DSA e verifiche scritte
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DSA e verifiche scritte
Promemoria primo messaggio :
Per i DSA come vi regolereste nell'organizzare una verifica scritta di storia in una terza media?
OK dare più tempo;
OK dare qualche esercizio in meno;
OK trasformare le domande a risposta aperta in domande chiuse;
OK dare la possibilità di recupero all'orale;
Ma concedere una mappa che contenga date, contenuti degli armistizi/trattati/accordi e contenuti delle guerre e nomi e cognomi dei protagonisti mi pare eccessivo o no?
Per i DSA come vi regolereste nell'organizzare una verifica scritta di storia in una terza media?
OK dare più tempo;
OK dare qualche esercizio in meno;
OK trasformare le domande a risposta aperta in domande chiuse;
OK dare la possibilità di recupero all'orale;
Ma concedere una mappa che contenga date, contenuti degli armistizi/trattati/accordi e contenuti delle guerre e nomi e cognomi dei protagonisti mi pare eccessivo o no?
Emmeline- Messaggi : 1141
Data d'iscrizione : 31.03.12
Re: DSA e verifiche scritte
Ire ha scritto:serpina ha scritto:Ire ha scritto: Io sto dicendo che all'esame di maturità l'alunno con dsa può avere le verifiche strutturate secondo il suo pdp (con domande guida, ad esempio se questo era nel corso dell'anno) io parlo della om 205 cihe dice quanto ho riportato sopra e parlo della 170 che dice che come da pdp anche all'esame. non dico altro.
Secondo pdp con strumenti compensativi (tempo aggiuntivo, PC, audiolettura). Non domande guida! Il testo della prova è lo stesso (e appunto per questo non devono esserci domande guida nemmeno durante l'anno). Poi non so a quale disciplina pensi parlando di domande guida: nello scritto di italiano c'è già una traccia.
Cosa si possa considerare strumento compensativo o dispensativo lo chiarisce il sito del MIUR https://www.miur.gov.it/dsa
Cosa sono gli strumenti compensativi per gli alunni con DSA?
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti indichiamo:
la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti - anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto - avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA.
Quali sono le misure dispensative per gli alunni con DSA?
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Per esempio, non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. Rientrano tra le misure dispensative altresì le interrogazioni programmate, l’uso del vocabolario, poter svolgere una prova su un contenuto comunque disciplinarmente significativo, ma ridotto o tempi più lunghi per le verifiche. L’adozione delle misure dispensative, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione.
Hai trascurato questo
La commissione d'esame, sulla base di quanto previsto dal d.m. n. 5669 del 2011, di attuazione
della legge 8 ottobre 2010, n. 170, nonché dalle Linee Guida allegate al citato provvedimento,
considerati gli elementi fomiti dal consiglio di classe, tiene in debita considerazione le specifiche
situazioni soggettive adeguatamente certificate e, in particolare, le modalità didattiche e le forme di
valutazione individuate nell'ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal
fine, il consiglio di classe trasmette alla commissione d'esame il piano didattico personalizzato;
sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi fomiti dal consiglio di classe, la
commissione predispone adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali.
Cosa le predisporrebbe a fare le adeguate modalità di svolgimento se lo studente potesse usare solo i compensatiivi
Ci sono due attori interessati da questa ordinanza
1) la commissione che predispone le prove secondo pdp
2) l' alunno che può usufruire degli strumenti compensativi
Prove predisposte secondo pdp e strumenti compensativi assommano alle previsioni della legge 170 2010 che indica chiaramente che le stesse misure valgono in corso d'anno e in esame.
Non è vero, l'ha già scritto Lucetta ma voglio ripeterlo anch'io perchè è un punto nodale e sia mai che qualcuno ci legga: la commissione d'esame non può in nessun caso modificare le prove d'esame per uno studente con DSA, e se davvero ti occupi di questi disturbi non puoi non saperlo.
La commissione predispone adeguate MODALITÀ di svolgimento della prova significa quello che c'è scritto, cioè che la Commissione decide quanto far durare la prova, quali strumenti concedere, come valutarla.
Quando si parla di studenti con pei l'ordinanza è altrettanto chiara e la differenza è evidentissima: Il consiglio di classe stabilisce la tipologia delle prove d'esame e se le stesse hanno valore equipollente all'interno del piano educativo individualizzato. La commissione d'esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e lacomunicazione, predispone una o più prove differenziate, in linea con gli interventi educativo-
didattici attuati sulla base del piano educativo individualizzato e con le modalità di valutazione in
esso previste.
Le prove per i dsa devono (devono) essere identiche a quelle della classe.
Comportamenti diversi sono contrari alla normativa e ledono il diritto dello studente ad avere un approccio didattico commisurato alle sue effettive possibilità: del resto, come ti hanno già fatto notare, che bisogno ci sarebbe di una legge sui dsa se si potessero applicare anche a loro le misure del pei? A che pro differenziarli?
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: DSA e verifiche scritte
Ire ha scritto:personalizzate non differenziate.
Se non stai scherzando significa che sei in malafede.
Non capisco a cosa cerchi di appigliarti: dire che la Commissione predispone le modalità della prova può voler dire solo e soltanto che la commissione decide IN CHE MODO la prova deve essere svolta.
Non si parla affatto di prove personalizzate ma di modalità personalizzate (come del resto ribadito in ogni corso di formazione sull'esame a cui ho partecipato).
Trovo onestamente grave creare confusione su una questione come questa. Se ti poni sul piano della negazione dell'evidenza ogni discussione diventa impossibile.
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: DSA e verifiche scritte
Ma non è modalità troll, è ancora peggio: è modalità di fissazione assoluta su una convinzione ancora più assoluta... per cui non c'è verso di ragionare o di confrontarsi, perché qualsiasi ammissione di dubbio o di riconoscimento di un errore farebbe crollare tutto il castello di certezze dato per scontato finora.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: DSA e verifiche scritte
serpina ha scritto:Ire ha scritto:personalizzate non differenziate.
Se non stai scherzando significa che sei in malafede.
Non capisco a cosa cerchi di appigliarti: dire che la Commissione predispone le modalità della prova può voler dire solo e soltanto che la commissione decide IN CHE MODO la prova deve essere svolta.
Non si parla affatto di prove personalizzate ma di modalità personalizzate (come del resto ribadito in ogni corso di formazione sull'esame a cui ho partecipato).
Trovo onestamente grave creare confusione su una questione come questa. Se ti poni sul piano della negazione dell'evidenza ogni discussione diventa impossibile.
se la semantica non è una opinione.....
predisporre significa predisporre e decidere significa decidere
predisporre
/pre·di·spór·re/
transitivo
1.
Preparare accuratamente in vista di uno scopo, allestire (anche + per ).
"p. un piano di emergenza"
2.
Determinare in un organismo una disposizione a contrarre certe malattie (anche + a ): una dieta troppo ricca di grassi predispone (l'organismo) all'infarto.
3.
Preparare psicologicamente qualcuno ad affrontare qualcosa (anche + a ).
"cerca di predisporlo alla brutta notizia"
Mettere in una condizione psicologica favorevole.
"p. l'animo alla pazienza"
riflessivo
Prepararsi psicologicamente o spiritualmente a qualcosa (+ a ).
"dobbiamo predisporci al peggio"
Origine
[b]DECIDERE[b]
decidere
/de·cì·de·re/
transitivo
1.
Risolvere, definire in seguito a un giudizio o a un accordo.
"d. una controversia"
2.
Scegliere tra cose o possibilità; stabilire: d. la data dell'incontro; + che e ind. o + di e inf.: ho deciso che partirò domani (o di partire domani); con prop. interr. indir.
"non ha deciso che cosa farà"
Deliberare, decretare.
"il presidente ha deciso di sciogliere le camere"
Proporsi di attuare o eseguire.
"d. l'acquisto di una partita di cotone"
3.
NON COM.
Indurre (anche + a o a e inf.).
"d. qualcuno all'azione"
4.
Determinare, condizionare.
"la prossima partita deciderà le sorti del campionato"
5.
ARCAICO
Separare, tagliare.
intransitivo
Re: DSA e verifiche scritte
paniscus_2.1 ha scritto:Ire ha scritto:
questo è quanto dice la legge sul riconoscimento dell'handicap. Non solo cognitivo.
Ah, quindi adesso viene finalmente fuori l'ammissione che un dsa è un handicap?
Buono a sapersi, dopo che per 20 anni ci è stato detto il contrario, e siamo stati severamente diffidati dall'insinuare una cosa così inaccettabile!
no adesso viene fuori che un ragazzo che alle medie aveva 104 che poi non è stata confermata (dalla famiglia? da,ll'asl?) e che ora ha presentato una diagnosi di dsa non necessariamente (anzi sicuramente no) è un ragazzo con deficit cognitivo la cui famiglia ha voluto ingannare la scuola. Poteva avere la 104 per una innumerevole serie di ragioni che col cognitivo non c'entrano nulla
Re: DSA e verifiche scritte
Ire ha scritto:no adesso viene fuori che un ragazzo che alle medie aveva 104 che poi non è stata confermata (dalla famiglia? da,ll'asl?) e che ora ha presentato una diagnosi di dsa non necessariamente (anzi sicuramente no) è un ragazzo con deficit cognitivo la cui famiglia ha voluto ingannare la scuola. Poteva avere la 104 per una innumerevole serie di ragioni che col cognitivo non c'entrano nulla
Bene: e allora perché non era emerso anche prima, che avesse ANCHE un dsa?
Se aveva il sostegno, vuol dire che da anni era sotto controllo con accertamenti clinici di vario tipo: nessuno si era accorto del dsa?
Oppure bisogna ipotizzare che, non appena si sia deciso di levargli il sostegno, gli sia insorto dal nulla un dsa mentre prima non ce l'aveva?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: DSA e verifiche scritte
paniscus_2.1 ha scritto:Ire ha scritto:no adesso viene fuori che un ragazzo che alle medie aveva 104 che poi non è stata confermata (dalla famiglia? da,ll'asl?) e che ora ha presentato una diagnosi di dsa non necessariamente (anzi sicuramente no) è un ragazzo con deficit cognitivo la cui famiglia ha voluto ingannare la scuola. Poteva avere la 104 per una innumerevole serie di ragioni che col cognitivo non c'entrano nulla
Bene: e allora perché non era emerso anche prima, che avesse ANCHE un dsa?
Se aveva il sostegno, vuol dire che da anni era sotto controllo con accertamenti clinici di vario tipo: nessuno si era accorto del dsa?
Oppure bisogna ipotizzare che, non appena si sia deciso di levargli il sostegno, gli sia insorto dal nulla un dsa mentre prima non ce l'aveva?
Carla non conosce il percorso del ragazzo. se aveva 104 e sostegno il dsa era inserito nel contesto globale, non c'era pdp ma pei nel quale erano inserite anche le misure per il dsa
Re: DSA e verifiche scritte
Ire ha scritto:
se la semantica non è una opinione.....
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1.
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3.
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3.
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"d. qualcuno all'azione"
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Determinare, condizionare.
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Separare, tagliare.
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Mh. È di questa natura la consulenza che offri ai tuoi assistiti? Consulenza semantica?
A sen a post....
serpina- Messaggi : 1455
Data d'iscrizione : 21.02.13
Re: DSA e verifiche scritte
lucetta10 ha scritto:
Ti stiamo dicendo che ognuno di noi ha visto il passaggio da 104 a diagnosi per dsa. Non sono le famiglie a volerlo ma i terapeuti a certificarlo sempre più spesso.
Hai un'idea del perché si sia diffusa questa modalità proprio fra i terapeuti?
A parte ipotesi malfidenti (che potrebbero avere un fondo di verità, ma non bastano a spiegare l'intero fenomeno) secondo cui le ASL subiscono pressioni per ridurre le certificazioni di 104 a fini di risparmio sugli insegnanti di sostegno, mentre una certificazione di dsa non costa nulla allo stato e le responsabilità si scaricano tutte sui docenti ordinari che ci sono già... ma perché neuropsichiatri e psicologi avrebbero questa tendenza, proprio di loro iniziativa?
Io avevo sempre pensato che la richiesta partisse soprattutto dalle famiglie, che considerano una diagnosi di dsa meno "stigmatizzante" che quella di handicap, ma i terapeuti perché lo fanno?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: DSA e verifiche scritte
il profilo funzionale è qualcosa di molto suggestivo, con molto appeal, ma il rischio che comporta è quello di una sempre più marcata medicalizzazione dell'alunno, cioè una sua disinclusione dai processi di apprendimento dei suoi compagni e una sempre maggiore emarginazione dei docenti curricolari dal poter agire su quei processi. Anche i colleghi di sostegno vengono in parte marginalizzati, perché acquistano potere le figure mediche, gli assistenti, i tutor, la famiglia, e vengono inoltre instradati in percorsi e linguaggi sempre più diversi da quelli dei colleghi curricolari.
La normativa sui DSA ha funzionato bene? Vorrei proprio vederli tutti questi studi. Per me ha contribuito invece alla frammentazione dei gruppi classe in insiemi a marce differenziate, ha instradato verso percorsi semplificati anche alunni che non ne avrebbero avuto bisogno diminuendo in maniera irreversibile il loro potenziale cognitivo.
E questo anche perché con le famose linee guida, le comorbilità, i disturbi evolutivi e i bes la sfera di azione della 170 si è ampliata a dismisura, andando a coprire un'area vastissima che va dalle difficoltà psicologiche passeggere alle lacune di apprendimento fino a situazioni del tutto contigue alla 104 con l'adhd e il borderline cognitivo, spesso associati tra loro.
Le ore di sostegno sono in diminuzione a livello generale, segno che questi cambi di casacca effettivamente al ministero convengono
Occorre una riformulazione selettiva della 170 che allarghi di nuovo l'area del sostegno, anziché restringerla, e che chiarisca gli strumenti adeguati alle varie tipologie di bisogno educativo speciale; forse i tempi sarebbero maturi per chiedere un insegnante di sostegno in ogni classe che possa aiutare il curricolare nell'occuparsi dei tantissimi alunni "non normodotati" che ormai, almeno alle medie, sono tra 1/3 e 1/2 degli alunni della classe.
Se poi si volesse fare un passo avanti a livello politico-sociale dovremmo capire da dove arriva questa marea di diagnosi e certificazione e porre un freno, attraverso politiche di welfare e di prevenzione oggi inesistenti per migliorare i servizi a tutte le famiglie e in particolare a quelle in difficoltà da un lato; dall'altro lato si dovrebbe procedere a una necessaria indagine epidemiologica per capire quali sono i fattori da cambiare per ridurre i tassi ormai altissimi di disturbi psicologici e cognitivi dei bambini, dall'impostazione della scuola dell'infanzia e primaria, agli spazi urbani, all'esposizione ai dispositivi, alle famiglie non accudenti, agli orari di lavoro, la precarietà e così via.
La normativa sui DSA ha funzionato bene? Vorrei proprio vederli tutti questi studi. Per me ha contribuito invece alla frammentazione dei gruppi classe in insiemi a marce differenziate, ha instradato verso percorsi semplificati anche alunni che non ne avrebbero avuto bisogno diminuendo in maniera irreversibile il loro potenziale cognitivo.
E questo anche perché con le famose linee guida, le comorbilità, i disturbi evolutivi e i bes la sfera di azione della 170 si è ampliata a dismisura, andando a coprire un'area vastissima che va dalle difficoltà psicologiche passeggere alle lacune di apprendimento fino a situazioni del tutto contigue alla 104 con l'adhd e il borderline cognitivo, spesso associati tra loro.
Le ore di sostegno sono in diminuzione a livello generale, segno che questi cambi di casacca effettivamente al ministero convengono
Occorre una riformulazione selettiva della 170 che allarghi di nuovo l'area del sostegno, anziché restringerla, e che chiarisca gli strumenti adeguati alle varie tipologie di bisogno educativo speciale; forse i tempi sarebbero maturi per chiedere un insegnante di sostegno in ogni classe che possa aiutare il curricolare nell'occuparsi dei tantissimi alunni "non normodotati" che ormai, almeno alle medie, sono tra 1/3 e 1/2 degli alunni della classe.
Se poi si volesse fare un passo avanti a livello politico-sociale dovremmo capire da dove arriva questa marea di diagnosi e certificazione e porre un freno, attraverso politiche di welfare e di prevenzione oggi inesistenti per migliorare i servizi a tutte le famiglie e in particolare a quelle in difficoltà da un lato; dall'altro lato si dovrebbe procedere a una necessaria indagine epidemiologica per capire quali sono i fattori da cambiare per ridurre i tassi ormai altissimi di disturbi psicologici e cognitivi dei bambini, dall'impostazione della scuola dell'infanzia e primaria, agli spazi urbani, all'esposizione ai dispositivi, alle famiglie non accudenti, agli orari di lavoro, la precarietà e così via.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: DSA e verifiche scritte
serpina ha scritto:Ire ha scritto:
se la semantica non è una opinione.....
predisporre significa predisporre e decidere significa decidere
predisporre
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1.
Preparare accuratamente in vista di uno scopo, allestire (anche + per ).
"p. un piano di emergenza"
2.
Determinare in un organismo una disposizione a contrarre certe malattie (anche + a ): una dieta troppo ricca di grassi predispone (l'organismo) all'infarto.
3.
Preparare psicologicamente qualcuno ad affrontare qualcosa (anche + a ).
"cerca di predisporlo alla brutta notizia"
Mettere in una condizione psicologica favorevole.
"p. l'animo alla pazienza"
riflessivo
Prepararsi psicologicamente o spiritualmente a qualcosa (+ a ).
"dobbiamo predisporci al peggio"
Origine
[b]DECIDERE[b]
decidere
/de·cì·de·re/
transitivo
1.
Risolvere, definire in seguito a un giudizio o a un accordo.
"d. una controversia"
2.
Scegliere tra cose o possibilità; stabilire: d. la data dell'incontro; + che e ind. o + di e inf.: ho deciso che partirò domani (o di partire domani); con prop. interr. indir.
"non ha deciso che cosa farà"
Deliberare, decretare.
"il presidente ha deciso di sciogliere le camere"
Proporsi di attuare o eseguire.
"d. l'acquisto di una partita di cotone"
3.
NON COM.
Indurre (anche + a o a e inf.).
"d. qualcuno all'azione"
4.
Determinare, condizionare.
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intransitivo
Mh. È di questa natura la consulenza che offri ai tuoi assistiti? Consulenza semantica?
A sen a post....
No, an sen brisa a post, Serpina, ma gnanc pr'insonni.
Il significato delle parole ha un valore preciso e non lo si può cambiare a piacimento. tu dici che "predisporre" può solo avere il sifnificato di "decidere" Se avessero voluto intendere "decidere" quello avrebbero scritto.
An sen brisa a post
Un pubblico ufficiale, quale tu sei, non può inventare cambiamenti, si attiene alle norme. con le loro parole precise, pedissequamente.
Questo è un argomento cui mi sono dedicata negli ultimi mesi, anche chiedendo lumi a chi di dovere, che mi ha risposto con "esiste una legge" non contenta ho cercato e ricercato e a parte opinioni personali che lasciano il tempo che trovano non ho reoerito nulla che giustifichi il cambiamebnto da "predisporre" a "decidere", Se lo trovate e volete condividerlo sarei lieta di vederlo,
La cosa significativa in questa discussione è quel "se la commissione dovesse fermare la prova e predisporre in modalità diversa le prove per i dsa, si farebbe notte" Comprendo e parzialmente condivido, ma la soluzione non è non dae ai ragazzi quello di cui hanno bisogno. La soluzione è segnalare e chiedere risorse.
Re: DSA e verifiche scritte
Ire basta. La norma è chiarissima (anzi le norme nel loro complesso) e non esiste alcuna possibilità per l'alunno con DSA di sostenere un esame facilitato o diversificato.
Con calcolatrice, con lettore, con mp3, con mappe e schemi sì. Ma con traccia diversa o guidata no, assolutamente.
Dimmi tu se è possibile che ogni giugno migliaia di dirigenti e centinaia di migliaia di docenti si sbaglino in maniera così grossolana.
Se un alunno non è in grado di svolgere una prova come gli altri, neanche con l'ausilio degli strumenti compensativi, vuol dire che non ha un disturbo specifico dell'apprendimento, ma che ha bisogno del sostegno.
E in ogni caso per come è strutturato l'esame neanche un disastro negli scritti può portare alla bocciatura un alunno che arrivi con una sufficienza all'esame. E se non è in grado di svolgere una traccia senza domande guida vuol dire che non ha raggiunto gli obiettivi didattici che anche un alunno con pdp secondo normativa deve raggiungere, cioè quelli di tutto il resto della classe.
Con calcolatrice, con lettore, con mp3, con mappe e schemi sì. Ma con traccia diversa o guidata no, assolutamente.
Dimmi tu se è possibile che ogni giugno migliaia di dirigenti e centinaia di migliaia di docenti si sbaglino in maniera così grossolana.
Se un alunno non è in grado di svolgere una prova come gli altri, neanche con l'ausilio degli strumenti compensativi, vuol dire che non ha un disturbo specifico dell'apprendimento, ma che ha bisogno del sostegno.
E in ogni caso per come è strutturato l'esame neanche un disastro negli scritti può portare alla bocciatura un alunno che arrivi con una sufficienza all'esame. E se non è in grado di svolgere una traccia senza domande guida vuol dire che non ha raggiunto gli obiettivi didattici che anche un alunno con pdp secondo normativa deve raggiungere, cioè quelli di tutto il resto della classe.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: DSA e verifiche scritte
Però
io ho portato leggi. voi portate parole.
il valore delle due è nettamente diverso.
L'unica cosa veramente da dire, al dicembre 2021 è che non si sa come sarà l'esame, le discussioni sono in atto. Aspettiamo l'ordinanza di quest'anno e ne riparliamo. Nelle ordinanze degli scorsi due anni le specifiche per ogni tipologia di alunni erano chiari così come è chiarissima la 170. Vediamo che succede a marzo.
Basta non dirmelo più, per favore, hermann. Deciderò io quando basta (o lo decideranno i moderatori) al massimo non leggetemi.
io ho portato leggi. voi portate parole.
il valore delle due è nettamente diverso.
L'unica cosa veramente da dire, al dicembre 2021 è che non si sa come sarà l'esame, le discussioni sono in atto. Aspettiamo l'ordinanza di quest'anno e ne riparliamo. Nelle ordinanze degli scorsi due anni le specifiche per ogni tipologia di alunni erano chiari così come è chiarissima la 170. Vediamo che succede a marzo.
Basta non dirmelo più, per favore, hermann. Deciderò io quando basta (o lo decideranno i moderatori) al massimo non leggetemi.
Re: DSA e verifiche scritte
herman il lattoniere ha scritto:Occorre una riformulazione selettiva della 170 che allarghi di nuovo l'area del sostegno, anziché restringerla, e che chiarisca gli strumenti adeguati alle varie tipologie di bisogno educativo speciale; forse i tempi sarebbero maturi per chiedere un insegnante di sostegno in ogni classe che possa aiutare il curricolare nell'occuparsi dei tantissimi alunni "non normodotati" che ormai, almeno alle medie, sono tra 1/3 e 1/2 degli alunni della classe.
E secondo te può essere credibile che la metà degli alunni di una classe debba essere considerata "non normodotata"?
(il che vuol dire che la metà degli adulti dei prossimi decenni lo saranno)
Evidentemente no, non è possibile che nel giro di una sola generazione si sia arrivati a una catastrofe sanitaria, intellettiva e culturale di questa portata.
Vuol dire che nella maggior parte dei casi, o le diagnosi sono esagerate e distorte, oppure, anche in assenza di diagnosi, le considerazioni che hanno portato la scuola a trattare quei ragazzi come "non normodotati" sono sbagliate. Non vedo altra possibilità.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: DSA e verifiche scritte
lucetta10 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:Vuol dire che nella maggior parte dei casi, o le diagnosi sono esagerate e distorte, oppure, anche in assenza di diagnosi, le considerazioni che hanno portato la scuola a trattare quei ragazzi come "non normodotati" sono sbagliate. Non vedo altra possibilità.
Lì il problema è anche un altro, ovvero l'orientamento e la distribuzione degli alunni con certificazione, sia di disabilità che di DSA.
Molto spesso, diciamocelo onestamente, quando ci sono classi con metà di alunni certificati ci sono scuole e indirizzi che non ne hanno nessuno, soprattutto alle superiori... E ce ne sono!
Ma herman parlava delle medie, in cui questo problema ancora non si è presentato.
Comunque, tornando al mio discorso sopra, aggiungo: l'unico fattore sociale innegabile che può aver contribuito a questi numeri esagerati è che siano aumentati molto rapidamente i casi di bes linguistico, quello sì.
Ma limitandoci ai madrelingua, per quale motivo il 20, 30 o 50% dei ragazzini ordinari di una classe normale delle elementari o delle medie debbano essere considerati non più in grado di fare quello che 30 o 40 anni prima i loro genitori facevano, e che anche fino a pochissimi anni prima era appunto considerata programmazione "normale" alla portata di tutti, tranne pochi casi eccezionali con certificazione speciale?
E' credibile che ci sia stata una mutazione genetica di massa nell'arco di una sola generazione?
Evidentemente no.
E se non è genetica, ma appunto è dovuta in gran parte ai metodi e agli approcci didattici a cui questi ragazzi sono stati abituati fin dall'inizio, vuol dire che il problema si risolverebbe (o almeno, si potrebbe provare a risolverlo) modificando queste abitudini... perché non si ammette la realtà e non si lavora su quello?
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Ven Dic 17, 2021 7:52 am - modificato 1 volta.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: DSA e verifiche scritte
Le risorse c'erano. I ragazzi DSA avevano gli insegnanti di sostegno fino alla legge 170. poi le famiglie non hanno più voluto perché i ragazzi DSA non sono disabili, non sia mai si dicesse una cosa del genere. La cosa più strana è che si pretende i ragazzi DSA vengano trattati come dei veri e propri ragazzi disabili con obiettivi minimi, per la cronaca, se fossi un presidente di commissione di fronte alla documentazione della pletora dei ragazzi DSA che si presentano all'esame di Stato Io invece chiamerei l' ispettore ministeriale e chiederei lumi per iscrittoIre ha scritto:serpina ha scritto:Ire ha scritto:
se la semantica non è una opinione.....
predisporre significa predisporre e decidere significa decidere
predisporre
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transitivo
1.
Preparare accuratamente in vista di uno scopo, allestire (anche + per ).
"p. un piano di emergenza"
2.
Determinare in un organismo una disposizione a contrarre certe malattie (anche + a ): una dieta troppo ricca di grassi predispone (l'organismo) all'infarto.
3.
Preparare psicologicamente qualcuno ad affrontare qualcosa (anche + a ).
"cerca di predisporlo alla brutta notizia"
Mettere in una condizione psicologica favorevole.
"p. l'animo alla pazienza"
riflessivo
Prepararsi psicologicamente o spiritualmente a qualcosa (+ a ).
"dobbiamo predisporci al peggio"
Origine
[b]DECIDERE[b]
decidere
/de·cì·de·re/
transitivo
1.
Risolvere, definire in seguito a un giudizio o a un accordo.
"d. una controversia"
2.
Scegliere tra cose o possibilità; stabilire: d. la data dell'incontro; + che e ind. o + di e inf.: ho deciso che partirò domani (o di partire domani); con prop. interr. indir.
"non ha deciso che cosa farà"
Deliberare, decretare.
"il presidente ha deciso di sciogliere le camere"
Proporsi di attuare o eseguire.
"d. l'acquisto di una partita di cotone"
3.
NON COM.
Indurre (anche + a o a e inf.).
"d. qualcuno all'azione"
4.
Determinare, condizionare.
"la prossima partita deciderà le sorti del campionato"
5.
ARCAICO
Separare, tagliare.
intransitivo
Mh. È di questa natura la consulenza che offri ai tuoi assistiti? Consulenza semantica?
A sen a post....
No, an sen brisa a post, Serpina, ma gnanc pr'insonni.
Il significato delle parole ha un valore preciso e non lo si può cambiare a piacimento. tu dici che "predisporre" può solo avere il sifnificato di "decidere" Se avessero voluto intendere "decidere" quello avrebbero scritto.
An sen brisa a post
Un pubblico ufficiale, quale tu sei, non può inventare cambiamenti, si attiene alle norme. con le loro parole precise, pedissequamente.
Questo è un argomento cui mi sono dedicata negli ultimi mesi, anche chiedendo lumi a chi di dovere, che mi ha risposto con "esiste una legge" non contenta ho cercato e ricercato e a parte opinioni personali che lasciano il tempo che trovano non ho reoerito nulla che giustifichi il cambiamebnto da "predisporre" a "decidere", Se lo trovate e volete condividerlo sarei lieta di vederlo,
La cosa significativa in questa discussione è quel "se la commissione dovesse fermare la prova e predisporre in modalità diversa le prove per i dsa, si farebbe notte" Comprendo e parzialmente condivido, ma la soluzione non è non dae ai ragazzi quello di cui hanno bisogno. La soluzione è segnalare e chiedere risorse.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: DSA e verifiche scritte
A me piacerebbe sapere meglio come sia andata la cronistoria precedente, e per quale motivo una singola lobby molto specifica (che avrà pure alcune buone ragioni, ma che comunque è una delle tante, ma tantissime, "associazioni di famiglie di...") sia arrivata ad avere tutto questo immenso potere di definizione normativa, e di CENSURA verso chi la pensa diversamente, in numerosissimi ambienti lavorativi, accademici, culturali e di informazione. E per quale motivo continui ad avercelo dopo anni in cui ha cambiato posizioni ufficiali non si sa quante volte, e ha oscillato esplicitamente tra rivendicazioni contraddittorie.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
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