1°quesito scuola dell'infanzia

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti/e! A parer mio il 1° quesito è stato sottovalutato,non era per niente semplice e mi piacerebbe sapere come lo avete sviluppato. Io ho incentrato la prima parte sul concetto di rappresentazione simbolica, (dare il nome ad un oggetto),citando anche lo stadio pre operatorio di piaget e la seconda sullo sviluppo della socializzazione, dell'empatia e sull'obiettivo di de-egocentrizzare il bambino attraverso il rapporto con gli altri...
Nella mia classe le altre ragazze hanno parlato del campo di esperienze riguardanti le parole e del concetto di pre scrittura. Voi che ne pensate?
Grazie a chi mi vorrà rispondere

matira ha scritto:io ammetto candidamente che non conoscevo né Emilia Ferreiro né Ana Teberosky (nessuno dei miei manuali le ha mai citate! e ne avevo ben 4!). Adesso mi sono documentata un pochino visto che tutti ne parlavano in merito al famoso primo quesito, considerando la domanda un chiaro riferimento alle due ricercatrici. Io credo che il quesito chiedesse ben altro, ovvero "quale dovrebbe essere lo scopo dell'insegnante", per cui secondo me ha fatto bene a citare Ferreiro e Teberosky chi conosceva le due autrici, ma ha sbagliato chi ha esclusivamente basato la risposta sul loro lavoro, che poteva servire per l'appunto come riferimento, punto di partenza. Questo il mio parere in merito alla questione.

Idem per me! Non conoscevo questa tecnica...eppure ho studiato su 3 testi,sicuramente come dici tu, poteva esser fatto un riferimento, ma impostare la risposta solo su questo, a mio parere non era esaustivo...

a me invece è venuta subito in mente Uta firth ma non l'ho citata, la scrittura come fase logografica..in pratica il bambino la percepisce come un disegno e lo scopo dell'insegnante è quello di far esprimere i bambini anche poi in una sorta di brain storming x far uscire le loro caratteristiche in vista del prosieguo delle attività..che ne pensate??

letylety ha scritto:a me invece è venuta subito in mente Uta firth ma non l'ho citata, la scrittura come fase logografica..in pratica il bambino la percepisce come un disegno e lo scopo dell'insegnante è quello di far esprimere i bambini anche poi in una sorta di brain storming x far uscire le loro caratteristiche in vista del prosieguo delle attività..che ne pensate??

che non dobbiamo mai dimenticare che si trattava di bambini di 4 anni. Per me, come ho detto prima, andava bene fare riferimenti ad autori vari (se centravano naturalmente), ma bisognava poi prestare attenzione al quesito finale, ovvero quale dovrebbe essere lo scopo dell'insegnante.

la fase logografica è infatti della scuola dell'infanzia...lo scopo dell'insegnante l'ho scritto ma certo in 22 righe..cmq ci voleva un minimo di introduzione..non so..più che altro volevo sapere se qualcuno aveva pensato a uta firth

letylety ha scritto:la fase logografica è infatti della scuola dell'infanzia...lo scopo dell'insegnante l'ho scritto ma certo in 22 righe..cmq ci voleva un minimo di introduzione..non so..più che altro volevo sapere se qualcuno aveva pensato a uta firth

io non ho pensato a nessuno ero talmente nel pallone che non ricordo manco cosa ho scritto! Se hai citato Uta Frith e poi sviluppato il quesito hai fatto bene.

matira ha scritto:

letylety ha scritto:la fase logografica è infatti della scuola dell'infanzia...lo scopo dell'insegnante l'ho scritto ma certo in 22 righe..cmq ci voleva un minimo di introduzione..non so..più che altro volevo sapere se qualcuno aveva pensato a uta firth

io non ho pensato a nessuno ero talmente nel pallone che non ricordo manco cosa ho scritto! Se hai citato Uta Frith e poi sviluppato il quesito hai fatto bene.

ah ah pure io sai ma siccome ho le mie risposte in brutta qui sotto mano ogni tanto le guardo am mi deprimo un bel po'..sarebbe meglio buttarle..

letylety ha scritto:

matira ha scritto:

letylety ha scritto:la fase logografica è infatti della scuola dell'infanzia...lo scopo dell'insegnante l'ho scritto ma certo in 22 righe..cmq ci voleva un minimo di introduzione..non so..più che altro volevo sapere se qualcuno aveva pensato a uta firth

io non ho pensato a nessuno ero talmente nel pallone che non ricordo manco cosa ho scritto! Se hai citato Uta Frith e poi sviluppato il quesito hai fatto bene.

ah ah pure io sai ma siccome ho le mie risposte in brutta qui sotto mano ogni tanto le guardo am mi deprimo un bel po'..sarebbe meglio buttarle..

io le mie brutte copie le ho subito strappate al termine delle prove, proprio per evitare di rimuginare per giorni e mesi su quello che avevo scritto, che avrei potuto scrivere e che avrei dovuto scrivere! Che poi... avevo letto da qualche parte che le brutte copie dovevano rimanere dentro le aule e che i commissari avrebbero dovuto provvedere a disfarsene, dato che avendo a casa la brutta copia i famigerati raccomandati possono agevolare il riconoscimento del loro compito ai commissari corrotti. Ovviamente questa riflessione non si riferisce a te! Perché anche da noi ci hanno fatto portare le brutte copie a casa.

hai fatto bene ma ormai non ci riesco anche se non le ho rilette tutte..cerco di evitare..ma ogni tanto mi ci scappa l'occhio;-))...comunque nessuno sa come giudicheranno per cui essendo risposte aperte può andar bene tutto e niente..

io ho iniziato così:
la programmazione del lavoro di un insegnante si esprime in due direzioni: risposta ai bisogni di ogni bambino e organizzazione del proprio lavoro. l'attività di rappresentazione di oggetti dovrà essere realizzata con riferimento ai diversi campi di esperienza. "conoscenza del mondo" come rappresentazione della propria idea su ciò che li circonda (ogni bambino è chiamato a rappresentare il determinato oggetto sulla base delle sue conoscenze pregresse e di ciò che esso rappresenta per lui); "immagini e suoni", campo di esperienza attraverso il quale il bambino impara ad esprimersi secondo le modalità gli sono più congeniali (vi sarà il bambino che deciderà di disegnare l'oggetto; il bambino che preferirà imitarne forma od uso); "il sé e gli altri", momento in cui i bambini in circe-time potranno confrontare le proprie rappresentazioni imparando ad esprimere le proprie opinioni e ad ascoltare quelle altrui...ho scritto altre cose, ma non le ricordo! Voi cosa ne pensate? Io penso sia fatta malissimo, non era affatto ciò che avrei voluto scrivere; mi ci sono buttata di getto ed ora temo di aver proprio cannato! Qualcuno mi vuole dare un suo sincero parere?

mi pare tu abbia scritto cose giustissime...ma forse non è stato centrato il quesito che chedeva lo scopo cioè il fine dell'insegnante nel proporre l'attività della scrittura...a proposito di questo con l'aver messo tra le virgole "come sanno fare loro" si voleva fare riferimento proprio alla scrittura spontanea che viene indicata anche con questa espressione..... per cui credo, per il mio umilissimo punto di vista,che chi ha parlato di approccio spontaneo alla scrittura per favorirne l'interiorizzazione, abbia centrato il quesito.

Si anche secondo me! anche se nella pratica di tutti i giorni io non credo molto nella fattibilità del pregrafismo e della prescritta a 4 anni...per questo di acchito non ho dato importanza a questo aspetto che con il distacco di poi penso sarebbe stato assolutamente pertinente!

Io non ho citato nessuno studioso, ma ho scritto che i bambini di 4 anni rappresentano gli oggetti a livello iconico, non conoscendo ancora l'uso della scrittura. Ho parlato principalmente del ruolo dell'insegnante come mediatrice dell'attività, come richiesto dalla traccia. Non era una traccia sulle fasi dello sviluppo del linguaggio/pregrafismo/grafismo ecc. Chiedeva quale deve essere il ruolo dell'insegnante. Ho scritto che deve stimolare il dialogo e il confronto tra bambini, predisporre l'ambiente di apprendimento(curricolo implicito), stimolare la curiosità e la partecipazione alle attività.

io credo che ognuno di noi abbia scritto cose che potrebbero essere ritenute giuste. Non sappiamo in realtà quali fossero le reali intenzioni di chi ha formulato i quesiti. Ancora una volta, tutto sarà nelle mani dei commissari. E se gli usr utilizzeranno la griglia di valutazione pubblicata dalla Puglia sarà davvero dura anche solo raggiungere un misero 7 per ogni quesito.

Io ho scritto che un bambino di 4 anni è già consapevole del fatto che esista un codice scritto anche se è semplice imitazione del gesto dello scrivere, infatti nei loro elaborati non vi è netta distinzione tra disegno e scrittura.
Mi sembra di aver fatto riferimento alla fase delle pseudolettere e della scrittura preconvenzionale.
Ma la domanda chiedeva esplicitamente lo scopo di tale attività...e qui sono stata molto vaga e sfuggente: scopo dell'attività è quello di capire come i bambini pensano ed interpretano il codice scritto, come sanno interloquire tra loro sugli oggetti e sul modo di rappresentali, valutarne le capacità linguistiche e relazionali.
Non ricordo altro...ma più o meno l'ho impostata in questo modo.

a dire il vero la domanda era "lo scopo dell'insegnante nella conduzione dell'attività", penso sia diverso da "lo scopo dell'attività"....

poldo ha scritto:a dire il vero la domanda era "lo scopo dell'insegnante nella conduzione dell'attività", penso sia diverso da "lo scopo dell'attività"....

Certo è vero...insomma detta in parole povere "per quale scopo l'insegnante ha deciso di predisporre questa attività"?
A questo bisognava rispondere per centrare l'argomento...tutte le altre sono nostre libere interpretazioni e contano poco.

comunque sia la la trovo davvero molto ambigua!!!! anche il metodo Ferrero-T. citato da qualcuno; io l'ho letto prima dell'esame ma faceva riferimento alla pre-scrittura che si può avviare a partire dai 5-6 anni, non prima! Tornata da bologna, ho chiesto a mia figlia di 4 anni di dirmi cosa farebbe se gli chiedessi di scrivere "come sa fare lei" il nome di un oggetto, lei con estrema naturalezza mi ha risposta "mamma, io farei uno scarabocchio"...secondo me avrei dovuto pensare più a lei in quel momento! non a Ferrero e compagnia bella, non ai campi di esperienza, ma al perché avrei potuto chiedere ai mia figlia di scrivermi su di un foglio il nome di un oggetto...lì c'era la risposta. Non gli chiederei di farlo, non dò importanza alla scrittura prima della scuola, dò importanza semmai alle abilità grafiche, intese come capacità di impugnare una matita, di tracciare dei segni, di abituarla a tracciare dei segni, e poi magari mi soffermerei a farle vedere che anche gli altri bambini sanno scrivere esattamente come lei, cosa che lei per altro ben sa. Mi soffermerei sul fatto che a 4 anni non si sa scrivere e non c'è nessun bisogno di imparare a farlo. L'unico bisogno come ho già detto potrebbe essere quello di insegnarle a tenere in mano una penna e a tracciare delle linee. Lo scopo? Farla sentire uguale e allo stesso tempo diversa dagli altri; ci si esprime con gli stessi strumenti ma con le abilità che si hanno a disposizione...forse non avrei fatto grandi citazioni, ma non avrebbero potuto dirmi che stavo sbagliando...ora invece possono farlo.

pikkia ha scritto:

poldo ha scritto:a dire il vero la domanda era "lo scopo dell'insegnante nella conduzione dell'attività", penso sia diverso da "lo scopo dell'attività"....

Certo è vero...insomma detta in parole povere "per quale scopo l'insegnante ha deciso di predisporre questa attività"?
A questo bisognava rispondere per centrare l'argomento...tutte le altre sono nostre libere interpretazioni e contano poco.

Io ho scritto il ruolo dell'insegnante nella predisposizione delle attività poi ho parlato brevemente dei sistemi simbolico-culturali. Concordo sul fatto che tutto dipenderà da come verremo valutati. Le griglie che ho visto mi hanno spaventato...riferimenti a normative internazionali (o qualcosa del genere) anche per l'infanzia. Io non ho citato nessuna convenzione internazionale, non mi sembrava fosse pertinente.

Lola2011, dove le hai trovate queste griglie? me le puoi postare?

Ma secondo voi non aver centrato in pieno la domanda equivale a punti 0? Cioè tutti quelli che non han parlato di pregrafismo e prescritta nella prima domanda prenderanno 0 punti?

Io ho proprio parlato di scrittura spontanea...quindi dite che non ho fatto una cavolata?

lola2011 ha scritto: Io non ho citato nessuna convenzione internazionale, non mi sembrava fosse pertinente.

Anche secondo me non avrebbe avuto alcun senso...come del resto la domanda non chiedeva di illustrare una teoria in particolare, potevi al limite accennarla, ma il quesito chiedeva altro.
Rileggendole (infinite volte e con calma!) mi sono resa conto che la domante erano molto specifiche e anche chi le correggerà non potrà interpretare arbitrariamente le risposte.

Si anche secondo me non è prevista soggettività nella correzione! Le domande erano specifiche e la prima chiedeva proprio di parlare dello scarabocchio e della pre-scrittura e del perché iniziarla proprio a 4 anni; con quale scopo? Di certo non si sa nulla e forse però anche le mie sono solo supposizioni e un po' troppo pessimiste; secondo me se hai scritto bene, se non ti sei staccata troppo dal fulcro della domanda ma ti sei limitata a girarci attorno, qualche minimo punto te lo danno; non può essere proprio come se non avessi scritto niente; non trovate?

Cigu77 ha scritto:Lola2011, dove le hai trovate queste griglie? me le puoi postare?

Le ho trovate in homepage di Orizzontescuola, sono quelle fornite dalla regione Umbria. Ma la cosa che mi sembra + strana è che sono diverse da regione a regione!!! Io avevo capito che le griglie erano nazionali ma potevano essere integrate... Boh è tutto un mistero.

lola2011 ha scritto:

Cigu77 ha scritto:Lola2011, dove le hai trovate queste griglie? me le puoi postare?

Le ho trovate in homepage di Orizzontescuola, sono quelle fornite dalla regione Umbria. Ma la cosa che mi sembra + strana è che sono diverse da regione a regione!!! Io avevo capito che le griglie erano nazionali ma potevano essere integrate... Boh è tutto un mistero.

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poi c'è un altro articolo di oggi che parla dell'incongruenza della griglia...