preparazione prova orale infanzia

Promemoria primo messaggio :

nanà1980 ha scritto:

chiara.damati ha scritto:ragazze ho bisogno di una mano, mi sto impelagando tra orientamenti 91 e indicazioni nn riesco ad uscire fuori. mi servirebbe qualcosa di schematico qualcuna può darmi una mano?

cosa intendi per orientamenti 91?

stanno chiedendo sempre differenze tra orientamenti del 91 e indicazioni solo che trovo solo indicazioni 2007 in giro, la data sta arrivando e io nn so più cosa fare prima

rosaria802 ha scritto:ragazze io sono in travaglio......molto confusa....ma devo iniziare a buttare giu' qualcosa....mi sto orientando in linea generale su come mantenere viva curiosità acolto, attenzione contestualizzati in un percordo didattico( di cui ancora non ho idea). Sarò fuori traccia.....ma solo cosi' posso sperare di fare un'esposizione almeno presentabile. Quando sarò alle spinte da parto vi faccio sapere

Rosaria, usa le favole! Ti copio uno spunto trovato su un sito web:

LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALL'ASCOLTO

Il laboratorio, viene svolto alla scuola dell’infanzia da gennaio a fine anno e si propone di:
educare all’ascolto
migliorare la capacità di attenzione dei bambini
conservare il patrimonio culturale della tradizione delle favole più famose.

Le favole aiutano a crescere, nelle favole c’è tutta la saggezza della vita con le sue gioie, i suoi dolori, le tipologie umane, i comportamenti rispetto alle varie situazioni.

Nelle favole emergono le nostre ansie e le nostre paure, i dubbi e le certezze, e soprattutto riescono a smuovere emozioni e sentimenti più che mai indispensabili nella vita di oggi in cui sembrano essere più lontani e più ignorati.

Aiutare i bambini ad ascoltare i racconti e le favole, sempre attuali, educarli a conservare un patrimonio fantastico, ricco di personaggi, situazioni, luoghi che costituiscono da sempre una fonte inestinguibile di energia vitale, di buoni sentimenti, di carica positiva nell’affrontare il cammino della crescita.

Questo è l’obiettivo principale del laboratorio proposto. L’ascolto è il presupposto dell’apprendimento: ascoltare la musica, ascoltare le parole di chi ti sta accanto; ascoltare aiuta a pensare, a riflettere; sviluppa il senso critico e l’autonomia delle proprie idee, la capacità di stare con gli altri.

E si incomincia …… dalle favole!

rosy79 ha scritto:

alida79 ha scritto:rosaria, cinzie e rosi per quale regione concorrete?

CONCORRO PER LA CAMPANIA!
ORA PROVO A SCIVERE DOPO AVER VISIONATO TUTTI I FILE CHE MI AVETE INVIATO..SE AVETE ALTRO INVIATE..GRAZIE

Rosy se riesci sarebbe carino aggiungere una pagina nella presentazione con gli alimenti della colazione in inglese, con i bambini che scelgono gli alimenti li ritagliano e li incollano IN THE TABLE...

Campaniaa...alida sto facendo una cosa del genere sul corpo umano..brevemente i bambini in aula troveranno una lettera scritta dal sig. Corpo umano..dove spiega come è fatto (ho due occhi, due orecchie una bocca...due mani)....ma che ha perso tutti i suoi pezzi...e che la fatina biricchina li ha messi in una due scatole proprio dove sono loro..... Poi brainstorming dove l'insegnante stimola i bambini e chiede quali sono le mani? Dove sono gli occhi?? ecc....quindi discussione di gruppo e ..l'insegnante farà finta di sbagliare i nomi e verrà corretta dai bambini..quindi assunzione di responsbailità, gratificazione ecc....Poi caccia al tesoro..divis in due gruppi i bimbi aprono le scatole dove ci sono le mani, gli occhi , la bocca..ecc... che dovranno essere posizionati su dei cartelloni con sagoma di copro umano: quindi mantenimento dell'attenzione nella precisione del compito, lavoro in gruppo per aiutarsi a ricomporre la sagoma ecc.....e poi non ho ancora deciso il proseguio...

daniela_buono ha scritto:

rosaria802 ha scritto:ragazze io sono in travaglio......molto confusa....ma devo iniziare a buttare giu' qualcosa....mi sto orientando in linea generale su come mantenere viva curiosità acolto, attenzione contestualizzati in un percordo didattico( di cui ancora non ho idea). Sarò fuori traccia.....ma solo cosi' posso sperare di fare un'esposizione almeno presentabile. Quando sarò alle spinte da parto vi faccio sapere

Rosaria, usa le favole! Ti copio uno spunto trovato su un sito web:

LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALL'ASCOLTO

Il laboratorio, viene svolto alla scuola dell’infanzia da gennaio a fine anno e si propone di:
educare all’ascolto
migliorare la capacità di attenzione dei bambini
conservare il patrimonio culturale della tradizione delle favole più famose.

Le favole aiutano a crescere, nelle favole c’è tutta la saggezza della vita con le sue gioie, i suoi dolori, le tipologie umane, i comportamenti rispetto alle varie situazioni.

Nelle favole emergono le nostre ansie e le nostre paure, i dubbi e le certezze, e soprattutto riescono a smuovere emozioni e sentimenti più che mai indispensabili nella vita di oggi in cui sembrano essere più lontani e più ignorati.

Aiutare i bambini ad ascoltare i racconti e le favole, sempre attuali, educarli a conservare un patrimonio fantastico, ricco di personaggi, situazioni, luoghi che costituiscono da sempre una fonte inestinguibile di energia vitale, di buoni sentimenti, di carica positiva nell’affrontare il cammino della crescita.

Questo è l’obiettivo principale del laboratorio proposto. L’ascolto è il presupposto dell’apprendimento: ascoltare la musica, ascoltare le parole di chi ti sta accanto; ascoltare aiuta a pensare, a riflettere; sviluppa il senso critico e l’autonomia delle proprie idee, la capacità di stare con gli altri.

E si incomincia …… dalle favole!

bellissimo!!! mi sembra un ottimo spunto

non mi convince l'utilizzo delle 2 scatole; si verrebbe  a creare confusione poichè i bambini "farebbero a botte" a decidere in quale scatola cercare! io userei un unico contenitore

rOSARIA, ecco altri 2 spunti:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (pag. 11)

e questi sono consigli pratici per educare all'ascolto e migliorare i tempi d'attenzione:

Educare all'ascolto e all'attenzione i bimbi della scuola dell'infanzia:

- Evitare di rispondere immediatamente alle richieste dei piccoli, ma insegnare loro, invece, ad aspettare, a tollerare l’attesa; se non si è in grado di aspettare, non si riesce a mantenere l’attenzione focalizzata su qualcosa;
- Proporre ai bimbi un giocattolo alla volta e quando il bambino si stufa, evitare di dargliene subito un altro in alternativa, ma lasciargli il primo in modo da permettergli di sperimentarne tutti gli usi possibili. Fare in modo, in sostanza, che sia lui stesso a scoprire o inventare altri utilizzi del medesimo giocattolo. Una stanza piena di giocattoli porta il piccolo a passare in continuazione da un tipo di stimolo all’altro, senza esplorare a fondo le cose della realtà che lo circonda. Meglio far ruotare i giochi del bambino, metterne via alcuni e tirarli fuori solo quando si sono messi via altri con cui giocava fino a poco prima;
- Favorire le attività a forte connotazione ritmica, come la musica, la danza (anche fatta solo per gioco), o il camminare in fila segnando il passo. Il fattore “ritmo” conferisce regolarità all’organizzazione mentale.

- Incoraggiare all’apprendimento di filastriocche a memoria; per imparare a memoria occorre focalizzare l’attenzione;
- Favorire giochi che insegnano l’attesa, l’immobilità, la concentrazione
- Trovare il modo di farsi spiegare le cose (non semplicemente ripetere) che sono state insegnate, quasi invertendo i ruoli (il modo migliore per imparare qualcosa è insegnarla), o chiedere ai bambini di insegnare o ripetere gli argomenti ai fratellini più piccoli o ai nonni.

Consigli generali, validi per tutti i bambini
Fare in modo che i bambini trascorrano del tempo con i nonni, perché le persone anziane hanno ritmi più lenti, in genere non sono ossessionate dalla frenesia di dover stare dietro a mille impegni;

- Avviare allo studio di uno strumento musicale o al canto corale, che permettono di acquisire una “disciplina del tempo” e affinano l’orologio interno che regola tutte le funzioni psichiche, compresa l’attenzione;
- Chiedere ai bambini di raccontare quello che è successo, quello che hanno fatto, le cose che hanno visto a scuola. Raccontare è un modo per imparare a mantenere l’attenzione su un filo logico;
Incoraggiare alle arti figurative, al disegno, all’uso dei colori, alla composizione di mosaici con tessere di carta o chicchi di riso, all’uso del collage;
- Se si vuole tener desta l’attenzione occorre puntare sulle storie e sulle narrazioni; qualsiasi materia esposta in forma narrativa viene ascoltata e ricordata meglio;
- Prevedere pause durante le lezioni o lo studio ogni 45 minuti; insistere quando i bambini sono stanchi è controproducente;
- In aula, ricordarsi di collegare il più spesso possibile ciò di cui si parla, a situazioni che riguardano o interessano direttamente l’età degli scolari; l’attenzione dei bambini si accende quando si parla del loro mondo, di un loro coetaneo, di un coetaneo che loro conoscono, di loro stessi;
- Gli insegnanti che puntano molto sulla relazione, prima che sul contenuto di ciò che insegnano, guadagnano in efficacia e in efficienza. L’umorismo è un ottimo sistema per tenere alta l’attenzione;
- Evitare gli ordini in negativo come “non distraetevi”, “non dormite”, “non dovete pensare alla partita”, perché spesso ottengono l’effetto opposto.

rOSARIA, ecco altri 2 spunti:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (pag. 11)

e questi sono consigli pratici per educare all'ascolto e migliorare i tempi d'attenzione:

Educare all'ascolto e all'attenzione i bimbi della scuola dell'infanzia:

- Evitare di rispondere immediatamente alle richieste dei piccoli, ma insegnare loro, invece, ad aspettare, a tollerare l’attesa; se non si è in grado di aspettare, non si riesce a mantenere l’attenzione focalizzata su qualcosa;
- Proporre ai bimbi un giocattolo alla volta e quando il bambino si stufa, evitare di dargliene subito un altro in alternativa, ma lasciargli il primo in modo da permettergli di sperimentarne tutti gli usi possibili. Fare in modo, in sostanza, che sia lui stesso a scoprire o inventare altri utilizzi del medesimo giocattolo. Una stanza piena di giocattoli porta il piccolo a passare in continuazione da un tipo di stimolo all’altro, senza esplorare a fondo le cose della realtà che lo circonda. Meglio far ruotare i giochi del bambino, metterne via alcuni e tirarli fuori solo quando si sono messi via altri con cui giocava fino a poco prima;
- Favorire le attività a forte connotazione ritmica, come la musica, la danza (anche fatta solo per gioco), o il camminare in fila segnando il passo. Il fattore “ritmo” conferisce regolarità all’organizzazione mentale.

- Incoraggiare all’apprendimento di filastriocche a memoria; per imparare a memoria occorre focalizzare l’attenzione;
- Favorire giochi che insegnano l’attesa, l’immobilità, la concentrazione
- Trovare il modo di farsi spiegare le cose (non semplicemente ripetere) che sono state insegnate, quasi invertendo i ruoli (il modo migliore per imparare qualcosa è insegnarla), o chiedere ai bambini di insegnare o ripetere gli argomenti ai fratellini più piccoli o ai nonni.

Consigli generali, validi per tutti i bambini
Fare in modo che i bambini trascorrano del tempo con i nonni, perché le persone anziane hanno ritmi più lenti, in genere non sono ossessionate dalla frenesia di dover stare dietro a mille impegni;

- Avviare allo studio di uno strumento musicale o al canto corale, che permettono di acquisire una “disciplina del tempo” e affinano l’orologio interno che regola tutte le funzioni psichiche, compresa l’attenzione;
- Chiedere ai bambini di raccontare quello che è successo, quello che hanno fatto, le cose che hanno visto a scuola. Raccontare è un modo per imparare a mantenere l’attenzione su un filo logico;
Incoraggiare alle arti figurative, al disegno, all’uso dei colori, alla composizione di mosaici con tessere di carta o chicchi di riso, all’uso del collage;
- Se si vuole tener desta l’attenzione occorre puntare sulle storie e sulle narrazioni; qualsiasi materia esposta in forma narrativa viene ascoltata e ricordata meglio;
- Prevedere pause durante le lezioni o lo studio ogni 45 minuti; insistere quando i bambini sono stanchi è controproducente;
- In aula, ricordarsi di collegare il più spesso possibile ciò di cui si parla, a situazioni che riguardano o interessano direttamente l’età degli scolari; l’attenzione dei bambini si accende quando si parla del loro mondo, di un loro coetaneo, di un coetaneo che loro conoscono, di loro stessi;
- Gli insegnanti che puntano molto sulla relazione, prima che sul contenuto di ciò che insegnano, guadagnano in efficacia e in efficienza. L’umorismo è un ottimo sistema per tenere alta l’attenzione;
- Evitare gli ordini in negativo come “non distraetevi”, “non dormite”, “non dovete pensare alla partita”, perché spesso ottengono l’effetto opposto.

alida79 ha scritto:non mi convince l'utilizzo delle 2 scatole; si verrebbe  a creare confusione poichè i bambini "farebbero a botte" a decidere in quale scatola cercare! io userei un unico contenitore

ma tutti i bambini che insieme costruiscono la sagoma non è troppo?

allora devi lavorare per piccoli gruppi...forse non ho capito io: vuoi usare due scatole per far lavorare due gruppi di bambini che ricompongono in fasi differenti la sagoma?

alida79 ha scritto:allora devi lavorare per piccoli gruppi...forse non ho capito io: vuoi usare due scatole per far lavorare due gruppi di bambini che ricompongono in fasi differenti la sagoma?

siiiii in modo da collegarmi all'apprendimento coocperativo come modo per stimolare l'interesse e la motivazione per il raggiungimento di uno scopo comune

a me le due scatole danno invece l'impressione della competizione...scusa, ma proprio non mi convince. a questo punto potresti usare tanti contenitori in modo che i bambini cerchino dove vogliono...

alida79 ha scritto:a me le due scatole danno invece l'impressione della competizione...scusa, ma proprio non mi convince. a questo punto potresti usare tanti contenitori in modo che i bambini cerchino dove vogliono...

piu' scatole per un unica sagoma?? e se volessi mantenre la strutturazione in piccolo gruppo come fare???

devi decidere con quale fasci lavorare; di sicuro non puoi farlo con i tre anni che ancora non hanno acquisito lo schema corporeo. hai pensato che prima della ricostruzione della sagoma i bambini devono aver preso consapevolezza di come è strutturato il corpo umano?
secondo me, e scusa se te lo dico, non voglio scoraggiarti, ma dovresti puntare su qualcos'altro. la narrazione proprio non ti piace?...partendo da una storia potresti spaziare tanto, con attività motorie e drammatizzazione. il coinvolgimento è essenziale per tenere viva l'attenzione

alida79 ha scritto:devi decidere con quale fasci lavorare; di sicuro non puoi farlo con i tre anni che ancora non hanno acquisito lo schema corporeo. hai pensato che prima della ricostruzione della sagoma i bambini devono aver preso consapevolezza di come è strutturato il corpo umano?
secondo me, e scusa se te lo dico, non voglio scoraggiarti, ma dovresti puntare su qualcos'altro. la narrazione proprio non ti piace?...partendo da una storia potresti spaziare tanto, con attività motorie e drammatizzazione. il coinvolgimento è essenziale per tenere viva l'attenzione

pensavo a bambini di 5 anni.....

si, la fascia d'età ci può stare...dai, on ti voglio scoraggiare...forse parto prevenuta io che mi ero fatta un'idea di svolgimento diversa dalla tua...continua pure, sicuramente avrai le idee più chiare delle mie. ricorda di far imparare filastrocche e canti sul corpo umano; puoi giocare con le espressioni del viso e cose del genere

si...infatti pensavo che dopo la costruzione della sagoma il sig. Corpo umano racconta la sua storia (sotto forma di narrato....), stimolando l'identificazione dei bambini e l'emergere di emozioni ecc....
Alida ma secondo te che tempi devo prevedere?

rosaria802 ha scritto:

alida79 ha scritto:devi decidere con quale fasci lavorare; di sicuro non puoi farlo con i tre anni che ancora non hanno acquisito lo schema corporeo. hai pensato che prima della ricostruzione della sagoma i bambini devono aver preso consapevolezza di come è strutturato il corpo umano?
secondo me, e scusa se te lo dico, non voglio scoraggiarti, ma dovresti puntare su qualcos'altro. la narrazione proprio non ti piace?...partendo da una storia potresti spaziare tanto, con attività motorie e drammatizzazione. il coinvolgimento è essenziale per tenere viva l'attenzione

pensavo a bambini di 5 anni.....

io trovo sempre molto coinvolgente e ricco di stimoli partire da una storia, un racconto, un piccolo filmato per poi iniziare un'attività pratica e quindi ben venga la tua idea della scatola e degli scatoloni.
storie e filastrocche ce ne sono tante, anche in inglese...

allora, data la mia esperienza lavorativa, ti proporrei di iniziare prima dal racconto in cui il corpo umano si presenta; poi discussione sulla comprensione della storia, magari disegno libero, canti, filastrocche, giochi di emozioni e solo alla fine la costruzione della sagoma...essa deve essere il risultato di un apprendimento, una sorta di verifica anche per vedere se i bambini hanno compreso, non il punto di partenza! considera un paio di mesi

alida79 ha scritto:allora, data la mia esperienza lavorativa, ti proporrei di iniziare prima dal racconto in cui il corpo umano si presenta; poi discussione sulla comprensione della storia, magari disegno libero, canti, filastrocche, giochi di emozioni e solo alla fine la costruzione della sagoma...essa deve essere il risultato di un apprendimento, una sorta di verifica anche per vedere se i bambini hanno compreso, non il punto di partenza! considera un paio di mesi

ottimo! Volevo mettere la narrazione alla fine come ringraziamento del sig. corpo umano ai bambini per averlo aiutato....ma inverto...e magari il ringraziamneto lo lascio comunque

si, il ringraziamento va benissimo, ma alla fine...parti dalla narrazione e tutto verrà da sè...scusami se ti ho messo in difficoltà, ma l'ordine delle attività è importante per evitare insuccessi e demotivazione nei bambini

alida79 ha scritto:allora, data la mia esperienza lavorativa, ti proporrei di iniziare prima dal racconto in cui il corpo umano si presenta; poi discussione sulla comprensione della storia, magari disegno libero, canti, filastrocche, giochi di emozioni e solo alla fine la costruzione della sagoma...essa deve essere il risultato di un apprendimento, una sorta di verifica anche per vedere se i bambini hanno compreso, non il punto di partenza! considera un paio di mesi

anche io direi circa due mesi, noi a scuola sullo schema corporeo abbiamo lavorato da fine febbraio ai primi di aprile

nanà1980 ha scritto:

sunshine80 ha scritto:

alida79 ha scritto:se sunshine è d'accordo posso girarlo io...però aspetto il suo consenso...in fondo, il lavoro è suo e non mi sembra corretto appropriarmene. sun se ci sei, dammi il consenso...

certo io ci ho provato decine di volte!!!

grazie! alida, ce l'hai il mio indirizzo?

Ciao ragazze, potrei avere anche io questo lavoro? Grazie mille e in bocca al lupo! la mia mail è [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

alida79 ha scritto:si, il ringraziamento va benissimo, ma alla fine...parti dalla narrazione e tutto verrà da sè...scusami se ti ho messo in difficoltà, ma l'ordine delle attività è importante per evitare insuccessi e demotivazione nei bambini

alida ma scusa di che, anzi mi stai aiutando tantissimo!!! Non avendo esperienza diretta dritte sulle tempistiche sono fondamentali!!

nanà1980 ha scritto:

mariare ha scritto:estraggo il 18

mariare... io il 29!!!! Ma ci sarete o mi lasciate solissima????

Colleghe di avventura io estraggo il 23 mattina... sigh! nanà anche se avrò finito io ci sarò il 29...

rosaria802 ha scritto:

alida79 ha scritto:allora, data la mia esperienza lavorativa, ti proporrei di iniziare prima dal racconto in cui il corpo umano si presenta; poi discussione sulla comprensione della storia, magari disegno libero, canti, filastrocche, giochi di emozioni e solo alla fine la costruzione della sagoma...essa deve essere il risultato di un apprendimento, una sorta di verifica anche per vedere se i bambini hanno compreso, non il punto di partenza! considera un paio di mesi

ottimo! Volevo mettere la narrazione alla fine come ringraziamento del sig. corpo umano ai bambini per averlo aiutato....ma inverto...e magari il ringraziamneto lo lascio comunque

potresti inventare che il signor corpo umano ora che ha ricomposto la sua sagoma è potuto partire e ha inviato ai bambini una lettera con i dovuti ringraziamenti...la maestra potrà far arrivare la lettera tramite un finto postino (il collaboratore scolastico magari) e dire "bambini è arrivata una lettera per voi? chissà chi la manda?" sicuramente i bambini saranno motivatissimi e curiosi di ascoltare la lettera che ovviamente dovrà essere letta dalla maestra