Un esercito di illusi

Promemoria primo messaggio :

Ieri mattina presto, provando ad uscire con l'auto dal mio condominio per andare a scuola, ho trovato il traffico in tilt. La direzione che dovevo prendere era totalmente paralizzata, quindi ho voltato nell'altro verso, pensando a qualche grave incidente.
Al rientro verso le 18, la situazione era la stessa, ma questa volta erano bloccati entrambi i sensi di marcia. Ho chiesto ad una ragazza e mi ha detto che nella scuola in fondo alla strada si era svolto il concorso per A017.
Allora ho messo a fuoco ed ho osservato: nelle auto bloccate giovani donne che mangiavano qualche spuntino, ragazzi dall'aria distrutta che sbadigliavano, qualcuno con accompagnatore che sfogliava libri. Qualcun altro si faceva strada a piedi trascinando dei trolley tra le auto. Centinaia e centinaia di persone per una ventina di posti in tutta la regione.
Ragazzi, che tristezza!
Com'è possibile dare tante illusioni a persone che ambiscono ad entrare nella scuola come insegnanti? I posti sono pochissimi, la paga lascia a desiderare, il lavoro reale nelle scuole è pieno di insidie e mortificazioni. E quando dopo anni di precariato riesci ad entrare in ruolo può capitare che qualche ministro decida di sopprimere la tua classe di concorso, è successo e succederà ancora.
Credo poi che chi si è preparato abbia dovuto affrontare delle spese considerevoli.
Va bene, ci avete provato e qualcuno di voi ce la farà. Però ascoltate un consiglio da chi è da tanti anni che aspetta di entrare in un ruolo che probabilmente non vedrà mai: NON VI INCAPONITE! Se non andrà bene, cercate altrove, non è possibile che la vostra unica speranza sia nella scuola! Non aspettate di arrivare a 40-50 anni in panchina, perché allora la vostra riconversione sì che sarà praticamente impossibile.
Invece è probabile che chi non ce la farà comincerà ad aspettare con speranza il prossimo concorso. Se entrate in questa spirale siete "fregati".
Ragazzi, allargate i vostri orizzonti!

ELEONORA che dirti..sono onorata e molto contenta per la tua risposta e per le tue condivisioni molto belle e autentiche. E' un grande piacere leggere cio' che scrive una professionista che ha la tua esperienza e il tuo bagaglio a livello umano. E' vero che si fa molto pressappochismo quando si parla di raccomandazioni,copiature e cose simili. E' un modo di vedere la vita dal quale un buon insegnante dovrebbe mettere in guardia i propri alunni. Avere ancora il censore che bacchetta in un concorso per non copiare..a 30/40/50 anni diventa ridicolo. Ma purtroppo la vita è troppo dura nel mondo del lavoro,troppo competitiva,troppo ingrata,e così accade anche che si ricorra a questi mezzi,e certe volte un po' li capisco. La disperazione fa toccare il limite,e molte volte in un attimo si decide anche di calpestare principi di moralità anche se si è persone per bene. E questo caso mi rattrista molto. Poi c'è chi ha questo stile di vita da sempre.. Chi ha visto cose strane comunque avrebbe dovuto avvertire i vigilanti. Non dico che sia facile,ci vuole coraggio sicuramente. Io penso che questo concorsone abbia insiti dei criteri di valutazione ritenuti più importanti della preparazione: la velocità e la freddezza, elementi che sinceramente in un bravo insegnante non vedo indispensabili. Sicuramente importanti in certi casi ma non primari. Ti faccio i miei complimenti per le tue 16 ore di studio al giorno,davvero di cuore. Io non sono andata oltre le 8 ore.. Mi sono fatta un bagaglio culturale e ho rispolverato cose dimenticate,e questo non potrà togliermelo nessuno. Però non l'ho potuto dimostrare. Quando scrivo sono prolissa,anche a scuola facevo temi molto lunghi..quindi il dover sintetizzare in 22 righe e anche in gran fretta l'ho vissuta quasi come una censura e mi ha penalizzato. E questa sensazione non mi abbandona. Ma le regole del gioco erano queste..peccato però non fosse un gioco.. Però speriamo in un piccolo miracolo..speriamo che le parole che abbiamo scritto dicano qualcosa oltre ciò che dicono e raccontino un po' di noi,trovando persone sensibili a leggerle. P.S. Non sono d'accordo con chi dice che insegnare non è una vocazione.. Forse la parola è un po' forte,un po' troppo estrema,ma come chiamate la volontà di chi fa anni e anni di sacrifici,rinunce,studio,concorsi..per amore di una professione?

Ringrazio Antod per le sue belle parole,che in questo momento sono di
incoraggiamento.Scusate se mi permetto di entrare nell'argomento SCUOLA=MISSIONE.Ho visto che è nata una piccola diatriba sull'argomento.
Premesso il massimo rispetto per le altrui opinioni vorrei chiedervi un parere.
Mia madre,insegnante elementare,ha iniziato la sua lunga carriera nel 1942,
in una regione depressa come lo era allora l'Abruzzo.Ha insegnato in pluriclassi,in case di campagna divenute scuole di fortuna,senza legna per la stufa,prendendosi il tifo a scuola per la mancanza di igiene.Per andare
alle riunioni nel capoluogo doveva prendere un autobus,ma per prendere
l'autobus veniva riaccompagnata da un contadino che tirava l'asino su cui mia madre era seduta..... E non vado oltre.Diciamo che era roba da maestrina della penna rossa del libro Cuore.Già per me cinquantenne era difficile capire questa realtà,immagino che per i più giovani sia incomprensibile.So solo che mia madre si prese dall'età di 20 anni una forma reumatoide alle mani per il freddo preso.
Lei non si è mai definita una missionaria,nè ha mai parlato di scuola come missione.
Ma nei fatti come definireste l'aver lavorato in queste condizioni ?
E dopo 44 anni di insegnamento ricevi una medaglia d'oro e un attestato di benemerenza.
Devo,però dire,a onor del merito,che quando è venuta a mancare ha avuto una marea di attestazioni di stima ed affetto,non solo da parte di colleghi o
altre persone,ma soprattutto da parte dei suoi numerosissimi ex allievi un po'di tutte le età. E' tanto triste ma è così .
Eleonora

Eleonora, se posso, dove hai fatto il concorso? Io proprio in Abruzzo.

La storia della tua mamma è toccante :,-)

Anch'io l'ho fatto in Abruzzo,all'Aquila come te.Il mio giorno era il 15 febbraio scorso.
Eleonora

..

cleb ha scritto:

boston ha scritto:

paniscus ha scritto:

ablasor72 ha scritto:

paniscus ha scritto:
Se avessi voluto fare la missionaria, sarei entrata in un ordine religioso o in un'associazione umanitaria, non nella scuola di stato

Io ho usato la parola missione in senso lato. il senso che volevo dare era quello k la professione docente al di là dell' impegno professionale ha in mano il futuro della generazione k verrà , dunque x svolgere il nostro compito educativo deve essere una vocazione

No, insisto e ribadisco, non sono assolutamente d'accordo: la VOCAZIONE non c'entra proprio niente.

Inoltre, non c'entra molto con l'argomento principale, ma mi meraviglio che una persona che attribuisce tanto valore solenne alla vocazione educativa, e che sta discutendo in maniera civile in un forum di adulti dal livello culturale medio piuttosto alto, si compiaccia di esprimersi come un quindicenne che cominica solo per sms.

Lisa

Concordo con Lisa totalmente, completamente. Io agli insegnanti che parlano di 'missione' toglierei per principio lo stipendio. Vuoi fare il missionario nella scuola? Fallo gratis, fai il missionario fino in fondo. Rinuncia alla vile pecunia, datti al volontariato, se è ciò che vuoi. Finchè ci sono insegnanti che parlano di missione difficilmente questa professione sarà presa sul serio da chi ne sta fuori. Si continuerà a perpetuare l'idea che l'insegnanante fa un lavoro part time neppure così mal pagato, lavora mezza giornata, sta due mesi in vacanza, ha il posto fisso, e si lamenta pure? (opinione corrente del 99,99% della popolazione). Ah beh, ma lo fa per missione, allora siamo a posto. Poveri noi. Io insegno in un carcere di alta sicurezza, vogliamo parlare di missione? Ma proprio per niente, non è una missione la mia, me ne guardo bene. Ho preso l'incarico in un carcere, so che mi relaziono con studenti particolarissimi, ho gli strumenti per farlo, ho il carattere per farlo, ho le capacità per farlo. E lo faccio. E' il mio lavoro, l'ho scelto, lo faccio. Si può parlare di propensione, di passione, di competenze, ma il termine 'missione', 'vocazione' andrebbe bandita da chi fa il nostro mestiere.

Condivido pienamente.

Salve a tutti,
ritorno sul forum dopo qualche giorno di assenza e mi accorgo che la mia affermazione sulla "missione" ha suscitato più di qualche reazione.
Beh...dopo aver letto questi post sull'argomento ammetto (solo gli stupidi non cambiano mai idea) di aver usato questa parola in modo un pò superficiale, effettivamente mi sento di ringraziare chi, con toni adeguati ad un confronto pacifico, mi ha fatto riflettere.
Col senno di poi penso che la parola abbia un significato ben più profondo e poco pertinente con l'attività di insegnamento, anche se, da alcune testimonianze (vedi madre di Eleonora!) mi rendo conto che qualche anno fa questo mestiere poteva anche essere considerato tale.
La definizione di "missione" forse voleva esprimere la passione e la dedizione per un lavoro in cui da 13 anni credo fermamente e che ho visto svolgere tante volte in modo poco professionale oppure con una "freddezza" e un "distacco" che non è pensabile avere con bambini dai 6 ai 10 anni.
Comunque, tanto per sdrammatizzare spero di essere riabilitata come insegnante e soprattutto spero che non mi tolgano lo stipendio!!!!

Io ho notato che in questo concorso continuiamo soltanto a farci guerra tra poveri, sembra che tutti facciano pposta per metterci l uno contro l altro ;
qui a mio parere gli unici che ci hanno guadagnato sono le case editrici( hanno fatto il loro lavoro giustamente ) , le associazione che dicono di tutelare gli interessi dei docenti.... ma noi che lottiamo per un posto non dovremmo continuare a discutere e fare ricorsi su ricorsi, guardarci in cagnesco e farci il sangue amaro perche' uno ha copiato o per leggi che non dicono etc, penso che ci sia una giustizia divina e prima o poi gli onesti saranno ripagati... ( o almeno spero )

Se scuola = missione
Allora scuola = frustrazione

Per me insegnare = professione come le altre

ps: essere professionali non significa necessariamente non amare il proprio lavoro, non aver seguito una vocazione, ecc... ma solo non improvvisare e non pensare di poter salvare il mondo
ps2: nessuno si senta offeso!

Io invece la vedo esattamente al contrario...
Fuori da quei cancelli ed in ogni aula eran racchiuse tante speranze e tanti sogni.

solo un piccolo appunto personale e senza voler difendere nessuno , professionalita' non significa non aver cuore o non esser capace di trasmettere passione in cio che si fa e soprattutto da non confondere con menefreghismo , la peggior pecca di un insegnante secondo me, che ultimamamente dilaga ovunque !

raffybb ha scritto:solo un piccolo appunto personale e senza voler difendere nessuno , professionalita' non significa non aver cuore o non esser capace di trasmettere passione in cio che si fa e soprattutto da non confondere con menefreghismo , la peggior pecca di un insegnante secondo me, che ultimamamente dilaga ovunque !

D'accordisssssssimo con te, ma non aggiungo altro.
Non vorrei provocare l'ira furiosa di persone che su un'altro topic che ho aperto mi hanno insultata in malo modo dicendomi che devo vergognarmi , che sono una pecora e che sono indegna di fare l'insegnante per quello che avevo scritto!!!

marlena.fred ha scritto:

raffybb ha scritto:solo un piccolo appunto personale e senza voler difendere nessuno , professionalita' non significa non aver cuore o non esser capace di trasmettere passione in cio che si fa e soprattutto da non confondere con menefreghismo , la peggior pecca di un insegnante secondo me, che ultimamamente dilaga ovunque !

D'accordisssssssimo con te, ma non aggiungo altro.
Non vorrei provocare l'ira furiosa di persone che su un'altro topic che ho aperto mi hanno insultata in malo modo dicendomi che devo vergognarmi , che sono una pecora e che sono indegna di fare l'insegnante per quello che avevo scritto!!!

se posso darti un consiglio: a volte è meglio ignorarle tali persone! non sanno cosa sia il civile confronto e l'unico modo per farsi sentire è proprio quello di denigrare

marlena.fred ha scritto:

raffybb ha scritto:solo un piccolo appunto personale e senza voler difendere nessuno , professionalita' non significa non aver cuore o non esser capace di trasmettere passione in cio che si fa e soprattutto da non confondere con menefreghismo , la peggior pecca di un insegnante secondo me, che ultimamamente dilaga ovunque !

D'accordisssssssimo con te, ma non aggiungo altro.
Non vorrei provocare l'ira furiosa di persone che su un'altro topic che ho aperto mi hanno insultata in malo modo dicendomi che devo vergognarmi , che sono una pecora e che sono indegna di fare l'insegnante per quello che avevo scritto!!!

non ti preoccupar di loro ma guarda e passa .... ;-)

brava ablasor76 ;-)

ahhahah ti ho dato anni in meno scusa :-)

grazie , :-)))) qst sbaglio mi piace;-)

Per fortuna ci ha pensato lalla a chiudere!!!!!

in qst casi è necessario

stefi2010 ... ...il lavoro reale nelle scuole è pieno di insidie e mortificazioni...

Quanto è vera questa affermazione! Purtroppo (a mio modestissimo parere) sui libri e manuali vari la realtà scolastica non è raccontata.
Tante belle teorie sulla scuola che "deve", la scuola ha "il compito di" ecc.
ma nella realtà...quante contaddizioni! Figuratevi che dove sto insegnando attualmente ho trovato in OGNI classe una BACCHETTA più o meno lunga e spessa sotto la cattedra. Ed io che utilizzo varie strategie per chiedere silenzio e/o attenzione, vengo derisa dalle colleghe.

Stefi2010 ha ragione non solo su questo,come tu,Valebru,hai ragione sulle
contraddizioni.Nel mio caso,discipline artistiche, tocca preparasi su laboratori virtuali di una scuola virtuale.Tutte le persone che insegnano queste discipline,che ho sentito sino ad ora,e sono diverse,mi hanno detto
che il digitale non esiste proprio e che,per laboratorio intendesi un'aula spesso dotata solo di una comune lavagna,non la famosissima LIM !!!!!
E per la prova di laboratorio,tra le possibili tecniche,vi è anche quella digitale!!! Che dire,forse questi laboratori ci saranno fra 30 anni,ma non certo oggi.Per non parlare poi dell'alunno virtuale :alla fine della 3° media,
pardon scuola secondaria di 1° grado,per Arte e Immagine dovrebbero uscire dei mini-Michelangeli o Leonardi !!!!

Laboratori? Lim? Per carità, ci sono pure, a volte superattrezzati. In questa scuola c'è anche un programma dove si può fare lezione pubblica, con la possibilità di seguire individualmente l'alunno e addirittura preparare test di verifica tipo quelli sostenuti alla prova preselettiva. Lim a iosa... ma sono lì, appese in bella mostra. Nessun progetto per poter poterli utilizzare. Eh sì che ci sono una marea di compresenze ma... vengono utilizzate TUTTI I GIORNI solo per sostituire gli assenti... altrochè intercultura, digitale, cooperative learning....

marlena.fred ha scritto:

raffybb ha scritto:solo un piccolo appunto personale e senza voler difendere nessuno , professionalita' non significa non aver cuore o non esser capace di trasmettere passione in cio che si fa e soprattutto da non confondere con menefreghismo , la peggior pecca di un insegnante secondo me, che ultimamamente dilaga ovunque !

D'accordisssssssimo con te, ma non aggiungo altro.
Non vorrei provocare l'ira furiosa di persone che su un'altro topic che ho aperto mi hanno insultata in malo modo dicendomi che devo vergognarmi , che sono una pecora e che sono indegna di fare l'insegnante per quello che avevo scritto!!!

Marlena non ho letto! Mi sono persa cotanta delicatezza e gentilezza.. Cioè diamoci una calmata davvero, ma dove siamo arrivati??? Non ti curar di loro.....sono persone che scaricano le loro frustrazioni sugli altri.

AntoD. ha scritto:

marlena.fred ha scritto:

raffybb ha scritto:solo un piccolo appunto personale e senza voler difendere nessuno , professionalita' non significa non aver cuore o non esser capace di trasmettere passione in cio che si fa e soprattutto da non confondere con menefreghismo , la peggior pecca di un insegnante secondo me, che ultimamamente dilaga ovunque !

D'accordisssssssimo con te, ma non aggiungo altro.
Non vorrei provocare l'ira furiosa di persone che su un'altro topic che ho aperto mi hanno insultata in malo modo dicendomi che devo vergognarmi , che sono una pecora e che sono indegna di fare l'insegnante per quello che avevo scritto!!!

Marlena non ho letto! Mi sono persa cotanta delicatezza e gentilezza.. Cioè diamoci una calmata davvero, ma dove siamo arrivati??? Non ti curar di loro.....sono persone che scaricano le loro frustrazioni sugli altri.

Sono sicuro che ti sbagli, avranno usato il termine "capra", pecora significa paurosa; inappropriato per chi esprime queste opinioni.
Capra invece significa ignorante, termine molto gettonato da chi si ritiene un buon insegnante.
Comunque marlena.fred, non vorrai rinunciare ad esprimere le tue opinioni per assecondare chi tra le proprie non ne ha di civili ?

A dir la verità ci avevo pensato perchè dopo quella risposta poco civile ho provato a replicare con toni piuttosto sommessi ma ho ottenuto solo insulti quindi ho abbandonato il topic perchè non condividevo quel modo di esprimersi. Poi come hai detto giustamente tu, ho espresso solo un'opinione (condivisibile o meno per carità!) non mi sono sentita in colpa più di tanto e siccome questo forum,o meglio chi partecipa a questo forum in questo periodo mi ha dato tanto dal punto di vista emozionale ho deciso di non farmi sopraffare!!!!
Anche se i termini sono stati pesanti:
....
Che cosa pretendi di insegnare ai bambini se la tua etica cambia a seconda del fatto che ti convenga o no?

Dovresti vergognarti.....

...Non se ne puó più, facciamo le persone serie!...

...E TRISTE DOVER VEDERE UNA BANDA DI CAPRE CHE SI AGGREGANO ALL'AZZACCAGARBUGLI DI TURNO CHE STUDIA A TAVOLI UN MOSO PER FAR SOLDI, contando sulla mancanza di correttezza e eprsonalità di un branco di pecore che hanno anche la presunzione di voler insegnare qualcosa a qualcuno.....

...SIETE UN PESSIMO ESEMPIO MORALE E CIVILE, OLTRE CHE DELEL IGNORANTONE DICHIARATE. Hai ragione, chiedo scusa alle pecore, le ho offese paragonandole a certe categorie di persone. L'ITALIA FA SCHIFO, PERHCè C' GENTE CHE VUOLE ARRIVARE ALL'OBIETTIVO CON QUESTI SOTTERFUGI, senza avere le competenze richieste. Insegnare è una missione,.....

Per carità l'argomento era SCOTTANTE ,ma nulla a che vedere con gli insulti,si può esprimere la propria opinione anche senza esprimersi in questo modo!