Interrogazioni programmate: opinioni
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Interrogazioni programmate: opinioni
Promemoria primo messaggio :
Scusate se posto in questa sezione ma, dopo la chiusura della sezione "didattica", mi sembrava quella un po' più in linea per un tema del quale mi incuriosisce molto l'opinione del forum. Personalmente, anche a costo di restare l'unico docente in Italia, non le concederò mai.
Scusate se posto in questa sezione ma, dopo la chiusura della sezione "didattica", mi sembrava quella un po' più in linea per un tema del quale mi incuriosisce molto l'opinione del forum. Personalmente, anche a costo di restare l'unico docente in Italia, non le concederò mai.
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
[quote="paniscus_2.1"][quote="L'ALTRO POLO"] io vengo a scuola sempre e sono sempre organizzato. E se mi dicono "devi fare una supplenza in una tua classe, faccio lezione, spiego o interrogo, non vado con la Gazzetta dello Sport solo perchè mi è stato riferito la mattina e non ho avuto tempo per organizzarmi. [/quote]
A meno che tu non abbia ore obbligatorie a disposizione, non sei obbligato ad accettare una sostituzione occasionale comunicata all'ultimo momento. Se a me chiedono di fare un'ora in più in una classe mia, ne approfitto per fare esercizi in più o eventuale recupero, ma di sicuro non mi metto a interrogare chi in quel giorno non si aspettava nemmeno di vedermi, e non si era sognato di portare il materiale della mia materia, che nell'orario non c'era.
Ovviamente la cosa è diversa se la sostituzione è programmata un giorno o due prima, e se gli studenti lo sapevano: in quel caso è una lezione a tutti gli effetti, con possibilità di interrogazioni compresa.[/quote]
Era per dire...per spiegare spiego...
A meno che tu non abbia ore obbligatorie a disposizione, non sei obbligato ad accettare una sostituzione occasionale comunicata all'ultimo momento. Se a me chiedono di fare un'ora in più in una classe mia, ne approfitto per fare esercizi in più o eventuale recupero, ma di sicuro non mi metto a interrogare chi in quel giorno non si aspettava nemmeno di vedermi, e non si era sognato di portare il materiale della mia materia, che nell'orario non c'era.
Ovviamente la cosa è diversa se la sostituzione è programmata un giorno o due prima, e se gli studenti lo sapevano: in quel caso è una lezione a tutti gli effetti, con possibilità di interrogazioni compresa.[/quote]
Era per dire...per spiegare spiego...
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Per l'esame di maturità i ragazzi devono essere preparati in un giorno preciso, idem per l'università. Se nel triennio riescono a organizzarsi non ci vedo nulla di male. Certo i metodi mafiosi e le coercizioni non vanno bene.
peadp- Messaggi : 1184
Data d'iscrizione : 26.12.17
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Ribadisco: allora prima era tutto sbagliato... viva i social, ed i bamboccioni pieno di soldi, abituati ad ottenere quello che vogliono quando vogliono.
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Adesso che c'entrano i social e i bamboccioni viziati?
A me sembra che un sistema di interrogazioni "parzialmente" programmate, con la possibilità di organizzarsi i turni da soli, ma anche con la prospettiva di essere interrogati lo stesso se questo non avviene, non sia una facilitazione, per nulla.
Diventa una facilitazione solo se l'interrogazione è facile, superficiale, all'acqua di rose e dai contenuti assolutamente prevedibili, o addirittura concordati.
Ma se invece viene gestita come un modello, in piccolo, di esame universitario, in cui si sa che può venire richiesto qualsiasi argomento degli ultimi due o tre capitoli o due o tre moduli didattici che sono stati svolti a partire dalla verifica precedente, tutta questa comodità e facilità per lo studente non ce la vedo.
Tanto è vero che, anche in questo modo, una certa percentuale di insufficienze fiocca lo stesso.
Se fosse vero che questo sistema è tanto vantaggioso, prenderebbero tutti voti alti, ma nella mia esperienza non è così.
Quello che non studia nemmeno se si presta a venire volontario, o quello che non studia nemmeno se è consapevole di essere rimasto l'ultimo a dover essere interrogato e quindi è sicuro che tocca a lui, può esistere sempre; come pure quelli che pensano di "approfittare" del turno programmato per studiare tutto insieme solo all'ultimo momento, con risultati penosi.
Diciamo che la probabilità di dover mettere insufficienze è più o meno la stessa che se venissero sistematicamente interrogati a sorpresa...
A me sembra che un sistema di interrogazioni "parzialmente" programmate, con la possibilità di organizzarsi i turni da soli, ma anche con la prospettiva di essere interrogati lo stesso se questo non avviene, non sia una facilitazione, per nulla.
Diventa una facilitazione solo se l'interrogazione è facile, superficiale, all'acqua di rose e dai contenuti assolutamente prevedibili, o addirittura concordati.
Ma se invece viene gestita come un modello, in piccolo, di esame universitario, in cui si sa che può venire richiesto qualsiasi argomento degli ultimi due o tre capitoli o due o tre moduli didattici che sono stati svolti a partire dalla verifica precedente, tutta questa comodità e facilità per lo studente non ce la vedo.
Tanto è vero che, anche in questo modo, una certa percentuale di insufficienze fiocca lo stesso.
Se fosse vero che questo sistema è tanto vantaggioso, prenderebbero tutti voti alti, ma nella mia esperienza non è così.
Quello che non studia nemmeno se si presta a venire volontario, o quello che non studia nemmeno se è consapevole di essere rimasto l'ultimo a dover essere interrogato e quindi è sicuro che tocca a lui, può esistere sempre; come pure quelli che pensano di "approfittare" del turno programmato per studiare tutto insieme solo all'ultimo momento, con risultati penosi.
Diciamo che la probabilità di dover mettere insufficienze è più o meno la stessa che se venissero sistematicamente interrogati a sorpresa...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Io comunque, pur col "mio" sistema, chiedo argomenti anche non recentissimi, e non potrebbe essere altrimenti. Se interrogo sui Promessi Sposi devo fare riferimento anche agli aspetti linguistici e alla tipologia di narratore; se faccio analizzare un brano di narrativa devono sapere cos'è un punto di vista o una sequenza descrittiva...
mattopris- Messaggi : 1168
Data d'iscrizione : 12.11.19
Età : 36
Località : Treviso
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Sabato avevo detto a tizio e a caia che li avrei interrogati , hanno preso 4 tutti e 2.....sono d' accordo con paniscus
donadoni- Messaggi : 3392
Data d'iscrizione : 21.04.16
Località : toscana
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
[quote="paniscus_2.1"][quote="L'ALTRO POLO"]Se chiamo X e si rifiuta dichiarandosi impreparato.Gli do tre (e non uno, anche a fronte di una grigia dipartimentale con gli stessi indicatori per 1-2-3) quale regolamento ho violato? Cosa possono contestarmi?[/quote]
Io ho adottato un compromesso apparentemente blando, ma in realtà efficace.
Se chiamo X e questo rifiuta dichiarandosi impreparato, gli appioppo provvisoriamente un 2, e gli dico che, se entro le prossime due o tre lezioni torna a farsi interrogare e fa di meglio, il 2 glielo tolgo e gli metto il voto effettivo del secondo round, altrimenti gli lascio il 2.
Di solito tornano, e fanno qualcosa di meglio rispetto al 2, ma prendono comunque l'insufficienza lo stesso. [/quote]
Io faccio anche meglio: appioppo 2 e basta.
Sono anni che non ne metto, vengono tutti.
Concedo però la giustificazione dei genitori, con l'avvertenza che 1) va consegnata prima di essere interrogato e 2) se me ne consegnano a ripetizione, chiamo casa per sapere che succede. Ne ricevo poche, meno di 10 a classe in un anno.
Io ho adottato un compromesso apparentemente blando, ma in realtà efficace.
Se chiamo X e questo rifiuta dichiarandosi impreparato, gli appioppo provvisoriamente un 2, e gli dico che, se entro le prossime due o tre lezioni torna a farsi interrogare e fa di meglio, il 2 glielo tolgo e gli metto il voto effettivo del secondo round, altrimenti gli lascio il 2.
Di solito tornano, e fanno qualcosa di meglio rispetto al 2, ma prendono comunque l'insufficienza lo stesso. [/quote]
Io faccio anche meglio: appioppo 2 e basta.
Sono anni che non ne metto, vengono tutti.
Concedo però la giustificazione dei genitori, con l'avvertenza che 1) va consegnata prima di essere interrogato e 2) se me ne consegnano a ripetizione, chiamo casa per sapere che succede. Ne ricevo poche, meno di 10 a classe in un anno.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
[quote="mattopris"]Ripeto quanto ho detto in altro thread.
Io fisso un giorno alla settimana dedicato agli orali, senza però dire chi sarà interrogato. Mediamente ne interrogo 3, di cui 1 solo può essere volontario. Accetto solo giustificazioni scritte firmate dai genitori (non ho mai capito la ratio del "...prof, mi giustifico" da parte dello studente...).
Se qualcuno è impreparato o non vuole farsi interrogare, metto un voto negativo che non verrà assolutamente cancellato da una futura interrogazione più positiva, ma farà media con essa.[/quote]
Anch'io ho il giorno dedicato agli orali, ma non accetto volontari, non accetto "giustificazioni" (non ne capisco il senso, nemmeno se scritte dai genitori) e non faccio nessuna media tra i voti (i criteri per la valutazione di fine periodo e fine anno non parlano di medie).
A mio avviso l'alunno che si dichiara impreparato o non vuole farsi interrogare dovrebbe ricevere anche una sanzione disciplinare (per lo statuto degli studenti, gli alunni sono tenuti ad "assolvere assiduamente agli impegni di studio"), a meno che il regolamento di istituto non dia indicazioni diverse al riguardo.
Io fisso un giorno alla settimana dedicato agli orali, senza però dire chi sarà interrogato. Mediamente ne interrogo 3, di cui 1 solo può essere volontario. Accetto solo giustificazioni scritte firmate dai genitori (non ho mai capito la ratio del "...prof, mi giustifico" da parte dello studente...).
Se qualcuno è impreparato o non vuole farsi interrogare, metto un voto negativo che non verrà assolutamente cancellato da una futura interrogazione più positiva, ma farà media con essa.[/quote]
Anch'io ho il giorno dedicato agli orali, ma non accetto volontari, non accetto "giustificazioni" (non ne capisco il senso, nemmeno se scritte dai genitori) e non faccio nessuna media tra i voti (i criteri per la valutazione di fine periodo e fine anno non parlano di medie).
A mio avviso l'alunno che si dichiara impreparato o non vuole farsi interrogare dovrebbe ricevere anche una sanzione disciplinare (per lo statuto degli studenti, gli alunni sono tenuti ad "assolvere assiduamente agli impegni di studio"), a meno che il regolamento di istituto non dia indicazioni diverse al riguardo.
Garamond- Messaggi : 459
Data d'iscrizione : 29.10.15
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Io lavorando nei professionali le programmo,con largo anticipo, almeno così riesco a mettere qualche sufficienza. Però non accetto alcun tipo di giustificazione. E di 3, impreparato, ne ho in abbondanza.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
[quote="donadoni"]Sabato avevo detto a tizio e a caia che li avrei interrogati , hanno preso 4 tutti e 2.....sono d' accordo con paniscus[/quote]
Ecco, tanto per aggiornare fresco fresco dalla mattinata di oggi stesso:
- classe X, di biennio inferiore: uno viene volontario e sfiora appena il 5; un paio di altre (che non erano volontarie, ma che sapevano ragionevolmente che toccasse a loro, perché a non avere il voto orale erano rimasti in pochissimi) strappano appena una sufficienza precisa precisa. Altri tre (che avevano gravemente insufficiente il recente compito scritto) vengono sollecitati a farsi riascoltare sugli stessi argomenti e si impuntano a dire di no "perché tanto è inutile e non cambierebbe niente". Alla fine uno dei tre si smuove, ed effettivamente non cambia niente, la media rimane la stessa di prima, ma con l'unica differenza che si sono persi 20 minuti che si potevano dedicare ad altro, quindi rinuncio a insistere sugli altri due e si rinvia di nuovo. Però ho rigorosamente scritto sul registro che i due simpaticoni si sono sottratti alla verifica.
Classe Y, triennio: situazione in cui ne mancavano solo cinque o sei da interrogare e sapevano benissimo di essere loro. Due erano provvidamente assenti, degli altri tre una ha preso 4, un altro 5+, e un'altra è riuscita a esporre contenuti dignitosi, ma impiegandoci talmente tanto che siamo stati costretti a interrompere la prova e dovrò ancora farle un paio di domande veloci domani.
Classe Z, triennio: per fortuna non pervenuta sull'orario di oggi, me la vedo domani (e sarà un pianto analogo, visto il livello dei pochi rimasti in coda).
Ovviamente quelli che non hanno problemi e non si fanno tutti questi pipponi, le interrogazioni le hanno già fatte. O sono venuti volontari liberamente quando hanno voluto loro, oppure si sono adeguati ragionevolmente quando sono stati chiamati, senza drammi.
Ecco, tanto per aggiornare fresco fresco dalla mattinata di oggi stesso:
- classe X, di biennio inferiore: uno viene volontario e sfiora appena il 5; un paio di altre (che non erano volontarie, ma che sapevano ragionevolmente che toccasse a loro, perché a non avere il voto orale erano rimasti in pochissimi) strappano appena una sufficienza precisa precisa. Altri tre (che avevano gravemente insufficiente il recente compito scritto) vengono sollecitati a farsi riascoltare sugli stessi argomenti e si impuntano a dire di no "perché tanto è inutile e non cambierebbe niente". Alla fine uno dei tre si smuove, ed effettivamente non cambia niente, la media rimane la stessa di prima, ma con l'unica differenza che si sono persi 20 minuti che si potevano dedicare ad altro, quindi rinuncio a insistere sugli altri due e si rinvia di nuovo. Però ho rigorosamente scritto sul registro che i due simpaticoni si sono sottratti alla verifica.
Classe Y, triennio: situazione in cui ne mancavano solo cinque o sei da interrogare e sapevano benissimo di essere loro. Due erano provvidamente assenti, degli altri tre una ha preso 4, un altro 5+, e un'altra è riuscita a esporre contenuti dignitosi, ma impiegandoci talmente tanto che siamo stati costretti a interrompere la prova e dovrò ancora farle un paio di domande veloci domani.
Classe Z, triennio: per fortuna non pervenuta sull'orario di oggi, me la vedo domani (e sarà un pianto analogo, visto il livello dei pochi rimasti in coda).
Ovviamente quelli che non hanno problemi e non si fanno tutti questi pipponi, le interrogazioni le hanno già fatte. O sono venuti volontari liberamente quando hanno voluto loro, oppure si sono adeguati ragionevolmente quando sono stati chiamati, senza drammi.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
[quote="mac67"][quote="paniscus_2.1"][quote="L'ALTRO POLO"]Se chiamo X e si rifiuta dichiarandosi impreparato.Gli do tre (e non uno, anche a fronte di una grigia dipartimentale con gli stessi indicatori per 1-2-3) quale regolamento ho violato? Cosa possono contestarmi?[/quote]
Io ho adottato un compromesso apparentemente blando, ma in realtà efficace.
Se chiamo X e questo rifiuta dichiarandosi impreparato, gli appioppo provvisoriamente un 2, e gli dico che, se entro le prossime due o tre lezioni torna a farsi interrogare e fa di meglio, il 2 glielo tolgo e gli metto il voto effettivo del secondo round, altrimenti gli lascio il 2.
Di solito tornano, e fanno qualcosa di meglio rispetto al 2, ma prendono comunque l'insufficienza lo stesso. [/quote]
Io faccio anche meglio: appioppo 2 e basta.
Sono anni che non ne metto, vengono tutti.
Concedo però la giustificazione dei genitori, con l'avvertenza che 1) va consegnata prima di essere interrogato e 2) se me ne consegnano a ripetizione, chiamo casa per sapere che succede. Ne ricevo poche, meno di 10 a classe in un anno.[/quote]
Anche per me fino allo scorso anno è andata così...ma quest'anno, di impreparati, ne ho una saccagnata!
Sarà che sono in un Liceo artistico, che non sarà uno scientifico...ma è sempre un Liceo!
Io ho adottato un compromesso apparentemente blando, ma in realtà efficace.
Se chiamo X e questo rifiuta dichiarandosi impreparato, gli appioppo provvisoriamente un 2, e gli dico che, se entro le prossime due o tre lezioni torna a farsi interrogare e fa di meglio, il 2 glielo tolgo e gli metto il voto effettivo del secondo round, altrimenti gli lascio il 2.
Di solito tornano, e fanno qualcosa di meglio rispetto al 2, ma prendono comunque l'insufficienza lo stesso. [/quote]
Io faccio anche meglio: appioppo 2 e basta.
Sono anni che non ne metto, vengono tutti.
Concedo però la giustificazione dei genitori, con l'avvertenza che 1) va consegnata prima di essere interrogato e 2) se me ne consegnano a ripetizione, chiamo casa per sapere che succede. Ne ricevo poche, meno di 10 a classe in un anno.[/quote]
Anche per me fino allo scorso anno è andata così...ma quest'anno, di impreparati, ne ho una saccagnata!
Sarà che sono in un Liceo artistico, che non sarà uno scientifico...ma è sempre un Liceo!
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
No il liceo artistico raccoglie anche tutti coloro che un tempo avrebbero fatto l'istituto d'arte, il livello è molto più basso dello scientifico.
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Sì ma...a maggior ragione in un liceo non posso accettare queste porcherie
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Di che ordine di scuola parliamo? Di quali materie?
In ogni caso le interrogazioni programmate radicano negli studenti e negli alunni l'idea che basti studiare una volta ogni morte di papa, imparare a memoria quattro scemenze e ripeterle a pappagallo il giorno dopo. In definitiva sono diseducative, a meno di non prevedere quattro interrogazioni programmate al quadrimestre (fatte le quali non rimarrebbe più il tempo per qualsiasi altra attività didattica). Personalmente le limito il più possibile, riservandole ai "casi" della classe; del resto le interrogazioni normali le svolgo in maniera piuttosto informale, cercando di mantenere alta l'attenzione sugli argomenti trattati con piccole domande a ogni lezione.
In ogni caso le interrogazioni programmate radicano negli studenti e negli alunni l'idea che basti studiare una volta ogni morte di papa, imparare a memoria quattro scemenze e ripeterle a pappagallo il giorno dopo. In definitiva sono diseducative, a meno di non prevedere quattro interrogazioni programmate al quadrimestre (fatte le quali non rimarrebbe più il tempo per qualsiasi altra attività didattica). Personalmente le limito il più possibile, riservandole ai "casi" della classe; del resto le interrogazioni normali le svolgo in maniera piuttosto informale, cercando di mantenere alta l'attenzione sugli argomenti trattati con piccole domande a ogni lezione.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Nella mia situazione (materie fondamentali di indirizzo in un liceo, con impegnativa prova scritta ministeriale alla fine, e fortissima propedeuticità dei vari argomenti, anche "arretrati") non posso permettermi di mettere dei voti formali facendo domandine veloci dal posto.
Ho bisogno di interrogazioni lunghe e articolate, con una sola persona alla volta (perché devo seguirli passo passo anche mentre svolgono l'eserczio alla lavagna, non posso interrogarli solo su concetti discorsivi), e quindi preferisco di gran lunga la modalità che imita un po' l'esame universitario, ossia pochissime interrogazioni durante l'anno, ma quando si interroga si chiede un po' di tutto. E quindi va via un numero spaventoso di ore. Se capita di avere pochi voti, piuttosto che fare un intero giro di interrogazioni in più, preferisco mille volte correggere un compito scritto in più.
Ho bisogno di interrogazioni lunghe e articolate, con una sola persona alla volta (perché devo seguirli passo passo anche mentre svolgono l'eserczio alla lavagna, non posso interrogarli solo su concetti discorsivi), e quindi preferisco di gran lunga la modalità che imita un po' l'esame universitario, ossia pochissime interrogazioni durante l'anno, ma quando si interroga si chiede un po' di tutto. E quindi va via un numero spaventoso di ore. Se capita di avere pochi voti, piuttosto che fare un intero giro di interrogazioni in più, preferisco mille volte correggere un compito scritto in più.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
[quote="lucetta10"]
A scuola, e non all’università, la verifica non ha il solo scopo di valutare, ma anche quello di orientare la didattica (salvo che docente e discente non vadano ognuno per la propria strada) e correggere in corsa eventuali fraintendimenti degli studenti. Posso anche spiegare un mese e poi esibirmi in una sola verifica in solitaria per quadrimestre sugli argomenti passati presenti e futuri davanti a un pubblico annoiato che sa che non sarà interpellato per tutta l’ora ma dovrà solo assistere all’auto da fe’, ma una volta che avrò scoperto che Pierino non ha capito quanto spiegato 3 mesi prima, quando il suo turno di parola era ben lungi da venire, non potrò più intervenire in classe.[/quote]
Forse questo succede se si fanno solo spiegazioni frontali unilaterali per un mese, e poi di colpo si "smette di spiegare" e si "passa a interrogare", lasciando parlare l'alunno solo durante l'interrogazione, senza aver mai avuto un'idea di quanto ha capito nel frattempo.
Se durante il cosiddetto periodo di spiegazioni si dedica anche molto tempo a esercizi in classe, sia individuali che di gruppo, e a rispondere alle richieste di chiarimenti degli studenti su esercizi non riusciti a casa... magari il polso della situazione ce lo si ha lo stesso, e le eventuali corrrezioni sull'orientamento della didattica si fanno lo stesso, senza bisogno di mettere per forza dei voti sull'atteggiamento tenuto in corso d'opera.
Quello che ho detto io (e di cui rimango convintissima) è che, nella mia situazione, mettere voti tutti i giorni, sulla base di interrogazioncine velocissime con una o due domande dal posto, non serve a niente e non è significativo, e anzi falserebbe la valutazione. Se in altre materie, completamente diverse dalle mie, è fattibile, non lo so, ma nel mio caso lo trovo solo controproducente, quindi preferisco non farlo. O meglio, le domandine dal posto le faccio pure, ma non metto voti per quelle, e non le considero "verifiche".
Quanto al fatto che il significato della verifica sia diverso tra scuola e università, senza dubbio è vero, ma non è vero che ci sia un'unica distinzione netta tra queste due SOLE interpretazioni, esistono anche le vie di mezzo tra livelli diversi di età e di corso di studi. E non penso che un diciottenne di quarta o quinta liceo debba per forza essere messo di fronte a una modalità di valutazione identica a quella di un dodicenne delle medie. Anzi, mi sembra molto sano e molto utile abituarlo gradualmente al passaggio.
A scuola, e non all’università, la verifica non ha il solo scopo di valutare, ma anche quello di orientare la didattica (salvo che docente e discente non vadano ognuno per la propria strada) e correggere in corsa eventuali fraintendimenti degli studenti. Posso anche spiegare un mese e poi esibirmi in una sola verifica in solitaria per quadrimestre sugli argomenti passati presenti e futuri davanti a un pubblico annoiato che sa che non sarà interpellato per tutta l’ora ma dovrà solo assistere all’auto da fe’, ma una volta che avrò scoperto che Pierino non ha capito quanto spiegato 3 mesi prima, quando il suo turno di parola era ben lungi da venire, non potrò più intervenire in classe.[/quote]
Forse questo succede se si fanno solo spiegazioni frontali unilaterali per un mese, e poi di colpo si "smette di spiegare" e si "passa a interrogare", lasciando parlare l'alunno solo durante l'interrogazione, senza aver mai avuto un'idea di quanto ha capito nel frattempo.
Se durante il cosiddetto periodo di spiegazioni si dedica anche molto tempo a esercizi in classe, sia individuali che di gruppo, e a rispondere alle richieste di chiarimenti degli studenti su esercizi non riusciti a casa... magari il polso della situazione ce lo si ha lo stesso, e le eventuali corrrezioni sull'orientamento della didattica si fanno lo stesso, senza bisogno di mettere per forza dei voti sull'atteggiamento tenuto in corso d'opera.
Quello che ho detto io (e di cui rimango convintissima) è che, nella mia situazione, mettere voti tutti i giorni, sulla base di interrogazioncine velocissime con una o due domande dal posto, non serve a niente e non è significativo, e anzi falserebbe la valutazione. Se in altre materie, completamente diverse dalle mie, è fattibile, non lo so, ma nel mio caso lo trovo solo controproducente, quindi preferisco non farlo. O meglio, le domandine dal posto le faccio pure, ma non metto voti per quelle, e non le considero "verifiche".
Quanto al fatto che il significato della verifica sia diverso tra scuola e università, senza dubbio è vero, ma non è vero che ci sia un'unica distinzione netta tra queste due SOLE interpretazioni, esistono anche le vie di mezzo tra livelli diversi di età e di corso di studi. E non penso che un diciottenne di quarta o quinta liceo debba per forza essere messo di fronte a una modalità di valutazione identica a quella di un dodicenne delle medie. Anzi, mi sembra molto sano e molto utile abituarlo gradualmente al passaggio.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Buonasera,
io adotto numerosi metodi e ci sono pro e contro.
1. La programmata è il metodo che utilizzo più frequentemente e mi consente di strutturare il lavoro in modo razionale, affrontando un nucleo di unità didattiche, interrogando tutta la classe e riprendendo poi a spiegare, ma con l'accortezza di chiedere in ogni interrogazione [u]tutto il programma[/u] fin dalla terza. L'effetto "intimidazione" si evita semplicemente seguendo l'ordine alfabetico e non è necessario fare alcuna lista, semplicemente dire "dal 1 Dicembre 4 interrogati ogni ora secondo l'ordine alfabetico"; è semplice anche evitare le assenze programmate prevedendo in ogni occasione altrettante riserve quanti interrogati, sempre secondo l'ordine alfabetico. Il difetto è che il resto della classe, sapendo che non è interrogata, vive di fatto un'ora di relax.
2. L'interrogazione a sorpresa totale la utilizzo esclusivamente in una classe che è mediamente molto poco affidabile (ma è un'eccezione, di solito il metodo 1 funziona perfettamente); in questo caso interrogo senza nessun preavviso con estrazione o a chiamata con una sola giustificazione a quadrimestre da dichiarare all'inizio dell'ora; ottengo uno studio più costante ma indubbiamente meno approfondito.
Per completezza ricordo due forme intermedie:
3. La prima forma intermedia consiste nel fissare un periodo (dal 1 Dicembre) ma poi procedere per estrazione fino all'esaurimento del giro; ciò consente di attenuare l'effetto di estremo relax (almeno fino al penultimo turno) e di rendere meno superficiale lo studio. L'ho però utilizzato solo nel mio primo anno, preferendogli il metodo 1.
4. La seconda forma intermedia che non ho mai utilizzato è quello di una collega di Storia che dedicava un giorno fisso alla spiegazione e un giorno fisso all'interrogazione estratta senza numero massimo di interrogazione; aveva il difetto di fare un programma estremamente limitato nell'estensione ma comunque posseduto dalla maggioranza della classe, almeno superficialmente (e in quella scuola era l'unica che riusciva a ottenere questo risultato in Storia).
Suonerà banale, ma penso che l'approccio migliore sia non arroccarsi eccessivamente in una sola modalità ma essere pronto a sperimentarne diverse o almeno adottare una forma intermedia, come quelle che ho illustrato sopra o come il metodo i paniscus.
io adotto numerosi metodi e ci sono pro e contro.
1. La programmata è il metodo che utilizzo più frequentemente e mi consente di strutturare il lavoro in modo razionale, affrontando un nucleo di unità didattiche, interrogando tutta la classe e riprendendo poi a spiegare, ma con l'accortezza di chiedere in ogni interrogazione [u]tutto il programma[/u] fin dalla terza. L'effetto "intimidazione" si evita semplicemente seguendo l'ordine alfabetico e non è necessario fare alcuna lista, semplicemente dire "dal 1 Dicembre 4 interrogati ogni ora secondo l'ordine alfabetico"; è semplice anche evitare le assenze programmate prevedendo in ogni occasione altrettante riserve quanti interrogati, sempre secondo l'ordine alfabetico. Il difetto è che il resto della classe, sapendo che non è interrogata, vive di fatto un'ora di relax.
2. L'interrogazione a sorpresa totale la utilizzo esclusivamente in una classe che è mediamente molto poco affidabile (ma è un'eccezione, di solito il metodo 1 funziona perfettamente); in questo caso interrogo senza nessun preavviso con estrazione o a chiamata con una sola giustificazione a quadrimestre da dichiarare all'inizio dell'ora; ottengo uno studio più costante ma indubbiamente meno approfondito.
Per completezza ricordo due forme intermedie:
3. La prima forma intermedia consiste nel fissare un periodo (dal 1 Dicembre) ma poi procedere per estrazione fino all'esaurimento del giro; ciò consente di attenuare l'effetto di estremo relax (almeno fino al penultimo turno) e di rendere meno superficiale lo studio. L'ho però utilizzato solo nel mio primo anno, preferendogli il metodo 1.
4. La seconda forma intermedia che non ho mai utilizzato è quello di una collega di Storia che dedicava un giorno fisso alla spiegazione e un giorno fisso all'interrogazione estratta senza numero massimo di interrogazione; aveva il difetto di fare un programma estremamente limitato nell'estensione ma comunque posseduto dalla maggioranza della classe, almeno superficialmente (e in quella scuola era l'unica che riusciva a ottenere questo risultato in Storia).
Suonerà banale, ma penso che l'approccio migliore sia non arroccarsi eccessivamente in una sola modalità ma essere pronto a sperimentarne diverse o almeno adottare una forma intermedia, come quelle che ho illustrato sopra o come il metodo i paniscus.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Scusate la domanda imbarazzante: ma quelli che affermano di tirare a sorte o di interrogare sempre tutti a sorpresa senza nessun criterio prevedibile... come fanno, quando si ritrovano in una classe in cui ci sono 4 o 5 casi di DSA e altrettanti di BES per altri motivi, per cui mezza classe ha diritto alle interrogazioni programmate, e quei pochi malcapitati che possono realmente essere interrogati a sorpresa sono quattro gatti e sempre gli stessi?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
Collegio docenti odierno. Fresco fresco. Intervengo chiedendo lumi circa le infinite possibilità di recupero. Noi siamo obbligati, oltre che all'insensato pagellino infraquadrimestrale, nel caso di insufficienze in questa fase, a prevedere una data per una verifica di recupero; se va male, a gennaio (per il voto del primo quadrimestre) ancora il recupero. Questo recupero del recupero...mi è stato obiettato dal DS che non è necesario prevedere un voto di recupero per ogni contenuto: se, ad esempio, si è insufficienti u Platone ma sufficienti su Aristotele si può considerare quest'ultima sufficienza come saldo recupero. "E se non fosse una questione Platone/Aristotele ma gli studenti non avessero voglia a prescindere?"" "Eh, ma dobbiamo essere noi a motivarli...professore, lei è giovane!"
L'ALTRO POLO- Messaggi : 10398
Data d'iscrizione : 24.01.14
Re: Interrogazioni programmate: opinioni
[quote="herman il lattoniere"]Di che ordine di scuola parliamo? Di quali materie?
In ogni caso le interrogazioni programmate radicano negli studenti e negli alunni l'idea che basti studiare una volta ogni morte di papa, imparare a memoria quattro scemenze e ripeterle a pappagallo il giorno dopo.[/quote]
Ma questo è vero solo se si fa l'interrogazione programmata, e però all'interrogazione programmata si chiedono solo quattro scemenze legate alle lezioni degli ultimi giorni. Se si chiede tutto quello che è stato fatto negli ultimi mesi, non funziona allo stesso modo.
E comunque, a scanso di equivoci, io non ho mai detto di caldeggiare o sostenere le interrogazioni programmate. Ho detto solo che accetto i volontari, e se i volontari non ci sono chiamo io lo stesso, che non è la stessa cosa.
Siccome la maggior parte delle classi VORREBBE (a parole) le interrogazioni programmate, ma poi non è in grado di programmarsele e pretenderebbe che ci pensasse l'insegnante, basta che l'insegnante rifiuti di essere coinvolto in questa pantomima, e si torna alla soluzione di cui sopra: o c'è il volontario (e lo si accetta), oppure si chiama qualcuno lo stesso.
Però, in entrambi i casi, non si chiede solo la lezioncina del giorno prima, ma si chiede un po' di tutto di quello che è stato fatto dall'ultima verifica precedente, più eventuali prerequisiti indispensabili... per cui la tecnica di "impararsi a memoria quattro scemenze e ripeterle a pappagallo" non funziona.
In ogni caso le interrogazioni programmate radicano negli studenti e negli alunni l'idea che basti studiare una volta ogni morte di papa, imparare a memoria quattro scemenze e ripeterle a pappagallo il giorno dopo.[/quote]
Ma questo è vero solo se si fa l'interrogazione programmata, e però all'interrogazione programmata si chiedono solo quattro scemenze legate alle lezioni degli ultimi giorni. Se si chiede tutto quello che è stato fatto negli ultimi mesi, non funziona allo stesso modo.
E comunque, a scanso di equivoci, io non ho mai detto di caldeggiare o sostenere le interrogazioni programmate. Ho detto solo che accetto i volontari, e se i volontari non ci sono chiamo io lo stesso, che non è la stessa cosa.
Siccome la maggior parte delle classi VORREBBE (a parole) le interrogazioni programmate, ma poi non è in grado di programmarsele e pretenderebbe che ci pensasse l'insegnante, basta che l'insegnante rifiuti di essere coinvolto in questa pantomima, e si torna alla soluzione di cui sopra: o c'è il volontario (e lo si accetta), oppure si chiama qualcuno lo stesso.
Però, in entrambi i casi, non si chiede solo la lezioncina del giorno prima, ma si chiede un po' di tutto di quello che è stato fatto dall'ultima verifica precedente, più eventuali prerequisiti indispensabili... per cui la tecnica di "impararsi a memoria quattro scemenze e ripeterle a pappagallo" non funziona.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
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