normale che ciò sia, non saprei proprio cosa farci. Non ho il potere di fermare la storia, se tu ce l'hai procedi pure, non ti trattengo di certo. In ogni caso le miniere di carbone sono chiuse ed esaurite da un pezzetto, quindi almeno le domeniche libere dovrebbero lasciarcele... forse pure il sabato, per lo shopping che fa girare l'economia...

totalrec ha scritto:

salvo76 ha scritto:Si certo, una volta in miniera si lavorava 16 ore al giorno domeniche incluse, mi sembra piu' che normale che, data la ciclicita' della storia, si torni a quei ritmi e quei diritti

Spero che non accada, ma se dovesse accadere, normale o non normale che ciò sia, non saprei proprio cosa farci. Non ho il potere di fermare la storia, se tu ce l'hai procedi pure, non ti trattengo di certo. In ogni caso le miniere di carbone sono chiuse ed esaurite da un pezzetto, quindi almeno le domeniche libere dovrebbero lasciarcele... forse pure il sabato, per lo shopping che fa girare l'economia...

A questo punto ho anche dubbi sul fatto che davvero vogliano far girare l'economia. Possiamo avere tutti i sabati liberi ma con quello che ci lasciano in tasca cosa dovremmo comprare?

Annalisa70 ha scritto:A questo punto ho anche dubbi sul fatto che davvero vogliano far girare l'economia. Possiamo avere tutti i sabati liberi ma con quello che ci lasciano in tasca cosa dovremmo comprare?

Su alcuni specifici articoli di consumo si costruirà l'economia del futuro:
http://livesicilia.it/2012/07/25/siamo-arrivati-alle-croste

siamo nettamente off topic, se l'argomento è esaurito posso anche chiudere